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Le difficoltà scolastiche
"Paradossalmente, un allievo in difficoltà è spesso un bambino brillante. Le sue conoscenze stupiscono chi gli sta intorno. Di fronte a un mondo chiuso e opaco, egli sciorina tesori di immaginazione, di abilità e di intelligenza per innalzarsi al livello dei suoi compagni. Ma i suoi sforzi girano a vuoto. Il successo non arriva mai all'appuntamento. (...) Imparare - come camminare o parlare - è un'attività naturale dell'uomo, una sorta di piacere, rinnovato senza sosta, non esistono degli zucconi innati, dei bambini privi delle capacità di integrare correttamente le conoscenze. Questa affermazione, come una professione di fede, permette di capire le angosce cui devono far fronte i bambini che si trovano in una posizione di insuccesso scolastico. Come i loro compagni, hanno in sé una sorprendente spinta vitale. Ma ad un certo punto della loro vita, sfortunatamente, sono caduti in fondo ad un pozzo. Buttate loro una corda, ci si arrampicheranno. Da soli."""" (Alfred A. Tomatis). Prefazione di Concetto Campo." -
Leggere il Tractatus logico-philosophicus di Wittgenstein
Il Tractatus logico-philosophicus, un piccolo volume di 80 pagine pubblicato in tedesco nel 1921 e con traduzione inglese a fronte nel 1922, grazie all'interessamento del celebre logico e filosofo Bertrand Russell, è un libro scritto in uno stile inconsueto e inimitabile, fatto di un'architettura di proposizioni numerate con decimali. Wittgenstein vi sviluppa una concezione del significato delle proposizioni del linguaggio che avrà un ruolo decisivo nella formazione delle teorie epistemologiche e semantiche del neopositivismo e della filosofia analitica. Il libro si apre parlando del mondo come ci è dato nella raffigurazione linguistica, e si chiude con la proposizione: ""Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere"""". Nella sua Introduzione, Russell espone i temi del Tractatus in tono ammirato, ma esprime perplessità nei confronti delle proposizioni finali sulla necessità del silenzio. Eppure, nella concezione di Wittgenstein, il silenzio non è un orpello esoterico né una concessione al misticismo, ma ha a che fare con le condizioni del significare, che non possono essere dette, ma solo mostrate."" -
Il confronto letterario. Quaderni di letterature straniere moderne e comparate dell'università di Pavia. Vol. 53
La Rivista ""Il confronto letterario"""" è pubblicata dal Dipartimento di letterature straniere moderne dell'Università di Pavia. I contributi pubblicati riguardano le tematiche letterarie e filologiche di tutte le letterature moderne. Gli articoli sono caratterizzati da un notevole rigore scientifico. Tuttavia, al di là degli specialisti, il contenuto, proprio per le tematiche di tipo letterario che lo caratterizzano, è fruibile anche da un pubblico generico e non universitario."" -
Ore contate. Racconti. Edizione 2010
"Le donne scrivono molto, ma pubblicano poco"""", questa è stata l'idea che ci ha sollecitato nel 2003 a proporre, a Pavia, per la prima volta, un concorso letterario rivolto a donne che scrivono. Il premio sarebbe stato la stampa e la diffusione di un libro che raccogliesse i racconti selezionati. Il titolo esprime il significato del nostro tempo di vita raccontato, tempo che corre, che fugge o che non passa mai, ore di gioia, di sofferenza, di paura, di attesa, di lavoro... ma sempre ore vissute intensamente! Le autrici sono le vincitrici del Concorso di scrittura al femminile voluto dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pavia, dall'Ufficio del Consigliere di Parità della Provincia di Pavia e dal Comitato Pari Opportunità dell'Università degli Studi di Pavia." -
Pietre d'Abissinia. Viaggio nell'arte e nella storia dell'altopiano etipico
