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La mia New York. Vivere nella città che non dorme mai
Strada per strada, quartiere per quartiere, storia per storia. New York si anima e si rivela in tutta la sua energia e il suo fascino, andando ben oltre l’immaginario comune e i suoi stereotipi. In ogni pagina vive un quartiere, una strada, un locale, un luogo. Lo sguardo di Andrea Careri è puntuale e personale: rivive la sua vita newyorkese tra amori, avventure grottesche, lavori e appartamenti precari, soldi guadagnati, persi e ricercati, inverni gelidi, cieli limpidi e scene che potrebbero essere quelle di un film o di una serie tv. Questo suo romanzo-guida racconta in modo dettagliato la città, introducendoci anche in quartieri e zone che di solito non vengono descritti, svelando curiosità e offrendo consigli sulla Grande Mela, tra parole, immagini e musica. Questo libro è una chiave d’accesso alla città che non dorme mai: un’esperienza unica che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita. -
La dieta motivazionale. Volere è potere anche sulla bilancia
La cioccolata consumata come facile e veloce energizzante, strategia per superare la stanchezza e il malumore. Il gelato in barattolo, mangiato a cucchiate, per asciugare le lacrime, come si è visto tante volte in film e serie tv. Il cibo ha molti significati, e indubbiamente anche un potere consolatorio. Attenzione, però: è proprio quando si entra nella dinamica del cibo come conforto che spesso l’ago della bilancia inizia a salire verso l’alto. Il problema dei chili in eccesso, infatti, è soprattutto legato alla difficoltà di riconoscere quanto il cibo sia diventato per molte persone una vera e propria dipendenza. L’alimento che per sua natura dovrebbe essere un nutriente-energizzante del corpo viene da molti inconsciamente utilizzato per soffocare dispiaceri, coprire delusioni, attutire dolori o nascondere insoddisfazioni. Per aiutare chi è rimasto incastrato in questo meccanismo è necessario che la dietologia faccia un salto evolutivo, estendendo dal piano fisico a quello mentale ed emozionale il suo raggio d’azione, nel rispetto di un raffinato e complesso sistema quale quello umano. “La dieta motivazionale” è un moderno programma dietologico capace di integrare otto differenti menù salutari finalizzati alla perdita del peso (uno onnivoro e uno vegetariano per ogni stagione) in un contesto che combina sfide motivazionali, fitness, mindfulness, yoga, pranayama e meditazione, strumenti completi ed efficaci per decretare la fine di una dipendenza e la rinascita in un corpo e una mente nuovi. -
Kobe Bryant. Il morso del Mamba. Dall'Italia alla NBA, la storia di un predestinato. Nuova ediz.
Per celebrare l'incredibile storia di Kobe Bryant, l’edizione aggiornata, e purtroppo definitiva, di Il morso del Mamba, il primo libro uscito in Italia su uno dei più grandi atleti del nostro tempo.rnrnNessuno può mettere in dubbio che la data del 23 agosto 1978, quando il piccolo Kobe venne ad allargare la famiglia di Joe “Jellybean” Bryant e di Pamela Fox, abbia segnato l’apparizione nel firmamento del basket NBA di uno dei più fulgidi e vincenti talenti di sempre. E tutti ora sanno che la tragedia che ha privato il mondo dello sport mondiale di uno dei suoi più importanti protagonisti non potrà offuscare la luce che per anni il Mamba ha regalato agli occhi di milioni di appassionati. Una storia unica, che ci tocca particolarmente da vicino, perché la sua prima parte di vita Kobe l’ha trascorsa in Italia, dove giocava papà Joe. Un percorso di formazione umano e sportivo fa tappa a Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia prima del ritorno negli USA, dove Kobe inizia, fin dalla Lower Merion High School, a mietere record. Poi la scelta rischiosa di saltare il college, il draft del 1996, il gran rifiuto degli Charlotte Hornets e l’approdo ai Los Angeles Lakers. Da lì in avanti, una carriera che ha superato i confini del mito, fino allo storico ritiro. Poi la fondazione della Mamba Academy e il ruolo di testimonial della NBA che sembrava proiettare Kobe in un nuovo futuro. -
