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Il sentiero della freccia. Il mio viaggio in Terra Santa
La vita di Marco Deambrogio è un susseguirsi di avventure degne di un romanzo d'altri tempi. Marco è un'anima libera che ha realizzato i suoi sogni e una testimonianza vivente di come un essere umano possa cambiare radicalmente il proprio destino e, perseverando nel coltivare il seme della speranza, risorgere ogni volta dalle proprie ceneri. In questo suo ultimo capitolo della trilogia iniziata con ""Le tre vie della vita"""" e proseguita con """"Ho incontrato Dio in bicicletta"""", ci regala un altro racconto senza filtri, un dialogo profondo con le proprie emozioni più recondite. Il protagonista è un uomo con due cuori: uno ribelle e fuorilegge, l'altro pacato e silente. Si imbarca su una nave mercantile, e come gli antichi pellegrini attraversa il Grande Mare per raggiungere le coste della terra Santa e mantenere fede alla parola data, sciogliendo il nodo del voto di giungere al Santo Sepolcro di Gerusalemme. Un viaggio ricco di colpi di scena che diventa una guida per vincere le nostre paure, seguire i nostri sogni e aprire i cuori all'incontro e al nuovo giorno."" -
Sacre fritture. Il culto dell'ingordigia
Perché gli chef stellati sono adorati come divi e divini? Perché gli aspiranti cuochi s’inginocchiano alla loro tavola? Perché la Cucina riceve ormai il rispetto di un culto religioso? rnrnNel rapporto col cibo qualcosa ci è sfuggito di mano: in rete e in tv il cibo straripa e noi siamo diventati i paparazzi di ciò che mangiamo. Ma non stiamo esagerando? Un tempo la gola era un peccato, poi declassato a dispiacere a causa dei chili in eccesso. Oggi essere golosi è un comportamento lecito, per alcuni un vezzo, per tutti comunque un diritto. L’orizzonte intellettuale non supera ormai l’altezza del frigo. Forse accendere un nuovo falò delle vanità sarebbe esagerato ma abbassare il fuoco del fornello è consigliabile. Le Sacre Fritture è un libro leggero scritto in punta di forchetta, condito con ironia e farcito di gustosi calembour, che osserva i costumi, i personaggi e i vizi di un’Italia che ha smesso di pensare in grande e preferisce pensare in grasso. -
Trattieni il respiro. The Breathless Series. Vol. 2
Un romanzo doloroso e toccante, capace di scuotere anche gli animi più duri.rnrnPassati tre anni da quella sera a Parigi e l’amore tra Daniel e Aurora sembra aver superato tutte le difficoltà iniziali. I loro universi così lontani hanno trovato uno spazio in cui vivere quel sentimento testardo e senza limiti che li unisce. Adesso sono pronti a tutto pur di difendere ciò che hanno costruito insieme, pur di sfidare ogni ostacolo, perché la vita è un viaggio e quello di Aurora e Daniel non è dei più facili. Basta poco, solo l’essenza di un attimo, e il loro futuro non è più così certo. Basta poco e tutto quello che hanno conquistato può dissolversi nell’aria come una folata di vento. Quando decidono di voler mettere su famiglia, Aurora inizia ad accusare dei malori e scopre che la sua salute e quella della loro bambina potrebbero essere seriamente compromesse. Da questo momento i loro equilibri crollano. Lui è arrabbiato col mondo, ha paura di perderla e le strappa una promessa: esserci, domani e sempre. Lei è spaventata ma determinata a salvare la figlia più di ogni cosa al mondo, anche al costo della sua stessa vita. Riuscirà a non infrangere l’ennesima promessa o dovrà convincere Daniel a sopravvivere ed essere felice senza di lei? Un romanzo doloroso e toccante, capace di scuotere anche gli animi più duri. -
Salutandovi indistintamente. La commedia all'italiana in duecentotrenta battute