A metà tra il diario di viaggio d'un vecchio viaggiatore e il saggio d'un colto amante d'arte, in parte ancora guida all'Abissinia e racconto d'un sentimento, il libro nasce come divertissement d'un autore di testi personalissimi che hanno esplorato l'Africa da vicino e nel profondo. L'autore, in bilico tra giornalismo e ricerca, descrive un'Abissinia che non è soltanto l'acrocoro etiopico, geografia politica, intrigante rebus dell'Italia della prima metà del secolo scorso, ma soprattutto il luogo di un'arte straordinaria fiorita in mezzo all'Africa, ispirata alle eccellenze del Mediterraneo. Potrebbe anche essere il primo libro sulla storia dell'arte dell'Abissinia. -
Piccola guida ai grandi vini d'Europa. Storie, ricordi, consigli
Alexandre Dumas non è stato solo uno dei più prolifici e appassionanti narratori moderni, ha anche vissuto una vita intensa, assaporandone fino in fondo i piaceri. È stato un gourmand, come direbbero i francesi, un buongustaio, come diremmo noi. Per portare a compimento questa sua passione, ha scritto il prodigioso Grande Dizionario di cucina: un'incredibile raccolta di tutto quello che contribuisce al piacere della tavola. Ricette, menù, pranzi memorabili sono presentati con il gusto del grande affabulatore. Ma in questo Dizionario non potevano mancare i vini, altra grande passione di Dumas, e quindi anche per loro, l'autore di tante storie d'avventure sfodera un'ampia e divertita presentazione, partendo dall'antichità e arrivando ai grandi vini del suo tempo. Naturalmente il punto di vista è quello di un francese, che quindi dà una posizione di preminenza ai vini d'oltralpe. Ma che importa: della veridicità di quel che ci racconta si può forse dubitare, ma tutto è talmente coinvolgente che non ha poi molta importanza sapere dove comincia l'invenzione di Dumas... -
El corazón de la monarquía. La Lombardia in età spagnola
Il volume raccoglie gli interventi presentati alla Giornata di studio ""El corazón de la monarquía. La Lombardia in età spagnola"""" tenutasi all'Università di Pavia il 16 giugno 2008. Storici, filologi, storici dell'arte e della musica sia italiani sia spagnoli si confrontano, in un'interdisciplinarietà e una pluralità metodologiche estremamente proficue e stimolanti, sulla molteplice realtà della Lombardia spagnola. Da ricerche apparentemente settoriali, e inedite sia negli obiettivi sia nei documenti auscultati, emergono così linee generali di interpretazione di un'epoca cruciale della storia lombarda, quella in cui il Milanesado era percepito come garanzia della felicità e stabilità della corona spagnola, e si andò progressivamente formando un milieu culturale e sociale ispano-italiano che sarebbe fuorviante ignorare, e grave non continuare ad esplorare e ricostruire. Contributi di Antonio Alvarez-Ossorio Alvarino, Davide Maffi, Paolo Pintacuda, Andrea Baldissera, Ornella Gianesin, Alfonso Rodriguez G. de Ceballos, Monica Visioli, Daniele Sabaino."" -
Cellule e genomi. I corsi dell'Open Lab. La salute in gioco tra sensazionalismo e business. Nono corso
I temi della salute e della qualità della vita sono più che mai al centro dell'attenzione a livello sociale e naturalmente anche a livello di scelte politiche. Le polemiche recenti hanno spesso imposto nel dibattito mediatico questioni che, fino a non molto tempo fa, erano ritenute terreno esclusivo degli specialisti. Oggi invece il confronto ha finito per coinvolgere in maniera significativa anche un vasto pubblico. È questa la conferma che su questi temi il confronto deve essere aperto e senza pregiudiziali di alcun tipo. Tuttavia la possibilità di dibattere sulle questioni sanitarie discende da una chiara comprensione delle implicazioni che le scelte in gioco pongono. E per questo è necessario una rigorosa documentazione e una precisa informazione. A questo scopo, il volume presenta diverse voci di esperti, sia italiani sia stranieri, che approfondiscono queste tematiche. Testi di Salvadore Veca, Marco Bobbio, Tom Jefferson, Silvio Garattini, Vittorio Bertelè, Maria Font, Guido Giustetto, Giovanni Peronato, Luisella Grandori, Sergio Conti Nibali, Adriano Cattaneo, Gianvito Martino, Giuseppe Testa. -
Paideutika. Vol. 12: Forme di confine.
