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Chi ha paura di Darwin?
In questo periodo in cui si intrecciano dure polemiche e discussioni sull'evoluzionismo, tre noti studiosi si interrogano sul significato attuale della teoria darwiniana e sul suo statuto conoscitivo. Perché Darwin è argomento di cosi forte contrapposizione ideologica? Quali argomenti ne sostengono la teoria? La risposta a queste domande porta a una ricognizione stimolante che concilia, con rigore e capacità divulgativa, argomentazioni scientifiche e riflessione teorico-filosofica, sottolineando le molteplici implicazioni che questo dibattito solleva. -
Filosofia in versi
La storia della filosofia in versi: un incredibile divertissement intellettuale, tutto il pensiero filosofico (con annesso dizionarietto dei termini filosofici) in un poema. Un componimento di oltre 600 strofe, di più di 3.600 versi, per raccontare la storia della filosofia dai presocratici fino ai pensatori del Novecento... Tutti coloro che hanno studiato la storia della filosofia, ai tempi del liceo, su serissimi manuali, possono ora fare un ""ripasso filosofico"""", possono ritrovare qui, piacevolmente e con chiarezza mirabile, le filosofie di Socrate, di Platone e di Aristotele, di Cartesio e di Leibniz, di Kant e di Hegel... tutti i protagonisti della filosofia occidentale!"" -
Due biglietti di sola andata
Due modi diversi di non ritorno, da una città lontana, Montevideo, approdo, rifugio, che un amico sceglie fuggendo deciso a non rivedere più la terra di nascita; e, per l'altro, da un luogo ancora più remoto, agli estremi confini dell'universo e della vita, da dove, si dice, nessuno mai è venuto indietro. La traccia di questo itinerario, parallelo e divaricato, sembra muovere da una stazione della metropolitana milanese, da un breve incontro, gestito insieme dal caso e dal destino, uno di questi nostri giorni, soffocati dal confuso sciupio dell'uomo e delle cose. Ma le strade non conoscono interruzioni; il solo inizio rilevabile è il loro termine, il punto di arrivo, e quando si possa invertire la marcia: anche per Berto e Gino la storia era iniziata prima, una lontanissima notte, dopo la dispersione dell'8 settembre: quando era andato in scena un delitto, inavvertito, forse sognato, ma che li avrebbe tenuti insieme, nella opposta fuga dentro la loro guerra civile, e per i giorni e gli anni del dopo. Il comune segreto li chiamava spesso, ciascuno dalla sua lontananza, a soste di rimorso, a dialoghi di assenza e silenzio. È una trama di battute, ritmate dalla tensione della scrittura, da forma ora all'intreccio, lì dove la storia sembra iniziare: continue parole a rimando, in un colloquio dominato dalla voce di Berto, che simula ricatti, separa e allontana l'interlocutore Gino, tenendogli nascosto il senso profondo del violento messaggio. -
Vite che si incrociano
Un dolore violento, una perdita affettiva difficile da superare, costituisce l'inizio di questo percorso interiore, di questa riflessione su di sé e sul proprio passato. ""L'io narrante - come scrive Claudio Gorlier nella Prefazione - non si compiace di una pura e semplice evocazione; specularmente, il ricordo, la memoria, non sostanziano alcun cedimento patetico. Al contrario, il ricordo presente del padre stroncato dal male, da una sorta di impossibilità di vivere, rende possibile un controllato autoritratto."""" Laura Gabbiano mostra così una vena stilistica limpida e sincera, che dà forza e coinvolgimento al racconto. Laura Gabbiano, giornalista del Giornale Radio Rai, esperta di arte e di letteratura, cura attualmente le rubriche: """"Fine settimana con l'arte"""" e """"Il mercato dell'arte""""."" -
La foresta incontra la città. Percorsi epistemici ed etici per il terzo millennio
