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Rancore mi cresce nel ventre. Poesia & prosa 1968-1978
Norbert C. Kaser è un poeta della sua epoca, scrive però delle contraddizioni e delle lacerazioni di quell'epoca rendendole universali e perciò in ogni tempo attuali. Kaser è probabilmente il più grande poeta italiano di lingua tedesca. -
Micòl
Waltraud Mittich narra con empatia la vita di questa donna ebrea che porta la stella ma anche il velo, o che cammina sulle zeppe con un boa di piume attorno al collo. Nel giardino dei Finzi-Contini del resto è possibile correggere la realtà. -
Storia e narrazione in Alto Adige/Südtirol. Ediz. italiana e tedesca
Il libro approfondisce i rapporti che intercorrono tra la storiografia e la letteratura applicandolo al contesto dell'Alto Adige/Südtirol, le cui particolari vicende storiche (annessione, politiche di assimilazione, Opzioni, guerra, tensioni etniche e attentati terroristici) sono entrate da tempo, con sempre maggiore intensità, nella rielaborazione letteraria. Oltre a saggi di contestualizzazione storico-letteraria, il volume raccoglie le riflessioni di storici e scrittori, di lingua tedesca e italiana, particolarmente coinvolti dal confronto rispettivamente con la narrazione e con la storia. Un invito ad approfondire e coltivare tale rapporto, destinato nel prossimo futuro a diventare sempre più importante. Contributi di Alessandro Costazza, Joachim Gatterer, Sepp Mall, Francesca Melandri, Carlo Romeo, Andrea Rossi, Anna Rottensteiner, Paolo Valente, Martha Verdorfer -
Pensare l'Alto Adige. Frammenti del dibattito italiano su una terra di frontiera. Un'antologia. Vol. 1: 1950-1972
L'antologia nasce come contributo al dibattito sulla storia dell'Alto Adige nel '900 e in particolare, come testimonianza del dibattito che il dipanarsi delle vicende politiche altoatesine ha prodotto nel corpo politico e intellettuale italiano dall'inizio degli anni '50 in poi. Le pagine selezionate provengono in egual misura da saggi di tipo prettamente politico e da opere a carattere storico. Gli autori sono personaggi di estrazione locale e osservatori esterni. Il ventaglio delle opinioni rappresentate copre, o così almeno sperano i curatori, tutto l'arco delle opinioni espresse nell'ambito di un dibattito spesso concitato ed aspro. Il confronto tra le opinioni di ieri e la realtà di oggi può essere utile anche per interpretare il futuro di una terra così singolare come l'Alto Adige. -
La Merano dei russi. Ediz. italiana, tedesca e russa
Guida trilingua - italiano, tedesco, russo - ai luoghi dei russi a Merano. I rapporti tra Merano, la città di cura alpina, e la Russia vantano una lunga storia: a Merano vivevano membri del casato dei Romanov, aristocratici e borghesi russi, artisti, scrittori, musicisti, medici vi esercitavano la loro professione, sacerdoti vi celebravano le funzioni, come testimoniano la Casa russa con la chiesa di San Nicola e diversi altri testimoni memorabili. -
Guida alla salute mentale. Per la conoscenza delle cure e dei servizi
La guida vuole contribuire a colmare un vuoto e si rivolge in particolare alle persone che hanno vissuto e che vivono l’esperienza del disturbo mentale e ai loro familiari, sicura di contribuire ai programmi di prevenzione e ai percorsi di emancipazione, di rimonta, di recovery che sempre più di frequente ci costringono a un impensabile ottimismo. Che la parola guarigione esiste non vorremmo ci fossero più dubbi! Perdere o preservare la salute mentale non è solo un problema dei singoli individui ma riveste notevole rilevanza sociale. Riguarda milioni di persone nel mondo. Elementari conoscenze che sono alla nostra portata, intorno alla malattia e ai servizi che se ne occupano, ci permettono di far fronte al rischio, sempre attuale, di compromettere la propria salute mentale. Il diritto alla salute psico-fisica di ognuno assume valore per la collettività e deve essere esteso a tutti da parte dei governi e delle organizzazioni chiamate a offrire protezione a questo essenziale diritto sociale. Il