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La nota imperfetta
La somma di tante imperfezioni crea la perfezione, nonostante le imperfezioni ci spaventino.rn«Questo deve fare la poesia autentica, mai confermare sentimenti o pensieri (più spesso capita di veder confermati pensierini) ma rompere la crosta, aprire varchi, superare siepi, legare infinito e finito in nuovi nodi, nuove sorprese, nuovi incanti. Questo con la sua arte mai altezzosa compie Annalisa Frontalini» - Davide Rondonirn«Le poesie di Annalisa sono gesti composti, sono la preghiera di un corpo fragile. Non gridano, sussurrano. Parlano piano, a chi vuole ascoltare. Non fingono mai, non cercano metafore folli, impensabili, buone per stupire» - Giovanni Boganirn«Il tempo di un fiammifero accesorne di noi solo un’idea.rnE allora, perché?rnVale piu un bacio di mille ragioni.»rnAl centro di quest'opera coraggiosa e intimista vi è l'idea dell'imperfezione, sottesa a tutte le liriche: la perfezione della vita costituita dall'insieme di tante imperfezioni; l'imperfezione causa di paura e che pretende coraggio; la presa di coscienza della bellezza dell'imperfezione propria e dell'altro che favorisce la libertà di espressione di sé e l'accoglienza dell'altro nel modo più puro; l'imperfezione come essenza dell'essere umano che, proprio attraverso di essa, acquista il suo valore e la sua unicità; la ricerca della perfezione attraverso continue esperienze imperfette, quindi l'imperfezione come stimolo alla crescita e al miglioramento di sé. -
Come vivere felici senza mal di schiena. Affrontandolo e sconfiggendolo grazie ad alcuni utili consigli
Beghin ripercorre attingendo, non solo dalle sue esperienze personali ma anche da quelle professionali come fisioterapista, i comportamenti che ci possono aiutare a stare meglio e quelli invece da evitare.rn""Fin da giovane ho sofferto di un gran mal di schiena. Ho scelto per questo di fare degli studi che mi consentissero di capire che cosa stesse accadendo al mio corpo e che mi permettessero di prendermi cura di me stesso. Non ho smesso per un solo istante di lavorare su di me, per cercare di eliminare la sofferenza e allo stesso tempo di migliorare la mia condizione fisica. Un giorno ho deciso di mettere la mia esperienza e la mia positività al servizio degli altri. Da qui comincia il mio viaggio nelle parti del corpo più sollecitate dai dolori, in particolar modo la schiena e la cervicale. In questo libro cerco di mettere a disposizione di chiunque ne abbia bisogno dei consigli per vincere il mal di schiena, per tornare in forma o per mantenere il proprio corpo al meglio. La vita è una sola: cerchiamo di viverla come si deve e d'essere sempre positivi. E facciamo i semplici esercizi che consiglio in un capitolo ad hoc. Male non potrà di certo fare ma è probabile che ci faccia del bene""""."" -
Nelle sue scarpe. Lungo le tracce di chi è costretto a inseguire il sogno europeo
La partenza, il viaggio, la fortuna di arrivare vivi, l'accoglienza, il futuro.rn«Entrare per la prima volta in un Centro d'accoglienza straordinaria è spaesante e, in qualche modo, spaventoso. Aprendo la porta d'ingresso, infatti, si vedono tantissime persone, tanti volti sconosciuti che parlano contemporaneamente in lingue diverse e si è circondati da urla, corse, vestiti, scarpe e carte, carte ovunque...»rnDaniel, un ragazzo nigeriano, è la voce narrante di un testo che vuole aiutare a comprendere meglio i tragitti fisici percorsi da chi vuole richiedere asilo politico in Europa e quelli simbolici che si compiono affrontando gli ostacoli che la vita pone sul cammino di ogni individuo, aiutando ciascuno di