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Martino va soldato
Undici storie di guerra e di amore, di lavoro e di amicizia: racconti di montagna, quando la montagna era scenario di combattimenti aspri, e la pietà l'era morta. Le valli tra Piemonte e Liguria, sono da secoli strade di passaggio obbligato, dove obbligati sono gli incontri: tra soldati savoiardi e napoleonici, tra partigiani e tedeschi spesso scorre il sangue, furioso e brutale. Ma qualche volta prevale il desiderio, e nuove vite sbocciano grazie ai suoi frutti. Franca Acquarone, con uno stile limpido e deciso, ci conduce negli anfratti dell'animo umano, per carpirne i segreti, per sorprendere l'umanità che si cela anche nei momenti più bui, per accendere una fiamma di speranza nonostante tutto, laggiù dove i monti sentono il mare. -
Non v'impegnerò il cuore. Antonia Maria di Castellamonte nella Torino barocca
Antonia si sveglia alle prime luci rasserenata dalla visione sognata: la mamma giovane e sorridente che le abbandona la mano, invitandola a correre senza paura sul prato fiorito. ""La mamma mi sollecita una decisione"""", riflette, """"ma non mi fa intendere quale sia il prato fiorito. È forse il matrimonio giacché lo è stato il suo?"""". Ritorna allo scrittoio nella luce ancora scarsa del primo mattino. Riprende in mano la penna, soppesandola lungamente. D'un tratto, stringendo i denti, come le capita nei momenti di maggior tensione, affida al diario la sofferta decisione: """"Domenica 14 novembre 1666. Credo che la mamma in sogno mi abbia invitato ad accettare il matrimonio in cui dovrei inoltrarmi come in un prato... sento di doverle ubbidire, anche se non vi troverò dei fiori. Non ho la forza per oppormi. Tutti però dovranno credermi felice, anche mio padre. Ma mi vendicherò del sopruso: non v'impegnerò il cuore""""."" -
Un posto altrove
Sembrò a lui che la strada dovesse percorrere un tragitto lungo e regolare per poi giungere direttamente in cielo, l'unico luogo abbastanza grande da poter contenere la sua straripante felicità. All'interno dell'abitacolo stava un piccolo uomo reso immenso dall'intensità quasi dolorosa del suo sentimento. Sul suo volto un lieve sorriso. La mente imbevuta di lei come una spugna perduta nel mare. Mentre il sonno lo invadeva e tutte le membra si distendevano, intanto che il respiro diventava regolare e la mente cominciava a perdersi, pensò che così dev'essere il morire: un lento lasciarsi andare verso l'ignoto, un abbandonare la nostra isola per navigare verso l'oceano infinito e misterioso che ci circonda, senza più pensare, indifferenti ormai al nostro mondo e alle sue leggi. Difficile dire esattamente che cosa fosse avvenuto in lui, ma qualcosa, un che di antico, una specie di austero legame con i grandiosi spazi che si innalzano fin quasi verso il cielo, aveva cominciato a farsi sentire nel suo animo. -
Buio in sala
Una tranquilla ricerca storica si trasforma nella seconda indagine del professor Bignami. Morti sospette tra il Settecento e i giorni nostri sconvolgono le normali esistenze di bancari e insegnanti. A chi interessa scoprire quello che accadde nel lontano diciottesimo secolo, e perché il prof, detective involontario, rischia di nuovo la vita nelle montagne tra il Piemonte e la Liguria? Una storia intrigante, con una suspense crescente, dove il male si annida terribile, e insospettabile. -
So dove parcheggi
Un giustiziere implacabile, un vecchio amore, imprenditori senza scrupoli, un oscuro politico con lunghe mani che non si sporcano mai, sicari polacchi dalla cultura sopraffina. Il professor Bignami si ritrova per la terza volta invischiato in una storia lugubre, accompagnato dall'affascinante Ceci sempre più protagonista. La vicenda si snoda in quella terra tra Piemonte e Liguria dove sotto una coltre di neve candida si annidano velenosi serpenti. Nessuna pietà nella lotta tra il bene e il male. -
Pecore matte
