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Da quando ho iniziato a lasciarti
Quattro donne nella Città Eterna, dove di eterno non è rimasto nulla. Quattro donne alle prese con le loro storie sull’orlo del fallimento. Francesca, Marina, Anita e Eva si scoprono solidali di fronte al ricatto morale di uomini che le vorrebbero Medee furibonde, attanagliate dal rancore, paralizzate dai sensi di colpa, lacerate da amori impossibili. Rinascono fenici, meno romantiche certamente, ma più forti, più determinate, più spregiudicate e, sicuramente, più vincenti di prima. Quattro donne che si riscoprono autonome, indipendenti e ritrovano il valore della propria femminilità. Quattro storie di vita in bilico tra amore e disamore. -
Diario terapeutico del male
Tutto ha inizio con un velo di illusione e un diario. La protagonista, unica voce narrante del romanzo, non ha nome né volto, così come è sconosciuto il luogo in cui avviene il racconto della sua vita. Non ricorda molto del suo passato: fatti e tempi si accavallano nella mente, ma c'è un'analista a guidare il tortuoso itinerario alla riscoperta delle memorie. Frammenti, indizi, sensazioni e reazioni vengono annotati in un diario per tenere traccia del percorso. La donna desidera riempire le lacune della sua esistenza a tutti i costi. Durante le sedute riaffiorano eventi dolorosi, violenze, umiliazioni e crimini. E se la sconosciuta non fosse davvero quella che crede di essere? Rosanna Gaddi, con una prosa piana e uno stile limpido, riesce a penetrare negli anfratti più oscuri della psiche umana, instillando molteplici dubbi su una realtà ambigua e sfuggente. -
Troppo belli per essere colti
Bologna. Tra malcelate attrazioni e sentimenti taciuti Rebecca, Roby e Vlady, studenti universitari, hanno raggiunto un loro equilibrio. Dalle corse di Vlady ai miagolii della gatta Ciambella, tutto fila liscio nel loro appartamento finché l’arrivo della nuova coinquilina non sconvolgerà la loro dinamica ben collaudata. Véronique è bella, alla moda e così francese; ma, soprattutto, è una minaccia per Rebecca e per il suo titolo di regina della casa. Gelosia, insicurezza e situazioni paradossali: le peripezie di Rebecca sembrano non aver fine, ma questa serie di sfortunati eventi le farà capire il valore dell’amicizia, del rispetto del diverso e l’importanza di cogliere l’attimo. Elisabetta Innocenti si destreggia tra dettagli quotidiani e grandi temi con ironia e divertimento, riportando il lettore alla freschezza degli anni universitari, alle prime litigate e quei problemi che sembrano insormontabili ma non sono altro che le prove generali dell’età adulta. -
Uomo indeterminato
La solita giornata di lavoro, un inferno uguale a tanti altri, eppure diverso. Sebastian, impiegato a tempo determinato, tenta di definire la propria indipendenza, economica e non, tra cubicoli e open space della ditta dove è stato assunto. Mentre cerca di barcamenarsi tra responsabilità professionali che faticano a motivarlo e sporadici pisolini sulla sua sedia girevole, si ritrova non solo vittima di un irrimediabile incidente, ma anche dell'effetto domino di eventi rocamboleschi che coinvolgeranno l'intera azienda. Con la sua penna, Paolo Grillandi descrive la vita di un impiegato paralizzato nella sua indecisione dalla paura che la crisi economica incute e dall'apprensione che un impegno a lunga scadenza suscita. È lo specchio d'una generazione che, in tempi forse più fausti, sarebbe stata spedita a decimarsi in qualche guerra. -
Nessun altro
