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Apri gli occhi
Dopo gli anni Settanta nulla è tornato più come prima. È stato il tempo degli stravolgimenti epocali, del terrorismo a due colori, delle sommosse studentesche, del massacro del Circeo, di via Caetani. Anna, cresciuta nel quartiere Libertà di Bari, ora ritaglia dai giornali titoli, immagini e articoli che conserva come preziose testimonianze nel suo quaderno. Ascolta rapita il telegiornale, cercando di comprendere le motivazioni di tali atrocità. Ma la sua città è lontana da Roma, dalla stazione di Bologna, da piazza Fontana e nessun adulto ha la capacità e la voglia di rispondere alle sue domande. Eppure, quei mostri sono tutti così incredibilmente reali da apparirle come incubi nella notte. Per sconfiggerli, sa che non può chiudere gli occhi, ma deve andare a fondo nelle ragioni della storia e seguire quel vento che ha sconvolto l’anima del Paese, colpendolo dritto in mezzo al petto. La giovane protagonista si fa attenta e disincantata osservatrice di una cronaca fatta di esplosioni, stupri e morti ammazzati, nel tentativo di trovare una risposta ai propri disperati interrogativi. -
Canti strozzati
Nevrotiche metropoli brulicanti di vite solitarie, lacrime salate che si confondono con l’incessante scrosciare della pioggia, il canto delle sirene trasformato in un gelido grido straziante e l’affanno dei naufraghi eco di una voce strozzata giù nella gola. I versi graffiano la pagina descrivendo scenari grotteschi, intatti nella loro decomposizione: i volti divengono materia plasmata dal filtro della memoria, i luoghi oscuri palcoscenici di un teatro senza spettatori. Tutto svanisce, tutto si perde, ogni cosa vibra nell’aria come il volo delle foglie dagli alberi. Il presente è una dimora umida e polverosa; rimane solo un distorto ricordo del passato e uno sguardo impietoso su quel che verrà. Una raccolta schietta, suddivisa in due sezioni, priva di ogni pessimismo, ma disperatamente aggrappata alla filosofica necessità di comprendere la realtà per ciò che è veramente. La poesia di Francesco Cusa si trasmuta e si fa potenza tangibile, abbattendosi sul destino delle persone, dura come le pietre che, incuranti dello scorrere del tempo, si beffano della caducità umana. -
L'estate di Shane
Fu un’estate davvero rovente, ma non per il caldo: ad agitare gli animi di una taciturna cittadina del nord ci pensarono i molteplici omicidi con obiettivo i membri della locale Orchestra multietnica. Da quelle parti, una ferocia simile non si era mai vista, né gli abitanti avrebbero mai potuto immaginare che sarebbero stati una psicologa con la passione per la musica e un musicista dal nome bizzarro, detective per diletto, a risolvere il caso. Convocati per spalleggiare la Polizia nelle indagini, i due seguiranno le tracce dell’assassino per individuare le note stonate del suo piano efferato e stanarlo. A colpi di battute pungenti e aforismi, la surreale ma brillante coppia di investigatori per caso riuscirà a sciogliere le trame del mistero scrutando la psiche dell’omicida e restituendolo così alla giustizia. -
Se no
Lungo una direttrice geografica ben precisa, si snoda una storia densa d’ incertezze e precarietà. All’indomani della crisi della coltivazione del tabacco nel Salento del secondo dopoguerra, una famiglia di migranti del Meridione tenta di ricominciare nel profondo nord Italia. Molti anni più tardi, i due protagonisti, Luigi e Tommaso, affronteranno un viaggio, reale e metaforico, nella loro terra d’ origine, per recuperare un passato che è stato loro negato. Il ritrovarsi, però, non è privo di conseguenze. Entrambi segnati da un’infanzia drammatica, sapranno spogliarsi, non senza fatica e lacerazioni, dei fardelli e delle resistenze che da sempre li opprimono, trovando l’uno nell’altro un ancoraggio sicuro e inaugurando una nuova fase delle loro vite. Un romanzo dagli stili continuamente cangianti che indaga a fondo la quanto mai attuale tematica della migrazione. L’autore narra, attraverso le intricate biografie dei protagonisti, la definizione dell’identità personale, sottolineando quanto siano fondamentali gli affetti e la condivisione in un mondo che tende a sovrastare e annichilire il singolo con la propria crudeltà. -
