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L' eredità della Resistenza. Storia, cultura, politiche dal dopoguerra a oggi
In questo dettagliato studio a carattere interdisciplinare, lo storico inglese Philip Cooke prende in esame la duratura e contrastata eredità della Resistenza, ricostruendo i mutevoli e ambivalenti atteggiamenti sviluppati dai principali partiti politici e dalle istituzioni repubblicane nel corso del loro ambizioso progetto di edificazione di una nuova nazione sulle rovine del fascismo e della seconda guerra mondiale. Utilizzando romanzi, film, documentari, giornali, diari, monumenti, quadri, musei, l'autore illustra le modalità con cui, in un lungo arco di tempo, la politica, la storia e la cultura italiane hanno interagito fra loro, mette in discussione stereotipi ""di parte"""", come quello dell'egemonia comunista sulla memoria, e rilegge la storia del secondo dopoguerra da una prospettiva inedita e innovativa, che diventerà un imprescindibile punto di riferimento per chiunque vorrà riflettere sulla Resistenza e con essa sull'intera vicenda dell'Italia contemporanea."" -
Critica del testo. Vol. 17/2
"Critica del testo"""" è una rivista fondata in Italia nel 1998 da Roberto Antonelli, che si presenta come ancorata alle più salde e prestigiose radici della filologia romanza e italiana, ma aperta alle prospettive che la crisi della cultura umanistica e lo sviluppo di nuove proposte metodologiche hanno posto sin dall'inizio del XX secolo, secondo una concezione pluralistica e aperta di """"critica"""" e di """"testo"""". Il primo fascicolo di ogni annata è monografico, il secondo ed il terzo sono dedicati ad argomenti di varia pertinenza spaziale e temporale. """"Critica del testo"""" pubblica articoli in tutte le principali lingue romanze, in inglese ed in tedesco." -
Donne nelle Forze Armate. Il servizio militare femminile in Italia e nella Nato
Chi sono le donne in armi nella storia? Perché sono spesso invisibili o tutt'al più narrate in miti e leggende? Chi sono in realtà le militari nelle forze armate contemporanee? Come vivono, lavorano e affrontano il combattimento accanto agli uomini? A partire dalla seconda metà del Novecento le forze armate dei paesi occidentali hanno vissuto cambiamenti profondi: uno dei più significativi, dal punto di vista non solo organizzativo ma anche e soprattutto culturale e sociale, è rappresentato dalla crescente e stabile partecipazione femminile. Il libro è incentrato sull'intreccio tra genere, guerra e servizio militare femminile, nel contesto Nato e nelle guerre contemporanee, dalla prima nel Golfo Persico a quelle tutt'ora in corso. Nella parte finale, attraverso ricerche inedite e analisi di dati, un bilancio della spesso dimenticata presenza delle militari nelle file delle forze armate italiane offre un punto di vista davvero originale su cosa sia l'Italia oggi. -
Storica (2014). Vol. 59
"Storica"""" è una rivista fondata in Italia nel 1995, che accoglie contributi, oltre che in italiano, in inglese, francese e spagnolo. La rivista vuole essere un luogo di discussione sulla natura, le regole e le finalità della storiografia, aperto a tutte le discipline interessate alla riflessione sul passato. """"Storica"""" pubblica tre tipi di testi: saggi veri e propri (nelle sezioni Primo piano e Filo rosso), discussioni a proposito di uno o più libri (Questioni) e ampie recensioni critiche (Contrappunti). I saggi sono sottoposti a peer review." -
Abitare il slilenzio. Un'antropologa in clausura