Nata per celebrare il quindicesimo anniversario della rivista «Segreti di Pulcinella», ""Nessun altro"""" è l'ultimo capitolo di un cammino intrapreso, nel 2005, da Massimo Acciai Baggiani, che, insieme a Francesco Felici, decise di fondare una rivista culturale di ampio respiro. Preceduta, nel 2005, dalla prima antologia e da quella per il decennale, pubblicata nel 2010, """"Nessun altro"""" raccoglie articoli e racconti dedicati al tema dell'«Altro»: opera di quindici autori rappresentativi, «solo una piccola parte del grande numero di autori che abbiamo avuto l'onore e il piacere di pubblicare sul web», scrive Acciai nell'introduzione, tanti quanti gli anni di vita di «Segreti di Pulcinella». """"Krob"""", una commedia scritta dallo stesso Acciai, apre l'antologia mettendo in scena un buffo personaggio che parla in esperanto, ospite di una famiglia italiana disfunzionale. Questa, insieme alle altre storie raccolte, porta il lettore a riflettere sull'attuale problema del rapporto con l'«Altro», inteso come individuo diverso da noi, promuovendo una pacifica e armoniosa convivenza, poiché «l'altro è il diverso, lo straniero, ma anche l'amico, il partner» o, per dirla con le parole di George Courteline, l'altro è colui di cui si diventa il destino."" -
Il monocolo di Tamerlano
Sette storie, ognuna con il suo sapore, la sua ambientazione. Fa da collante il tema dell'""altrove"""": a guidare i personaggi tra le trame beffarde del caso è, infatti, la loro natura di sognatori. Parallele visioni della realtà in grado di spingerli a compiere scelte audaci. Si passa, quindi, dalle cornici bucoliche della mitologia greca, riletta in chiave moderna, alla suspense metropolitana del thriller psicologico, passando per la magia senza tempo della fiaba di Natale, senza mai perdere il filo conduttore. Le atmosfere descritte scavano nel sottosuolo della mente tra il reale e l'irreale, mostrando le estreme conseguenze di un destino o di una scelta. Pierpaolo Lazzaro trasforma ogni racconto in un ponte tra la realtà oggettiva e quella materia ingarbugliata e suggestiva che fa capo all'inconscio, al sogno e a quel legame con l'ignoto che spaventa."" -
Un' ombra nel buio
In una calda estate romana, alle prime luci dell'alba viene ritrovato il corpo di una giovane ragazza, violentata e assassinata. A dirigere le indagini è la squadra Omicidi, capeggiata dal commissario Andrea Doria. La polizia stringe il cerchio intorno ai responsabili, ma l'intreccio si complica quando uno di loro viene ritrovato esanime e orribilmente mutilato. Un'altra forma di giustizia si muove per i vicoli della capitale: ma cosa è davvero giusto? Chi stabilisce le regole del confronto? Ha inizio una corsa contro il tempo, dove i ruoli di vittima e carnefice si mescolano tra loro. Al commissario Doria resta poco tempo per scoprire chi si celi dietro il volto del ""Giustiziere""""; egli anticipa ogni sua mossa, muovendosi nel lato più oscuro, inafferrabile come un'ombra nel buio."" -
Incroci paralleli e tragicomici
Avere una doppia vita può essere una salvezza, un rifugio o una condanna, per Bob, Maggie e Kate era forse un destino. Rispettabili a New York e contrabbandieri in Italia, tra pathos e business, vengono sorpresi da un’oscura tragedia: un giovane bello come Adone che aveva fatto di Maggie la sua Nausicaa, viene ritrovato riverso bocconi sulla battigia. È il decesso dell’esattore di un’organizzazione criminale. Ma chi lo ha ucciso? Forse una mafia concorrente? È finito il tempo delle lotte dei vecchi padrini, ma quel misterioso delitto allerta inquietanti sospetti. Perché la pace mafiosa continui, esso deve trovare un colpevole. Scoperta la vera identità di Adone, i tre americani si sentono adesso in pericolo. I fatti non coincidono più e tuttavia procedono incrociandosi nell’immaginario di chi insegue senza sapere chi, e di chi teme l’incognito inseguitore. Un racconto denso e ironico, tenace e leggero, ricco di annotazioni colte che danno all’incalzante vicenda lo spessore di una narrazione vigilata, destinata a svelare il senso d’incompiutezza della complessa realtà delle cose. -
I racconti di Coraldo