8
Firenze. Fermata della tramvia “Olmi-Carlo Monni”, alle Cascine. Uno scrittore ha dato appuntamento alla sua editor per farle avere il manoscritto dell’ultimo lavoro: una raccolta di otto racconti. Non si presenta di persona, ma incarica un amico della consegna. Sfogliando il testo, la giovane donna trova delle pagine bianche tra un racconto e l’altro, che tradiscono l’evidente incompiutezza dell'opera. Comincia così un insolito “carteggio” tra autore ed editor, sullo sfondo di una Firenze reale e immaginata dagli e negli otto racconti del manoscritto, ognuno dei quali lascia sempre aperto qualcosa di sé, presupponendolo o lasciandolo alla mitopoiesi di un lettore/scrittore altro. È così che, lettura dopo lettura, la ragazza diventa autrice di quelle strane pagine bianche e protagonista di una storia a cui lei stessa non sa trovare il finale. -
Mèta
Inquietudine, irrequietezza, mutevolezza, provvisorietà aleggiano in queste storie nelle quali si entra e si esce punta di piedi. Un’atmosfera sottile e ironica crea vibrazioni che attraggono e respingono insieme, lasciando l’impressione di assistere in tempo reale alle emozioni, ai profumi e agli ambienti. Quanto si riesce a rimanere ancorati al passato? Il coraggio è la chiave per sperare ancora? Se Barataria, Alluvione e Rischiare rappresentano i primi battiti letterari di un autore che guarda alla vita con curiosità e profondità, seguendo il sentiero tematico della memoria, con l’inedito Ancoraggi, che impreziosisce questo volume, il fiume narrativo di Filippo Accettella vira verso una scrittura ingannevolmente semplice. -
I sapori della felicità
Assaporare la vita attraverso i ricordi legati ai piaceri della tavola. In una sorta di diario dalle pagine aromatiche, il lettore vive e rivive i passaggi fondamentali del vissuto dello scrittore, rispecchiandocisi, momenti scanditi dalle ricette dei piatti di un tempo ormai passato. L’odore del caffè che risveglia la casa come la più delicata melodia, la colazione ruspante della nonna, la dolce merenda della mamma, i pasti veloci imposti dagli studi e dal lavoro. Chi non ha un ricordo legato a un profumo o a un sapore? Un excursus tra i sapori e le sensazioni dei luoghi dell’infanzia e delle successive fasi più sdrucciolevoli della vita, che si abbracciano in una primordiale armonia di sensi. -
Il pacco
Il pacco è l’oggetto misterioso che attrae la curiosità di tanti, che passa di mano in mano, che scatena di volta in volta interesse, paure, drammi. Fin dal principio, una banda di giapponesi senza scrupoli vuole recuperarlo, ad ogni costo. Quello che sembra un banale contenitore diventa una presenza ingombrante, pericolosa, portatrice di sventure. Nessuno dei protagonisti ne conosce il contenuto ed è questa la drammatica prerogativa che determina svolte inaspettate nella loro quotidianità, causando a volte vere e proprie disavventure. Quale enigma cela il pacco? Si svelerà mai per quello che è davvero? Undici microstorie raccontate da altrettante voci si amalgamano fra loro per rendersi romanzo. Ognuno degli autori del collettivo PseuDomino ci offre una storia, il cui vero primo attore è questo oggetto ambiguo che, nel corso della narrazione, si sviluppa, cresce e si trasforma fino a divenire archetipo della insondabile personalità umana. -