noi a mettersi nei panni dell'altro. Daniel racconta sia la sua vicenda personale che quella di altri ragazzi che hanno vissuto con lui in un Centro d'accoglienza straordinaria italiano. Il senso di solitudine di chi sa che non potrà mai più vedere la sua famiglia, il razzismo, lo sfruttamento nei campi, la paura di deludere chi contava sulla sua partenza per continuare a vivere sono i sentimenti ricorrenti di ognuno di loro. ""Non posso permettermi di fallire"""", si ripetono le migliaia di giovani che ogni anno cercano di entrare nella Fortezza Europa. In molti purtroppo muoiono. Alcuni ce la fanno. Ecco come."" -
Al-Amal. Nei campi greci con i profughi siriani
Un libro che ripercorre i principali cambiamenti in materia d'immigrazione avvenuti lungo la rotta balcanica dal 2015 a oggi.rnrn«Questo libro è un mosaico di storie vere intessute con cura generosa e attenta, che guardato dalla giusta distanza rivela, nel suo disegno complessivo, un affresco della Storia che verrà raccontata del secondo decennio degli anni Duemila»rn rnAbu Ahmad, Samir, Umm Ibrahim e Mohannad, in fuga dalla guerra siriana, si sono conosciuti nel campo profughi di Moria, nell'isola greca di Lesbo, dove, con forza, ironia, fatica e umiliazioni, condividono l'obbligata quotidianità del campo in un intreccio di attesa e di disillusione. Oltre che di speranza, al-amal in arabo, come il titolo di questo libro. Attraverso la loro vicenda, dalla Siria distrutta dalla guerra all'Europa che respinge chi le chiede aiuto, il libro descrive la vita di tutti i giorni nei campi profughi della Grecia e ripercorre i principali cambiamenti in materia d'immigrazione avvenuti lungo la rotta balcanica dal 2015 a oggi. Prefazione di Alessandra Sciurba. Postfazione di Diego Saccora. -
Prima che la Jugoslavia finisse
Ogni cosa, in questa storia ispirata a una vicenda vera, ruota intorno alla casa di Pola, dove tutto inizia e termina.rnrn«L’invasione italiana della Jugoslavia, la lotta partigiana, gli odi etnici, la repressione fascista, le foibe, l’isola di Goli Otok, le terre abbandonate, le speranze, le delusioni e le sopraffazioni sprigionate da fedi politiche spietate e cangianti, invadono e modificano le esistenze dei personaggi del libro» - Pietro Spiritornrn«Chi legge questo romanzo storico compie un viaggio attraverso la Jugoslavia e la sua storia, imparando a capirla, a rispettare e apprezzare i popoli ‘diversi’ che ci accolgono con un dobrodošli, benvenuti» - Giacomo ScottirnPola, Istria, anni Trenta del Novecento: Paola è una giovane vedova croata che s'innamora del partigiano sloveno Frank. Quando, nel 1942, la situazione precipita, Frank verrà arrestato e tradotto nel campo di concentramento di Rab. Entrambi lotteranno per sopravvivere. Alla fine del conflitto mondiale riusciranno a ritrovarsi a Pola, per poi andare a vivere in Italia. Le loro vicende e quelle dei loro amici e compagni, i loro ideali, le scelte e i ricordi accompagnano il lettore nelle pieghe della storia di una nazione intera che da tempo si è dissolta: dai giorni della resistenza titina, all'unificazione di uno Stato composto da fedi, lingue, tradizioni diverse, fino agli anni della sfida al comunismo sovietico e alla fine dei grandi sogni. -
Requiem per la Bosnia
