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Favete linguis
"I versi di Famularo sono """"aspri"""", """"petrosi"""", ma lucidi ed essenziali, nutriti di termini assai concreti. Egli non accetta una visione superficiale della nostra epoca, si impegna ad andare alla radice dei problemi, lasciando aperta la questione sia che questo """"disincanto dei valori"""" (M. Weber) riguardi il periodo attuale sia che investa l'essenza della condizione umana. Qui, pertanto, il classicismo, rinnovato in una dimensione sostanziale, si pone come strumento di chiarificazione prima e di denuncia poi, senza enfasi retorica, senza ironia, senza indignazione. La poesia rientra, quindi, nella sfera della sacralità non per privilegio divino, non per afflato delle Muse, ma per necessità di """"preservazione"""" dei valori umani, secondo la citata etimologia del termine """"sacer""""."""" (Giulio Greco)." -
Titiwai
"La poesia di Angelucci si contrappone alla dominante cultura del nichilismo a favore del movimento sacrale della vita, facendone emergere punti di luminosità e sorsi di gaiezza e speranza (gli uccelli, i bambini, il ritorno della primavera, i fiori) in cui decantare il dolore, per ritrovare l'oculare felicità delle cose e, soprattutto, la presenza dell'Assoluto"""" (Franca Alaimo)." -
Effetto sogno
"Effetto Sogno"""" è il racconto di un viaggio interiore, durante il quale esteriorità, interiorità, fantasia e realtà, tempo e spazio, perdono ogni precisa definizione. Trascorrere quattro giorni in solitudine, nel bosco, in un piccolo spazio, induce a guardarsi dentro e a scoprire le infinite risorse presenti nella profondità del pensiero, dei ricordi e dei sogni che accompagnano la vita ordinaria, trasformandola in un'esperienza straordinaria." -
A gambe levate. Versi d'amore e di terrore
"Gambe, umanissime gambe, lunghe come tralci, intricate alla speranza, attorcigliate e belle e ancora bugiarde. Questa nuova raccolta di Serena Maffia ha il pregio della carnalità, esibita senza paura, respirata, ancestrale bisogno del proprio e altrui corpo, quello di un amato cui ancorarsi, che si cerca dentro e fuori se stessi."""" (Daniele Mencarelli)" -
Prima della luce
"Nelle composizioni di Mariateresa Giani, composte negli Anni Novanta, sono ancora presenti residui di quella tendenza da Ladolfi indicata come """"novecento"""" (con la """"n"""" minuscola), la tendenza della poesia a """"dire se stessa"""", a ricercare """"rara atque inopinata verba"""" o arzigogoli metaforici, frutto di ricerche intellettualistiche. Ma già in lei si coglie l'anelito a un ritorno alla realtà mediante una poesia capace di parlare ancora dell'uomo all'uomo. In epoca di spettacolarizzazione e di mercificazione sorprendono testi come questi improntati a un profondo rispetto per quest'arte, votata alla cesellatura, alla ricerca di interiorità, di senso, di umanità, di orizzonti spirituali""""." -
Von
Alberti Pasina, come nelle opere precedenti, non crea né eroi né protagonisti; la sua attenzione è attratta dalle molteplici vite che si svolgono tra un bar e altro, tra un sabato sera e l'altro, tra un lavoro e l'altro, prive di stabilità al punto che esse stesse non sanno se essere contente oppure se possono aspirare a obiettivi più elevati. Si tratta di gente umile ritratta in gesti minimi, privi di enfasi, chiusa nella propria debolezza, incapace perfino di osare altre realtà, gente che non aspira agli onori della cronaca, ma che si aggira, quasi come fantasma, all'interno di una piccola comunità in cui si riconosce e in cui è riconosciuta. -
Dietro quello che scrivo c'è sempre la pioggia (Detrás de lo que escribo siempre hay lluvia)