Coraldo, un piccolo borgo dell’Appennino campano, un territorio nascosto e anonimo che “non è più pianura, ma nemmeno ancora montagna”. Abitato da gente comune: un postino amante del vino, una banda di ragazzi alla ricerca di avventure, un maresciallo dei carabinieri che soffre d’insonnia. Persone semplici, alle prese con i propri guai, convinte che quanto accada fuori dalle mura domestiche non abbia niente a che fare con la realtà della vita quotidiana: fuori c’è la guerra, all’inizio sembra lontana, combattuta in luoghi sconosciuti, ne giunge appena una debole eco. Eppure, nell’estate del ’43, all’improvviso, tutto cambia e il conflitto entra prepotentemente nel destino di Coraldo, che si trova a dover fare i conti con quello, altrettanto tragico, dell’intera nazione. Con uno stile fluido e un linguaggio che fa ampio uso del dialetto locale, lo sguardo di Annalisa Pesiri si posa su numerosi personaggi, legati tutti dalla medesima e dolorosa condizione storica, che, in un modo o nell’altro, spezza e rovescia l’ordine delle cose. -
I bei tempi da dei
Un gruppo di conoscenti decide di condividere una vacanza per recuperare il contatto con la natura, irrimediabilmente compromesso dal vivere in città. Ritrovatisi in comitiva eterogenea, gli amici stabiliscono per gioco di darsi nomi da dei, nella speranza di provare a vivere senza ostacoli o limitazioni di tempo, senza doversi preoccupare degli affanni che affliggono l’umanità. Al termine di questa esperienza così lontana dalle loro esistenze di tutti i giorni, starà ai divini interpreti formulare un giudizio su sé e sugli altri, impresa quasi disperata in un mondo dove ogni sistema di riferimento si fa sfumato e inafferrabile. -
Ceneri dall'isola che non c'è
Nate, Mary, Jake e Matt sono i Neverland, quattro ragazzi che hanno inseguito un sogno di nome Rock 'n' Roll e sono riusciti a stringerlo tra le mani, per poi accorgersi che, tra le proprie dita, c'era solo cenere. Eppure, dopo essere stati inghiottiti da Los Angeles, dai soldi e dalla droga, continuano a rincorrere quell'isola perduta. Il loro percorso di vita è cosparso di storie, come quella di uno zio che impugna la lametta a mo' di katana di un samurai sconfitto, di una bambina malata di leucemia, di una donna sul cui seno si legge una frase dei Queen. La loro vita cambia quando Mary viene uccisa e Jake viene indagato per il suo omicidio. La penna passa nelle mani del detective Daniel Peterson che è costretto a seguire la pista artificiosa messa in atto dal vero assassino. Con una prosa limpida e con richiami ai brani che hanno segnato un'epoca, Stefania Prati canta la storia di una ricerca universale: trasformare l'esistenza in un itinerario onirico. -
Il dilemma di Cucuzzedda
La gestione fallimentare di un ristorante in una zona malfamata di Brooklyn, la lunga detenzione in seguito alla collusione con la ""mala"""" del posto e l'abbandono della consorte e dei suoi due figli all'indomani del ritorno in libertà: sono questi i fantasmi che perseguitano il sessantacinquenne Carmelo Maimone, nella calda estate lampedusana del 1980. La solitudine nella villa ereditata dal ricco fratello lo costringerà ad affrontare un altro scomodo ricordo: un figlio dimenticato nel grembo di Rosalia, una vecchia fiamma di gioventù. Quel figlio che lui non volle mai riconoscere, accecato com'era dalla voglia d'America. A riportarlo alla sua mente è l'incontro con la tartaruga Cucuzzedda, lo stesso nomignolo che Carmelo aveva affibbiato a un cucciolo simile, donato proprio a Rosalia oltre quarant'anni prima. Può essere solo una coincidenza? Con uno stile ironico e sagace, Giovanni Lo Giudice ci fa vivere i drammi e le peripezie di un uomo coraggioso e desideroso di riscatto."" -
La repubblica segreta