Un grande esperto come Alberto Pallotta ci ha fatto un regalo, semplice quanto gradito: la raccolta delle battute più fulminanti e irresistibili, quelle che hanno colorato il nostro immaginario collettivo, quelle che ci eravamo dimenticati e quelle che ci eravamo persi. rnrnrnLa commedia all’italiana ci ha fatto ridere per più di settant’anni, e non ha ancora smesso. E il suo successo è internazionale: ancora oggi francesi e americani organizzano rassegne dedicate a Monicelli, Scola, Risi. È stata un potente strumento di critica e di satira sociale al servizio di molti registi, che attraverso i loro film hanno fornito una vera controstoria dell’evoluzione sociopolitica e culturale della nostra Italia, e attraverso la rappresentazione del quotidiano ha permesso l’affermazione di comicità diverse, strettamente legate al vernacolo del luogo d’origine, dalla Lombardia fino alla Sicilia. Le sue battute sono entrate a far parte della nostra cultura e del nostro lessico quotidiano. E allora perché non far rivivere sulla carta l’umorismo di Alberto Sordi, Totò, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, fino a Troisi, Verdone, Benigni e tanti altri? Un grande esperto come Alberto Pallotta ci ha fatto questo regalo, semplice quanto gradito: la raccolta delle battute più fulminanti e irresistibili, quelle che hanno colorato il nostro immaginario collettivo, quelle che ci eravamo dimenticati e quelle che ci eravamo persi. Un libro da leggere a voce alta insieme agli amici e da tenere sul comodino, per addormentarsi con il sorriso. -
Vivere d'avventura. Il mio giro del mondo in moto
Vivere d’avventura è il diario di una passione assoluta: il viaggio come scelta di vita. La stessa che spingeva Marco Deambrogio ancora quattordicenne alla prima fuga in motorino attraverso la Pianura Padana, immaginando di sfrecciare verso Pechino. Ma Marco i suoi sogni ha continuato a inseguirli anche da adulto, quando ha deciso di sostituire ai voli di fantasia le migliaia di chilometri macinati con ogni mezzo: con gli sci, in auto, a piedi, ma soprattutto in moto. Una scelta totalizzante da cui nascono i suoi racconti a fiato sospeso. Storie di incontri con personaggi straordinari, vissute in condizioni estreme e ad alto tasso adrenalinico. Guerriglieri e bufere di neve, poliziotti corrotti, avvistamenti misteriosi e maestri tatuatori giapponesi incontrati negli strip bar di Tokyo. Storie di viaggio che, avventura dopo avventura, rendono reale il sogno di percorrere tutto il mondo su due ruote. Una tappa dopo l’altra in solitaria, cinquantasettemila chilometri e otto mesi in sella alla sua fedele compagna. Dalla Nuova Guinea all’Amazzonia, dalla Patagonia alla Siberia, fino al Polo Nord. Senza fatica, senza paura. Ancora una volta, Marco Deambrogio ci trasmette tutta la felicità di inseguire i propri desideri e vivere le proprie fantasie: perché i suoi viaggi hanno sempre il senso di un’illuminazione. -
Alien. Misteri, inquietudini e segreti del film cult di Ridley Scott
Il 25 maggio 1979 esce nelle sale americane Alien di Ridley Scott. L’apparizione dello “xenomorfo” cambia le regole del gioco mescolando la fantascienza con l’horror. Nel 1977 il successo al botteghino di Star Wars spinge la Fox a cercare un altro titolo che replichi le interminabili code davanti ai cinema di appassionati che vogliono immergersi in avventure tra le galassie. Nasce Alien: è il frutto della sceneggiatura di Dan O’Bannon, giovane scrittore che cerca la svolta nel cinema, e degli incubi e delle visioni di H.R. Giger, artista che immagina l’alieno partendo dagli scritti di Lovecraft, ma anche dell’ossessione estetica di Ridley Scott, al suo secondo film. Nel mezzo, suggestioni dai romanzi di Conrad e dalla rivista a fumetti «Métal Hurlant». Alien costa 11 milioni di dollari e ne incassa 78 solo negli Stati Uniti. E questo è soltanto l’inizio di una saga che continua ancora oggi. L’ultimo lungometraggio, Alien: Covenant, nel 2017 ha portato a casa 240 milioni di dollari in tutto il mondo. A quarant’anni dall’uscita nelle sale del primo film, un viaggio alla scoperta della storia e della fortuna di Alien, dalla sua ideazione fino al successo e alla consacrazione a icona cinematografica, entrata nell’immaginario comune. -
