Sfoglia il Catalogo feltrinelli026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3721-3740 di 10000 Articoli:
-
Commento al Corpus Paulinum. Vol. 5: Lettere ai tessalonicesi-Lettere a Timoteo-Lettera a Tito-Lettera a Filemone
È la prima traduzione in lingua moderna del commento che Tommaso d'Aquino scrisse alle Lettere ai Tessalonicesi, a Timoteo, a Tito e a Filemone. Accanto alla traduzione in lingua italiana c'è il testo latino di Tommaso. San Tommaso svolge un'esegesi accurata e minuziosa, usando un linguaggio di grande efficacia e chiarezza. Il lettore può ammirare la sua capacità di ""sviscerare"""" il testo, di """"scandagliarlo"""" in profondità, sfruttando anche tutte le risorse della ragione nelle sue varie forme, in particolare della metafisica. Ciò gli consente di mettere a fuoco temi rilevanti come quelli relativi ai sacramenti del battesimo, del matrimonio e dell'eucaristia, della grazia - considerata in se stessa e nelle sue molteplici manifestazioni, come i carismi nella Chiesa e della risurrezione di Gesù Cristo."" -
Commento al Corpus Paulinum (expositio et lectura super epistolas Pauli apostoli). Vol. 6: Lettera agli Ebrei
Nel bimillenario della nascita di san Paolo completiamo l'edizione del Commento di Tommaso alle Lettere dell'Apostolo, con testo latino, traduzione a fronte e introduzioni.? la prima a livello mondiale in lingua moderna. Esegeti, come Spicq e Lyonnet, ritengono insuperato tale commento. L'autore fa un'esegesi accurata e minuziosa con un linguaggio semplice e efficace disvelando il testo, mediante tutte le risorse della ragione umana. -
Catena aurea. Glossa continua super evangelia. Testo latino a fronte. Vol. 3: Vangelo secondo Marco.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Marco. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte. Fino ad ora quest'opera non era mai stata tradotta in italiano. A livello mondiale è anche la prima edizione che riporta il testo latino e a fronte la sua traduzione in lingua moderna. -
Catena aurea. Glossa continua super evangelia. Testo latino a fronte. Vol. 4: Vangelo secondo Luca. Capitoli 1-10.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Luca. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte. -
Catena aurea. Glossa continua super evangelia. Testo latino a fronte. Vol. 5: Vangelo secondo Luca. Capitoli 11-24.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Luca. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte. -
Catena aurea. Glossa continua super evangelia. Testo latino a fronte. Vol. 6: Vangelo secondo Giovanni. Capitoli 1-8.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Giovanni. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte. -
La dottrina dei dodici apostoli. Didaché
La dottrina dei dodici apostoli è una breve e chiara esposizione della fede cristiana; un piccolo catechismo e insieme una raccolta di norme liturgiche e disciplinari. È un testo antichissimo - redatto forse in Siria verso il 50-60 d. C. - che mostra di non conoscere i Vangeli nella loro versione attuale, in quanto successivi. Ci dà informazioni preziosissime sulle prime comunità cristiane. Tratta della formazione dei catecumeni e dei missionari; della scelta dei vescovi e dei diaconi; dei rapporti interni alle giovani e piccole Chiese; dell'importanza del lavoro svolto con serietà e impegno; della responsabilità data e richiesta all'assemblea dei fedeli. Di massima importanza sono i brani relativi al battesimo, all'eucaristia - che aveva ancora una forma molto diversa dall'attuale - e all'agape fraterna, che all'epoca precedeva l'eucaristia. Non conosciamo il suo autore. Il testo integrale è stato scoperto solo alla fine del 1800, all'interno di un manoscritto ritrovato a Gerusalemme. Ma l'Opera era già nota a causa delle citazioni che ne avevano fatto i Padri della Chiesa; segno che essa era, già nei primi secoli, molto diffusa per la sua autorevolezza. -
La beneficenza e le elemosine. De opere et eleemosynis
La beneficenza è un dovere della vita cristiana, che ha come origine e modello la beneficenza di Dio per noi. L'amore del prossimo, infatti, ha come sua ultima radice l'amore di Dio, ossia la benevolenza di Dio per noi manifestata nella sua opera di salvezza. Partendo da questi fondamenti teologici contenuti nella Sacra Scrittura, Cipriano espone le ragioni, la necessità e le modalità delle opere di carità, che hanno una dimensione personale ed ecclesiale. La bontà di Dio ci ha fatto dono della salvezza in Cristo tramite il battesimo,ma ci offre un ulteriore mezzo di purificazione e di guarigione dai nostri peccati tramite la beneficenza e le elemosine, i cui vantaggi spirituali sono molteplici. Del resto, la generosità verso il prossimo è generosità verso Dio, poiché quanto è donato al povero e al bisognoso è donato a Dio.Non si può dimenticare, infine, che il giudizio che Cristo pronuncerà sulla nostra vita verterà sull'amore che avremo negato o donato ai fratelli. -
