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Quale scuola nel futuro?
Il 2020 sarà ricordato come l'anno della grande pandemia. Il Covid19 ha toccato tutto il pianeta, ha sconvolto la vita di donne e uomini, ha separato e confinato parenti e amici, diviso le famiglie, negato il lavoro, abolite le feste, mortificato lo sport, la musica, il teatro, ha ammorbato l'atmosfera, debilitato ogni forza, infettato, ucciso. Come poteva lasciare indenne la scuola? Ha fatto danni anche fra noi, non solo marcando difetti e deficienze, ma anche e soprattutto impedendo il normale svolgimento del nostro lavoro E tuttavia, minando antiche certezze, ha fatto intravvedere, fra il certo e l'incerto, nuove possibilità organizzative e didattiche e nuovi paradigmi culturali. Temibili alcuni, da esplorare altri. La scuola di domani ha problematiche originali, mai sperimentate nel passato. Ci toccheranno nuovi impegni, nuove fatiche, ma anche vivace immaginazione e grande fiducia. -
Sui temi dell'umano. Il concreto umanarsi per una filosofia dell'educazione
«L'educazione è una forza debole» e le emergenze educative in una società espansa e in espansione quale la nostra sono ormai tante. Bisognerà «saper incontrare» l'altro al fine di far passare l'umanazione attraverso l'educazione, pena il dilagare dell'emarginazione e della disumanazione. Bisognerà «educare all'amore» per stimare l'altro, per ""servire"""" l'altro, per dialogare con l'altro. Un intento che negli scritti riportati in quest'ultimo Quaderno, si traduce facilmente con il verbo """"curare"""". Per Edda Ducci si cura nella misura in cui si condivide umanamente la vita non semplicemente operando un'attività. Si cura invece attivando le proprie energie, lasciandole trapelare, senza imporle, senza millantarle."" -
Una scuola in cammino. Pedagogia del gioco e delle attività sociali
«Siamo, ormai, al punto in cui dobbiamo insegnare ciò che nessuno sapeva ieri e prepararci a insegnare ciò che nessuno sa ancora, ma che alcuni dovranno sapere domani». Questo giudizio della scienziata americana Margareth Mead è anche un messaggio che interpreta, in estrema sintesi, il senso e il contenuto del presente libro di saggistica in cui si prevedono: la congiunzione delle tematiche ispirate dalla pedagogia; il valore motivazionale ed educativo del gioco nelle sue configurazioni; lo sviluppo socializzante dei rapporti tra gli appartenenti della comunità scolastica. Gli argomenti trattati si addicono sia ai corsi universitari di scienze dell'educazione e sia alle iniziative di formazione dei docenti, nonché alle attività di insegnamento in tutti i gradi e ordini di scuola. -
Beatitudini e Padre Nostro nel Vangelo di Matteo
Le Beatitudini dovrebbero essere conosciute dai Cristiani come manifesto di vita ma, a causa della non facile lettura del testo, sono poco diffuse e conosciute. Da qui il desiderio di renderne accessibile la comprensione ai bambini. Così anche il Padre Nostro – strettamente connesso alle Beatitudini – può trasformarsi da recita di una preghiera in un vero e proprio impegno di vita, per un mondo fondato sull'amore, la fratellanza e la giustizia. Il libro si articola in più sezioni: una sezione iniziale con immagini e spiegazioni delle Beatitudini e del Padre Nostro; una seconda sezione con proposte di attività per la comprensione del testo, che è possibile utilizzare con i bambini; una terza sezione di approfondimento finale che fornisce invece un supporto e si presenta come un'utile guida agli adulti per il catechismo e la lettura del Vangelo con i più piccoli. -
La scuola della Repubblica. Un ideale non realizzato
Due contrapposte tendenze caratterizzano la storia della nostra scuola. Una considera lo studio e la cultura in genere un bene esclusivo, riservato a una più o meno larga schiera di donne e di uomini nati nelle famiglie ""giuste"""", ricche di mezzi materiali e intellettuali. è l'ideale monarchico che, con i suoi meccanismi dinastici, mira a trasmettere di padre in figlio il privilegio del sapere formalizzato. L'altra, di spirito repubblicano, ha della cultura una concezione più democratica e inclusiva, che coinvolge la popolazione nella sua totalità, e perciò cerca di promuovere in tutti, nessuno escluso, la migliore e più alta formazione possibile. Tra queste due tendenze si svolge drammaticamente il succedersi di eventi sociali, movimenti, leggi, riforme e controriforme che costituiscono il filo del nostro discorso."" -
Carlo Tresca. Ritratto di un ribelle. Nuova ediz.