"Pecore matte"""" è il libro d'esordio di Maria Tarditi, pubblicato la prima volta nel 2001. Ritorna oggi con tutta la sua forza: un intreccio vorticoso di follia, morte, miseria e guerra sulle colline dell'alta langa, dove alla fine nonostante tutto la vita trionfa. Protagonista è Nuccia, una donna che racconta la propria esistenza dall'infanzia alla maturità, tra immensi dolori e grandi speranze, accompagnata nel bene e nel male dalla comunità, che aiuta e soffoca, ma che è pur sempre il presente, il passato, il futuro." -
Donne alla ricerca di una ragionevole felicità
Una storia di donne: innamorate, infelici, odiose, fortunate, avventuriere, sedotte e abbandonate, sposate, vedove, matrone, giovani sagge e illuse anziane... Estherina è al centro di questa vicenda ""al femminile"""" nella seconda metà dell'Ottocento, nelle Valli Valdesi e in Riviera, un intreccio di sentimenti tra nascite inaspettate e lutti prematuri, dove ogni personaggio sa dove andare, ma trovare la strada giusta non sembra così semplice. La Trossarelli, alla sua sesta fatica letteraria, si conferma una narratrice sicura, che manovra storie complesse dall'Italia all'Inghilterra, tra grandi amori e piccole miserie quotidiane."" -
Segnali dalla terra
Un romanzo fatto di tre storie - desiderio, solitudine e crimine - intrecciate da un ""giallo"""" inquietante e reale: quello dei cerchi nel grano che qualche anno fa apparvero misteriosamente in un campo del cuneese. La terra parla agli uomini, ma troppo spesso gli uomini sono sordi ai suoi richiami. """"Segnali dalla terra"""" è un romanzo che esplora con sincera partecipazione il mistero più grande, quello del senso della vita e dell'amore. """"Allungò la mano e le sfiorò il volto. Sotto di loro il grano continuava ad essere percorso da lunghe onde leggere, seguendo gli aliti di vento come la superficie di un oceano smeraldo. Laura si fermò, una sospensione frutto di sorpresa ma anche di curiosità, poi sollevò la sua mano e la appoggiò su quella di Flavio. Si guardarono, non trovando una fine alla profondità del loro sguardo, poi lei portò la mano di lui alle labbra e la baciò""""."" -
La primavera di San Martino
Il romanzo è ambientato a Cuneo, fra il 1854 e il 1859, dove vivono i giovani protagonisti prima di essere chiamati a combattere nella battaglia di San Martino: una battaglia sanguinosissima, nella quale ebbe un ruolo determinante la Brigata Cuneo, formata oltre che da cuneesi, da emigrati di ogni parte d'Italia, e a cui parteciparono, ignorate dalle cronache ufficiali, molte donne nei ruoli di infermiere e di vivandiere. Gli anni che precedettero la Seconda guerra di indipendenza, anni che cambiarono il volto del Regno Sardo e della città di Cuneo, sono visti attraverso gli occhi dei protagonisti. Fu un'epoca di grandi trasformazioni, un'autentica primavera, che aprì il nostro Paese al progresso economico e allo sviluppo sociale: dal treno e dall'illuminazione a gas, alla costituzione delle prime casse di risparmio. Il romanzo, che si conclude con la battaglia di San Martino, vuole anche essere un rispettoso omaggio alla povera gente, dimenticata dalla retorica ufficiale e quasi sempre inconsapevole degli ideali ispiratori dell'unificazione italiana, cui diede un fondamentale contributo di sangue. -
Il mutevole permanere dell'antico. Giuseppe Terragni e gli architetti del razionalismo comasco
Sono ancora utilizzabili, per la costruzione dello spazio contemporaneo, quelle antiche matrici architettoniche che hanno contribuito a dar forma alla civiltà occidentale? Lavorando pazientemente, come personaggi interessati alle vicende, abbiamo condotto una serie di incursioni, nell'ambito della storia del linguaggio architettonico e degli insediamenti, per saggiare il modo del ""permanere-mutevole"""" delle matrici all'interno delle figure architettoniche prodotte in un determinato tempo e spazio. Verso Giuseppe Terragni in un viaggio nel continuo confronto generazionale, nel tentativo di fare proprie e attualizzare le eredità dei padri. Un viaggio nella città del razionalismo comasco, accompagnato da figure amiche, quali il compagno di studi Renato Tomirotti ed il Professore, Enrico Mantero."" -
Io mangio bio