Cuochi a prescindere. Guida semiseria per sopravvivere in cucina
Tutti noi siamo cuochi a prescindere. Sì, perché se l'umanità cucina fin da quando ha scoperto il fuoco, far da mangiare è memoria fissata nel nostro DNA, si tratta solo di farla venir fuori. È l'obiettivo di questo libro, un manuale pratico per mettersi ai fornelli e stupire con piatti semplici ma di sicuro effetto, con i quali sorprendere gli amici e soprattutto se stessi, un prontuario di consigli, piccoli trucchi e idee decor per fare bella figura con poco. Il fine non è diventare grandi chef, ma riuscire a muoversi con disinvoltura in cucina, senza sentirsi più in difficoltà di fronte a una pietanza da portare in tavola. Tra dolce e salato, una selezione di ricette locali e internazionali (senza dimenticare i piatti di recupero) affrontate in modo diretto e con una buona dose di ironia, perché mettersi ai fornelli può e deve essere anche divertente. Dedicato a chi ama la diversità anche in cucina, e vuole viaggiare fra i sapori della vita. -
Nicola è accanto a me. Mio figlio mi parla ancora dall'aldilà
Nicola ha appena quattro anni quando gli viene diagnosticato un tumore. Morirà a sei anni, dopo un lungo e drammatico percorso. Suo padre Claudio, uomo di scienza, non si arrende alla perdita: alla ricerca di un medium che possa aiutarlo a comunicare con l’aldilà, fa la conoscenza di Bruce Moen, ingegnere informatico americano. Sarà proprio lui a rivelargli che ogni uomo può essere un medium e può parlare con i propri cari scomparsi. Seguendo le sue indicazioni, Claudio riuscirà così a comunicare con Nicola, riconciliandosi con la vita. Da un’esperienza realmente vissuta, un viaggio alla scoperta della dimensione dell’aldilà e un ausilio per guardare alla morte come alla porta di una nuova vita. -
Si può fare. Da artigiano a imprenditore: il metodo parrucchiere organizzato
Curiosità. Determinazione. Studio. e passione. Sono questi gli ingredienti del successo secondo Danilo Foresi, ideatore del Metodo Parrucchiere Organizzato e punto di riferimento in Italia per il settore. Nato e cresciuto in un contesto difficile e senza risorse, deciso a costruire un futuro migliore per sé e i suoi affetti, Foresi ha trovato il suo strumento di riscatto nel lavoro di parrucchiere. Per la prima volta racconta la sua storia, come uomo e come professionista, partendo dall'infanzia in condizioni di disagio sociale e descrivendo la forza che lo ha portato a trasformare il suo destino. Cuore del testo è ovviamente l'attività professionale, con il suo metodo originale. Non un mero manuale, ma la narrazione di un'esperienza di vita. Foresi vuole dare l'esempio: anche dalle più grandi difficoltà si può uscire vincitori. Non servono doni particolari, ma volontà e passione per il lavoro. Chiunque può trasformarsi in imprenditore. Il successo non è solo per pochi e il destino, anche professionale, si può cambiare. Basta volerlo. Si può fare. -
Regine, draghi e guerrieri. La guida non ufficiale a Game of Thrones