Underground love. Il ritorno
Gli incontri che cambiano la vita sono quelli senza appuntamento. Arrivano così, sul vagone di una metro qualunque, e cominciano a scavare, svuotare, riempire. A costruire nuove forme e nuovi modi di esistere. Così come è successo a Elèna ed Henry il giorno in cui entrambi hanno imparato quanto può essere importante il pensiero di una vita in due. L'amore però è un vortice che tiene insieme passato e presente: un universo temporale in cui si incastrano storie e persone che fanno fatica a lasciarci del tutto. Chi era Henry prima di conoscere Elèna? Cosa l'aveva reso la persona arrogante che era? Ma soprattutto, in che modo il peso del suo trascorso può cambiare le sorti della loro realtà? Retroscena, rivelazioni e ritorni inaspettati, per comporre il quadro della storia che pensavate di conoscere. -
Poveri ma belli. Il Pescara di Galeone dalla polvere al sogno
Il Pescara di Galeone è stato un piccolo capolavoro nato per caso e con pochi soldi. Un mix d'incoscienza, spensieratezza e bel gioco che stupì l'Italia calcistica della seconda metà degli anni Ottanta, in piena ""guerra di religione"""" tra gioco a uomo e novità rappresentata dalla zona. Ripescato in serie B dopo la retrocessione dell'85-86 grazie ai guai economici del Palermo, un gruppo di giocatori allestito in pochi giorni assemblando giovani provenienti dalla Primavera e alcuni """"reduci"""" dalla sfortunata stagione precedente (rimasti più per caso che per scelta) e guidato da un allenatore anch'esso esordiente in serie cadetta, sembrava condannato a fare la parte della Cenerentola. Ma quel brutto anatroccolo si trasformò presto in cigno e fu protagonista di un'autentica favola calcistica, che dava spettacolo, riempiva ogni domenica lo stadio Adriatico e generava esodi di massa in trasferta. Quella squadra, grazie alle parate del giovane portiere Gatta, alle volate di Pagano e Bosco, alle geometrie di Gasperini e ai gol a raffica di Rebonato (che eguagliò Paolo Rossi e Chinaglia), travolse tutti, compreso il Parma di Arrigo Sacchi, e alla fine conquistò la serie A. Per l'occasione arrivarono alla corte del Delfino un certo Leo Junior, uno dei leader della nazionale brasiliana, e lo slavo geniale """"Baka"""" Sliskovic, pallino di Galeone. Esordio col botto nella scala del calcio, Inter-Pescara 0-2, e festa salvezza alla fine di un'altra incredibile stagione. Attraverso i racconti dei protagonisti, inclusi quelli della seconda promozione di Galeone, come Massimiliano Allegri e Ricky Massara, """"Poveri ma belli"""" ripercorre quegli anni speciali, raccontando lo spirito di un gruppo irripetibile, un calcio d'altri tempi e un allenatore che a Pescara è diventato un autentico mito. Prefazione di Gianni Mura."" -
Le tre vie della vita. Il mio cammino di Santiago
Ottocento chilometri a piedi, uno straordinario percorso dai Pirenei all’Oceano, un pellegrino molto particolare: Marco Deambrogio. Viaggiatore infaticabile, “l’uomo che attraversa i deserti in moto”, dopo aver compiuto ogni genere di impresa, affronta questa volta la sfida più difficile: quella della fede. Marco ha percorso le strade impervie del cammino di Santiago secondo l’antica tradizione, con l’unico ausilio delle proprie gambe. Il cammino gli ha dato la forza necessaria, dopo aver tanto vissuto, per cambiare di nuovo il proprio destino, permettendogli di credere ancora. E gli ha regalato questo libro, vivido diario di viaggio e confessione senza filtri, che potrà ispirare e insieme consigliare chi vorrà seguire i suoi passi, metaforicamente o concretamente, e mettersi in cammino. -