La pubblicazione presenta un'antologia di testi editi dal 2010, cui si aggiungono altre composizioni ancora inedite, del poeta colombiano Santiago Espinosa nella traduzione di Emilio Coco. Il pensiero filosofico che sorregge la poesia viene ""oggettivato"""" in rappresentazioni icastiche dalle tinte forti. Lo scrittore non indulge né alla riflessione né alla spiegazione: basta la rappresentazione per fotogrammi apparentemente slegati l'uno dall'altro o per tinte vivaci di stampo impressionista che si amalgamano sull'occhio dell'osservatore: «Passano le auto sotto / l'arco delle scarpe, / attraversando i cavi. / E bisogna chiudere gli occhi / per non vedere ciò che pende». Il senso di desolazione, di abbandono, di nullità, di """"manque-à-être"""", di sfumata matrice esistenzialista si """"invera"""" in potenti ed essenziali immagini."" -
La forza della poesia
Il lettore troverà in questo libro un ampio spettro di quanto la migliore poesia italiana ha realizzato negli ultimi venti anni. I nomi più noti sono tutti, o quasi, presenti. Accanto ad essi si trovano autori meno conosciuti ma in ogni caso importanti per la comprensione non solo della poesia italiana, ma del mondo in cui viviamo. -
Il buio della scarpiera
Con questo nuovo lavoro Francesca Piovesan conferma la sua inclinazione lirica; e ne approfondisce le potenzialità nella direzione duplice del tragico e dell'eros. La terra è il buio che è però il vero buio che sarà custodito nella scarpiera. Scarpiera, tacchi, fango, ecc. semplici, quotidiani correlativi oggettivi, ma qui convocati a dire, fosse pure contro tutto: «ferita la terra umida dell'amore» (Marco Marangoni). -
Corpo a corpo
"Poesie scarne e pulsanti, eleganti e già compiutamente mature queste di Fabrizio Ferreri. E vibranti di domande assolute più che di risposte occasionali. Stazioni di un poemetto filosofico"""". (Gabriella Sica)" -
Vor aller Zeit. Einundzwanzig Gedichte zur Ankunft eines Kindes-Prima di ogni tempo. Ventun poesie per l'avvento di un bambino
Ludwig Steinherr compone il ciclo ""Vor aller Zeit"""" (""""Prima di ogni tempo"""") nel 1996 per la nascita del primogenito, Ludwig, e lo integra con altre poesie alla nascita della secondogenita, Rafaela. Nel 2003 il ciclo viene pubblicato nell'edizione Toni Pongratz nelle vesti di un'edizione bibliofila che in poco tempo è esaurita. Data l'assidua richiesta dei lettori, Steinherr riprende il ciclo e nel 2016 ne realizza una versione aggiornata, variante su cui si basa il testo qui proposto."" -
El paraíso te nombra-Ti nomina il paradiso
"Tra la rassegnazione e la speranza, la poesia del messicano Carlos Higuera non è per niente convenzionale; fondamentalmente si tratta di una scrittura attuale, sia per l'uso di molti termini presi dalla lingua colloquiale oppure inventati, che per le scelte formali che vanno dalla prosa al verso libero. Ma è anche evidente un'influenza molto forte di grandi scrittori ispanoamericani, soprattutto nelle tematiche e nei giochi di parole; ad esempio la costante presenza della morte vista non come una tragedia di cui aver paura, ma come un elemento con cui si convive ogni giorno, con cui si ha così tanta confidenza da poterne scrivere addirittura un manuale per combatterla, in cui prevale nella prima parte un'ironia tipica della sua poesia."""" (Martha Canfield e Marco Benacci)." -
Acto secreto-Atto segreto
La poesia di Luis Raúl Calvo è sempre sul filo del rasoio tra la vita reale, dove ""ci sono obblighi da adempiere"""" e l'universo affascinante e sotterraneo della bassa profondità dell'anima, dove paradossalmente il poeta può spiegare le sue ali, libero, senza legami di ogni tipo (Flavia Cosma)."" -
Quando cadranno i giorni
"Spesso ci interroghiamo su cosa significhi una poesia d'amore. E sentiamo l'esigenza di una risposta semplice. Semplice ma non banale. Intendo per semplicità la sintesi di gratitudine e abbandono, slancio e autenticità, intimità e riserbo, calore e armonia. Sentimenti, modi di essere, traguardi esistenziali che non sono inutili nel quando s'incarnano in una lingua riconoscibile, o comunque non casuale e improvvisata. Questo è il caso rappresentato da Paolo Parrini con la silloge """"Quando cadranno i giorni""""."""" (Dalla prefazione di Renato Minore)" -
