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Grani
"Grani"""" è viaggio di un figlio che tenta un doveroso quanto impossibile ritorno alla madre tra terre e sassi di memoria. Ciò che è stato taciuto o detto con non esatte parole deve essere rinominato, ognuna ricondotta al suo vero significato. Così la voce narrante del figlio si scioglie nel racconto, cerca quella della madre """"figura in controluce"""", ne ricostruisce i suoni. A cucire è un'altra voce - in corsivo nei testi - come di terza persona, di occhio che osserva e narra immagini che affiorano. Quasi assistesse alla proiezione di brevi, vecchi spezzoni di film. E in quei frammenti affiora il tempo nel quale due esistenze, due mondi, si sono toccati """"nell'orbita cerca, ruota l'asse alla notte. Un eclissi sottile li combacia"""" prima che la vita prema a trascinarli distanti." -
Poesie di ghiaccio e di cuore
L'immagine della farfalla, con cui si apre questa raccolta di Pierangelo Pablo Giovani, come la schiuma mallarmeana, indicazione della calviniana ""leggerezza"""" poetica (""""Un passo di piuma""""), si pone come emblema stilistico e sentimentale di questa silloge."" -
Breviario per vagabondi
"Si è dato solo un primo passo nell'arte poetica e nel linguaggio di Sica, che perderebbero qualcosa, a parere di chi scrive, se venissero intesi più alla maniera dell'illuminazione spirituale che a quella della concreta esperienza della lingua, oggetto culturale, complesso insieme di elementi espressivi provenienti dalla società e dalla storia. Primo passo necessario per intravedere l'autenticità dello stile. Ora tocca al lettore, alla sua libertà."""" (Mariano Bàino)" -
Confini
Sarah Stefanutti nel viaggio, emblema di questa raccolta di poesie, traduce il simbolo dell'irresistibile necessità di ritrovare la vita nella sua forma pura e non a caso inizia con il tema, sia pur tragico, del mare che nella sua immensità ci ricorda il nostro vero orizzonte, nella cui visione fulgida e senza cesure riconosciamo la nostra geografia interiore. E proprio dentro di noi percepiamo un'esperienza di tempo dilatata che custodisce il sapore sperimentato dell'esistenza stessa. -
La seconda nascita
Caratteristica della poesia di Fabiano Spessi è la ""fame"""" di realtà: il desiderio di guardare alla contemporaneità con occhio disincantato. Il poeta sa affrontare temi capitali con """"leggerezza"""", alternando racconti, descrizioni, con rappresentazioni folgoranti e chiusure originali. Al lettore chiede sempre lo sforzo di infrangere la barriera della lettera per addentrarsi nel regno del senso, al fine di scoprire la profondità della sua riflessione."" -
La bussola degli scarabei
Caratteristica di queste composizioni è la disposizione dell'autore a cogliere di una momentanea azione animale tutte le componenti sceniche: i profumi, l'atmosfera, il movimento, l'ambiente, l'interazione con la stirpe umana. Ne escono quadri vivi e veri che vanno interpretati come parti di un affresco più vasto di quella fatica di vivere all'interno dell'universo vivente, di cui anche l'uomo è parte. -
Tutte le luci accese. Poesie 2011-2017
Questa nuova raccolta inedita di poesie, che fa seguito alla silloge ""Ho visto uomini cadere"""" offre uno sguardo di insieme sull'avventura poetica di questo giovane autore e si articola in 4 sezioni intitolate rispettivamente: """"Poesie low cost""""; """"Cronache dai giardini insondabili""""; """"L'urgente e l'importante"""" e """"Poesie dello scontento"""". Prefazione di Paolo di Paolo."" -
Sparire ora qui non si può
Non esistono confini tra vita e morte, tra verità e menzogna, tra sapere e ignoranza, tra rispetto per la persona e delitto, tra amore e indifferenza, tra gioco e violenza, tra attività e inerzia, tra ricovero provvisorio e abitazione, tra passato e inconsistente presente, tra finzione scenica e realtà. Una tale condizione provoca aprassia, incapacità cioè di realizzare i propri sogni, i propositi di una vita di coppia: ""Mettiamo gli ideali al muro"""". Su tutto aleggia una visione apocalittica irredimibile: """"Le nuove macerie verranno decise e create dalla natura, ma nel frattempo vi sono altri tipi di macerie"""";?""""E il suo canto, a volte quasi parlato, denunciava la morte dell'uomo"""". (Giulio Greco)"" -
Composte provvisorietà
