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Ebola e gli altri filoviridae. Storia naturale, descrizione, epidemiologia e clinica
I Filoviridae sono arrivati all'onore della cronaca solo recentemente quando, dopo diverse epidemie di ridottissime dimensioni, dalla fine del 2013 al marzo del 2016 Ebola ha originato un focolaio epidemico che ha coinvolto buona parte dell'Africa occidentale. Quest'ultima epidemia ha ampiamente superato ogni altra precedente sia come durata che come numero di soggetti umani affetti e morti, tanto da costituire una vera situazione di allarme mondiale. Sebbene tali virus accompagnino la nostra specie da molto tempo, l'andamento storico-epidemiologico sembrerebbe suggerire un recente progressivo adattamento alla nostra specie, forse dovuto alle crescenti occasioni di contatto fra virus e uomo, cosa che sembrerebbe confermata dall'attuale epidemia in Congo (maggio 2017). Gli Autori sono tra i fondatori della International Medicine Society. La Medicina Internazionale è una branca ispirata agli insegnamenti del comune Maestro Prof. Corrado Bianchini e ai principi del Nobel Albert Schweitzer. -
Il giocatore di scacchi. Una metafora per le relazioni interpersonali
In stanza di terapia ”si gioca” su più piani con i pazienti, si va dall’utilizzo del gioco (dei giochi) in seduta alla scoperta del gioco familiare (al tipo di gioco che giocano i membri della famiglia), delle trame familiari e della danza della coppia. Questo è l’esercizio che ho cercato di portare avanti in questo libro attraverso la terapia di un mio paziente: un buon giocatore di scacchi, professionale ed esperto. È il racconto di una terapia individuale condotta con un approccio relazionale ed interpersonale, tesa alla ricerca di una teoria che connettesse la messa in atto dei modi di fare problematici di Fabio al desiderio di prossimità psichica con le sue figure di attaccamento. Il paziente è riuscito a bloccare i suoi modi di fare disfunzionali solo quando ha potuto rinunciare alle antiche lealtà con “la famiglia che si portava nella testa” e per raggiungere questo risultato c’è stato di grande aiuto il gioco degli scacchi, attraverso i continui riferimenti alle sue “partite relazionali”. Da questa terapia e “rileggendo” le regole degli Scacchi ho tratto poi altre considerazioni, utili nel lavoro con le coppie e le famiglie e di cui parlo nell’ultimo capitolo. -
Lungo i sentieri di una psichiatria antropologica. Antologia di saggi
Jürg Zutt, psichiatra e psicopatologo di fama mondiale, è annoverato tra i più alti esponenti dell'orientamento fenomenologico. L'assenza di una traduzione italiana dei suoi principali scritti è considerata da sempre una grave lacuna. La presente raccolta, che include i saggi maggiori tra quelli selezionati dall'autore per un'antologia complessiva pubblicata in tedesco, offre quindi per la prima volta il completo accesso a concezioni di grande interesse clinico e concettuale. Saggi come quello, giustamente celebre, dedicato all'atteggiamento interno, o gli altri riguardanti la corporeità vissuta, l'analisi differenziale di sguardo e voce, la schizofrenia e i vissuti estetici, la corporeità degli animali, e via proseguendo, nonostante l'apparente eterogeneità disegnano, nel loro coinvolgente susseguirsi, un modello preciso. Rivelano così le coordinate della cosiddetta antropologia comprensiva, profonda modalità di pensare l'essere umano, dalla normalità alla psicopatologia. -
La psicoterapia del distacco. Dinamiche intrapsichiche, funzionamenti familiari e trattamento del lutto in terapia relazionale
