Sfoglia il Catalogo feltrinelli026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2501-2520 di 10000 Articoli:
-
La Collezione Corsi. I dipinti dal XIV al XV secolo-The Corsi Collection. Italian paintings from the Fourteenth to the Fifteenth Century. Ediz. illustrata
Si celebra qui l'importanza artistica e scientifica di una collezione d'arte che, nelle intenzioni del suo proprietario, Arnaldo Corsi, avrebbe dovuto essere mostrata già all'inizio del secolo scorso in una pinacoteca interamente dedicata ad essa ma che una serie di circostanze la sottrassero all'esposizione pubblica fino alla definitiva collocazione presso il Museo Bardini che, riaperto recentemente, mostra oggi con orgoglio i suoi pezzi migliori. Questo libro presenta e analizza alcuni dei dipinti italiani della collezione, con schede descrittive sulla vita e le opere degli autori e sulle caratteristiche tecniche di ciascuna opera. Il volume è ricco di illustrazioni in bianco e nero e a colori di tutti i dipinti presentati e di quelli messi a confronto. -
The Middle Ages and early Renaissance. Paintings and sculptures from the Carlo De Carlo collection and other provenance. Ediz. illustrata
Carlo De Carlo è stato uno dei più grandi antiquari italiani che ha influenzato fortemente il mercato italiano. Uno dei più importanti antiquari di oggi, Fabrizio Moretti, gli dedica una bella mostra che raccoglie alcuni dei pezzi migliori della sua collezione, illustrati nel presente catalogo e presentati e commentati dai maggiori specialisti dell'arte medievale e rinascimentale. -
Ritratti di imperatori e profili all'antica. Scultura del Quattrocento nel museo Stefano Bardini. Ediz. illustrata
Nella seconda metà del XV secolo, alcuni scultori attivi a Firenze, in particolare Desiderio da Settignano e Mino da Fiesole, si dedicarono a scolpire bassorilievi raffiguranti profili di imperatori romani e personaggi celebri dell'antichità. Questa iconografia, che nacque e si diffuse grazie a una rete di rapporti tra artisti fiorentini e committenti delle corti di Napoli, Ferrara e Milano, sarà destinata a un enorme successo come elemento decorativo architettonico. Il presente saggio, riccamente illustrato e commentato, documenta l'interesse dell'antiquario Stefano Bardini per queste opere d'arte e illustra quelle che oggi sono esposte nel museo fiorentino dedicato alle sue collezioni. -
Il restauro dei materiali lapidei. Vol. 1
L'ottavo volume della collana che raccoglie i contributi più significativi pubblicati nel corso degli anni sulla rivista OPD Restauro, è dedicato al settore dei materiali lapidei dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. -
Bollettino della Galleria degli Uffizi 2012
Il volume presenta l'attività svolta dalla Galleria degli Uffizi nell'anno 2012: restauri, nuovi allestimenti, esposizioni, acquisizioni e riporta come di consueto i dati, mese per mese, sul numero di ingressi. Di particolare rilievo il restauro della Tribuna e la mostra 'Bagliori dorati' sul Gotico Internazionale a Firenze. -
Carlo Dolci. Complete catalogue of the paintings
Francesca Baldassari ripubblica dopo vent'anni, rivista e aggiornata, la sua prima monografia (1995), dedicata al pittore più significativo del Seicento fiorentino: Carlo Dolci (1616-1687). In questo volume l'autrice ripropone la personalità artistica di Dolci attraverso documenti e dipinti inediti, ricostruendo anche la sua ampia ""fortuna"""" e """"sfortuna"""" critica e dedicandogli saggi che definiscono la sua pittura da molteplici punti di vista: dal rapporto con l' umanesimo e il rinascimento scultoreo e pittorico, al contesto storico letto nel suo legame con i Medici, alla formazione e al suo seguito."" -
La virtù del principe. L'allegoria di Jacopo Ligozzi