La cifra della raccolta di Pietro Celo va trovata in?una simbiosi, per non dire, una identificazione tra la realtà interna e quella naturale sulla quale si fonda la grazia del poetare. I testi respirano un'atmosfera rarefatta, non per scelta stilistica, ma per disposizione di humanitas che rende 'piccola' anche la disperazione, come impreziositi sono tutti i sentimenti. -
Il sacrificio. Ko-Mython
Dopo cinque, interminabili anni vissuti nell'Oscurità, Vania è pronta a sfidare suo padre, mentre Sigmund rimane schiavo dell'incantesimo e la guerra sta per avere inizio. Antun, Deemi e Oronzo dovranno combattere per salvare gli amici, intrappolati in una rete di bugie che ha radici antiche e pericolose. Forse, solo i segreti custoditi da Aylynn Darkwater potranno salvarli da poteri ormai privi di controllo. Cosa sono davvero i Ko-Mython? -
La collina di martiri e di sogni
Il testo, all'interno di una netta divisione stilistica e formale tra una prima parte in poesia e una seconda in prosa, conserva una profonda unità di ispirazione: il nucleo artistico sgorga da identica esperienza che trova momenti e vie diverse per tradursi in parole. Dopo una ricognizione sul degrado dell'attuale società nelle città di Roma, Milano e Parigi, Pierpaolo Carotenuto trova sulla collina di Montmartre l'impulso salvifico nell'ascesa verso una dimensione di responsabilità, di accettazione della sofferenza e di speranza. -
Briciole di firmamento
"Le poesie di Alba Ianniello sono bellissime, si leggono con grande emozione, e stupefatta ammirazione, immergendoci in un mondo lirico inondato di tenerezza e di dolcezza. Sono poesie che sgorgano da situazioni umane le une diverse dalle altre, ma tutte trascinatrici di risonanze interiori intense, e spumeggianti."""" (Eugenio Borgna)" -
Ombre senza volto
C'è una grotta sotto la chiesa di San Martino di Bolzano Novarese, paese di circa mille anime sulla sponda orientale del lago d'Orta. Una caverna che nel passato elargiva oro e che ora serve da macchina del tempo. È da questo budello che si può realmente partire dal presente, per riaffiorare nel passato. Un trascorso di quasi dieci secoli, nella lunga serie di reminiscenze che collega due paesi: ieri Ingravo, oggi Bolzano. Ma perché indagare su ricordi ormai sepolti? La risposta è semplice: perché non esiste nessun futuro se non si ha memoria del passato. E la grotta in Zuregnano allora è pronta, è là che aspetta, là che silenziosa poi ti abbraccia con la sua felpata oscurità e ti trascina distante nel tempo e nello spazio, all'altro capo della corda, dove si emerge in una realtà che si pensava ormai perduta e dove battono cuori tutt'altro che defunti: ombre senza volto, forse, ma vive, di un tale impulso e così impregnate di emozioni da saper annullare qualsiasi altra dimensione in apparenza più concreta. -
Educare all'umano a partire da Michel Henry
Gli studi raccolti in questo libro da angolature eterogenee, con approcci e metodologie differenti, propongono una lettura della filosofia henryana in una prospettiva filosofico-teologica dell'educazione. Grazie alla verità dell'incarnazione il «presunto sistema dell'umano» è elevato ed illuminato di luce della conoscenza della vita propria di Dio. In questo particolare è possibile individuare il senso sempre nuovo dell'umanesimo, in quanto lo stesso cristianesimo, lungi dall'essere una semplice saggezza, ovvero una forma di spiritualità tra le altre, suscita la novità delle relazioni e della reciprocità, come lo stesso Gesù mette in evidenza nei ""paradossi delle beatitudini"""", quando la condizione umana. Se un'educazione all'umano vi è nella filosofia di Henry, essa consiste essenzialmente nel fuoriuscire dal fuori che è il mondo e nel ritrovare, contro la dispersione di sé nel mondo, contro l'uomo mondano, tutta la verità dell'Interiore. Per far questo, però, è necessario rientrare in sé e riprendersi la speranza di una vita interiore. Con contributi di Giuseppina De Simone, Gaetano Iaia, Carmine Matarazzo, Felice Ciro Papparo, Stefano Santasilia, Claudio Tarditi."" -
Il vento e le promesse