Publio Petronio, un avvocato civilista romano, trapiantato a Milano per amore, riceve due clienti che sono stati espulsi ingiustamente da Tabula Rasa, il nuovissimo partito fondato da Italo Peritrimma, un imprenditore dal passato oscuro. Le elezioni sono vicine, Tabula Rasa ha raggiunto il quaranta per cento dei consensi e Peritrimma sa parlare alla gente, infiammare le periferie. Grazie all'incarico ricevuto, Publio ottiene improvvisamente il suo quarto d'ora di celebrità ma - suo malgrado - viene coinvolto in una vicenda più grande di lui. Con uno stile ironico e spregiudicato ma, allo stesso tempo, sobrio ed elegante, Giovanni Iorio tratteggia uno scenario da guerra civile: la svolta autoritaria che ha investito il Paese spingerà il protagonista a indagare e a domandarsi cosa si nasconda dietro al partito di governo, facendo luce su un'organizzazione, la Repubblica Segreta, sorta nell'aprile del 1945, e svelando uno scenario inquietante che lo obbligherà a prendere delle decisioni fondamentali, per sé, per la sua famiglia e per il Paese. -
Se fosse un giorno sarebbe giovedì
I racconti presentati in questa raccolta ruotano tutti intorno a momenti rilevanti della vita dei protagonisti che si trovano a ripercorrere snodi significativi della propria esistenza e ad affrontare pensieri ineludibili per quanto dolorosi, in un faccia a faccia continuo tra presente e passato. Non si tratta di una rassegna di storie e situazioni che impongono una scelta, non ci sono seconde possibilità, i personaggi non vengono posti davanti a un bivio: ""Se fosse un giorno sarebbe giovedì"""" è un momento di rivelazione, per ognuno di loro. La vita è andata avanti ma non abbastanza da non poterne modificare la rotta e ricalcolare un percorso che si fa viaggio interiore, per acquisire coscienza e consapevolezza del proprio vissuto. Che sperimentino un tuffo nel vuoto o un viaggio nel tempo, i personaggi descritti da Daniela Donatella Pieruccini, con linguaggio intimo e un tono spesso disincantato, sentono di non potersi sottrarre al bisogno di autenticità, anche a costo di immergersi nell'oscurità dei propri abissi, per dare un senso al proprio futuro."" -
Il grande Ted
Un ragazzo si trova a fare i conti con sé stesso all'alba dei trenta. Pieno d'odio, rabbia e livore. Vessato e bullizzato a scuola e sul lavoro. Incapace di emozionarsi per tutto ciò che riempie la vita della gente comune. Sottoposto a pressioni economiche, infelice e sconfitto, sogna di cambiare vita: diventare un grande scrittore sulle orme di Bukowski e Fante. Con un realismo quasi esasperato e un linguaggio crudo David Bandini ci conduce dentro il Grande Ted: quando il protagonista scopre Ted Kaczynski e il suo ""Manifesto"""" pensa di aver trovato la strada per la libertà. Libertà dall'oppressione del lavoro, dagli obblighi sociali, dalla morale comune e dal controllo ossessivo della persona, con cui il mondo dei social ci rende schiavi. Come raggiungerla? Attraverso una vendetta violenta e dissennata. Attraverso la libertà di calare personalmente il sipario."" -
Oltre il domani. Un varco per l'universo
Anno 2382. Dopo la colonizzazione, delle tinte rosse di Marte è rimasto ben poco. Leonard Djon e Yuma Yanes, due mercanti dediti a traffici illegali, trovano un cadavere sulla loro astronave e se ne sbarazzano subito. Divisi gli incassi grazie all'amica e consulente finanziaria Ahida Karpov si separano. Leonard scopre che qualcuno sta indagando su di lui attraverso il sistema informatico centralizzato, ""il fantasma"""". Decide di accedervi con una falsa identità, ma le ricerche porteranno a risvolti inaspettati che lo condurranno a scoprire il nome dell'uomo ritrovato nell'astronave. Giuseppe Di Clemente proietta gli avvenimenti in un futuro lontanissimo, in cui passato e presente si intrecciano, portando con sé il lettore attraverso una serie di indagini dai risultati imprevedibili."" -
Sedimenti inversi