Questa tela monumentale di Jacopo Ligozzi, donata alla Galleria degli Uffizi dall'antiquario e collezionista Jean-Luc Baroni e collocata ora nella nuova sala dell'Ermafrodito, è qui giunta dopo lunghe vicissitudini: ricordata nelle collezioni medicee, entrò nella collezione Galli Tassi e successivamente nel patrimonio dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, poi venduta all'asta nel 1865 e infine acquistata in Germania dall'attuale donatore. L'importanza di questo dipinto allegorico, dominato dalla figura a grandezza naturale della Virtù, è testimoniata dall'esistenza di quattro stampe riducibili allo stesso modello. Una di queste reca la dedica a Francesco I, mecenate del Ligozzi e ne rivela l'importanza per il Granduca con il quale il Ligozzi condivideva la passione per la botanica. Gli studi naturalistici del Ligozzi ebbero un ruolo importantissimo nel classificare piante ed animali rari, e i suoi disegni, apprezzatissimi nella cerchia del Granduca, contribuirono a diffonderne la conoscenza. -
Leonardo da Vinci and the idea of beauty. Ediz. illustrata
Questo volume rappresenta il catalogo, completo e illustrato, della mostra ""Leonardo da Vinci e l'idea della bellezza"""", organizzata nel 2015 dal Muscarelle Museum of Art di Williamsburg, Virginia, in collaborazione con il Museum of Fine Arts di Boston: la più grande raccolta di disegni di Leonardo realizzata per una mostra negli Stati Uniti in più di un decennio, con disegni provenienti dagli Uffizi e dalla Biblioteca Reale di Torino. La mostra si incentra sull'idea di bellezza propria di Leonardo e offre l'opportunità, di confrontare i suoi disegni con nove disegni di Michelangelo Buonarroti, in prestito dalla Casa Buonarroti di Firenze."" -
Botticelli. Approccio nel nuovo millennio
Il testo dello storico dell'arte Luciano Berti su Sandro Botticelli, scritto nel 2004 e rimasto inedito, viene ora pubblicato nella collana ""Gli Uffizi. Studi e Ricerche"""", voluta dallo stesso Berti, allora direttore della Galleria, nel 1984. Il volume è a cura di Federica Chezzi, collaboratrice di Berti negli ultimi suoi anni, alla quale si devono anche le note e la ricerca iconografica. La pubblicazione di queste pagine inedite nella collana degli Uffizi testimonia il rapporto profondo che ha unito Berti alla Galleria per quasi un ventennio e ne mette in luce, oltre che la scrittura originale e ricca di espressioni liriche, la fine intelligenza e l'audace capacità critica che travalica spesso la freddezza di un'indagine fondata esclusivamente su prove documentarie e corrette attribuzioni, proponendo congetture e interpretazioni che considerano l'oggetto di studio in maniera anticonvenzionale."" -
Sandro Botticelli (1445-1510) artist and entrepreneur in Renaissance Florence
L'undicesimo volume della collana ""Italia e i Paesi Bassi"""" raccoglie gli interventi del convegno organizzato nel 2014 dall'Istituto Universitario Olandese di Storia dell'Arte di Firenze allo scopo di mettere in luce i più recenti filoni di indagine su Sandro Botticelli, artista tra i più affascinanti e complessi da comprendere data la ricchezza iconografica della sua produzione e la scarsità della documentazione esistente circa la sua vita e i suoi interessi. Ponendo l'accento sugli aspetti più concreti della sua attività artistica e delle sue relazioni sociali, gli atti offrono un'articolata e variegata indagine sulla produzione di Botticelli e sui molteplici fattori che hanno decretato il suo successo della sua bottega."" -
Matilda di Canossa (1046-1115). La donna che mutò il corso della storia. Catalogo della mostra (Firenze, 14 giugno-10 ottobre 2016). Ediz. italiana e inglese
Casa Buonarroti celebra i novecento anni dalla morte della Grancontessa con la prima mostra di Matilda a Firenze, città a lei molto cara per avervi trascorso gli anni della giovinezza. Nella Casa Buonarroti il casato di Canossa è ricordato dalla ripetuta presenza dei simboli araldici del cane e dell'osso. Nel presente catalogo una serie di saggi sulla Contessa, la cronologia della sua lunga e tumultuosa vita e il catalogo delle opere, dei documenti e dei manoscritti esposti in mostra. -
