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Collezione Alessandro Marabottini
Oltre settecento opere, tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, miniature, cere, vetri, porcellane ed arredi, compresi in prevalenza tra il XVI e il XX secolo, compongono la vasta Collezione Marabottini, allestita in permanenza su due piani di Palazzo Baldeschi in Perugia, secondo il volere del Collezionista, Sandro Marabottini (1926-2012) a lungo docente di Storia dell'arte presso l'Università di Perugia, autore di numerosissimi scritti che spaziano dal medioevo al XIX secolo, ha infatti stabilito di lasciare agli studenti di questa Università - affidandone la gestione alla Fondazione Cassa di Risparmio della città - la sua ricca raccolta d'arte, affinché servisse da vera e propria ""palestra"""" reale e non virtuale per gli studenti di storia dell'arte, che in tal modo possono avere un contatto diretto con la fisicità delle opere e con le materie di cui sono composte, maneggiando, con l'assistenza di personale specializzato, in un'apposita Sala di Studio, i diversi materiali che compongono la collezione. Il Catalogo dà conto di tutte le opere della Collezione, divise per generi e precedute da diversi saggi introduttivi, con ampie schede scientifiche redatte da 97 specialisti dei singoli."" -
Ernesto Pucci
"In un clima di entusiasmo per la rinascita democratica dell'Italia Ernesto Pucci si apre verso il mondo della politica. È l'impegno da lui profuso che l'avvocato Francesco Squillace espone con calore in questo scritto biografico dove emerge la figura umana e la passione dell'uomo, del cittadino, del politico che lungo il percorso di vita porta avanti l'azione pubblica animata di convincimenti civicamente sani spiegati con impegno generoso""""." -
BAR. Bellezza Arte Ristoro. Architettura, cibo e design nell'Italia del '900
Il Bar è il luogo dell'incontro, dove si beve, si mangia, si chiacchiera, ci si riposa, si legge i giornale, si perde tempo o si lavora. Disegni, progetti, modelli, brevetti di prodotti destinati all'alimentazione che raccontano la storia del design industriale, che parlano di creatività e capacità imprenditoriale, del ""made in Italy"""" prima che il concetto stesso esistesse. Tra i designer compaiono le grandi firme, come Giò Ponti, Fortunato Depero, Bruno Munari, ma insieme ci sono i perfetti sconosciuti, a confermare l'immagine di un popolo di inventori che ha affidato alle carte bollate i propri lampi di genio."" -
Castel Sant'Angelo tra '800 e '900. Storia, collezioni e cimeli
Il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, famoso per la sua storia architettonica quale mausoleo, fortezza e carcere conserva un patrimonio di oltre duemila medaglie e decorazioni onorifiche, cartoline e figurini militari disegnati dai migliori artisti della metà del '900, opere d'arte dedicate a temi bellici e oltre cinquecento cimeli legati alla storia italiana dal Risorgimento alla Seconda guerra mondiale, nonché una vasta collezione di armi italiane ed orientali. -
Caylus e la riscoperta della pittura antica. Attraverso gli acquarelli di Pietro Santi Bartoli per Luigi XIV. Genesi del primo libro di storia dell'arte a colori
Sessantacinque acquarelli di Pietro Santi Bartoli eseguiti per Luigi XIV vengono trafugati dal Cabinet du Roi dal chirurgo del potente ministro Louvois, e ritrovati in parte sessant'anni dopo dal conte di Caylus a Parigi. Da queste vicende nasce il ""Recueil de peintures antiques"""", il primo libro a colori sulla pittura antica, che avrà un'influenza determinante sulle pubblicazioni del secondo Settecento e sulla nascita del Neoclassicismo."" -
Sant'Andrea al Quirinale. Il restauro della decorazione della cupola e nuovi studi berniniani
Il restauro della decorazione della cupola di Sant'Andrea al Quirinale, curato dall'allora Soprintendenza Speciale per i beni storico-artistici di Roma nel 2013, rappresenta l'occasione per un'approfondita riflessione su uno dei massimi capolavori dell'architettura barocca. Il suo stesso ideatore, Gian Lorenzo Bernini, considerava la chiesa la sua opera più riuscita. Il volume illustra gli esiti dell'intervento conservativo e propone saggi su alcuni degli aspetti più rilevanti della chiesa del Noviziato dei Gesuiti: dalla ""fortuna"""" critica nel Novecento ai significati simbolici dell'intera decorazione, dall'analisi strutturale dello straordinario meccanismo illusionistico della cupola alla decorazione delle cappelle e dell'altare maggiore. L'indagine si rivolge anche a spazi sinora dimenticati, quali l'ambiente ipogeo e la sagrestia, pienamente riconducibili all'ideazione berniniana."" -
