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Le tre vie di salvezza di Paolo l'ebreo. L'apostolo dei gentili nel giudaismo del I secolo
Paolo nacque, visse e morì da ebreo. Non fu un apostata ma un figlio d'Israele che facendosi seguace di Gesù aderì a un movimento messianico e apocalittico di riforma all'interno del giudaismo. Senza sminuire alcuno dei suoi aspetti più originali e creativi, l'indagine restituisce il contesto ebraico della predicazione paolina incentrata non su un messaggio di esclusione ma sull'annuncio della misericordia di Dio per i peccatori. Secondo una certa tradizionale interpretazione cristiana, Paolo avrebbe presentato il battesimo e la fede in Cristo come unica ed esclusiva via di salvezza. Ma quando si rileggano gli scritti di Paolo all'interno del giudaismo del i secolo, le sorprese non mancano. Per Paolo la giustificazione offerta ai peccatori attraverso la morte del Cristo non sostituisce la Torah e la legge naturale, che restano le vie primarie di salvezza, ma a loro si aggiunge: i giusti ebrei hanno la Torah; i giusti tra le genti hanno la loro coscienza; e i peccatori, le pecore perdute della casa d'Israele e tra le nazioni che siano cadute senza speranza sotto il dominio del male, hanno il Cristo al cui perdono potersi fiduciosamente affidare. -
A prova di specchio. Riflessi di Cristo, riflessi in Cristo
Siamo a prova di specchio, oppure evitiamo di specchiarci per non dover vedere la realtà? Nel primo caso, cadiamo in perfezionismi e presunzioni; nel secondo, non affrontiamo la sfida di un possibile cambiamento. Gesù di Nazareth non si presenta come uomo di specchiata virtù, ma come persona in ricerca. A trent'anni opera una conversione, perché non gli interessa specchiarsi su un modello di vita comodo e appagante. Negli annunci della passione emerge il suo profilo, che fa da specchio a chi lo segue, per riflettervi scelte di vita personali e collettive, alternative alle logiche del mondo. Il suo andare incontro alla morte diviene scommessa paradossale di vita. Come in uno specchio, mostra chi è lui e insieme di chi possiamo essere noi, riflessi nella sua libertà che libera. ""La cifra del nostro presente risiede nella stanza piena di specchi, eco delle nostre voci soliste. Possiamo uscire da questo labirinto autoreferenziale senza lasciar cadere il desiderio di rispecchiamento in cui essere riconosciuti e amati? Dario Vivian accetta la sfida e fa del quadro di volti e specchi una scena mobile, attraverso una cristologia narrativa, parabola che spiazza e interpella il nostro vissuto."""" (Lidia Maggi) Prefazione di Lidia Maggi."" -
Gesù nella mia storia. Preparare e vivere il battesimo
Chi si prepara a ricevere il battesimo o desidera approfondirne il significato troverà in questo volume una guida d'eccezione: il profeta Giona. Giona aiuta a capire il battesimo come scelta consapevole e libera, e spiega il senso dei gesti che ne formano il rito: l'obbedienza a una Parola, la testimonianza davanti ai fratelli, la professione di fede, lo spogliarsi di ogni complicità con il male e con la paura della morte, l'immersione nell'acqua. Seguono alcune riflessioni per vivere, pregare e celebrare il battesimo. In chiusura, alcune note destinate ai formatori, affinché il battesimo sia vissuto come servizio alla chiesa, alla testimonianza dell'evangelo, all'impegno nel mondo. Nome: Giona. Professione: profeta di Dio. Di me, in tanti secoli, hanno detto di tutto: «profeta umoristico», «goffo», «scansafatiche», «schiavo del risentimento»... non credo di meritarmi tanti giudizi così impietosi! Conosci la mia storia? È raccontata nel più piccolo dei libri della Bibbia, il Libro che porta il mio nome. Per secoli, nella chiesa si è pensato che la mia vicenda dicesse qualcosa di importante riguardo al battesimo. Eccomi allora a intrattenermi con te che hai chiesto questo fondamentale sacramento. La decisione di ricevere il battesimo è una scelta che cambia la vita e che ti impegna a conoscere meglio chi è Dio. Il nostro Dio ama anche il buio che ci abita, non ha paura dell'ambivalenza che batte nel cuore di ogni creatura. Si mette al nostro fianco affinché vinca il bene. Accetti di camminare un poco con me? Prefazione di Lidia Maggi. -
