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Beata Chiara Badano. «Luce d'amore»
Chiara Badano nasce nel 1971. A nove anni scopre il Movimento dei Focolari, e ne fa il suo ideale. Alla fine del 1988 un terribile male incurabile: osteosarcoma con diffuse metastasi. Ha inizio la sua ""via crucis"""" negli ospedali. Chiara si abbandona docilmente e in modo totale alla volontà di Dio. Entra nella gioia eterna di Dio il 7 ottobre 1990. È beatificata il 25 settembre 2010."" -
Gianluigi
Una persona speciale, una persona che è stata capace di seminare il bene perché aveva un sogno: quello di liberare le persone da paure e da nodi interiori, attraverso proposte positive, come lavorare insieme, coltivare bene i prodotti della terra, imparare a essere uniti nel nome di Gesù. Spesso, alla fine di una lunga giornata di lavoro, lo si vedeva passeggiare nei cortili della missione con il suo grosso rosario che sgranava, ricordando le tante persone che si affidavano alle sue preghiere. Introduzione di Dino Franchetto. Età di lettura: da 6 anni. -
Beato Modestino di Gesù e Maria
Domenico Nicola Mazzarella nasce nel 1802. Il 3 novembre 1822 veste l'abito francescano a Piedimonte d'Alife, assumendo il nome di Modestino di Gesù e Maria. Nel 1854, scoppia l'ennesima epidemia di colera: Padre Modestino, offrendo generosamente la sua vita per salvare il popolo napoletano, il 22 luglio contrae il morbo e muore due giorni dopo. Il 29 gennaio 1995 è beatificato da Giovanni Paolo II. -
La chiesa di Sant'Antonio Abate a Quarona. «Dal Monte al Piano». Ediz. a colori
La chiesa, intesa come edificio, è il luogo dove si incontra un'altra chiesa fatta di ""pietre vive"""", come ci rammenta san Pietro. Siamo noi battezzati a formare questa chiesa che ha bisogno di spazi, di luoghi appropriati e di oggetti sacri per celebrare il grande mistero di Dio che ha deciso di abitare con noi."" -
Santi, beati e testimoni della fede nella Chiesa di Palermo
Le nostre Chiese locali non dovrebbero dimenticare di essere oggi il frutto del lungo pellegrinaggio di una comunità credente; noi, cristiani del nostro tempo, dovremmo ricordare di essere bambini sulle spalle di giganti, eredi di una storia di santità che dalle origini ai giorni nostri ci chiama e ci coinvolge... I santi, i beati, i testimoni della fede sono i capolavori che lo Spirito stesso ha suscitato: uomini e donne, fragili come tutti, divenuti Vangelo vivente in una terra e in un’epoca. Di questo flusso di grazia anche Palermo, così come ogni Chiesa locale, è testimone. Numerose sono le personalità straordinarie che hanno illuminato la storia della Chiesa palermitana, dal Vescovo Mamiliano e Rosalia, nei primi secoli, fino a don Giovanni Messina, nel secolo scorso, e al martire don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993. Valorizziamo, dunque, i santi delle nostre terre perché essi ne sono il tesoro, loro che hanno incarnato il Vangelo nelle stesse strade in cui oggi camminiamo, fra la nostra stessa gente. -
Madre Teresa Quaranta. Missionaria del Sacro Costato
Nell'anno commemorativo del 50° anniversario della sua nascita al cielo, con questo pur piccolo lavoro, si vuol rendere omaggio a questa benemerita Madre e, insieme, diffondere la conoscenza della sua figura, della santità della sua vita e delle sue non comuni virtù. -
Giordania. «La porta del cielo»
Le pagine di questa guida offrono notizie storiche e culturali in genere che possono essere preziose sia per coloro che siano in viaggio in Medio Oriente, sia per tante lettrici e tanti lettori che desiderino iniziare un percorso di approfondimento non necessariamente in vista di recarsi in questa zona del mondo. Questa guida aiuta a conoscere le località della Giordania che hanno attinenza con la Bibbia ed in particolare con il Nuovo Testamento. -
San Gaudenzio primo vescovo di Novara
Dal punto di vista strettamente critico di Gaudenzio si sa pochissimo: con molta probabilità egli fu Vescovo di Novara dal 398 fino alla sua morte nel 418. Secondo la più antica tradizione, Gaudenzio era originario di Ivrea, di nobile stirpe. Fortemente attratto, sin dall'infanzia, dalla vita religiosa, divenne sacerdote. -
Pietro
