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Ho vissuto anche altrove
Alberto e Rugiada sono un affermato professore di antropologia e una sensibile e riservata studentessa. Nel loro scambio di messaggi su Facebook, tuttavia, è quest'ultima a condurre il gioco dialettico, relegando l'accademico a una parte di ammirato ascoltatore: i ruoli ufficiali e consolidati finiscono per invertirsi e il maestro non solo impara dall'allieva, ma ne resta addirittura stregato. Rugiada è una creatura genuina e pura di cuore, intimamente legata alla sua terra, in cui aleggia ancora un'atmosfera ancestrale che la modernità prima e la postmodernità poi non hanno scalfito. È testimone, ma anche custode e portatrice, di valori come il rispetto per la natura, la sua conoscenza diretta, fisica, l'amicizia disinteressata, l'amore per il sapere non fine a se stesso. Attraverso ricordi d'infanzia, citazioni letterarie, racconti di piccoli grandi episodi che illuminano le sue giornate, la ragazza aiuta il professore a guardare meglio tra le pieghe dell'esistenza, fino a condurlo per mano, presenza costante e amica, a riscoprire se stesso e l'amore per la vita. -
Parla la pubblicità
Il volume raccoglie contributi sul discorso pubblicitario esaminato secondo un approccio linguistico-comunicativo e semiotico, rispettando quindi la peculiare natura segnica verbo-visiva propria dell'advertising. I saggi offrono un ventaglio di prospettive e di analisi e propongono un corpus significativo, senza mai trascurare la complessità delle diverse pratiche persuasive e manipolative pubblicitarie, spesso raffinate e strategicamente mirate al target group che i messaggi e le immagini intendono catturare. Partendo dal testo pionieristico di R. Barthes “Rhétorique de l'image” del 1964, considerato il fondamento degli studi sulla semiotica della pubblicità, e tenendo conto della rilevante incidenza sociale dell'advertising, vengono esaminate le forme di comunicazione della pubblicità dell'abbigliamento femminile dominanti nel corso degli anni. Sono pure sottoposti ad analisi semiotica alcuni spot corrispondenti a cinque modelli di auto monovolume specchio della rappresentazione valoriale della famiglia. Viene indagata anche la retorica di un genere particolare come quello del linguaggio pubblicitario del calcio carico di contenuti ideologici e viene inoltre dimostrata la potenzialità interlinguistica e cross-culturale dei testi pubblicitari nella didattica delle lingue straniere. Conclude questa sìlloge un'analisi dei tipi di citazione di famose locuzioni latine negli annunci, quali efficaci manifestazioni linguistiche della valenza intertestuale e della forza persuasiva delle sentenze antiche nel discorso pubblicitario. -
Italiani nella guerra. Dalla lettura dei giornali 1939-1945
In quale modo e con quali stati d'animo gli italiani vissero il periodo dell'ultima guerra dal 1939 al 1945? Come pensavano gli italiani in quel periodo? Che opinioni avevano? E di quali strumenti disponevano per comprendere quanto accadeva? Sono le domande che Marco Agretti si pose leggendo le circa cinquecento lettere che suo padre, ufficiale di fanteria in zone di operazione bellica, scambiò tra il 1940 e il 1944 con sua moglie e i suoi fratelli, a loro volta alle prese con bombardamenti e sfollamenti. Da quel primo approccio, recentemente confluito in altro libro, deriva questa ricerca, che ripercorre, in modo metodico e ampliato dalla dimensione familiare a quella nazionale, le modalità nelle quali è cambiato nel breve volgere di pochi anni, spesso di pochi mesi, il modo di pensare e vedere gli eventi da parte della generazione immersa nel clima di guerra. Cambiato, spesso rispetto a posizioni oggi insostenibili, e sconosciute. -
Prospettive. Mondi a fumetti, raccontati
Quattro interviste sul tema del fumetto. Marco Corona, Chris Ware, David Wiesner, Matthias Lehmann raccontano la loro storia, la loro ricerca e la loro poetica in conversazioni pubbliche con Alessio Trabacchini, Francesco Pacifico, Ilaria Tontardini, Goffredo Fofi. Autori di fama internazionale riflettono sulle potenzialità della narrazione per immagini, tra fumetto e illustrazione in un continuo dialogo con altre discipline artistiche e le potenzialità narrative dei nuovi media. -
Scorrerie nella storia del pensiero economico tra fisiocrazia e Hirschman. Saggi 1970-2014