Un tema di grandissima attualità, affrontato da alcuni studiosi ed esperti di tematiche pedagogiche, seguendo la scelta di un rigoroso e intransigente impegno etico, come nella scuola di Don Milani a Barbiana. Per continuare a vedere nella scuola il decisivo momento di costruzione del futuro. Giunta al suo sesto anno di vita Paideutika rilancia la propria immagine. Nata con l'intenzione di reagire con energia alle formule retoriche della pedagogia corrente, essa si avvale del lavoro di intellettuali - poeti, scrittori, filosofi, politologi, antropologi, sociologi, psicologi e pedagogisti, politici - accomunati dal progetto di restituire al rapporto formazione/cultura un carattere di critica radicale. E di farlo sia sotto il profilo dell'analisi culturale sia sotto quello dell'impegno etico-politico. -
Il confronto letterario. Quaderni di letterature straniere moderne e comparate dell'Università di Pavia. Vol. 54
La Rivista ""Il confronto letterario"""" è pubblicata dal Dipartimento di letterature straniere moderne dell'Università di Pavia. I contributi pubblicati riguardano le tematiche letterarie e filologiche di tutte le letterature moderne. Gli articoli sono caratterizzati da un notevole rigore scientifico. Tuttavia, al di là degli specialisti, il contenuto, proprio per le tematiche di tipo letterario che lo caratterizzano, è fruibile anche da un pubblico generico e non universitario."" -
Educare alla cittadinanza digitale. Per un utilizzo attivo dei media, a scuola e nel territorio
Sempre più interessanti sono le proposte di media education, cioè di educazione ai media e attraverso i media per sviluppare una più consapevole partecipazione alla vita pubblica e per la formazione di cittadini responsabili in una prospettiva di democrazia partecipata. Il libro si rivolge quindi a docenti, educatori, professionisti della comunicazione, così come ad un pubblico più vasto (costituito da tutti gli interessati al tema dell'educazione ai e con i media, a partire dai genitori e dai ragazzi stessi) per mettere a loro disposizione uno strumento aggiornato di discussione e di confronto. Il volume presenta anche una serie di esperienze didattiche realizzate con successo nelle scuole. Testi di Gipo Anfosso, Maria Grazia Besozzi, Franca Bottaro, Paola Brandi, Luisa Broli, Marco Caiani, Paolo Castelli, Lidia Falomo, Guido Legnante, Luca Malavasi, Laura Marelli, Andrea Membretti, Maria Teresa di Palma, Valentina Percivalle, Saeda Pozzi, Paola Rossi, Eleonora Salvadori, Massimo Spinelli, M. Assunta Zanetti. -
Stare bene con il cibo e la terra. Percorsi epistemici e didattici di ecologia della terra, del corpo, dello spirito
Tra le nuove linee educative che vanno emergendo nel panorama scolastico, assume particolare rilevanza l'educazione alimentare, intesa come chiave per lo sviluppo integrale della persona. L'educazione alimentare, pur non essendo una disciplina specifica, diventa uno strumento per ricostruire sia la storia locale, sia quella globale, attraverso le migrazioni alimentari e i rapporti fra culture. Ci sono parentele strette fra educazione geografica, scoperta dell'ambiente, arte, musica ed educazione alimentare; l'alimentazione declina queste prospettive in tutti gli aspetti significativi e simbolici. Il cibo si lega alle culture e in senso più generale al territorio, all'evoluzione dei consumi, alla formazione della persona. Si inserisce in una accezione più ampia di cultura, in una prospettiva che parla del nostro essere al mondo: parla di noi e delle nostre tradizioni, dei desideri; parla attraverso le storie, i proverbi e le opere artistiche, ma soprattutto parla di ""terra"""", di contadini di agricoltura. In questo volume, ricco di riflessioni teoriche e di indicazioni didattiche, gli autori approfondiscono i molteplici aspetti che l'educazione alimentare può avere nella scuola."" -
