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Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni. Vol. 39: Cornici.
"Fata Morgana"""" nasce per iniziativa di un gruppo di docenti, studiosi e critici che lavorano presso il Corso di laurea in DAMS dell'Università della Calabria, e al contempo coinvolge figure di filosofi, estetologi e artisti che riflettono sul rapporto fra immagine e pensiero, cinema e filosofia. Il progetto a carattere fortemente monografico intende indagare, attraverso il cinema e le forme audiovisive, i nodi problematici della contemporaneità. """"Fata Morgana"""" propone un percorso non settoriale ma aperto, in cui gli strumenti dell'analisi del cinema si intersecano in profondità con riflessioni provenienti da altri campi del sapere, al fine di indagarne le dinamiche concettuali. La rivista, attraverso il contributo di studiosi di diversa provenienza disciplinare, propone il cinema come strumento di indagine, rifrazione e sguardo particolare con cui attraversare i temi che di volta in volta costituiranno il percorso monografico del numero." -
Ci accomunavamo le reti e le stelle. Pensieri e parole di una comunità scolastica nel tempo del distanziamento sociale
In questo corposo libro raccontano tutti, tutti i protagonisti di una comunità scolastica che all'improvviso perde ogni riferimento topologico concreto, viene sfrattata dall'abituale impianto organizzativo liquefacendosi in un nuovo assetto esistenziale che è quello del mondo virtuale. Raccontano il dirigente scolastico, raccontano i docenti, raccontano gli studenti dei corsi mattutini e dei corsi serali, raccontano gli educatori, raccontano gli amministrativi, raccontano i genitori. Tutti. E tutti raccontano con parole concernenti la scuola, - Parole di scuola, come direbbe la preside-scrittrice M.P. Veladiano - quelle parole costitutive e irrinunciabili che definiscono ogni comunità scolastica. -
Cosentini in bianco e nero 3. Vol. 1: 1940-1963.
È trascorso più di un decennio dalla pubblicazione di ""Cosentini in bianco e nero 2"""", un breve periodo in rapporto alla memoria lunga della nostra storia. Eppure, il richiamo al """"com'eravamo"""" in relazione ai rapidi mutamenti dei luoghi, degli ambienti, dei costumi e della società in generale, a noi che quei periodi li abbiamo vissuti ci ritorna come una bella poesia imparata tra i banchi della prima elementare. La più bella. Quella che senza gran fatica imparammo a memoria. Quella che sempre con più forza ci ritorna in mente. Ora che, vuoi per gli anni che passano, vuoi per le ore sempre più affrettate dell'esistenza, vuoi per tanti altri pensieri che ci distraggono, vuoi per il poco esercizio, quella stessa memoria qualche volta comincia a tradirci. L'esercizio più facile resta il rimandarci al passato. Quel passato prossimo che si fa interessante già per i quarantenni di oggi. Nipotini di quel tempo in cui tutto era in bianco e nero. Al massimo con qualche sbiadito colore Polaroid. Ma quante cose son successe dal decennio della guerra agli anni '80. Quei mitici anni '80."" -
Eppure succede. Miracoli o casualità? Cosa regna nella nostra vita?