Il filo essenziale che percorre e tiene insieme una raccolta dai temi assai diversi è quello della storicità delle cosiddette ""leggi"""" economiche. Cercare di mutare l'economia in scienza """"dura"""", naturale, asettica e valida per ogni epoca, senza residui a meno di """"perturbazioni esterne"""" che non mancano mai, è solo un esorcismo dal preciso fondamento sociale e, di conseguenza politico."" -
Dalle apparenze alle inferenze
"L'apparenza inganna"""", o meglio può ingannare o rivelare: nel continuo processo di conoscenza del mondo non possiamo prescindere dall'apparenza, poiché siamo costretti a basarci su ciò che si manifesta ai nostri occhi e alla nostra mente, ben consapevoli della sua possibile mancata corrispondenza con la realtà. Ed è proprio questo dubbio, l'aristotelico ????? (il 'verisimile'), il motore e lo scopo delle nostre disquisizioni. Questo saggio, navigando tra Semantica, Sintassi e Argomentazione, mostra come il modo in cui parliamo delle apparenze indichi come le costruiamo e le difendiamo. Attraverso un'analisi dei predicati sembrare e apparire nella lingua d'uso comune, è svelato il legame tra il microcosmo delle scelte lessicali e il macrocosmo dei ragionamenti complessi, offrendo nuovi argomenti per discernere il legame tra apparenze e inferenze." -
Le maschere del doppio. Tra mitologia e letteratura
Il Doppio è una figura fondamentale nella storia della cultura letteraria di tutto il mondo. Senza di essa la maggior parte delle grandi opere che compongono il canone letterario non sarebbe esistita e non avrebbe avuto quella risonanza che ancora oggi le viene attribuita. A partire da opere teatrali come l'Anfitrione di Plauto, passando per Molière e Kleist, Shakespeare e Goldoni, il Doppio è stato sempre legato alla cultura scenica per poi incarnarsi in racconti e romanzi ad esso dedicato. Da Poe {William Wilson) in poi, passando per E.T.A. Hoffmann, Adelbert von Chamisso, Dostoevskij {Il sosia), Stevenson (Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde), Conrad {Cuore di tenebra, Il coinquilino segreto), Pirandello e molti altri, il Doppio si rovescia nel Replicante e approda alla fantascienza soprattutto in autori classici come Herbert George Wells o satirici come Kurt Vonnegut. In questo libro il suo percorso - dal Sosia al Doppio al Replicante - viene seguito in tutte le sue sfaccettature (in letteratura ma anche nel teatro e nel cinema) perché mostra in tutta evidenza il modo in cui una figura centrale nel sistema letterario tradizionale possa essere rinnovato e utilizzato più volte fino a tornare ad essere un emblema originario della scrittura romanzesca. Dal Sosia di Plauto al Replicante di Biade Runner il percorso del Doppio coincide con quello dell'intera letteratura. -
Oi, maroz maroz... Gelo sovietico
«... È stato un processo lento e pieno di condizionamenti. Intanto, comunque sia, partivamo da una situazione di disperata povertà. Poi, a giustificare il sacrificio del momento c'erano i freschi e nobili ideali del socialismo... l'avvenire pieno di speranza per i figli. - Vladia si passa una mano tra i capelli lunghi, che gli cadono sugli occhi, e scopre un viso solenne del quale è difficile dubitare. Riprende a parlare: - Ma il momento è passato, e sono passati gli anni e poi i decenni. E piano piano la speranza si è spenta, sostituita con l'abitudine al disagio... un disagio costante e sempre più avvilente. Ne è nata una malattia, proprio lì, nella fatiscenza dei caseggiati popolari. Una malattia dalla quale non si guarisce perché quando si vive in mezzo a pidocchi, pulci, topi e scarafaggi... dimmi un po' tu: come si fa a guarire?... ... e così il minuscolo appartamento, si trasforma nella mano stessa del regime, che ti trattiene, ti opprime e ti contiene come fosse una bara, nei suoi spazi angusti, con il corridoietto dove si passa uno solo per volta, con le parole disperate del vicino che attraversando le sottili pareti divisorie ti raggiungono in ogni angolo della casa. Fino a quando la bara si chiude per davvero e ti portano via in verticale, perché altrimenti non si esce dalla porta.» -
Julius. Taglio finale