25 aprile. Una memoria consegnata
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la liberta e la dignità, andate lì... col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione"""". (Piero Calamandrei)." -
I libri della mia vita. Tavola di moltiplicazione per giovani poeti
"Mi dispiace di non aver mai avuto una biblioteca mia."""" Così, tristemente e quasi sottovoce, Salamov chiude questo suo breve testo in cui il gulag quasi scompare, in cui l'angoscia dell'autore trova conforto nella lettura e, attraverso la lettura, egli trova la forza per resistere alle sofferenze e alle persecuzioni. La semplicità espressiva, l'immediatezza della narrazione nasconde la Kolyma, il campo di concentramento. Restano i libri e resta il desiderio di lettura. La vita di Varlam Salamov (1907-1982) è infatti segnata dal gulag, in cui viene rinchiuso a più riprese a partire dal 1929, per la sua opposizione al sistema di potere staliniano. Dalle remote terre della Siberia, dal gulag di Kolyma, """"l'Auschwitz di ghiaccio"""" come è stato definito, ci sono giunti i """"Racconti di Kolyma"""", l'opera che gli ha dato fama mondiale. In questo testo, Salamov ripercorre i momenti drammatici della sua vita per trasmetterci il suo amore per i libri, per farci capire il valore affettivo e il significato liberatorio che la lettura ha avuto nella sua esistenza." -
Lingua pensiero canto. Un seminario sull'essenza della parola
Il libro affronta il tema dell'essenza della lingua madre mirando a determinare tale essenza alla luce del suo carattere originariamente poetico-pensante. Il libro prende le mosse da una decostruzione del ""comune concetto della parola"""", mostrando la natura coercitiva degli assunti-di-fondo di ogni approccio tecnico-scientifico al dire. L'elemento interessante per il lettore odierno è che ci aiuta a capire come la dote della lingua sia sì un bene ma anche un'insidia: un bene, perché essa è il necessario orizzonte di ogni via verso la verità - un'insidia, perché, proprio in forza della potenza della parola, l'uomo trova la via dell'inganno e della violenza. Lo stile della trattazione è didattico e chiaro, e non presuppone particolari competenze filosofiche. Il volume è una ristampa ampliata al 2014."" -
La casa
Nei suoi racconti Melitta Breznik ""riesce ogni volta a mantenere alta la tensione, facendo emergere nel dettaglio il significato di tutta una vita ed evitando con grande cura ogni patetismo. Ciò che la Breznik vuole affrontare è appunto la periferia dell'esistenza - l'amico malato di Aids, l'anziano ex combattente che sta morendo di tumore, il caso di omonimia nel ricovero per tentato suicidio - sono istantanee scattate da una certa distanza, ma che sempre inquadrano il punto in cui la vita, per l'incepparsi più o meno casuale di un ingranaggio, s'avvicina ai confini con la morte, o con la follia e a quel punto rispecchia se stessa"""". (Anna Ruchat)"" -
La biografia impossibile
Il libro prende spunto da una riflessione di Musil, ne ""L'Uomo senza qualità"""", in cui lo scrittore austriaco scrive che """"In fondo, nella maturità, pochi ricordano come sono di fatto arrivati a se stessi"""". Cioè non è facile ricordare come si è svolta la propria vita, quali svolte ci hanno condotto ad essere quello che siamo, le scelte che ci hanno portato dove siamo. Quasi che tutto sia accaduto per una sorta di casualità, di involontarietà. Così il passato ci appare come una serie di immagini, di momenti che si illuminano per poco, senza poter dare corpo a una continuità, ad una permanenza. È appunto l'impossibilità di una biografia, di una storia che abbia una continuità, uno sviluppo e uno svolgimento. Non una biografia, quindi, ma la narrazione di alcuni momenti rilevanti di una vita, alcuni avvenimenti che ne hanno segnato il percorso."" -