Antonello. I suoi mondi, il suo seguito. Ediz. illustrata
Con questo studio, corredato da una ricca galleria fotografica, Fiorella Sricchia Santoro approfondisce la figura Antonello da Messina - già nel 1986 l'autrice gli aveva dedicato un'importante monografia - sul filo dell'interesse per il pittore che da sempre ha accompagnato la sua vita di studiosa. Col presente volume Fiorella Sricchia Santoro aggiorna i risultati delle sue ricerche ricostruendo il retroterra artistico di Antonello e i primi anni di attività, dai legami con la pittura del Nord Europa alla presenza a Napoli nella bottega di Colantonio. Nel seguire l'intensa attività artistica di Antonello l'autrice avvalora la rivendicazione alla sua mano di alcune opere, mentre un ampio spazio è dedicato al seguito artistico di Antonello, dall'opera del figlio Jacobello a quella di Antonio Giuffré. -
Toscana. La mappa dell'abbandono. Ediz. illustrata
Primo volume della collana ""XXI. Guide d'artista"""", che raccoglierà il lavoro che ciascuno dei venti artisti sta facendo sul territorio di una regione, (il ventunesimo sarà il multiplo Italia). Questo volume è dedicato alla Toscana e prende le mosse dal progetto che l'artista Giacomo Zaganelli ha compiuto realizzando una vasta mappatura digitale (su Google Maps) dei luoghi della Toscana 'dimenticati', in disuso, di archeologia industriale oppure antichi. Una mappatura che ambisce a creare una maggiore consapevolezza della memoria storica del nostro Paese, dove per storico si intendono anche costruzioni recenti e non finite, oltre ad abbracciare la possibilità di riutilizzo contemporaneo delle stesse strutture, anche a fini artistici e sociali."" -
Puglia. Villaggio Cavatrulli. Ediz. illustrata
Il secondo volume della collana ""XXI. Guide d'artista"""", dedicato alla Puglia, esplora la regione attraverso la ricerca dell'artista barese Fabrizio Bellomo. Seguendo il paradigma dei giochi infantili di esplorazione, la sua indagine conduce a perlustrare un paesaggio di scarto, composto di pieni e di vuoti, di forme concave e architetture di risulta, che un popolo di cavatori ha plasmato secolo dopo secolo, asportando pietre e svuotando masse per costruire altrove. Nella visione di Bellomo le stesse forme residuali, le stesse cavità lasciate dalla millenaria attività di estrazione del tufo e della pietra leccese acquistano il valore di architetture a cielo aperto che scolpiscono nell'immaginazione dell'artista la possibilità di creare un nuovo spazio di pietra da popolare, il Villaggio Cavatrulli. Si tratta di un'utopia realizzabile, immaginata come sintesi scultorea di un'estesa mappatura del territorio cavato; l'opportunità di compiere l'operazione di cavatura con la valenza di un gesto architettonico progettato a priori. Il volume, nella forma di un leporello, illustra una selezione di immagini raccolte da Bellomo percorrendo e ripercorrendo la regione e include un piccolo libro in cui sono riuniti scritti, elaborazioni e riflessioni dell'artista sul progetto."" -
Matto come un cavallo. Cavallo e cavaliere nell'opera di Marino Marini. Ediz. illustrata