Julius è un nome che potrebbe andar bene per un diplomatico, un professore universitario, uno scrittore di romanzi; persino per un ladro gentiluomo. Ma no, non si sposa con un ispettore di polizia, o meglio un piedipiatti. Julius potete immaginarlo magro, alto, quasi stilizzato, con una camminata agile, disinvolta, vestito come un damerino a passeggio per le vie di Londra, Parigi o Roma. E invece è uomo di corporatura media, fronte alta, occhio ceruleo, viso regolare, se non fosse per quella mascella squadrata: tutto è tranne un uomo elegante. Il mezzo toscano ciondola spesso dalle sue labbra. Julius è un commissario prossimo alla pensione; indaga sulla morte di una giovane ragazza e tutto quel che è stato prima, nella sua vita e in quella dei protagonisti, verrà sconvolto. E illuminato per sempre da una luce nuova. -
Tessere storie. Etnografia nel Chaco argentino
Nel libro, a partire da una puntuale analisi storica e sociale del contesto, si approfondiscono il microcosmo di una famiglia indigena, i vincoli di parentela, la quotidianità, le transizioni e la vivace adesione all'universo tradizionale. Il villaggio è quello di Misión Nueva Pompeya, una antica missione francescana del Chaco argentino, dove oggi convivono comunità indigene, creoli, missionari di diverse filiazioni, chaquenos e gringos (bianchi). Un universo complesso e sfaccettato osservato attraverso gli occhi di Teodora che qui giunge negli anni Settanta, quando era appena arrivata Guillermina Hagen Montes, militante rivoluzionaria del Movimiento de Sacerdotes del Tercer Mundo. Il libro ripercorre la storia di vita di Teodora Polo, una donna indigena wichí che durante la sua esistenza, sempre e fin da bambina, ha vissuto a contatto con l'universo creolo intessendo complesse mediazioni. Teodora ha plasmato (i-potsin) la sua vita con mani di artigiana. Per questo prima ancora di essere tecnicamente buone mani, le sue sono umanamente mani buone. Consapevolezza dell'etica del lavoro come donna e della capacità di possedere tecniche appropriate sono ciò che fanno di Teodora una donna wichí. -
La navigazione fluviale nell'Indocina francese. Storia della Compagnie des Messageries Fluviales de Cochinchine (1880-1937)
La storia di una società di navigazione del periodo coloniale, per il suo ruolo centrale nella mobilità di persone e di merci, costituisce il prisma attraverso cui analizzare alcuni aspetti essenziali del processo di trasformazione delle società asiatiche e delle economie colonizzate. -
Lucia
Lucia, nata in Romagna da famiglia benestante, ha un’infanzia libera e spensierata. La sua formazione culturale si compie in un istituto magistrale di alta qualità, dove si respira l’influenza dell’era fascista. Lucia poi, frequenta con entusiasmo la facoltà di lingue “Ca’ Foscari” a Venezia. Sente il desiderio di affrontare l’esperienza d’insegnamento in oriente a Rodi, nella colonia italiana del Dodecanneso. Condivide la sua avventura con l’amica Gloria, con la quale vivrà il dramma del campo di concentramento tedesco e di internamento inglese. Il suo carattere ribelle la porterà a mettere in atto pericolosi tentativi di evasioni dal campo. La nostalgia per la famiglia e per la Romagna l’accompagnerà sempre come un senso di colpa per aver disobbedito ai consigli dei genitori. Vittorio Bernardi fa emergere i ricordi della sua esperienza e racconta le sue disavventure in quel triste epilogo della seconda guerra mondiale. -
Novelliere mediterraneo
Come si definisce la diversità musulmana nella novella del Cinquecento? In che misura la scrittura si smarca dai vincoli dell'opinione comune e della tradizione letteraria? Esistono, in un'epoca di grandi problemi interculturali, i bagliori di un moderno relativismo? Su queste domande poggia l'analisi, volutamente pesata su un vasto corpus di testi, del Novelliere Mediterraneo, che raccoglie in un'antologia testi tratti dai più importanti novellieri del Cinquecento, introdotti da una panoramica critica e corredati di un ricco commento. La scelta antologica e la lettura analitica che la motiva intendono dialogare con le recenti acquisizioni bibliografiche sul tema della diversità religiosa, al fine di mettere in luce un bagaglio di conoscenze che viene tendenziosamente oscurato nelle letture moderne: bollata da molti come manifesto di una sempre crescente intolleranza pre-moderna, la novellistica esprime invece un alto grado di complessità quando tocca il tema dell'Altro, a cui è bene accostarsi per scoprire valori e soluzioni da trasmettere al presente. -
Poeti senza museruola. Storia del «Giobbe» di Marco Balossardi
