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In alto mare. Paperelle, ecologia, Antropocene
Il 10 gennaio 1992 la nave portacontainer Ever Laurel fu colpita da una tempesta mentre attraversava l'oceano Pacifico: inclinandosi su un fianco perse parte del carico, fra cui 7200 confezioni di Friendly Floatees, piccoli animaletti di plastica colorata venduti per fare compagnia ai bambini durante il bagnetto. Progettati per galleggiare, iniziarono a viaggiare per decine di migliaia di chilometri, venendo ritrovati in ogni angolo del globo. Nel rapporto fra uno dei maggiori scarti del genere umano, la plastica, e gli ecosistemi marini passerà molto del futuro dell'uomo: ""In alto mare"""" è un percorso alla scoperta del mondo sottomarino componendo un caleidoscopico compendio di scienze e storie che, raccontando e documentando l'interconnessione tra ambienti e specie, aiuta a capire cosa significhi agire in modo sostenibile. Il libro è accompagnato da una bibliografia di saggi e romanzi e documentari dedicati al mare, ai suoi abitanti e ai problemi ecologici del nostro presente."" -
Desperate pleasure
Due anni dopo le avventure di Tinderella, M.S. Harkness torna al fumetto con la seconda parte della sua autobiografia che prosegue e approfondisce i temi, le storie e i traumi del primo volume. In Desperate Pleasures – “piaceri disperati” – ritroviamo la protagonista intenta a fissare l’orizzonte, il molo, le navi che passano. Specchi di un trauma passato. “Sto cominciando a capire”, afferma. Poi si torna indietro. La vita relazionale di Harkness si fa sempre più altalenante, comincia a farsi chiaro che il vuoto che sente non sarà riempito così, che le ferite si rimarginano solo dall’interno. E allora mentre riflette su com’è arrivata dov’è ora, tra appuntamenti occasionali e palestra, tra cannette e famiglia, si torna ancora indietro. Alla sua infanzia, agli abusi del padre solo accennati nel primo capitolo ma ora palesati come l’origine di un trauma difficile da superare. Giunta a piena maturità stilistica, Harkness confeziona un volume denso di poesia e di silenziosa delicatezza, capace di lasciarsi andare all’umorismo nonostante la tensione e drammaticità crescenti, confermandosi così una delle voci più rilevanti dell’autobiografismo contemporaneo. -
Membrana
Siamo nel 2100, nella città sommersa di T. L’umanità è migrata in fondo al mare per sfuggire ai devastanti cambiamenti climatici e il mondo, dominato da potenti conglomerati mediatici, si basa sullo sfruttamento del lavoro degli androidi. Momo, famosa estetista della pelle, conduce una vita introversa e nostalgica. Ha una ferita con cui fare i conti: la madre, da cui è separata da oltre vent’anni, si ripresenta nella sua vita innescando un percorso di esplorazione di sé che metterà in dubbio la sua stessa esistenza, la natura del proprio corpo e la sua identità di genere. Il processo di trasformazione, mutamento e reinvenzione che investe Momo pone questioni radicali, al punto da chiedersi se gli esseri umani siano ancora padroni della propria memoria e del proprio futuro. Pubblicato a Taiwan nel 1995, ""Membrana"""" è un classico della narrativa speculativa in cinese. Chi Ta-wei, con talento predittivo, immagina la saturazione provocata dai social media e il monitoraggio corporeo, intrecciandoli a temi distopici come il dominio della tecnologia e dei regimi capitalisti. Un romanzo visionario che si distingue per l’estetica cyberpunk e i temi queer e trans."" -
Canzoni di Natale
Non sono soltanto le lucine, i pacchetti o i panettoni in vetrina a farci capire che Natale è vicino, ma anche la colonna sonora delle nostre giornate che cambia improvvisamente. Si comincia con gli Wham! e Last Christmas, per poi passare a Jingle Bells nelle sue innumerevoli versioni, fino ai Beatles, Mariah Carey e i Beach Boys. Maurizio Blatto, che di musica sa (praticamente) tutto ha deciso di raccontare le canzoni che ci tengono compagnia per venti giorni all’anno prima di finire nel cassetto e riproporsi, quasi ringiovanite, appena torna dicembre. Blatto ci svela retroscena, aneddoti, curiosità e tante storie legate ai musicisti che hanno dato voce ai nostri Natali, raccontando di neve di polistirolo, di canzoni nello spazio, di vigilie melanconiche, di pianisti a fumetti, di cantanti nati il 25 dicembre e di gruppi che sembrano un presepe. Rock, jazz, folk, punk e chi più ne ha più ne metta per tutti coloro che hanno una tradizione da rinnovare o per chi vuole inventarsi un Natale fatto di nuovi e immancabili ascolti. -