Viaggio meraviglioso
Ricordi di odori, sapori, colori persi nella memoria di un passato lontano sono disseminati lungo il cammino che la giovane Felicita intraprende per ritrovare la vera essenza della felicità, di cui lei stessa è personificazione. Già protagonista della poesia di Guido Gozzano, la ragazza, stanca della confusione della città, decide di tornare nei luoghi della propria infanzia, ritrovando i racconti dei nonni che una vita frenetica le stava facendo dimenticare. In un clima onirico e surreale, tra calembour e immagini poetiche, Felicita decide di trascrivere le storie dei suoi avi, sospesa tra il ricordo della narrazione e un sogno di rinnovata gioia. Un viaggio non solo fisico ma anche interiore, metaforico, alla ricerca di sé stessi. -
Quel figlio negato
Molte sono le donne che non possono soddisfare il proprio desiderio di maternità. Il dramma che le avvolge, però, risveglia in loro una forza straordinaria, fino a quel momento sconosciuta. Donne che non si arrendono a un destino avverso e provano a realizzare il proprio sogno affrontando ostacoli e difficoltà. Dopo essersi avvicinati alla procreazione assistita, Virginia e Federico credono di aver trovato finalmente una soluzione nell’adozione, nonostante l’intricato sistema italiano. Credono però, perché anche questa porterà gravi complicazioni per la loro vita e quella della piccola Giulia. Una storia attuale e universale, d’amore materno e speranza, di lotta e protezione. -
Amor di mondo
Quando non si viene accettati si inizia un percorso introspettivo che porta pian piano a un bivio, ritrovare sé stessi o perdersi? Sembra un mistero da scoprire. Valentina, Ennio, Giorgio e Nicola, quattro vite che si intrecciano vivendo un amore che prende forma, con le sue mille sfumature, tra la cittadina di Apricena e un monastero di Assisi. In questi luoghi si muovono i fili del credo e dei suoi dogmi, la vergogna e l’affetto di una famiglia, la fuga di un’identità alla ricerca di qualcuno che lotti per salvarla. Chi siamo noi per giudicare chi ama? Questa è la domanda che pone l’autrice e che guida il lettore attraverso il moto ondivago dei sentimenti. -
Storie di realtà dimenticate
Dodici racconti, dodici frammenti di un discorso durato più di un anno, ricco e per molti versi emozionante per tutti, per i ragazzi come per chi li ha seguiti. Come definire questa esperienza? Chiamatela come volete: laboratorio di scrittura storica, di racconto storico, di scrittura insiemerncreativa e vincolata, di sperimentazione, di divertissement. Dodici frammenti che formano un unico discorso, cominciato quasi per caso. Un discorso che è stato un dialogo. Con ragazze e ragazzi che hanno partecipato al gioco con impegno e curiosità. Autori che non hanno nemmeno vent’anni e sembra che conoscano segreti ignoti a chi ne ha il triplo. Hanno infatti già imparato a viaggiare nel tempo, a mettere in moto uno strano macchinario che non è (ancora) sul mercato: loro ne hanno le chiavi, e per questo sono riusciti ad affacciarsi nel 1723 e nel 1303, nel 1507 e nella prima metà del Duecento, e a percorrere un mondo senza confini, esteso dalla Sicilia alla Transilvania. Universi dimenticati ma da loro riportati in vita, adoperando la forma più vera e verosimile possibile, che è quella del racconto storico. -
Oltre le voci
