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Percorso tortuoso. Dalla Sardegna a Lavena Ponte Tresa
Questa è una vera e propria storiaccia, non è un romanzo, tantomeno il frutto di una fantasia bizzarra. Si tratta di una serie di vicende talmente assurde che potrebbero apparire inverosimili, ma l'autore giura che si tratta della sacrosanta verità. Le racconta poiché spera che possano essere di conforto a chi, suo malgrado, sta vivendo un momentaccio. La vita, per quanti ostacoli ci riservi, merita sempre di essere vissuta, usando le difficoltà come stimolo per dimostrare a noi stessi che abbiamo la forza e la determinazione necessaria per superare tutte le situazioni; soprattutto scoprendo che quando si pensa che non ci sia una via d'uscita, magicamente ci soccorrono energie nascoste che non si immaginava di possedere. Sono annidate dentro di noi, e quando meno te lo aspetti... arrivano!!! -
Tango a Olonia
Il lavoro di muratore e la miseria di inizio Novecento, i combattimenti sul Carso e sul Piave e la crisi del primo dopoguerra: l'esistenza del Fausto è una difficile corsa a ostacoli. Finalmente uno squarcio di luce, la voglia di vivere una giovinezza a lungo negata, l'amore per la Francesca, la ricerca di un riscatto, il duro scontro con la realtà. Una storia di emigrazione, destinazione Argentina, in cui la drammaticità si stempera nella leggerezza del racconto e nell'ironia. Un mistero lungo trent'anni, finché una sera a Olonia ballarono il tango. -
La vita al tempo dei sogni e delle speranze
Paolo è un esponente di una generazione che ha visto e percorso, dalla metà del secolo scorso ad oggi, una profonda ed importante trasformazione del tempo nel quale vive: dalla fine della Grande Guerra, all'immenso, attuale, irregolare, sviluppo tecnico e sociale dell'Umanità. La sua vita è raccontata in queste pagine, dai suoi primi anni all'avvio di quella di lavoro, dalla sua susseguente evoluzione ai suoi affetti, dai suoi viaggi nel Mondo alle sue avventure, dalle sue emozioni ai suoi pensieri e meditazioni. In lui è maturato un senso di disaccordo per quanto è stato fatto nel Mondo, non con indirizzi superiori ma, piuttosto, più per interessi economici, dimenticando le nostre probabili reali origini, ma la sua indole positiva lo porta a credere in qualcosa di superiore e che ci guiderà ad un migliore avvenire. Da Homo Sapiens siamo diventati Homo Economicus, e certe verità storiche non si sono ancora volute chiaramente rivelare ma, Qualcuno, ci sta controllando per poi portarci ad un nuovo progresso. -
I Navigli di Milano. Dalle origini alla possibile riapertura
Un viaggio attraverso i secoli per scoprire le premesse e le motivazioni che hanno portato alla realizzazione della complessa rete idroviaria lombarda; una rete di canali, con fulcro Milano, che metteva in comunicazione il Lario con il Verbano, permettendo di navigare fino al Po e a Venezia. L'avverarsi di un antico sogno, quello di collegare il capoluogo lombardo all'Adriatico per mezzo delle vie d'acqua, che paradossalmente si è infranto con la fine delle linee navigabili interne, avvenuta poco dopo il loro completo utilizzo. -
Baia di Olivieri1943. Le operazioni militari da Brolo a Messina durante la Seconda Guerra Mondiale
Tra l'inizio del 1941 e l'estate del 1943 la Baia di Oliveri, assieme all'intero Golfo di Patti, divenne terreno di scontro fra le forze angloamericane e quelle italotedesche. Dopo i primi tragici eventi della guerra sottomarina, condotta dagli inglesi soprattutto tra le Isole Eolie e la terraferma, il confronto si allargò anche al cielo, con tragici bombardamenti che interessarono l'intera riviera: Capo d'Orlando, Patti, Falcone, Novara di Sicilia, fino a Barcellona Pozzo di Gotto e soprattutto Milazzo. Il colpo di grazia giunse quando questo vasto territorio fu attraversato dal fronte terrestre, con gli americani che, vittoriosi a Brolo, proseguirono l'avanzata fino a scontrarsi coi tedeschi tra Oliveri e il Ponte Cicero. Neppure quando giunsero a pochi chilometri da Messina gli americani ebbero vita facile e dovettero contendere il terreno ai tedeschi fino all'ultimo. Il prezzo pagato dalla popolazione in termini di vite umane e di distruzioni non fu certo irrilevante. Con l'ausilio di documenti militari alleati inediti, l'autore ci svela anche degli episodi poco conosciuti. -
Annales sacri Monasterii Lambrugi. Vol. 2