Questo testo è rivolto a tutti coloro, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti e operatori del sociale che si trovino a confronto con la tematica del lutto e con le dinamiche individuali e familiari che esso comporta. L'autrice, partendo dalla descrizione dei movimenti personali e intrapsichici che la perdita di una relazione significativa (per morte, separazione o abbandono) genera nel soggetto, procede elencando le fasi di elaborazione dell'evento luttuoso, fino alla descrizione delle modifiche strutturali e relazionali che l'assenza di un suo membro comporta per il sistema familiare. Infine, nel testo viene fatta una analisi di alcuni funzionamenti psicopatologici che possono presentarsi in correlazione ad un lutto non elaborato e del lavoro di psicoterapia che può essere fatto, con riferimento alle principali tecniche psicoterapiche utilizzate per consentire l'elaborazione ed il distacco. La narrazione di storie cliniche attraversa tutto il testo per esemplificare modalità di incontro e di lavoro tra il soggetto, o la famiglia, che ha vissuto un lutto significativo e lo psicoterapeuta di orientamento sistemico-relazionale. prefazione di Luigi Cancrini. -
I bimbi crescono. Favole e computer
I genitori sono per i bambini un modello ed i loro comportamenti, le loro azioni e ciò che dicono condizionano la loro crescita. Ma non esistono paradigmi: la dinamica delle relazioni interpersonali è spesso imprevedibile e le reazioni possono essere a volte determinate anche dall'urgenza di una scelta. Il libro invita a riflettere su questi problemi, sulla capacità di ascolto, di riflessione e di incontro tra genitori e figli. Prefazione di Nina Delicato. -
Cultura e psiche. Saggi scelti
"Cultura e psiche"""" è fondamentale per lo studio del rapporto tra contesti culturali e dinamiche psichiche. Kakar ha raccolto in questo libro i suoi più significativi approfondimenti sulla relazione tra l'esperienza clinica e gli assunti teorici della psicoanalisi, che hanno origine nella tradizione scientifica occidentale, e le strategie culturali attinenti ai modi di fronteggiare il disagio psichico nelle società non occidentali, con una particolare attenzione alla cultura indiana. Per la sua esperienza diretta nell'attività clinica psicoanalitica con i pazienti indiani e la sua formazione come psicoanalista di origine indiana in occidente, Kakar propone un'analisi sofisticata sui temi riguardanti l'articolazione tra inconscio e cultura definendone i limiti e le potenzialità esplicative. A differenza di altri approcci al problema, che attribuiscono una preminenza o all'inconscio o alla cultura, Kakar, attraverso l'analisi dei contesti psichici e culturali dei suoi pazienti, del complesso delle mitologie induiste e dei modelli di relazione tra allievo e guru nella mistica induista, sostiene che l'inconscio sia espressione tanto di tratti ricorrenti sul piano psichico sia culturale. Prefazione di Alfredo Lombardozzi." -
Il giardino dell'umano. Counseling di gruppo nelle organizzazioni
In cosa consiste il counseling aziendale? Quale è il valore aggiunto di un intervento di counseling di gruppo all'interno di un'organizzazione? Il libro presenta un modello di counseling di gruppo progettato sulla base dell'integrazione e valorizzazione di tre diversi approcci, ispirati alla bioenergetica, alla psicosintesi assagioliana e all'area delle pratiche riflessive. Il volume contiene due capitoli dedicati rispettivamente a: - la descrizione di una buona prassi, realizzata in una grande azienda del settore ICT (circa 2000 dipendenti) nel biennio 2014-2016, cui hanno partecipato oltre 200 manager; - 50 schede descrittive di attività di supporto al counseling di gruppo già sperimentate in vari contesti organizzativi. I professionisti che operano nell'ambito dello sviluppo delle persone possono agire come ""giardinieri sapienti"""" operando nell'ambito dello sviluppo delle persone, seminando fiducia e accrescendo le potenzialità. Il """"Giardino dell'umano"""" rappresenta le infinite possibilità di coltivazione delle qualità umane, cui il counselor/giardiniere si dedica con passione e autenticità per aiutare le piante a crescere, ad essere rigogliose nel loro sviluppo. Prefazione di Piero Ferrucci."" -
Fine delle fenici
"Storie del tempo iniziale di media stravaganza: i guai di Adamo con le bestie dell'Eden, le pigrizie degli angeli, le perplessità del Giudice Celeste sulla gestione delle colpe accumulate, le sieste chiaccherate di Eva tra le spire del Serpente, il compagno di Ulisse che se la svigna e resta a rimbecillirsi tra i lotofagi, le due anime uscite di placenta che si detestano... Per il tempo finale un'umanità ridotta a sferette disidratate, un essere che striscia su un colossale atollo di rifiuti sbucato dall'oceano... Mentre la seconda parte è una contemplazione e indagine sui vegetali, fino all'ipotesi di una lor anima parziale.""""" -