Scipione Pulzone e il suo tempo. Ricerche e interpretazioni
Scipione Pulzone fu uno dei più originali interpreti pittorici dell'età della Controriforma ed uno dei più apprezzati artisti attivi a Roma nella seconda metà del XVI secolo. Le sue maggiori opere sono esposte nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma; nella Chiesa dei Cappuccini a Ronciglione; in San Silvestro al Quirinale a Roma; in Santa Maria in Vallicella a Roma; nel Metropolitan Museum a New York; nella National Gallery a Londra; in Galleria Borghese a Roma; in Galleria Colonna a Roma; in Maria SS. degli Angeli a Mistretta. -
Guido La Regina. Artista contemporaneo
Questo racconto può considerarsi una testimonianza, che, partendo dalla viva voce dell'artista (ricordi, scritti inediti e riflessioni personali), si intreccia con la storia culturale del nostro paese. ""Guido La Regina"""", che ha attraversato il Novecento, vissuto le sue contraddizioni ed entusiasmi, rimane una figura di spicco nel dibattito artistico di quegli anni: dalle prime esperienze figurative, superata la breve parentesi neocubista, si lascia affascinare dalle più """"rivoluzionarie"""" ricerche spaziali per poi approdare all'informale, senza mai dimenticare il rigore geometrico dal forte carattere costruttivista. Emerge la figura di un uomo amabile e generoso, di un intellettuale brillante, che ha rivendicato sempre un'autonomia di pensiero, capace di conciliare la disciplina del lavoro con i valori dell'amicizia. Si è sempre definito """"pittore"""", in quanto per lui fondamentale è il colore, sensuale e lirico, espressione della sua natura """"mediterranea""""."" -
La casa del Balambaràs. Una famiglia in Etiopia al tempo dell'Impero italiano
Biografia romanzata dell'autrice che narra le vicende familiari descrivendo un lungo e importante periodo durato cinque anni nell'Africa Orientale Italiana, nella città di Addis Abeba dal 1937 al 1943, attraverso gli occhi di una bambina trasportata in un mondo nuovo, dove tutto era diverso e sorprendente: le persone e gli animali, gli alberi e i fiori, gli odori, gli oggetti e perfino la luce del sole. -
Splendor marmoris. I colori del marmo, tra Roma e l'Europa, da Paolo III a Napoleone III
L'identità di Roma si esprime in primo luogo nella varietà dei suoi marmi. Simbolo di lusso, potere e sacralità, i marmi raccolti sotto l'impero furono riusati nei secoli successivi, ma un nuovo gusto ne cambia la percezione nel Cinquecento e li rende protagonisti di ogni impresa artistica di peso a Roma e nelle Corti europee. Il libro affronta il fenomeno dell'uso dei marmi colorati, antichi e moderni, nell'architettura, nella decorazione e nella statuaria, con uno sguardo che parte dal regno di Paolo III Farnese e prosegue fino al pieno Ottocento. Attraverso ventisette contributi di esperti internazionali, Roma appare come il fulcro di un'identità, quella della magnificenza del marmo, la cui forza si esprime in una serie di casi esemplari scelti in Italia, Francia, Spagna, con incursioni in Portogallo, Russia e Inghilterra. -
Ippolito Caffi 1809-1866
Una monografia dedicata a Ippolito Caffi, pittore ottocentesco famoso per le sue 'vedute' e maestro del colore, a livello del Canaletto, Tintoretto ed altri vedutisti di altissimo livello. Nel 1833 Caffi iniziò il suo lavoro dedicandosi alla pittura dal vero e al disegno, stabilendosi a Genova, in Svizzera e nel 1850 a Torino. Artista itinerante e girovago, sempre in cerca di nuovi stimoli e luoghi diversi da ritrarre, famosissime le sue vedute di Roma, Firenze, Napoli, Venezia e poi ancora Gerusalemme, Kostatinopel fino all'Asia Minore testimoni della sua continua ricerca. Le sue opere sono conservate al Museo Civico di Belluno, altre fanno parte di collezioni private e numerose altre opere sono conservate in musei, ville e palazzi di molte città italiane ed europee: Città del Vaticano, Copenaghen, Roma, Torino, Treviso, Trieste, Venezia, Padova dove decorò la sala romana del Caffè Pedrocchi. Apprezzatissimo e pagatissimo da tutti i collezionisti in giro per il mondo, Top price alle più grandi aste internazionali. -
Dopo il 1564. L'eredità di Michelangelo a Roma nel tardo Cinquecento. Ediz. italiana e inglese