Pharmako. Poeia. Poteri delle piante, veleni e arti erboristiche
Pharmako/Poeia è parte della trilogia Pharmako, lo studio enciclopedico di Dale Pendell sulla storia e gli usi delle piante psicoattive e dei relativi sintetici, pubblicato per la prima volta tra il 1995 e il 2005. Questo volume è dedicato alle sostanze inebrianti, mortifere e sensuali, siano esse lecite (tabacco, vino, birra), illecite (Cannabis, oppio, eroina) o misteriose (assenzio, kava kava, Salvia divinorum). Ogni sostanza è esplorata nel dettaglio, raccontandone storia, natura chimica, usi e preparazioni, significati culturali e corrispondenze esoteriche. Pendell dispensa esperienze personali e descrizioni vivide sugli effetti provati, ricorrendo a un linguaggio proprio dei poeti. L’intera miscela è cosparsa di citazioni di autori celebri, da Jean-Paul Sartre a Jean Cocteau, Jaime de Angulo, Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud, William Blake e W.B. Yeats, creando un infuso letterario inebriante quanto il suo oggetto. Prefazione di Laura Tripaldi. -
L'Europa in viaggio. Storie di ponti e di muri
Ponti e muri sono due idee di Europa (e di mondo): una focalizzata sulla paura, il bisogno di sicurezza e di nemici, e l’altra che aspira a un luogo che risponde al bisogno di futuro e di essere comunità capace di accogliere e di essere vicina a tutti. Il libro si apre con un reportage dalla Norvegia, con le testimonianze di alcuni sopravvissuti agli attentati di Oslo e Utoya del 22 luglio 2011. Capitolo dopo capitolo, ci saranno storie di muri e di ponti, di campi di battaglia diventati luoghi di incontri, di viaggi e di scambi Erasmus. Storie di generazioni di giovani che di quella passione hanno fatto un lavoro. Ci sarà spazio per un excursus storico e culturale che spiegherà come si arrivò al Manifesto di Ventotene e all’idea di un’Europa unita cercando risposte inclusive per un mondo da poco uscito dalla guerra, avviando un nuovo processo di integrazione tra Stati. Non mancheranno storie e riflessioni sui fallimenti dell’Europa, Brexit e Gilet gialli, sulla violenza dei discorsi d’odio sui social e nella vita reale, ma ci saranno anche le testimonianze di chi si impegna in buone pratiche in ambito culturale e sociale nel cuore e ai confini del continente. -
Tutte le ragazze avanti!
Durante i concerti dei Bikini Kill, Kathleen Hannah urlava sempre dal palco: ""Tutte le ragazze vengano avanti!"""". Solo dopo la band cominciava a suonare. Così, in un mondo abituato a escluderle, riservava alle ragazze un posto in prima fila da cui osservare lo spettacolo, ascoltare la musica, partecipare al concerto cantando la propria rabbia e la semplice gioia di esserci tutte. Ci siamo chiesti cosa significhi essere femminista, oggi, in Italia. Abbiamo trovato undici risposte di giovani intellettuali e artiste: essere guerriera fin da bambina come Giulia Gianni; sfidare i limiti imposti dalla società con l'obiettivo di essere libera come Lucia Brandoli, essere adulta dopo un'adolescenza passata in una provincia che ti immagina solo moglie e madre come Giulia Perona. Femminista è anche il modo di guardare e """"leggere"""" le serie televisive come fa Marina Pierri o lo sguardo con cui si attraversa il mondo del lavoro, per essere emancipata come raccontano Giulia Cavaliere e Claudia Durastanti, che nel suo essere scrittrice riflette sulle storiche ondate del femminismo che si sono incrociate con le battaglie per i diritti umani. La storia di questo femminismo moderno passa anche attraverso il corpo, in quell'essere cicciona, lanciato contro le ragazze come uno stigma e annientato da Marta Corato e presente anche nelle parole di Giulia Blasi che invita ogni ragazza a riscoprire il proprio diritto a esistere, a essere intera. Filo conduttore del libro è la convinzione che le cose possano cambiare. Bisogna crederci ed essere attivista come Maria Marchese o come Marzia D'Amico che indica un mondo in cui essere sorella significa andare avanti tutte insieme, proprio come Giulia Sagramola disegna in copertina e nel suo contributo a fumetti. Questo libro è una lettera aperta a chi vuole confrontarsi con la parità di genere, i diritti umani, il mondo del lavoro e quello delle relazioni. Alle lettrici, ai lettori rivolgiamo le stesse domande che ci siamo fatte noi, per aggiungere alla nostra, la loro voce."" -