Più di cento anni fa Dostoevskij si chiedeva: ""La Bellezza salverà il mondo?"""". Oggi si può rispondere che la salvezza del mondo dipende sempre più dalla """"bellezza"""", anzi da quella forma particolare che la incarna e custodisce, la Foresta. I numerosi interventi, qui raccolti, di questo momento di dialogo affrontano e illustrano le varie, e quasi infinite, scansioni, nella ricchezza dei percorsi (dalla botanica all'agronomia, dalla teologia alla filosofia, dall'architettura alla scienza ecologica, dalle strategie educative alla progettualità istituzionale, alla più empirica dimensione dell'operare...) come nella più generale unità della Ricerca. Il volume raccoglie le relazioni presentate al Convegno """"La Foresta incontra la Città. Una nuova alleanza per il futuro dell'uomo"""", promosso e organizzato a Travacò Siccomario dal Centro """"Ri-Abitare la Terra e la Città"""" e dal Comune di Travacò Siccomario, in collaborazione con la Provincia di Pavia. Luciano Valle, ecologista, filosofo ambientalista, docente all'Università di Pavia, ha già pubblicato per Ibis diversi volumi, tra cui: """"S. Agostino e l'Occidente, S. Colombano e l'Europa"""", e, con Graziella Zelaschi, """"Il bambino, il computer e il cielo stellato"""". Recentemente, nella collana """"La Bellezza, la Foresta, la Città"""", ha pubblicato: """"Ri-Abitare la Terra"""" e """"L'Etica ambientale in prospettiva ecosofica""""."" -
Prime impressioni della Grecia
Nel 1971, dalle carte lasciate dal poeta Seferis, è emerso il taccuino che raccoglie gli appunti del primo viaggio in Grecia di Henry Miller. Si tratta degli appunti di viaggio scritti da Miller neI 1939, quando aveva lasciato Parigi, dove aveva vissuto per dieci anni, ma dove ormai incombeva la guerra. La scoperta della Grecia costituisce per Miiler un'esperienza eccezionale: qui ritrova una vitalistica passione per la natura, per i paesaggi, per gli abitanti, il mare e il sole della Grecia gli fanno dimenticare Parigi. Tornato poi a New York, Miller scrive ""Il Colosso di Marussi"""", in cui riversa l'esperienza della Grecia, ma la prima testimonianza di questo ritrovato entusiasmo è nel piccolo quaderno di appunti che vedrà la luce molto più tardi, poiché è rimasto inedito per oltre trent'anni e viene qui proposto in prima edizione italiana."" -
Ore contate. Racconti. Edizione 2006
Anche se il numero di donne che partecipano alla vita pubblica non ha ancora raggiunto la parità, è formato da donne, per lo più, il pubblico dei lettori e sono donne alcune delle figure di spicco della letteratura mondiale. Così questo volume testimonia di questa presenza femminile, proponendo alcuni racconti scritti da donne, che sono stati selezionati nell'ambito del III Concorso ""Ore contate"""", voluto dal Comitato Pari Opportunità del Comune di Pavia, insieme all'Ufficio del Consigliere di Parità della Provincia di Pavia e al Comitato Pari Opportunità dell'Università di Pavia."" -
Per l'abolizione della schiavitù. Esame critico del pregiudizio razziale
"Il popolo francese, che va verso la conquista dei suoi diritti, il popolo francese, che ogni giorno prende più coscienza dell'eguaglianza umana, non può più ignorare che I Neri soffrono, i Neri che, ancora meno felici di lui, non posseggono neppure se stessi"""". Il nome di Victor Schoelcher (1804-1893) è indissolubilmente legato all'impegno per l'abolizione della pena di morte e della schiavitù. Nato a Parigi, fin dagli anni '30, a seguito di alcuni viaggi nelle colonie caraibiche, divenne un deciso sostenitore della causa abolizionista e denunciò pubblicamente le violenze sistematiche dei colonizzatori. Uomo di studi, ma anche uomo d'azione, Schoelcher si mosse tra le colonie francesi della Martinica e della Guadalupa, che rappresentò al Parlamento di Parigi, e il variegato mondo dell'abolizionismo inglese e americano per proporre una nuova visione delle relazioni sociali tra bianchi e neri, ma soprattutto per difendere i diritti dell'uomo in quanto tale. Pubblicato nel 1840, questo testo rimane non solo una richiesta ad alta voce per l'abolizione immediata della schiavitù, ma anche un'efficace confutazione della presunta superiorità dei bianchi nei confronti della gente di colore." -