Un mondo immaginario. Personaggi fantastici. Una lingua inventata. Un pubblico reale, ampio e internazionale. Nata come adattamento televisivo del ciclo di romanzi “Cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R.R. Martin, la serie “Game of Thrones” (“Il trono di spade”) in otto stagioni ha conquistato pubblici diversi e lontani, registrando ascolti record e generando un fandom straordinariamente attivo. La serie, che detiene il primato di programma televisivo più piratato al mondo, ha vinto 59 Premi Emmy su 160 nomination totali. Ma soprattutto, “Game of Thrones” ha di fatto cambiato il modo di narrare le storie in TV, proponendo una nuova percezione del genere fantasy, da tanti ancora considerato di nicchia. Fenomeno letterario e televisivo, di fandom e di costume, la serie viene per la prima volta indagata e illustrata in una guida non ufficiale, che esplora nei dettagli e da più punti di vista il suo universo, le figure che lo abitano, gli intrighi politici, economici e religiosi, le dinamiche sociali. Il manuale completo per immergersi nei vari regni, scoprire i loro segreti e rivedere con occhi nuovi tutte le stagioni della mitica serie. -
Dame des chats. Consigli per una gattara chic
Grandi scrittici, poetesse, attrici non hanno nascosto la loro anima ""gattara"""", da Colette a Doris Lessing, da Anna Magnani a Georgia O’Keeffe e molte altre. I gatti hanno conquistato il mondo della moda con Choupette, la micia di Karl Lagerfeld, resa iconica su borse e accessori. Nonostante i tanti esempi noti, pure fashion, ancora oggi la parola """"gattara2 è spesso usata con una connotazione negativa. È arrivato il momento di scardinare gli stereotipi. Essere gattare è questione di sensibilità, gentilezza d’animo, storia e anche stile. Il legame tra le donne e i mici affonda le radici nell'antichità - si pensi alla divinità egizia Bastet, dea della fertilità - con incursioni nel Magico. La donna-strega iconograficamente ha come famiglia un felino ed è spesso con il suo aiuto che affascina l’uomo. Divi per temperamento naturale e attenzione social, i mici portano sotto i riflettori le loro gattare. E attenzione, i gattari. Sì, perché lo stereotipo è al femminile, ma il legame con i mici, nella realtà, è ampiamente declinato pure al maschile. Un viaggio tra consigli, aforismi e pensieri di dive, scrittori, artisti, ma anche storie e aneddoti per sentirsi felicemente gattare, icone di stile dalla grazia felina."" -
Un tè con Mr. Darcy. Tutta la magia dei veri tea party inglesi a casa vostra
Pizzi, merletti, balli ottocenteschi, tè al bergamotto e letture appassionate sono il vostro sogno proibito? Se la risposta è sì, avete tra le mani il ricettario giusto. Tra queste pagine troverete il fascino intramontabile del periodo della Reggenza, l’eleganza dell’epoca vittoriana e tutto il romanticismo di uno stile di vita dorato, fatto di conversazioni garbate, danze coinvolgenti, tazze fumanti, modi gentili da dandy, cavalleria e incontri conviviali. Cene, feste e tè sono sempre stati momenti chiave nei romanzi Regency. Un rito che ha avuto inizio nel 1662, quando in Inghilterra governava Cromwell, che, divenutone un grande estimatore in Olanda, importò il tè in patria. L’abitudine di berlo ben presto si tramutò in moda, e il tè diventò la bevanda nazionale inglese. Il rito pomeridiano delle cinque fu lanciato da Anne Mary Stanhope, duchessa di Bedford, nel 1840, in epoca vittoriana. Un viaggio nella storia del tè e soprattutto nel suo “gusto”, con tante ricette dolci e salate, consigli per organizzare veri tea party, ma anche indicazioni di costume e di galateo. Uno strumento per trasformare un momento di relax in una vera esperienza, imperdibile se avete una natura romantica, se amate l’idea di condividere con gli amici del raffinato tè all’inglese. Per fare un salto indietro nel tempo in un sorso. -
Un giorno senza Kobe. Storie di Los Angeles
