Sfoglia il Catalogo feltrinelli024
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 381-400 di 10000 Articoli:
-
Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa
Il 23 luglio 1993, sotto i colpi dell'esercito dell'autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh, la città di Agdam viene rasa completamente al suolo. La popolazione fugge verso altri villaggi o verso la capitale Baku: sessantamila abitanti di quello che storicamente era stato un importante e vivace centro dell'Azerbaigian sono costretti a lasciare le proprie case ridotte in macerie e a diventare profughi nel proprio Paese. L'unico portabandiera di quella che era una città rimane la sua squadra di calcio. Il Qarabag trova nella sua condizione di squadra in esilio la forza e il sostegno di un popolo che ha perso tutto, al quale rimangono solamente le gesta di undici giocatori su un campo di calcio per ricordare la propria casa e mantenere viva la speranza di poter un giorno tornare nella propria terra. La squadra, guidata dal tecnico Curban Curbanov, uomo di poche ma dense parole, stupisce l'Europa intera, raggiungendo prima i gironi di Europa League e poi il traguardo storico dei raggruppamenti di Champions League. Questo libro narra questa incredibile impresa sportiva e soprattutto racconta come quello stemma dei due cavalli rampanti sia diventato l'emblema di un popolo intero, di una nazione che lotta, soffre e gioisce sognando il ritorno a casa: molto più di una squadra di calcio, insomma. -
Sogni e realtà. Un viaggio nella FA Cup e nel cuore del calcio inglese
Nel panorama calcistico mondiale, la FA Cup è indubbiamente il torneo a eliminazione diretta più affascinante, e rappresenta una tradizione impossibile da replicare. A molti appare come un residuo del passato, un curioso anacronismo che si affianca ogni anno allo spettacolo sfavillante della Premier League. Ma c'è una FA Cup che inizia ad agosto e finisce a gennaio e una che inizia a gennaio e finisce a maggio. Qualsiasi squadra ai nastri di partenza del turno extra preliminare è solo a tredici partite da Wembley. Basta vincerle tutte. Forse non sarebbe possibile nemmeno in un romanzo, ma a nessuno è proibito sognare, anche solo per una notte, anche solo per novanta minuti. Per farci vivere da vicino questi sogni, Stefano Faccendini ha seguito, partita dopo partita, l'edizione dell'FA Cup 2017-18. Ne è uscito un libro di viaggio, un viaggio al centro del calcio inglese. Un libro che ci racconta di impianti sportivi persi nel nulla, di tifosi incredibilmente appassionati, di partite fra calciatori che sembrano appartenere a universi distanti anni luce, ma che per un pomeriggio si sfidano alla pari, e ogni tanto capita che non vinca il migliore. -
Scusate, ma la mamma sono io! Manuale per future e neo mamme che vogliono sopravvivere a una valanga di critiche e consigli non richiesti
Quando nasce un bimbo nasce anche una mamma. C’è bisogno di tempo e di un po’ di allenamento per imparare a interpretare i bisogni del proprio bambino, ma le mamme hanno tutte le carte in regola per riuscire egregiamente nell’impresa. Capita spesso, però, che arrivino consigli non richiesti, osservazioni o addirittura critiche da parte di parenti, amici, conoscenti e non, che interferiscono con le scelte della mamma e la rendono insicura. Ogni aspetto dell’accudimento del bebè viene esaminato e sottoposto a giudizio. Sì, perché quando c’è di mezzo una neo mamma ecco che tutti, ma proprio tutti, si sentono autorizzati a dire la loro. Ebbene, questo libro è uno strumento prezioso per districarsi tra consigli e giudizi di ogni genere e indirizzare le energie di quanti circondano future e neo madri verso attività decisamente più utili… come l’aiuto pratico e l’incoraggiamento. Un manuale di autodifesa per ricordare a tutti che la mamma è la vera esperta del suo bambino e ha le competenze necessarie per prendersene cura e renderlo felice. Con tante informazioni per prepararsi alla nascita, allattare e accudire serenamente il proprio piccino, in ogni situazione. -
Kobe Bryant. Il morso del Mamba. Dall'Italia alla NBA, la storia di un predestinato. Nuova ediz.
