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Io e il Titanic
Tutto cio che riguarda il passato ha un valore e anche la storia del Titanic ha un proprio fascino pieno di simbolismi. Questo libro cerca di spiegare la vicenda della celebre nave, fornendo indicazioni sul “linguaggio” che essa esprime. Il pensiero dell’autore, tramite diverse parole chiave, vuol essere uno strumento per interpretare ma, soprattutto, per far rivivere una tragedia che e stata oggetto dell’attenzione di intere generazioni. -
Azioni belliche e caccia agli ebrei al confine con la Svizzera (1943-1944). Testo tedesco a fronte
Questo volume comprende unicamente il Diario della Guardia di Frontiera Tedesca (Chronik uber den Kriegseinsatz des Zollgrenzschutzes in Italien - BZKom G - Varese) con il suo ricco, originale e completo apparato fotografico e le puntuali annotazioni della curatrice. L’edizione del solo Diario, in lingua tedesca e traduzione italiana a fronte, nasce con lo scopo divulgativo e scientifico di far conoscere a un pubblico più vasto di studiosi e lettori, questo eccezionale documento, sinora restato, e mai completamente, specie per la parte fotografica, in un ambito strettamente localistico. L’auspicio è che possa finalmente svilupparsi una maggiore coscienza storiografica sull'importante ruolo svolto dalla fascia confinaria tra Italia e Svizzera in quel periodo storico e che ne derivino nuovi studi e nuove pubblicazioni. Ma soprattutto che questa documentazione, che giunge da fonte inoppugnabile, possa favorire un più consapevole metro di giudizio nella pubblica opinione ed essere di aiuto alla formazione democratica delle nuove generazioni. -
Maria Zanovello. Sposa e compagna di Luigi Russolo. Due pellegrini
Futurista e firmatario dei primi manifesti di questa rivoluzionaria corrente pittorica, Luigi Russolo (1885-1947) è stato forse l’artista più penalizzato, in virtù di una prima produzione risoltasi troppo presto: entro il 1913. Produzione pittorica subito sostituita dalla sua geniale teoria sul suonorumore e dai relativi strumenti atti a produrlo: gli Intonarumori. Ancor più difficile, poi, dopo la sua improvvisa morte, riuscire a tramandarne degnamente la memoria. È nel momento del lutto, e negli anni immediatamente successivi, che interviene, con determinazione, forza e volitività, la figura della moglie Maria Zanovello la quale, in pochi anni,e con l’esclusivo uso delle sue forze, dopo essersi documentata sulle carte del marito, e dopo aver intrecciato fitte corrispondenze con coloro che lo conobbero, promuove, con iniziative e scritti, la sua figura, altrimenti destinata con buona probabilità all’oblio. Tutti gli anni Cinquanta sono dedicati dalla vedova al marito Russolo: in particolare, straordinario e infine leggibile ad un pubblico non solo di studiosi è il dattiloscritto da lei intitolato Due pellegrini, che qui si presenta. -
Viaggio da Milano ai tre laghi. Maggiore, Lugano, Como. «Grand tour» ottocentesco con mappe e stampe dell’epoca. Ediz. illustrata
È un vero piacere ridare alle stampe questa ottocentesca “guida per il viaggiatore” da Milano ai tre laghi Maggiore, di Lugano e di Como, ed è solo parzialmente una riproduzione anastatica, in quanto è arricchita da immagini delle località e da carte geografiche dell’epoca che facilitano la visualizzazione degli itinerari. Quest’opera dello “scienziato, enciclopedista e poligrafo” Carlo Amoretti ebbe ben sette edizioni, dal 1794 al 1826, corposamente aggiornate. Anche solo da ciò, si può comprendere il grande successo del libro. -
L'oro di Breno
Breno e la Valle Camonica fanno da corpo e da anima alla trilogia dedicata dallo scrittore alla sua terra d’origine. A chi erano appartenuti i lingotti d’oro ritrovati in Bazena dai due manovali Bortolo e Giacomino nel corso di uno scavo? È quello che cercheranno di scoprire il Russi, confidente dei due, il maresciallo Costamagna, comandante della stazione dei carabinieri, don Arlocchi, coadiutore della parrocchia e Bettino Pedersoli, il “pettegolo” del paese. -
Misteriosi delitti all'Isola di Milano