Una scuola centrale, il Liceo Virgilio, un progetto di alternanza scuola lavoro, due classi coinvolte III D e IV R. Ognuno di noi ha espresso la propria visione sul tema della pazzia in un libro di racconti, disegni e poesie. Al progetto hanno partecipato anche ragazzi provenienti da realtà esterne alla nostra scuola: la consapevolezza della presenza di un po’ di pazzia nella vita quotidiana ci accomuna.rnrnUn po’ di pazzia colora ognuno di noi, fa parte di ciò che siamo e ci accompagna nelle nostre giornate.rnrnIl Liceo Virgilio, da cui parte questo progetto in collaborazione con la casa editrice Giulio Perrone, fu costruito tra il 1936 e il 1939 a Via Giulia. Il Liceo si trova nel centro storico di Roma ed è un punto d’incontro di realtà provenienti da zone diverse della città. Partecipando al progetto di alternanza scuola-lavoro ha permesso alle classi III D e IV R questo percorso di editoria e scrittura. -
I sogni tra realtà e fantasia
«Posto che sogniamo la nostra vita, dobbiamo interpretarla, e scoprire ciò che sta tentando di dirci», così diceva Jodorowsky e così potrebbero dire gli autori di questo libro, mentre saggiano le varie e ricche sfaccettature del mondo immenso dell’onirico. In questo volume si susseguono racconti, poesie e aforismi collegati tra loro proprio dal tema del sogno: gli studenti lo esplorano a fondo, scoprendo con esso anche la scrittura, e dando vita a frammenti personali, misteriosi e originali. Che raccontino di buie foreste, di dedali o dei quadri screziati della Storia, ecco che i vari testi della raccolta sembrano quasi narrare insieme un lungo libro-mosaico, in cui ciascuna tessera è la vita di un ragazzo, del passaggio immaginifico e umano su cui si fonda la vita. -
Tessuti. Detriti
Costituita da una serie di poesie, racconti, illustrazioni, lavori matematici e da un fumetto, ""Tessuti"""" è un'opera complessa: poesie e pensieri, frammenti di vite che affollano la mente dell'autore. In molti casi ispirati alla musica, sono tutti thriller psicologici, come """"Sinfonia d'autunno n. 1"""" che parla di un amore malato. In altri, come in """"Eucarestia"""", l'autore si serve di contenuti forti, ispirati a """"Postoristoro"""" di Tondelli, e personaggi epici, come quelli di Andrea Pazienza. In particolare, il fumetto, ispirato a """"Perché Pippo sembra uno sballato"""", è la degna conclusione di un lavoro che tenta di scavare nelle opere dei simbolisti francesi e in quelle decadenti, nel fumetto alternativo, nelle innovazioni dei poeti della Beat Generation e nella Pop art. Con un linguaggio articolato, percorso da citazioni, rielaborazioni e dall'uso della tecnica del cut up, talora volutamente sgrammaticato, il libro di Giuseppe Albanese parla attraverso i suoi personaggi e attraverso essi diventa io narrante. Alla fine, non sarà lui a essere letto, ma il lettore stesso a leggere dentro di sé."" -
Le diverse. Fotografie di parole per un album
Un album di fotografie dedicato ai giovani, una raccolta di storie, brevi squarci di vita vissuti dall’autore nei paesi in cui ha lavorato. Scene di umanità differenti ma simili, vicine nel quotidiano: Le diverse, poiché la maggior parte di queste foto ritrae le donne, quelle ignorate, dimenticate, sconosciute. Fatma, che indossa il velo per visitare la sinagoga di Djerba, Deng che getta via la maschera di giovane partner di un’importante società per tornare a essere una ragazza che accoglie un ospite in famiglia. Il frammento del libro di una giornalista siriana, Samar Yazbek, che in mezzo agli orrori di una guerra assurda dedica poche righe al conflitto. Al conflitto sì, ma come lo combatte una donna. Senza assumere un tono didascalico, Alessandro Costa intende suscitare «pensieri e riflessioni, come fanno le fotografie di una mostra attaccate al muro», in coloro che sapranno leggere la testimonianza, espressa o silenziosa, visibile o invisibile, delle donne, e un messaggio di comprensione e solidarietà, nel nome della vita e del rispetto della dignità altrui. -
L' indistinto urto dei ricordi
