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Casa-museo Hendrik Christian Andersen. Ediz. illustrata
Una storia avvincente, un passato tumultuoso e infine la meta a lungo agognata cioè l'Italia con la sua storia, la grande tradizione classica, le opere monumentali di Michelangelo che Hendrik ammira più di ogni altro artista e infine Roma, Villa Hélène, dove Hendrik Andersen abiterà dagli anni '20 in poi insieme al ristretto gruppo familiare formato dalla madre Hélène, dalla cognata Olivia e dalla musa e modella Lucia Lice. Non solo una casa museo, quella di Hendrik Andersen è perfino di più della ""casa della vita"""" perché è l'incarnazione del suo sogno d'artista, il primo passo verso la costruzione del World Conscience Building e della città ideale, progettata e mai realizzata dallo scultore naturalizzato americano. Il catalogo generale è uno strumento fondamentale sia per conoscere l'opera di Hendrik e degli artisti che ne hanno condiviso scopi e valori, sia per riflettere sui temi fondamentali della sua opera: dalla scultura all'urbanistica, dalla pittura al disegno. è nella casa museo che il nesso arte-vita trova la sua rappresentazione più plastica, un luogo d' incontro e scambio, un centro propulsore di idee e speranze, dall'internazionalismo al pacifismo, dai diritti delle donne all'ecologia. Il catalogo accompagnato dai saggi critici e da schede di approfondimento permette di conoscere l'opera completa dell'artista e la ricca e singolare collezione del museo."" -
Lumen, imago, pictura. La luce nella storia dell'ottica e nella rappresentazione visiva da Giotto a Caravaggio
In che modo la scienza della visione ha contribuito alla teoria e pratica della rappresentazione visiva? E, viceversa, in che modo la teoria e la pratica della rappresentazione pittorica possono aver contribuito allo sviluppo della scienza della visione e del visibile? La moderna definizione scientifica di immagine è il risultato della trasformazione del concetto di luce, avvenuta tra XIII e XIV secolo, per effetto di una lunga elaborazione delle esperienze fisiche che ha portato la luce ad essere riconosciuta come un fatto fisico. Nel XV secolo, l'immagine proiettata da un fascio di luce era compreso dai filosofi della natura come una ""forma e colore"""" della luce emessa da quel corpo. Ma già all'inizio del XVI secolo, la consapevolezza degli effetti della proiezione luminosa su una superficie fu testimoniata con chiarezza da Leonardo da Vinci, che per primo paragonò alla pittura le forme e i colori delle proiezioni luminose su un foglio di carta. Johannes Kepler fu il primo ad elaborare, nel 1604, la distinzione teorica tra immagine reale (quella proiettata su un supporto) da lui chiamata """"pictura"""", e quella virtuale chiamata """"imago""""; che non avendo supporto materiale rimane pura proiezione luminosa. Da questo percorso storico nasce il convegno interdisciplinare Lumen, imago, pictura tenutosi il 12 e 13 aprile 2010 alla Bibliotheca Hertziana - Istituto Max Planck per la storia dell'arte e all'Accademia di Belle Arti di Roma, con l'obiettivo di analizzare il contributo dei saperi artistici alla costituzione del moderno concetto di immagine basato sulla concezione della luce come fenomeno fisico e su come tale moderno concetto di luce e di immagine abbia contribuito all'idea di pittura moderna e all'evoluzione del suo processo operativo."" -
Palazzo Colonna. Giardini. La storia e le antichità
Le antichità conservate nel Palazzo Colonna di Piazza dei SS. Apostoli a Roma comprendono statue, teste ideali, ritratti, sarcofagi, rilievi, elementi architettonici, iscrizioni di periodo romano, visibili nella Galleria, negli Appartamenti e nei Giardini. Dopo un primo volume, edito sempre dalla nostra casa editrice, sulle sculture antiche e dall'antico degli Appartamenti, gli studi sono proseguiti in questo secondo che vede la pubblicazione delle antichità dei Giardini e della Sala delle sculture, recentemente allestita con materiali provenienti dal Giardino sulle pendici del Quirinale e dal Giardino interno. -
Antonio Ligabue. Il realismo della scultura. Ediz. illustrata