Non è da tutti chiamarsi come una bistecca. La scelta di Joe, grande impallinatore di retine sui due lati dell’oceano, per il nome del terzogenito della famiglia Bryant, nacque a tavola. Proprio mentre riceveva la splendida notizia che la famiglia si sarebbe allargata, “Jellybean” stava gustando il suo piatto preferito, una bistecca Kobe, appunto, e la decisione fu immediata. Nessuno, nonostante il DNA di famiglia, avrebbe potuto prevedere che, qualche mese dopo, la data 23 agosto 1978 avrebbe segnato l’apparizione nel firmamento del basket NBA di uno dei più fulgidi e vincenti talenti di sempre. Anche perché la sua prima parte di vita, Kobe l’avrebbe trascorsa lontano dagli Stati Uniti, in Italia, dove giocava papà Joe. Un percorso di formazione umano e sportivo che ha fatto tappa a Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia prima del ritorno negli Usa, dove Kobe inizia, fin dalla Lower Merion High School, a mietere record. Poi la scelta rischiosa di saltare il college, il draft del 1996, il gran rifiuto degli Charlotte Hornets e l’approdo nei Los Angeles Lakers. Il resto, davvero, è storia: una storia di grandi vittorie, brutti passi falsi e incredibili primati. La storia di un ragazzo e di un atleta straordinario, sempre pronto a rialzare la testa con orgoglio, per far vedere al mondo, ancora una volta, chi è il numero uno. -
Sono italiana, ma voglio smettere
Ecco a voi le migliori performance di Francesca Reggiani, i monologhi raffinati e allo stesso tempo dissacranti che l’hanno resa autrice e attrice unica nel nostro panorama teatrale. Una comicità che non cede a nessun compromesso e sa far riflettere sulle debolezze umane. Reggiani ci racconta i suoi personaggi più famosi: Ferilli, Pravo, Loren, Parietti, Santanché, Sciarelli, Versace, Flavi. Parodie esilaranti, ma costruite senza mai perdere di vista la delicatezza. Un libro che diverte e coinvolge, come tutti i lavori di una delle più popolari comiche italiane degli ultimi decenni. -
Il nuovo libro di Piero Angela
«Il nuovo libro di Piero Angela è un testo scolastico dedicato a quegli sturienti che non sanno né leggere, né scrivere, né pronunciare le parole più elementari (come mamma, papà, cacca, esaugurazione) – e che pertanto si limitano a mugugnare. Si va da un dizionario di base al più classico dei dettati, passando per prublemi matematici da risolvere, temi da svuolgere e già svuolti e approfondite antulugie, complete di accurate biografie dei sincoli autori. L’opera didattica contiene errori ortografici e grammaticali, vuoi per un fatto di spuntaneità e innovazione, vuoi perché ci sono già arrivati i soldi dal Mini-stero. Nel 1973 il musicista tedesco Friedel Berlipp, in arte Berry Lipman, compone il brano Die Girls Von Panamaribo ottenendo un successo di vendite non trascurabile; molti gli arrangiatori che si cimenteranno in versioni alternative dell’opera. Quest’ultima cosa che avete letto non c’entra niente. L’editore mi ha implorato di allungare la sinossi per una questione di spazi, altrimenti dice che o si fa monaca o si uccide. Peraltro, sta attraversando anche un brutto periodo: lo ha lasciato il fidanzato, tale Enzo, un inguardabile energumeno di 79 anni a cui lui aveva intestato anche un appartamento in centro. Nonostante lo stato di opulenza, Enzo è scappato in Messico fregandogli gli ultimi 3.550 euro rimasti, più i soldi del Ministero. Ora l’editore versa in uno stato pietoso. Gli ho già prestato 3 euro. Cercheremo di recuperare con le vendite». -
Io Matranga, tu Minafò! Come inguaiammo la comicità... e altre storie