«Per molti decenni, Tresca era stato percepito dai difensori dello status quo come un pericoloso anarchico, un nemico dello Stato e del capitalismo borghese, e la percezione era corretta. Tutt'altro che un rivoluzionario in poltrona, Tresca significò azione, avendo combattuto per decenni nelle trincee della lotta di classe, per usare una delle sue immagini preferite. Il timore che incuteva, all'apice della sua carriera, fu descritto in modo appropriato dall'eminente storico del sindacato David Montgomery: Tresca era ""un uomo che incarnava veramente la visione che i conservatori hanno di un agitatore capace di scatenare la rivolta con un discorso"""". Con la sua personalità carismatica e la sua potente oratoria Tresca era certamente in grado di accendere con un solo discorso la rivolta tra i lavoratori in sciopero o tra i dimostranti ed è ciò che fece innumerevoli volte nel corso della sua tumultuosa carriera transnazionale, durata oltre cinque decenni tra Italia e Stati Uniti» (dall'Introduzione). Presentazione di Francesco Susi."" -
Insegnare oggi nella scuola dell'infanzia. Bambini, contesti, progettualità e curricolo. Nuova ediz.
Il volume delinea e approfondisce alcuni aspetti della professione insegnante, fondamentali per poter svolgere con maggiore consapevolezza la propria funzione: la conoscenza delle principali teorie psicopedagogiche nella storia della psicologia e della pedagogia; la conoscenza dei Documenti ufficiali rivolti alla scuola dell'infanzia, a partire dagli Orientamenti '91 fino alle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012, al Decreto attuativo n. 65 del 2017 che hanno contribuito a stimolare l'approfondimento e la ricerca nella programmazione organizzativa e didattica; la capacità di elaborare progettazioni adeguate e aderenti alle esigenze evolutive dei bambini, unità di apprendimento che tengano conto delle recenti disposizioni ministeriali e delle indicazioni europee; la capacità di strutturare e definire curricoli espliciti e impliciti, nella descrizione dei traguardi di sviluppo per campi di esperienza e nell'organizzazione di spazi, tempi e contesti educativi; la necessità di una formazione docente adeguata, approfondita alla luce delle più recenti teorie pedagogiche: la relazionalità educativa e le riflessività sull'azione didattica. Tali temi, costantemente intrecciati e connessi tra loro in un percorso globale e unitario, sono approfonditi di volta in volta, con riferimenti costanti e continui al bambino e alle sue modalità di apprendimento, ai Documenti ufficiali rivolti alla scuola dell'infanzia, alla progettazione curricolare, alla metodologia didattica. Il testo pertanto si presenta come un itinerario utile rivolto non solo a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo dell'infanzia e della sua scuola, ma anche a tutti coloro che intendono conoscere e approfondire il valore essere insegnante e del fare scuola oggi. -
L' ABA in azione. Una guida operativa per insegnanti, terapisti e genitori
Il volume, pensato per essere una guida operativa, descrive sinteticamente le basi filosofiche ed i principi fondamentali dell'ABA (Analisi Comportamentale Applicata). A seguire vengono suggeriti i primi passi che insegnanti, terapisti e genitori dovrebbero seguire per fornire ai bambini con autismo o DSA, durante le fasi dello sviluppo, un'educazione e un trattamento basati sui principi comportamentali. Il terzo Capitolo è dedicato alle procedure per valutare, misurare e rappresentare graficamente il comportamento. Nel quarto Capitolo sono descritti i setting di insegnamento ""strutturato"""" e """"naturale"""" dove vengono implementati normalmente i trattamenti educativi. Il quinto capitolo prende in esame le procedure di intervento per il cambiamento comportamentale. Infine, si affronta la gestione e il trattamento dei comportamenti-problema presentando alcune procedure di intervento."" -
L' atelier musicale. Indicazioni pedagogiche e strumenti didattici