Un reportage profondo e prezioso per aprire una finestra alla scoperta di cos’è stata, cos’è e forse potrà essere la Bosnia Erzegovina.rnrn«Per raccontare il grumo d’emozioni, gioie e dolore che pesano nell’anima della gente che abita e abitava quelle regioni occorrono sensibilità e coraggio, un grande cuore e una mente lucida» - Paolo Siccardirnrnrn“L’essere umano è capace dei gesti più abietti e di atti di amore infinito. Alcuni uccidono senza rimorso, senza motivo; altri sono pronti a dare la vita per un altro essere umano. È una contraddizione che non ha spiegazione e, forse, tale deve restare. Alcuni misteri esistono per non essere svelati. Questo è uno di quelli.” rnCosì scrive Barbara Castellaro nel prologo del suo nuovo libro dal titolo Requiem per la Bosnia, un reportage profondo e prezioso per aprire una finestra alla scoperta di cos’è stata, cos’è e forse potrà essere la Bosnia Erzegovina, quel piccolo Paese sul crinale tra Occidente e Oriente, nel centro martoriato dell’Europa. -
Le stelle non stanno a guardare. I divi, l'umanitarismo e l'uso politico della celebrità
I divi, l’umanitarismo e l’uso politico della celebrità.rnrnQual è la relazione tra lo star system e la sfera pubblica, inclusa la politica? Secondo questo brillante saggio, le star del cinema e della musica, di fronte alla progressiva desacralizzazione della figura del divo e all’impoverimento delle mitologie a essa collegate – anche a causa dell’irruzione sulla scena prima della televisione, poi dei social media –, hanno riconquistato parte del prestigio perduto mediante una rigenerazione narrativa giocatasi su un nuovo palcoscenico, quello della politica.rnrnNel libro si esaminano non solo le principali trasformazioni del rapporto tra lo star system e la sfera politica, con particolari riferimenti al cinema e alla musica, ma anche il tema dell’umanitarismo delle celebrità, analizzando lo storytelling sviluppato attorno alle attività filantropiche di stelle quali Danny Kaye, Audrey Hepburn, Bob Geldof, Bono Vox, Angelina Jolie e George Clooney. -
La bambina con le infradito
Siamo tutti un po' profughi nella vita. A volte alla ricerca di radici che ci tengano ben saldi coi piedi a terra. A volte alla ricerca di valori. Poi ci sono i profughi veri, quelli che scappano da condizioni disumane, che i valori li hanno ben chiari ma non possono esercitarli perché privi di libertà. È dignità rubata, la loro. Ma in ogni storia di vita c'è sempre la speranza di un futuro migliore. Mery, la protagonista di questa storia, è l'esempio tangibile che ci sono persone ancora dotate della forza di elevarsi. Lei incarna la forza e la caparbietà di una ragazza che diventa una donna grande e una grande donna nonostante la vita l'abbia privata delle sue radici e l'abbia messa fin da piccola duramente alla prova. Ideale dai dodici anni in su, una storia controcorrente fatta di comprensione e tolleranza, ambientata in un mondo che ha bisogno di recuperare umanità. Età di lettura: da 12 anni. -
Terre di nessuno
C’è una parte d’Europa sconosciuta ai più, quella degli Stati fantasma: territori che hanno dichiarato l’indipendenza senza essere riconosciuti come tali a livello internazionale. Sono entità che vivono in un limbo diplomatico, nate quasi tutte negli anni Novanta.rnrn«Lì dove in questi anni era possibile intravedere un germoglio di appartenenza europea che lottava per affermarsi e crescere, prima o poi è sempre arrivato Paolo Bergamaschi per proteggerlo e raccontarlo». - Massimo Cirri e Sara ZambottirnrnAbchazia, Ossezia del Sud, Transnistria, Gagauzia e Nagorno-Karabakh sono luoghi ai più sconosciuti dove scoppiano conflitti locali spesso ignorati in Occidente, che hanno lasciato sul campo una scia di vittime, di relazioni spezzate e di separazioni violente. A esserne colpite sono Moldavia, Georgia e Azerbaigian, tutte ex repubbliche dell’Unione Sovietica. A cui va aggiunta, più di recente, la guerra in Ucraina per il Donbass. Ad appiccare il fuoco, con l’eccezione del Nagorno-Karabakh, è sempre la stessa mano, quella russa. E nelle terre di nessuno non esiste lo stato di diritto o, quando c’è, è estremamente precario.rnA questo si aggiungano l’indipendenza a metà del Kosovo e i casi di Scozia e Catalogna, che scuotono non solo l’Europa in quanto tale ma l’intera Unione europea. -