nostro paese è stato teatro di un evento storico che ha segnato la vita di milioni di persone. La fine dei manicomi ha cambiato radicalmente l’immagine e il vissuto collettivo della malattia mentale. I processi di trasformazione successivi hanno dato un volto nuovo delle istituzioni psichiatriche e hanno riportato a un’impensabile dimensione soggettiva, sociale e politica, le persone con disturbo mentale, aprendo percorsi di emancipazione, di ripresa, di partecipazione. Molti giovani bisognosi di aiuto si trovano ad attraversare i servizi di salute mentale. Molti altri trovano occupazione come operatori nei servizi e nelle cooperative sociali. Altri ancora, insegnanti, sacerdoti, giornalisti e operatori della sanità cercano di orientarsi e acquisire minime conoscenze di base malgrado la carenza o la mancata diffusione di materiali informativi accessibili a soddisfare la domanda. -
L' alfabeto di Bolzano. Tra pungitopo e stelle alpine
Perdersi o ritrovarsi? Potrebbe essere questa la domanda che ispira i racconti di viaggio (a piedi) di Reinhard Christanell. L'obiettivo del camminare/raccontare è quello di mettersi realmente in strada, in gioco, in dubbio. Lungo la via, e poi nell'atto del ricordare/raccontare, l'autore raccoglie svariati ""reperti"""" che andranno a formare una sorta di alfabeto personale, affascinante e per molti versi imprevedibile. """"L'alfabeto di Bolzano"""" rappresenta una lettura forse bizzarra ma affatto originale delle spesso contraddittorie vicende della terra tra i monti che al termine del percorso sembra addirittura rivendicare una propria autonomia rispetto ai popoli che l'hanno frequentata."" -
Winner winner chicken dinner
Cittadina di Oak Springs, deserto della California. Il detective Philip Devine sta tornando a casa in macchina, di notte. Sono passati solo quattro mesi dalla più grande esplosione di violenza che la città abbia mai visto e le acque sembrano non essersi ancora calmate del tutto. Quando il giorno dopo viene trovato il cadavere di una donna abbandonato nel deserto, paura e sospetto si impadroniscono nuovamente di Oak Springs. L’assassino non lascia tracce e gli omicidi continuano, intersecandosi in un rompicapo che il detective Devine si troverà costretto ad affrontare prima di venirne investito a sua volta. -
Il volo dell'altalena
Nell'autunno del 1935 la giovanissima maestra Ada Torelli, originaria della Ciociaria, viene destinata a una scuola elementare in provincia di Bolzano, al culmine del processo di italianizzazione del Sudtirolo. Si ritrova così in uno sperduto villaggio di montagna, tra una popolazione rurale oppressa da un'antica miseria e dall'imposizione di una lingua e di una cultura del tutto estranee. Insieme allo zelo e al rispetto dei dettami pedagogici fascisti, sviluppa via via un sentimento di empatia con i luoghi e le persone, in particolare con i bambini. Gli eventi politici che seguiranno di lì a breve, però, incideranno profondamente sulla sua stessa esistenza, rendendo vana la sua missione. L'accordo tra Mussolini e Hitler sulle ""Opzioni"""" sconvolgerà infatti i già precari equilibri di questa terra di confine, lacerando il tessuto sociale e familiare di un'intera comunità, obbligata a scelte dolorose, cui nemmeno Ada potrà sottrarsi."" -
Meran im Plakat-Merano si manifesta
12 temi, 20 cartelloni sparsi per tutta la città e una marea di spettatori: questa è stata ""Merano si manifesta-Meran im Plakat"""". Il progetto realizzato nel 2017 in occasione del 700º anniversario del primo ordinamento civico di Merano e promosso dal Comune di Merano ha voluto dare immagini e voci ad abitanti - umani, animali e vegetali - e ad edifici della cittadina sul Passirio. Si è cercato di rispecchiare attraverso le foto la ricchezza culturale e umana di Merano. Questa pubblicazione raccoglie tutte le immagini, le parole e le emozioni della città che così si """"manifesta"""": un racconto cittadino, girando per la città nell'intero arco di un anno."" -
Divertimenti tristi. Centoundici prose minime