I pentecostali in Italia. Letture, prospettive, esperienze
Il movimento pentecostale è un fenomeno cristiano che per le proporzioni assunte, dopo la Pentecoste narrata negli Atti degli apostoli, è il primo movimento cristiano di massa che ha al suo centro l'esperienza e l'azione dello Spirito santo. Non era mai successo qualcosa del genere. Il cristianesimo pentecostale ruota intorno allo Spirito santo, sempre devotamente menzionato nella tradizione cristiana, ma mai veramente conosciuto. Per questa ragione il movimento pentecostale deve superare la sua assolutizzazione, cioè il fatto di considerarsi la perfetta realizzazione storica del cristianesimo allontanandosi dalle altre espressioni cristiane; l'ecumene cristiana, dal canto suo, deve prendere sul serio la presenza pentecostale e non scartarla come semplice folclore religioso o pura euforia o ebbrezza spirituale. La rilevanza della diffusione del pentecostalesimo a livello internazionale è da tempo oggetto di indagine storica e di analisi in diverse discipline e ha indotto a nuove chiavi di lettura per interpretare la cosiddetta «permanenza del sacro» nel mondo contemporaneo e rivisitare la teoria dell'ineluttabilità della scolarizzazione. Gli studi sull'articolazione del fenomeno in Italia sono ancora pochi. Questo volume raccoglie gli atti di un convegno di studi che ha incrociato diverse prospettive di analisi e intende contribuire a una maggiore conoscenza del mondo pentecostale nel nostro Paese offrendo una lettura intellettualmente onesta e metodologicamente sicura di una spiritualità complessa, ma dinamica e significativa. -
La riscoperta del «Noi». Cronache di una pandemia
La ricerca esistenziale di Hanz Gutierrez si snoda da Gabriel García Márquez a Philip Roth, da Sofocle ad Albert Camus passando per Tucidide e Boccaccio, raggiungendo il suo apice in una lettura pastorale del Salmo 61 di Davide. L'autore, ispirandosi ai grandi classici del passato, che hanno una valenza universale e senza tempo, getta il suo sguardo, fresco e acuto, sulla crisi pan-demica attuale - emergenza sanitaria che porta con sé altre crisi - aprendo sentieri di riflessione insospettabili e innovativi. Perché se è vero che la letteratura non fornisce risposte immediate rispetto ai mali di oggi, può comunque alimentare un confronto che ci aiuterà a tracciare il nostro percorso futuro, personale e collettivo. «Questo «Noi» ritrovato inaspettatamente e quasi malvolentieri, non è solo il «Noi sincronico» e contemporaneo di una solidarietà fra popoli che scoprono di abitare una stessa terra e di essere minacciati da un unico nemico: il virus; questo «Noi» è anche il «Noi diacronico» dei popoli che hanno vissuto prima di noi, in epoche passate, e che hanno sperimentato come noi che cosa significa essere minacciati da un'epidemia o pandemia. Da qui il collegamento con quei testi del passato che raccontano, in modi e in circostanze diversi, la sensazione di vulnerabilità e la paura di essere stati travolti da una minaccia in grado di abbattere ogni certezza e punto di riferimento» (Hanz Gutierrez). -
Porta Pia centocinquanta anni dopo. Un bilancio