Puppa-tick. La bambina nei crepacci
"Un libro semplice e terribile al tempo stesso, questo """"Puppa-tick"""" di Giorgio Albonico"""", dice Vincenzo Guarracino nel presentare il volume, """"semplice, per la sua struttura: un memoriale, accompagnato come si conviene a tutti i testi """"ritrovati"""" da una conveniente e circostanziata introduzione e motivazione. Terribile, per la vicenda che vi si narra, una storia condensata in pochi giorni, che mette in gioco sentimenti essenziali, vissuti con straziante intensità"""". Il racconto prende lo spunto da un fatto veramente accaduto: nel 1940, al passo dello Stelvio, una bambina, sciando, finì in un crepaccio. Questo fatto di cronaca diventa il pretesto per una riflessione, intensa e partecipata, sulla vita e sulla morte, sugli affetti familiari, sui ricordi e sul loro valore. La scrittura, sempre efficace e coinvolgente, si adatta alla forte tensione della storia, ma riesce anche a cogliere la dimensione affettiva e la delicatezza dei ricordi, presentati attraverso alcuni squarci che ripropongono i momenti felici del passato." -
Dall'ecologia all'ecosofia. Percorsi epistemici ed etici tra Oriente e Occidente, tra scienza e saggezza
Il libro affronta il tema dell'ecosofia, cioè del nuovo sapere che propone uno sguardo filosofico sull'""abitare la terra"""", del vivere nel mondo con un atteggiamento nuovo, secondo una sensibilità diversa, in una forma rispettosa della natura e delle persone. L'ecosofia, insomma, come forma di un nuovo umanesimo planetario post-meccanicista, oltre il rozzo antropocentrismo. Le radici di questo sapere affondano in una cultura plurale che, come recita il sottotitolo del libro, si rifà al pensiero dell'Occidente cristiano e dell'Oriente, si richiama a teologi come Buber, uomini di pace come Gandhi, scienziati come Einstein, scrittori come Coetzee. Si tratta dunque di un pensiero che unisce prospettive diverse in un insieme complesso e organico. Non si tratta tuttavia di un testo per specialisti, ma di un'opera che con rigore assume un tono divulgativo e accessibile."" -
Che mora la morte
"... Carrasco è un vero nemico della morte, come avrebbe voluto Elias Canetti: testimone auricolare della propria vita, combatte il desiderio di morte con il culto della memoria e con una curiosità perennemente inesausta nei confronti delle persone che ha incontrato... Assorbite, non senza reazioni e proteste, la fine delle speranze, e l'involgarimento generale di cultura e politica, ha la forza di rivisitare la propria vita (con il piccolo aiuto di un bicchiere di plastica che nasconde gradazione alcolica e quantità di ciò che si beve...). Una visita al marmista Titta, sul GRA, e la visione di un cimitero impersonale di sole lapidi in mostra per i clienti, innescano in Carrasco l'immaginazione - incontrando gli altri, ma anche riflettendo sulle proprie esperienze - di poesie alla maniera di Edgar Lee Masters. Epitaffi che si possono meritare senza dover morire veramente. Incontrando, ricordando, immaginando possibilità non vissute, tra Cecilia, Benedetta, Francesca, Luisa e Laura Carrasco rivive la propria educazione sentimentale. Scrivere gli era impossibile, ma non scrivere (non ricordare) sarebbe stato ancora più doloroso. Come rammaricarsi, del resto, """"di atti privi di gerarchie emotive"""", come sono gli atti della vita?."""" (Renato Nicolini)"