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Willard e i suoi trofei di bowling
Una serata di fine settembre a San Francisco. Al terzo piano di un palazzo in Chestnut Street abitano Constance e Bob; si parlano a stento, ma si impegnano al massimo sul piano erotico, ispirandosi all'antologia dei lirici greci e a Histoire d'O. Al piano di sotto, Patricia e John: lui è un regista, lei insegnante. Insieme, sembrano il ritratto della salute americana. Ma nel loro salotto c'è uno strano uccello-totem. A meno di un miglio da lì, in una pulciosa camera d'albergo, ecco invece i fratelli Logan. Uno legge fumetti, l'altro beve birra, il terzo va avanti e indietro per la stanza. Nervosamente. Il bowling era il loro sangue, le piste da gioco la loro vita. Ma qualche bastardo si è rubato i cinquanta trofei che hanno fatto di loro una leggenda. -
Ottavo quaderno italiano di poesia contemporanea
Il volume intende dar conto delle nuove tendenze, delle nuove scuole della poesia italiana contemporanea, proponendo una rassegna di giovani autori Fabrizio Bajec, Vanni Bianconi, Nicola Bultrini, Andrea De Alberti, Tommaso Lisa, Annalisa Manstretta, Luigi Socci - ciascuno presente con una raccolta autonoma preceduta da un'esauriente introduzione critica. -
Racconti di un giorno che sai
In un mondo dove non è permesso invecchiare, la morte è l'ultimo tabù. Chi ha il cattivo gusto di ammalarsi e morire, è invitato a farlo discretamente, negando fino all'ultimo l'evidenza. L'idea di questo libro è nata in riva al mare, dibattendo della dignità che l'uomo deve conservare, anche quando si appresta a togliere le vele. Gli scrittori coinvolti hanno affrontato, ciascuno con la sua chiave narrativa, il tema scomodo della morte. Il volume raccoglie racconti di: Daniele Benati; Daniele Brolli; Giovanni Busetta; Emidio Clementi; Ugo Cornia; Enrico Ferri; Emanuele Fratantuono; Barbara Garlaschelli; Loriano Macchiavelli; Maurizio Matrone; Paolo Nori; Mario Valentini; Sandro Veronesi; Dario Voltoini. -
Folla sommersa
Come un coro sommesso, molte voci si levano dal disastro contemporaneo, corpi sfiniti si alzano in piedi, guardano verso l'alto, verso le nuvole che a tratti si squarciano, anche solo per un istante. Appare la vastità di uno spazio, un po' di forza. Una speranza, forse, come il volo di due alianti sopra Lione, il respiro profondo dei nostri anni disorientati. Lo sguardo misterioso di un animale, la corsa a perdifiato di un bambino: oggetti quasi stellari, presenze. La poesia, in questo libro di Pusterla, assume il tono di un ampio recitativo, cerca il suo cammino faticoso in mezzo alla folla degli esseri umani: volti senza volto, non ancora del tutto sconfitti, fantasmi della memoria che perdurano, occhi sbarrati, mani. -
I film della mia vita
In Cile e in California si impara a convivere con i terremoti: Beltrán, che ha vissuto un po' qua e un po' là, ricorda il suo primo terremoto con un misto di terrore e meraviglia. Divenuto sismologo, viene invitato a insegnare all'Università di Tokyo. Durante il viaggio che dovrebbe portarlo in Giappone incontra una donna che gli parla dei suoi film più amati e si ritrova di colpo a fantasticare sui mondi che ogni volta ci spalanca un buon film, su come eravamo, dove e con chi l'abbiamo visto. Decide allora di non partire, di prendersi un pausa ricostruendo la sua vita film per film. Dall'infanzia in California all'adolescenza in Cile, tutta la sua vita intraprende un viaggio nella sua memoria. -
Roger Caillois