Il lusso e la catastrofe
Il lusso è il pensiero che consuma sé stesso nella contemplazione delle proprie immagini storiche, dell'inventario delle proprie categorie, nelle invenzioni che rappresentano, per lo più nel lessico della tradizione, aspetti della contemporaneità. È un lusso obbligato, abitudini elevate dell'intelletto, senza alcuna possibilità di essere in modo diverso, una forza d'inerzia lo governa sino al confine con un inconscio spreco. La catastrofe non è una, né una previsione, e nemmeno un destino. È il modo in cui ha preso forma il nostro mondo, dove il rischio è plurale, complesso, e coinvolge ogni luogo del pianeta, e quindi anche la nostra vita quotidiana poiché penetra sino al desiderio, ""parte del male tu stesso""""."" -
Questioni di natura e cultura: non solo DNA. Cellule e genomi - V corso
L'annoso dibattito natura-cultura torna a essere oggi di grande attualità, capace di segnare il significato stesso di concetti quali cittadinanza e democrazia. È bene sapere e chiarire, anche nel lessico, ciò che sappiamo essere determinato dal nostro patrimonio genetico e ciò che invece è condizionato dall'ambiente in cui viviamo. Un'interazione costante ed essenziale cui si deve dare rilevanza. Perché non è solo nei geni il nostro destino. Autorevoli scienziati presentano i termini del dibattito, informando il lettore delle attuali conoscenze e proponendo diversi scenari. Dalle ipotesi sull'origine dell'universo e della vita, alle banche dati del DNA, alle tecniche di riproduzione assistita sino all'ambiente e all'energia, i lettori avranno modo di capire come tutti questi temi si ritrovino uniti dalla stessa matrice. Esiste un dialogo continuo fra fatti e idee, un perpetuo processo evolutivo in cui non va sottovalutato il ruolo della natura, e va chiarito l'uso che si può utilmente fare dei progressi tecnologici che costantemente emergono, insieme alla governance dei medesimi. -
Carte d'orientamento e itinierari del viaggiatore solidale. Guida al turismo responsabie
Il turismo prevede rispetto nell'incontro tra identità culturali; un incontro tra persone, non con gli stereotipi creati per semplificare la complessità dell'altro. Oggi il turismo è planetario e di massa, con quasi 700 milioni di turisti ogni anno, con un costante flusso dal nord verso sud. Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo i principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell'ambiente e delle culture. Inoltre riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto di essere protagonista nello svilppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. L'autore ha deciso di devolvere i diritti derivanti dalla vendita del presente volume alla Pouponnière di Ayamé, in Costa d'Avorio, un centro di accoglienza per i bambini sieropositivi. -
Aquiles en Sciro
Tra i numerosi poeti e letterati che nella Spagna del XVIII secolo si adoperarono per introdurre il melodramma italiano, il sainetero Ramón de la Cruz è figura di primo piano. Il suo Aquiles en Sciro, rivisitazione dell'Achille in Sciro metastasiano destinata al madrileno Teatro de la Cruz (debuttò nel 1779), è testo rappresentativo della ricezione ispanizzante delle óperas italiane. Se il rapporto con i libretti originali comportava inevitabilmente influenze formali e linguistiche, è importante sottolineare come nell'Aquiles il testo-modello finisca per essere riversato nella tradizione della comedia (barocca) e della zarzuela. Fenomeno che già si era prodotto nella prima parte del secolo, e che qui si manifesta, per esempio, nella riorganizzazione delle scene, nell'adozione dell'octosílabo come metro predominante, nel drastico taglio delle arie e delle parti musicate, nella ricerca di uno stile tutto sommato calderoniano; ma, soprattutto, grazie a un procedere che è di traduzione e adattamento testuale insieme. È questa la prima edizione critica dell'Aquiles en Sciro, condotta sul manoscritto autografo conservato alla Biblioteca Municipal di Madrid, e accompagnata da un attento studio della tecnica traduttoria di Cruz, che esamina, oltre agli aspetti poetici, metrici e linguistici, anche i risvolti musicologici. -
