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Le battaglie di Pianoro e la liberazione di Bologna. Ottobre 1944-aprile 1945
Il racconto di questo libro si basa su di una importante serie di “Reports of Operations” delle unità militari americane della V Armata, impegnate nelle battaglie della Linea Gotica e, all’indomani dello sfondamento di questa, nella difficile avanzata verso Bologna, duramente ostacolata dal baluardo nazista organizzato in Pianoro e dintorni. Furono mesi, quelli tra l’ottobre 1944 e l’aprile 1945, molto duri per i combattenti, i partigiani e la popolazione civile pianorese, in una stagione segnata da grandi piogge, straripamenti, fango e nebbia, nevicate, temperature molto basse. Ed i ‘reports’, utilizzati dall’autore di questo volume, ci rendono bene le condizioni di quei mesi, costellati di scontri, bombardamenti, decessi in battaglia, ferimenti, morti fra la popolazione civile e i partigiani. E ci consegnano anche il racconto e le testimonianze dirette della vita quotidiana del soldato americano, stretto fra orgoglio e paura, consapevole di una morte possibile ogni giorno, ogni ora. Le brevi ed assai significative considerazioni dei Comandi americani, presenti in questi ‘reports’, sull’aiuto “incommensurabile” fornito agli Alleati dalle formazioni partigiane, sono infine la migliore premessa al capitolo di questo libro dedicato al movimento partigiano ed antifascista in Pianoro. -
Trasformare le sfide in opportunità. A scuola di resilienza
In questi ultimi anni la resilienza è stata oggetto di molteplici studi e di riflessioni della comunità scientifica, che le hanno consentito di affrancarsi dall’ambiente teorico astratto entro cui si collocava, per diventare prassi e metodologia di lavoro per tutte le professioni.rnIl volume offre una disamina della letteratura nazionale e internazionale di riferimento sul tema della resilienza, sottolineandone l’ottica educativa ed esplicitando il ruolo della scuola come agenzia che formi persone resilienti.rnL’autrice propone la prospettiva della resilienza come strategia inclusiva che permette agli alunni della scuola primaria di scoprire e impiegare le risorse personali utili al superamento delle proprie difficoltà.rnLe due prospettive, quella inclusiva e quella della resilienza, si fondono nell’analisi delle implicazioni educative del costrutto, in cui si individua nella scuola uno dei tutori di resilienza che può promuovere lo sviluppo di questa competenza e si propone la lettura del processo come pratica inclusiva.rnNel volume viene presentato un percorso di ricerca per la promozione della competenza di resilienza svolto con 42 docenti e 226 alunni di tre scuole primarie delle province di Trapani e Palermo. -
Diffusione della lingua italiana e ruoli dei centri linguistici di ateneo
Il multilinguismo è considerato, ormai da lungo tempo, un concetto con priorità di divulgazione da parte dei Centri Linguistici di Ateneo (CLA) in Italia e in Europa. In particolare, il contesto italiano si pone l’obiettivo di valorizzare, in più settori e attraverso svariate tecniche, la lingua nazionale. L’italiano sta gradualmente e in modo sempre più intenso riconquistando l’interesse di un’utenza svariata.rnBasandosi su questi presupposti, l’Associazione Italiana dei Centri Linguistici Universitari (AICLU) ha accolto l’invito a organizzare un seminario che ponesse l’attenzione sullo studio della lingua italiana e sui tanti aspetti correlati. Il XXI Seminario AICLU, organizzato presso il Centro Linguistico di Ateneo dell’Università di Bari, ha offerto opportunità di riflessione condivise da ospiti provenienti da università italiane e da paesi del Mediterraneo. Vari e interessanti i temi proposti che ritroviamo in questo volume, che racchiude dettagliatamente contributi i quali, benché sia trascorso tempo tra la data del Seminario e la realizzazione del volume stesso, riportano nuovamente all’attenzione aspetti dell’insegnamento linguistico, rapportati alla lingua italiana come L2, sempre più attuali.rnI Centri Linguistici di Ateneo, confermando la volontà di accettare le sfide linguistiche generate dall’evolversi della cultura accademica e delle variabili sociali, rispondono con rinnovata energia alle richieste di valorizzare e disseminare la cultura nazionale. Questo volume lo conferma e incoraggia i CLA universitari e gli esperti del settore a proseguire con ritmo sempre più incalzante in questa direzione. -