In questo piccolo libro l’autrice presenta la storia di Pietro Gamba, un medico che ha fatto della sua vita una missione verso i campesinos (i contadini) della Bolivia, la sua fede in un Dio fatto uomo e il credere fermamente nella provvidenza lo ha portato a realizzare un sogno che sembrava impossibile realizzare. Età di lettura: da 6 anni. -
San Vincenzo Ferreri. Uomo della Parola, predicatore della verità, apostolo della pace
Valenza (Spagna). Vincenzo Ferreri nasce il 23 gennaio 1350. A circa diciassette anni, nella sua città, entra nell'Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani). Tappe della sua formazione spirituale e culturale saranno anche Barcellona, Lerida e Tolosa. È presto conteso in diverse città come professore e come consigliere e confessore. Avignone (Francia). È chiamato da Benedetto XIII ad Avignone come Penitenziere Apostolico e Maestro-Teologo. Guarito miracolosamente da una grave malattia, Vincenzo lascia il Palazzo dei Papi e si ritira nel convento domenicano di Avignone. Italia. Il '22 novembre 1399, lascia Avignone per dedicarsi ad una missione itinerante di evangelizzazione in Europa: Spagna, Francia, Svizzera e Italia del Nord avranno il privilegio di ascoltare la Parola di Dio da lui annunciata con forza e dolcezza. Più volte attraverserà il Piemonte, la Savoia, la Liguria, la Lombardia, fino a Bologna, impegnandosi sempre nell'appassionata predicazione del Vangelo e nel portare pace tra le fazioni. Migliaia di persone cominciano a seguirlo ovunque. La sua predicazione è accompagnata da innumerevoli miracoli, in particolare di guarigione, e da una speciale capacità di consolare gli afflitti e i sofferenti. Vannes (Francia). Trovatosi, nel 1419, a predicare la Quaresima a Vannes, Vincenzo si ammala e il 5 aprile muore. Qui sono ancora custodite e venerate le sue spoglie mortali. -
Gaudete et exsultate. Esortazione apostolica del santo padre Francesco sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo
Non ci si deve aspettare qui un trattato sulla santità, con tante definizioni e distinzioni che potrebbero arricchire questo importante tema, o con analisi che si potrebbero fare circa i mezzi di santificazione. Il mio umile obiettivo è far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità. Perché il Signore ha scelto ciascuno di noi ""per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità"""" (Ef 1,4)."" -
Santa Zita vergine
Zita nasce all'inizio del Duecento a Monsagrati in una famiglia povera. Passa l'infanzia e la fanciullezza tra casa, chiesa e lavoro. Le ristrettezze economiche ne condizionano il sano sviluppo fisico; la formazione religiosa cristiana eccellente unita a un'indole amabile e a una straordinaria generosità la fanno ben volere da tutti. A dodici anni entra al servizio della facoltosa famiglia Fatinelli di Lucca. In poco tempo attira la stima e la benevolenza dei padroni di casa: Zita si dimostra operosa, responsabile e onesta nelle faccende domestiche, buona e rispettosa con tutti, pia nella preghiera, generosa con i poveri. Decide nel suo cuore di consacrare tutta se stessa al Signore. Dopo dodici anni di servizio viene messa a capo di tutto il personale della casa. Il 27 aprile 1278, ultrasessantenne, Zita muore ""in odore di santità"""". Sarà canonizzata da papa Innocenzo XII il 5 settembre 1696."" -
Fra' Andrew Bertie. The first servant of god grand master of the sovereign military Order of Malta
Nel corso del suo ministero Fra' Andrew Bertie è testimone e protagonista di grandi cambiamenti nella vita dell'Ordine, dallo sviluppo delle attività umanitarie alla riforma della Carta Costituzionale; la sua attività di Gran Maestro si concretizza soprattutto in grandi iniziative sociali presso molti Paesi del mondo. È attualmente in corso la Causa di Beatificazione e di Canonizzazione del Servo di Dio Fra' Andrew Bertie. -
Beato Giuseppe Benedetto Dusmet. Benedettino, arcivescovo di Catania e cardinale: pane, fede e umiltà
Il 25 settembre 1988 Dusmet è proclamato Beato da Giovanni Paolo II. Nell'omelia della solenne celebrazione in piazza San Pietro il Papa ne sintetizza la vita e l'esemplarità: ""Egli si erge quale testimone della carità evangelica [...]. Fece della povertà, vissuta in funzione di servizio e di donazione agli altri [...]. Grande rilievo ebbe pure l'opera da lui svolta a servizio dell'Ordine Benedettino, a cui apparteneva [...]."" -
In principio è l'amore