un'antropologa e storica delle religioni entra nel mondo claustrale cattolico, per motivi di ricerca, come se fosse una postulante. Il limite di accesso, fisico e simbolico, che caratterizza di solito i monasteri, ha spesso prodotto dei lavori di riflesso, in cui l'esperienza di campo, in quanto ambiente comunicativo di incontro, è del tutto assente o deformata. Tali luoghi sono di solito conosciuti attraverso i testi scritti e i racconti dei religiosi che vivono in quel mondo ma che non permettono ad altri di entrarvi. Questo lavoro nasce da un'etnografia partecipata, in veste di attrice sociale protagonista, all'interno di due monasteri francesi di Carmelitane scalze. L'autrice sperimenta e racconta, in prima persona, quelle ""minuzie della vita quotidiana"""" delle monache che sfuggono di solito agli occhi dello studioso, ma che danno forma a processi comunitari e, nel tempo, costruiscono la donna religiosa. L'ideale a cui tende il gruppo monastico non è dato esclusivamente dai testi, che lo definiscono e lo descrivono, ma soprattutto dalla pratica, che costruisce un proprio modello applicativo e che nasce dall'agire stesso. Questo porta la studiosa a vedere come la regola sia applicata nella pratica e quali sfasature si vengano a creare tra ortodossia e ortoprassi."" -
Le origini della Comune di Parigi. Una cronaca (31 ottobre 1870-18 marzo 1871)
Pagine di diari, memorie dei protagonisti, dispacci, deposizioni rese davanti a Commissioni parlamentari d'inchiesta, stampa quotidiana, resoconti di riunioni di club, atti dell'Internazionale parigina, manifesti politici: è questa la documentazione che sta alla base dei saggi raccolti in questo volume, che vuole essere, come recita il sottotitolo, una ""cronaca"""" delle vicende che hanno portato alla nascita della """"Commune"""" parigina. Non un libro sulla Comune dunque, bensì sulle sue origini. Scenari di vita vissuta che si dispiegano in una narrazione volutamente orientata alla semplice descrizione, in un calendario fitto di sincronismi, il cui scopo è quello di fare emergere almeno in parte la coralità propria di uno spazio urbano fortemente segnato, all'interno di un arco di tempo circoscritto. Ecco allora che, in una Parigi sotto assedio, stretta dal gelo e dalla carestia, si muovono i protagonisti di quelle vicende da cui, quasi inevitabilmente, scaturirà infine la terza, e finalmente vincente giornata rivoluzionaria: quel fatidico 18 marzo 1871."" -
I Trattati di Utrecht. Una pace di dimensione europea
Alla morte senza eredi del re di Spagna Carlo II (1661-1700), l'Europa fu posta dinnanzi a un inquietante interrogativo: chi sarebbe salito sul trono vacante? Filippo d'Angiò? L'arciduca Carlo d'Asburgo? Vittorio Amedeo II, duca di Savoia? Il candidato più solido era il primo, che però era anche nipote di Luigi XIV e possibile erede del trono francese. L'idea di una Francia potentissima non piaceva all'Inghilterra, che il 15 maggio 1702 dichiarò guerra alla vicina d'oltremanica, dando inizio così a quella guerra di successione spagnola che si sarebbe conclusa con i trattati di Utrecht nel 1713. Senza dubbio, perciò, i trattati di Utrecht costituiscono un punto nodale delle vicende del nostro continente, l'atto di nascita di ""una pace di dimensione europea"""" che richiedeva di essere indagato a fondo. Ed è quel che hanno fatto alcuni storici europei, mettendone in luce gli aspetti più rilevanti grazie anche a un attento scandaglio della copiosa produzione editoriale contemporanea e delle ricchissime corrispondenze diplomatiche conservate negli archivi d'Europa."" -
Per una storia delle nonne e dei nonni. Dall'Ottocento ai nostri giorni
Nonne e nonni sono oggi protagonisti di primo piano della vita familiare. Ma qual era il loro ruolo in passato? Il grande interesse per le loro figure, dimostrato negli ultimi anni in numerose discipline (sociologia, psicologia, pedagogia...), in Italia non ha trovato finora un corrispettivo nella storiografia, a differenza di quanto avvenuto in altri Paesi. Questo libro, che si colloca nell'alveo di tali studi, avvia un percorso di analisi storica della ""nonnità"""" in Italia, delineando filoni di indagine inesplorati. Analizza il rapporto nonni/e-nipoti sia all'interno delle famiglie delle nuove élites, sia dei ceti popolari; la costruzione dell'immagine della nonna rispetto a quella del nonno nelle differenti classi sociali; gli aspetti legati alla giurisprudenza dal XIX secolo ai giorni nostri; il lungo prevalere dei diritti dei nonni (""""i nonni tutori"""") rispetto a quelli delle nonne; l'immagine dei nonni e delle nonne nei testi letterari; il loro coinvolgimento, soprattutto delle nonne, nella cura dei nipotini, fino quasi a una cura parentale a tempo pieno."" -
