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Un parco di storie. Alla scoperta delle statue di piazza Dante
Nel 1896 fu inaugurato il grande monumento a Dante Alighieri, la prima e la più importante delle statue che impreziosiscono l'omonimo parco. Da quell'anno molti altri busti hanno arricchito le stradine del giardino pubblico che da quasi 150 anni accoglie chi arriva in città con treni e pullman. Prati, Canestrini, Gazzoletti, Carducci, Verdi e poi - dopo la Grande Guerra - Ranzi, Chini, Negrelli, Bresadola, fino al monumento alla famiglia. Quali storie raccontano le statue? Perché sono stati scelti proprio questi personaggi? Il catalogo della mostra ""Un parco di storie. Alla scoperta delle statue di piazza Dante"""" racconta la storia di Trento attraverso le polemiche e le feste che hanno accompagnato l'inaugurazione di ogni monumento. Un modo diverso per scoprire il passato della città."" -
Per un galateo politico del viaggiatore. Editoria turistica in Trentino tra XIX e XX secolo
Come cambia la rappresentazione dell'elemento identitario in un territorio di confine, durante l'epoca degli imperialismi? Quale Trentino si vuole rappresentare nelle guide e riviste turistiche stampate tra il 1870 e il 1914? La lotta per la difesa nazionale:, vissuta in prima persona da compilatori e membri dell'associazionismo turistico, ha spostato in secondo piano il proverbiale concetto di leggerezza, caratteristico della cosiddetta letteratura turistica, oltre a condizionare i contenuti delle opere. Ai regnicoli in visita in Trentino si voleva, infatti, trasmettere un messaggio preciso: il Trentino è italiano e italiane sono la storia, la lingua e le tradizioni dei suoi abitanti. La promozione turistica del territorio appare mossa più che da un interesse economico da un fine politico. Non a caso tra i più prolifici compilatori di guide si trovano proprio Ottone Brentari e Cesare Battisti, noti irredentisti. Guide, riviste e carte topografiche dedicate a città e vallate del Trentino erano però veramente così tanto pericolose? -
Un impegno per la pace. L'esperienza dell'Università internazionale delle istituzioni dei popoli per la pace. Testimonianze e inventario dell'archivio (1993-2007)
Il XX secolo è stato caratterizzato dalle più spaventose guerre e dai più cruenti massacri che l'umanità abbia mai vissuto, ma al tempo stesso, per queste identiche ragioni, è stato ispiratore di esperienze del tutto singolari, dedicate alla promozione della cultura della pace, intesa nella sua accezione più ampia e universale. A questo diversificato nucleo di esperienze appartiene a pieno titolo anche l'Università internazionale delle istituzioni dei popoli per la pace (UNIP) o International university of peoples' institutions for peace (IUPIP), attiva a Rovereto fra il 1993 e il 2007. Il volume grazie ad alcuni saggi di contestualizzazione, alla voce dei principali promotori e protagonisti e all'inventario dell'archivio, traccia un primo quadro dell'impegno profuso da questa istituzione in difesa e a sostegno dei valori della pace. -
Alfonso Zenatti
Diari di Alfonso Zenatti, nato a Cazzano di Brentonico nel 1893 e morto a Milano nel 1941, riferiti al periodo 1917-1920 e alla sua partecipazione al Corpo italiano di spedizione in Estremo Oriente. -
Cristoforo Tonetta
Diario e lettere di Cristoforo Tonetta, nato nel 1894 a Cazzano di Brentonico dove muore nel 1969, combattente in Galizia e prigioniero in Russia durante la Grande Guerra. -
Augusto Bonomi
Diario e piccolo epistolario del contadino Augusto Bonomi, nato il 2 febbraio 1885 a Brentonico (TN), dove muore l'11 giugno 1960. Nell'agosto del 1914 viene arruolato nel IV Regiment der Tiroler Kaiser Jäger. -
Le radici del proprio luogo. Darzo e la sua Pro loco (1963-2013)
