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La civiltà nuragica. Ediz. tedesca
In questo agile libretto viene presentato uno dei fenomeni più significativi della Preistoria e Protostoria non solo della Sardegna ma del Mediterraneo: la Civiltà Nuragica. Con rigore scientifico, ma anche con linguaggio semplice, vengono esaminati tutti gli aspetti. Una bibliografia di approfondimento ed un utile glossario sono di ausilio al lettore. -
Il santuario nuragico di Santa Cristina
Il testo descrive, nei suoi vari e interessanti aspetti, l'area archeologica di Santa Cristina situata nei pressi di Paulilatino. La narrazione è correlata da numerose immagini a colori e da svariati disegni che illustrano le diverse sezioni del complesso archeologico. -
Il nuraghe Losa di Abbasanta
Il nuraghe Losa, fra i più noti dell'isola per essere uno dei più maestosi e meglio conservati, venne rilevato e illustrato nell'Atlante del Lamarmora (1840) e fatto oggetto di una prima serie di campagne di scavi. -
Sotto la statua del re
La piazza di una città sul mare, al centro la statua del re Carlo Felice che da più di cento anni, a dispetto del suo nome, si annoia tutto solo sul suo piedistallo. Sotto la statua, Luigino aspetta col suo babbo che la mamma esca dal suo negozio preferito. Anche lui si annoia molto, finché, sollevando la testa, scorge la grande statua... Da qui prende avvio la storia che racchiude altre storie che si aprono come tante matrioske. -
Dizionario italiano-logudorese, logudorese-italiano
Questo dizionario tascabile vuole essere strumento semplice, pratico e immediato per chi lo utilizza. E' uno strumento ideale per i ragazzi delle scuole elementari e medie, che potranno così avere un dizionario pratico e leggero. I dizionari tascabili diventano anche un veicolo di promozione culturale verso i turisti, in quanto si caratterizzano per la loro semplicità. -
Flora dell'isola di Sardegna. Vol. 1
La flora della Sardegna si caratterizza per la sua diversità rispetto ad altre regioni d'Italia e del mediterraneo. Si tratta di una flora antica, evolutasi in loco, in parte distinta e per il resto comune a quella della vicina isola di Corsica. Il primo volume della Flora dell'isola di Sardegna rappresenta l'inizio di un'opera che intende procedere al censimento delle specie fin qui rilevate, favorire il loro riconoscimento, segnalare i casi ancora aperti o dubbi. con questo fine il testo presenta i necessari riferimenti nomenclaturali, i caratteri morfologici e biologici, le informazioni essenziali sulla corologia e l'ecologia della specie. Le chiavi analitiche e il ricco corredo iconografico mirano a rendere agevole il riconoscimento delle specie. L'opera è il compendio dei molti studi pubblicati sulla flora dell'isola e di elementi, anche originali, raccolti dall'autore in campo e sui materiali conservati negli erbari. In linea generale le informazioni sono raccolte nello schema tassonomico a suo tempo (1977-1991) seguito da ricercatori delle Università di Firenze e di Sassari per le specie endemiche della Sardegna. -
Torino. Carnet de voyage. Ediz. illustrata
Raccontare la città è l'intento di questo libro, che lo fa in un modo estremamente originale. Una storia fatta solo di immagini disegnate, che ci riporta alla tradizione dei Quaderni di Viaggio, compagni dei viaggiatori del Settecento e dell'Ottocento. Accanto a musei, palazzi, università (la Mole, Palazzo Carignano, il Politecnico...), troviamo i luoghi della solidarietà e dell'incontro (dal Sermig al Gruppo Abele, al Cottolengo...) che appartengono certo alla tradizione e all'identità di Torino. Molti i ""viaggiatori"""" coinvolti: artisti di professione come il maestro Ottavio Mazzonis o di passione, esponenti prestigiosi della letteratura e dello spettacolo come il Premio Nobel Dario Fo, della scenografia come Emanuele Luzzati, della pubblicità come Gavino Sanna e dell'architettura come Gabetti e Isola, Carlo Mollino, Renzo Piano o della scienza come Tullio Regge. E ancora docenti dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, come Marcello Boglione, Mario Calandri, Sergio Saroni. Ne viene fuori un racconto corale, partecipato che, assieme a luoghi noti, ci svela angoli forse poco fotografati, interpretati con tecniche e sensibilità diverse."" -
Gavino Clemente il cavaliere intraprendente. A Gavino Clemente, direttore artistico del mobilificio di famiglia (1884-1935), il merito di modernizzare le case dei sardi con i componenti d'arredam...