Il volume si propone di offrire un ritratto a tutto tondo di Roger Caillois. Caillois esordisce giovanissimo, in seno al gruppo surrealista, ma presto se ne allontana per percorrere una sua strada solitaria. Lungo questo tragitto incontra filosofi e scrittori come Klossowski, Leiris, Bataille. Da scrittore, più che da filosofo, affronta una serie di questioni negli anni Cinquanta e Sessanta in modo inconsueto, a partire dal suo celebre libro sui giochi, ancor oggi di un'attualità sconcertante. Pur non essendo un teorico puro, Caillois va infatti alla ricerca dei ""fondamentali"""" nelle scienze di cui si occupa, cercando di delineare una """"scienza diagonale"""" che connetta poesia e forme naturali, i poemi e le pietre: il tema dell'asimmetria."" -
Testo a fronte. Vol. 30
"Testo a fronte"""" è una pubblicazione semestrale di teoria e pratica della traduzione letteraria diretta da Franco Buffoni, Allen Mandelbaum, Emilio Mattioli. La rivista, che propone articoli, riflessioni, brevi saggi di traduzione, recensioni e segnalazioni, affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti." -
Rabbia a Harlem
Jackson è un nero religioso e un po' allocco. Imabelle una bomba di sesso e malizia. Lei lo ha messo nelle grinfie di una banda di truffatori. Dopo essersi fatto soffiare i risparmi, Jackson si rivolge al fratello Goldy, un tossicomane travestito da suora, che spaccia droga e vende biglietti pieni di strane premonizioni. Entrano in scena Ed Bara e Jones Beccamorto, due poliziotti che assomigliano a due ""allevatori di maiali venuti a passare il week-end nella Grande Mela"""". Un viaggio stravolto nella giungla urbana di una metropoli che potrebbe essere ovunque. Basta guardare per strada, in qualsiasi quartiere, appena fuori dal centro, lastricato dalle vetrine multinazionali, e la tragi-commedia è lì. Prefazione di Manuel Vázquez Montalbán."" -
Il castello di Dumala
Il pastore Werner è bello, imponente, forte. Un marito amato da una moglie graziosa e dolce, un punto di riferimento per la comunità. Al castello di Dumala, che si innalza sui paese, il barone Werland è malato, e reclama la compagnia del pastore. Werner accorre più che volentieri al suo capezzale: è l'occasione ideale per trascorrere lunghe serate in compagnia della giovane moglie del barone, la bellissima Karola. Il pastore, certo, si sente in colpa verso la propria compagna, ingiustamente trascurata, e si sforza di contenere quell'""inclinazione"""" nei limiti del lecito, almeno nei fatti. Poi, in paese compare il barone Rast, che a sua volta diventa frequentatore assiduo del castello, e con grande scorno del pastore Werner affascina Karola."" -
Acqua in bocca
Thelma è nata da una coppia male assortita. La madre pensa solo a se stessa, è distratta, sempre a caccia di avventure. Il padre fatica ad affermarsi sul lavoro, si sente trascurato dalla moglie e alimenta pensieri perversi nei confronti della figlia. Con l'inganno, spacciandolo per gioco, comincia ad abusare di lei. Thelma subisce, si difende inventandosi alcune amiche fantastiche, poi, quasi senza volerlo, finisce per confidarsi con una zia. La madre è incredula, il padre nega. Decidono di lasciare l'Inghilterra, di cominciare una nuova vita, in Canada. Ma anche lì, il gioco perverso ricompare. Thelma scopre nello studio un terreno sicuro, totalmente suo. Ma il confronto con i demoni della propria infanzia è ben lontano dalla fine... -
L' uomo della neve
Blum è un trafficante di mezza tacca, uno che cerca di piazzare quadri contraffatti e piccoli lotti di riviste porno danesi. Traccheggia a Malta, ma i quattrini scarseggiano ed è a un passo dal foglio di via. L'ultima chanche di combinare un affare dipende dall'appuntamento con un certo Rossi, specie di boss locale. Ma nella camera d'albergo di Rossi, appena visitata dalla polizia, trova soltanto la sua parrucca, e una ricevuta del deposito bagagli della stazione centrale di Monaco. Blum taglia la corda, acchiappa un aereo, e va a vedere. Al deposito ci sono due chili e mezzo di Peruvian flakes, nascosti in bombolette di schiuma da barba: la miglior cocaina del mondo. Un malloppo che vale un mucchio di soldi ma che qualcuno sta inseguendo. -
Music-Hall!