In Sicilia non si smette mai di imparare. È quello che ci insegnano Matranga & Minafò con i loro sketch esilaranti e i loro testi al limite dell'assurdo, vere e proprie sequenze di un grande varietà surreale. La Sicilia è un mondo a parte, e in questo libro i due comici vogliono dimostrarlo. Un mondo in cui il dialogo diventa poesia, comicità e sintesi al di fuori del normale, un viaggio virtuale nella Trinacria, perla del Mediterraneo e ombelico linguistico di un mondo fatto di ardite metafore, iperboliche similitudini, bizzarri modi di dire e bislacche allegorie. Insieme all'origine di alcune delle espressioni più colorite del lessico della terra che ha dato i natali a Sciascia, Pirandello e Camilleri, scopriremo una realtà fatta di umorismo involontario e comicità genuina. La risata è il sentimento più grande dopo l'amore. Malgrado ciò, puoi passare una vita senza fare l'amore, ma non puoi passare una vita senza ridere. -
Ci vorrebbe un mondiale
Come diceva Federico Buffa in apertura di una sua fortunata serie televisiva, i Mondiali hanno scandito i tempi della nostra vita, e sempre lo faranno. È questa la traccia nella quale si muove questo libro, attraversando i quarant'anni che passano dal giugno del 1978 al giugno del 2018, dai Mondiali d'Argentina a quelli di Russia, ai quali, come tutti sanno, la Nazionale italiana non partecipa, lasciando vuota una casella che riempiva da sessant'anni di fila. Una traccia, non l'unica direzione nella quale si sviluppa la narrazione, che in uno stile fluido trova molteplici strade per legare le vicende del protagonista Pascal a quelle della Nazionale impegnata nel torneo che è massima espressione dello sport più popolare del mondo. In tante partite ad alta tensione si rispecchiano le emozioni di una vita: perché nel grande racconto dei Mondiali non si rintracciano solo i gol di Paolo Rossi, le notti magiche o le urla di Caressa, ma anche tante storie di persone che legano i propri destini con il filo dell'amore. Prefazione di Mario Kempes. -
Indimenticabili. I migliori mondiali della nostra vita
"'Speravo de' morì prima!'. Nel pensiero espresso da un caro amico a ridosso della clamorosa mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali di calcio è racchiusa tutta la delusione di un popolo che per generazioni ha associato alle imprese della Nazionale italiana ricordi di vita indelebili. Nessuno aveva mai preso in considerazione l'ipotesi di un Mondiale senza gli azzurri. E allora non resta che ricordare, appunto. Questa raccolta a firma di scrittori, sceneggiatori, cantanti, attori e semplici innamorati del calcio è un viaggio a ritroso nei sentimenti di ognuno di noi. Ogni racconto, ogni campione (Pelé, Maradona, Platini, Riva, Cruijff, Kempes, Mùller, Matthaeus, Zidane, Ronaldo, Zico e tantissimi altri) sarà un tuffo al cuore. Emozioni uniche, indimenticabili."""" (Stefano Discreti)" -
Donne, vodka e gulag. La vita spezzata di Eduard Streltsov, il campione
Era giovane, bello, forte, ma a soli ventun anni venne spedito nel gulag e la sua carriera venne spezzata. Eduard Streltsov, centravanti della Nazionale sovietica e della Torpedo Mosca, capocannoniere del campionato russo a soli diciotto anni e capace di segnare una tripletta al debutto nell'Urss, era un ragazzo adorato dalle folle, ma aveva un comportamento troppo ""occidentale"""" per il regime comunista: sopra le righe, col vizio dell'alcol e delle donne, sfrontato a tal punto da ripudiare la figlia di un'importante dirigente del Partito. Nel 1958, alla vigilia dei Mondiali di calcio in Svezia, venne coinvolto in una controversa vicenda di stupro e condannato ai lavori forzati. Per cinque anni trasportò tronchi d'albero e trattò l'uranio, poi tornò a giocare e vinse il campionato con la sua Torpedo, ma la sua parabola era stata irrimediabilmente compromessa. A sessant'anni di distanza dal caso-Streltsov, torna in libreria la vera storia del Pelé bianco che l'Urss si negò."" -
Improvvisamente... Niente!