"Sedimenti inVersi"""" nasce dalle pagine d'un diario interiore rimasto a lungo silente ma mai sopito, attraverso cui l'autrice compie una riflessione sullo stare al mondo. Decantate dal tempo, le emozioni riaffiorano, la loro memoria si fa sostanza di meditazione. L'occhio interno del poeta può ora indagarle con sereno distacco, il suo io, depurato della voce autoriale, avviare un dialogo poetico con un tu vago e indefinito. La parola vivida, affilata, diventa metafora d'un sentire comune nel quale il lettore può riconoscersi. Un linguaggio leggero, privo di ampollosità lessicali, che plasma la materia emotiva attraverso i sensi: così possiamo sentire, toccare, vedere l'uomo nel suo essere o nel suo divenire. Una poesia, quella che caratterizza questa raccolta, che parte dai moti più intimisti per approdare a un sentimento di sofferta comunanza, giacché tutti siamo un po' animi spersi; travolti senza distinzioni da un senso di fragilità intensa, di permanente instabilità, condizioni queste che, se pure immanenti all'essere, connotano in maggior misura questi nostri tempi." -
Brevi racconti e aneddoti di viaggio
Pagine che fanno viaggiare con la mente, situazioni bizzarre, disastri scampati, incontri originali: questa raccolta non vuole essere né una guida, né un diario di viaggio, ma una selezione di divertenti episodi per gli amanti dei viaggi non organizzati. Il libro si divide in tre parti: Luoghi, Persone, Cose. Nella prima parte, attraverso il racconto di vicende curiose, descrive alcune località, spesso un po' fuori dalle rotte turistiche, o particolari situazioni vissute, come trovarsi in Tailandia durante lo tsunami del 2004. Nella seconda parte racconta di incontri, spesso fortuiti, con personaggi inconsueti, come il compagno di prigione di Nelson Mandela. Nell'ultima parte, descrive alcune cose per poi raccontarne un dettaglio, come le emozioni di chi guarda fuori da un oblò le immense vette del Karakorum. Con una scrittura limpida, uno stile leggero, spesso velato d'ironia, Eleonora Puca accompagna il lettore nei suoi viaggi e lo invita a lasciare i porti sicuri per abbandonarsi al piacere della scoperta. -
Voci capitoline
Le Voci capitoline sono venti reportagernsulla vita quotidiana in una delle piùrnantiche e immense città del mondo: unornsguardo rapido e fulmineo, una narrazionerndi mondi possibili, personaggi realmenternincontrati ed episodi accaduti.rnrnAlcune voci che ho uditornle ho trasformate in parole.rnEccole qui, perché, a seguire,rnognuno possa aggiungere le proprie.rnrnrnQuesti screenshot metropolitani possonornessere letti anche singolarmente o in unrnordine diverso da quello presentato. Essirnoffrono uno spaccato della società contemporanearne hanno, come argomento ernsfondo comune, la città eterna. Alcunernstorie sono realistiche, basate su incontrirne scontri sui mezzi pubblici, altre invecernpartono da fatti e atmosfere concreti perrnarrivare a situazioni surreali, corrispondentirna sogni o desideri dei personaggirnche animano questo teatro fantastico chernè la vita.rnRacconti ironici e comici si susseguono arnquelli più riflessivi e malinconici, catturandorncosì il lettore in un multiformernvortice emozionale.rnCon uno stile ironico e mai banale, SabrinarnSciabica ci fa viaggiare sulle montagnernrusse di una vita selvaggia che è quellarndella Roma odierna. -
Maryam
Non il solito romanzo sulla Madonna ma una storia raccontata in prima persona, man mano che gli eventi soprannaturali si affacciano nella vita di una ragazza palestinese che, grazie alla sua fede smisurata nel Signore, li accoglie spontaneamente, pur sottoponendoli al giudizio del suo carattere razionale e, per certi versi, rivoluzionario. Maryam è una donna forte e colta che lotta per la sua famiglia, per suo figlio e per l'umanità intera. Ma soprattutto è una madre che non ha paura di sfidare le ragioni politiche e storiche che determinarono l'assassinio di Gesù. Con uno stile semplice, spontaneo e ricco di emozioni, Luigia Altopiedi pone continuamente il lettore dinnanzi alla tensione derivata dalla sovrapposizione di queste due forti personalità: quella di chi guida la storia e quella di chi si racconta, manifestando sentimenti che non sempre traspaiono dai racconti canonici e teologici. Ed è proprio l'amore incondizionato per la giustizia e per la verità a rendere Maryam eternamente affascinante agli occhi di Dio e degli uomini, aldilà di ogni differenza di credo e culto religioso.