I trentuno bronzi - affiancati da tre dipinti in rappresentanza della sua, più nota oltre che molto più ricca numericamente, produzione pittorica - sono quasi tutti a soggetto animale, per una sua predilezione, e coprono un arco cronologico che va dal 1936 al 1958. Potenti e realistiche, le sculture venivano realizzate da Ligabue in creta, adoperando l'argilla che trovava abbondante sulle sponde del Po, nella Bassa reggiana, dov'era stato ""catapultato"""" nel 1919 a seguito di un'espulsione dalla natia Svizzera, rimanendovi fino alla morte. In Antonio Ligabue (1899-1965), popolarmente conosciuto come l'artista folle di Gualtieri, il """"buon selvaggio"""" della pittura italiana, arte e vita sono fortemente legate, e quest'ultima ha trovato riscatto proprio grazie all'arte, che gli ha permesso di dare un senso alla sua infelice esistenza. Il catalogo contiene le riproduzioni delle opere, i testi di Marzio Dall'Acqua, Mario De Micheli, Aldo Grassini, Patrizia Lodi, Nicola Micieli, Sergio Negri, Antonello Rubini e la nota biografica dell'artista."" -
Segnare le ore. Gli orologi del Quirinale
Il volume è pubblicato in occasione della mostra che si svolge al palazzo del Quirinale e che raduna circa 50 fra gli orologi più belli della collezione della Presidenza delle Repubblica. Fotografati, e riportati in sequenza cronologica a partire dagli inizi del XVIII secolo fino all'ultimo decennio del Novecento. Tutte macchine particolarmente complicate e perfettamente funzionanti, per lo più poco note al grande pubblico, in quanto dislocati all'interno del palazzo del Quirinale in uffici e saloni di rappresentanza non aperti al pubblico e per la prima volta esposti. -
Omaggio a commentari d'arte
In omaggio alla quasi settantennale rivista ""Commentari"""", che ha dovuto interrompere le pubblicazioni, la casa editrice ha deciso di dare alle stampe questo volume nell'augurio che si tratti solo di una temporanea sospensione. Saggi di Caterina Zappia, Roberto Paolo Ciardi, Teresa Pugliatti, Cristina Acidini, Bert W. Meijer, Arnauld Brejon de Lavergnée, Pierre Rosenberg, Patrizia Rosazza Ferraris, Giovanna Capitelli, Alessandro Del Puppo, Hélène Koehl, Maria Grazia Messina, Alessandra Migliorati, Marina Romiti, Stefania Petrillo."" -
Le cosmos de l'antiquite. Images et visions de l'univers, du monde antique à la Renaissance
Ciel et terre sont liés indissolublement, comme le sont aussi le haut et le bas, le chaud et le froid. Ils constituent un seul monde, habité de formes en nombre infini. La terre est l’élément lourd et solide, où s’élèvent les montagnes, où les déserts sont nombreux. Elle est vivante et peuplée, elle est la mère nourricière des hommes et des bêtes. Son sein est fertile. C’est sur elle qu’Atlante a posé ses jambes puissantes pour régir le firmament. La terre est la base, l’enclume, sur elle repose l’univers tout entier. Le ciel est pur, abstrait, des êtres supérieurs y vivent, immortels et parfaits. De quoi est-il fait, quelle en est la forme, a-t-il a un commencement ou une fin, nul ne le sait. Les mythes parlent d’Ouranos et de Gea, de Nut qui engendre le soleil, le Rig Veda évoque le vide primordial. Aux alentours du VIème siècle A.C. la question est posée en termes directs ; Anaximandre postule que l’infini est l’origine de tout ce qui existe, pour les Pythagoriciens et pour Parménide l’univers est en forme de sphère, identique en toutes ses parties ; d’autres pensent que les éléments premiers – le feu, l’eau, l’air et la terre – tendent à se séparer et que le plus pur est le feu, essence de l’âme et du firmament... -
Terra calda
"Le donne sono un popolo di segreti profumati, di oli di cannella, di pensieri insospettati e di amori e pudori che è difficile raccontare; sono un popolo che ama la giustizia, che ha alfabeti segreti."""" La donna si lascia """"attraversare da tutte le stagioni ed ogni giorno fa sì che, nel suo cuore, ne rimanga traccia"""" ed è capace """"di volare con ali dalle piume colorate, illuminate di sole e proiettate nel cielo e nel futuro."""" """"Terra calda"""" di incanti e di miti è, emblematicamente, la vita di ogni coscienza. Un insospettato viaggio in noi stessi, nella parte recondita e assonnata della nostra anima troppo spesso dimenticata ed emarginata dai compromessi della ragione." -
Antonio Mancini. Catalogo ragionato dell'opera. La pittura a olio/Repertori. Ediz. illustrata