Non ancora perduti. Storie per ritrovarsi
Il volume raccoglie storie di perdita e ritrovamento, di seconde possibilità, ambientate prevalentemente nel contesto scolastico, i cui protagonisti sono giovani persone che molto spesso non hanno voce in capitolo, e che talvolta sfuggono anche ai numeri delle statistiche, che sono incapaci di trattenere le loro variegate esistenze. È organizzato in cinque sezioni: Incontri, Io penso, Racconti, I conti non tornano, Esercizi. Nella prima parte si possono leggere storie di “incontri”, realmente avvenuti, tra chi ha scritto e chi si è perduto e ritrovato. La sezione Io penso è composta da brevi prose dal carattere diaristico, mentre in Racconti si trovano prose narrative più complesse, articolate su tempi più lunghi, in ambienti più ricchi di particolari. I conti non tornano è frutto di un lavoro a sei mani dedicato al racconto, a più voci e da più punti di vista, della storia di un uomo che ha lasciato il suo paese per tentare una nuova vita. Il libro si chiude con una serie di Esercizi di lettura creativa che servono ad attivare i testi, a trasformare la loro lettura in un’attività intenzionalmente educativa.rnIl volume è frutto del lavoro degli allievi della Scuola di Narrazioni Arturo Bandini, attività realizzata grazie al finanziamento della Fondazione CR Firenze. -
Dalla comunità alla società. Il senso dell'esistenza umana nell'epoca postmoderna
Per visualizzare l’indice del volume, clicca quirn«L’Occidente sicuramente inventa, anche teologicamente, sia l’individuo narcisista e atomisticamente irrelato di questa nostra società, sia la nozione di persona, in un significato che non è assolutamente riscontrabile in altre culture. Tutto quanto è legato a configurazioni concettuali, ontologiche, metafisiche, giuridiche e pedagogiche, discende da questa intuizione fondamentale, di cui non vi è nulla di simile in altre culture storicamente e geograficamente richiamate da vari esperimenti di inculturazione e di contaminazione».rnIl volume intende analizzare, mettendo in dialogo diversi saperi e facendo, dunque, riferimento a vari ambiti, filosofico-morale, pedagogico, politico, antropologico e sociologico, il tipo di razionalità oggi posseduta, a partire dalla concezione cartesiana della vita e delle azioni dell’uomo, in un confronto con quegli autori postmoderni, per i quali solo il superamento del senso di insicurezza tipico della condizione umana, può dotare la vita di senso, anche se è difficile stabilire in cosa esso possa consistere. L’intento del lavoro è, quindi, quello di cercare una via, affinché, operando un salto di civiltà, si pongano le condizioni per un nuovo contratto sociale fra i cittadini, dal momento che la crisi di fondo della società contemporanea nasce forse dalla mancanza, in un mondo profondamente mutato, di una reciprocità responsabilmente orientata in questa realtà complessa. -
La filosofia italiana di fronte a Schopenhauer. La prima ricezione 1858-1914
Il presente volume intende indagare La filosofia italiana di fronte a Schopenhauer in un periodo che va dal celebre saggio di Francesco De Sanctis su Schopenhauer e Leopardi del 1858 sino a prodromi della Grande guerra, mostrando le alterne vicende della filosofia di Schopenhauer nella cultura filosofica italiana, discutendone le interpretazioni piú significative, analizzandone il dibattito svoltosi nei circoli e nei salotti intellettuali, su riviste e manuali, nei corsi universitari, attraverso la diffusione di traduzioni e recensioni, saggi e volumi. La storia della prima fortuna del pensiero di Schopenhauer in Italia rappresenta la condizione necessaria non solo per capire in che modo il pensiero schopenhaueriano viene definito e svolto dai suoi interpreti, ma soprattutto per comprendere, nella sua interezza, la storia intellettuale dell’Italia e dell’Europa, all’interno del contesto della storia mondiale della idee, di cui Arthur Schopenhauer rappresenta con certezza uno dei pensatori più influenti e significativi.