Porta Pia, la storica battaglia del 1870 che determinò la fine dello Stato pontificio e l'annessione di Roma all'Italia, ha avuto importanti riflessi nazionali e internazionali. L'evento segnò anche l'inizio della libertà religiosa nella capitale e fu un passo fondamentale nei rapporti tra lo Stato italiano, la Chiesa cattolica e le minoranze religiose. In questo senso, pur con tutte le evoluzioni che sono intercorse, rimane un riferimento imprescindibile ancora oggi per tutte le parti in causa. «Solo da allora a Roma è stato possibile promuovere una visione religiosa diversa dalla cattolica; è stato possibile possedere, leggere e diffondere la Bibbia, libro prima severamente vietato; è stato possibile costituire delle chiese locali evangeliche e perfino, non subito ma con il tempo, costruire templi protestanti nella capitale [...]. La libertà religiosa a Roma non nasce da un impeto di generosità, né da un sentimento di fraternità e neanche da un senso morale di giustizia, ma è conseguenza del 20 settembre 1870, quando, in seguito alla battaglia, lo Statuto albertino del 1848, vigente nel resto d'Italia, divenne valido anche nella futura capitale». (Mario Cignoni) -
Un giorno una parola. Letture bibliche quotidiane per il 2022
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tra-dotta e adattata per il lettore italiano, è la 292a. Un invito alla lettura quotidiana della Bibbia. Uno strumento di comunione spirituale intorno al testo biblico. Un lezionario ecumenico di passi biblici e meditazioni giornaliere. In appendice il Lezionario comune riveduto (Revised Common Lectionary) per il 2022. Introduzione di Paolo Ricca. -
Le Valli Valdesi. Calendario delle Valli valdesi 2022
Le 12 stupende immagini ottocentesche dell'Archivio Fotografico Valdese illustrano i mesi del calendario. Ogni mese è arricchito da un versetto biblico. Il retro delle pagine è dedicato alla storia e all'attualità di due eccellenze in Italia, gli ospedali evangelici di Genova e di Napoli. -
Calendario Ebraico d'Arte 2021-2022 (5782-5783). Ediz. multilingue
Le immagini di sedici ceramiche originali dell'artista Joel Itman, nato a Minneapolis (USA), che vive e lavora a Milano, illustrano i mesi di questo splendido calendario, che copre, unico nel suo genere, il periodo settembre 2021-dicembre 2022. Comprende, in tre lingue, le solennità dell'anno ebraico, le ricorrenze minori e le letture settimanali della Torah, nonché le principali festività italiane e americane. Inizia a settembre 2021 e finisce a dicembre 2022. Le solennità ebraiche e le letture della Torah. Trilingue: italiano, inglese ed ebraico. -
Le molteplici identità di Gesù secondo il Nuovo Testamento
Le pagine seguenti si propongono come un florilegio delle risposte date nei primi decenni del cristianesimo alla domanda su chi è Gesù. È un recupero del linguaggio proprio delle prime comunità che, essendo esse stesse diversificate, hanno pensato e parlato di Gesù in modi differenziati. Ci si propone di cogliere sul nascere, dal vivo, l'autentico pensiero sulla identità di quell'«ebreo morto troppo presto» (Nietzsche), espresso dai primi credenti. «Il secolare patrimonio culturale del pensiero e dell'arte dimostra che sono stati davvero molti i pensatori e gli artisti, per non dire dei santi, ad aver tratto ispirazione dalla figura e dalla vicenda di Gesù di Nazaret, «che non è improprio definire tra le più dense di pathos e di logos mai offerte dalla storia». Vale perciò la pena scandagliare i suoi lineamenti sulla base dei testi più antichi che lo riguardano e ne rivelano una stimolante pluralità di volti». (Romano Penna) -
Paolo interprete interpretato
Attraverso le sue lettere, Paolo risponde a situazioni concrete. Interpreta in modo sempre nuovo il vangelo condiviso dalle diverse comunità perché diventi ""lieta notizia"""" gratuita ed esigente per i diversi ascoltatori della sua parola. La ricezione e la rilettura di queste lettere così fortemente vissute, e di tradizioni paoline, sono state all'origine di comprensioni di-verse e rinnovate del messaggio cristiano. «Nelle sue lettere, Paolo propone, del credo cristiano condiviso, un'interpretazione tale che i partners del dialogo scoprano il senso della loro esistenza. Una teologia viva e creativa, che non si accontenta di attingere a un deposito di fede da trasmettere, ma che si sforza di farlo fruttificare, dando senso alle situazioni variegate della vita comunitaria, permettendo di affrontare conflitti e sfide nuove. Questo pensare in dialogo, questa tensione tra fedeltà all'origine, al vangelo trasmesso dalle prime comunità cristiane, e pertinenza nell'attualità particolare ad ogni comunità, predispongono le lettere di Paolo, e le tradizioni sull'apostolo, a essere recepite, rilette, riscoperte in modo, certo fedele all'origine, ma an-che creativo e attento a nuove situazioni e sfide nella vita del credente». (Yann Redalié)"" -