Un libro illustrato per scoprire tutto quello che c'è da sapere sul biologico e sui prodotti naturali. Che cosa significa agricoltura biologica, che cos'è la certificazione, che differenza c'è tra un prodotto convenzionale e uno biologico, quali sono i vantaggi di un'alimentazione a base di prodotti biologici, dove si possono acquistare e quali alternative si possono adottare in cucina. Insomma un piccolo vademecum per imparare a conoscere o per approfondire l'universo dei prodotti bio e naturali, con una parte dedicata alle ricette selezionate attraverso il concorso ""Stasera cucino bio"""". Venti ricette della tradizione regionale italiana interpretate in chiave """"biologica"""" utilizzando esclusivamente ingredienti naturali."" -
Il segreto della rocca
Storie di montagna, di famiglie, di amori infelici, di tragedie e di vecchi rancori che improvvisamente riaffiorano. Bertolotto ritorna sui monti, questa volta più misteriosi che mai. Tra i boschi, nei campi, sulle pareti rocciose le vicende sono torbide, inquietanti. Un nuovo capitolo di un narratore sospeso in cordata, in bilico questa volta sugli abissi dell'animo umano. -
Un'infanzia felice
Un libro autobiografico in cui compaiono le storie di famiglia che, arricchite e reinventate, saranno la materia dei libri degli anni a venire: la prima guerra mondiale, le veglie nella stalla, la vita quotidiana, il destino triste di ""barba"""" Bepu, la scuola fascista, il lavoro in filanda, la tragedia della Russia e la guerra partigiana. Un'opera dimenticata da quindici anni in un cassetto riscoperta dall'autrice stessa."" -
A mani giunte. Religiosità popolare tra Langhe e Roero
Suore, preti, sacrestani, perpetue, confraternite, oratori, parrocchie, ex voto, piloni... l'universo della religiosità nelle campagne delle Langhe e del Roero nel secolo appena trascorso, nella memoria di quanti credono, pregano, si inginocchiano, si rivolgono ai campanili per chiedere un buon matrimonio, un futuro migliore, la vigna risparmiata dalla tempesta, una morte benigna. Il libro di Giovanna Zanirato è una preziosa ricerca di tutto ciò, di come la gente più umile, i contadini, le donne, i religiosi, hanno testimoniato la fede, la speranza, la carità, in pace e in guerra, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà. -
Certi riguardi
Certi riguardi sta in bilico tra il vecchio mondo contadino e i fermenti rivoluzionari e studenteschi della città. Un romanzo di formazione dove una ragazza per la prima volta incontra l'amore, l'impegno politico e le prime, e non ultime, delusioni della vita. Ecco su in alto il bisnonno Giovanni, rigido e fiero nel suo ritratto sfocato, con un gran cappello piantato sulla testaccia bianca; i baffi imponenti non riuscivano a nascondere del tutto le narici enormi. Si raccontava che un commerciante di Mondovì, venuto a Vallescura per concordare un trasporto di legna, non sapendo dove abitava il carrettiere né come si chiamava, si fosse rivolto ad un passante chiedendogli dove stava un tale ""alto, brutto, con due narici da cavallo""""... Una certa tensione percorse le file degli autonomi solo quando la FGCI intonò lo slogan """"Brigate Rosse! Brigate Nere! Il vostro posto! È nelle galere!"""", ma durò poco: agli urli, ai fischi, ai lanci di lattine, la polizia rispose serrando più da vicino gli schieramenti."" -
La peste, la strega e l'antiquario
Una donna trascinata al rogo nel Seicento sulle colline di Langa, un quadro misterioso in un mercatino di Cherasco, una ragazza dalle sembianze antiche appare e scompare. L'avvincente romanzo va avanti e indietro nei secoli, dall'Inquisizione ai lager, da una sinagoga ad una cascina, che fu convento. Roberto e Aurora (antiquario e restauratrice) sono coinvolti in un giallo senza tempo, duro, senza pietà. Un libro, una storia, un racconto, il primo sapore, quello vero, lo senti alla fine e ti soffermi lì, senza ragione, a riflettere, più o meno a lungo, su quanto ti è rimasto dentro. -
Piante e tradizioni a Cosio d'Arroscia