Della produzione scultorea di Marino Marini la serie dei Cavalli e Cavalieri è per Vittorino Andreoli la sola che affascini la sua mente di psichiatra. L'autore compie dunque un affondo sul tema del cavallo e del cavaliere, da considerare come un insieme che diventa nell'opera di Marini un topos, la rappresentazione del rapporto tra l'uomo e il mondo. In questo studio, Andreoli segue le vicende biografiche di Marino Marini avvalendosi della letteratura critica e degli scritti dell'artista, ricava dalla propria memoria le immagini di cavalli - romanzesche, artistiche, bibliche e persino familiari - che hanno attraversato la sua vita e la storia, per preparare lo sguardo a soffermarsi su come la coppia cavallo-cavaliere subisca una metamorfosi nell'arte di Marini: da forma nello spazio che unisce linee verticali (l'uomo) e orizzontali (l'animale) in un'architettura statica di calmi equilibri, l'insieme, nelle opere degli anni cinquanta, risulta ribaltato e viene rovesciato il ruolo di dominio del cavaliere sul cavallo, fino a invertire l'orientamento degli elementi e a rendere tragiche e indistinguibili le forme dell'uno e dell'altro. Lo psichiatra segue quindi le variazioni di questa geometria delle relazioni umane, proponendo di approfondirne la comprensione attraverso i disegni di Elena Bombardelli che traducono in linee essenziali le sculture di Marini. L'analisi si conclude con una riflessione su Marino Marini come scultore tragico: i toni apocalittici che l'artista stesso usava per descrivere le sue statue di cavalieri, sempre meno abili domatori di cavalli tornati a essere selvaggi, inducono a percepire una rottura tra l'uomo e il mondo, l'immagine triste e drammatica della società del Novecento che bene rappresenta anche il tempo presente. -
Raffaello e gli amici di Urbino. Catalogo della mostra (Urbino, 3 ottobre 2019-19 gennaio 2020). Ediz. illustrata
Catalogo della mostra a Urbino in occasione del cinquecentenario dalla morte di Raffaello. Le curatrici, avvalendosi di importanti prestiti da istituzioni, musei e collezioni private di tutto il mondo, si propongono di rileggere l'attività di Raffaello nel rapporto con quella degli urbinati Timoteo Viti e Girolamo Genga. I tre amici muovono da Urbino, spinti da una volontà di aggiornamento che li accomuna, ma, pur incrociandosi più volte, le loro strade divergeranno conducendoli a esiti molto differenti. Raffaello si distingue, oltre che per il suo straordinario talento, per la eccezionale capacità di plasmare il proprio stile attingendo a una gamma continuamente aggiornata di modelli, secondo un meccanismo che Vasari individuerà come emblema della Maniera cinquecentesca. Questa mostra offre un importante contributo allo studio della formazione di Raffaello, che resta il maggior nodo da sciogliere nel suo percorso. -
I Pandolfini e il palazzo. L'impronta di Raffaello architetto
Nel cinquecentenario della morte di Raffaello, il vivace dibattito sulla paternità progettuale di Palazzo Pandolfini a Firenze, attribuita da Vasari all'urbinate, è alimentato di nuova linfa nel presente volume dedicato alla storia della famiglia e alle fasi costruttive dell'avita dimora: la più romana tra le residenze fiorentine di primo Cinquecento e l'unica architettura cittadina a poter vantare un'impronta raffaellesca. Sulla base di documenti inediti in parte conservati nell'archivio di famiglia o riscoperti all'Archivio di Stato di Firenze, come le seicentesche memorie di Filippo Pandolfini, i quattro autori hanno potuto aggiungere preziose informazioni a quelle già note alla critica e ricostruire una storia tanto capillare quanto avvincente: di pari passo con le vicende della stirpe di notai e giuristi, vescovi e cardinali, eruditi, letterati e soldati giunta in città dalle terre di Signa, di cui Domenico Savini ha indagato le origini duecentesche sotto il profilo araldico, storico e genealogico, si seguono gli episodi salienti dell'edificazione entro le mura urbane della dimora di delizia di Giannozzo Pandolfini, riflesso delle aspirazioni e delle relazioni intrattenute dal vescovo di Troia, in primo luogo con papa Leone X il quale può verosimilmente aver sostenuto la redazione del primo progetto da parte di Raffaello. Il nome del vescovo, insieme alla data MDXX, campeggia nell'iscrizione latina che corre sotto il