Vengono ricostruiti la vita e l'intera attività pittorica di Antonio Mancini, modesto e schivo di carattere, mai conscio della sua grandezza, ma protagonista assoluto dell'Ottocento italiano, noto e apprezzato in tutto il mondo. Basato sulle testimonianze e le immagini presenti nel ricco archivio del pittore e su capillari ricerche bibliografiche condotte in Italia e all'Estero, il catalogo contempla oltre 1000 opere documentate attraverso un'attenta ricostruzione. Un impegno durato anni che ha permesso, tra l'altro, di individuare e rintracciare dipinti a lungo considerati dispersi o pezzi particolarmente importanti, attualmente sconosciuti al pubblico e alla critica, nonché di epurare i numerosi falsi nel tempo attribuiti al pittore. Lo studio dettagliato dei documenti ha permesso di rivedere la sua complessa e prolifica storia, sanando i numerosi errori biografici che lo hanno accompagnato fino a oggi. Ha portato quindi a chiarirne molti aspetti finora ignoti collocandoli nel giusto assetto cronologico e inquadrandoli nel vivace ambiente culturale dell'epoca. Ne è emerso il grande successo da sempre attribuito alla sua opera che lo ha reso uno degli artisti più ricercati e stimati del suo tempo. -
Villa Bonaparte. Esiti e rivelazioni degli ultimi restauri. Ediz. italiana e francese
La pubblicazione è dedicata al monumentale restauro di una villa al centro di Roma, sconosciuta ai più, in quanto da decenni sede della Ambasciata di Francia presso la Santa Sede e quindi di difficile fruizione. Capolavoro assoluto, realizzata a metà del Settecento, la villa del Cardinale Silvio Valenti Gonzaga resta ancora oggi, per il disegno e l’espressività delle architetture e dei suoi giardini, un nodo storiografico di non semplice interpretazione. La linearità e la semplicità formale e decorativa dell’edificio sembrano sfuggire a qualsiasi comparazione con realizzazioni contemporanee e ci sorprende per le sue soluzioni 'asincrone e inattuali'. La pubblicazione oltre ad approfondire il dibattito storico-architettonico, documenta, con una campagna fotografica poderosa, il grande restauro a cui è stata sottoposta la villa, oggi ripresentata nel suo splendore originario. -
Il mito rivisitato. Le maschere arcaiche della Basilicata di Nicola Toce. Ediz. illustrata
Il volume si propone di far conoscere l'universo artistico lucano attraverso 38 opere, tra maschere e sculture, realizzate dall'artista Nicola Toce. Tra volti antropomorfi, animali fantastici, creature magiche, travestimenti, spiriti e abitatori delle argille, filo conduttore dell'esposizione sono le narrazioni che le maschere - realizzate con antiche tecniche di lavorazione e decorazione della cartapesta - sussurreranno ai lettori, trasportandoli in una dimensione altra, accogliente e spaesante, propria della Basilicata antica e contemporanea. Le opere raccontano di luoghi e suggestioni da percorrere per scoprire legami che non si fermano alla bellezza della Basilicata, ma che affondano le radici nella sua arte, nell'unicità di un territorio che rispecchia una cultura che sa rinnovarsi nelle sue tradizioni. -
Fausto Pirandello e il cenacolo di Anticoli Corrado
Il volume indaga alcuni aspetti nodali dell’arte di Fausto Pirandello (Roma 1899 – 1975), uno dei più influenti pittori italiani del Novecento, e al contempo intende omaggiare il ricordo del figlio Pierluigi, cittadino onorario di Anticoli Corrado recentemente scomparso. Pirandello frequentò assiduamente l’antico borgo laziale, trovandovi anche l’amore: sposò, infatti, la celebre modella anticolana Pompilia D’Aprile, dalla quale ebbe due figli. Ad Anticoli Corrado si creò, tra le due guerre, un vero e proprio cenacolo artistico, attorno a cui gravitavano alcuni dei protagonisti dell’arte italiana del tempo quali Felice Carena, Emanuele Cavalli e Giuseppe Capogrossi, rappresentati nelle collezioni del Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea da alcuni capolavori realizzati durante i soggiorni nel borgo. L’evoluzione della pittura di Fausto Pirandello, dal tonalismo all’astrazione della maturità, è qui scandita attraverso una serie di opere – molti delle quali inedite – in cui a posare sono proprio il figlio Pierluigi e la moglie Pompilia; ma anche nudi, paesaggi, e nature morte, tra cui quella donata dall’artista nel 1935 al Comune di Anticoli Corrado in occasione della costituzione del museo civico, inaugurato nel settembre di quello stesso anno dal ministro Bottai. -
Libri e album di disegni (1550-1800). Nuove prospettive metodologiche e di esegesi storico-critica. Ediz. a colori