Un viaggio alla riscoperta delle tradizioni nell'entroterra ligure, e in particolare nell'antico borgo montano di Cosio d'Arroscia(IM). Nella società agricolo-pastorale dell'Alta Valle Arroscia, che è andata via via scomparendo dal secondo dopoguerra ad oggi, le piante rappresentavano la risposta alle esigenze della vita quotidiana e al lavoro nei campi, trovando impiego nei più svariati settori: medicinale e veterinario, alimentare e domestico, artigianale e agro-pastorale, ma anche religioso e ludico. Recuperare le antiche conoscenze legate alle piante, tramandate di generazione in generazione, prevalentemente per via orale, e sopravvissute fino a oggi solo nella memoria degli anziani, rappresenta un mezzo per conferire il giusto valore a questo bellissimo territorio delle Alpi Liguri e trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza del patrimonio culturale che lo contraddistingue. Nel testo sono presentate 65 schede relative alle principali piante d'interesse etnobotanico, 290 illustrazioni a colori, con fotografie di ambienti, manufatti e particolari delle singole specie, ma anche dettagli inusuali, ottenuti grazie a indagini microscopiche. Per ogni pianta sono riportati nome scientifico e dialettale, breve descrizione, impieghi e proprietà. -
La relijoun di nosti paire
Un libro che ripercorre la storia secolare della religione alpina, attraverso un percorso di immagini che riportano alla luce un patrimonio straordinario di arte e fede quasi dimenticato: dalle meravigliose chiese affrescate di Elva e Castelmagno allo stupendo santuario di San Costanzo al Monte, dalle cappelle che hanno segnato la religiosità contadina nei luoghi più inaccessibili ai piloni votivi abbandonati nei boschi un tempo ricchi di vita e di lavoro. Un libro con quasi 800 fotografie, rilievi e piantine esplicative, oltre ad un racconto puntuale e dettagliato della storia di ogni opera. Un cammino nell'arte e nella fede popolare delle valli alpine piemontesi e provenzali fondamentale per tutti coloro che non hanno ancora dimenticato quanto sia importante il senso delle radici. -
Acna: gli anni della lotta
Un libro, un pezzo di storia italiana. L'ACNA e la Valle Bormida, una vicenda drammatica lunga un secolo, conclusa (ma forse no) nel 1999 con la chiusura dello stabilimento di Cengio. La cronaca di Pellerino narra gli anni dal 1986 al 1999, anni di lotte, di dimostrazioni, di lunghi viaggi a Roma, Torino, Strasburgo, Milano, ovunque per testimoniare la tragedia di una terra, uccisa dall'inquinamento della fabbrica che dava lavoro, ma nello stesso tempo avvelenava fiumi, campi, vigne. Questa è la storia della gente che ha creduto in un sogno, quello di tornare a vivere una valle ""pulita"""", gente che si è spesa senza mai arrendersi, pacificamente, ma con fermezza, e alla fine, anche grazie a politici e parroci, amministratori e giornalisti, ha vinto una battaglia grande. Per il presente, ma soprattutto per il futuro. Un libro per non dimenticare, una testimonianza di etica e di civiltà."" -
L'illusoria libertà del pensiero. Il gioco complesso dei nostri condizionamenti
I guai del considerare la vita secondo schemi altrui e del farsene condizionare fino a perdere l'autonomia di pensiero. Rendersi indipendenti dai pregiudizi e dai preconcetti dei gruppi di cui facciamo parte, dei maestri di pensiero, dei creatori di schemi, di ideali e di mode. È un manifesto contro tutti i razzismi e contro tutti i fideismi. È il libro che denuncia il nostro condizionamento a credere nell'autorità e nelle sue verità. Spiega il danno causato all'umanità dalla sua propensione a farsi suggestionare da ogni credo venduto bene: predisposta com'è a una solida fede in chiunque si arroghi il diritto di predicare idee e opinioni, con la pretesa che nessuno possa sentirsi libero di discuterle o di dubitarne. Il concetto di ""condizionamento a credere"""" è approfondito attraverso un'analisi della storia e dell'attualità: un'analisi da cui si rileva quanto siano inconsueti, per noi, i modi di ragionare dovuti a un minimo di autonomia di pensiero, in confronto a quelli basati sull'abitudine e sulle convinzioni assorbite con l'educazione""