Leggere l'«Etica» di Spinoza
Espulso dalla comunità ebraica di Amsterdam, disprezzato dai teologi e dai moralisti del suo tempo, spesso denigrato senza essere letto, Spinoza ha dato vita ad uno dei massimi capolavori della ragione filosofica: l'«Etica dimostrata secondo ordine geometrico» (pubblicata postuma nel 1677). Si tratta di accostarsi alla grandezza di questo tempio maestoso e di provare a sondare il segreto del suo fascino straordinario. -
Kaydara
Kaydara è un racconto iniziatico della tradizione fulbe del Mali e narra il viaggio di tre giovani che devono attraversare un mondo sotterraneo e misterioso per raggiungere la dimora di Kaydara, il dio dell'oro e della conoscenza. II viaggio è però segnato da una serie di incontri enigmatici e simbolici che introducono alla cultura tribale e alle tradizioni etniche dei Fulbe. Dei tre viaggiatori solo uno riuscirà a superare la prova e potrà ritornare con il carico che lo renderà saggio e rispettato. Attraverso questo viaggio, il protagonista, Hammadi, potrà giungere alla piena realizzazione di sé e alla consapevolezza del suo ruolo nella società. A.H. Bà ha trascritto questo testo a partire dalle narrazioni orali del suo popolo e lo ha tradotto in francese, consegnandoci un piccolo frammento della vasta tradizione arcaica e iniziatica maliana. A.H. Bà ha corredato la pubblicazione di un vasto apparato interpretativo e di approfondimento che ci permette di comprendere il profondo valore spirituale della cultura africana. Una tradizione che non ha nulla di statico ma anzi si trasforma in continuazione, in un rapporto dinamico tra l'uomo e il suo mondo, m questo racconto e in questa cultura fulbe ritroviamo miti e archetipi che mostrano profonde sintonie con il fondo comune della tradizione arcaica dell'umanità intera. -
Fiume bianco al paese delle acque nere
Il titolo del libro riprende una frase che descrive la complessa personalità dei Fulbe del Mali: ""I Fulbe sono un miscuglio sorprendente: fiume bianco al paese delle acque nere, fiume nero al paese delle acque bianche; gente enigmatica che dei vortici di vento lunatico hanno trasportato da levante e sparso dappertutto da est a ovest"""". E questi Fulbe che vengono da oriente hanno portato in Mali un partimonio vasto e profondo di tradizioni e di miti. In Kaydara, racconto iniziatico fulbe trascritto e tradotto in francese dal fulfuldé, lingua tradizionale dei Fulbe, da Amadou Hampàté Bó ritroviamo le tracce dì questa ricca tradizione simbolica e archetipica, Nike Morganti, che ha curato l'edizione italiana del libro di A. H. Ba, completa qui con un commento ampio e approfondito le tematiche complesse di questo racconto, spiegando i molteplici riferimenti impliciti, le simbologie nascoste e mette in luce le profonde connessioni che la visione sacra maliana ha con la tradizione spirituale europea."" -
Agricoltura, etica, bellezza. Forme del nuovo «abitare»
Continua la ricerca del gruppo di studiosi che lavorano insieme al prof. Luciano Valle sui temi del ""Ri-Abitare la Terra"""". Al centro del terzo Convegno tenutosi a Travacò Siccomario nel 2006, è questa volta l'agricoltura, come mezzo e fine che riporta da un lato alla bellezza, nel suo senso più alto, e dall'altro al rapporto etico dell'uomo con la natura. Quasi un neo-virgilianesimo, liberato dalla tentazione reazionaria: che non intende ritornare al passato, che non vuole ripeterlo meccanicamente. Piuttosto, come quell'ideale di corte rinascimentale che si apre al futuro, come utopia dell'oggi che esige però di essere da subito realizzata per una stadio più avanzato della storia umana. O, forse, per dirla con Lovelock, per redimerne il destino, portandola, infine alla salvezza."" -