Il piccolo albero spaventato
Su una montagna alta e ripida c’è un albero solo in mezzo al nulla, in balìa degli elementi naturali. Man mano impara a riconoscere le proprie paure e, allo stesso tempo, ad apprezzare le sue qualità e lo spettacolare ambiente che lo circonda. Un incontro improvviso con un uomo solo e spaventato rende il piccolo albero coraggioso e grato per aver potuto aiutare un amico in difficoltà.rnTra paura, violenza, consapevolezza ed empatia, in un volume corredato da splendide illustrazioni ad acquarello, Pat Patfoort – esperta e promotrice della gestione nonviolenta dei conflitti e dell’educazione nonviolenta – ci accompagna in un percorso di conoscenza di noi stessi, con difficoltà e punti di forza, nell’ottica dell’accettazione e comprensione di se stessi e degli altri. Un libro utile per tutte le età.rn“La violenza in natura ci sarà sempre. Ma l’altra violenza, quella di noi esseri umani, in linea di massima potrebbe essere ridotta a zero. Quella della natura dovrebbe essere la sola e unica forma di violenza esistente. È già sufficientemente devastante e drammatica. È davvero un peccato che vi si aggiungano ancora tante violenze causate dagli esseri umani”. (Pat Patfoort) -
Dottore le giuro che era morto
Attraverso le vicissitudini del dottor Clementi, medico dell'ospedale San Crispino, si dipingono, in modo leggero e con sagace humor, quadri di vita quotidiana colorati da sfumate contraddizioni della Sanità italiana: l'aumento sproporzionato del ricorso a esami strumentali, spesso inutili, ma che vanno di moda; il rapporto dei medici con i pazienti, i colleghi, gli infermieri e con gli informatori farmaceutici; i congressi scientifici, sorta di sfilate di moda; il grande business delle agenzie di pompe funebri che non conoscono crisi; il tutto intervallato da spaccati di vita ospedaliera che culminano nella clamorosa costatazione di un decesso... ""non andato a buon fine"""". Prefazione di Gabriele Cirilli. Introduzione di Sandro Petrolati."" -
La Toscana in Renault 4. Viaggio sui sentieri dell'ecofilia e della libertà
"Un viaggio nello spazio e un viaggio nel tempo. Un viaggio nel paesaggio toscano e uno nel paesaggio interiore. Un viaggio nella poesia e uno nell'impegno nei confronti della Natura e del mondo. Tutto questo, e molto di più, è quello che Francesca Volpe ci propone in questo diario che ricorda i resoconti romantici di Goethe, di Byron, di Muir, di quei viaggiatori capaci di accostarsi con occhi nuovi, mente curiosa e cuore aperto alla ricchezza di sfumature del paesaggio geografico e di quello umano. Il lettore non può che immedesimarsi nella voce narrante e si sente parte, anche lui, anche lei, del viaggio: sul sedile passeggero di una mitica Renault 4 capace di sfidare i mezzi più moderni e di affrontare le circonvoluzioni che uniscono tra loro piccoli borghi acciambellati sulla cima di cocuzzoli e le tante storie di persone che hanno fatto scelte radicali, appassionate e coraggiose. Quasi a dimostrare che il successo non si misura con ampiezza materiale, ma con quella del sorriso. E di sorrisi Francesca ne ha incontrati tanti e altrettanti ne ha generati, tra le persone che l'hanno vista fermarsi in piccole piazze assolate a prendere appunti, affacciata su balconate naturali a puntare lo sguardo oltre l'orizzonte o in tragicomici momenti sotto diluvi torrenziali... che 'ridimensionano l'ego in eco'"""" (Marcella Danon)" -