Piante cattive. Storie velenose, urticanti e letali
Le piante sono meravigliose. Sono intelligenti, allietano la nostra vita, ma sono anche molto altro: producono l'ossigeno che respiriamo, i princìpi attivi utili per curarci, le sostanze nutritive alla base della nostra alimentazione. Le usiamo per costruire case e navi, produrre farmaci e cosmetici, insaporire i piatti, creare indumenti. Talvolta però dimentichiamo che esistono anche piante terribili. Alcune producono veleni, altre si accontentano di provocare allergie e poi ci sono piante che fanno il doppio gioco: possono essere tossiche e persino letali, ma anche avere effetti terapeutici importanti. Ovviamente non esistono piante buone o cattive, ma vegetali intelligenti che, non potendo fuggire in caso di aggressione, hanno inventato alcuni ""semplici"""" trucchetti per adattarsi a particolari condizioni ambientali, traendo vantaggio dall'acquisizione di nuovi caratteri. E, nonostante la loro cattiva reputazione, non hanno ancora smesso di sorprenderci."" -
Educazione rap
Dopo ""Vivo per questo"""", che lo ha portato nelle università americane e nelle scuole italiane, Amir Issaa ha cominciato a usare il rap come strumento didattico. Rileggendo in chiave rap elementi di poetica, fa scoprire ai ragazzi che le canzoni che ascoltano dal cellulare sono anche il risultato di un esercizio linguistico. """"Educazione rap"""", oltre a essere il racconto delle esperienze peculiari vissute da Amir nelle scuole e università, è anche uno strumento per un percorso che mette al centro gli studenti e la parola, le emozioni e la lingua, la vita e l'esercizio. Prefazione di Paola Zukar."" -
Perdita e meraviglia alla Fine del Mondo
Laura A. Ogden raccoglie in un’unica narrazione i modi in cui cambiamento ambientale e storia coloniale si sono scontrati, o hanno convissuto, nella Terra del Fuoco, all’estremo sud del Cile e dell’Argentina. Seguendo le comunità indigene e gli esploratori del passato, fra esperimenti di storia naturale e performance di teatro d’avanguardia, in un panorama punteggiato da ghiacciai in ritirata e industrie estrattive, popolato di castori, licheni e salmoni, Ogden racconta le molteplici forme di perdita che hanno segnato il territorio – lingue, immaginari e sovranità – e, insieme, ci restituisce le forme di meraviglia in cui la vita si è reinventata, tra rovine e devastazioni. ""Perdita e meraviglia alla Fine del Mondo"""" attraversa l’ombra dell’imperialismo e si pone con occhi nuovi di fronte ai luoghi che non abitiamo ma vogliamo conoscere. Un lavoro che si interroga sulla nostra presenza e sulle tracce lasciate da chi ci ha preceduto, su ciò che sarebbe potuto e che potrebbe, ancora, essere."" -
Oceano di suono. Musica ambient e ascolto radicale nell'era della comunicazione
La straordinaria storia sonora di David Toop inizia nelle foreste pluviali dell’Amazzonia per giungere sino alle megalopoli contemporanee, attraversando il lavoro di artisti come Brian Eno, Sun Ra, Erik Satie, i Kraftwerk e Brian Wilson. Partendo dall’Esposizione di Parigi del 1889, quando Debussy ascoltò per la prima volta la musica giavanese, ""Oceano di suono"""" arriva a incanalare gli istinti contrastanti della musica del XX secolo in un resoconto insieme storico, esilarante e rivoluzionario. La musica ambient viene ridefinita come un protocollo alternativo per l’ascolto e la creazione di suoni ma anche come una modalità di rilettura dei concetti di politica, temporalità e spazio. Un’avventura straordinaria che, attraverso una scrittura appassionata, conferma Toop come una delle voci-guida da ascoltare in questo mondo connesso e incoerente. Prefazione di Valerio Mattioli."" -
La città indelebile. Hong Kong tradita e ribelle