In Italia, a partire dal primo Cinquecento, le fonti archivistiche e letterarie usano in modo univoco la parola libro per significare sia i volumi disegnati da pittori, scultori, architetti, decoratori o argentieri, sia i volumi di disegni di uno o più artisti, di una o più scuole, formati da collezionisti, conoscitori e amatori. Gli uni e gli altri volumi costituiscono gli elementi di un unico grande insieme, l'insieme dei libri di disegni, all'interno del quale è possibile riconoscere almeno due distinti sottoinsiemi: quello dei libri disegnati e quello dei libri dei disegni. Da una parte, il libro disegnato - con modelli, studi, schizzi - è, da Leonardo all'età contemporanea, il prodotto dell'intelligenza del singolo artista, del maestro e della sua cerchia, di un atelier, e dunque del metodo e dell'organizzazione individuale o collettiva del lavoro creativo. In quanto tale, è un insieme finito e complesso di disegni originali - diversi fra loro per materia stilistico-formale, contenuto e funzione -, che non può essere studiato, né tanto meno compreso nella sua interezza e complessità solo attraverso l'analisi dei suoi singoli elementi e dei caratteri codicologici, ma richiede di essere analizzato sotto ogni aspetto in relazione con oggetti analoghi e comparabili, i più vicini e i più pertinenti possibili. Dall'altra parte, il libro dei disegni da collezione, divenuto nella tradizione nord-europea del Sei-Settecento l'album di disegni, è, da Giorgio Vasari a Giuseppe Bossi, una stratificazione di elementi grafici, eterogenei e disomogenei, operata da una o più intelligenze di amatori, collezionisti, conservatori o restauratori. I disegni di uno o più artisti, di uno o più ateliers, che lo compongono, hanno perduto nel nuovo assetto la loro originaria configurazione materiale, stilistico-formale, contenutistica e funzionale. Per questa loro specificità, i libri o album di disegni da collezione costituiscono straordinari campi e strumenti di indagine per la riscoperta, la conoscenza e la ricostituzione di libri disegnati preesistenti, dei quali spesso conservano fascicoli, pagine e vetera fragmenta. Come Federico Zuccari nella foresta di Vallombrosa, gli autori dei ventitré saggi racchiusi in questo libro si sono posti con gli strumenti del disegno interno, capacità umana di disegnare fondati e verificabili scenari argomentativi, e della parola proferita e scritta secondo i fondamenti del discorso logico, ai margini e all'interno dei due sottoinsiemi, illuminando alcuni exempla extraordinaria ora dell'uno ora dell'altro ora di entrambi e rendendo intellegibile la circolarità generativa che connette lo studio dei libri disegnati e quello dei libri dei disegni. -
L' Italia di Julius Von Schlosser
Tra gli studiosi più influenti del Novecento, Julius von Schlosser (1866-1938) fu un profondo conoscitore dell'arte italiana e autore della monumentale Die Kunstliteratur (La letteratura artistica), strumento ancora oggi indispensabile per la conoscenza delle fonti della storia dell'arte. Il volume, curato da Loredana Lorizzo, sonda attraverso le autorevoli voci di studiosi italiani e stranieri il profondo legame del viennese con l'Italia e con intellettuali di punta come Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Emmanuel Löwy, Giovanni Poggi, Igino Benvenuto Supino. Si propongono così al lettore nuove riflessioni scaturite da inediti carteggi e dai testi fondamentali di Schlosser, che hanno fornito un originale approccio alla cultura storico-artistica, aprendo campi di ricerca allora ancora inesplorati - dalle Wunderkammern alla ceroplastica, dall'analisi testuale delle fonti alla museologia - e approfondito temi specifici dalla storia della miniatura alla scultura rinascimentale, dagli allestimenti delle collezioni imperiali alla letteratura odeporica, in un continuo dialogo tra presente e passato. -
Galleria Colonna. Catalogo dei dipinti
Un ulteriore aggiornamento sulla grande collezione d'arte di Casa Colonna. Partendo ancora una volta dai pregevoli studi del Prof. Safarik, il volume raccoglie nuovi e approfonditi scritti sulle opere della collezione. Attribuzioni e scoperte frutto di studi, restauri e scambi con diversi musei del mondo. Con la Prefazione di Prospero Colonna e i testi introduttivi di Federico Zeri, Claudio Strinati, Fabrizio Lemme e Patrizia Piergiovanni. -