Xavier Mortanse è un tipo strano. Esile e gentile, lavora nei cantieri di demolizione circondato da uomini brutali che si fanno continuamente beffe di lui. È l'unico lavoro che è riuscito a trovare appena sbarcato a New York. Si consola scrivendo alla sorella, bevendo cioccolata con Peggy, la sua vicina di casa, e giocando con la sua rana che balla e che canta. Fino a quando, dopo una serata al music-hall, Peggy muore. Xavier è distrutto, si chiude in casa e quando ne esce non trova più il cantiere. Cede alle lusinghe di un proprietario di teatri che vorrebbe far esibire la sua rana. Ma quando questa si rifiuta di cantare, Xavier è costretto a lavorare nei locali più abbietti, facendosi picchiare dai clienti. Ma una prova ancora più dura lo attende... -
La Bibbia al neon
John Kennedy Toole ha lasciato ai lettori solo due romanzi. Due capolavori. A cinquant’anni dalla morte di questo grande scrittore, riscopriamo il suo romanzo d’esordio, scritto a soli sedici anni e pubblicato per la prima volta trent’anni fa in America. Un romanzo commovente, straordinario che ancora pochi lettori fan di Toole hanno avuto occasione di leggere.rn“Autentica emozione, trasmessa con una prosa limpida e diretta” - Michico Kakutani, The New York Timesrn«Tremendamente maturo… già a sedici anni, Toole sapeva che le emozioni ingombranti vanno raccontante con semplicità» – Chicago Tribunern«Un treno in corsa. Un ragazzo in fuga.rnUn coro di voci e di scenernche entrano pian piano nel sangue,rnin un lento e inesorabile crescendo.rnEd esplodono in un finale clamoroso e terribile.»rnNel 1976 lo scrittore americano Walker Percy, cedendo alle insistenze di un’imperiosa settantacinquenne, affrontò un dattiloscritto macchiato di unto e di caffè. Il dattiloscritto si intitolava Una banda di idioti e la signora era la madre di John Kennedy Toole, morto suicida a trentadue anni. Walker Percy trovò il romanzo geniale, eccentrico, esilarante e contribuì in modo decisivo alla sua pubblicazione, avvenuta nel 1980. Al di là delle migliori aspettative, Una banda di idioti riscosse un successo clamoroso, arrivando a vendere quasi due milioni di copie in tutto il mondo, e fruttando al suo autore un premio Pulitzer postumo. ‘Ken’ Toole era nato nel 1937 a New Orleans, scenario indimenticabile di Una banda di idioti. Il suo primo romanzo, La Bibbia al neon, era rimasto nel cassetto; dopo il successo di Una banda di idioti, fu al centro di una contesa tra eredi che ne ritardò ulteriormente la pubblicazione. Quando finalmente vide la luce nel 1989, rivelò una vena struggente e malinconica unita allo sguardo impietoso e precocemente lucido sulle strettoie della realtà. Nel 1995 Terence Davies ne ha tratto un film (Serenata alla luna) con Gena Rowlands perfettamente a suo agio nel ruolo della zia Mae. -
Gli artisti della memoria
Noel Burun ha una memoria prodigiosa. Secondo Norval, il suo migliore amico, è addirittura ""l'ultimo dei grandi geni del mondo"""". Tuttavia, come molti uomini straordinari, soffre di una strana patologia: la sinestesia. Lettere e numeri si fissano indelebilmente nella sua mente in combinazioni di colori, distraendolo un po' troppo dalla realtà. Noel non sarebbe granché socievole, ma nella sua vita, ultimamente, complice il chiacchierato psichiatra Émile Vorta, sono comparsi personaggi eccentrici e fascinosi: Norval, che coltiva un assurdo progetto di """"arte esecutiva"""", ovvero sedurre un intero alfabeto di donne, JJ, che colleziona barzellette da sbadiglio, ma sa tutto su tutto, e Samira, che tutti e tre bramano, ma che non sa decidersi su chi dei tre amare."" -
Il segreto dell'orefice
