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Non sono comoda da nessuna parte
"Un diario è vero quando scrive e racconta le fragilità della vita, perché la vita spesso, che ci piaccia o no, è veramente tale quando è fragile. E fragili sono le vite che vengono annotate in questo diario di Federica e Stefano. Di imprese ne hanno affrontate parecchie in giro per i tre continenti che li hanno accolti, in giro perché sempre scomodi nello stesso posto, come piace spesso ripetersi a questa coppia che ha fatto delle fragilità la loro forza. La perenne scomodità di Federica e Stefano non è quella di tanti viaggiatori capricciosi che hanno voglia di vedere il mondo stando ben sicuri sulla propria nave da crociera o nel chiuso di una jeep per non rischiare le fauci di un leone o per non sporcarsi troppo le mani. Le pagine che state per leggere ci invitano proprio a vivere un poco di più scomodamente, perché una vita vera è una vita che sempre di più persegue il bene piuttosto che il meglio, infatti il meglio è nemico del bene per dirla con le parole di un loro amico."""" (dalla prefazione di padre Giannicola Maria Simone)." -
Intrigo matematico a Buffalo
È la storia, un po' reale e un po' fantastica, di Domenico, giovane abruzzese che agli inizi del 1900 lascia, insieme allo zio, il paese natio per andare a lavorare, come tanti altri italiani, all'estero con la speranza di procurarsi un avvenire migliore, almeno da un punto di vista economico. -
La folle corsa 2.0
L'opera di Antonio Savoldi è un guardare disincantato e spudoratamente crudo alla verità del paradosso giovanile contemporaneo. Ma è anche un richiamo forte a tutte le agenzie educative di oggi (famiglia in primis) a rialzare il capo, troppo chino, deluso e fiacco, verso quella che rimane, al fondo, una sempre viva quanto impellente necessità: l'educazione. ""There's still time to change the road you're on"""", recita una celeberrima canzone dei Led Zeppelin. Cambiare rotta è ancora possibile. Correggere """"il tiro"""" è un imperativo categorico e morale. Antonio Savoldi ci conduce per mano negli interstizi della vita, là dove la vita stessa tende a scemare con tonfi sordi quanto svuotati di ogni possibile senso e interpretazione, ma, allo stesso tempo, ci guida verso straordinarie aperture di recuperabile significato, verso dimensioni di rinnovato e ritrovato sapore domestico: la normale quanto straordinaria bellezza degli affetti familiari, la solidità e la sicurezza che da essi possono derivare."" -
Le viole d'Italia raccontate in un'abbazia. Ediz. illustrata
«Il tentativo dell'autrice e lo scopo di un libro delicato e dettagliato come questo è proprio quello di riconnettere l'uomo al miracolo della Natura utilizzando come ponte un fiore speciale, la Viola. Il libro prende spunto da un incontro speciale tra l'autrice ed un monaco Cistercense. È straordinario come Fra Domenico Palombi, erborista di rara e amorevole competenza, sia riuscito a trasmettere la sua verace e dedita passione per le piante e la Natura, creature di Dio che a lui avvicinano, ad una ragazza figlia di questi tempi. Suo e di Sara è allora il merito di riscoprire l'urgenza e l'importanza di osservare il mondo con nuovi occhi per riavvicinarsi alle origini ed alla verità da cui noi tutti veniamo.» (dalla prefazione di Marco Sarandrea) -
Quaranta notti e poi domani
L'amore, le speranze, le disavventure di due giovani che si ritrovano, dopo esperienze fallimentari e due anni di lontananza, davanti al mare di Genova. -
La maschera e la vita
Il volume è fatto di tanti ""cammei"""" con i quali si narra non una storia in maschera, ma una storia vera. La storia di una vita e di tutti i Personaggi che l'hanno attraversata, lasciando ciascuno una traccia indelebile nel cuore di chi li ha amati. E soprattutto è un ritratto della protagonista, con la sua forza, la sua fantasia e la sua inesauribile gioia di vivere anche negli inevitabili momenti di dolore."" -
Bambini giocate da soli
Quale relazione potrà mai esserci tra una boutique dismessa in pieno centro a Torino e il marchese Pietrino dei Marchesi Falletti vissuto a Serralunga d'Alba nel tredicesimo secolo? È quello che a un certo punto del romanzo si domanda anche Bruno Ramelli, ex ispettore di polizia oggi in pensione, spiaggiato in quel di Sanremo insieme alla moglie Antonia per una breve vacanza nel corso della quale incontra un eccentrico signore che nulla fa per negare le sue presunte nobili origini e ammantare di mistero il suo passato. Ed è da questo misterioso passato che ha origine la trama di un giallo attraverso il quale tutte le persone coinvolte sembrano volerci ricordare il diritto all'adolescenza. -