La tragedia che il 26 gennaio 2020 ci ha privato di una delle icone sportive più potenti e amate di tutti i tempi ha generato un vero e proprio terremoto di dolore, e Los Angeles, la città di cui Kobe Bryant era indiscutibilmente diventato il re, non può che essere l’epicentro di questa onda emotiva. Fondendo fiction e realtà, Andrea Careri, scrittore e sceneggiatore che vive fra New York e L.A., delinea otto short stories incentrate sulla vita di Kobe, e altre ventiquattro i cui protagonisti vivono in quella maledetta domenica un turning point determinante delle proprie esistenze. Otto e ventiquattro, come i numeri delle maglie dei Lakers indossate da Bryant. Racconti di una dolente città degli angeli dai quali emerge quanto la famosa Mamba mentality e la forza trascinante di Kobe siano state un punto di appiglio per tanti, in un contesto segnato dagli elementi più tipici dell’alienazione urbana, droga e depressione su tutti. Un raggio di sole che anche nell’ora più nera si fa fatica a immaginare spento. -
Piccola enciclopedia degli ultracorpi. Vol. 2: I B-movies americani degli anni Sessanta
I B-movies americani degli anni Cinquanta, ovvero i film a basso costo, realizzati per il circuito dei drive-in, erano per lo più di fantascienza, con alieni minacciosi e viaggi interplanetari che l’uomo non aveva ancora compiuto. Le sceneggiature erano permeate dalla solita paura nei confronti dell’invasore, che tra le righe (e neanche troppo implicitamente) era il sovietico comunista. Negli anni Sessanta, con la fine del Maccartismo, la sci-fi abbassa i toni allarmistici e i produttori americani vengono attirati maggiormente dal genere horror, anche per contrastare l’ascesa dei rivali inglesi della Hammer. Gli sceneggiatori attingono da Edgar Allan Poe, da Lovecraft, da Matheson, e i registi traspongono in immagine incubi e mostri. Ecco allora gioielli come La notte dei morti viventi e L’ultimo uomo della Terra. I Sessanta sono anche anni di movimenti generazionali, di protesta, di figli dei fiori e di droghe psichedeliche, che influenzano la produzione cinematografica del periodo, con tante pellicole curiose, spesso di dubbio gusto. Se gli anni Cinquanta erano stati formidabili, i Sessanta segnano un logico quanto interessante cambio di tendenza, specchio dei fortissimi mutamenti sociali che segnano il decennio. -
Il parquet lucido. Storie di basket
Di tutti gli elementi che ci rendono il basket così familiare, forse il parquet è il più affascinante. È il parquet che dona alla pallacanestro un magnetismo e una fotogenia unici, sprigionando il calore adatto a ospitare sulle sue assi lo spettacolo straordinario di questo sport. Quel rettangolo di legno segna i confini di una dimensione tutta particolare, pervasa dall’inconfondibile stridio delle scarpe e dal magico suono della palla spinta ritmicamente dalle mani dei giocatori. È il luogo della vittoria e della sconfitta, è il teatro di imprese e rivoluzioni sportive. Dalla Grecia di Galis e Yannakis all’infallibile Oscar, dalla palla rubata di Havlicek all’apparizione di Willis Reed, dal giganteggiare di Larry Bird all’ebbrezza della Linsanity, dalla follia del Grinnell College al sogno dell’NBA di Gianmarco Pozzecco, ecco alcune delle storie più belle andate in scena sui parquet americani, europei, italiani: una galleria di personaggi, squadre e vicende che hanno lasciato un segno indelebile sul gioco del basket. E per concludere, un diario di viaggio da New York e un racconto che rende omaggio alla provincia italiana, alle sue palestre storiche e al suo amore profondo per la palla a spicchi. -
Person +. Una via per coltivare relazioni positive