Questo volume si propone di ripercorrere il destino dell'eredità di Michelangelo a Roma dopo la sua morte, fino agli inizi del Seicento, attraverso affondi monografici e spaccati trasversali dedicati alla letteratura artistica, alla pittura, alla scultura e alla grafica romana del periodo. S'illuminano così le vicende personali di Giovanni De' Vecchi, Cavalier d'Arpino, Nicolas Cordier, Giacomo del Duca, Camillo Mariani, i fratelli Giovanni e Cherubino Alberti e Antonio Lafréry, che con la loro opera garantirono nella Roma di secondo Cinquecento una sponda di continuità e sopravvivenza al lascito di Michelangelo, prima del suo pieno recupero nel Seicento da parte di Annibale Carracci e Gian Lorenzo Bernini. -
Guttuso inquietudine di un realismo. Ediz. illustrata
Nella prestigiosa sede del Palazzo del Quirinale, si inaugura una mostra dedicata alla visione religiosa del grande pittore Renato Guttuso. Il percorso espositivo attraverso opere eccezionali quali La Crocefissione, Spes contra spem, Il Legno della Croce e molte altre permette di approfondire questo tema attraverso le opere del Maestro. La mostra di ispirazione religiosa, offre un'inedita prospettiva, per penetrare più a fondo le opere dell'artista ed è stata intitolata ""Inquietudine di un realismo"""", per aderire a quanto affermato dall'artista stesso sul tema."" -
La Chiesa e il Convento della Trinità dei Monti. Ediz. multilingue
Il volume è stato ideato a conclusione di un ventennio di ricerche e di opere di restauro e di valorizzazione messe in atto nel convento e nella chiesa romana della Trinità dei Monti, per iniziativa dei Pieux Etablissements de la France à Rome et à Lorette, d'intesa con l'Ambasciata di Francia e sotto la supervisione del Ministère francais de la Culture e le Soprintendenze del MiBACT e del Polo Museale Romano. Dopo il catalogo della mostra ""La Trinitè-des-monts redècouverte"""" (sempre per i tipi di De Luca Editori d'Arte), con questo nuovo progetto editoriale si è voluto, dunque, fare il punto sulle conoscenze storico-artistiche e architettoniche della Trinità dei Monti, ripercorrendo le tappe più significative di un entusiasmante vicenda lunga più di cinque secoli, aggiornata attraverso importanti e inedite acquisizioni scientifiche."" -
Confucio. La morale della Cina
Alla fine del '500 un gesuita spinto dalla necessità di descrivere al re di Spagna quell'immenso e sconosciuto paese, quale era l'impero cinese decide di tradurre in spagnolo i Quattro classici di Confucio. Nasce così la prima traduzione al mondo del vademecum della burocrazia cinese. Su quei libri si è modellato tutto il lontano mondo orientale. È un piccolo gioiello, un degno regalo per il più potente imperatore d'occidente che ora noi ripubblichiamo nella sua prima edizione italiana. -
L' Ordine di Malta. Storia, giurisprudenza e relazioni internazionali
Con una storia di oltre nove secoli, l'Ordine di Malta è l'unico ed il solo erede degli Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme, ordine religioso e ordine cavalleresco-militare al tempo stesso, riconosciuto dalla Chiesa Cattolica sin dal 1113. Ente di diritto internazionale, l'Ordine non ha mai cessato di essere riconosciuto come ""sovrano"""" e oggi intrattiene relazioni diplomatiche con più di un centinaio di Stati tra cui lo Stato Italiano e la Santa Sede; diverse sono le rappresentanze ufficiali e gli osservatori permanenti presso le Nazioni Unite, l'Unione Europea e numerose altre Organizzazioni Internazionali. Il testo fornisce dettagliate informazioni sull'Ordine sia sotto il punto di vista storico sia sotto il punto di vista giuridico e evidenzia utili spunti di riflessione circa la presenza di questa """"sui generis institutio"""" a livello internazionale, che è in grado di operare in contesti socio-politici ed economici anche molto diversi tra loro e che possiede la comprovata capacità di identificare le soluzioni migliori, anche nell'ambito di problematiche complesse."" -
Roma Rinascente. La città antica tra Quirinale e Pincio. Ediz. a colori