L'atelier musicale declina le tesi pedagogiche esposte nel primo volume, ""Perché tutto è musica"""", in prassi educative e didattiche che pongono il linguaggio musicale al centro di tutte le esperienze di apprendimento. Si offre un itinerario di educazione musicale tracciato attorno al concetto di interdisciplinarietà, partendo dalla musica come linguaggio conduttore e generatore di significati a più dimensioni, volti a promuovere una conoscenza che integri i saperi disseminati in ogni spazio e in ogni tempo dell'educazione. La chiave di Sol è la creatività, processo plurisensoriale che abilita mente e corpo ad una formazione armonica del soggetto, a quel prendere forma e dare forma come composizione autonoma e creativa della soggettività. Il pentagramma è l'atelier, spazio dinamico e sconfinato, crocevia di linguaggi poetici, laboratorio del pensiero, officina delle idee, luogo del fare e dell'essere aperto alla ricerca, alla sperimentazione e all'innovazione."" -
Gioco, attività motoria, disabilità. Per una pedagogia del movimento
In questo saggio abbiamo preso in considerazione i principali contributi teorici sulle tre parole chiave: gioco, attività motoria, disabilità, cercando di inquadrarle in ambito sociologico, filosofico e pedagogico capaci di racchiuderne il significato stesso che direttamente o indirettamente coinvolge scienze, saperi, linguaggi, età, professioni. Una concezione olistica dell'attività ludica e motoria che preveda anche una teoria che incontri la pratica, fuse insieme, offrendo, suggerendo, a chi si prenderà cura della Persona nel lungo viaggio dell'educazione e della formazione, contenuti che lo possano aiutare, far riflettere, e perché no, anche mettere in crisi. Nell'insegnamento-apprendimento del III millennio deve imprescindibilmente essere trattato il medium del videogioco, soprattutto se pensiamo ai gruppi-classe delle generazioni Z e alpha: perché l'odierno ""uditorio"""" è già pronto a recepire i forti messaggi traghettati da questo media intrinsecamente interattivo."" -
Il nuovo PEI. Sfide e prospettive per una didattica inclusiva
La presente opera, muovendo da un'ampia panoramica sugli aspetti innovativi implicati dal diffondersi e radicarsi della cultura dell'inclusione, offre spunti di riflessione critica circa l'eterogeneità dei processi formativi conseguenti, analizzati in sinergia con gli strumenti progettuali sperimentali di cui parla ormai diffusamente la letteratura più accreditata nei campi della pedagogia e didattica speciale, codificati, tra l'altro, nella più recente normativa scolastica. Puntuali e interessanti indicazioni esplicative riguardano, quindi, non soltanto il nuovo PEI, bensì anche il Profilo di Funzionamento, il Progetto Individuale e il Piano per l'Inclusione. La scuola è configurata come promotrice di interventi da effettuare in direzione della ricerca di convergenze e di intese fra tutti gli attori coinvolti, attribuendo il giusto peso a ruoli e funzioni delle famiglie, dell'Ente Comunale, dell'ASL e di ogni altra realtà presente e operante sul territorio. L'opera culmina nella presentazione di prototipi di PEI elaborati su base ICF, soffermandosi sulle strategie metodologiche e valutative che essi implicano. -
Relazione scuola-famiglia ed emergenze educative
La famiglia, in quanto sistema relazionale, ha subito negli ultimi secoli profondi mutamenti e ha dovuto confrontarsi, al contempo, con nuovi scenari storici, culturali ed economici. Il crescente indebolimento delle relazioni familiari e sociali ha portato la scuola a rafforzare l'efficacia del proprio agire educativo per sostenere le famiglie nell'affrontare le numerose emergenze derivanti da tali cambiamenti. Il presente lavoro offre una riflessione sul tema della relazione scuola-famiglia in una prospettiva prettamente pedagogica, ne esamina criticità e potenzialità, proponendo possibili spunti operativi per far fronte alle emergenze educative del nostro tempo. Il testo, oltre a rappresentare uno strumento di formazione per gli studenti universitari, si propone anche di offrire spunti di riflessione per tutti coloro che, a seconda dei diversi ruoli e delle diverse professionalità, si trovano a doversi confrontare con le problematiche educative legate al rapporto scuola-famiglia. -
In viaggio con Dante. Per sentieri educativi