Siamo sicuri che l’amore non si possa conquistare anche per meriti? Conoscere ciò di cui si ha bisogno, saper ascoltare, essere in grado di creare equilibrio tra le proprie necessità e quelle altrui, mettere le conoscenze acquisite a servizio di altre persone e cercare soluzioni ai problemi evitando di reprimere il prossimo sono caratteristiche atte a rendere un individuo amabile, o meglio di farne un “attivatore” di sentimenti d’affetto. Diventare capaci di essere amati è un obiettivo alla portata di tutti, e in un momento storico come quello attuale, in cui, a giudicare dalle lamentele e dalla frustrazione che emerge dai social, sono molti a sentire la mancanza di calore umano e riconoscimenti, può rappresentare una vera e propria rivoluzione. È proprio dall’analisi di quelle lamentele e della loro frequenza sul web che Giuseppe Turchi prende le mosse per mostrare i più comuni errori di comunicazione, presentazione e relazione, e tentare di correggerli. Psicologia, pedagogia e filosofia hanno individuato delle cause e hanno proposto linee di intervento, limitandosi però a piccoli setting sperimentali i cui risultati raramente hanno varcato i confini delle riviste specializzate. Da qui l’idea di sviluppare il tema in modo informale e concreto, per permettere a tutti di scoprire come attivare un circolo virtuoso tra il proprio benessere personale e quello sociale. Un libro che insegna a stare meglio con se stessi e con gli altri. -
In casa. Storie a fumetti tra quattro mura
Storie da quarantena, scritte in isolamento per sentirsi più vicini e allenare l’immaginario. Durante la chiusura forzata per le misure di contenimento del Coronavirus, la Scuola Romana dei Fumetti e i suoi talenti, tra docenti e allievi, promesse di oggi, forse grandi firme di domani, non si sono fermati, ma hanno continuato a lavorare e creare, sfruttando tutti i mezzi per mantenersi in contatto e condividere idee. Ogni artista ha elaborato a suo modo il periodo difficile, facendo della quarantena una “palestra” di emozioni e sperimentazione. Una raccolta di fumetti differenti per punto di vista, genere, talento, background degli autori, per guardare all’isolamento con occhi nuovi e ripensare la quarantena, tra città deserte sbirciate dalle finestre, eroi che si allenano per tornare a fare il loro lavoro in strada, avventure vissute esclusivamente tra le quattro pareti di una stanza capace però di trasformarsi in un intero regno delle meraviglie. Una e più storie per divertirsi, riflettere, sognare, commuoversi, innamorarsi. E ripensare il tempo in casa. -
Bisogna saper perdere. Le dieci sconfitte più incredibili, epiche e devastanti della storia dello sport
Perché nessuno si sognerebbe mai di disprezzare il secondo uomo più ricco del mondo e la seconda donna più bella del mondo, mentre è così facile definire beffardamente “il primo degli ultimi” chi arriva secondo in un campionato, una corsa o una qualsiasi sfida sportiva? Nel mondo dello sport perdere è visto troppo spesso come qualcosa di cui vergognarsi, dimenticando che vittoria e sconfitta costituiscono due lati della stessa medaglia. Lo sport va affrontato con l’obiettivo di primeggiare, ma questo non significa che i vinti debbano essere considerati dei perdenti. Anche perché le sconfitte non sono tutte uguali. C’è chi ha vinto quasi tutto ma ha mancato proprio l’appuntamento più importante (l’Italia della pallavolo) e chi invece ha perso praticamente sempre (il ciclista Raymond Poulidor). C’è chi ha collezionato una serie di rovinose cadute ma non ha smesso di rialzarsi (i Buffalo Bills del football americano) e chi dopo quasi quarant’anni ancora non riesce ad accettare il risultato del campo (gli Stati Uniti del basket). C’è chi ha vinto tanto, ma viene comunque ricordata come perdente (la tennista Jana Novotna) e chi ha preferito la sportività alla vittoria (il saltatore Luz Long). C’è chi è stato dominato dalla paura nel momento decisivo (il golfista Jean Van de Velde) e chi ha perso per la propria arroganza (il pugile Mike Tyson). Infine, c’è chi ha dovuto subire il lato malato dello sport (il tifoso di baseball Steve Bartman) e chi invece attraverso una partita ha scoperto un mondo diverso (la Nazionale di calcio del Montserrat). Le sconfitte sul campo rappresentano i fallimenti che incontriamo nella vita di tutti i giorni, ma i risultati negativi non sono lo specchio di ciò che siamo come persone. Piuttosto lo è il modo in cui reagiamo a essi: se arrendendoci alla prima difficoltà oppure rialzandoci e riprovando a vincere con ancor maggiore determinazione. Prefazione di Flavio Tranquillo. -