Storie di incredibile felicità
C’era una volta la scuola in ospedale. E c’è ancora. Come ci sono Sandra, Luca, Anna, Federico e molti altri. Ragazzi che fanno parte di un villaggio di confine, dove si cresce confrontandosi con difficoltà serie, con una malattia da combattere, con il tempo da conquistare. Ragazzi che hanno combattuto una battaglia per la vita nel reparto di Oncologia pediatrica del Gemelli di Roma e l’hanno vinta. E così uno di loro oggi fa il ricercatore, un’altra disegna fumetti, un terzo sta per iscriversi all’università in Danimarca. E così via. Ma quello che conta è che tutti sono qui, a raccontarci la loro vita, le loro “storie di incredibile felicità”. Prefazione di Massimo Giletti. Postfazione di Benilde Naso Mauri. -
Vite di strada. Persone e storie alla Stazione Trastevere
La Stazione Trastevere, a Roma, è un luogo d’incontro e di passaggio per decine di migliaia di persone ogni giorno, ma è anche casa per tante donne e tanti uomini che la vita ha portato ad accamparsi in qualche modo nei suoi dintorni. Dietro le barriere che talvolta discriminano, si svela un mondo popolato non di “scarti della società”, ma di famiglie in estrema povertà, di padri senza più lavoro, di figli non desiderati, di ragazze maltrattate in un ambiente ostile, di donne abbandonate alla solitudine. Qui un gruppo della Comunità di Sant’Egidio si dà da fare ogni notte per aiutare queste persone a resistere alle insidie del freddo e dell’abbandono, facendosi compagno di strada di tanti di loro e raccogliendone l’anelito profondo al cambiamento, oltre che le storie. Che non sono semplicemente tragedie, ma vere storie di vita da conoscere, se si vuole consapevolmente sapere. Prefazione di Marco Impagliazzo. -
Equilibrio dinamico
Equilibrio Dinamico nasce dall'esperienza quotidiana e non vuole rivolgersi soltanto agli addetti ai lavori, ma a tutti coloro che ritengono che lo sport possa diventare uno stile educativo. L'amore per il pattinaggio, e in particolar modo per l'attività di avviamento a questo straordinario sport, prende qui forma in un testo appassionato, estensibile a molti altri sport, che vuole offrire una lettura nuova del rapporto tra educatore sportivo, bambino e/o persona disabile, basandosi su esperienze pratiche e sulla loro analisi. -
La masnada delle aquile. I giovani in fuga dal Kosovo
«Un reportage narrativo sull'immigrazione minorile albanese-kosovara in Italia, ambientato nella città d'elezione del fenomeno, Trieste» - Roberto Carnero, Il Piccolo-TriesteCentinaia di minorenni ogni anno lasciano il Kosovo per raggiungere l'Europa. Arrivano in Italia stretti nel loro tenace orgoglio, carichi di aspettative per un futuro riscatto economico e un permesso di soggiorno. Entrano illegalmente sfruttando il sistema dei passeurs. Vivono nelle comunità di accoglienza e per la legge sono minori stranieri non accompagnati. Tra di loro si chiamano shqipe, identificandosi nella comune radice etnica albanese. Molti vivono il periodo dell'accoglienza con fame di ribellione verso l'autorità, di avventure sessuali, di microcriminalità. Hanno poco tempo e una vivida urgenza di godersi la gioventù strappata dal Kosovo, tra maldestre avventure e conservazione dei propri riferimenti culturali. Con la maggiore età, passano dall'essere adolescenti trapiantati in un contesto sociale inedito ad aspiranti adulti con un permesso di soggiorno regolare, un lavoro e un affitto da pagare. Escono dalle tutele delle comunità e si fanno ""custodi di se stessi"""", come riflette Erion, il ragazzo di Malishevë narratore della sua e delle altrui giovani vite in divenire. Prefazione di Roberta Altin. Postfazione di Edoardo Garonzi."" -