Le voci di calligrafi ribelli, archeologi in protesta, curatori attivisti e manifestanti in prima linea sono raccolte da Louisa Lim in questo racconto storico e personale della città in cui è cresciuta. La città indelebile ricostruisce il passato di Hong Kong e le vite dei suoi abitanti, sconosciute e appannate dal pregiudizio etnico e dalla dominazione coloniale. Più di tutti, ad attraversare questo libro è il Re di Kowloon, icona di resistenza di Hong Kong, i cui graffiti ante litteram hanno incarnato e ispirato la personalità della città, luogo di scomparsa e ricomparsa, potere e impotenza, perdita e rivendicazione. Per decenni, le narrazioni ufficiali hanno negato le radici di Hong Kong come luogo di rifugio e opposizione. La sua stessa identità è stata oscurata, prima dall’impero coloniale britannico e oggi dal governo cinese, attraverso forme di controllo e repressione che ne hanno soffocato l’aspirazione democratica. Louisa Lim, di padre cinese e madre inglese, ci porta alla scoperta di storie mai svelate prima, costruendo un’immagine di Hong Kong che ne restituisce finalmente la complessità e la forza. -
Baby blue
In un futuro non così lontano, felicità e benessere psicologico sono imposti per legge. Un apposito ministero si occupa di tracciare ogni sintomo di devianza psichica, controllare la circolazione delle informazioni e intervenire tramite i suoi socioguardiani a ogni manifestazione di emozioni diverse dal sorriso. Trattamenti sanitari obbligatori, vaccinazioni contro tutto ciò che viene identificato come “malattia mentale”, Stato di polizia: ogni intervento in nome della produttività. Dopo una giornata impossibile, Betty Pott viene convocata all’istituto di psichiatria e di salute popolare e, mentre subisce la prima flebo di stabilizzatore emozionale, conosce Berina. Ancora non lo sa, ma sarà proprio questo incontro ad aprirle le porte di un mondo di cui non sospettava nemmeno l’esistenza. Un mondo dal quale opporsi al regime. La resistenza che germoglia negli inferi. -
Sul camminare. 52 modi per perdersi e ritrovarsi
Tra scienza, esperienza personale e ricerca, Sul camminare è una guida alle infinite possibilità del muoversi. Scegliendo 52 esempi, idealmente uno a settimana, Annabel Streets scopre con il lettore cosa succede a corpo, mente e spirito se i piedi si mettono in moto. Incamminarsi nel fango stimola la serotonina, affrontare il vento accelera il metabolismo, passeggiare con un animale domestico accresce l’autostima, e questi sono solo alcuni dei tanti benefici che ogni camminata, sia essa veloce, in solitaria, lungo un fiume, a piedi nudi o in salita, porta con sé. I 52 capitoli si trasformano in altrettanti suggerimenti per ritrovare una nuova consapevolezza sul movimento perché quasi tutto, a quanto pare, può essere migliorato e potenziato camminando in modo intelligente e consapevole, e perché si può ottenere di più dalla vita, facendo un passo alla volta. Se camminare aggiunge molto alle nostre vite, questo libro aggiunge molto al camminare. -
Narrazioni dell'estinzione
Quali narrazioni ci aiuteranno a ripensare la prospettiva umana, in un mondo così diverso da quello in cui sono nate quelle che chiamiamo storie? Ricordandoci come il nostro rapporto con il narrare modelli le nostre relazioni con il mondo, Elvia Wilk ci porta attraverso il tempo e i generi, cercando di abbattere i confini tra distopia e utopia, reale e immaginato, sé e mondo. Muovendosi tra monasteri medievali, futuri solarpunk, giochi di ruolo, vampiri e ambienti privi di umani, Narrazioni dell’estinzione delinea un syllabus per una nuova narrativa speculativa e femminista adatta al nostro tempo, chiamando a sé una coralità di voci del passato e del presente, da Margaret Atwood, evocata nel racconto da cui parte il libro, a Mark Fisher, Han Kang, Doris Lessing, Anne Carson, Octavia E. Butler, Jeff e Ann VanderMeer. -
Goblin girl