La pittura murale nell'antichità. Storia, tecniche, conservazione
La pittura murale è uno dei più consistenti lasciti del mondo antico. Pur attraverso inevitabili lacune, una narrazione continua si snoda dalle caverne preistoriche ai palazzi dei sovrani, ai templi degli dei, ai luoghi pubblici, alle dimore dei privati, alle tombe dei defunti. Illustra riti, costumanze, vicende mitiche e reali. È la più vivida e molteplice espressione della creatività umana e della sua esigenza di comunicazione. Questo libro ne segue la storia da un osservatorio particolare, rivolto al graduale evolversi delle tecnologie e dei mezzi che ne hanno reso possibile la realizzazione. La durabilità di molti testi pittorici è in gran parte affidata alla tecnica dell'affresco, una ""invenzione"""" che risale a tempi remoti, ma che solo in età romana troverà la sua codificazione teorica. Anche da questo parziale punto di vista l'ecumene appare come un dinamico luogo di incontri e di scambi, lungo i cui itinerari si incrociavano e si diffondevano saperi, tecniche, materiali, la cui memoria si protrarrà molto oltre la fine del mondo antico. Alcuni capitoli sono dedicati alle cause di deterioramento, alle tecniche di conservazione, al distacco della pittura murale."" -
I paesaggi agrari d'Europa (secoli XIII-XV). Atti del 24° Convegno internazionale di studi (Pistoia, 16-19 maggio 2013)
Atti del XXIV Convegno Internazionale di Studi (Pistoia, 16-19 maggio 2013) -
Union in separation. Diasporic groups and identities in the Eastern Mediterranean (1100-1800)
Union in Separation presents a series of case studies on diasporic groups in the late medieval and early modern Mediterranean and Black Sea regions. It explores how Armenian, Byzantine/Greek, Florentine, Genoese, Hospitaller, Jewish, Mamluk, and Venetian communities characterized by diasporic identities and inserted into local contexts navigated religious and socio-ethnic boundaries as well as other categories of difference.The volume draws on a wide range of historical and social-scientific methods and offers new perspectives on the arbitration of difference in the wider eastern Mediterranean from Tana to Cairo and Marseille to Isfahan prior to the emergence of nation states. It provides not only an analytical toolbox for historical diaspora studies but also reveals how, under the looming threat of crusade and within the daily routines of trade, diasporic groups and their hosts negotiated modes of coexistence that oscillated between cooperation and conflict, integration and rejection, union and separation. -
Machiavelli. L'uomo, il politico, il letterato
Questo volume, pubblicato originariamente in inglese nel 2013 in occasione del cinquecentenario del Principe, si è imposto come la biografia per eccellenza di Machiavelli in area anglofona e ha subito suscitato ovunque una grossa eco grazie alle importanti novità che presenta soprattutto relativamente alla famiglia di Machiavelli, alla sua giovinezza (sino a oggi poco conosciuta), e ai suoi anni al servizio della cancelleria fiorentina. Black, ripercorrendo la vita e le opere del più sorprendente e influente interprete politico della storia, ne modifica sostanzialmente l'immagine complessiva. Questa biografia, aggiornata con la bibliografia più recente e arricchita di ben 150 pagine in questa prima versione in italiano, si afferma come opera di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi alla vita e all'opera di Machiavelli. -
Scrivere d'amore. Lettere di uomini e donne tra Cinque e Novecento