Architettura sacra in Calabria e Sicilia nell'età della Contea normanna. Ediz. illustrata
La Contea normanna di Calabria e Sicilia (1057-1130) è il nucleo territoriale intorno al quale si formerà, sotto Ruggero II d'Altavilla, il Regno di Sicilia. Un'area che, sin dai primi anni della conquista, vide la nascita di numerosi cantieri di architettura sacra per iniziativa di Roberto il Guiscardo e suo fratello Ruggero I: abbazie per comunità benedettine importate dalla Normandia, nuove cattedrali, priorati agostiniani, certose e una vasta rete di piccoli cenobi italogreci. Il volume ripercorre le vicende architettoniche di questo ""preambolo"""" normanno nel Meridione fino all'alba dell'istituzione del Regno, focalizzandosi sui legami tra azione politica e scelte di committenza, come anche sui processi di interazione culturale che presero forma tra i nuovi dominatori e la popolazione autoctona, già di per sé eterogenea dopo secoli di governo bizantino e arabo."" -
Pittura murale nella Roma postunitaria. Tendenze, sopravvivenze, innovazioni (1870-1915). Ediz. illustrata
Il volume rappresenta il primo studio analitico interamente dedicato al complesso delle decorazioni murali della Roma postunitaria. Nel delineare il percorso evolutivo della pittura murale romana del secondo Ottocento vengono messi in luce temi centrali come la persistenza di stilemi classico-puristi e barocchi, la questione delle tecniche di pittura su muro disponibili, l'incidenza e il ruolo sociale assunto dalla categoria dei pittori-decoratori, il fenomeno del revival delle facciate graffite e dipinte. Attraverso documenti d'archivio e recensioni d'epoca si fornisce, inoltre, una rilettura delle maggiori imprese decorative realizzate nella Capitale tra Otto e Novecento come ad esempio gli affreschi di Cesare Maccari nella chiesa del SS. Sudario dei Piemontesi e nella Sala Gialla del Senato, le pitture di Cesare Mariani nel Ministero delle Finanze, le tempere di Annibale Brugnoli nel teatro dell'Opera, gli encausti di Giuseppe Cellini nella Galleria Sciarra, il fregio di Sartorio in Parlamento. -
Il Libretto degli Anacoreti e il Libro di Giusto. Due taccuini di disegni tra Tardogotico e Rinascimento. Ediz. a colori
Il Libretto degli Anacoreti e il Libro di Giusto sono due taccuini di disegni del Quattrocento custoditi nelle collezioni dell'Istituto Centrale per la Grafica di Roma. Il volume ricostruisce la storia e le vicende artistiche dei due model books, individuando molteplici relazioni tra i disegni, la miniatura e la pittura, in un rapporto dinamico e reciproco tra copia e invenzione. I trenta fogli del Libretto degli Anacoreti, realizzati dalla bottega di Michelino da Besozzo, raffinato maestro del gotico internazionale, presentano un vasto repertorio di immagini, dal soggetto eremitico della Vita di Sant'Antonio abate, ai temi naturalistici e cortesi tipici della Lombardia dei Visconti. I sedici fogli del Libro di Giusto, opera di un maestro attivo a Roma intorno agli anni del Giubileo del 1450, tramandano la tradizione manoscritta e illustrativa della Canzone delle Virtù e delle Scienze di Bartolomeo de' Bartoli da Bologna e, al tempo stesso, testimoniano la cultura umanistica del perduto ciclo di affreschi degli Uomini illustri eseguito da Masolino da Panicale nel Palazzo Orsini di Montegiordano a Roma. Nel libro, arricchito dal catalogo dei disegni, pubblicati integralmente a colori, vengono indagate le ragioni delle scelte iconografiche ed emerge il ruolo centrale del disegno nella trasmissione della memoria nelle botteghe degli artisti tra Tardogotico e Rinascimento. -
Espandere i confini. Paesaggio e territorio costiero tra realtà e immagine. Ediz. illustrata