Storie dalla SNIA
"...Un'area industriale dismessa, non diversamente da un castello diroccato o da un quartiere bombardato, può assumere funzioni diverse da quelle originarie senza per questo smettere di essere luogo e segno della memoria; oppure essere abbandonata all'opera del tempo e rimossa dallo sguardo, fino a diventare un vero e proprio buco nero del territorio e della memoria, e come tale infestato da muti fantasmi: nel caso della SNIA, fantasmi di coloro che vi hanno lavorato e vissuto, approdandovi generazione dopo generazione da luoghi sempre più lontani; e fantasmi di coloro che clandestinamente vi transitano, apparendo e svanendo nel nulla, tra sgomberi e ruspe"""". L'autrice ha dato voce a coloro che hanno lavorato alla SNIA e """"vissuto"""" con la SNIA, coloro che sono passati lasciando il labile segno di una vita di lavoro, fatta di drammi e di gioie private. Vite che hanno incontrato altre persone, altre vite, in epoche che appaiono ormai lontanissime." -
Leggere «Una teoria della giustizia» di Rawls
"Una teoria della giustizia"""" (1971) dell'americano John Rawls (1921-2002) è già un classico della filosofia politica. La sua concezione contrattualista della giustizia come equità si è subito imposta come alternativa all'influente tradizione utilitarista ed è stata il punto di partenza di una vivace controversia sull'idea di società giusta. Nel libro di Rawls, lungo e complesso, si intersecano diversi campi del sapere (tra cui economia, diritto e psicologia) e il rinvio ad alcuni classici del pensiero filosofico, in particolare Kant, si affianca agli strumenti teorici della scelta razionale. Ma mettendo in scena la rappresentazione della scelta dei principi di giustizia per la società, soprattutto con i concetti di """"posizione originaria"""" e """"velo di ignoranza"""", la teoria di Rawls è anche in grado di fare presa sull'immaginazione di ogni lettore. Una teoria della giustizia raccoglie la sfida lanciata dagli effetti che la lotteria sociale e naturale scarica sulle vite delle persone senza che queste ne abbiano responsabilità e proponendo una conciliazione di libertà ed eguaglianza offre un metodo equo e ragionevole per fronteggiare l'arbitrarietà del caso." -
L' orso di giada e il profumo del gelsomino
Spesso ci capita di incontrare in luoghi diversi persone i cui visi ci sembrano conosciuti, persone che crediamo di aver già incontrato in qualche altro posto, lontanissimo. E se fosse proprio così? Il protagonista di questo romanzo vive proprio una situazione simile: un viso, una persona incontrata in città diverse, in momenti diversi. Chi sarà mai questa persona, che strani messaggi sono nascosti nei quadri che il protagonista trova e che sembrano ritrarlo? Da qui si dipana una ricerca che ci deve portare a scoprire chi possa essere questa misteriosa donna. La ricerca del protagonista diventerà così una ricerca di sé, un tentativo di trovare il senso di una vita. -
Riempire i vuoti. Un manuale (soggettivo) di scrittura e comunicazione
L'idea che è sottesa al libro è che la scrittura non è un'attività naturale e spontanea: la scrittura è frutto di un lavoro attento e sorvegliato, per cui occorre avere chiara una serie di vincoli che presiedono all'organizzazione dello scritto. Il libro è strutturato come un manuale di scrittura argomentativa e si rivolge in primo luogo agli studenti liceali e universitari, ma in realtà è forse destinato soprattutto a coloro che per lavoro o per piacere scrivono e comunicano. Come costruire un messaggio che risulti convincente? come organizzare una relazione di lavoro che sia apprezzata dai destinatari? come stendere un comunicato stampa? ecc. Gli infiniti obiettivi della comunicazione sono qui studiati, analizzati e illustrati con grande chiarezza e con ricchezza di indicazioni pratiche.