Il volume ripercorre la storia della Pro loco di Darzo in occasione del cinquantesimo anniversario di fondazione (1963-2013), con un duplice intento: da una parte ripercorrere, per l'appunto, la storia dell'Associazione attraverso eventi, attività, date e protagonisti principali, interpellati con interviste ad hoc; dall'altra sviluppare una riflessione con riferimenti anche extra-locali sul significato dell'impegno sociale e civile per il territorio e per il proprio paese, qualunque esso sia. Il fenomeno, infatti, non è delimitabile solo alla realtà di Darzo: le motivazioni che spingono all'azione e all'impegno nelle Pro loco sono le stesse, pur con ovvie differenziazioni, in molte parti d'Italia. -
Archivi migranti. Tracce per la storia delle migrazioni italiane in Svizzera nel secondo dopoguerra
Le difficili condizioni socio-economiche e la ricerca di migliori condizioni di vita alimentarono nel secondo dopoguerra consistenti flussi emigratori dalla penisola italiana verso altri paesi europei. Fra le principali mete anche la Svizzera. nel volume, che raccoglie gli atti del convegno internazionale svoltosi a Trento nel maggio 2011, si presentano e si analizzano i documenti utili ad approfondire la conoscenza di questa vicenda attivando uno sguardo attento sia alle ""consuete"""" fonti istituzionali, sia a quelle meno tradizionali offerte dal fotogiornalismo, dal cinema, dalle trasmissioni radiotelevisive e dalla memoria orale. Un'attenzione che spazia dal Paese di partenza a quello di arrivo nel periodo compreso fra la fine degli anni quaranta e la fine degli anni sessanta, con alcuni riferimenti specifici alla situazione trentina."" -
Per il popolo trentino. Protagonisti del movimento cattolico a inizio Novecento
Il volume intende presentare un quadro d'insieme del popolarismo politico trentino d'inizio Novecento; un quadro tanto ricco quanto complesso, caratterizzato da aspetti diversi, a volte distinti, sovente intrecciati fra di loro e in costante sviluppo nel tempo all'interno delle singole esperienze individuali e associazionistiche. Da una parte si delineano le principali componenti del contesto politico e storico-economico del tempo e dall'altra s'illustra il movimento cattolico trentino attraverso i profili biografici di suoi tredici protagonisti e le dialettiche attive al suo interno nel periodo considerato. Particolare evidenza è data alla figura di Alcide De Gasperi nei primi tre decenni del secolo e fino al 1926, delineandone il ruolo d'indiscusso protagonista sin dalle sue prime apparizioni sulla scena politica sia trentina sia, a guerra conclusa, italiana. -
Attraversare la grande guerra. Percorsi a soggetto, 1914-2014
Non è facile orientarsi nel labirinto di eventi che formano la storia del primo conflitto mondiale. Un passaggio epocale che ha segnato la storia planetaria del Novecento e che continua in qualche modo a proiettare le sue tragiche ombre anche sulla contemporaneità. L'autore non vuole certo offrire con questo suo lavoro una panoramica esaustiva degli studi e dei testi che si sono occupati di tale storia, ma, più semplicemente, proporre al lettore occasionale o interessato, ignaro o esperto - alcuni percorsi di lettura che possano facilitare l'approccio a una tematica assai complessa, evidenziando soprattutto prospettive di ricerca e interrogativi irrisolti. Una guida con la quale attraversare questo nostro passato, ma anche uno strumento per rendere doveroso omaggio a quanti si sono impegnati a indagarlo, studiarlo e comprenderlo. -
Pietro Antonio Zagonel, Maria Domenica Lucian. Corrispondenza, 1916-1917
In questo volumetto è raccolto lo scambio epistolare tra Pietro Zagonel e la moglie Domenica Lucian, intercorso tra il 5 marzo 1916 e il 7 febbraio 1917.Pietro Zagonel, che nel 1916 ha 37 anni, con ogni probabilità era stato richiamato nel 1915 e impiegato sul fronte italo-austriaco. Catturato dall'esercito italiano nel corso dell'offensiva austriaca di primavera, nel giugno si trova rinchiuso nel vecchio castello di San Felice a Verona. Qui vi sta meno di due mesi: già il 21 agosto scrive dal ""baracamento"""" di Padula in provincia di Salerno. In questo periodo Pietro e Domenica - rimasta a Tonadico a gestire la casa e i terreni, accudire gli animali e i famigliari - si scrivono le 36 cartoline qui raccolte."" -