Mai dire Draft. Delusioni e sorprese dei Draft NBA 1996-2005
Che fine ha fatto Michael Olowokandi? E Nikoloz Tskitishvili? Chi si ricorda di Fred Jones? Vincitore della gara delle schiacciate nel 2004, qualche stagione mediocre in giro per la NBA… e poi? Per non parlare di Vitaly Potapenko: scelto prima di Kobe Bryant nel 1996 ed entrato poi nell’immaginario collettivo come sinonimo di bidone, era davvero così scarso? “Mai dire Draft” ripercorre la storia dei Draft NBA, tralasciando per una volta i campioni e raccontando invece le carriere delle più deludenti prime scelte e del loro rovescio della medaglia, ovvero quei giocatori scelti al secondo giro (o addirittura undrafted) che a sorpresa sono diventati più o meno solidi elementi della NBA, se non vere e proprie star. Da Darko Milicic, seconda scelta del 2003, diventato kickboxer e agricoltore, a Manu Ginóbili, penultimo pick del 1999 che ha vinto tutto; da Wayne Simien, che ha abbandonato il basket per abbracciare dio, a Rashad McCants, che un dio credeva di esserlo ma è finito a elemosinare contratti in Sud America, passando per giganti incapaci, giramondo sovrappeso, infortunati cronici, morti ammazzati, All-Star impronosticabili, russi misteriosi, uzbeki diventati turchi per magia, tiratori che non segnano, alcolizzati, bipolari, leggende viventi: oltre 160 storie di giocatori che (non) hanno fatto la storia della NBA e altre 120 di protagonisti inaspettati del più famoso campionato di basket al mondo. -
La trappola del pilota automatico. Scopri perché devi leggere subito un libro sulle pulizie
Pulizia: l’emergenza del coronavirus ha dato un nuovo senso e una diversa profondità alla parola, imponendo di ripensare il concetto stesso di igiene e la sua valutazione. Fare le pulizie è una pratica quotidiana, ma grazie a questo libro diventa anche uno spunto per rileggere se stessi e il proprio stile di vita. Esperti da anni impiegati nel settore, i fratelli Alessandro e Marco Florio indagano le pulizie da più punti di vista, per capire come mai la stragrande maggioranza delle persone odi farle e perché vengano considerate una pratica umiliante, da evitare per quanto possibile. Il “pilota automatico”, ossia l’abitudine a fare le cose senza porsi domande solo perché ci è stato insegnato così da bambini, è un errore – e può essere un rischio – in ogni pratica, anche in quella (peraltro vitale) di tenere pulito l’ambiente in cui viviamo. Il primo passo per approcciare in modo nuovo il tema dell’igiene è comprendere il significato degli atti che si compiono per raggiungerla e mantenerla, le profonde ragioni di ogni azione, il senso della pratica. Ecco quindi un libro che non è un semplice manuale per imparare a trovare divertente fare le pulizie – non è richiesto saperle fare, tanto meno iniziarle dopo la lettura – ma un modo per rileggere i propri movimenti quotidiani, tra necessità e gesti comuni. Di più, è il racconto di un viaggio, che ci porta a capire quanto siamo stati ingenui a credere di poterci disinteressare del pulito senza subirne le conseguenze. -
Yoga et labora. Unione e benessere nella vita personale e professionale