Il volume II contiene la trascrizione della II parte del Manoscritto degli Annales del monastero benedettino di S.Maria dell'Assunzione di Lambrugo (CO) riguardante le monache da coro o capitolari da Margherita Carcana, inizi '400, a Carolina Negri professa nel 1795 tre anni prima della soppressione napoleonica. Scorrono davanti agli occhi del lettore i dati anagrafici, i nomi della famiglia e del paese di origine, le notizie sulla vita e spesso sulla malattia letale di ciascuna delle 280 monache vissute e sepolte nel monastero di Lambrugo negli ultimi secoli. Lo studio introduttivo della teologa Madre Cristiana Dobner del Carmelo di Concenedo (Lecco) è di fondamentale importanza per saper scorgere, oltre ai nomi, alle date e alle formule rituali, lo spirito interiore che animava e sosteneva queste donne nel dedicarsi per sempre al servizio di Dio. -
Torpediniera T19 Locusta. Pattuglia senza ritorno
La sciagura attorno alla quale è costruito il romanzo, prima e dopo la quale l'autore traccia un quadro di vita sulle rive del Verbano, con una storia d'amore tra Assunta, maestra elementare, e il fuochista di Marina Matteo Ferrari, è accaduta veramente, nella notte tra l'8 e il 9 gennaio 1896. Malgrado ci sia la sicurezza che alcune tracce della Torpediniera Locusta T19 possano trovarsi ancora sui fondali delle profonde acque del Lago Maggiore, davanti a Punta Cavalla, i resti non sono mai stati trovati, anche con ricerche accurate sui fondali. L'imbarcazione, con 12 uomini a bordo, era partita verso sera da Cannobio, dal locale distaccamento della Guardia di Finanza. Marinai e militari dovevano controllare, per quanto possibile, il contrabbando di tabacco, allora fiorente sulle acque del lago, oltre che sui monti tra l'Italia e la Svizzera. La sera della tragedia, un terribile fortunale aveva sorpreso l'imbarcazione in mezzo al lago stesso. -
Ti racconto Giulia. #UnastoriadiCinemaeAmore
"Scorda la fama. Lo sceneggiatore opera nell'ombra"""". Sono queste le parole che Giulia Colella pronunciò a un'amica che come lei voleva intraprendere il mestiere della sceneggiatrice. Ed è la storia di Giulia, affetta da Amiotrofia Muscolare Spinale e scomparsa all'età di 23 anni, che viene raccontata dalla madre attraverso una narrazione sobria, asciutta e intensa. Maria Letizia DiDio rende omaggio a una ragazza straordinaria la cui vita è stata adombrata dalla malattia e nel contempo illuminata da un'inesauribile voglia di vivere e dalla passione per la settima arte, attraverso la quale Giulia ha condotto una meravigliosa esistenza fatta di viaggi, successi accademici e professionali. La sua vita è stata un caleidoscopio dove i sogni sono stati tramutati in esistenza vera. Il cinema costituisce il filo conduttore del racconto, e nella seconda parte del libro vengono riportate alcune produzioni scritte da Giulia per le riviste cinematografiche Cinequanon e Silenzio in sala." -
Il bambino pianista
Il bambino che suona uno strumento avverte e coltiva un sentimento di ""separazione"""" tra la propria esperienza scolastica e la propria crescita musicale, vissuta in tempi e contesti completamente differenti. Attraverso una disamina di atteggiamenti, comportamenti, meccanismi di apprendimento e metodologie di insegnamento, il libro costruisce un quadro articolato della particolare situazione formativa riguardante lo studio del pianoforte affrontato in età infantile, fornendo spunti di riflessione a famiglie, insegnanti e ad allievi che desiderano, in età più consapevole, ripercorrere e analizzare il proprio iter formativo per rilevarne punti di forza e di debolezza."" -
Parole d'amore
Questo libro è colmo di ""Parole d'Amore"""", senza pretese, senza ridondanze né ostentazioni. Solo un unico desiderio dire nella più semplice esternazione dei suoi sentimenti: """"Ti Amo Letizia"""", una molteplice serie di """"Dichiarazioni d'Amore"""", di cui noi siamo i testimoni e i custodi. Quella di Comini non è una poesia fuori dalle regole, una poesia della fuga, no, ma di una presenza forte all'interno dei chiaroscuri di un'esistenza che si è radicata e ha preso forma nell'incantesimo di uno sguardo, di un sorriso: culmine, che vive proprio in quel linguaggio colmo di suggestioni, grazie al quale sa incarnare evocazioni e ritorni di un'anima affaticata, ferita e dolente, ma malinconicamente mai vinta e sorretto da una """"Letizia"""" nel suo cuore."" -