I fatti si svolgono nella Milano di oggi, in prossimità delle feste natalizie. Le ironiche peripezie domestiche di un architetto e di un commissario si intrecciano con una catena di delitti, sui quali i due si troveranno ad indagare. Durante la ristrutturazione di un appartamento, proprio nello stesso palazzo in cui abita, l'architetto Bonelli trova uno scheletro murato in un caminetto. Entra in scena il commissario Silvestri, molto serio e professionale, ma, quasi fosse un'altra persona, estremamente diverso nell'affrontare le proprie vicende familiari che vive con ironica rassegnazione. Mentre sono alle prese coi problemi della propria vita quotidiana, nasce fra di loro una solida amicizia che li porterà a indagare assieme su di un caso dove niente è quello che sembra: una commedia degli equivoci che fino quasi all'ultimo porterà fuori strada i due protagonisti. -
Noi e il sessantotto
Tante sono le opinioni sul Sessantotto, anche molto diverse: c’e chi l’ha amato, chi l’ha vissuto intensamente, chi l’ha solo osservato, chi si e defilato, chi e rimasto deluso, chi l’ha approvato e chi no, chi si e arrabbiato e chi ne ha avuto un sacro terrore, chi l’ha combattuto strenuamente. Nessuno è rimasto indifferente. E non lo e ancora oggi. La Storia si crea quando si comincia a raccontare una storia: cosi tante voci si sono unite in questo libro per delineare uno spartito corale sul Sessantotto, con gli anni del preludio e quelli del finale. Scrittori e scrittrici che hanno vissuto quel periodo e giovani che lo guardano con gli occhi di chi vive oggi: storie quotidiane, a volte rumorose, a volte riservate, a volte silenziose di una rivoluzione culturale basata sugli ideali e sulla passione di viverli. Prefazione di Carlo A. Martigli. -
Camminare. La strada, la montagna, lo spirito
Non e un libro di montagna, anche se si parla di zaini e di scarponi, di dislivelli e di ore di cammino, di carte topografiche e di pronto soccorso. E neppure un testo di spiritualità, né di meditazioni, anche se vi sono preghiere, citazioni bibliche, strade che portano a luoghi di culto. Si tratta più che altro di una raccolta di esperienze, rivolte anzitutto a chi non ha mai fatto un cammino di alcuni giorni, in pianura o in montagna, da solo o in compagnia. A questa categoria di persone l'autore propone un modo di vedere il Mondo, forse diverso dagli schemi televisivi e consumistici: strada e montagna come impegno di vita, come educazione all'essenzialità, alla fraternità. -
Amaro vecchio stile
Il fine ultimo di questo libro e quello di mostrare al mondo femminile come anche il piu arcigno e duro degli uomini, puo avere dentro di se un animo sensibile e fragile. -
Un solo padrone
I lineamenti di un volto già tratteggiati nei testi ""Un prete superfluo?"""" e """"Almeno lasciatemi le favole"""" si precisano ora in """"Un solo padrone"""". In una sorta di quadreria, per rispondere alla domanda """"chi è il sacerdote?"""" l'autore si ispira ai ritratti di: Origene Alipio e Agostino, I Patarini, Gli Umiliati, Giovanni della Croce, Antonio Rosmini, Charles De Foucauld, Theilard De Chardin, Jean Danielou, Columba Marmion, Giovanni Papini."" -
Gioventù Studentesca, Guernica Club, Comunione e Liberazione (1955-1975). Vagliate tutto, trattenete il valore
Varese è, con Lecco, tra le prime città dove ha preso forma il movimento ecclesiale, ora diffuso in circa novanta Paesi, nato a Milano dal carisma di don Luigi Giussani con il nome di Gioventù Studentesca e successivamente di Comunione e Liberazione. Il riordino dell’archivio del movimento di Varese ha costituito lo spunto per raccontare la storia dei primi vent’anni di questa presenza, a partire dall’entusiasmo di don Sandro Dell’Era a metà anni Cinquanta del secolo scorso, per arrivare alla felice stagione di monsignor Manfredini tra il 1963 e il 1969, sino ai non facili anni del post sessantotto caratterizzati da ideologia e violenza, ma che a Varese videro la nascita dell’originale esperienza di impegno sociale e politico del Guernica Club. La vicenda varesina presenta, anche rispetto a Milano, caratteri propri e una spiccata consonanza tra le varie forme della presenza ecclesiale, favorita dalla conduzione di don Fabio Baroncini, assistente di GS dal 1966 in avanti e che non ha mai trascurato il percorso di approfondimento religioso. -
La casa delle risposte
In un paese, un uomo vive in un malinconico isolamento: una maledizione pesa su di lui, privandolo inesorabilmente di ciò che ama. Perché? Un giorno un bizzarro mendicante gli parla di un luogo leggendario dove ogni domanda trova risposta. Lui non dà peso alla cosa, fino al momento in cui scopre di essere ricambiato dalla fanciulla che ama in segreto. Decide di partire per proteggerla, inseguendo quell'esile indizio. Lo aspetta un lungo viaggio tra città esotiche, antichi bazar, deserti sconfinati, fin quasi ai confini del mondo. Ma più si avvicina alla meta agognata, più essa sembra allontanarsi da lui come un miraggio. E mentre egli prosegue senza scoraggiarsi, qualcun altro è sulle sue tracce... Una ricerca che ha il sapore di una caccia al tesoro e si conclude in modo inatteso e folgorante. Prefazione di Silvio Raffo. -