"Improvvisamente… niente!"""" è un testo unico: tutto quello che c’è scritto a prima vista sfugge da ogni senso logico, e ancor di più a ogni catalogazione. È una vera summa del linguaggio di Francesco Paolantoni, attore e scrittore noto per le sue continue contaminazioni tra il reale e il surreale. La comicità dissacrante che l’ha reso famoso attira sempre l’attenzione sui significati e sui valori delle cose, anche quando sembra che tutto sia solo un gioco volto a strappare una risata. Con le sue battute fulminanti Paolantoni cerca di creare una costante interazione tra lettore e scrittore, e di questo si dice orgoglioso. Ecco a voi un'operetta di rara forza, un incastro perfetto tra impegno e comicità." -
Psicologia della bellezza
La personalità viene indagata osservando l'immagine che ogni persona costruisce di sé o che insegue.rn«Valeria Arnaldi analizza le routine della bellezza femminile cercando di trarne indizi sulle esigenze psicologiche che spingono a fare queste scelte» – RobinsonrnrnL'acquisto di un cosmetico, la scelta - o il sogno - di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica, anche estremo. E ancora, l'abbigliamento scelto, la pettinatura sempre uguale o invece cambiata continuamente. Ogni piccolo gesto, apparentemente insignificante, può dire molto del nostro rapporto con lo specchio e con il nostro riflesso. Gli abiti che si acquistano rivelano tanto della personalità di chi li sceglie, quelli che si indossano possono svelare segreti anche delle costrizioni alle quali ci si sente sottoposte, nel lavoro e in famiglia. Così le scarpe: il tacco 12 parla di seduzione e di un desiderio di affermazione, la scarpa bassa confessa invece il tentativo di passare quasi inosservate, veloci e senza fare rumore. E così via, dal ritocchino per contrastare i segni del tempo all'operazione invasiva per rimodellarsi secondo il proprio immaginario, a sua volta spesso figlio di canoni e modelli proposti da società e media. La personalità viene indagata osservando l'immagine che ogni persona costruisce di sé o che insegue. Dalle patologie di non accettazione alla capacità di ripensarsi, a vincere è una richiesta diffusa di bellezza, che supera la materia di carne e ossa per far trionfare l'idea che di sé si vuole trasmettere agli altri, tra make-up, parrucchiere, look, profumo. Perché quando ci prepariamo per uscire confessiamo chi siamo realmente, e soprattutto chi vorremmo essere. -
E tu sai chi sei? Test per scoprire i segreti di personalità e amore
Sei impulsivo o razionale? Come ti vedono i tuoi colleghi? La tua relazione è agli sgoccioli o sei pronto per il grande passo? È vero amore o sarà solo un flirt? Hai bisogno di una vacanza? Una selezione di test su personalità, amore, coppia, carattere, lavoro e vari aspetti della vita, per cercare di capire, anche con un pizzico di ironia, chi siamo – o chi è la persona che abbiamo accanto – e chi vorremmo essere, cosa sogniamo e cosa non siamo riusciti a dimenticare. Basta rispondere a pochi quesiti, seguendo istinto, emozione, attimo, e poi conteggiare le risposte per ottenere un ritratto fedele del periodo che si sta vivendo. Il destino non è scritto nelle stelle ma si può seguire la sua trama, ogni giorno, nei piccoli gesti che si compiono. E, soprattutto, nelle domande che ci si pone. -
Elogio del pianoforte. Storie di tasti tra Caccioppoli, Gould e altri eroi
Le brevi storie che danno forma a questo libro sono quasi tutte di pura invenzione. Reale è invece l'amore che Lorenzo Hengeller prova ed esprime per questo strumento e per i grandi musicisti che l'hanno esaltato nel corso dei secoli. Il tutto passa sotto la lente della leggerezza. I punti di vista sono ""allegramente"""" personali e non c'è nulla di serio, almeno apparentemente. Un libro che è uno svago, una divagazione, un esercizio di comicità. Hengeller riversa su carta la verve che l'ha fatto conoscere al grande pubblico, anche televisivo, come uno dei musicisti italiani più coinvolgenti e comunicativi, continuando a meravigliare con la sua sottile ironia, che fa comparire d'incanto anche dove sembra più difficile immaginare di trovarla."" -
Lo zio buono