Un romanzo di introspezione psicologica, una complessa e polifonica vicenda amorosa. Silvia che non riesce a seguire la realtà delle emozioni, Giacomo fin troppo bravo a comprenderle. E un altro uomo, Paolo, che impara dalle proprie bugie. Un evento inatteso cambia gli equilibri, sconvolge le loro vite e l’amore si sgretola, senza possibilità di ricomporre i pezzi. Ma nel gioco eterno di chi cerca e di chi fugge, le tensioni che si generano riescono, in ogni caso, a creare bellezza e senso. Una trama semplice quella costruita da Luca Navarra, in cui le difficoltà presenti nelle relazioni affettive e la figura di una donna, Silvia, sono il perno di una narrazione che ruota intorno alla fragilità e alla profondità del femminile, e alle conseguenze per chi le subisce. -
Le notti mancate
Cosa accomuna un aspirante chef e una prostituta? Un cane e uno scultore? Un prete e una insegnante, una moglie gelosa e un pazzo che passa il suo tempo a lanciare arance contro un muro? Apparentemente nulla. Eppure, a ben guardare, qualcosa c’è. Diciassette personaggi, diciassette piccole storie completamente diverse fra loro tenute insieme da un collante estremamente potente: la sfortuna. Protagonisti di questa antologia sono persone comuni, dotate di un insieme di luci ed ombre che, partendo da uno stato di difficoltà, di disturbo controllato, finiscono per essere travolte da una vera e propria esplosione. Ogni racconto diventa così lo specchio delle meschinità dell’essere umano, specchio che riflette e fa riflettere, specchio che svela quel che a volte preferiremmo non notare. Perché siamo tutti mossi da piccole invidie e gelosie; perché tutti, almeno una volta, abbiamo preso la decisione sbagliata per il motivo sbagliato; lasciando che fosse l’irrazionalità a governarci, i nostri istinti a prendere il sopravvento. Ma si può davvero parlare di sfortuna? O forse sarebbe più corretto pensare che una sorta di “divina provvidenza” si sia improvvisamente rivelata perché stanca di vederci sbagliare? -
L'angelo della morte
Valeria vive un’esistenza serena, conquistata dopo anni di meditazione e viaggi introspettivi. Una vita dedicata alla campagna che amava sin da bambina. Una zona d’ombra che riaffiora tra i suoi ricordi viene però a intaccare quell’equilibrio tanto agognato: la relazione con Jerry, vissuta nell’adolescenza, e il turbamento provocato dalla sua fine torneranno a galla trascinando con sé le inquietudini irrisolte del passato. Con uno stile fluido e un ritmo travolgente, Paola Starace costruisce una narrazione dettagliata e intima, nella quale destino e libero arbitrio si intersecano sin dal primo momento. L’autrice proverà che l’inquietante meccanismo della mente umana è capace, ancora una volta, di stravolgere un finale ormai annunciato. -
Il colore dei colori
Un uomo si sveglia su una spiaggia. Non ha alcun ricordo di sé, ma sa che deve ritrovare sua figlia. Un gruppo di pescatori lo trova e lo porta al villaggio, dove viene curato da Chamán, la Guaritrice, di cui si innamora. Segue il racconto della vita nel villaggio e di coloro che lo abitano. I Luchadores, i combattenti che terrorizzano il villaggio, ma anche Yera, Nit e Rafael, che gli insegnerà a pescare. Dalla sarta Prudente scopre che da anni l’isola sta aspettando un’anima antica che sblocchi una condizione che si protrae da oltre un secolo, così che ogni abitante possa raggiungere lo scopo della propria vita. Il colore dei colori è il diario di un uomo senza passato, una metafora della vita: tutti nasciamo senza ricordi. Gli eventi si svolgono in un tempo e in uno spazio indefiniti, ma nel suo cammino il protagonista scopre di aver vissuto innumerevoli volte e si ritrova circondato dagli amici di sempre. Ogni colore rappresenta una fase della vita: la nascita, l’amore, la ricerca di un proprio posto nel mondo, il contatto con il proprio Io che finalmente viene lasciato fluire.