In questo graphic novel d’esordio, Moa Romanova racconta la sua vita recente. Una vita come tante tra desiderio di una relazione sincera, difficoltà economiche, il tentativo di tirare avanti, anche divertendosi, facendo fronte nel frattempo a una montante depressione e a sempre più severi attacchi di panico. È qui che questo libro, a un tempo scanzonato e lirico, punk e poetico, intimo e corporeo, rivela la sua vera natura. Con precisione e sensibilità sorprendenti, Romanova riesce senza patetismo a sollevare il velo dietro il quale nascondiamo il malessere mentale. Racconta così delle sue sedute da uno psicologo che non sembra essere d’aiuto, le sue vicissitudini su Tinder e le sue serate in cerca di compagnia, le lunghe ore passate nella vasca da bagno, la nascita di relazioni che sembrano superficiali e invece magari… -
Pop. Come la cultura giapponese ha conquistato il mondo
Karaoke e Walkman, Pac-Man e Pokémon, Tamagotchi ed emoji sono solo alcune delle novità made in Japan che hanno contribuito a portare la modernità nelle nostre vite. Tra gli anni Settanta e Ottanta il Giappone sembrava vivere in un futuro prossimo, grazie alle avanzate tecnologie di Sony e Toyota, e a manga e anime visionari. Nel 1990 il crollo del mercato azionario inaugurò il Decennio perduto, rischiando di far precipitare il Paese nell’irrilevanza, ma il suo peso culturale, invece, non fece che aumentare. Hello Kitty, Nintendo, Dragon Ball Z sono stati più che semplici successi di marketing: confezionati ad arte, divertenti e pericolosamente kawaii hanno trasformato il mondo, innescando connessioni e isolamento, e diffondendo nuovi immaginari. Intrigante e perspicace, Pop ポップ ripercorre le storie di geni e artisti stravaganti che hanno fatto del Giappone una vera e propria factory delle fantasie del mondo. -
Contro il femminismo bianco. Appunti per un cambiamento radicale
Le donne bianche sono state per lungo tempo le “esperte” di femminismo: hanno presieduto organizzazioni internazionali e scritto molto di ciò che, ancora oggi, viene considerato il canone femminista. Questa visione ha definito uno spazio di potere biancocentrico che ha escluso dal racconto e dalla definizione di sé buona parte delle donne del mondo. Dalla tesi coloniale secondo cui tutte le riforme vengono dall’Occidente alla condiscendenza del “complesso degli aiuti” sino alla liberazione sessuale come “somma totale dell’empowerment”, le femministe bianche hanno modellato bisogni e richieste a propria immagine e somiglianza. -
Quando il ferro costava più dell'oro. Storie per capire l'economia mondiale
La storia dell’umanità è un continuo intreccio di battaglie e rivoluzioni, nascite e tramonti, tutto e tutti costantemente in balia di poteri politici ed economici. Partendo da quando nei mercati assiri il ferro costava otto volte più dell’oro, Alessandro Giraudo ci guida nel tempo e nello spazio raccontandoci che la Casa di San Giorgio, una delle prime banche centrali, nacque per superare la sostanziale bancarotta delle finanze genovesi, che il tesoro inglese impose una tassa sulle finestre per finanziare le guerre contro Luigi XIV, e che Napoleone fu anche capo di un’impresa di falsari intenzionata a distruggere i nemici attraverso l’inflazione.""Quando il ferro costava più dell’oro"""" legge la storia come un cubo di Rubik in cui ogni tassello rappresenta una variabile: guerre, religioni, serendipità (la “scoperta” di Colombo) o coraggio cocciuto (Magellano), carestie e abbondanza non sono che gli elementi perennemente in movimento di un contrappunto senza fine."" -
Bolero Avana
Dopo la Corea del Nord e il Myanmar, Carla Vitantonio, alla guida della sua automobile cinese, ci porta tra le strade dell’Avana, lungo i litorali e nelle zone rurali dell’isola del Caribe, raccontando un altro pezzo della sua vita eccezionale nei luoghi impossibili del globo che sceglie di far diventare la sua casa. Pagina dopo pagina entriamo e usciamo dall’intimità dell’autrice, e la accompagniamo mentre nuota nella piscina diroccata del Copacabana colma di pesciolini tropicali, la scortiamo nelle camminate forsennate per vicoli, scale, terrazze e corsie di supermercati sprovviste di quelli che noi consideriamo beni di consumo di base (il burro!). In questo vortice esperienziale ci ritroviamo a meditare con lei su temi quali razzismo, postcolonialismo, femminismo bianco, e siamo sempre con lei quando celebra passi fatidici della sua nuova vita, fino al momento dell’ennesimo addio.