Dati biografici di personaggi inesistenti
"Se potessi essere qualunque cosa al mondo, cosa vorresti essere?"""" È questa la domanda che nei nostri sogni più segreti vorremmo sentirci rivolgere da un nuovo Genio della lampada di Aladino capace di trasformare in un attimo la fantasia in realtà. Martina Cilento e Francesco Cremona hanno posto lo stesso interrogativo a decine di persone molto diverse tra loro per età e condizione sociale. E ne hanno ricevuto risposte a volte sorprendenti, spesso commoventi, sempre ricche di quello slancio di vita che ognuno porta in sé e che fa fatica a realizzare, anche solo in parte. Ne è nata una raccolta di storie, ognuna delle quali ha al centro un'immagine che è stata ispirata dalle risposte fornite. Racchiuse in poche pagine, trenta persone prendono così vita attraverso un ritratto breve e molto semplice. Un viaggio attraverso un'umanità tanto varia, quanto bisognosa di comprensione, che apre la mente dei lettori a nuove visioni del mondo e dell'essere." -
Quel caso da risolvere a Varese
Alba Grandi viene aggredita e ferita con un’arma bianca nel centro di Varese. È una ricca signora di origini sarde, con un marito troppo spesso lontano e un figlio tossicodipendente. Condivide solitudine e malinconia della terra di origine con Mirta, la colf sudamericana, Danica, la parrucchiera serba e Giovanna, l’amica medico ancora ferita da un tormentato divorzio. Niente lascia supporre un tentativo di delitto premeditato. Ma con le indagini del vicequestore Calcaterra riemerge dal passato di Alba un uomo, una passione giovanile che lei credeva sepolta da tempo. Amore e nostalgia si intrecciano in un caso dai risvolti inaspettati, che si dipana tra le vie del sonnacchioso centro cittadino e le ville adagiate sui colli, tra una Milano frenetica e le spiagge di una Sardegna resa ancora più incantevole dai ricordi del tempo perduto della giovinezza. -
Storia del varesotto a fumetti
Noi non c’eravamo. Per esempio quando i Celti litigavano lungo le rive del Ticino, oppure quando Gaudenzio Ferrari dipingeva gli angeli sotto la cupola della grande chiesa di Saronno, noi non c’eravamo. Però ci siamo informati, abbiamo studiato e abbiamo deciso di raccontare la storia del Varesotto a piccoli e grandi, affinché tutti possano conoscere almeno i momenti storici e gli episodi che hanno reso celebre questo meraviglioso territorio. La materia era tanta e per semplificare le cose, anzi per renderla ancora più affascinante, abbiamo deciso di ricorrere all'avvincente arte del fumetto, comunque con illustrazioni che sono sempre una fedele riproduzione della realtà. La linea d’indirizzo dell’opera è quella del rigore storico su base cronologica, ma abbiamo dato un adeguato spazio, spesso con un pizzico di ironia, anche ai miti tradizionali e alle leggende. Ne è nata una sceneggiatura essenzialmente realistica, ma con gli opportuni spazi creativi e fantastici. Insomma tante piccole storie nella Storia. -
I nostri nonni mangiavano così. Polenta e bruscitti. Ricette tradizionali dell'alto milanese e del varesotto
Sono molti i fattori che continuano a dare alla provincia varesina una invidiabile fama proprio nel settore alimentare e culinario. C'è una consolidata tradizione di ospitalità alberghiera e turistica con cuochi, gastronomi e pasticceri di indubbia professionalità. Numerose sono le industrie alimentari di grande spicco con lavorazioni tipiche spesso legate alle peculiarità del territorio. Senza dimenticare gli innumerevoli ed originali prodotti che hanno conquistato il mondo. Questo libro ci offre un vasto e rigoroso quadro delle più antiche e moderne tradizioni culinarie della provincia di Varese e dell'Insubria. Dai monti e dalle valli sino ai fiumi e ai laghi, dai borghi agresti sino alle affollate città, queste ricette ci aiutano a compiere un viaggio nella civiltà più originale e genuina delle campagne e dei borghi. Un viaggio che può proseguire a tavola. Con immagini di antichi ristoranti. -