Questa raccolta di racconti di Grazia Fasanella sono pervasi da uno spirito di positività, che si fonda su un forte credo religioso e su solidi principi morali. Hanno una notevole valenza educativa e morale, inducono a riflettere, a soppesare e dar valore alle piccole, grandi cose della vita, che spesso ogni individuo ignora, preso dalla frenesia e dalle distorsioni percettive dettate dai ritmi stressanti degli impegni quotidiani o dei falsi miti. Maria Rita Parsi Benvenuti nel mondo magico di Grace, quello dove tutto succede come per incanto, per magia, segni o coincidenze, chiamatele come volete. Ma di fatto la vita di Grace, la regina delle favole (al secolo Grazia Fasanella) è costellata di episodi per chiunque incredibili. A lei accadono, e forse a tutti noi, solo che non ce ne accorgiamo, li liquidiamo in fretta come ""strani, particolari"""" e andiamo oltre."" -
La prof. Marta. Il ruolo educativo nell'era digitale
Il saggio vuol essere una riflessione sul ruolo educativo nell'era digitale. Il disagio sociale negli ultimi decenni risulta in forte incremento e la scuola fa fatica ad arginarne il fenomeno, con la conseguenza del suo possibile consolidamento-evoluzione in disadattamento e successivamente in devianza. La famiglia deve riappropriarsi del ruolo genitoriale: quello di mamma o papà, senza le mirate consapevolezze, non è sufficiente per creare le basi dell'apprendimento e per la costruzione dell'essere-persona del proprio figlio. Solo l'azione preventiva e intenzionale del lasciarsi guidare dalla scuola e dalla figura del docente, non solo competente e riflessivo ma pedagogista, potrà offrire la visione di una società più responsabile che, a sua volta, possa fare da modello educativo per le future generazioni, diversamente sarà la deriva della stessa umanizzazione dell'uomo. Nel presente saggio non possono non essere presenti gli stessi scolari, i quali attraverso la loro storia consentono di evidenziare quanto siano importanti le competenze di ordine psicopedagogico nella scuola e nel ruolo genitoriale. -
Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni. Vol. 40: Stati Uniti d'America
Il n. 40 di Fata Morgana è un numero speciale dedicato alla più grande cinematografia mondiale, per qualità e produzione, quella americana. Il fascicolo è tutto consacrato agli Stati Uniti d’America e al rapporto tra tale cinema e la tradizione storico-culturale nonché le pratiche politiche e sociali del Paese, che giungono fino all’oggi e al prossimo futuro dell’elezioni presidenziali americane. Mediante l’industria cinematografica, gli Stati Uniti sono riusciti a esportare i propri valori e la propria visione del mondo, guidando con pertinacia gli immaginari globali, facendoli confluire verso l’accettazione o persino l’accoglienza entusiastica dell’American way of life. -
Un' etica minima per un pianeta in via di estinzione
L'etica, a maggior ragione quella minima, che qui si reclama e si propone dipende dalla 'buona volontà' di voler condividere alcuni valori (per esempio i diritti dell'uomo), ma anche principi, regole, norme, convenzioni che potrebbero risultare, se universalmente riconosciuti, una cifra valoriale per assicurare un avvenire alle generazioni future e all'eco-sistema terra nel suo insieme. Quel che si cerca, non è un consenso ampio, un'etica in generale, (ne sono state formulate tante nella storia del pensiero occidentale). L'etica minima, che qui si propone, invece, è una cifra che, se riconosciuta e condivisa globalmente, vuole corrispondere alla necessità di poter garantire la sopravvivenza della vita sul pianeta terra e la sopravvivenza dell'eco-sistema terra nelle sue tante differenziazioni specificità e diversità, non da ultimo, e nella sua amplissima complessità, in generale. L'etica, come sempre pensata, è, come si sottolineava, un orientamento a valori, principi, regole, convenzioni, per un con-vivere comune, pacifico dei popoli, nelle co-partecipazioni e collaborazioni internazionali, possibilmente ragionate, in senso razionale ma anche e soprattutto in senso morale. Razionalità e moralità sono vie non parallele di quest'etica universale minima dell'unione/comunione della fratellanza del governo dei popoli, ma due istanze unite o urgentemente da unire, inscindibili e ineludibili, per il bene della casa comune: la terra. L'etica, come