«Diciamo qualcosa, tanto per non far perdere il tempo alla gente, della fortuna dello Schopenhauer in Italia. Queste ricerche, per quanto sembrino riserbate ai bibliografi, non sono da ritenersi inutili per la storia della cultura, a meno che non si ritenga inutile, anche spiritualmente parlando, la cultura medesima». Con queste parole, già nel 1910, Giovanni Papini introduce un breve resoconto della prima fortuna del pensiero di Schopenhauer in Italia, indicandone due filoni interpretativi principali: il primo vede in Schopenhauer un “Buddha d’Occidente”, maestro di ascetismo e fondatore di una nuova religiosità; il secondo invece lo indica come maestro di disincanto e disinganno, erede della tradizione kantiana. Tali interpretazioni rappresentano le due anime dello schopenhauerismo, una romantica e l’altra illuministica, e innervano in vario modo tutta la storia dei suoi effetti in Europa. -
Formazione, lavoro e sapere professionale. Modelli e pratiche di alternanza formativa fra Italia e Francia
Nella letteratura pedagogica contemporanea, il lavoro rappresenta una delle dimensioni maggiormente attraversate da importanti cambiamenti, generati dalla discontinuità, dalla frammentazione, dall’ibridazione, che si configurano come i nuovi condizionamenti sociali e culturali che coinvolgono la stessa natura umana e il suo potenziale conoscitivo, influenzando in positivo o in negativo, il modo di pensare una pedagogia del lavoro, tesa a progettare il futuro del soggetto-persona contemporaneo. In questo senso, il lavoro diventa un’attività orientata alla realizzazione piena dell’essere persona e destinata alla comunità civile, intesa nella sua interezza e complessità. Pertanto, l’intento principale di questo lavoro riguarda la costruzione, di percorsi e modelli istituzionali, organizzativi, contenutistici, metodologici, atti a qualificare e diffondere tutte le articolazioni tipologiche della formazione in alternanza, la quale si configura come una delle maggiori opportunità pedagogiche offerte alle istituzioni scolastiche e formative italiane, per affrontare con successo le sfide di un mercato del lavoro in continuo cambiamento. La formazione in alternanza è stata indagata attraverso alcune esperienze pedagogiche italiane ed estere comparate con i risultati delle ricerche empiriche, condotte in alcuni istituti scolastici della Sicilia Orientale. -
La poesia italiana degli anni Ottanta. Esordi e conferme. Vol. 2
Il secondo volume dedicato ai nomi dei più importanti poeti che esordirono negli anni Ottanta mette in fila dieci autori – Gianni D’Elia, Roberto Rossi Precerutti, Beppe Salvia, Marta Fabiani, Giovanna Sicari, Ermanno Krumm, Eugenio De Signoribus, Fabio Pusterla, Giovanni Nadiani, Umberto Fiori – studiati nella loro prima o seconda raccolta. La poesia del decennio rivela assonanze inattese, richiami, orizzonti comuni, oltre che splendide singolarità. -
La professionalità degli insegnanti. La ricerca e le pratiche
Il volume pone a tema la professionalità docente, oggetto di un denso dibattito nazionale e internazionale incentrato sulla valorizzazione del merito e delle competenze professionali, collegata alle nuove modalità di formazione iniziale e in servizio (quest’ultima resa “obbligatoria, permanente e strutturale” in ragione della L. 13/07/2015, n. 107). Costruire una “chiara” cultura professionale in grado di restituire riconoscibilità sociale all’insegnante significa anche riflettere sui possibili modelli, criteri, indicatori e pratiche utili alla regolamentazione di un profilo strategico e complesso. Peraltro la Scuola è chiamata, sempre più, a promuovere attività volte al miglioramento della qualità e dell’efficacia dei processi di insegnamento, per i quali si rende necessaria la formazione di docenti capaci di assumere ruoli di coordinamento e di management all’interno delle organizzazioni scolastiche, anche attraverso la costruzione di reti e l’attivazione di sperimentazioni innovative, aperte al territorio, che mettano