21 Americhe. Viaggio in solitaria su una vecchia Vespa
In solitaria su una vecchia Vespa attraverso l’intero continente americano. Un viaggio durato 18 mesi e 82.000 km, senza sponsor e senza un itinerario preciso. Ogni giorno una scoperta, un fuori programma. A volte, una conferma: quando le immagini della fantasia trovano riscontro nella realtà, come nello Yukon di Jack London, nella Frisco di Kerouac, nei Caraibi di Hemingway, nella Patagonia di Chatwin. Con grande sincerità e passione, Ilario Navarra trasporta sulla carta esperienze, avventure e disavventure, ma anche impressioni e pensieri, nonché la sua personale filosofia che, prima di tutto, vede il viaggio come un momento di crescita personale. Se lo scopo del viaggio è il viaggio stesso, questo si inserisce nella migliore tradizione dei grandi globe-trotter di un’epoca purtroppo ormai passata. -
Il silenzio tra le note
Meditazione e musica. Un viaggio per cercare i legami che uniscono i due linguaggi: è quello compiuto da Luca «Vicio» Vicini, lo storico bassista dei Subsonica, che ha scoperto nelle pratiche meditative orientali un nuovo modo di vivere e di suonare. rnrnTra manuale per appassionati e guida insolita per musicisti, Vicio, partendo da spunti autobiografici e aggiungendo aneddoti e curiosità sui Subsonica, compie «un’incursione in concetti, tecniche e pratiche che illustrano un mondo piuttosto diverso da quello che ci viene abitualmente mostrato». Il racconto procede dal pensiero di mistici come G.I. Gurdjieff e di scienziati come W. O. Schumann, cita artisti ritenuti maestri come Jimi Hendrix, Jaco Pastorius, Miles Davis e i Police e giunge all’analisi di tecniche di respirazione, fondamentali per limitare le ansie prodotte da una società che ci vuole frenetici. Il silenzio tra le note arriva così a tessere un elogio della lentezza, considerata necessaria per entrare davvero in contatto con se stessi e prendere consapevolezza dell’energia che corre tra corpo e mente. Per tutti, ma in particolare per chi fa musica: perché anche le pause sono note silenziose. Una vera e propria meditazione suonata, un lento mantra da recitare con lo strumento, senza fretta e mete da raggiungere -
Federer. Il genio e la bellezza
Mentre milioni di fan in tutto il mondo si preparano ad affrontare e a celebrare la fine dell'attività agonistica di Roger Federer, Fabrizio Sandrini – uno di loro – in questa biografia sui generis focalizza l'attenzione sull'ultima parte della carriera del campione svizzero. Le sue gesta sono seguite da vicino, partita dopo partita, volgendo lo sguardo alla performance sul campo per poi invertire il telescopio e puntarlo sulle dinamiche interiori. La struttura del libro poggia su due pilastri: da una parte l'analisi puntuale delle partite giocate, dall'altra le riflessioni esistenziali e filosofiche intorno a questo miracolo sportivo, indiscutibilmente uno dei massimi inveramenti di quella che David Foster Wallace definiva l'esperienza religiosa del tennis. Il tutto calato nel ritmo incalzante delle stagioni, torneo dopo torneo. A unire i capitoli pensano piccoli camei, in cui con veloci pennellate si ricostruisce la storia delle persone e delle dinamiche che hanno avuto un ruolo determinante nella vita di Federer. Un omaggio appassionato alla straordinaria parabola disegnata dal sovrano assoluto del tennis contemporaneo. -
What if. Racconti di basket e talenti perduti