Il flusso dell'integrazione. Esperienze di formazione al I anno di specializzazione in psicoterapia integrata e di comunità
Non sempre una crisi d'ansia è disfunzionale al percorso di psicoterapia. L'esperienza insegna che la crisi può condurre a cambiamenti, talora radicali, di sé, del proprio modo di vivere, di relazionarsi, di pensare, di lavorare. Questo vale sia per il paziente che per lo psicoterapeuta, ambedue impegnati in una relazione transferale dove la consapevolezza dello psicoterapeuta e il suo sapere, unitamente alle sue conoscenze teoriche e pratiche, accompagnano il paziente alla risoluzione della crisi. Spesso, durante il primo anno di formazione alla Scuola di Psicoterapia a Indirizzo Integrato Acof-Spic gli specializzandi, medici e psicologi, sperimentano ""la crisi d'ansia di sapere"""" che si esprime con stati di incertezza e di preoccupazione su come procedere con i pazienti che si presenteranno per essere da loro curati. Capita che, durante i laboratori, le simulazioni, le discussioni sui casi clinici, ricorra la domanda, da parte dei dottori specializzandi, di un protocollosu """"come si fa"""" con questo o con quel paziente che porta questa o quella patologia. Integrare è invece un processo di cui non si può individuare (e quindi applicare) un protocollo pre-confezionato. Prefazione di Tiziana Bernacchi."" -
La notte vince sempre. Delitti e misteri tra il Parco del Ticino e il Lago Maggiore
Un viaggio nell’oscurità della provincia, che inizia nel buio di una notte e si conclude nel sole congelato di un’eclissi. Otto storie prendono vita in quella che è una immaginaria terra di confine sullo sfondo del parco del Ticino e del Lago Maggiore: una provincia disseminata di cascine abbandonate, fabbriche chiuse, case popolari e banchi di nebbia impenetrabili. Alcuni di questi personaggi vivono in un mondo desolato, in cui pare sia avvenuta una catastrofe. Tutti quanti, nella loro disperazione, sono in cerca di una guarigione che possa porre rimedio alla deformità che li accompagna, talvolta fisica e talvolta interiore. Sono predestinati ad un incontro che fornirà loro la salvezza o la dannazione, a seconda delle scelte compiute. -
Stanza 105. Anticametra per il paradiso. Storie di donne e di delitti. La terza inchiesta del maresciallo Dario Flaviani
Torna il maresciallo Dario Flaviani. Questa e la terza inchiesta che lo vede in prima linea per risolvere un caso che, ancora una volta, vede coinvolte persone della sua cerchia affettiva. Ricompaiono alcuni tra i suoi famigliari. La moglie Matilde, la suocera Brenda, due sue cognate, quelle che sono state piu sfortunate negli anni precedenti: Serafina dalle mani d’oro, Orietta con i suoi ricordi di amicizie finite bruscamente. Tutto gira intorno a una clinica di prestigio, una vecchia villa trasformata in casa di cura e di riposo per anziani soli. Un atrio centrale, ampie scalinate che portano ai piani superiori, stanze con mobili in stile, una equipe di medici specializzati. E, al pianterreno, si affacciano sul prato e su un cortile, piccoli appartamenti, monolocali luminosi dove gli ospiti possono portare i loro ricordi privati, qualche mobile, la loro poltrona preferita e dove possono intrecciare amicizie nuove e scambiarsi confidenze. Un luogo idilliaco scosso da una sequenza di morti che possono sembrare naturali. -
L' occhio fotografico
«Questo affresco lombardo, ""pieno di verde e brava gente / di buona volontà"""", popolato di immigrati sopportati e di bimbi che chiedono senza avere risposte, consegna all'eternità un mondo altrimenti morente, eleva i gesti quotidiani, ridà dignità. Certo, Giovanna Menegùs dice """"con la poesia voglio salvarmi l'anima... / ... di meno non mi basta e non mi serve"""", ma l'esito dei versi, visionari come una rivoluzione, è quello di irrorare le anime, tutte. Al centro commerciale accerchiato dalle auto """"gusci / di coleotteri"""" o al cimitero dove vanno le vecchie pedalando coi fiori sui manubri delle biciclette, nello sfiorarsi sui marciapiedi senza scontri né incontri, la fagiana coi piccoli che rischia di essere travolta, i passeggeri del diretto che parlano di cucina e di tempo, tutto mi sembra nobilitato. E che cosa dovrebbe fare la poesia, se non mostrarci l'invisibile e indicarci l'eternità? Il ragazzo di 15 anni suicida sotto il treno resuscita e diventa, per noi impotenti ma non ancora così disperati, un inno alla pietas e una speranza dopo la sconfitta» (Flavio Olivo).""