«Lasciando perdere qualsiasi tentativo filologico, estetico, storico e filosofico, dei quali, tuttavia non ho certo mancato di servirmi se mi sono piaciuti, ho cercato di affrontare il mio obiettivo, restringendolo a quella che è la mia competenza, quella di scienziato dell'educazione. E per far questo ho cercato, tra le tante, anzi moltissime personalità cui ha dato vita eterna Dante nelle tre cantiche della Divina Commedia tre personaggi che, fra tutti quelli che il poeta fiorentino ha forgiato, si distinguono per quello che rappresentano dal punto di vista educativo e che mi avrebbero permesso di illustrare al meglio come Dante interpreta e racconta il suo concetto di educazione. La scelta è caduta su Ulisse, Belacqua e Cacciaguida. Dante è un educatore perché nella Divina Commedia, essendovi un'interazione indissolubile tra individuo e società, se si intende salvare l'anima dell'individuo, bisogna cercare di salvare la società perché, ovviamente, la stessa società è fatta di individui e, soprattutto, non è possibile educarsi se non nel mezzo della società.» -
Dati Cittadinanza e Coding. Cercare, interpretare e comunicare i dati educativi
"Dati Cittadinanza e Coding"""" è una guida per docenti dalla secondaria di primo grado in poi. Contiene modelli, spiegazioni ed esempi su come a scuola si possano cercare e usare """"dati educativi"""" per costruire insieme una vera Cittadinanza digitale. Ma di che dati parliamo? Di quelli relativi alle aule, agli studenti, ai risultati dei testi PISA? Anche, ma non solo. Delle date storiche, delle informazioni geografiche, dei fatti della lingua? No, non proprio. Allora sono i dati dei quiz, dei test, delle valutazioni oggettive, tornate di moda in epoca di didattica a distanza? Sicuramente no. Sono educativi i dati che permettono di apprendere in maniera significativa. Non dati da trasmettere, da acquisire, da assorbire, ma dati da cercare, da scoprire e interpretare. Dati sui quali riflettere - a scuola e fuori - e su cui costruire delle ipotesi da verificare, magari con un foglio di calcolo o con un ambiente di Coding. Questo è il ruolo che può avere l'Educazione Civica nella costruzione della Cittadinanza Digitale: insegnare a stare attenti. Non solo nel senso di """"guardarsi da"""", ma nel senso di """"avere cura"""". La cura del pianeta, della democrazia, delle relazioni sociali, del benessere di tutti, come prevede l'Agenda 2030 dell'ONU per lo sviluppo sostenibile. Una cura che passa necessariamente attraverso la ricerca, la trasformazione e la rappresentazione dei dati. Anche questo, come gli altri volumi della collana Didattica::Coding, è accompagnato da un sito web (https://www.anicialab.it/coding/dati) dove scaricare gli esempi citati nel testo. Presentazione di Rodolfo Marchisio." -
La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione
La didattica a distanza erogata dai canali televisivi ha le proprie radici negli anni Cinquanta. Il volume propone un percorso di ricostruzione cronologica dei processi che hanno caratterizzato la tv educativa, in particolare sui canali di Stato, inserendosi all’interno del più ampio contesto della storia sociale dell’educazione. L’analisi di Telescuola, Telemedia, Non è mai troppo tardi è messa in correlazione con i successivi programmi del servizio pubblico, fino a giungere al presente, con la televisione che è diventata uno dei medium di accesso alla rete. Ricostruire le tappe del processo mediatico legate alla formazione, ci permette di ripercorrere la storia del nostro Paese anche attraverso la storia della tv. -
Tecnologie e nuovo PEI. Facilitatori e strumenti nel piano educativo individualizzato
Con questo volume si mira a promuovere l’impiego delle tecnologie nella progettazione individualizzata in riscontro ai bisogni educativi speciali e in accordo con il modello bio-psico-sociale dell’ICF. Per agevolare la compilazione del nuovo piano educativo individualizzato (PEI) l’articolazione degli argomenti prevede un’organizzazione nelle quattro dimensioni del PEI con esempi, risorse e tabelle di rapida consultazione. L’apporto strumentale-tecnologico viene proposto come elemento facilitatore deputato alla rimozione delle barriere negli ambienti di apprendimento in ottica progettuale inclusiva. Per Dirigenti scolastici, insegnanti di ogni ordine e grado, studenti universitari, educatori e famiglie. -