Periferia americana, playground, una palla e un canestro. Lo spacciatore di quartiere appostato all'angolo, i soldi delle scommesse e un ragazzo con troppo talento per non farcela. Potrebbe essere l'ennesima parabola sportiva di successo. Ma per ogni Michael Jordan c'è un Earl Manigault, il più grande di sempre a non aver mai giocato un singolo minuto nella NBA. Perché a volte il solo talento non basta, e un enorme dono può diventare la più grande maledizione. Toccare letteralmente il cielo con un dito e poi cadere giù, più in basso di tutti. E alla fine restano i rimpianti, con un unico pensiero in testa: cosa sarebbe successo se...? Ma forse anche nel fallimento può restare un barlume: gli sbagli di alcuni possono insegnare ad altri, e a volte anche chi è caduto riesce a trovare la forza per rialzarsi. Ecco le storie di Steve Francis, Tracy McGrady, Lamar Odom, Gilbert Arenas, Derrick Rose e altri grandi talenti perduti della pallacanestro americana, in un'antologia sportiva dell'errore. Luca Roncoroni si muove attraverso le vite di questi giocatori alla ricerca della luce nascosta da un destino beffardo e spietato, e getta il suo sguardo partecipe sul lato oscuro della pallacanestro. -
Corri e non fermarti
C'era una volta un quindicenne che sognava di lavorare nel calcio e inventò una web radio. Non è una favola, ma la storia vera di Fabio Piluso, classe 1998, fenomeno di rete e imprenditoria, che a soli diciannove anni è diventato direttore di una squadra della massima serie maltese. Nel pieno dell'adolescenza, nel 2014 Fabio aveva inventato una radio podcast, e trasmettendo dalla sua camera aveva raggiunto migliaia di ascoltatori in tutta Italia. Dopo l'esperienza maltese, ecco un nuovo contratto, nello staff della direzione sportiva dell'Academy del Carpi FC. Determinazione, intraprendenza, capacità di rialzarsi dopo ogni fallimento e una visione decisamente fuori dagli schemi: questi gli ingredienti della sua scalata verso il successo. Consapevole che volere fermamente una cosa è il passo più importante per ottenerla, ricostruendo la sua storia Fabio condivide per la prima volta segreti, tecniche e strategie che l'hanno portato a realizzare le sue aspirazioni. Ad affiancarlo in questo racconto, le testimonianze di personaggi il cui esempio è stato per lui fondamentale: il bomber dell'Empoli Francesco Caputo, l'attore Francesco Montanari e il portiere del Palermo Alberto Brignoli. E un amico, Calcutta. Obiettivo: dimostrare che nulla è impossibile. Basta correre, senza fermarsi. -
Marco Gervasio e i paperi. Da Fantomius a Papertotti
Fantomius, Papertotti, Paperacciuolo: c'è la firma di Marco Gervasio su molti dei Paperi disneyani balzati sotto i riflettori della cronaca negli ultimi anni. Introdotto all'Accademia Disney dal maestro del fumetto Giovan Battista Carpi, Gervasio firma la sua prima storia su Topolino nel 1997. È protagonista del rilancio della figura di Paperino con ""Paperinik New Adventures"""" e le serie successive, gli viene affidata la realizzazione di PaperTotti e delle storie sportive dei nipotini Qui, Quo, Qua. Sempre su Topolino scrive e disegna la miniserie """"Le strabilianti imprese di Fantomius – ladro gentiluomo"""", una sorta di prequel di Paperinik con ambientazioni anni Venti, dal 2014 raccolto in volumi nella """"Fantomius Definitive Collection"""". Disegna copertine per Topolino, Paperinik Cult, Tesori Disney e Il Venerdì. Per la serie Parodie Disney realizza storia e disegni di """"The Top Ranger"""". Insegna alla Scuola romana dei Fumetti, di cui è stato allievo. Nel 2018 è stato insignito del Romics d'Oro come maestro del fumetto. A 85 anni dalla nascita del personaggio di Paperino, un viaggio alla scoperta delle ragioni del successo di questo e altri personaggi disneyani e pure del segreto della loro eterna giovinezza."" -