Lettera ai Corinzi
Questa Lettera fu scritta negli anni 95-100 dell'era cristiana, insieme alla Dottrina dei dodici apostoli (SC 6), è contemporanea agli ultimi libri del Nuovo Testamento. Siamo quindi di fronte a uno dei testi cristiani più antichi. La tradizione la attribuisce a papa Clemente, terzo successore di Pietro sulla cattedra episcopale di Roma. La Lettera è uno scritto di circostanza: la Chiesa di Roma interviene presso la comunità cristiana di Corinto, divisa da rivalità personali e da contestazioni che mettono in pericolo l'autorità dei presbiteri e l'unione fraterna. Questo testo, dunque, è fondamentale per comprendere quale era l'autorità della Chiesa di Roma rispetto alle altre chiese locali e come era vissuto il cosiddetto primato petrino. È anche particolarmente interessante per conoscere i temi usati nella predicazione sul finire del I sec. e le forme liturgiche della primitiva comunità cristiana di Roma. La Lettera ha goduto sempre di una autorità eccezionale, al punto che in alcune chiese locali è stata considerata anche un testo ispirato e quindi usato nella Messa. -
Omelie sui Giudici
Il libro biblico dei Giudici narra la storia di Israele successiva all'ingresso nella Terra promessa. È una storia santa: i dati della narrazione storica sono congiunti all'interpretazione religiosa. Questa sostituisce volentieri il ruolo delle cause seconde di ordine umano con l'azione immediata di Dio. Il nostro predicatore, Origene, insiste sul fatto che si tratta di una successione storica non solo provvidenzialmente guidata, ma soprattutto orientata a svelare la presenza di Gesù Cristo. Così nella Omelia II,1 afferma: ""Abbiamo stabilito di riferire a nostro Signore Gesù Cristo ciò che si leggeva di Gesù, figlio di Nave"""". E Gedeone, che è l'eroe principale delle ultime due Omelie, è presentato come immagine che anticipa alcuni aspetti della vita di Gesù Cristo: così Gedeone, che spreme il vello in un catino, riempiendolo d'acqua, anticipa Cristo che lava i piedi dei suoi discepoli (VIII,5); e Gedeone, che intima agli uomini timorosi e pavidi di andarsene e che ordina agli altri di scendere nell'acqua del fiume per metterli alla prova, è ombra di Cristo che dice: """"Chi non prende la sua croce e non viene dietro di me non è degno di me"""" (IX,1)."" -
Apologia per i cristiani. Testo greco a fronte
Questa ""Apologia per i cristiani"""" fu scritta a Roma intorno al 153 per la famiglia imperiale. Fu infatti indirizzata all'imperatore Antonino Pio e a suo figlio, Marco Aurelio, e a suo nipote Lucio Vero, quali futuri imperatori. L'autore vuole discolpare i cristiani dalle accuse mosse contro di loro e a questo scopo usa argomenti di carattere morale e teologico, ma anche di tono giuridico e politico. Ricorda agli imperatori che la loro pretesa di avere un governo illuminato e degno di filosofi va dimostrata nei fatti. In particolare chiede che i cristiani siano condannati solo dopo che sia provato il male che essi - secondo i pagani - commetterebbero. L'obiettivo dell'Apologia è duplice: ottenere la legalizzazione del cristianesimo e quindi la fine delle persecuzioni; e mostrare agli imperatori e ai pagani che solo la fede in Cristo può soddisfare la loro sete di verità, perché Cristo è il Logos, la Ragione divina fatta carne. Sete di verità che le filosofie e le religioni hanno soddisfatto solo in minima parte. Giustino denuncia anche i limiti e le contraddizioni delle religioni pagane e sviluppa temi insoliti per un'opera destinata alla lettura dei pagani, cioè la dimostrazione della divinità di Cristo sulla base delle profezie e la descrizione del rito eucaristico. L'Apologia, infatti, è un testo storico di capitale importanza per ricostruire il modo con il quale i cristiani del II secolo celebravano l'eucaristia."" -
Filosofia della conoscenza