Il nome dei Clemente è indissolubilmente legato alla produzione di mobili che, a cavallo fra Ottocento e Novecento, costituì a Sassari una importante realtà preindustriale e la sede dello stabilimento, con l'ampia struttura architettonica dal bel prospetto che affaccia su via Carmelo e col lato opposto raggiunge via Cesare Battisti – denominata allora Carra Piccola – era la sede prestigiosa dell'attività ed anche abitazione della grande famiglia. Questo complesso architettonico è presente, dopo alterne vicende, ancora oggi in tutta la sua ampiezza, e costituisce un segno forte di una fase produttiva che ebbe un livello alto nell'organizzazione aziendale e un'ottima qualità dei suoi prodotti; è il luogo dove si realizzò un notevole sviluppo, che dallo stabilimento di Sassari si espanse e creò, intorno agli ultimi lustri dell'Ottocento, oltre alle opere importanti in questa città, con la nuova sede di Cagliari, una penetrazione capillare nella Sardegna tutta. Gavino Clemente era l'ultimo dei cinque fratelli che, proseguendo l'impostazione data dal padre Bernardo, realizzarono l'ampia attività aziendale; egli, conclusi gli studi presso l'Accademia Albertina di Torino, ne divenne il direttore artistico, contribuendo così allo sviluppo e al successo dell'azienda che oltre al vasto mercato isolano conobbe anche una buona committenza ""continentale""""."" -
Le sagre della Sardegna tra sacro e profano
Il calendario di feste e sagre che si svolgono in Sardegna consente di prendere coscienza del sincretismo con cui, in ogni appuntamento, il profondo senso di fede del popolo si fonde con l'attaccamento alle tradizione le quali, spesso, rivelano matrici decisamente pagane. Così la dea della natura ed il suo compagno fecondatore convivono con il Salvatore, l'antico culto dell'acqua sopravvive nella Chiesa greca, i riti per i solstizi e gli equinozi vengono assorbiti dalla Chiesa cattolica con la nascita di Cristo e la sua resurrezione. Insomma, una fusione tra sacro e profano che rende affascinanti le manifestazioni di tutti i centri della Sardegna. Tuttavia, se le feste maggiori risultano più fastose per l'imponenza motivata da esigenze promozionali, decisamente più suggestive si rivelano quelle minori, poiché permettono un miglior contatto con gli autentici usi e costumi delle popolazioni. Sarebbe impossibile, anche per chi possedesse poteri paranormali, riuscire a predisporre un elenco completo e definitivo di tutte le sagre e feste di un'intera regione. Ad impedirlo, infatti, sono molti e disparati elementi, in particolare l'orientamento sempre più accentuato di riproporne molte che il tempo aveva cancellato, la perdita di interesse per altre considerate meno importanti (soprattutto quelle legate alla gastronomia), il frequente trasferimento di molte ricorrenze infrasettimanali alla domenica più vicina. -
Arte e cultura punica in Sardegna
Acquaro, che ha al suo attivo molte pubblicazioni e ha diretto numerosi scavi, tra cui quelli del tofet di Tharros, dà qui un quadro dettagliato delle produzioni d'arte e d'artigianato dei Punici. -
La ragazza della «decima»
Segretaria rapita, ministro della Cultura Popolare Mezzasoma, prima ed unica donna militarizzata della famosa ""Decima Flottiglia Mas"""". Scampata all'ultimo istante alla fucilazione grazie all'intervento di un comandante partigiano: questi tre episodi bastano ad incuriosire e a farci desiderare di conoscere gli anni giovanili ed avventurosi della vita dell'autrice. Questa gentile signora di Nuoro ha raccontato, con le sue esperienze fuori dal comune, uno spaccato degli ultimi anni della seconda guerra mondiale in Italia e della tormenta della guerra civile che la concluse. Inquadrata nella Decima come sottotenente di vascello, non si limitava a sfornare articoli e manifesti. Partecipava attivamente alle azioni sul territorio: viaggi verso la Venezia Giulia (dove il principe Junio Valerio Borghese, in pieno accordo con i partigiani non di sinistra della Osoppo e con gli agenti del Sud, organizzava la resistenza contro il IX Corpus di Tito), scontri a fuoco, incontri con gli agenti di De Courten. Catturata dai partigiani dopo il 25 aprile a Milano, fu strappata al plotone d'esecuzione per l'intervento del capitano Neri, l'uomo che aveva avuto un ruolo determinante nella fine di Mussolini. Mussolini e Claretta furono uccisi il 28 aprile 1945. E sarà soppresso anche Neri per ordine del Pci. Quanto a Pasca, diventata nel frattempo mamma, nonna e bisnonna, non cambiò mai idea. Della Decima ieri, della Decima per sempre."" -