Gli All Blacks non piangono. La mia vita, la mia battaglia
John Kirwan, mitica ala degli All Blacks ed ex Commissario tecnico della Nazionale azzurra di rugby, è indubbiamente una delle più celebri figure della storia di questo sport. Ma da quando nel 2006 ha dichiarato pubblicamente di aver vissuto un periodo di depressione, è diventato anche uno dei testimonial più importanti e credibili di una vasta campagna di sensibilizzazione sul male oscuro che può colpire chiunque, persino un campione all’apice del successo planetario. Proprio durante gli anni d’oro della sua carriera sportiva, Kirwan ha disputato la partita più importante e difficile della sua vita: quella contro il mostro della depressione. Ma alla fine ha avuto la forza di uscire dal tunnel e tornare alla vita, a quella luce che non ha mai perso di vista, neanche nei momenti più neri. -
Papà travel experience. Padri e figli in viaggio
Ognuno ha le sue declinazioni, e io non mi sento migliore di altri solo perché viaggio con mia figlia. Avessi trovato il nostro mondo stando a casa a fare acquerelli, sarebbe andato bene uguale. E magari avrei anche risparmiato due lire. Però vorrei far vedere a tutti i genitori ai quali mette ansia anche il solo pensiero di fare cinquanta chilometri in macchina che viaggiare con i figli è possibile, anzi è facile, e prendendo i giusti accorgimenti pure divertente. La separazione ha stravolto il tempo che avevo a disposizione per stare con mia figlia; nel giro di un attimo sono passato da una normale dinamica di vita a tre a una condizione in cui un giorno è come se non avessi nessuno, e il giorno dopo sono padre, madre, zia, amico, confidente e gatto insieme: il tutto, solitamente, a weekend alterni. Da quel momento in poi, al tempo passato con mia figlia non ho più potuto accostare la parola “quantità”. Così ho capito che esisteva un solo modo per compensare quella carenza, che da lì in poi avrebbe condizionato la nostra vita insieme: accostare la parola “qualità”. Non vedo mia figlia per quello che sembra, ma per quello che è, ovvero una donna. La differenza fra la persona che è oggi e quella che sarà domani dipenderà dall’esperienza accumulata. Viaggio con lei per vivere momenti, non per collezionare fotografie. Il tempo che abbiamo a disposizione è troppo poco, quindi, se voglio aiutarla a costruire la donna che sarà, non posso limitarmi a “passarlo”. Lo devo vivere insieme a lei. Il viaggio dunque non è il fine, ma il mezzo. È contemporaneamente il laboratorio in cui ho deciso di costruire il nostro rapporto e il palcoscenico sul quale ho deciso di metterlo in atto. Basta ricordarsi che, come per tutte le cose, la parte più difficile è iniziare. E che se vi ritrovate a viaggiare con una bambina di tre anni, una volta che avrete capito in quale bagno andare quando vi fermate all’autogrill, il resto sarà tutto in discesa. -
Mia madre astronauta
"Ricordate lo sconosciuto che regalava caramelle piene di droga ai bambini all'uscita delle scuole? Era mio padre. Quando si sparse la voce e nessun bambino fu più disposto ad accettare caramelle da uno sconosciuto, mio padre andò a lavorare in un cantiere come manovale, cadde da sette metri e restò paralizzato dalla vita in giù. Dopo l'incidente mio padre fece causa al datore di lavoro, il quale sostenne che mio padre fosse un mitomane: «Quello sconosciuto non ha mai lavorato per me». Il giudice diede ragione al datore di lavoro e condannò mio padre al risarcimento del danno d'immagine causato alla ditta edile. L'inabilità al lavoro del marito costrinse mia madre ad accettare un impiego come astronauta nella