Fortezza Libano. Tra tensioni interne e ingerenze straniere
La storia e le peculiarità del Libano di ieri e di oggi, specchio delle contraddizioni arabe oltre che cartina al tornasole dei contrasti che investono Oriente e Occidente. Il Paese dei cedri viene raccontato indagando le crescenti conflittualità interne, le ripetute crisi politiche, le aspre problematiche della regione, le inquietanti sfide economiche, il singolarissimo rapporto tra musulmani e cristiani e la scottante questione dei rifugiati siriani. Con uno sguardo che si nutre della ricchezza letteraria e culturale che ha caratterizzato il Levante. -
L' orso non è invitato. Gli animali, l'uomo, la scomparsa della biodiversità sulla Terra
Un viaggio per conoscere l’orsornbruno, il lupo, le balene, il rinoceronte e altri animali meravigliosi a cuirnl’uomo ha “dichiarato guerra”.rnrn«Un libro chernracconta come l’uomo distrugge larnbiodiversità» - Roadtogreen2020rn«Rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci al lavoro. C’è un mondo interornda salvare» - Davide Cellirn«È necessaria e urgente una nuovarncoscienza collettiva, basata sulla conoscenza e sull’etica» - Alessandro Mossorne Ruth Pozzirnrn Un verorne proprio tour mondiale, fatto anche dirndati, avvenimenti di cronaca e curiosità,rnper entrare in contatto con straordinarirnesseri viventi nei loro ambienti. Ne scaturisce una fotografia chiara e attualernper avere un’idea di quello che sta succedendo attorno all’uomo e riflettere surnalcune delle principali minacce per lernspecie del Pianeta. La perdita di biodiversità nasce prima di tutto dai nostrirnmodi di pensare. La bellezza della vitarnche ancora esiste è il punto di partenza da cui farsi prendere per mano perrntrovare delle risposte efficaci alla crisirnambientale che minaccia la Terra.rnCon il patrocinio di LAV, AnimalistirnOnlus e AmBios. -
Il sogno babilonese. Lo Château Grimaldi, la Belle Époque, la Riviera
Durante la Belle Époque, il ""sogno babilonese"""" dei milionari inglesi (e non solo) era quello di creare in Riviera e in Costa Azzurra delle ville, dette château, circondate da giardini a strapiombo sul mare; questi ultimi, che sostituivano le coltivazioni tradizionali, facevano pensare ai giardini pensili realizzati da Semiramide a Babilonia. Lo Château Grimaldi è una magnifica enclave internazionale di tre ettari in territorio italiano ma attaccata alla frontiera francese, dove hanno abitato il ginecologo inglese James Bennet (che vi ospitò la regina Vittoria), Romaine Brooks, la pittrice amata da D'Annunzio, e altri, fino al chirurgo Serge Voronoff, noto per i trapianti di testicoli di scimmia sull'uomo. Impreziosiscono il libro decine di immagini rare o inedite. Prefazione di Daniela Gandolfi. Introduzione di Yvan Gastaut. Postfazione di Marco Devecchi."" -
Sentiero Valtellina. In bicicletta e a piedi nel cuore delle Alpi
Un viaggio lento e autentico in bicicletta o a piedi nelle magnifiche terre della Valtellina, cesta di diamanti incastonata tra maestose montagne incantate. Dal lago di Corno alle Alpi di Bormio, seguendo il corso del fiume Adda, le ruote scivolano (e le scarpe avanzano) in mezzo a campi di grano e pannocchie, papaveri, trattori, cascine in pietra, ponti in legno, lavatoi, noci e pioppi secolari, rampe impervie e ripide discese, terrazzamenti eroici, contadini laboriosi, mele e miele, ruscelli, cascate e campanili. Percorrere questo sentiero consente di conoscere la storia delle genti che abitano la Valtellina, da sempre terra di passaggio e di confine nel cuore dell'Europa.