Augusto Andreolli. Corrispondenza 1915
Augusto Andreolli, contadino, nasce a Brentonico il primo aprile 1866, quinto di nove figli. Dopo il matrimonio con Antonia Zoller, nel 1907 diventa presidente della neocostituita Famiglia cooperativa di Brentonico; nel 1909 fa parte della rappresentanza comunale; è inoltre amministratore di vari benefici parrocchiali. Nel maggio del 1915 viene arruolato nel II Reggimento dei Tiroler Kaiserjäger; II Compagnia lavoratori. Inviato in Val Badia e a Livinallongo muore sul Col di Lana il 24 ottobre 1915. L'intenso traffico epistolare - raccolto in questo volume - che lega Augusto alla moglie Antonia e a molti altri interlocutori (parenti, conterranei, sacerdoti) si svolge nell'arco di 5 mesi, dal giugno all'ottobre 1915 e riflette l'anomala e pericolosa situazione causata dall'affacciarsi dell'esercito italiano sull'altopiano di Brentonico e dalla contemporanea ritirata di quello austriaco. -
Paolo Prodi. «La mia avventura trentina»
"L'avventura trentina"""" di Paolo Prodi si può senz'altro ritenere esemplare. È conosciuto come storico, e la sua vasta produzione di pubblicazioni lo documenta. Ha svolto attività determinanti all'interno dell'Università italiana, prima come ricercatore, poi come docente, come innovatore in proposte a raggio nazionale all'Ufficio Studi e Programmazione del Ministero della Pubblica Istruzione, come progettista delle sue 9piccole università regionali: (Calabria e Trentino). In Trentino, in particolare, ha investito il suo bagaglio di conoscenza e di esperienza nel disegno di un'""""Università regionale, ponte tra cultura mediterranea e cultura germanica"""" e qui soprattutto si riesce a intuire l'estensione e la pregnanza del progetto politico del binomio trentino Prodi-Kessler non solo e non tanto su un'università locale-regionale, quanto sull'intero arco della formazione e della cultura, quali premesse necessarie alla mission di un vivere sociale nuovo, di una società in perenne rinnovamento." -
Giovanni Pistoia. Diario, 1918-1919
I testi di Giovanni Pistoia (Mezzano di Primiero, 1897-1992) che qui si pubblicano si riferiscono a un periodo limitato, che va dal 12 maggio 1918 al 6 febbraio 1919, durante il quale il giovane soldato di Mezzano trascorre gli ultimi mesi di guerra nelle retrovie, presso una famiglia di contadini a Neukirchen nelle vicinanze di Vöcklabruck nell'Austria superiore, poi in una miniera di carbone boema a Lanz e infine, dopo il rientro in Italia, a Isernia in uno dei campi di concentramento predisposti dai comandi militari italiani per i soldati che avevano prestato servizio nelle file dell'esercito austroungarico. -
La grande guerra sul grande schermo. Catalogo della mostra (Trento, 28 luglio 2014-6 settembre 2015). Ediz. italiana, inglese e tedesca
Catalogo (in italiano, inglese e tedesco) della mostra - allestita a Trento, presso Le Gallerie di Piedicastello, dal 28 luglio 2014 al 6 settembre 2015 sulla storia del cinema e su come il primo conflitto mondiale è stato raccontato, documentato a rappresentato. ""Con la mostra 'La Grande Guerra sul grande schermo' si è scelto di affrontare un tema complesso ed è di questa complessità di lettura e di interpretazione che ha bisogno la ricorrenza del centenario. Dopo un secolo, non è sufficiente ricordare e commemorare. È necessario elaborare criticamente il passato, nello specifico entrare nei meccanismi e nelle logiche, che hanno generato la memoria pubblica e l'immaginario di quello spaventoso conflitto"""". (dalla Premessa di Giuseppe Ferrandi)."" -
Domenico Longo. Diari, 1915-1917