Non esiste il paesaggio ma piuttosto tanti paesaggi quanti sono i punti di vista: c'è un paesaggio visto dal geologo, botanico, architetto, urbanista, artista, agronomo, navigatore, mercante, militare, poeta, principe, contadino, filosofo o scienziato... Inteso come uno spazio naturale percepito, organizzato e rappresentato visivamente, esso è il frutto di un'interazione tra l'occhio, le emozioni, la cultura, le aspettative di chi guarda, osserva o contempla, e l'ambiente, sia esso il familiare luogo di origine o quello esotico e fragrante di un altrove. In altre parole il paesaggio è il luogo d'incontro tra natura e uomo e, più sottilmente, tra due o più diversità. Nata all'interno del dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo della Sapienza, la collana Paesaggi nasce allo scopo di riunire saggi e libri dedicati al tema ambiente, territorio e paesaggio, e caratterizzati da un approccio metodologico nuovo e articolato, fondato su un metodo multidisciplinare e profondamente radicato nella ricerca che oggi si affronta nelle diverse facoltà della Sapienza, Università di Roma. Il primo volume, dedicato al mare, è infatti il frutto di un convegno tenutosi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, al quale hanno partecipato geologi, antropologi, botanici, architetti, archivisti e, naturalmente, storici dell'arte che lavorano sul tema del territorio, sotto diversi punti di vista. La sfida della collana è di superare i confini della pittura di paesaggio tradizionalmente intesa, per cercare nell'arte, e nella rappresentazione dei luoghi, i segni di una realtà territoriale, della sua interazione con l'uomo, di una cultura -scientifica, letteraria, religiosa, filosofica-, di una politica ed in buona sostanza di un'idea del mondo. Certi che un'efficace tutela dell'ambiente proceda da una conoscenza del territorio, della sua storia, del suo sviluppo e della sua metamorfosi, e dunque del suo rapporto con la propria immagine, riteniamo che un posto centrale, nella ricostruzione di questa storia, vada dato alle arti, spazio della creazione di luoghi reali e immaginari attraverso la rappresentazione del rapporto tra l'uomo e il suo habitat. Tenendo dunque come punto fermo l'aspetto formale e figurativo, i volumi cercheranno di dare una panoramica più ampia possibile di metodi, punti di vista, linee di ricerca, e di fornire qualche spunto di riflessione ad un tema che si annuncia forse il più urgente e cruciale del nostro prossimo futuro. -
Nuove fonti per la storia d'Italia per un bilancio del «secolo breve». Ediz. illustrata
Con il volume «Nuove fonti per la storia d'Italia» l'Archivio centrale dello Stato apre le porte dei suoi depositi per presentare al pubblico alcune delle più significative serie archivistiche acquisite o valorizzate nel corso degli ultimi anni, che costituiranno per gli storici un sistema di fonti essenziale per comprendere, sino ai decenni di storia più recente, il nostro ""secolo breve"""". La documentazione declassificata pervenuta in Archivio a seguito delle Direttive Prodi (2008) e Renzi (2014), illustrata nel volume attraverso un ricchissimo corredo fotografico, permetterà di sondare il complesso contesto politico e culturale che fa da sfondo ai tragici eventi che hanno insanguinato il nostro Paese negli anni '60-'80. I piani regolatori allegati agli originali delle Leggi e dei decreti, che l'Archivio istituzionalmente conserva, offrono invece una panoramica privilegiata per osservare la vorticosa crescita delle città italiane e lo sviluppo dell'urbanistica, in Italia e all'estero dalla fine dell'Ottocento in poi. Altre serie archivistiche descritte in queste pagine aiuteranno lo storico - così come il cittadino curioso - a cogliere in profondità le dinamiche del boom economico, oppure a conoscere le tappe dello sviluppo infrastrutturale del Sud Italia attraverso l'operato della Cassa per il Mezzogiorno. Sono pagine indispensabili per ricordare la fragilità del nostro territorio e studiare gli strumenti atti a diminuire i rischi e a prevenire gli eventi calamitosi. Si narra inoltre delle principali attività di restauro e di ricerca archeologica a livello internazionale che tanto lustro e prestigio hanno ovunque dato al nostro Paese. Infine, gli archivi privati. Grazie alle carte di Luigi Barzini, Italo Balbo, Luigi Federzoni, Sergio Fenoaltea, Giorgio Biuso, Eugenio Galdieri, Massimo Consoli e altri si potranno scrivere o riscrivere le biografie di alcuni dei protagonisti del secolo scorso che hanno segnato, in vario modo, la nostra storia politica e culturale. Questo libro propone al lettore un viaggio nella storia del Novecento che descrive in controluce il ruolo dell'Archivio centrale dello Stato nella continua elaborazione di fonti storiografiche generate dall'incessante attività di selezione e di inventariazione dei fondi da preservare, che permette ai cittadini di consultare liberamente le memorie storiche del nostro meraviglioso Paese.""