La vita spettacolare di Felice Andreasi con questo libro viene in qualche misura rinnovata, e per la prima volta emerge nella sua autentica originalità. La sua osservazione funambolica sul tempo vissuto dimostra come non mai che nella comicità la leggerezza non è necessariamente superficialità. Andreasi si è sentito da sempre scrittore (e pittore) prima ancora che attore. ""Lo zio buono"""" racconta di un uomo particolarmente curioso, che si è sempre lasciato affascinare dalla ricerca, in ogni campo possibile. Felice credeva che fosse necessario comprendere anche gli aspetti minimi di ogni elemento: gli oggetti, le piante, le persone, sempre utilizzando le sue variabilissime partiture tonali, in uno stato di vigile incoscienza. Amava dire che ogni cosa deve girare nello spazio, alzarsi da terra e volare. In questa opera si ripercorrono i suoi splendidi, indimenticabili monologhi : pezzi di bravura superlativa sia nella scrittura che nella recitazione che furono la base essenziale per le sue performance di cabaret."" -
No mas. La mia vita
Ha appena ventun anni quando diventa il campione italiano dei pesi piuma più giovane della storia. A ventitré conquista il titolo europeo, e subito dopo si laurea campione del mondo Wba, primo italiano a vincere il titolo. Nel 1989, quando dopo due sconfitte consecutive ricomincia la scalata al titolo, un incidente gli stronca sogni e carriera. Il resto è cronaca, tra gesti eclatanti e ricerca di giustizia. È questa la storia della vita di Loris Stecca, dalle luci del successo sul ring alla vita monastica della palestra, dalla fine dello sportivo al crollo dell'uomo, fino al disastro e alla ricostruzione di nuove speranze. Di racconto in racconto, a ricomporsi tra queste pagine è il ritratto di un uomo e delle sue tante e differenti vite, in una parabola che prende le mosse dalle aspirazioni del ragazzo che a suon di pugni è deciso a conquistarsi un posto sotto i riflettori e arriva alla follia di un gesto sconsiderato, e alla conseguente detenzione. Ma oggi Loris ha cominciato una nuova vita e guarda al futuro. Perché, assicura, lui morirà a centocinque anni, non un giorno di meno. Parola di Loris Stecca. -
Essere e gioco. Da Platone a Pelé. Il senso del calcio e della condizione umana
La filosofia, come gioco della vita, si basa su regole calcistiche: per filosofare bisogna saper mettere la vita in giocornrn«Essere e gioco da Platone a Pelé è un divertissement ma pure un saggio poderoso, un sofisma lungo 300 pagine, ma anche un trattato compiuto di logica ed estetica: perché il lettore diffidente si convince, pagina dopo pagina, che calcio e filosofia non solo sono affini, ma hanno proprio la stessa funzione, farci stare insieme e dialogare.» – Gianluca Marcuri, Corriere della SerarnrnHeidegger era un'ottima ala sinistra, Derrida era un buon centravanti, Camus giocava in porta (come Giovanni Paolo II) e un numero non piccolo di filosofi ha utilizzato il calcio per fare filosofia: Sartre amava dire che il calcio è una metafora della vita, Wittgenstein giunse alla svolta del suo pensiero guardando una partita di calcio, Merleau-Ponty spiegava la fenomenologia parlando di calcio. Come mai? Il calcio si basa su un principio: il controllo di palla. Ma il principio non può essere finalizzato a se stesso. Per giocare bisogna necessariamente abbandonare la palla e metterla in gioco. Controllo e abbandono sono i due princìpi del calcio e della vita. La filosofia, come gioco della vita, si basa su regole calcistiche: per filosofare bisogna saper mettere la vita in gioco. È per tale motivo che in questo libro si spiega l'idea di Platone con Pelé, la contraddizione del non-essere con Garrincha, la virtù e la bellezza con Platini, ma anche l'inverso: il genio di Maradona con la ""logica poetica"""" di Vico, la visione di gioco di Falcão con il mito della Caverna, il cucchiaio di Totti con la metafisica di Aristotele, e tanto altro ancora. Il calcio, infatti, non è solo una metafora, ma un paradigma cognitivo che con la sua connaturata idea di pluralità dà scacco matto al fenomeno politico più drammatico della modernità: il totalitarismo. Hitler e Stalin pretesero di controllare tutto e ci riuscirono. Pretesero di controllare anche il pallone. E persero."" -