Studiare il processo del conoscere umano appartiene a molti ambiti di ricerca, alla psicologia e alle discipline biomediche, come la neuroanatomia e la neurofisiologia. Alla filosofia compete studiare le condizioni di validità delle conoscenze dell'uomo, i loro ambiti e i processi attraverso i quali tali conoscenze si realizzano. Parlare del valore della conoscenza significa parlare della verità. La prima parte del volume analizza le teorie che i vari filosofi nel corso della storia hanno elaborato circa il conoscere. La seconda parte tratta del valore e dell'affidabilità della conoscenza dei nostri sensi e della nostra ragione. -
Etica e politica
Che cosa devo fare? Questo è l'interrogativo dell'Etica. L'etica riguarda l'agire umano, è una scienza pratica e non speculativa. Studia l'agire in vista di raggiungere un fine che può essere conseguito liberamente. La morale è essenzialmente scienza della libertà, perché è con la libertà che l'uomo realizza se stesso. La persona umana è un essere che vive in società. Il progetto di vita e i fini perseguiti da una persona devono coniugarsi con quelli di altre persone. In ragione di questi dati di esperienza comune sorge la Politica. Questa è un'altra branca della Filosofia, e studia le virtù e i doveri dell'uomo in quanto è inserito in una comunità sociale. In sintesi i gli argomenti trattati: i grandi paradigmi morali; il fine ultimo dell'uomo; la pienezza della felicità secondo san Tommaso d'Aquino; legge e coscienza; le fonti della moralità; l'atto umano e le passioni; le virtù morali; il peccato; l'impegno morale nella cultura della persona e della società; che cosa è la filosofia politica; i grandi paradigmi politici; la persona soggetto primario della politica; il bene comune; il potere politico: autorità e sovranità; le virtù politiche: prudenza, obbedienza, giustizia; la legge civile e lo Stato di diritto; diritti e doveri dell'uomo; la dottrina sociale della Chiesa; la risposta cristiana ad alcuni problemi socio-politici; l'amore e la pace, valori supremi di una politica planetaria. -
La rivincita del crocifisso? Riflessioni sull'avvenimeto pasquale
Gli apostoli e gli altri amici di Gesù con la morte del Signore hanno vissuto una catastrofe, una sconfitta totale. Inaspettatamente arriva quell'incredibile terzo giorno, con il sepolcro scoperchiato e vuoto, con il succedersi incalzante delle manifestazioni del Redivivo, con la ricomparsa (in uno splendore nuovo) del loro antico affascinatore. Quel terzo giorno è stato percepito come il giorno della rivincita: una rivincita davanti al clan che aveva sempre guardato con scetticismo alla loro infatuazione; una rivincita davanti alle autorità del popolo d'Israele; una rivincita davanti all'umanità intera.Che Gesù di Nazaret, il Crocifisso del Golgota, è risorto e che a desso è vivo, questo è ciò che nel cristianesimo è ancora oggi proprio, esclusivo e caratterizzante. Mentre le dottrine nascono, fanno fortuna, incantano, magari anche per secoli, poi decadono e muoiono, il cristianesimo è essenzialmente un fatto,: Cristo è risorto ed è vivo. E proprio perché è un fatto, il cristianesimo resta indipendentemente dall'accoglienza e dal numero delle adesioni che riceve. Ed è proprio perché è un fatto, non può essere assimilato ad alcuna religione. -
Difesa del cristianesimo
Con stile personale che unisce concisione e passione, rigore logico e satira mordace, convinzione e entusiasmo, l'autore evidenzia il contrasto in atto tra paganesimo e cristianesimo. La persecuzione anticristiana, causata da un odio immotivato e irragionevole, non trova alcuna giustificazione giuridica, politica, culturale o sociale. Tertulliano mostra l'ingiustizia dei processi e delle condanne inferte ai cristiani, difende la fede cristiana in nome della libertà religiosa, evidenzia il bene che il cristianesimo apporta all'umanità. È in definitiva un invito a scoprire la bellezza della verità cristiana che rende pienamente umana la vita; anzi, umano-divina; un invito ad arrendersi alla grazia salvifica di Cristo. -
Commento a Giosuè e Giudici
Il dialogo ""Contro il Fato"""" è un dialogo di stampo platonico in cui il ruolo-guida di Socrate è rivestito dal filosofo cristiano Bardesane, il quale discute con alcuni interlocutori: Avida e i discepoli Bar Yamma e Filippo. Bardesane vi argomenta contro le dottrine caldaiche improntate al determinismo astrale, secondo cui la configurazione astrale alla nascita di una persona (in sostanza l'oroscopo) e l'astro dominante nella fascia climatica in cui questa vive ne determinerebbero gli eventi della vita e perfino le scelte morali e i comportamenti. Contro queste teorie Bardesane difende con vigore il libero arbitrio, dono di Dio ad ogni creatura umana che di Dio è immagine. Anche se nella sua forma finale questo dialogo sembra dovuto alla scuola di Bardesane e non è esente da qualche corruzione testuale, esso riflette fedelmente le idee del maestro. Il testo è giunto a noi per intero in siriaco e frammentariamente in versione greca nella Praeparatio Evangelica di Eusebio e in versione latina nelle Pseudoclementine."" -