Non ho mai perso un treno. Manovratore delle Ferrovie dal cuore green, attivista del WWF, pedalatore e buona forchetta: la vera storia di Giordano Zuliani
Il treno è un enorme polmone: custodisce l'alito di chi ci sale sopra per poi rispedirlo nei circuiti dei viaggi. E quel luogo che è la stazione, ancora oggi, aggrega i mille luoghi dove non accade nulla - se non l'attesa - eppure accade sempre tutto. In una stazione scorre il mondo. È la vita non solo di chi guarda, con gli occhi in su, il tabellone delle partenze e degli arrivi - perché c'è chi va e chi torna - ma anche di chi fa di queste traiettorie una ragione di sopravvivenza. Giordano Zuliani è un omone di 83 anni. È friulano, ha una parlata rotonda, ti guarda dall'alto: è un gigante buono. Pieno di ricordi negli occhi e nelle parole. -
Il bronzo del medeghino risuona
Dal Duomo di Milano il Bronzo del Medeghino risuona per chi cerca il varco verso il tesoro. Uno straordinario personaggio, un ribelle, un condottiero, l'iniziatore di una potente dinastia ecclesiastica. -
Tuonando disintegro. Storia del 66° Gruppo Intercettori Teleguidati
Questo volume, ricco di documentazione e di immagini d'epoca, racconta per la prima volta la storia del 66° Gruppo Intercettori Teleguidati (IT). Negli ultimi anni, accanto al tradizionale interesse per la storia aeronautica della S econda guerra mondiale, è venuto crescendo quello per l'importante evoluzione che l'arma azzurra ha avuto nell'ambito strategico e operativo della Guerra Fredda. Studiosi ed opinione pubblica stanno così imparando a conoscere il ruolo svolto dalle basi missilistiche disseminate nelle regioni del Nord Est, dai sistemi radar ed in particolare dalla moderna balistica incentrata sui missili Nike Hercules nuclear i che erano rimasti sconosciuti e per lo più oggetto di fantasiosi racconti. -
... E son tornati. I cento anni della «Mutilati» a Lecco
Questo libro è dedicato a quelli che sono tornati. Tornati dalla guerra senza le gambe o senza un braccio, coi polmoni devastati o ciechi o malati per sempre e hanno dovuto reinventarsi la vita. Ed è dedicato a quanti hanno vissuto e sopportato con loro, giorno dopo giorno, le conseguenze di queste mutilazioni, di queste infermità. Ma è anche, e forse soprattutto, dedicato a chi con queste situazioni non si è mai dovuto misurare. Perché sappia. E perché, attraverso la vita di un'associazione in cui migliaia di lecchesi si sono riconosciuti per far valere i loro diritti dopo aver compiuto il loro dovere, possa riscoprire aspetti dimenticati della storia della città e del suo territorio. Dal difficile, e spesso drammatico, rapporto col fascismo, agli sconvolgimenti della guerra e della lotta di liberazione fino alla difficile ricostruzione e alle battaglie civili, condotte a Lecco come a Roma, per avere riconosciuta la dignità del vivere. -
1945 amore impossibile. Raccontare la Resistenza attraverso una storia d'amore
Al culmine della Seconda guerra mondiale, nel vivo della lotta di Liberazione, una partigiana si innamora di un fascista e ne viene ricambiata. Un amore travagliato, contrastato, che sfugge alla terribile logica dello scontro mortale in atto, in cui non c'è posto per i sentimenti. Eppure nella plumbea Luino del 1945 quel seme di speranza attecchisce e getta una nuova luce sul nuovo mondo che sta per nascere con altre lacerazioni e sofferenze. Questa storia d'amore, realmente accaduta, ci conduce per mano attraverso il periodo buio della dittatura fascista e dell'occupazione tedesca e poi nelle numerose contraddizioni che nei decenni successivi, hanno segnato e spesso vanificato le speranze di quel reale cambiamento sociale e ideale in cui tanti giovani avevano creduto e sacrificato la propria vita. -
Ivonne. Una vita da partigiana
Ivonne Trebbi nasce il 31 gennaio 1928 ad Argelato, in terra emiliana, da una famiglia di braccianti. L'esperienza sotto il regime la porterà a prendere una decisione importante: diventare partigiana, nome di battaglia Bruna. Era il 1943. Col suo sorriso malizioso riesce a superare i posti di blocco nazifascisti e a trasportare giornali clandestini, sapientemente nascosti nella sua inseparabile bicicletta. Arrestata, imprigionata, mai cede alle percosse e alle sofferenze inflitte. Terminato il conflitto, Ivonne continua il suo impegno civile: prima nella Sezione femminile di Bologna, città che la vede anche Consigliere comunale, poi come Segretaria dell'Unione Donne Italiane. Nel 1958, con il trasferimento a Varese, comincia per Ivonne un lunghissimo periodo dedicato alla crescita organizzativa del Partito Comunista locale, spesso condiviso col marito Giancarlo Aloardi. Dal 1979 al 1987 diviene parlamentare nelle fila del Partito Comunista Italiano. La sua ""scelta di vita"""" continua ancora oggi come testimone della memoria storica verso le nuove generazioni."" -