in sinergia Scuole e Università. Quali caratteri connotano, allora, il docente professionista oggi? Quali dispositivi possono supportarne lo sviluppo professionale non solo in termini di competenze, ma anche sul piano identitario? E quali scarti emergono fra la definizione teorico-normativa del profilo professionale docente e la pratica dell’insegnante “reale”, chiamato a confrontarsi con la complessità scolastica? Attraverso un’organizzazione che ha visto alternarsi sessioni plenarie e parallele – anche con la testimonianza di voci internazionali, come quella di Pascal Guibert e Muriel Frisch – il Convegno La professionalità degli insegnanti. La ricerca e le pratiche (svoltosi il 14-15 aprile 2016 presso l’Università di Bari Aldo Moro) ha rappresentato l’occasione di riflettere su tali questioni, focalizzando in particolare temi quali la qualità della professionalità degli insegnanti alla luce dei recenti cambiamenti normativi, la formazione iniziale e lo sviluppo professionale del docente, la scuola inclusiva, la formazione metodologica dell’insegnante, gli approcci globali al curricolo, la documentazione come dispositivo professionale. Il volume documenta gli esiti dell’altissima partecipazione al Convegno, promosso dalla Società Italiana di Ricerca Didattica. -
Keiron. Manuale dell'educatore professionale
Sotto questo nome del centauro mitologico, formatore eccellente dei più grandi eroi greci, abbiamo voluto eseguire un complesso programma di ricerca sul campo e di raccolta, selezione e pubblicazione delle informazioni più rilevanti sul lavoro e sulle specificità di come si esercita oggi la funzione, importantissima e diffusa ben oltre l’esiguità delle norme interessate, della figura dell’“educatore professionale”. In altri termini Keiron è l’insieme delle procedure e dei meccanismi formali e professionali che si prevedono e che funzionano tecnicamente ed umanamente nei processi di identificazione, selezione, formazione e valutazione degli educatori professionali, ovvero di coloro che sono chiamati a gestire questo importantissimo ruolo proprio su coloro che hanno bisogni speciali di reintegrarsi e/o di integrarsi nella comunità sociale normale, perché portatori di BES o di altri problemi specifici di apprendimento. L’opera consiste in tre volumi, il primo riguarda “come si diventa educatori professionali”, il secondo è praticamente un “manuale degli educatori professionali” che presenta le maggiori specificità di cui c’è bisogno ed infine il terzo riassume le indispensabili “nozioni di psichiatria per educatori professionali”.rnAl secondo volume di Keiron hanno partecipato tutti i 16 diversi autori ed ognuno, in funzione del proprio ambito di intervento e della propria professionalità, ha preso parte alla ricerca ideata e diretta da Francesco Bruno che si è svolta presso la comunità “Lilium” con sede a Chieti e che si rivolge a minori affetti da malessere e disagio psichico e comportamentale. Alle attività hanno anche partecipato tutti gli operatori in quel periodo attivi presso la comunità. -
L' ascolto nei contesti educativi. L'infanzia e l'adolescenza tra competenze e diritti
Questo volume intende richiamare l’attenzione sull’importanza di educare gli adulti all’ascolto dell’infanzia e dell’adolescenza come espressione di principi e contesti che definiscono i diritti materiali e immateriali dei bambini e degli adolescenti e gli ideali che li fondano. Al fine di riflettere sulle difficoltà che impediscono una concreta messa in opera del diritto dei bambini e degli adolescenti ad essere ascoltati, l’opera si colloca all’interno di un dibattito – che non cessa mai di rifiorire – in linea con gli orientamenti legati alle politiche nazionali e internazionali sull’infanzia e sull’adolescenza, assumendo di volta in volta il punto vista delle istituzioni che se ne occupano. L’ascolto, nella prospettiva educativa, aiuta a guardare alle infanzie e alle adolescenze deprivate, a quelle della conoscenza, delle credenze, dell’arte, del diritto, del costume e di qualsiasi altro aspetto le riguardi, esprimendo una “cultura” capace di innovare i propri insiemi strutturati di