Semplicità
Suoni, parole, silenzi, sgorgati dal silenzio, dall'ascolto della vita, nelle sue varie fasi, nelle sue molteplici sfumature, dalla contemplazione della creazione, dallo sguardo posato sul cuore dell'uomo e immerso nel cuore di Dio. Così l'autore, nel corso degli anni, di giorno e di notte, esprime con la penna ciò che passa attraverso la sua vita, ciò che vuole lasciare in dono alla vita. -
Alla fine del tango
Un brillante manager di una multinazionale del petrolio inizia ad accorgersi che qualcuno vorrebbe volentieri fare a meno di lui. Ma a quale scopo? E di quali mezzi dispone? Il mistero si fa sempre più fitto, fino a un inaspettato colpo di scena... -
Come se fosse l'ultimo
Le ferite che portiamo non sono superficiali, sono profonde, nell'anima e non si cicatrizzano mai. Le problematiche che affiorano dal romanzo sono molteplici: il bullismo - prima di altre, il pregiudizio, l'incomunicabilità, il tradimento degli affetti, la violenza, la tossicodipendenza, ma su di loro campeggiano valori più grandi, tanto forti da vincere: l'amicizia, l'onestà, la generosità; la capacità di dare concretezza a una parola che sembrava aver ridotto il suo spessore a quello di una vacua etichetta: altruismo. -
Taco. Ediz. a caratteri grandi
Quando delicate e originali illustrazioni si fondono armoniosamente con un testo ben congegnato, piacevole e sapiente, quando i colori e i tratti trasmettono con freschezza e simpatia i sogni e gli ideali racchiusi nelle parole, quando la tecnica artistica è al rispettoso servizio della storia e la storia si esalta e completa sinergicamente nelle immagini belle ed espressive, allora ci si trova davanti ad un piccolo ma raffinato gioiello artistico-narrativo. Taco è una favola essenziale ed affascinante che, nella lieve semplicità, instilla nell'attento e aperto lettore - e chi può esserlo più di un bambino? - fiducia in se stesso e speranza che anche i progetti più difficili e complessi, le aspirazioni più ardite, i desideri più elevati si possono realizzare e spesso nelle modalità più impensabili e inattese. Una favola per bimbi... ma anche per adulti! Età di lettura: da 5 anni. -
Pacì Paciana. Vincenzo Pacchiana l'ultimo dei valleriani
Ambientato nelle valli bergamasche, in Valtellina e nell'Alto Lario agli inizi del 1800, il libro riporta la narrazione di un nonno ai suoi nipotini delle gesta del famoso ""brigante"""", difensore degli oppressi e generoso nell'aiutare i più bisognosi. Il racconto del nonno si intreccia alla vita reale. Vincenzo Pacchiana (Pacì Paciana), ferito, si rifugia nella malga del vecchio coinvolgendo i piccoli ancor più delle storie raccontate. Alcune scene di vita quotidiana (falciatura, transumanza, preparazione dei pasti, feste...) arricchiscono la narrazione."" -
Sono nato a 28 anni
Gio è un ragazzo di ventott'anni con una vita difficile. Sembra capace di reggere ogni cosa, anche il trapianto di un organo, ma quando la storia con Claudia arriva al capolinea, sente il bisogno di chiedere aiuto. Giunto, però, davanti alla dottoressa Chiara Canestrelli, una psicoterapeuta poco più vecchia di lui che, apparentemente, ha tutto dalla vita, Gio non resiste. Subito le scaraventa addosso la sua rabbia, la sua disillusione e il suo pregiudizio. Ma la realtà è diversa e se la dottoressa vorrà aiutare Gio a ritrovare la propria serenità e leggerezza, dovrà contemporaneamente aiutare anche Chiara a farlo.... -
Lasciamole andare... Spunti e appunti di una dipendente affettiva
La dipendenza affettiva è una modalità relazionale patologica che compromette in modo significativo e crescente la qualità della vita di chi ne è affetto, caratterizzata da eccessivo attaccamento all'altro considerato come sola e unica fonte di benessere e gratificazione. Sono raccolti i post che ho scritto e pubblicato giorno dopo giorno nel gruppo da me creato sulla dipendenza affettiva, intervallati da teorie psicologiche e considerazioni di autori che svolgono la loro professione nell'ambito delle dipendenze. -
Angela. Una storia d'amore nella guerra partigiana