stazione spaziale internazionale Galileo XXIII. Mio padre considerava sconveniente che una donna sposata dormisse per tanto tempo lontano da casa, chiusa in una stazione spaziale internazionale con otto uomini. Ma mia madre spediva soldi ogni mese dallo spazio, comprando il silenzio e la birra con cui mio padre si anestetizzava ogni santa sera. Io gli preparavo un pediluvio, lui mangiava le unghie, beveva birra e scriveva lettere d'amore a Enrica Bonaccorti: «Guardo il cielo e vorrei prendere la stella più bella, tu, Enrica»"""". Così comincia """"Mia madre astronauta"""", una trasposizione surreale in parole e immagini della cronaca, dei sentimenti e delle ansie dell'ultimo decennio, nella quale si possono incontrare terroristi innamorati, alberi che fanno lo sciopero della fotosintesi clorofilliana, attori che amano rane velenose, donne quasi centenarie che fuggono di casa, uomini che parlano d'amore e di pace come nessuno aveva mai fatto prima, fantasmi esibizionisti, conigli assassini, migranti interplanetari, Rodolfo Valentino, Hegel, Elvis Presley, Silvio Berlusconi e l'ex presidente americano Gerald Ford." -
Cani malati in Val Padana
Stefano Baroni, detto Ruben, è un aspirante scrittore che nell'estate del 1998 ha appena terminato ragioneria, anche se avrebbe voluto fare il classico. A parte un paio di compagni di classe non ha altri amici, non ha una ragazza e soprattutto non ha le idee chiare riguardo al proprio futuro. Nel frattempo partecipa a un concorso letterario semisconosciuto nel quale ripone grandi speranze, che vengono drammaticamente disattese da una dilettantesca serata di premiazione, buona solo per conoscere una certa Fridhole, poetessa crepuscolare che lo trascina a casa sua e lo convince a trascorrere la notte leggendo il suo florilegio poetico. In autunno arriva la cartolina con la convocazione per il servizio civile presso l'ufficio oggetti smarriti del Comune, dove Ruben si troverà a fare i conti con zio Benito, impiegato comunale fancazzista e autoritario. Siccome l'incarico in Comune gli lascia molto tempo libero, ne approfitta per scrivere una raccolta di racconti pulp, che spedisce ad alcuni editori. Dopo mesi trascorsi a controllare la buca delle lettere e a pedinare il postino, ecco che uno di loro si fa avanti. Si tratta della Onesto Edizioni, piccola casa editrice bolognese guidata da Onesto Brancaccio, la cui sede è nel negozio di scarpe specializzato in infradito della moglie. Qui comincia la spassosa avventura editorial-esistenziale del prode Ruben, fra presentazioni deserte, feste milanesi e risse da stadio: un tuffo divertito e divertente nelle atmosfere dei nostri anni Novanta, così vicini da sembrare una vita fa. -
1970. Il romanzo del Cagliari
Nel 1970 il Cagliari vince il suo primo e per ora unico scudetto. Un’impresa storica e irripetibile che ha due grandi protagonisti: Gigi Riva, il leader e bomber della squadra, e Manlio Scopigno, l’allenatore capace di condurre i suoi con competenza e ironia. 1970 è la storia romanzata di questa incredibile vicenda, vista con gli occhi di Scopigno. Come il Brian Clough de Il maledetto United di David Peace, è “l’allenatore filosofo” a condurci, partendo dal racconto di un clamoroso fatto sportivo, nelle pieghe della sua vita e del contesto storico e sociale nel quale si è dipanata: il 1970 è stato l’anno dei Mondiali in Messico, dello scioglimento dei Beatles, del golpe Borghese, dell’incidente nello spazio dell’Apollo 13, del varo della legge sul divorzio in Italia, della nascita della teleselezione e di Rischiatutto. Un omaggio a una figura unica del nostro sport: un allenatore colto, fintamente distaccato verso il calcio, un uomo dalla straordinaria ironia e dalla grande umanità.