L' orto di città, la luna e la gallina. Ediz. illustrata. Con Segnalibro
Esiste una lingua antica, anzi antichissima, ormai quasi dimenticata dagli umani: è la lingua della natura. A chi ancora la conosce apre un mondo di sorprese e meraviglie, un mondo, allo stesso tempo, fantastico e reale. Ci sarà qualcuno che vorrà insegnarla ai bambini per regalare loro quel mondo? È una domanda che anche al piccolo orto di città, triste per l'abbandono del suo ortolano, frulla nelle zolle sempre più inselvatichite, variopinte e profumate. Le storie intrecciate dell'orto e dei suoi amici - la ruspante gallina padovana, l'anziano gattone nero, le rondini chiacchierine, la luna col suo segreto e poi il sole, il vento, le nuvole, le api e le farfalle, i fiori e le erbe spontanee - aprono i cancelli della scuola della natura. Non resta altro da fare che entrare per scoprire che imparare quell'antichissima lingua è un bellissimo gioco da bambini. Età di lettura: da 7 anni. -
Danzare. L'albero della vita. Un approccio pedagogico e interculturale alla teoria e alla pratica dei centri di energia vitale
Il testo presenta una sintesi interculturale della teoria dei centri di energia vitale. Sono integrate tra loro, nella ricerca delle affinità e similarità, la teoria dei Chakra nella sua lettura orientale e cristiana e quella dell'Albero Sefirotico della tradizione ebraica. Si fanno alcuni riferimenti anche ad altre interpretazioni in differenti contesti geografici e culturali. Le teorie indagate vengono considerate in chiave pedagogica come costrutti culturali e simbolici, grazie ai quali si propone un modello che, per ciascun centro, indica: caratteristiche e significati, potenzialità e valori umani, simboli e archetipi, dimensioni e obiettivi educativi, nonché le strategie e attività laboratoriali con il movimento, l'espressione corporea e la danza, così da predisporre efficaci pratiche formative a mediazione ludico-motoria. -
Connessioni e relazioni. Filosofia dell'educazione e socialità digitale
Per Dirigenti scolastici, insegnanti di scuola primaria e secondaria e chi si occupa di Educazione civica e Cittadinanza.Che tipo di relazioni stabiliamo con gli altri? Nel paesaggio culturale contemporaneo, dominato dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), i legami diventano fragili e aleatori, con strumenti e ambienti digitali – come i social networks – a plasmare le forme di interazione secondo la logica della connessione. Se i social media rappresentano un’opportunità senza precedenti di dare forma a sé stessi e alle relazioni con gli altri, dall’altro lato rischiano di disso-ciarci dalla realtà, facendo perdere il gusto dell’incontro e del dialogo. Il libro vuole tratteggiare una grammatica della relazionalità che sappia coniugare le logiche della presenza fisica interpersonale con quelle della distanza e della digitalizzazione delle comunicazioni. L’obiettivo è quello di definire un itinerario possibile per l’educazione nella società digitale. -
Logica verbale. Quesiti di estraneità logica («Scarta uno»), proporzioni verbali, competenze lessicali
L'eserciziario di Logica verbale viene per secondo nella serie degli eserciziari della collana I-test, dopo il volume dedicato alla Logica proposizionale e alla sillogistica, del quale conserva lo stesso impianto trasversale. I quesiti sono infatti stati attinti da diverse tipologie di prove di ammissione e di selezione, dai test per l'accesso alle facoltà universitarie ai concorsi di ambito militare. Il lettore vi troverà, quindi, quesiti estratti da varie prove o banche dati, accomunati dall'appartenenza alla stessa macroarea della logica. Alla logica verbale afferiscono, in particolare, i quesiti di estraneità logica (""scarta uno"""") e le proporzioni verbali, conosciute anche come analogie tra concetti. Sebbene quesiti di questo tipo possano in prima battuta apparire come dominio della pura cultura generale, il lettore scoprirà che anche in questo campo della logica esistono regole da applicare e procedure da seguire.""