Il benessere organizzativo in azienda influisce positivamente sulle prestazioni dei dipendenti, diminuisce il tasso di assenteismo e aumenta la motivazione a raggiungere migliori performance. Di questo sono convinte moltissime organizzazioni, che hanno scelto lo Yoga come metodo per aiutare chi lavora a diminuire il livello di stress e a impegnarsi con più serenità nello svolgimento delle proprie mansioni. Tuttavia, accade spesso che nonostante le buone intenzioni del management il tentativo di migliorare il clima e l'ambiente di lavoro non produca gli effetti desiderati. Yoga et Labora è un metodo studiato appositamente per chi lavora, allo scopo di unire la vita personale e quella professionale nella dimensione del benessere. Ciò che motiva realmente a intraprendere un percorso di miglioramento è qualcosa di intimo: chi lo fa, lo fa più per se stesso che per il proprio lavoro, ma questo accade solo quando si riesce a cogliere l'opportunità nel cambiamento e a sviluppare una visione più chiara del proprio potenziale. È questa è la tesi centrale del libro, che si sviluppa attraverso il racconto di casi ed esperienze concrete interpretate attraverso i principi chiave dello Yoga. Una proposta innovativa e operativa, praticabile da chiunque intenda portare nella sua vita e nella sua professione unione e benessere. Prefazione di Shubhaji Satyaranjan Paul. -
Vietato calpestare i sogni. La rivoluzione degli elefanti rosa
Può lo sport non solo segnare la vita di chi lo pratica, ma anche insegnarla, o meglio allenare a viverla? La risposta di questo libro è un netto sì. Prendendo spunto dalla storia particolare dei Rosafanti Rugby, un’associazione sportiva della provincia di Varese, Beppe Lamberto ci racconta come lo sport praticato a qualsiasi livello possa sviluppare la forza di volontà, la fiducia in se stessi e la capacità di superare i propri limiti. E questo gruppo di amici che a trent’anni si trasforma in una squadra di rugby per realizzare il proprio sogno è la prova tangibile che se ci si crede davvero tutto può accadere. Poi lo sguardo si allarga, e grazie ai contributi e alle testimonianze di Giovanbattista Venditti (ex nazionale di rugby), Daniele Cassioli (campione paraolimpico di sci nautico), Girolamo Grammatico (life coach e istruttore di arti marziali), Samanta Di Maria (ambasciatrice del progetto “Pink is good” della Fondazione Umberto Veronesi), Gabriele Colombo (allenatore di rugby e mental coach), Elisa Peruzzi (pellegrina sul Cammino di Santiago) e Zorica Jovovic (mamma e campionessa di pallamano) coglie aspetti sorprendenti ed emozionanti dell’intreccio inestricabile fra sport e vita. -
So nineties. Il decennio dorato dell'NBA
A riguardarli oggi, gli anni Novanta della National Basketball Association possono quasi sembrare una serie tv, in cui ogni campionato corrisponde a una puntata e il finale è aperto su molteplici scenari futuri. Malgrado il dominio di Michael Jordan e dei suoi Bulls, i protagonisti si susseguono l'uno all'altro, in un periodo di svolta in cui la lega, seguendo il disegno del suo architetto David Stern, diventa globale. Lo sdoganamento dei giocatori provenienti da altri Paesi, il dramma dell'HIV che colpisce Magic Johnson, i ritiri improvvisi e i ritorni insperati, gli ingressi roboanti come quelli di Kobe Bryant e Allen Iverson, fino alla prima ""stagione con l'asterisco"""", quella funestata dal lockout. Colpi di scena e drammi, brucianti delusioni e vittorie entusiasmanti: non manca niente in questo decennio ben presto mitizzato, ma pieno anche di episodi oscuri e di contraddizioni. Agli appassionati di vecchia data questo libro riporterà alla mente momenti sedimentati nella memoria, mentre per chi è stato catturato più recentemente dal fascino della palla a spicchi sarà l'occasione perfetta per mettersi in pari. Perché, a prescindere dalle evoluzioni successive, i nineties hanno cambiato per sempre la percezione e la fruizione dell'NBA, trasformandola definitivamente nella lega cestistica più amata del mondo. Prefazione di Dario Vismara. Postfazione di Roberto Gotta.""