significati, contenuti in simboli e concezioni per mezzo dei quali si costruisce la conoscenza e la concezione stessa dell’infanzia e dell’adolescenza, le quali si caratterizzano in modi molto diversi rispetto a contesti e ad ambienti specifici. La “capacità di ascoltare” viene qui intesa come una competenza chiave dell’educazione, che impedisce all’adulto di costruirsi idee preformate sui bambini e sugli adolescenti e sulle loro opinioni o di riferirsi soltanto ad esigenze astratte del sapere e della cultura, consentendogli invece di esplorare i modi in cui essi percepiscono il mondo e comunicano le proprie idee in una maniera significativa per loro. I contributi ribadiscono con forza la necessità di promuovere il “diritto all’ascolto” di bambini e adolescenti come premessa indispensabile per l’educazione di domani, la quale rappresenta una scommessa per l’uomo e per il suo futuro. -
Physical education in primary school. Researches. Best practices. Situation
The contributions (36) contained in the volume allow us to appreciate the interesting studies/ research as well as reconstruct and compare the organizational modalities of physical education in primary schools of different countries.rnThe authors (104) have highlighted how physical education is the key to generating and multiplying children’s learning and promoting proper habits for day-to-day life activities. The interdisciplinary approaches are obvious.rnPhysical Education in schools is the moment when various studies are valued and diffused as examples of good practice but require political and administrative support. In fact, Physical Education is the starting educational setting, the transit route and the confluence of various measures / actions promoted by different agencies, schools, healthcare, sports, and offices that coordinate inclusion policies but require continuous coordination and monitoring.rnRecognition is given to all the Authors who have responded to the FIEP call and we hope that the following published contributions can facilitate the comparison of studies and experiences, providing an impulse to developing Physical Education policies in primary schools and to overcome the current difficulties that sometimes limit the contribution of motor and sports experiences in children’s educational process. -
Pedagogia dell'autotrascendimento. Devianza e criminalità nei «mal-amati». Una rieducazione possibile
La pedagogia dell’autotrascendimento rappresenta la proposta educativa e rieducativa di questo lavoro, orientato, da un lato, all’analisi di una delle possibili cause eziologiche della devianza e della criminalità, ovvero il mal-amore, dall’altro alla ricerca di strategie e di approcci operativi utili alla domanda umana di cambiamento e di evoluzione personale impliciti nel concetto di rieducazione e non solo, che fa leva, in particolare, sui concetti di responsabilità soggettiva e di scelta, come antidoti al fatalismo e al determinismo esistenziale.rnIl valore pedagogico ed educativo dell’autotrascendimento sta nella sua capacità di innescare una visione anagogica di sé volta al continuo superamento dialettico di sé, in cui il passato, gli eventi traumatici, i vissuti irrisolti possano inserirsi come fattori dialettici di un percorso che deve, necessariamente, portare all’evoluzione.rnSpesso i mal-amati sono soggetti resilienti che impiegano un tempo variabile per la loro ripresa evolutiva, spesso escono fuori dalle loro ombrose caverne avendo vinto i propri demoni, spesso dopo vite complesse, roccambolesche, romanzesche, criminali, devianti, sofferte. Forse perché i mal-amati hanno una particolare affinità con le zone d’ombra, con le oscurità interiori e questo li predispone anche bene a uscirne fuori, riportando danni più o meno gravi e cicatrici addosso più o meno profonde, ma restando saldi alla vita e al loro percorso di evoluzione personale, che sentono più profondamente, come una missione esistenziale da compiere per poter finalmente essere ed esistere, dandosi una seconda vita nell’autodeterminazione di sé. -
Pedagogia dell'inclusione. Disabilità e scuola. Indagine esplorativa in alcuni istituti scolastici della Sicilia orientale