A Berlino va bene
Roma, autunno 2016. Andrea è un quasi quarantenne alla ricerca di un lavoro. Risponde su internet all’annuncio dei sogni: social media manager nella sua amata Berlino presso un’agenzia di comunicazione. Guidato dalla sua curiosità morbosa, trova su Facebook il profilo di una sua vecchia fiamma tedesca di qualche anno prima: Claudia. È bastata una sera per non dimenticare più il suo volto. Claudia, però, è scomparsa l’estate precedente a Berlino. Sul suo profilo social, ha lasciato un solo indizio: la frase «Heinz ist gut» (Heinz sta bene). Quanto basta per spingere Andrea a mettersi in viaggio: tutti cercano Claudia, ma sarà lui a trovarla, ne è certo. Inizia così l’avventura di un italiano deciso a reinventarsi a Berlino e finalmente a realizzare i propri sogni. Inseguendo un passato amore, Andrea si mette alla prova, ritrova vecchi conoscenti e fa nuove amicizie, stringe nuovi legami e soprattutto affronta i suoi fantasmi, tra la memoria di quella sera con Claudia, tanti anni prima, e la cronaca del terrorismo jihadista. -
Cool food. Cucinare senza fuoco
Perché accendere forno e fornelli, d'estate, se si può preparare un'ottima cena anche ""a crudo""""? Mangiare con gusto senza cuocere è possibile. Bastano un poco di pratica, qualche accortezza e un pizzico di fantasia e creatività. La stagione calda è un'ottima occasione per mettersi alla prova con la preparazione di ricette rapide, che non prevedono cottura. Alcune tecniche vengono dalla nostra tradizione, come la marinatura, altre proposte invece prendono ispirazione dalla cucina internazionale, da personalizzare ad arte. Dalla più classica panzanella, ottima anche come piatto unico, al gazpacho spagnolo, da crudi e affumicati fino ad arrivare a meringate, tiramisù e cheesecake, è un trionfo di ricette dolci e salate da """"cucinare"""" in frigorifero. Dall'antipasto al dolce, il primo ricettario da frigorifero, ideale per chi è goloso ma ha poco tempo, ha scarsa esperienza ai fornelli ma ha un palato esigente o è un cultore del mangiare bene alla ricerca di sapori nuovi. E soprattutto, un prontuario di gusto perfetto per chi soffre le alte temperature ma non ha alcuna intenzione di rinunciare a organizzare ricche e divertenti cene con gli amici."" -
Kid Dynamite. Aldo Spoldi: storia di una leggenda della boxe
Fisico minuto, segaligno e nervoso, Aldo Spoldi, nato a Castiglione d'Adda nel 1912, disputò il suo primo combattimento, senza alcuna preparazione specifica, a tredici anni. Venne ovviamente sconfitto, ma in quell'incontro, a spese dell'avversario, scoprì la devastante potenza dei suoi pugni e la sua vera vocazione. Nel 1930 debuttò tra i professionisti, e dopo un inizio piuttosto insignificante, difficoltà di ogni genere e momenti di acuta depressione, decise di trasferirsi a Parigi, la Mecca dei pugili di quel tempo, dove ebbe alterne fortune. Dopo il ritorno a Milano, cominciò a vincere con regolarità e modalità impressionanti. I suoi pugni racchiudevano una tale energia che venne soprannominato ""Kid Dynamite"""" e dal suo cognome fu coniato un inedito neologismo per descrivere la sua eccezionale carica esplosiva: spoldite. Quella straordinaria forza, però, fu anche la sua debolezza, perché le sottili ossa della mano non erano in grado di sopportare la devastante potenza di cui la natura lo aveva dotato. Disputò decine di incontri con le mani fratturate, e dovette operarsi tre volte per risanarle. Nella sua sofferta carriera, combatté in Francia e in Inghilterra, in Sudafrica e negli Stati Uniti, affrontando i più feroci mastini del ring e subendo una delle sue poche sconfitte contro Henry Armstrong, il miglior peso leggero della storia del pugilato mondiale. Affrontò sette campioni del mondo e inseguì tenacemente il sogno di un titolo, purtroppo senza mai raggiungerlo. Fu, fino alla fine, un grande fuoriclasse per stile, generosità, tecnica e potenza. In altre parole, uno dei più grandi pugili italiani di ogni tempo. Oggi per la prima volta un libro rende onore alla sua classe e al suo coraggio.""