Quando Domenico Longo (Siror, 1894-1977) è arruolato, il 19 maggio 1915, è ancora uno studente e frequenta il Ginnasio Arcivescovile di Trento. Il diario trascritto in questo volumetto, ripercorre il periodo di addestramento militare nelle caserme di Schärding, la partenza per il fronte orientale, il raggiungimento della Volinia russa, lo spostamento più a sud sulla linea Brody-Dubno, fino al suo incarico di telefonista a Zablotze, sulla linea ferroviaria Lemberg-Brody. -
Attraversare la grande guerra. Primiero, 1914-2015
La Grande Guerra va interpretata sulla base della storia disegnata dai grandi scenari europei ma anche da quelli delle più piccole e singole comunità che vi sono state coinvolte come, ad esempio, il Primiero, in provincia di Trento, cui è dedicato questo opuscolo. A un intenso saggio dedicato alla guerra in montagna segue la proposta di percorso bibliografico attraverso le pubblicazioni che dal 1919 al 2015 si sono occupate di quest'area indagandone le tante vicende durante gli anni della prima guerra mondiale. Una guida in compagnia della quale attraversare questo passato, ma anche uno strumento per rendere doveroso omaggio a quanti si sono impegnati a indagarlo, studiarlo e comprenderlo. -
Genesi di una tradizione. Le feste madruzziane a Calavino
Le Feste madruzziane sono giunte alla loro ventesima edizione, mentre la Pro Loco di Calavino festeggia il suo sessantacinquesimo anniversario. Queste ricorrenze sono l'occasione per celebrare la longevità dell'Associazione e del suo più rilevante progetto e per riflettere su ciò che l'evento ha rappresentato e tuttora rappresenta per la comunità. Dal 1995 a oggi la rievocazione si è arricchita di numerose proposte, sia culturali che ludiche o gastronomiche e ha contribuito alla coesione interna di Calavino, favorendo l'incontro intergenerazionale e la trasmissione di saperi. Questo testo ne ripercorre la storia e i protagonisti, rivolgendo lo sguardo anche allo stretto legame venutosi a creare tra i volontari e il proprio paese e alle potenzialità di sviluppo per il territorio che l'evento esprime. Attraverso le testimonianze di quanti hanno ideato, animato e consolidato le feste madruzziane, l'indagine svela inoltre le ragioni di un'iniziativa ormai ventennale e le dinamiche sociali tese a rendere concreta una tradizione per certi versi ""inventata""""."" -
La ragionevole (creazione). Cosmologia moderna, ideologie del XX secolo e religione
La storia della cosmologia è quella di un progressivo ampliamento di vedute: dall'Universo geocentrico al Cosmo-Via Lattea, dall'Universo in espansione al Big Bang. Non possedendo l'uomo un'osservazione diretta esterna del Mondo nel suo complesso, la costruzione di un modello cosmologico reca inevitabilmente spesso i segni di idee o Weltanschauungen che travalicano i confini del dato empirico. Così, la storia della cosmologia novecentesca non è solo un racconto di scienziati geniali e scoperte epocali, ma anche di un confronto serrato fra ideologie, come, ad esempio, fra quella comunista, tesa a difendere la concezione di una materia cosmica eterna, e quella ariano-germanica, utilizzata da alcuni autori moderni per contrastare la teoria relativistica, ritenuta l'espressione di uno spirito antiariano. Significativa, infine, la posizione assunta dalla Chiesa cattolica nei confronti dell'ipotesi del Big Bang, che se da un lato incrina il racconto della creazione di matrice biblica, dall'altro fornisce nuove potenziali argomentazioni sulla contingenza dell'Universo e dunque sulla sua natura di creatura. -
L' esperimento della storia. Saggi in onore di Renato G. Mazzolini
Renato G. Mazzolini è stato professore di storia della scienza all'Università degli studi di Trento dal 1987 al 2015. Ha dato contributi significativi alla storia dell'embriologia, della microscopia, della fisiologia, dell'antropologia fisica e della comunicazione scientifica. È membro tra l'altro dell'Accademia nazionale tedesca delle scienze Leopoldina e socio onorario dell'Associazione Museo storico in Trento.