Sullo sfondo della lotta partigiana per la liberazione dal nazifascismo si sviluppa la storia d'amore tra Dina (Angela) e Andrea (Gilera), due giovani che scelgono di sacrificare tutto in nome di un ideale di libertà e di amore per la propria terra. Il romanzo d'amore ambientato nella guerra di Liberazione ha ispirato Zucchero nella creazione di ""Don't cry Angelina"""", uno dei 6 nuovi brani contenuti nel suo ultimo album """"D.O.C. Deluxe Edition""""."" -
Nostro Signore vi guardi. La peste del 1630 tra terrore, fede e fatalismo
"Ambientato durante la peste del 1630 in un piccolo borgo dell'Alta Brianza, sembra richiamarci alla situazione che stiamo oggi vivendo. I ritmi del vivere quotidiano sono sconvolti, la paura s'impadronisce degli abitanti, il morbo porta a termine senza indugio un quadro spietato di miseria. La ribellione che ci aveva preso in quei primi giorni, quando anche noi uomini di chiesa avremmo perfino bestemmiato se ci fosse stato consentito, alla vista di quello scempio di umanità che sembrava gratuito e senza uno scopo, è andata pian piano attenuandosi nei giorni che sono seguiti, e l'orgoglio del cuore si è tramutato in umile supplica perché ci fosse data la forza di sopportare un dolore così immane""""." -
Le piccole storie del Vento. Le tribolazioni di Anodine Chapat
Testimone di oggi che cattura l'inesprimibile, Aude Chapat ci fa scoprire realtà di fede insolite, quelle di un Dio che ci osserva con amore nei labirinti della nostra vita. In una specie di Fioretti, in 50 storie vissute, l'Autrice ci fa attraversare le sue fratture, il suo percorso interiore e la sua conversione in uno slancio di sincera resilienza, profondamente umano. Alla ricerca di segni, nella sua vita come in quella dei suoi cari, ella condivide una spiritualità rinnovata e offre squarci preziosi della sua vita di intimità con il Signore. -
Lettere di un alpino della Monterosa. 8 marzo '44-1 aprile '45
La raccolta delle lettere inviate dall'alpino Carlo Pastori dà l'occasione per ripercorrere uno spaccato tragico della storia italiana durante la seconda guerra mondiale e la Resistenza. Si tratta di memorialistica. È un errore valutare questo lavoro come trattato storico, anche se precisi riferimenti possono condurre a tale interpretazione. I punti di vista che compaiono sono soggettivi, spesso inficiati da un sentimento anche molto marcato, ma sono di una tale immediatezza rappresentativa che credo lascino spazio al tono della veridicità. -
Il ritorno del Samaritano
Si tratta di un racconto che intende ripercorrere la Parabola evangelica del 'Buon Samaritano', più che rinarrandola, proseguendola. Si parla di come non arrendersi alla amara sensazione che la propria storia di vita sia un destino ineluttabile. Si parla di passaggi della vita in cui si è come pugili al tappeto, e si sa che non ci si rialzerà, a meno che qualcuno non ci aiuti a tirarci su. Si parla di incontri che provocano spaesamento, perché capovolgono visioni del mondo fondate su pregiudizi radicatissimi e condivisi. Si parla della bellezza del lavoro, di rapporti tra uomini e donne. Si parla di violenza, inganno, colpa e vergogna. Si parla di compassione e di misericordia. Si parla di umanità e di cura. -
Un baule di sogni
Protagonista è Domenico, il giovane abruzzese che agli inizi del 1900 lascia il paese natio (Aielli nel cuore della Marsica) per andare a lavorare, come tanti altri italiani, all'estero e che abbiamo conosciuto nel precedente romanzo ""Intrigo matematico a Buffalo"""". La sua grande """"passione"""", le formule e i rapporti matematici, che già aveva suscitato la meraviglia dell'architetto Wright fanno sì che il celebre architetto lo voglia con sé per la realizzazione di due nuovi edifici che ha avuto l'incarico di progettare. Ma Domenico è legato alla sua Erminia, la bella ragazza di cui è sempre innamorato, e che è rimasta al paese ad aspettarlo. Entra in conflitto con sé stesso: la proposta di Wright è allettante; oltre a garantirgli anni di lavoro, riconosce l'abilità dell'uomo e lo fa sentire orgoglioso della sua immagine, di quanto è riuscito a costruire anche se con poca formazione scolastica. Che fare? La scelta è difficile. La scelta è dare una impostazione alla propria vita, al proprio futuro. Cosa prevarrà? L'amore per la sua Erminia e la sua famiglia oppure soddisfare il suo orgoglio personale, il guadagno, il lavoro? Determinato, risoluto, convinto, sceglie dopo aver meditato e considerato tutto quanto possibile, sicuro che la scelta fatta è per il suo bene.""