Il prigioniero di Aleria. Ediz. illustrata
Il recupero del sito neolitico di S'Elighe Entosu si inserisce a pieno titolo nel programma culturale rivolto alla ricostruzione della nostra identità. L'Amministrazione Comunale di Usini ha voluto intraprendere già dal 1995 il recupero e la ricerca del patrimonio storico e architettonico ricevuto in eredità, nell'assoluta consapevolezza che investire in cultura significa creare i presupposti per una crescita del collettivo sociale traducibile in uno sviluppo economico. Questo obiettivo e questa certezza hanno ispirato i vari interventi che hanno interessato il restauro ed il recupero delle chiese romaniche di Santa Croce e San Giorgio, il recupero del centro storico di Usini, l'acquisizione della Casa Derosas e delle pertinenze della Casa Diaz, sicure testimonianze di una economia prevalentemente contadina. Con l'autorevole direzione della Soprintendenza ai beni culturali della Provincia di Sassari e Nuoro si è potuta realizzare la fedele ricostruzione del vestiario femminile usinese risalente alla prima metà dell'800. Tutt'altro che trascurabili sono state le soddisfazioni e le piacevoli sorprese derivate da un così produttivo lavoro di squadra: la scoperta di una sconosciuta necropoli romana, a ridosso degli ipogei preistorici e lo scavo della domus n. IV, che ha dato alla luce un inatteso dromos che per estensione è uno dei più lunghi fra gli ipogei sardi e rende il monumento di un'imponenza sorprendente. -
Flora dell'isola di Sardegna. Vol. 4
La flora della Sardegna si caratterizza per la sua diversità rispetto ad altre regioni d'Italia e del mediterraneo. Si tratta di una flora antica, evolutasi in loco, in parte distinta e per il resto comune a quella della vicina isola di Corsica. Il primo volume della ""Flora dell'isola di Sardegna"""" rappresenta l'inizio di un'opera che intende procedere al censimento delle specie fin qui rilevate, favorire il loro riconoscimento, segnalare i casi ancora aperti o dubbi. Allo scopo la """"Flora"""" presenta i necessari riferimenti nomenclaturali, i caratteri morfologici e biologici, le informazioni essenziali sulla corologia e l'ecologia della specie. Le chiavi analitiche e il ricco corredo iconografico mirano a rendere agevole il riconoscimento delle specie. L'opera è il compendio dei molti studi pubblicati sulla flora dell'isola e di elementi, anche originali, raccolti dall'autore in campo e sui materiali conservati negli erbari. In linea generale le informazioni sono raccolte nello schema tassonomico a suo tempo (1977-1991) seguito da ricercatori delle Università di Firenze e di Sassari per le specie endemiche della Sardegna."" -
Colpi di scure e sensi di colpa. Storia del disboscamento della Sardegna dalle origini a oggi
Questo libro ripercorre gli anni del disboscamento della Sardegna grazie ad un lavoro interdisciplinare che vaglia i dati statistici, le testimonianze dell'epoca, i documenti, gli aspetti politici, economici, sociali e antropologici, i pareri degli esperti, in particolare dei botanici e dei naturalisti. -
Il piccolo principe dell'isola alle stelle