si faceva rilevare, non ha un fondamento universalmente condivisibile, anzi è priva di ogni fondamento e lascia ognuno alla sua libertà di scelta e di argomentazione, alla possibilità di decidere, di seguire o no, determinate norme, abbracciare o rifiutare determinati principi e regole. L'etica richiama però anche alle conseguenze delle proprie decisioni e del proprio agire. Libertà di scelta non può significare fai 'quello che vuoi' né potrà mai giustificare i danni che crei e che potresti creare all'altro e all'ambiente con il tuo voluto o non voluto sconsiderato, egoistico, squilibrato e in ultima analisi, irragionevole e immorale comportamento. -
Il ventennio caleidoscopio storico-letterario
Il libro vuole essere una riflessione pacata, obiettiva sul rapporto potere-cultura, tema sempre attuale perché, pur rifacendosi ad un periodo storico ben definito, ""il ventennio"""", è applicabile, ancora oggi e sempre, chiaramente e larvatamente, tra queste due realtà, di cui è permeata la società. L'evoluzione e l'involuzione di un regime determinano prese di posizione e atteggiamenti diversi. Nella fattispecie del fascismo, ben osserva Norberto Bobbio: """"C'è stato un fascismo di prima e un fascismo di dopo... il fascismo dei giovani, il fascismo dei vecchi. Questi volevano ordine, gli altri un ordine nuovo"""". Dopo una panoramica, in cui vengono trattati, in senso lato, i rapporti di vari intellettuali, segue un approfondimento di questa realtà in Calabria. Il libro """"è stato scritto a quattro mani dall'apporto fecondo e solidale tra marito e moglie, nello scambio di opinioni e giudizi fino a giungere ad un convincimento comune..."""". (Dalla Prefazione)"" -
Come fiore nel deserto. Viaggio tra cinema e poesia
La raccolta poetica: Come Fiore del Deserto è il dialogo tra più linguaggi creativi, tra poesia e cinema, in chiave antropologico-esistenziale per provare a svelare ed “accogliere verità sconosciute” (O. Ciapini). Un viaggio tra i significati “manifesti” e “latenti” (O.C.) di opere filmiche che si traduce in suggestioni poetiche all’interno di un percorso corale di trasformazione in senso creativo. È un progetto che è “mèta e nuova partenza” (S. Vivona) in un viaggio di crescita personale che vede la scrittura come approdo sicuro nel mare in tempesta. Lo sguardo poetico si rivolge alla complessità del vivere, cercando le parole per decifrare “un mondo ostaggio di se stesso/vestito di vecchie/usate/ paure” (S.V.), spaziando dalla ricerca identitaria all’incontro ed alle relazioni, tra gioie e dolori, attese, illusioni e speranze, alla ricerca della Bellezza da costruire con le proprie mani e da proteggere come un “Fiore del Deserto/fragile e coraggioso” (S.V.) che cresce in condizioni difficili ma che, quando sboccia, è di rara bellezza. Prefazione di Ombretta Ciapini. -
Racconti brevi e sciolti
"Cos'è lo scrivere se non un istinto di sopravvivenza, un patto con se stessi, col mistero di ognuno di noi, che viene disvelato quando non si è già più, quando si è già ombra o semmai ricordo, per qualcuno, che è stato testimone della nostra quotidianità. Questo vale per gli scrittori più o meno famosi. Non è il mio caso. Non sono uno scrittore, né più né meno, famoso. Sono una persona, che scrive o meglio che pensa storie mentre fa spesa, cucina, intorno ad altri, che vivono le loro vite.""""" -
Faccio quello che voglio e della legge me ne fotto! Intorno al concetto di «delinquenza istituzionale» più presente e oppressivo che mai nella pubblica amministrazione
La vicenda che vogliamo raccontare è ambientata in un'Università italiana dove un funzionario, nonostante l'indifferenza che lo circonda, si ostina a denunciare l'operato del direttore generale: il prototipo di una visione organizzativa antitetica agli sforzi intrapresi dal nostro Paese per rendere la pubblica amministrazione al passo con gli standard europei. Libera dal cappio di una burocrazia dispotica. Spregiudicata. Convinta di poter fare il bello e cattivo tempo. Senza che niente e nessuno possa in alcun modo impedirlo. -
Degli stupori ancora