A compimento di una storia minima, un vecchio strambo continua ad accarezzare il gatto acciambellato sulle sue ginocchia, non accorgendosi che al posto dell'animale, a parte uno spazio vuoto cui viene attribuita forma di felino, non c'è nulla. L'assenza del gatto però è così precisamente evocata dai gesti benevoli del vecchio che il suo non esserci si manifesta in ogni dettaglio: quella del micio è una mancanza che miagola, si raggomitola, fa la gobba. Non basta affermare che il gatto non esiste; bisogna dire che sulle ginocchia dell'uomo, lisciato da mani affettuose, esso manca pelo per pelo. -
Guarire si può. Persone e disturbo mentale
Già nella sua prima edizione questo libro ha contribuito a diffondere e a far crescere la consapevolezza della possibilità di farcela. Ha reso evidente che la guarigione accade con più frequenza quando le persone vengono accolte nel rispetto della loro soggettività e accompagnate nel loro singolare percorso, che ognuno riesce a trovare nonostante i fallimenti e attraverso le inaspettate riprese. Sono le stesse persone che hanno vissuto e vivono l'esperienza del disagio a richiedere di ripensare ai servizi di salute mentale territoriali, luoghi aperti e attraversabili dove si producano empowerment e diritti di inclusione, a persone dedicate ad accompagnare la ripresa, esperti professionali ed esperti per esperienza vissuta. Alla luce di oggettive e positive esperienze è possibile pensare finalmente a servizi orientati alla guarigione. Frutto di riflessione individuale e collettiva, questo libro conclude il lavoro di una ricerca sui processi di recovery svolta nei servizi di salute mentale di Trieste. -
All'ombra dei ciliegi giapponesi. Gorizia 1961
È una sera di marzo del 1962 quando il giovane Slavich viene depositato da un taxi davanti al cancello dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, ultimo avamposto italiano prima della cortina di ferro. Solo pochi mesi prima, nel novembre 1961, Franco Basaglia aveva vinto il concorso da direttore in quel luogo dimenticato e aveva chiamato il suo unico allievo a collaborare con lui per avere almeno un alleato in quell'ambiente ostile. Inizia così la narrazione di quei primi mesi e anni in cui prende avvio il lento e progressivo smontaggio dell'istituzione manicomiale. Le grandi imprese hanno spesso un inizio modesto, quasi minimalista, commenta Slavich nel ripercorrere passo dopo passo le piccole conquiste quotidiane, i tentativi di scardinare le logiche manicomiali, il procedere per prove ed errori, senza aver chiaro in mente fin dall'inizio dove si vuole arrivare, ma facendosi guidare da un unico obiettivo: cominciare ad aver cura degli internati. In quel deserto immobile e squallido, con la sua violenza neppure tanto dissimulata, ogni gesto irrituale, ogni piccola azione che scalfisce un po' la superficie sembra già una riforma. -
Del mangiare. Storie, miti, pensieri e riflessioni sul cibo
L'alimentazione umana non è esclusivamente un fatto biologico. Un cibo prima di tutto è pensato, pertanto è radicato nella storia della comunità di appartenenza, ne identifica la diversità. Ogni pietanza è, sul piano simbolico, uno strumento di mediazione tra l'uomo e la realtà che lo circonda e nello stesso tempo un campo di sedimentazione culturale. Il cibo, in tutte le sue forme, dalla coltivazione, dall'allevamento, dal procacciamento all'approvvigionamento, alla scelta delle preparazioni, alla divisione, alla distribuzione, è uno strumento di comunicazione, un codice condiviso, non diverso dal linguaggio. -
Stare insieme è un'arte. Vivere in Alto Adige/Südtirol