Olindo Guerrini, nella sua lunga carriera di poeta comico, ha scritto perlopiù sotto eteronimo: Lorenzo Stecchetti, Argia Sblolenfi, Bepi sono solo alcune firme del suo vasto repertorio. Questo libro si impegna a far luce sulla creazione di una delle sue maschere più affascinanti, e forse meno note: il cavaliere, il divino Marco Balossardi. Il suo Giobbe, composto insieme a Corrado Ricci durante una villeggiatura a Fano, nasce come canzonatura del poeta Mario Rapisardi. Tuttavia, i due ""poeti senza museruola"""" si fanno prendere la mano e finiscono per schernire gran parte dei politici, dei critici e degli scrittori italiani dell'epoca, suscitando un battage giornalistico di proporzioni quasi inedite per un libro satirico. L'autore del saggio indaga i metodi di creazione degli eteronimi guerriniani, ricostruisce puntualmente la nascita del Giobbe e ripercorre lo scandalo letterario che ne consegue, con l'aiuto di numerose lettere inedite conservate presso il Fondo Guerrini di Bologna."" -
Frontiere, fumetti, musica, poesia
Quattro interviste sul tema del fumetto. Éric Lambé, Philippe de Pierpont, Conor Stechschulte, Éric Lambé, Davide Reviati, Pasquale Mirra, Stefano Ricci ed Enrique Breccia raccontano la loro storia, la loro ricerca e la loro poetica in conversazioni pubbliche con Matteo Stefanelli, Fabio Donalisio, Damiano Pergolis, Emilio Varrà e Daniele Barbieri. Autori di fama internazionale riflettono sulle potenzialità della narrazione per immagini, tra fumetto e illustrazione in un continuo dialogo con altre discipline artistiche e le potenzialità narrative di altri media. -
Diventare ciò che si è. Educazione e società
L'esistenza di ciascuno di noi non vorrebbe mai apparire come una copia sbiadita o un'imitazione, perché essa è unicità. E come tale desidera mostrarsi anche agli altri. Educare, allora, implica riconoscere e dare valore alla specificità individuale, così da incoraggiarla a rimanere fedele a se stessa. -
Ironica follia
Mia Bartet è una pubblicitaria giovane ed ambiziosa, ma non è assolutamente disposta a scendere a compromessi per ottenere una promozione. È inoltre convinta che il sesso sia di gran lunga sopravvalutato... Durante una serata con i suoi due migliori amici, organizzata per tirarle su il morale dopo l’ennesima delusione lavorativa, si scontrerà con l’unica persona in grado di capovolgere il suo mondo. Tra incontri bollenti, furiose discussioni e molte incomprensioni, Mia sarà in grado di abbandonarsi all’ignoto o metterà in primo piano la carriera e proteggerà il suo cuore malandato? -
Nativi americani. I primi abitanti del nuovo continente
Un libro che per la prima volta ci racconta la storia dei nativi americani restituendoci la loro realtà attuale, non considerandoli quindi come progenitori di un popolo scomparso bensì come nostri contemporanei. Non si tratta della summa di quanto c'è da sapere sull'argomento - che sarebbe operazione velleitaria- ma di una mappa orientativa. Più che per 'addetti ai lavori', questo libro vorrebbe essere una sorta di manuale destinato a coloro che si avvicinano per la prima volta all'argomento, di per sé talmente ampio e articolato che ogni capitolo meriterebbe un volume a sé. Vuole aprire una serie di porte - o di interrogativi, se vogliamo - che potranno servire da stimolo per ulteriori approfondimenti. -
L' arte della solitudine
Sante Bruni è un giornalista,vive a Bologna con la moglie Elide, combattuto tra le insoddisfazioni professionali e il dolore per la paternità che non arriverà mai. Eppure la sua vita non è solo questo. Fuori dalla sua casa, in fuga da se stesso e da ataviche domande senza risposta, incontra Duilio, Serena, il mondo degli ultimi, avanzi di mondo. Passato e futuro si incontrano, inesorabilmente, davanti al deserto della verità presente. -
Il salotto africano
"Il salotto africano"""" è un romanzo composto come un mosaico: ogni pagina un racconto. Le vicende narrate hanno il loro inizio in un contesto apparentemente improbabile, il salotto africano, appunto. Si dipanano poi in ambienti, i più vari: in una città in riva all’Adriatico, nella città “la Dotta, la Grassa”, in un antico borgo a due passi da Arezzo, in diverse località toscane, sui monti, nel bel mezzo di fatti bellici. Alcuni di questi trovano riscontro in mappe. All’inizio di ogni capitolo è posta un’immagine, quasi a segnalarne il tema. Un romanzo inconsueto, popolato da numerosi personaggi, ciascuno con i propri segni caratteriali. Una vera passerella di umanità. Le vicende toccano il passato e il presente, intrecciandosi. Tutte giungono al loro compimento."