È possibile ricostruire nelle varie epoche il linguaggio dell'amore al di fuori dei campi espressivi dell'arte e della letteratura? È possibile rintracciarlo nella vita reale delle persone attraverso il mezzo della scrittura epistolare che ha accomunato poveri e ricchi, colti e semicolti? È quanto si propone la presente raccolta di carteggi, perlopiù inediti, entrando nell'intimità di personaggi illustri o anche di persone comuni che trovatesi a vivere in contesti eccezionali (guerre, dittature, discriminazioni razziali) hanno lasciato testimonianza dei loro sentimenti. Attraverso le lettere, emerse dagli archivi pubblici e privati, vediamo sfilare sul palcoscenico della vita reale la controversa vicenda coniugale di Isabella de'Medici e Paolo Giordano Orsini, l'amor platonico dell'erudito Cebà nei confronti della poetessa ebrea Sarra Copio, i legami adulteri di ragguardevoli personaggi pubblici quali Luigi Pianciani, Sidney Sonnino, Palma Bucarelli, le affinità elettive di Piero e Ada Gobetti, le lettere scritte in punto di morte da personaggi minori travolti dalle vicende della grande storia. -
Incunaboli a Siracusa
Questo catalogo si propone di raggiungere due obiettivi principali: descrivere gli esemplari conservati in provincia di Siracusa di edizioni pubblicate entro l'anno 1500 e far conoscere a un pubblico di addetti ai lavori e di persone potenzialmente interessate una parte illustre del patrimonio librario antico del territorio più meridionale d'Italia. Siracusa e la sua provincia sono note soprattutto per altre e più antiche testimonianze del passato. La nostra speranza è tuttavia quella di aver richiamato l'attenzione su un bene culturale, il libro antico, la cui conoscenza richiede una preparazione particolare in chi lo studia e una disponibilità speciale in chi lo conserva e ha la responsabilità di valorizzarlo. -
La verità del falso. Studi in onore di Cesare G. De Michelis
Il vero e il falso sono inestricabilmente intrecciati in molti campi della comunicazione umana. Ma non si tratta di opposti che si escludono a vicenda. Confrontandosi con prodotti canonici, giocando con le aspettative, riempiendo vuoti lasciati nei testi o nelle curve della storia, sfruttando l'onda di un successo di pubblico, il falso appare sempre contiguo al vero, paradossalmente mimetico in forme cangianti (dalle manipolazioni alle copie, dai travestimenti ai plagi e ai pastiches) che impediscono qualsiasi approccio normativo o rigidamente unitario. Poiché nelle diverse circostanze il metodo e l'intenzione della falsificazione saranno differenti, lo studio dei falsi e della loro fenomenologia richiede allo stesso tempo attenzione filologica e fantasia, passione per il dettaglio e capacità di ascolto della sottile dialettica, oppositiva e integrativa insieme, che unisce il falso alla verità. -
Critica del testo. Vol. 17/3: Contaminazione/contaminazioni
"Critica del testo"""" è una rivista fondata in Italia nel 1998 da Roberto Antonelli, che si presenta come ancorata alle più salde e prestigiose radici della filologia romanza e italiana, ma aperta alle prospettive che la crisi della cultura umanistica e lo sviluppo di nuove proposte metodologiche hanno posto sin dall'inizio del XX secolo, secondo una concezione pluralistica e aperta di """"critica"""" e di """"testo"""". Il primo fascicolo di ogni annata è monografico, il secondo ed il terzo sono dedicati ad argomenti di varia pertinenza spaziale e temporale. """"Critica del testo"""" pubblica articoli in tutte le principali lingue romanze, in inglese ed in tedesco." -
Antigiudaismo. La tradizione occidentale
L'antigiudaismo che esamina David Nirenberg in questo libro non è solo l'insieme dei pregiudizi e delle persecuzioni contro gli ebrei: è una delle modalità fondamentali con cui il pensiero occidentale ha definito se stesso e il proprio modo di interpretare il mondo in contrapposizione a una tradizione diversa. Come spiega l'autore, ""L'antigiudaismo non va inteso come un anfratto arcaico e irrazionale nel vasto edificio del pensiero occidentale, ma come uno dei principali strumenti con cui tale edificio è stato costruito"""". Se l'antisemitismo prende di mira la concreta esistenza degli ebrei, le loro pratiche culturali e