Il divino egoista
Le prime prove, gli incontri più significativi, l'insegnamento, il trasferimento da Parma a Roma, il lavoro saggistico, il fare poetico, i figli Giuseppe e Bernardo, la propensione pedagogica, le predilezioni (letterarie, cinematografiche, musicali), le considerazioni sull'oggi: questo e altro ancora riaffiora e s'intreccia nella voce di Attilio Bertolucci (""il divino egoista"""", come lo definiva Vittorio Sereni) che si racconta amichevolmente a Doriano Fasoli, il quale lo sollecita con domande, che di volta in volta, vengono contratte in un titolo. Un sottrarsi, il suo, con il preciso intento di voler lasciare maggior spazio alle parole del poeta, affinché possano essere ascoltate in tutta la loro intensa luminosità. Prefazione di Franco Cordelli. Presentazione di Paolo Lagazzi."" -
Amore e Psiche. La dimensione corporea in psicoterapia
Dal 6 al 9 ottobre più di 700 psicoterapeuti di varia formazione si sono trovati nella splendida cornice di Ischia per dialogare sul tema del ""corpo"""". In quella data si è tenuto infatti il VII congresso della Federazione Italiana delle Associazioni Italiane di Psicoterapia """"Amore e Psiche. La dimensione corporea in psicoterapia"""", tema che ha rappresentato il fil rouge per un ampio dibattito tra esponenti della psicoterapia e non solo. L'evento ha visto infatti la partecipazione, tra gli altri, di Massimo Biondi, Rosario Montirosso e Luigi Zoja, del filosofo Gernot Böhme, della terapeuta Angela Klopstech e del neuroscienziato Jaak Panksepp (recentemente scomparso). Lo scenario di dialogo è stato ampio e ricco e questo volume rappresenta il risultato di un confronto su temi ricchi di senso appartenenti al campo psicologico, filosofico, scientifico. Il libro è quindi frutto delle riflessioni emerse in questo spazio significativo ma testimonia anche lo spirito di collaborazione che da sempre esiste tra gli esponenti dei vari approcci nel campo della psicoterapia e che caratterizza la FIAP sin dalla sua nascita."" -
I totem delle emozioni
Il Virus dell'Indifferenza colpisce la città e colora di grigio le case, le piante, la pelle e perfino l'anima delle persone. L'incontro tra un ragazzino e una statua stranamente ancora colorata porterà a scoprire il mistero di quella terribile epidemia. Scoprirà anche la magìa di un luogo dove l'indifferenza non ha attecchito grazie a delle persone il cui credo è che la vita debba essere vissuta come un'opera d'arte. Riescono così a riportare il colore in città e confinare le Azioni Brutte nella buia Foresta limitrofa che diventa il covo del risentimento dove spira forte il vento della Paura. La Regina della Foresta, padrona del vento, ordina alle sue tre belve di rubare l'occhio dei Sogni di un Totem. Ma un cavaliere alato simbolo della Speranza protegge i cittadini che attraverso il Dialogo riescono ancora una volta a spezzare l'offensiva, a convertire una delle belve e lenire il sentimento della Umiliazione. Uno scontro tra le Emozioni del nostro mondo globalizzato. -
La dipendenza amorosa. Da Orfeo alle nuove dipendenze
Nella monografia vengono messi a fuoco gli aspetti dipendenti all'interno delle vicende della passionalità amorosa. Di questi vengono indagate le dimensioni fisiologiche ed ubiquitarie che fanno della dipendenza una tappa strettamente connaturata al ciclo vitale umano. Il fenomeno è seguito con un costante riferimento alle tre componenti strutturali: un ""oggetto"""" da cui dipendere (in questo caso l'altro amato), un contesto socio ambientale che modula le spinte verso la dipendenza e naturalmente il contributo dei diversi tipi di personalità. Tre componenti che reciprocamente interagiscono e insieme definiscono la complessità del fenomeno. Il filo di Arianna che organizza la modalità di approccio al problema è bifocale. Punto di arrivo di un processo che ha origine nella stessa struttura dell'esperienza passionale amorosa. Ma anche punto di partenza per evoluzioni verso declinazioni cliniche e talvolta anche criminali."" -