Parole di traverso
Il pittore Guttuso difende, con l'aiuto della lingua siciliana, le sue scelte per l'affresco della Fuga in Egitto. Piero Chiara decide di chiamare Pallino il cane di Trimalcione nel 'Satiricon'. Una traduzione sbagliata in un summit strategico per la pace mondiale provoca la condanna a morte dell'interprete. Sognare Emily Dickinson in una vasca da bagno. Le misteriose lettere di Joyce alla figlia Lucia. La sfida dei pescatori al mafioso. L'elogio di Montale al suo traduttore americano. Una star di Hollywood colpita da infarto cerca sul set la sua ultima battuta. Un console tedesco alle prese con le poesie di Leopardi. Ma cosa vorrà dire 'fare sarakasi'? Un equivoco lessicale trasforma un gioco in tragedia. In quale lettera dell'alfabeto vorreste trasformarvi? Tra finzione e realtà, tra storia e fantasia, il filo contorto e a volte strappato dell'incontro-scontro tra lingue e linguaggi ci svela nei sedici racconti di questa raccolta il romanzo intrecciato dalle parole nelle nostre vite. -
Brevi storie di un gemoniese
Brevi storie di un gemoniese. Come quelle dei Gemoniesi andati all'estero. In Francia o in Africa. Alla ricerca di nuove opportunità, con valigie cariche di speranza e di incoscienza. Come quelle di un bambino e poi di un ragazzo, che ha visto dentro casa propria e nel proprio paese, la nascita e la morte. Quella delle persone vicine. La morte e la nascita. Quella delle paure e delle speranze di un paese che entrava e usciva da una dittatura e da una guerra. A raccontarci queste storie è un Gemoniese doc, nato e vissuto sempre a Gemonio. La testimonianza di Carlo Visconti è anche un inno alla vita normale in tempi difficili, con la meticolosa descrizione di situazioni anche emotive, in un periodo in cui la libertà, le speranze e la normalità, andavano sempre più sparendo. -
L' utopia rivoluzionaria del 1889. Tra Legnano, Busto Arsizio, Gallarate e Varese
Il filo rosso della rivoluzione sociale tenne uniti nel decennio Ottanta del XIX secolo operai e contadini dell'Alto Milanese e del Varesotto. La lotta unitaria di operai e contadini, con molte venature evangeliche, era sin dalla costituzione del Partito Operaio Italiano (P.O.I.) e dei Figli del lavoro, la condizione ""rivoluzionaria"""" per realizzare il sogno/obbiettivo della liberazione del popolo da ogni forma di oppressione. Il profeta di questo importante passaggio storico-politico in terra varesina, ma non solo, fu il giovane falegname Luigi Alesini. Fu lui che, nel tempo medesimo in cui portava avanti la più famosa delle sue battaglie, quella del riscatto, sociale e più ancora umano, delle bambine e delle ragazze che lavoravano nelle filande, coagulò nella propria iniziativa tutti gli altri fermenti politici e sindacali che sorgevano sul territorio. Tra i più importanti vi fu infatti quello della ribellione nelle campagne che egli mantenne sullo stesso piano delle lotte di fabbrica ed a cui dedicò numerose """"passeggiate"""", riunioni, comizi e articoli sul """"Fascio operaio""""."" -
L' indagine di Lara. Da Milano a Lindau e ritorno
Il noto finanziere bavarese Albert Berger è trovato morto nel sonno nella mattina di giovedì 8 agosto 2019. Dopo i figli, giunge alla villa la giornalista italiana Lara Sforza che nei giorni precedenti l'aveva intervistato. Qui sta la chiave per accedere al mistero dell'improvvisa scomparsa di un uomo assai noto nella finanza internazionale. Tutto ruota intorno a Lara, una splendida quarantenne, la cui vita è stata sconvolta dalla rivelazione di un segreto. Sentirà l'esigenza di allontanarsi da Milano. Lara non vuole assolutamente essere sopraffatta dagli eventi, è volitiva e li vuole dominare. Quello che conta per lei non è essere vincitrice o perdente, ma raggiungere la pace con se stessa. Con l'aiuto di amici fidati e del commissario Weber, Lara saprà ritrovare la gioia di vivere e di sognare.