Il compito prioritario della pedagogia speciale, ovvero della pedagogia dell’inclusione, è di sviluppare la riflessione sull’educazione e sulla formazione delle persone con bisogni educativi speciali, alcune delle quali, che sono i disabili, la società nel passato ha escluso dai circuiti paidetici, etichettandole anche con accezioni negative. L’Autore intende proporre una riflessione sull’educazione e sulla formazione scolastica dei disabili, attraverso un percorso di ricerca articolato in due momenti. Il primo, che si avvale del metodo riflessivo-argomentativo, tenta di offrire un breve excursus sulla storia dell’educazione e della formazione dei disabili ed una disamina sulla figura dell’insegnante di sostegno e sui principali dispositivi adottati dalla scuola italiana per favorire prima l’inserimento, poi l’integrazione ed infine l’inclusione scolastica dei disabili. Il secondo, che si avvale del metodo empirico-sperimentale, intende offrire gli esiti di una ricerca empirica appositamente organizzata per investigare sullo stato dell’arte dei processi di integrazione e di inclusione degli alunni disabili in alcune scuole della Sicilia Orientale. Si tratta di una ricerca scientifica avviata mediante la collaborazione tra il Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale (CUMO) di Noto, in provincia di Siracusa, e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania. -
Formazione, intercultura territorio e occupabilità. Ragioni, percorso e manuale d'uso per l'invenzione dello skipper-chef
Questo manuale nasce da un progetto che ha come sua anima concettuale lo sviluppo di una figura professionale inedita, attraverso un percorso formativo nuovo e una dimensione multi e inter disciplinare. Attraverso la misura a finanziamento europeo Erasmus+ KA2 è stata sperimentata la figura professionale dello “Skipper-Chef”, con competenze mutuate da varie professionalità: marinaio, cuoco, responsabile di sala, guida turistica. La sperimentazione ha riguardato tre gruppi di 15 studenti da ciascuno dei Paesi partner: Turchia, Polonia, Irlanda. Il processo, che ha coinvolto scuole e imprese, si è realizzato in ambienti di apprendimento molteplici: dall’aula classica, all’agenzia turistica, allo yacht. Un tentativo, quindi, di ibridare gli apprendimenti formali (della scuola) con gli apprendimenti informali e non formali delle aziende per formare nuove professionalità per nuovi mercati occupazionali.rnThis hand-book comes from a project that has its conceptual core the development of a new professional figure, through an innovative training program and a multi and interdisciplinary dimension. An E.U. funded project Erasmus+ KA2 has experienced “Skipper-Chef” professional figure with skills taken from various kinds of professionals: the sailor, the cook, the maître, the tourist guide. The experimental course provided the full training of three target groups of 15 students from each partner country: Turkey, Poland, Ireland. The training process, involving schools and firms, has been carried out in multiple learning environments: from the classical “classroom” to the tourist agency, to the yacht. An attempt was therefore made to hybridize formal (school) learnings with informal and non-formal learnings of the Companies in order to form new professionalism for the new employment markets. -
Tra Ipazia e Dr. House. Racconti di scienza
Il presente volume raccoglie quattro esempi di racconto della scienza: in televisione, nelle rappresentazioni iconografiche e fotografiche, nella letteratura e nella narrativa per l’infanzia. A partire dal recente dibattito sui rapporti tra la ricerca scientifica e la comunicazione e condivisione dei suoi risultati – spesso in forma spettacolarizzata –, i saggi riflettono non tanto sul tema della divulgazione dei progressi delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, quanto piuttosto su come tali progressi sono stati raccontati, in passato, ad un pubblico “specialistico” e su come, invece, oggi, possono raggiungere un pubblico variegato per età, formazione, genere, ecc. -
L' io aperto. Semiotica del soggetto e delle sue metamorfosi