"Qualora mi si chiedesse di segnalare poli di rinnovabile energia semantica sull'asse di questo testo di Alfonso Cardamone, indicherei il mare e la notte. Il mare vi è, infatti, il luogo dell'incontro dell'essere e del divenire, specchio del moto concorde e mediterraneo del pensiero di Parmenide e di quello di Eraclito, officina del fare e disfare di cui si coglie il suono laborioso; nella sua ininterrotta mutevolezza che coincide con un consistere perennemente rime-morante, voce mai silente di richiamo all'origine, il mare riflette la condizione elettiva e la natura della poesia. La notte, di suo, vi sta così che attrae e sgomenta: è con Campana l'inganno delle varie immagini nel mostrarsi del caos, affatturati da un'avventura in cui si entra senza paracadute, ma è pure lo spazio della apparizione della cometa, la lampeggiante eco di un altrove, la traccia lunare di una civiltà antica e nuovissima redenta da logiche di dominio, la promessa sull'onda di sogni-aurighi di un viaggio che ristora, di una svolta possibile, sperata. Anche la notte, siffattamente, abbraccia un talento e il poter essere della poesia.""""" -
La difesa del synoro tra Kalabria e Loukania
Attraverso una ricostruzione innovativa e sostanzialmente linguistica il saggio analizza la struttura complessa di un limes bizantino: il cosiddetto Synoro, un istmo che mette in connessione le sponde tirrenico-ioniche. L'autore, per descrivere l'unicità di tale territorio, supplisce alla mancanza di fonti documentarie ed epigrafiche sia attraverso il ricorso ad alcune agiografie che con l'analisi di numerosi toponimi. Ed è proprio il sapiente dosaggio di tale materiale a restituirci un suggestivo affresco del camminamento sinnico e dei suoi insediamenti durante l'epoca alto medievale: più una cerniera che una autentica frontiera, un'insula di cultura greca adagiata tra l'odierna Basilicata e la penisola calabrese - mai conquistata dai popoli germanici - dove i rhomaioi si sono insediati dal 540 al 1080. La suddetta area, in posizione strategica per Costantinopoli, era stata devastata dalla guerra gotica: per questo essa venne in primis frequentata dai cosiddetti monaci ""basiliani"""", e poi preservata militarmente dai limitanei bizantini, mediante un imponente sistema difensivo edificato prima del Nono secolo: a partire da quell'epoca le truppe imperiali occuparono definitivamente l'istmo, controllandone gli itinerari viari e gli scali marittimi, ripopolandolo e favorendone lo sviluppo economico. Il Synoro fu realizzato con il kastellion di Tursi, unitamente ad un porto militare posto nel golfo di Taranto, con torri e kastra di dimensioni minori sorti lungo il fiume, e con il kastellion di Lauria, a sua volta munito di un porto ubicato nel Golfo di Policastro: un vero e proprio antemurale, che servì a tutelare la Calabria bizantina da possibili invasioni dei longobardi, il popolo guerriero stanziatosi nei Principati di Benevento e Salerno che curiosamente rimaneva immune dalle varie pestilenze che colpivano l'Italya. Grazie alla narrazione di vicende mai indagate e ad avvenimenti storici mai approfonditi il lettore potrà riconoscere la particolare morfologia di quest'antica area geografica e sociale, nonostante l'incuria abbia contribuito a disperdere i resti dei kastra e delle torri e a occultarne le tracce: si tratta insomma di un'immagine suggestiva di quel tempo lontano, che ci permette di guardare alla storia del Mezzogiorno con occhi diversi."" -
Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni. Vol. 42
"Fata Morgana"""" nasce per iniziativa di un gruppo di docenti, studiosi e critici che lavorano presso il Corso di laurea in DAMS dell'Università della Calabria, e al contempo coinvolge figure di filosofi, estetologi e artisti che riflettono sul rapporto fra immagine e pensiero, cinema e filosofia. Il progetto a carattere fortemente monografico intende indagare, attraverso il cinema e le forme audiovisive, i nodi problematici della contemporaneità. """"Fata Morgana"""" propone un percorso non settoriale ma aperto, in cui gli strumenti dell'analisi del cinema si intersecano in profondità con riflessioni provenienti da altri campi del sapere, al fine di indagarne le dinamiche concettuali. La rivista, attraverso il contributo di studiosi di diversa provenienza disciplinare, propone il cinema come strumento di indagine, rifrazione e sguardo particolare con cui attraversare i temi che di volta in volta costituiranno il percorso monografico del numero." -
La santa 'ndrangheta. Da «violenta» a «contesa»