Contro il fato. Kata Heimarmene, Liber Legum Regionum. Testo originale a fronte
La libertà umana è il tema centrale di ""Contro il Fato"""". Questo è un dialogo tra Bardesane, da un lato, e Avida e i suoi discepoli Bar Yammâ e Filippo, dall'altro. Bardesane svolge il ruolo di guida, analogo a quello di Socrate nei dialoghi platonici; mentre Filippo è la voce narrante che riferisce l'intero Dialogo. Bardesane discute le dottrine caldaiche improntate al determinismo astrale, secondo cui la configurazione astrale alla nascita di una persona, cioè l'oroscopo, e l'astro dominante nella fascia climatica in cui questa vive, ne determinerebbero gli eventi della vita e perfino le scelte morali e i comportamenti. Contro queste teorie Bardesane difende con vigore il libero arbitrio, dono di Dio ad ogni creatura umana che di Dio è immagine. La presente edizione riporta il testo critico siriaco e la traduzione a fronte in una lingua moderna. Presenta una completa disamina delle fonti su Bardesane e una rilettura critica sistematica del suo pensiero. Anche se nella sua forma finale il Dialogo sembra attribuibile alla scuola di Bardesane e non è esente da qualche corruzione testuale, esso riflette fedelmente le idee del maestro. Il Dialogo è giunto a noi nella sua forma integrale in siriaco, nella versione latina delle Pseudoclementine e, frammentariamente, nella versione greca contenuta nella Praeparatio Evangelica di Eusebio."" -
Il battesimo
"Il battesimo"""" (""""De baptismo"""") di Tertulliano, composto nei primi anni del III secolo, è la prima opera latina scritta per illustrare e motivare la fede cristiana che fonda questo sacramento, mostrando come la sua istituzione divina sia il termine di una progressiva rivelazione del disegno del Padre. In particolare, l'autore si sofferma sulla specificità del battesimo rispetto ai riti iniziatici dei misteri pagani: il sacramento dell'acqua, che rimanda al mistero pasquale di Cristo, è semplice nella sua ritualità ma efficace, poiché realmente purifica l'uomo dai peccati donandogli la vita divina della grazia. In stretta connessione con il battesimo vi sono i riti dell'unzione crismale e dell'imposizione delle mani che completano nell'uomo la grazia battesimale. Infine sono affrontate alcune questioni teologiche, come il battesimo amministrato dagli eretici, la necessità di celebrare il sacramento, il ministro del battesimo, il battesimo dei bambini. Introduzione di Attilio Carpin. Testo critico a cura di J. G. Ph. Borleffs." -
Questione previa contro gli eretici
"De praescriptione haereticorum"""" è un'opera che affronta un problema cruciale della vita ecclesiale: la nascita e lo sviluppo delle eresie. Sia la dottrina cattolica sia l'eresia attestano di possedere la verità; occorre quindi individuare il criterio di verità. Poiché la fonte della verità è la Scrittura che contiene la rivelazione divina, il punto capitale è di verificare a chi spetti il possesso e l'uso della Scrittura. Tertulliano dimostra che la Chiesa cattolica possiede l'autentico insegnamento di Cristo trasmesso dagli apostoli (Tradizione divino-apostolica e Scrittura), comprovato dall'apostolicità delle Chiese, dalla successione episcopale, dall'identica e comune dottrina. L'eresia invece è successiva alla fede ed è un'alterazione della Scrittura che la Chiesa possiede. In definitiva, nel confronto con gli eretici bisogna porre questa questione preliminare (praescriptio) verificando chi possieda quella anteriorità/apostolicità che determina l'autenticità della fede. Introduzione di Attilio Carpin. Testo critico a cura di R. F. Refoulé." -
Confessioni di un ex manager. Quale etica d'impresa?
Luca Gabbi, dopo una cruda fotografia della vita di impresa, ricerca quali sono i modelli etici prevalenti nel fare impresa oggi. Svela i limiti dell'etica procedurale e contrattualistica, che mette al centro la legalità delle regole, e che oggi è il sistema prevalente. Rilancia con la sua riflessione fondata sulla sua esperienza di vita l'etica delle virtù, la quale è la sola a rendere integralmente buono l'agire umano e garantisce un apporto motivazionale all'impresa e quindi uno slancio competitivo.