Lei, Celia, è una splendida donna di quarant'anni: la gente del paese la chiama ""la vedova nera"""". Lui di anni ne ha solo diciannove. Ma quando la vede, nella penombra del cinema, assieme a sua madre e alle amiche, rimane folgorato una volta per tutte. A una prima, timida visita notturna, seguono incontri sempre più ravvicinati. Poi è solo amore, passione. Eppure, di punto in bianco, Celia liquida il ragazzo. Elia Barceló (Alicante, Spagna, 1957) ha pubblicato tre altri romanzi, definiti trans-genici, perché mescolano il genere sentimentale, fantasy e giallo. Ha scritto anche due romanzi per ragazzi. Insegna letteratura spagnola all'università di Innsbruck, in Austria."" -
La lotteria
L'Arcipelago Lansbergis, nel Mare del Nord, un tempo era popolato da pescatori per la caccia alla balena. Ma quando le balene migrano altrove, e quell'antica attività va in crisi, nasce l'idea della Lotteria, una lotteria grandiosa, che attira le folle di tutto il mondo. L'Arcipelago si riempie di alberghi, la radio parla solo di episodi collegati alle estrazioni. Mentre rimangono nell'ombra alcune morti misteriose. Il giovane Kosh, da poco ispettore di polizia, se ne trova fra le mani una fresca fresca: qualcuno ha fatto fuori il vecchio Cornelius Monk in casa sua, e ha frugato dappertutto. Cercando di far luce su questo nuovo omicidio, Kosh si spinge nei meandri dell'Arcipelago e incontra la bella Hilde, cui il vecchio Monk aveva scritto. -
E, tuttavia-Note dal botro. Testo francese a fronte
Philippe Jaccottet, tra i più importanti poeti di lingua francese del nostro secolo, è nato nel 1925 a Moudon, nella Svizzera romanda, e dal 1953 vive a Grignan, nel Sud della Francia. Infaticabile traduttore - fra gli altri, ricordiamo Hölderlin, Rilke, Musil, Ungaretti - prosatore, saggista, è da alcuni anni noto ai lettori italiani grazie a raccolte come ""Il Barbagianni. L'ignorante"""" (Einaudi, 1992) e """"Alla luce d'inverno. Pensieri sotto le nuvole"""" (Marcos y Marcos, 1997)."" -
La pelle e la principessa
Mentre la sommossa sconvolge le vie di Praga e i governatori volano dalla finestra, un soldato di ventura salva la vita alla principessa Maria e viene accolto a corte. Scopre la follia, il vizio, il potere; impara ad amare la bellezza, carnale e spirituale, sopra ogni cosa. Una storia d'amore e di avventura nella Praga del '600. Una celebrazione ispirata della bellezza che resiste a tutto, anche alla morte. -
Il tappeto rosso. Storie di Bangalore
Otto racconti ambientati in India; un'India nuova, ancora sconosciuta. L'India che offre occasioni d'avanguardia, accanto a una cultura straordinaria e millenaria. L'India di Bangalore, dove gli estremi convivono, si incrociano, si scontrano. Otto personaggi in bilico tra vecchio e nuovo, futuro e tradizione, passaggi generazionali, ricchezza e povertà. Appesi ai fili universali dell'esistenza. Scelte, casi, svolte: drammi che si sciolgono in un attimo e piccoli lampi che cambiano una vita. -
La corsa
Una volata epica verso il traguardo, un tuffo nella natura e nello Zen, una sfida assoluta in cui mente e corpo sono impegnati al massimo: tutto questo è ""La corsa"""". Una gara ciclistica che dura poche ore, un romanzo che si legge da mille prospettive. Capitoli brevi, grande tensione, flashback e illuminazioni improvvise: Tim Krabbé evoca la magia, la potenza e il dramma di un confronto estremo. Gli avversari: persone con cui si dividono sogni, alleanze temporanee, e al tempo stesso il Nemico da uccidere. Le gambe: un motore silenzioso a energia gratuita inesauribile. La salita: una fatica mortale, e un inno alla vita. La discesa: cento metri agognati per tre quarti d'ora. La sofferenza: dopo il traguardo, si trasforma nel ricordo di un piacere.""