L’io aperto, del semiotico americano Charles Morris, fu pubblicato nel 1948, vale a dire dopo Signs, Language and Behavior (1946), tradotto in italiano nel 1949 da Silvio Ceccato con il titolo Segni, linguaggio e comportamento, e dopo Foundations of the Theory of Signs (1938), tradotto in italiano da Ferruccio Rossi-Landi nel 1954 con il titolo Lineamenti di una teoria dei segni. All’epoca l’umanità aveva appena attraversato la seconda guerra mondiale (la prima era di poco precedente), e sperimentato lo shock della possibilità tecnica della distruzione totale con l’inaugurazione dell’era atomica. Ma con la fine della “guerra calda” iniziò la “guerra fredda” che continuò a generare tensione, paura e violenza nel mondo rafforzando ancora una volta le “società chiuse” fatte da “io chiusi”, e perciò perpetuando un mondo costruito sulle separazioni e sulle barriere. Nella sua introduzione, Susan Petrilli presenta questo libro con il titolo di “Precognizioni dei rischi attuali dell’Occidente”. -
La commedia attica antica. Forme e contenuti
Nel panorama recente degli studi dedicati alla commedia greca antica – caratterizzato dalla pubblicazione anche di importanti Companions, manuali, raccolte di testi, che abbracciano la lunga storia del genere dalle origini fino almeno alla nea – questo volume intende soffermarsi, in particolare, sulla archaia, su autori e opere compresi tra la seconda metà del V secolo e gli inizi del IV a.C., Aristofane in primis, ma non solo. Per offrire una riflessione critica aggiornata su aspetti portanti della produzione comica di quel periodo, e sotto molteplici prospettive: dall’interesse per la messa in scena alla costituzione e alla tradizione del testo, dall’esegesi antica alla ricezione nella pittura vascolare, dagli elementi strutturali alla costruzione dei personaggi, dalla dimensione metaforica ai riferimenti, più o meno scoperti, alla realtà politica del momento, con un’attenzione equamente riservata alle opere integralmente superstiti di Aristofane e a quelle frammentarie dello stesso autore e di altri autorevoli esponenti del genere. Voci di numerosi studiosi, italiani e stranieri, appartenenti a scuole diverse, accomunati da antichi e nuovi rapporti di collaborazione scientifica. Il volume raccoglie gli interventi del convegno internazionale tenutosi a Bari il 12 e 13 novembre 2015, tappa conclusiva del progetto di ricerca dedicato al teatro greco nell’ambito del PRIN 2010-2011 “Trasmissione dell’antico: codificazione letteraria, tradizione manoscritta, ricezione”; ed è dedicato a Carlo Ferdinando Russo, che a Bari diede avvio a studi seminali sulla drammaturgia di Aristofane. -
Storia, tradizione e critica dei testi. Per Giuliano Tanturli. Vol. 1
Questo primo volume di saggi dedicati alla memoria di Giuliano Tanturli (1949-2016) raccoglie contributi che si inseriscono nelle linee di ricerca tracciate dallo stesso Tanturli, a testimonianza della gratitudine per il suo magistero, con particolare attenzione per quei “casi di filologia” che egli riteneva fondanti per la storia della cultura e per quegli autori prediletti verso cui indirizzava le sue ricerche e quelle dei suoi allievi. -
Teacher education english language, literature and culture. Good practices
This volume stems from the experience in the Tirocinio Formativo Attivo (TFA) and Percorso Abilitante Speciale (PAS) courses for English teachers the editors of the volume were involved in as teacher educators at the Department of Foreign Languages and Literatures – University of Verona. The volume aims at representing a resource to innovatively articulate the connections between scholarly knowledge in literature/culture, World Englishes and ELF, and teacher reflection with the continuously evolving demands of teaching and teacher education. The volume is divided into three main sections, each related to a different but complementary area in teacher education for prospective English teachers.rnEach section comprises an introductory chapter delineating the theoretical framework related to the topic(s) in the section, followed by examples of lesson plans for classroom practice.