L'ultimo periodo della vita di Saint-Exupéry, in Africa, Sardegna e Corsica, è una storia di guerra. Ma è anche, e soprattutto, la storia di un cammino spirituale, iniziato qualche anno prima nella lontana America. Come l'albatro di Baudelaire, Saint-Exupéry aveva grandi ali per volare, ma un disagio crescente a camminare tra gli uomini del suo tempo. Nell'estate del 1944, in quelle terre di sole e di mare, assieme alla guerra globale, Antoine combatteva una sua guerra personale in una continua sfida con la morte, per salvare se stesso e l'umanità dal mondo che precipitava nel male assoluto. Fino a quando, in un'aura di mistero, il Piccolo Principe non tornò alla sua stella. Ma ancora oggi la sua favola ci invita a restare umani. E se il Piccolo principe non muore, neppure Saint-Exupéry può morire. -
I sardi sono diversi
Prendendo spunto dalle considerazioni e deduzioni antropologiche proposte in passato sui Sardi, il libro offre una sintesi, organica e di agevole lettura, degli ultimi risultati conseguiti nel campo degli studi genetici sull'origine e la diversità delle genti sarde. I dati trovano conferma nella straordinaria singolarità delle espressioni paleolinguistiche e archeologiche tuttora esistenti sull'Isola. -
Il volto di Sisaia. Quattromila anni, ma non li dimostra. Una donna della preistoria sarda
Inoltrandosi sino all'angolo più profondo dell'anfratto gli speleologi hanno trovato lo scheletro, adagiato sul fianco sinistro, le mani quasi all'altezza del viso. Accanto al capo gli oggetti di un antico corredo funerario: una ciotola, un tegame in terracotta, una macina in granito e tronchetti di legno combusti di focolare. Dall'analisi paleoantropologica dei resti scheletrici emerse che si trattava di una donna. Fu battezzata con un nome in lingua sarda, di derivazione latina, Sisa ia , ovverosia sei volte nonna, ava, antenata. Il dato straordinario della scoperta archeologica provenne dalla lesione di forma circolare, localizzata nell'osso parietale destro del cranio, che, all'esame radiologico, mostrava una maggiore radiopacità ai margini per la presenza di callo osseo. Il processo di riossificazione avvalorava l'ipotesi dello scopo terapeutico della trapanazione cranica presso le comunità preistoriche. -
Epigrafia anfiteatrale dell'Occidente romano. Vol. 7: Baetica, Tarraconensis, Lusitania.
Con la collaborazione di J. Garrido. Questo libro raccoglie e discute 148 epigrafi concernenti gli anfiteatri e gli spettacoli anfiteatrali provenienti dalle tre province romane della Penisola Iberica. -
Storia, archeologia, antropologia (2007-2008). Vol. 14
Organo del Dipartimento di scienze storiche archeologiche e antropologiche dell'antichità, la presente rivista raccoglie in ambiti tematici risultati di ricerche aggregate nella prospettiva di uno studio integrato delle società antiche in tutti i loro aspetti - ambientale, tecnologico, economico, sociale, politico, artistico, ideologico - considerati quali elementi interagenti in sistemi dotati di specifiche dinamiche di trasformazione. Gli studi che in essa confluiscono sono condotti su materiali documentari diversi archeologici, filologico-epigrafici, ecologico-naturalistici - attraverso metodologie e tecniche analitiche parimenti diverse, in vista della convergenza delle discipline in una più ampia reciproca interazione. La collocazione cronologica e geografica va dalla preistoria al tardoantico e al medioevo, anche se gli interessi prevalenti si accentrano nelle età che vanno dalla neolitizzazione vicino-orientale ed europea al mondo greco e romano. -
Arch.it.arch. Dialoghi di archeologia e architettura. Seminari 2005-2006
Atti dei seminari arch.it.arch, dialoghi di archeologia e architettura, organizzati negli anni 2005 e 2006 sul tema archeologia l progetto l architettura, a cura dell'Università degli Studi Roma Tre, Facoltà di Architettura, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Progettazione e studio dell'architettura, Diaprtimento di studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione. I seminari, realizzati anche nel corso degli anni successivi, sono un'occasione di libera discussione sul rapporto tra progetto archeologico e progetto architettonico nella prospettiva di una restituzione di senzo e funzione ai contesti di scavo e di una loro valorizzazione consapevole.