Dove sorge ora il nuovo Palazzo della Rinascente, uno spaccato di Roma antica nella valle tra Quirinale e Pincio dalla fine dell'età repubblicana all'età tardoantica. Un paesaggio percorso dalla via Salaria vetus, fiancheggiata da monumenti funerari. Il passaggio dell'Acquedotto Vergine e di un secondo acquedotto finora ignoto, destinati a rifornire il Campo Marzio. L'urbanizzazione di età imperiale, quando gli spazi vengono occupati da caseggiati a carattere abitativo e commerciale, tra cui si inseriscono successivamente una residenza di lusso e un impianto termale. In ultimo il progressivo abbandono dell'area, a partire dalla fine dell'Impero. Tutto questo è raccontato nel volume ""Roma Rinascente"""", dove la storia della città inizia con il paesaggio naturale e attraverso lo scavo archeologico, lo studio dei reperti, il restauro e la valorizzazione dell'Acquedotto Vergine porta alla restituzione di un contesto urbano di straordinario interesse."" -
Intrecci virtuosi. Letterati, artisti e accademie tra Cinque e Seicento
Dalla monumentale ""Storia delle accademie italiane"""" (1923-1930) di Michele Maylender sembra non essersi mai arrestato l'interesse per questi cenacoli culturali, fioriti numerosi in Italia, tra cinque e seicento. Gli studi presentati in questo volume si concentrano su due delle grandi promotrici di queste istituzioni, Roma e Firenze, e sullo splendido """"intreccio virtuoso"""" tra letterati e artisti, cui rendono omaggio, in un'ottica necessariamente interdisciplinare, studiosi di ambito letterario e storico-artistico. Si parte dalla Firenze cosimiana, che, grazie alla nascita e al modello dell'Accademia fiorentina, conserverà sempre al centro delle sue peculiarità tale intreccio, anche quando, con la fondazione dell'Accademia del Disegno nel 1563, si tenterà di separare artisti e letterati in una nuova ottica di specializzazione. Legata a doppio filo con la città medicea, la Roma delle accademie del cinquecento viene indagata anzitutto a partire dal connubio artistico-letterario proprio della linea antiquaria e vitruviana. Passando per gli innumerevoli legami con artisti e letterati di altri centri, quali Venezia, Lucca, Perugia, Ancona, e realtà internazionali come la compagnia dei Bentveughels, questa seconda parte romana del volume dedica ampio spazio all'indagine sulle accademie seicentesche, che metteranno al centro dei loro interessi la poesia ecfrastica e l'arte squisitamente barocca delle """"imprese""""."" -
Palazzo Torlonia
Quello che a Roma occupa l'isolato fra via dei Condotti, via Bocca di Leone, via Borgognona e via dei Mario de' Fiori, conosciuto come Palazzo Torlonia, è un edificio di cui fino ad oggi si sapeva poco. Alla sua origine, poco dopo la metà del Seicento, c'è la figura di un formidabile finanziere portoghese, Francesco Nunez Sanchez che si trasferì giovanissimo in Italia e assunse un ruolo importante nei rapporti finanziari tra Roma e Lisbona. Per sé, divenuto Marchese, e la sua numerosa famiglia commissionò a metà Seicento ad Giovanni Antonio de Rossi il palazzo che occupa la metà dell'isolato e che ancora oggi porta sulle sue volte le decorazioni di Giovanni Francesco Grimaldi e di Giacinto Calandrucci che esprimono il fasto ornamentale della Roma barocca in una sequenza magnifica di sale. Passate dagli epigoni di quella dinastia marchionale a Luciano Bonaparte le stesse stanze ospitarono una leggendaria collezione di dipinti, seppure solo per breve tempo, prima che l'irrequieto Luciano cedesse l'intero isolato, ormai interamente unificato sotto la sua proprietà, al fratello Gerolamo. Nel quarto decennio dell'Ottocento la dimora venne acquisita dal primogenito di uno degli uomini più ricchi di Europa: Marino Torlonia fece nuovamente risplendere le antiche strutture barocche rispettandone gli affreschi ma introducendo una nuova generazione di pittori che resero il palazzo un centro aggiornato alle nuove tendenze artistiche. Da allora ad oggi i Torlonia, Principi di Civitella Cesi, sono rimasti custodi di questo straordinario e finora segreto tesoro dell'arte romana fra Barocco e modernità. -
Il presepe. Religiosità e tradizione popolare
Il presepe monumentale conservato nelle collezioni del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma ha uno stretto legame con la storia del nostro Paese: fu infatti raccolto dall'etnologo Lamberto Loria, cui era stata affidata la cura della grande Mostra di etnografia italiana svoltasi a Roma nel 1911 nell'ambito della ""Mostra internazionale"""" organizzata per celebrare il cinquantenario dell'Unità d'Italia. Le figure in catalogo, che rappresentano gli usi e costumi delle diverse regioni d'Italia, sono opera di importanti maestri napoletani del XVIII e XIX secolo e ci mostrano personaggi caratteristici di classi sociali e realtà diverse, occidentali e orientali, cristiani e gentili.""