Se sei paranoico, non sei mai solo! Dalla diffidenza al delirio paranoico
Il ""nemico è tra noi"""": nel collega, nel vicino di casa, o peggio in famiglia; nella nostra rete amicale ma anche nella società e tutti hanno nome e cognome. Dalla diffidenza di tutti i giorni, all'identificazione di un nemico da aggredire o da cui difendersi: un continuum che va dalla sospettosità come stile relazionale del vivere quotidiano fino al delirio persecutorio. Dal dubbio alla certezza patologica: un'escalation che a partire dalla diffidenza verso gli altri, dà esito a forme cliniche che necessitano di specifici protocolli psicoterapeutici. Un incremento quantitativo tra salute e malattia psichica, che solo successivamente diventa anche qualitativo. Il libro analizza, attraverso la Psicoterapia Breve Strategica e con l'utilizzo di casi clinici, come si forma, come si mantiene e come si interrompe - con precise manovre terapeutiche - l'ideazione che può portare la persona alla condizione di vittima, costretta a difendersi evitando, o di aguzzino aggressore che si difende attaccando, fino al delirio conclamato. Dalla paura del giudizio degli altri all'isolamento sospettoso; dal mobbing all'esasperazione legale della rivendicazione; dalla gelosia all'amore criminale."" -
Giornale storico del centro studi di psicologia e letteratura (2017). Vol. 24: Visioni e visionari
“Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: ‘Non c’è altro da vedere’, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.” (José Saramago) -
Eleanor. L'ultima paziente di Freud
"'Mi dica pure...', disse quindi il padre della psicoanalisi. 'Forse è troppo tardi per fare qualcosa... non so... è un problema che ho da tanti anni...', rivelò Eleanor con un filo di voce, e poiché Freud continuava a fissarla senza dire nulla, ebbe un attimo di smarrimento. Poi riprese a parlare. 'Avevo 15 anni la prima volta che mi è successo... ero nel retrobottega del negozio di spezie e tè di mio padre... con Davesh, il figlio dei commessi indiani, sa anche mia nonna Amala era indiana... e lui mi aveva baciato, cioè, prima mi aveva infilato in bocca un pezzo di frutta candita, di nascosto di mia nonna che non voleva che toccassi mai nulla nel negozio... così mi aveva fatto mangiare un pezzetto di frutta che aveva preso da una cesta... e poi mi aveva baciato. Io non me lo aspettavo e comunque, nel momento in cui ho allungato la mano per toccare il suo viso, mi si è irrigidita... tanto che mi sono spaventata e sono scappata via. E da allora ogni tanto mi succede. Non so se riesco a spiegarmi, dottore...', disse Eleanor fermandosi per capire se egli poteva comprendere quello che le era successo. Cominciò così la sua analisi con Sigmund Freud. E la sua rinascita.""""" -
La fuoriuscita
Finalmente una storia che affronta in modo particolarmente accurato il tema della psicoterapia e dei suoi eccessi. In dodici capitoli, un viaggio nel mondo delle emozioni, degli affetti, delle dinamiche interpersonali. Una trama profonda e affascinante, che conduce nelle aree cruciali di un percorso che molte persone ormai praticano o hanno praticato. Lo scenario ha qualche punto di contatto con la serie tv In Treatment, ma se ne distingue per la linea narrativa che presenta una vicenda complessa e avvincente, la quale nel finale si tinge di giallo e di risvolti inaspettati. -
Un' altra vita. Viaggio straordinario nella mente di un suicida
"Perché ci si uccide? Cosa spinge una persona - molto spesso giovani, adolescenti - a compiere quel gesto fatale? Quali e quanti dolori hanno tormentato il cuore che si decide di morire? Queste le domande che ci poniamo di fronte ai suicidi. Leggere le loro storie come una delle tante notizie è già di per sé una sconfitta. Significa che l'irreparabile si è compiuto. Mai nulla è come appare. Neppure una morte per suicidio. Per farcelo capire, per farci arrivare un messaggio ben preciso, il Prof. Diego De Leo, che è da anni punto di riferimento scientifico in quest'ambito, fa un passo indietro e lascia che a parlare siano le storie. Siano