"La 'Santa' Violenta"""" è stato uno dei primi testi sulla 'ndrangheta, pubblicato nel 1991. Trent'anni dopo, alla penna esperta di Pantaleone Sergi si accompagna un'analisi critico-accademica di Anna Sergi, criminologa all'Università di Essex nel Regno Unito, che si chiede cosa sia cambiato trent'anni dopo." -
Medjugorje & C. L'allegra brigata
Si contano finora circa un migliaio di siti di apparizioni mariane, fra cui hanno destato maggiormente scalpore quelle di Medjugorje. Iniziate il 24 giugno 1981 e ancora attive, sono caratterizzate dalla continuità e regolarità delle manifestazioni della Vergine in terra erzegovese, ma non solo. A quattro decenni dal loro inizio, con questo libro si intende fare un'analisi completa del fenomeno, aliena da falsi stereotipi, spesso confezionati ad arte e per finalità di ogni tipo. Il volume fa il confronto con altre apparizioni parallele per estrinsecarne le caratteristiche comuni e scrutarne anche gli aspetti psicologici), in occasione dei cinquant'anni di uno dei momenti più difficili della Repubblica. -
La politica oggi. La testimonianza di Papa Francesco
«La politica è la forma più preziosa della carità che, illuminata dalla fede, prepara il futuro della società democratica corrispondente ai bisogni etico-naturali della persona umana e promuove lo sviluppo integrale dell'uomo scegliendo l'economia solidale, la quale è contrapposta all'economia globale che non si ispira ai principi della giustizia fra persone disuguali, ma alle regole concepite per perseguire il benessere individuale, giammai il bene comune. L'autentica ricchezza - perciò - non è il denaro, ma il capitale umano, l'energia inesauribile, l'intelligenza, donata da Dio all'uomo, un essere libero, di poco inferiore agli angeli. Nel mondo, purtroppo, crescono le disuguaglianze perché il denaro - non l'intelligenza - è considerato il bene supremo. In questa società disorientata, inoltre, convivono due principi contraddittori: il super-market e la democrazia. La Politica deve costruire l'equilibrio tra tali principi promovendo l'utopia, il non ancora, non l'impossibile; il bene comune (educazione, salute, lavoro, ecc.) ha il compito di rinsaldare il sentimento di fiducia nelle istituzioni che oggi sono violentate dalla disonestà che indigna papa Francesco, il quale invita tutti a ""non farsi rubare la speranza"""" e a ridurre il debito pubblico eliminando il superfluo, l'effimero, lo spreco per aiutare i giovani dello scarto a coltivare la speranza nel futuro e, a tutti, di non eludere il dovere di pagare le tasse allo Stato ...» (Dalla testimonianza di Papa Francesco)"" -
I quattro cavalieri dell'Apocalisse
Avete due gambe? Avete due braccia? Avete occhi, bocca, naso, orecchie? Avete una testa per pensare in maniera lucida? Avete una buona salute? Se avete risposto di sì a tutte queste domande non avete bisogno di nient'altro nella vita per essere felici, tutto ciò che va oltre questi requisiti è un effetto collaterale del fatto che esistete, si può essere felici solo seguendo i propri desideri e la propria realtà, senza seguire i paradigmi dei nostri insegnamenti. -
Terra rossa
In un ipotetico futuro la Terra è gravemente sovraffollata e la popolazione comincia a guardare con speranza al vicino pianeta rosso. È questo il motivo per cui viene inviata la prima missione con equipaggio umano. Lo scopo è quello di dare il via alla colonizzazione di quel mondo nuovo. Fin da poco dopo l'atterraggio si verificano degli strani incidenti che provocano la morte di parte dell'equipaggio. Un'ostile entità tenta di sottomettere I superstiti e sicuramente ci sarebbe riuscita se non fosse stato per quell'inatteso ospite che si rivela loro. Si spalanca così davanti ai due una incredibile e fantastica realtà e viene offerta loro la possibilità di vivere un'esperienza incredibilmente unica in tutta la storia dell'umanità. Insieme ai due protagonisti verrete trasportati in un mondo molto distante dal nostro per poter scoprire cosa in realtà li accomuna entrambi oltre ogni immaginazione. Allontanandovi nel tempo e nello spazio, scoprirete ciò che ci riguarda veramente da vicino ed una nuova speranza per tutta l'umanità si rivelerà in tutto il suo splendore. È l'inizio di un nuovo corso della storia umana che sicuramente porterà a nuove ed entusiasmanti avventure. -
Filastrocche
Età di lettura: da 3 anni.