cornicione del palazzo magnificamente messo in opera dai Sangallo; i saggi di Francesca Carrara Screti illustrano il lungo e discontinuo andamento della fabbrica, giungendo ad anticipare l'apertura del cantiere nel primo decennio del XVI secolo e analizzando i passaggi ereditari e l'avvicendarsi dei proprietari tra Seicento e Settecento a confronto con i conseguenti interventi di ampliamento fino alla costruzione dell'ala bassa su via San Gallo. Francesca Parrini affronta invece con nitida chiarezza le decorazioni delle cosiddette stanze dei vescovi, approfondendo alcuni aspetti dell'articolato programma iconografico delle pitture commissionate da Giannozzo Pandolfini e dal nipote Ferrando, suo successore alla cattedra episcopale pugliese. Corredato di un albero genealogico che comprende i componenti principali della discendenza dal capostipite Pandolfino da Signa alle ultime generazioni, il volume si chiude con lo studio di Silvio Balloni in cui l'autore ci accompagna attraverso l'Ottocento sino alla contemporaneità nella storia familiare, segnata da brillanti personalità come quella di Eleonora Pandolfini, e nella successione di importanti lavori strutturali, interventi decorativi e restauri del palazzo e del giardino, ripercorsi attraverso documenti e progetti inediti. Emerge così, in un perfetto equilibrio tra libro di ricordi familiari e studio scientifico, un'accurata disamina della storia del palazzo e della famiglia che ancora oggi lo abita e di cui il volume testimonia l'appassionato impegno nella tutela della dimora e nella conservazione della memoria storica. -
Il restauro delle oreficerie
L'undicesimo volume della collana Le Antologie di ""OPD Restauro"""" è dedicato al restauro conservativo sui prodotti dell'arte orafa, che è stata in alcuni periodi, come durante il Medioevo, una vera e propria arte-guida. Come spesso accade per le cosiddette """"arti minori'"""" inizia molto tardi ad impostarsi una teoria del restauro con specifici riferimenti all'oreficeria, nonostante l'evidente necessità di sottrarre queste opere a interventi non professionali. Nasce pertanto in tempi relativamente recenti, nel 1979, il Laboratorio di Oreficeria dell'Opificio delle Pietre Dure, ma sempre all'avanguardia nell'utilizzo della tecnologia (è stato il primo a livello mondiale a utilizzare la saldatura a mezzo laser). Nei quaranta anni di attività il laboratorio si è avvalso, essendo le opere di oreficeria spesso polimateriche, anche della preziosa collaborazione con gli altri laboratori attinenti ai diversi settori dell'Opificio, rendendo possibile affrontare situazioni conservative particolarmente varie e complesse di cui questo volume è testimone."" -
Guida breve ai Musei civici di Pistoia. Ediz. illustrata
Questa agile guida costituisce un viatico accogliente e aggiornato per un itinerario che collega tra di loro edifici e collezioni che rappresentano la ricchezza culturale e artistica di Pistoia, città appartata ma sempre protagonista e attiva, nelle vicende italiane. -
Sonus. Firenze, Museo dell'Opera del Duomo
Sonus 1 Firenze inaugura la prima collana dedicata all'iconografia musicale presente nei musei italiani. Ideata e curata da Barbara Aniello, Sonus nasce allo scopo di rivelare la bellezza di sculture, pitture, ricami, affreschi, mosaici a soggetto musicale delle più belle città italiane. Sonus 1 Firenze è un catalogo di un percorso itinerante e interattivo che si articola tra il visivo e il sonoro e che, partendo dal Museo dell'Opera del Duomo, si snoda tra il campanile e la cattedrale di Santa Maria del Fiore e culmina nel battistero di San Giovanni. Grazie a risorse multimediali che permettono di ascoltare gli strumenti raffigurati nei diversi monumenti, il visitatore potrà non solo contemplare, ma anche udire il suono di liuti, vielle, trombe e cimbali qui effigiati.