quelle persone che per un soffio hanno 'mancato' il suicidio; che per un imprevisto sono qui a raccontarci come si arriva alla decisione finale. Siano quelle persone che hanno vissuto il dolore della perdita di un loro caro per suicidio. Storie che attraversano una verità nera per diventare luce d'amore che illumina chi resta. Ci accorgiamo infatti di quanto l'onda del dolore abbia travolto chi patisce l'assenza dell'assente. Chi resta deve compiere la fatica più grande, il cammino più difficile: sopravvivere. Sopravvivere alla scelta che li ha esclusi dalla scelta, e dall'aiuto. Questo libro, composto da tante storie, è una lettura per tutti. Uno spaccato inedito su temi ancora difficili e che faticano ad essere trattati con competenza dalla stampa. Leggendo questo libro il lettore scoprirà come anche la più inimmaginabile sofferenza possa trasformarsi in esperienza d'amore. E che c'è sempre un'altra vita. Perché la vita c'è sempre. È sempre lei che trionfa."""" (dall'Introduzione di Barbara Codogno)" -
L' esperienza ipnotica in psicoterapia. Manuale pratico di ipnoterapia cognitiva
La conoscenza dell'ipnosi aiuta gli psicoterapeuti a riconoscere gli stati di trance spontanea che il paziente vive non solo durante l'emergenza sintomatica, ma anche nella sua vita quotidiana e all'interno delle sedute di psicoterapia. Queste trance rappresentano un canale di accesso privilegiato al mondo tacito del paziente. Le esperienze ipnotiche indotte in psicoterapia, invece, hanno una qualità relazionale a cui il paziente non è abituato e per questo possono avere un'intrinseca qualità curativa. L'esperienza ipnotica terapeutica consiste infatti in una particolare sospensione dall'orientamento conscio abituale che dà al paziente la possibilità di arricchire e articolare ""la sinergia tra mente conscia e mente inconscia"""". Per questi motivi, conoscitivi e applicativi, le esperienze ipnotiche possono avere un grande valore in psicoterapia. Questo Manuale pratico di Ipnoterapia Cognitiva traccia le linee guida per una loro efficace utilizzazione."" -
Discorso interno e auto-comunicazione. Cinque saggi sulle forme del discorso verbale
Una ricerca nel campo delle scienze del linguaggio composta da cinque saggi che, pur avendo un’interdipendenza di fondo, possono essere letti autonomamente. Analizzano cinque diverse forme del discorso verbale (orale, scritto, gestuale, testuale, interno) e le tecnologie attraverso cui sono espresse (fonìa, grafìa, gestualità, testualità, endofonia). Affrontano a diversi livelli il tema piuttosto inconsueto della comunicazione interna che rappresenta il segmento più vasto di tutto l’universo comunicativo umano. Ispirandosi alle teorie del grande psicologo Lev S. Vygotskj e a quelle del noto filosofo Emilio Garroni, il lavoro muove da un'idea centrale secondo cui il discorso verbale, nelle sue diverse forme, è il luogo attorno a cui si coagula tutta la sfera comunicativa umana e propone un’indagine sul discorso interno quale via maestra per restituire alle teorie linguistiche e semiotiche alcune ipotesi importanti e produttive, ma spesso trascurate. -
Hollywood & colossal. Nascita, splendori e morte della grande Hollywood
Questo è un libro sugli uomini che Hollywood l'hanno fatta mattone su mattone, con la spavalderia, l'intraprendenza, la spregiudicatezza e l'avventurismo senza i quali non sarebbe mai esistita. Ma è anche un libro a tesi. Parte cioè dall'idea che, per spiegare lo sviluppo della più grande cinematografia del pianeta, occorra seguire pazientemente la storia talvolta spericolata di alcuni colossal. Per farlo non è sufficiente analizzare le singole superproduzioni. Occorre contestualizzarle. Cioè capire nel dettaglio gli ingredienti degli equilibri precedenti e, solo in una seconda fase, riuscire a cogliere le trasformazioni profonde e complesse operate da quelli successivi. I superfilm, infatti, funzionano come le lenti di ingrandimento, capaci di mostrare in modo amplificato quei processi economico-industriali che, pur investendo l'intero settore, trovano proprio nelle grandi produzioni una specifica modellizzazione chiarificatrice.