A tu per tu con il Vangelo di Giovanni
Che cosa accade quando l'ascolto di un libro biblico non si esaurisce con la prima lettura, ma accompagna l'intera esistenza? Ne scaturisce un dialogo profondo, appassionato, un corpo a corpo che diventa danza amorosa. L'itinerario spirituale che propone Anna Maffei permette di accompagnare chi desidera attingere alla fede biblica ma esita a intraprendere il cammino. Tu, Vangelo, hai presentato all'inizio del cammino l'invito ad andare a casa di Gesù. Per due suoi discepoli fu l'inizio di una vita in cui, per gran parte, non avrebbero neppure avuto una casa vera. Poi Gesù stesso, ogni giorno un po' di più, diventò la loro casa, il luogo del loro radicamento, come, ogni giorno un po' di più, è divenuta la mia. Quel cammino fu una passeggiata? Non so. Un'avventura? Sempre. Da sola? Mai più. Ora sono arrivata alla fine di questo dialogo. Io ho parlato con te e tu, Vangelo, non hai mai smesso di parlare con me. Ti ho fatto molte domande, altre me le sono serbate per me. So che questo viaggio non è finito, tu continuerai a parlarmi di Gesù mentre ascolto oggi di nuovo la sua vecchia parola, ogni giorno nuova: «seguimi». (Anna Maffei). -
Prima della religione. Storia di una categoria moderna
Negli ultimi trent'anni la convinzione che la religione sia un fenomeno umano ""universale"""" è stata messa in discussione ed è divenuto evidente che isolare qualcosa denominato «religione», come una dimensione della vita distinta, non sia una affatto """"naturale"""". Ciò solleva la questione di come e quando il mondo sia stato concepito secondo la divisione tra «religioso» e «secolare» e si sia ritenuto che la dimensione religiosa fosse suddivisa in religioni distinte, le cosiddette religioni mondiali. «Il presente volume fornisce una (non la) storia del concetto di religione, accorpando i risultati di diversi ambiti di ricerca per mostrare, anzitutto, che la religione ha davvero una storia: non è ?una categoria originaria delle culture antiche. L'idea della religione come una dimensione della vita separata dalla politica, dall'economia e dalla scienza è una evoluzione recente nella storia europea, che è stata proiettata lontano nello spazio e indietro nel tempo, con il risultato che ora la religione appare una parte naturale e necessaria del nostro mondo. Questa parvenza, tuttavia, si rivela una verniciatura sorprendentemente sottile che scolora sotto un'attenta disamina storica. I capitoli che seguono sono un tentativo di presentare una tale disamina» (Brent Nongbri)."" -
Gli anabattisti. Dalla Riforma radicale ai battisti
Sin dall'antichità i fanciulli venivano battezzati per proteggerli dalla dannazione eterna. Nel corso della Riforma alcuni teologi radicali ruppero anche con questa tradizione, per riservare il battesimo alla decisione del cristiano consapevole. Thomas Kaufmann illustra in maniera concisa la storia degli anabattisti dagli inizi, attraverso il regno di Münster e pacifiche comunità come gli hutteriti o i mennoniti, fino ai battisti: questi ultimi si diffusero presto soprattutto nell'America del Nord e oggi costituiscono una delle maggiori confessioni cristiane del mondo. La sua chiara panoramica evidenzia che la protesta radicale degli anabattisti contro le tradizioni ecclesiastiche mantiene sino a oggi il proprio potenziale critico. «Gli anabattisti, nella grande maggioranza delle loro espressioni, costituirono figure sociali alternative del cristianesimo - un tempo definite peggiorativamente ""sette"""" - che vennero combattute dalle autorità politiche e dai rappresentanti delle chiese di tutte e tre le confessioni, luterana, riformata e cattolica romana. Diversamente dalle chiese confessionali, il cristianesimo degli anabattisti era maggiormente caratterizzato dalle scelte volontarie di singoli religiosamente consapevoli, che cercavano di prendere nelle proprie mani la pratica cristiana. [...] L'anabattismo rappresentò un momento particolarmente dinamico dell'epoca di pluralizzazione del cristianesimo latino, iniziata con la Riforma e che si protrae fino ai giorni nostri» (Thomas Kaufmann)."" -