Vita d'artista. Raccontando Riccardo Maffioli
Un incontro in apparenza banale, rivelatosi poi ispiratore per l'autrice, la quale rimasta notevolmente coinvolta dai quadri raffiguranti figure femminili abbigliate di rosso che infiammavano le pareti della galleria di Piazza Garibaldi a Menaggio, decise di approfondire la conoscenza dell'estroso pittore che le aveva dipinte e racchiuderla in una insolita biografia. L'artista non si è sottratto al desiderio e fra fluenti conversazioni, riflessioni, qualche incomprensione d'obbligo e divertenti divagazioni ""Vita d'Artista - Raccontando Riccardo Maffioli"""" ha preso forma sino a divenire un libro. Riccardo Maffioli, un artista dalla vita singolare e coraggiosa che racchiusa dentro un libro può manifestarsi illuminante per altri."" -
La città che viviamo. Ragionamenti di un esploratore urbano
Si può guardare, infatti, senza tuttavia riuscire a vedere. La città è lì davanti ai nostri occhi, come entità riconoscibile, e al tempo stesso inerte. È necessario, quindi, ricostruirne mentalmente la logica delle forme urbane e del loro sviluppo rispetto alle funzioni primarie e quelle secondarie. Solo in tal modo, forse, è possibile acquisire una maggiore consapevolezza non solo nella città nella quale si vive e lavora quotidianamente, ma di tutte le altre anche se viste per una sola volta. -
Il battente della felicità
Valeria Di Felice vuole consegnare alla scrittura in versi un momento della propria esistenza, determinato da «un giro di secondo» che ha invertito «la rotta del tempo». Oggetti, fisicità, movimento, struggimenti, speranze, luce, suoni, immagini vorticano in una ridda senza fine per tracciare una pallida sensazione di un flusso irrefrenabile che percorre ogni fibra dell'io lirico, imponendo una presenza dell'essere e dell'esserci, testimonianza di un'esperienza di felicità autentica e concreta, non solo mai sperata, ma forse neppure sognata. -
Quinto elemento
In seguito alla morte dei genitori, avvenuta quando aveva cinque anni, Giulia Blackowl innalza un muro tra lei e il mondo, nonostante gli sforzi del fratello Emanuele, con cui convive. Un giorno però la ragazza gli racconta uno strano sogno. Emanuele allora la porta in un luogo a lei sconosciuto, Astrum, l'isola dove abitavano i genitori e dove sono nati. Qui Giulia viene a conoscenza di un segreto a lei tenuto nascosto per diciannove anni e, con l'aiuto inaspettato di quattro amici, dovrà salvare dei ragazzi, tra cui il fratello, che subiscono uno strano sortilegio. -
Orfeo in fonte santa
Il racconto mitico di Orfeo che si origina nel passato rivive oggi in forme rinnovate nelle nostre culture e le immagini e le narrazioni legate a esso danno vita in campo artistico ad una forte espressività, ""ci aiutano a liberare le energie racchiuse nel mito e a dare forma e significato all'oggi"""" (Walter Benjamin)."" -
Mal bianco
"Mal bianco"""". E il mare - «il mio mare». Si comprende il luogo di questa poesia, la sua nascita energica per quanto dolente, ed energica nel suo dolore, quasi propositiva - Memoria del mare -. Non sono parole e luoghi, anche soltanto questi, d'infanzia? - di memoria d'infanzia, di un possibile o impossibile ritorno a una infanzia vissuta in pienezza, che si legge in filigrana, nella controluce dei versi. All'infanzia ricercata - «Il paradiso è ieri» - corrisponde l'impossibilità. - una impossibilità che si ramifica in un presente infragilito: l'infanzia, il «primitivo sereno», è lontananza ed è distanza, non fuga; è anelito, non irraggiungibilità senza remissione; «certezza di un ritorno» (dalla prefazione di Matteo Mario Vecchio)."