Una riflessione sull'amore considerato da prospettive diverse a cominciare dall'amore di Dio per l'uomo, da quando Adamo ed Eva passeggiavano nudi in quel giardino in Eden a oriente ove germogliavano alberi graditi alla vista e buoni da mangiare tra cui l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male. Prefazione di Costante Scarpellini. -
Santa Marta a Varallo. La chiesa scomparsa. Ediz. illustrata
La chiesa di Santa Marta, a Varallo, fu demolita nel 1931 per consentire un nuovo assetto urbanistico della piazza centrale della città. Molti si potrebbero domandare perché una ricerca ed una pubblicazione su una chiesa che non esiste più, con le numerose altre che ci sono sparse sul nostro territorio. La risposta è molto semplice: per cercare di adempiere a quello che potremmo definire il ""debito della memoria"""". Un contributo per non dimenticare tante pagine importanti della storia, non solo religiosa, ma anche civile e culturale, della nostra Varallo."" -
Padre Lino da Parma
Il 23 giugno 1967, Paolo VI tenne un discorso ai superiori provinciali dei Frati Minori provenienti da tutto il mondo per il Capitolo Generale. Richiamando le linee portanti del carisma francescano, fece il nome di due modelli che lo avevano incarnato. Fra i tanti, grandi di santità e dottrina, scelse questi due: San Francesco e frate Lino da Parma. Questo il passaggio del discorso del Papa: ""Frate Lino, di Parma, è vostro; e quanti fra voi come lui irradiano nel nostro tempo, e non solo nel campo dell'assistenza popolare, ma anche in ogni settore delle umane necessità, in quella religiosa e missionaria per prima, la luce benefica ed amica della carità, inventiva e sollecita, che omnia suffert, omnia credit, omnia sperat, omnia sustinet [Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta] (1 Cor 13,7). Della carità, non vive forse la Chiesa?""""."" -
I martiri dell'Uganda
Nel dicembre 1878 giungono in Buganda (regione meridionale dell'Uganda) i primi missionari d'Africa del cardinale Charles Lavigerie, i cosiddetti ""padri bianchi"""". Il re Mutesa, pur accogliendoli, rimarrà sempre un personaggio estremamente ambiguo barcamenandosi tra paganesimo, islamismo e cristianesimo a seconda delle convenienze del momento. Il 7 novembre 1882 i missionari, in pericolo, devono abbandonare la Missione, rifugiandosi in una più accogliente zona limitrofa e lasciando in Buganda un pugno di cristiani e 250 catecumeni. Nonostante ciò il cristianesimo si propaga in quelle terre grazie proprio all'infaticabile ed eroico impegno di evangelizzazione dei pochi giovani cristiani rimasti. Alla morte del re Mutesa, il 10 ottobre 1884, gli succede uno dei figli, Mwanga, che inizialmente simpatizza per i cristiani; tra i paggi della sua corte, infatti, sono numerosissimi i convertiti. Il re fa ritornare nella sua terra i missionari europei. Ben presto però trasforma la sua iniziale benevolenza in odio feroce: il 15 novembre 1885 fa uccidere il suo maggiordomo Giuseppe Mukasa; tra la fine di maggio e i primi di giugno del 1886 fa trucidare decine tra servitori, paggi e funzionari, per la loro fede cristiana; il gruppo più numeroso, formato da cattolici e anglicani, è martirizzato il 3 giugno 1886 a Namugongo; il 27 gennaio 1887 fa decapitare Gian-Maria Muzeyi. Papa Benedetto XV, il 6 giugno 1920, beatifica ventidue gloriosi martiri, che vengono canonizzati l'8 ottobre 1964 dal pontefice Paolo VI."" -
Che ci si creda o no. Racconti brevi di varia umanità
"In questa silloge di racconti ho voluto raccogliere alcuni contenuti della mia fede, cristiana e cattolica, e l'ho fatto attraverso il linguaggio narrativo, quello che più mi appassiona e che sento mio. Nei racconti, quindi, si parla di Dio, ma senza presumerlo né darlo per scontato, anzi in alcuni casi non lo si nomina affatto; chissà che il lettore non trovi altre ragioni per motivare ciò che trova scritto. Ne sarei felice, perché credo che il presupposto di qualsiasi dialogo sia partire senza presupporre niente"""". Paola Caiani" -
Beato Giovanni da Montecorvino. L'evangelizzatore della Cina
Primo apostolo della Cina e primo tra gli europei che su fragili barche approdò alla terra di Confucio. Elevato da Clemente V ad arcivescovo di Pechino e a patriarca di tutto il mondo tartaro a cui per quarantacinque anni predicò la fede di Roma.