La Riforma in Lituania
Paesi come la Lituania e la Polonia nella percezione comune difficilmente vengono associati con il movimento della Riforma protestante che nel XVI secolo riscrisse gli equilibri religiosi e politici di tanta parte d'Europa. La narrazione identitaria ottocentesca, che aveva fatto del cattolicesimo uno dei componenti imprescindibili del costrutto nazionale moderno di questi due popoli, ha finito per relegare nelle trattazioni storiche specialistiche la memoria di un'esperienza di assoluta originalità, in Italia pressoché sconosciuta al grande pubblico. Questo saggio, scritto da una delle massime studiose del tema, affronta la storia della nascita e della diffusione del pensiero protestante nei territori del Granducato di Lituania, in seguito a una secolare unione dinastica fino alla fine del xviii secolo politicamente unito al Regno di Polonia. L'interesse del saggio è pertanto duplice: spalanca agli occhi del lettore italiano orizzonti storici e religiosi che, almeno in parte, non hanno perso nulla della loro attualità, e lo fa da un punto di vista storiografico ancora meno usuale, quello lituano. In questo libro, nato in occasione del cinquecentesimo anniversario della Riforma europea e pensato originariamente per il lettore lituano, vengono presi in esame l'operato e il carattere dei personaggi che hanno formato il pensiero evangelico nel Granducato di Lituania, il cui territorio nel XVI secolo costituiva il confine orientale del cristianesimo d'Occidente. Ora viene proposto in versione italiana, riveduta e ampliata dall'autrice, anche per il lettore italiano. -
Abitare le parole. Suggestioni semiserie sulla vita dalla A alla Z
Bibbia e filosofia si incontrano e dialogano in questo libro, per creare percorsi inediti con le parole e narrare la leggera serietà dell'esistenza umana. Seguono la linea dell'alfabeto, ma tracciano percorsi niente affatto lineari, in cui uomini e donne ritrovano il senso dell'Attesa, l'emozione di un Bacio e la meraviglia della Nascita, scoprono i propri Desideri attraversando il Deserto e cercano il difficile equilibrio tra Limiti e Libertà, per disegnare le proprie Mappe e dare corpo ai Sogni. Il viaggio nelle parole genera immagini, memorie ed emozioni e svela la meraviglia di una vita a ZigZag, in cui si accoglie l'imprevedibile che nasce dall'incontro con l'altro e si intrecciano in modo sempre nuovo gli innumerevoli fili delle Relazioni. Per ogni lettera due parole, un film, un libro e una canzone da Custodire. Non siamo noi a fare il viaggio, è il viaggio che ci fa, ci disfa e ci inventa. L'ultima parola è soltanto una tappa lungo il percorso, la pagina bianca è una soglia, una pausa prima di ripartire. E noi ci metteremo ancora in cammino, passo dopo passo, lettera dopo lettera, per fare nuove provviste di immagini e di emozioni, per scoprire altri luoghi e altri volti, per raccogliere racconti e donarli ad altri, per ascoltare le melodie che raccontano la storia e la vita e per stupirci di fronte alla bellezza della natura. Per abitare il mondo e le nostre relazioni. -
Memorie di un bambino in preghiera. Nell'Italia religiosa degli anni Cinquanta