"La forza di una donna nasce da tante piccole cose, dalla curiosità al mettersi in gioco, talvolta anche al di sopra di ciò che pensava o sperava"""". La storia di Anne è un percorso di vita, di una donna che si è costruita da sola, credendo sempre fino in fondo nelle sue passioni, nei suoi ideali e lottando sempre per il suo sogno di realizzazione professionale e di rivincita personale sulla sua vita, sulle promesse della stessa, sui suoi tradimenti, gli affetti mancati e sottratti, e gli ideali infranti. È la storia di un'avventura a tratti affascinante, che attraversa un momento storico ben preciso: quello della nuova presidenza degli Stati Uniti d'America e quello del referendum costituzionale italiano. La vita di Anne è intrisa così tanto di amore e dedizione per la sua professione, da farne l'espressione del suo modo di vivere, sempre alla ricerca di verità e relazioni. Ed ecco che a New York troverà quelle risposte a quei perché, e vivrà una esperienza unica, i cui confini sono dettati solo dall'amore e dalla sua etica morale." -
Le cose capitano
La nostra vita è quella che abbiamo sempre immaginato? Diletta ha quarantacinque anni, è moglie di Edoardo e mamma di Federico. Durante una sosta casuale in un autogrill si trova a ripercorrere le tappe fondamentali della sua vita e a fare un bilancio di ciò che avrebbe voluto e ciò che non ha ottenuto, provando a mettere in discussione le sue convinzioni. Le difficoltà per rimanere incinta, i lavori precari, uomini poco gentili e in ultimo il tradimento del marito, il suo ""principe azzurro"""". Un romanzo narrato in prima persona, con continui flashback che riportano la donna indietro nel tempo, a vent'anni, a trenta, a quaranta. E il confronto con il modo di osservare la realtà attraverso le pagine di un diario segreto che Diletta scriveva quando aveva sedici anni. Una donna e una ragazzina. La stessa persona, eppure, per certi versi, due donne profondamente diverse. Forse solo in apparenza. Coincidenze o destino? Le cose si possono semplicemente evitare o capitano?"" -
Ai confini del sole. Giuseppe Brancale romanziere della storia d'Italia
L'opera ""Ai confini del sole. Giuseppe Brancale, romanziere della storia d'Italia"""" si articola in sei capitoli: dopo il primo, che contiene i cenni biografici e alcune indicazioni sulla formazione e sul pensiero dell'autore, tratte soprattutto dalle numerose lettere scritte da Brancale alla futura moglie, gli altri cinque sono dedicati ciascuno a una delle opere dello scrittore. Giuseppe Brancale: """"scrittore italiano della ricostruzione""""; """"scrittore della rinascita del Sud nel secondo dopoguerra"""". Scorrendo le pagine del libro viene tratteggiata la figura di questo scrittore insolito, vissuto tra il 1925 e il 1979, che ama incondizionatamente la sua Lucania. Nei suoi scritti egli denuncia i mali che affliggono la regione nativa, come anche tutto il resto del Sud Italia. Perde la vita a soli cinquantaquattro anni, quando la sua opera non si è ancora affermata nel panorama letterario nazionale."" -
Canto dell'attesa
"La raccolta di Luigi Finucci si presenta come un vero e proprio inno alla vita appartata, all'esistenza comune, appannaggio di ogni persona, ideale ben lontano dalla moda odierna improntata alla ricerca spasmodica della scena, del riflettore, della vita spericolata. Ci troviamo di fronte non a un trattato filosofico, ma a un vero e proprio documento di vita, nel quale l'autore non solo traccia l'itinerarium personale, ma anche sa riprodurre da poeta la magia del sussurrato, quasi un colloquio dell'anima con se stessa e con il mondo, quasi di una sofferenza e di una ritrovata serenità."""" (Giulio Greco)" -
Storia d'altri tempi (racconti novaresi)
Dopo una grave malattia dell'autore, esce questo volume che, ancora una volta, pone l'accento sul territorio e sui costumi di Novara e della sua provincia. È la storia di un ragazzo qualsiasi, di un paesino qualsiasi della prima collina novarese, dove si coltiva la vite e l'erba medica per il foraggio delle bestie. Una vita tranquilla, fatta di lavoro, di sogni e di quotidianità. Questa serenità viene bruscamente interrotta dal Servizio militare prima e poi da una guerra nella quale, suo malgrado, il protagonista, Piero, viene coinvolto e durante la quale conoscerà la persona con la quale condividerà l'amicizia di una vita. -
Le conseguenze dell'infanzia
"Filippo Vignali è uno di quei soggetti che trattengono qualcosa di angelico: hanno una natura non del tutto lineare, la strana arte di osservare e passare inosservati, se non fosse che alla fine si fanno notare, presenza che al momento giusto agisce. Filippo ha l'attitudine della soglia, come tutti gli angelici sta sul limite e non indietreggia; sono tante in questo libro le porte, le serrature, le chiavi, perfino i cardini, ogni poesia è un ingranaggio che si apre."""" (Isabella Leardini)."