religiose, l'antigiudaismo si concentra su tratti e caratteri attribuiti all'influenza della tradizione ebraica ma rintracciabili anche al di fuori di essa, dal letteralismo religioso al materialismo. Già nel mondo antico si affaccia il motivo ricorrente di una """"diversità ebraica"""" che anticipa, spesso con toni e caratteri simili, l'antigiudaismo cristiano e occidentale: è da qui che parte il viaggio di Nirenberg, per tracciare la storia del rapporto dell'Occidente (e del mondo islamico) con l'idea di giudaismo, in un percorso che da san Paolo arriva fino alla tormentata riflessione novecentesca sulle cause dell'antisemitismo e sul ruolo dell'ebraismo nell'Occidente contemporaneo."" -
Una famiglia, un santo, una città. Ambrogio Sansedoni e Siena
Ambrogio Sansedoni (1220-1287), appartenente per nascita alla classe dirigente del Comune di Siena, abbraccia la vita religiosa nell'Ordine dei Predicatori e diviene famoso predicatore. Odile Redon inserisce la sua figura, in vita e in morte, nel contesto della storia senese: animazione delle confraternite, al servizio dei poveri e dei malati, contrasto all'usura, liberazione dall'interdetto che aveva colpito la città ghibellina, suscitando un moto popolare e comunale di gratitudine, che si esprime nella corsa di cavalli premiata con un palio. La ricostruzione del percorso volto al riconoscimento della santità attraverso fonti documentarie e agiografiche costituisce uno degli aspetti più innovativi di questo volume, che, dall'osservatorio particolare di una famiglia e di un suo illustre esponente, getta luce sulla storia sociale, politica, religiosa di Siena. -
L' invenzione dell'iconoclasmo bizantino
Il famoso iconoclasmo bizantino ha influenzato moltissimi movimenti iconoclastici, dalla riforma inglese e dalla rivoluzione francese al movimento talebano, fino all'Isis in tempi recentissimi, tutti incentrati sulla distruzione di immagini come forte dichiarazione politica. Tuttavia, esso è stato sfortunatamente frainteso: questo libro mostra quanto e perché la discussione riguardo alle immagini fosse più complicata e più interessante di quanto non si sia immaginato. Osserva il modo in cui le icone divennero così importanti, chi vi si oppose e come la controversia si risolse all'incirca tra il 680 e l'850. Molte convinzioni ormai largamente accettate riguardo all'""iconoclasmo"""" - ad esempio il fatto che si trattasse di un'iniziativa imperiale e della causa di una generale e diffusa distruzione di immagini, che fosse avvenuto in un periodo di ristagno culturale - si riveleranno sbagliate. Gli anni dei dibattiti sulle immagini videro infatti progressi tecnologici e mutamenti intellettuali che, accanto ad un'economia in crescita, si conclusero con l'emergere di un impero particolarmente forte e stabile: la Bisanzio medievale."" -
Tramiti. Figure e strumenti della mediazione culturale nella prima età moderna
Tramiti sono in questo volume attori di comunicazione culturale e politica transnazionale, ma anche libri e manoscritti che veicolano esperienze e saperi creando mutui legami. Ponendo al centro dell'analisi la questione delle circolazioni, i saggi qui raccolti focalizzano figure cangianti, a volte con legami di appartenenza fluidi: medici di corte che assumono il ruolo di informatori o mediatori; diplomatici che scrivono opere storiche e di riflessione politica; traduttori che manipolano testi e li adattano a nuovi contesti di ricezione; uomini di affari che nel mecenatismo culturale trovano risorse per strategie professionali e per più ampi disegni politici; di dissidenti che operano dall'esilio. La considerazione della mobilità umana di queste figure si intreccia con la riflessione sulle operazioni di traduzione, sull'uso del plurilinguismo, sull'emergenza di campi di sapere come la historia naturalis: risorse della mediazione culturale che aiutano a creare, anche in situazioni di contrapposizioni confessionali, dinamiche che ridefiniscono il terreno della difficile costruzione dell'Europa moderna.