L'Italia degli anni Cinquanta nei ricordi di chi quel decennio lo ha vissuto da bambino. Una narrazione autobiografica che, pur basandosi solo sulla memoria, racconta con precisione e viva intensità l'ambiente culturale e sociale di tale periodo, dando particolare risalto alla chiesa e alla religiosità cattoliche che esercitavano all'epoca un ruolo egemonico e pervasivo. Nella rievocazione della formazione di fede, questo lavoro di rammemorazione ci descrive come si presenti l'immagine di Dio e dell'aldilà nell'infanzia, quali effetti possa avere l'insegnamento religioso non solo sui bambini e sulle bambine dell'epoca in questione, ma forse su quelli di ogni tempo. La nostra nuova catechista, signorina Gagliardi, ci avverte: «Se uno di voi, a messa, durante la consacrazione, guardasse il sacerdote che sta proclamando Hoc est enim corpus meum, vedrebbe Gesù in persona scendere dal cielo e infilarsi nell'ostia. Ma in realtà, nessuno, a parte il sacerdote lo può vedere, perché tutti in quel sacro momento devono stare inginocchiati, con le mani sulla faccia. Guai a sbirciare tra le dita: è peccato grave! Ed è pericolosissimo!». «Perché, signorina Gagliardi?». «Perché si morirebbe sull'istante, fulminati. Vedere Gesù che entra nell'ostia sarebbe una visione troppo spaventosa per i nostri deboli occhi. E rimarremmo appunto fulminati». -
Il bisogno di leggerezza
Il soffio vitale della leggerezza è il desiderio di chi non si lascia intimidire dalla nebbia che offusca l'orizzonte dell'animo, di chi impara a danzare sotto la pioggia battente, di chi non rinuncia ai propri sogni e si stringe al petto la luce che fa tremare le ombre. L'autore coniuga l'approccio biblico con una visione aperta in dialogo con la cultura per indagare un grande bisogno spirituale e sociale della nostra epoca. Come abitare la complessità, senza esserne travolti? Come andare oltre la pesantezza di chi vede il nero anche in una pagina bianca? Come non subire il peso di una cultura che opprime invece di liberare? La Bibbia è una grande risorsa per la nostra epoca perché testimonia una Parola che dice il dolore, senza indulgere ad alcuna rimozione, e che, insieme, cura le ferite e fa rinascere dalle ceneri. È una Parola liberatrice perché entra nelle feritoie del vissuto e invita a cambiare punto di vista, liberando dal peso di sguardi sbagliati, di desideri che imprigionano, favorendo un pensiero benevolo che educa le emozioni e che offre la forza di germogliare anche in terreni inospitali. Prefazione di Lidia Maggi. -
Camminare sulle acque. Leggere la Bibbia in tempi di crisi
Gesù che cammina sulle acque: un'immagine che fa da stella polare nel pensare la fede per questa generazione. Invece di togliere le acque, Gesù ci cammina sopra. Invece di neutralizzare il negativo, lo percorre, mostrando che è possibile camminare anche in una situazione che fa acqua da tutte le parti, anche mentre si è in un mare di guai. Che cosa possono dirci le Scritture ebraicocristiane sulle situazioni di crisi che attraversiamo, come singoli e come collettività? Ha ancora senso riesumare quella parola antica? Non bastano le parole di medici, pensatori, economisti e politici, parole che, almeno sulla carta, si presentano come concrete, dette in situazione e con cognizione di causa? Noi umani abbiamo bisogno di molti linguaggi per dire il mondo. Anche di quella parola antica, la cui distanza può rivelarsi preziosa per accendere altri sguardi sul nostro presente. Abbiamo bisogno di immagini che sappiano illuminare con luci inedite la situazione in cui ci troviamo e, insieme, ne mostrino le possibilità. Immagini che ci strappino dalla paralisi della situazione di fatto. -
Nuovo Testamento Testo greco e italiano. Versioni in italiano della Conferenza Episcopale Italiana e della Bibbia della Riforma. Dizionario e appendici. Con Segnalibro
Importante edizione diglotta ecumenica per studiosi e studenti, presenta la più aggiornata versione del Nestle-Aland (28a, rev. 2012), con a fronte le più recenti traduzioni italiane, cattolica (CEI rev. 2008) e protestante (Bir rev. 2020). Dizionario base greco-italiano; appendici sulla storia del testo.