Il conflitto ha dalla sua parte gli automatismi, i pregiudizi, i ""pensieri semplici""""; esso può contare sul fatto che dividersi, riconoscersi come nemici è la reazione più immediata. Stare insieme invece richiede la fatica dei """"pensieri complessi""""; stare insieme è un'arte, un'arte difficile e interminabile, che va coltivata e praticata senza mai illudersi di possederla una volta per tutte. A un secolo dall'annessione all'Italia e a quasi cinquant'anni dall'entrata in vigore della """"Seconda autonomia"""", l'Alto Adige/Südtirol continua a essere in perenne oscillazione tra il rischio di un conflitto etnico e un modello di convivenza per certi versi all'avanguardia. Una terra abitata e animata da diverse comunità e identità, concorrenti e complementari allo tempo stesso, e nella quale si delineano le sfide che attendono l'intera Europa: il fenomeno dell'immigrazione, le politiche di integrazione, la necessità di nuovi istituti giuridici da una parte; la rottura della coesione sociale, il richiamo alla compattezza etnica e il mito delle """"piccole patrie"""" dall'altra. Stare insieme tra persone di lingua e cultura diverse non è una condizione naturale, ma un'arte da apprendere. È un percorso a volte faticoso, che richiede rinunce e compromessi da parte di tutti, ma anche ricco di soddisfazioni per gli individui e le società che intendono affrontarlo. Questo appassionato pamphlet vuole offrire strumenti concettuali e indicare modalità e opportunità per una ridefinizione del concetto stesso di identità. Edizione aggiornata e ampliata."" -
Pensare l'Alto Adige. Frammenti del dibattito italiano su una terra di frontiera. Un'antologia. Vol. 2: 1973-2018
Questa antologia vuole essere un contributo a ripercorrere la storia dell'Alto Adige nel Novecento e in particolare la testimonianza del dibattito che le vicende altoatesine hanno prodotto nel corpo politico e intellettuale italiano dall'inizio degli anni cinquanta in poi. Contributi di: Sabino Acquaviva, Piero Agostini, Jadel Andreetto, Alcide Berloffa, Wolf Bukowski, Riccardo Dello Sbarba, Stefano Fait, Mauro Fattor, Lucio Giudiceandrea, Aldo Gorfer, Fabio Levi, Bruno Luverà, Aldo Mazza, Claudio Nolet, Flavio Pintarelli, Flavia Pristinger, Ilaria Riccioni, Daniele Rielli, Paolo Rumiz, Sebastiano Vassalli, Toni Visentini. -
Di entrambi gli occhi lo sguardo. Nove variazioni sul vedere
A metà tra racconti e tableaux, i nove testi che compongono il volume, insieme alle riproduzioni pittoriche che li suggellano, sono un invito ad addentrarsi nella dissonante molteplicità del visibile, nella contraddittorietà dei sentimenti umani, nello spaventoso e affascinante mistero che è l'esistenza. Esprimono al massimo grado la qualità ineffabile di una scrittura che - sottolinea Helena Janeczek nella postfazione al volume - ""diventa un modo per misurarsi, uscire e rientrare nel mondo circostante"""", oltrepassando i confini geografici, linguistici e temporali in cui si è originata. E creano armonia nello """"sguardo di entrambi gli occhi"""", vale a dire tra l'io e l'altro, il dentro e il fuori, la vita e la morte."" -
Risentimento. Vol. 1
«Il risentimento è come bere del veleno e attendere che l’altra persona muoia» ha scritto Malachy McCourt. È uno stato emotivo che monta progressivamente, un malessere in cui si annidano dolore e rabbia, e che esplode infine in modo inatteso e spesso inconsapevole. Diventa un corto circuito mentale ed emozionale che ci impedisce di vivere fino in fondo il presente e si manifesta come l’avvertimento costante di un peso che non riusciamo a toglierci di dosso. Inquina il nostro sguardo, si insinua in parole, gesti e reazioni di ogni tipo, sia sul piano individuale sia a livello collettivo, fino a condizionare le relazioni sociali e il dibattito pubblico. Il risentimento è senza dubbio il tratto distintivo della nostra epoca. Cinque affermati scrittori italiani si misurano con questo sentimento chiave e i suoi meccanismi scatenanti, indagandone le pieghe nascoste e i riflessi più intimi. Cinque racconti che svelano dinamiche pervasive e percorsi interiori, e che offrono un punto di vista sul presente mediante quella preziosa sonda che è la letteratura. -
Risentimento. Vol. 2
Provare risentimento, è stato scritto, «è come bere del veleno e attendere che l'altra persona muoia». Il risentimento è uno stato emotivo che monta progressivamente, un malessere in cui si annidano dolore e rabbia, e che esplode infine in modo inatteso e spesso inconsapevole. Diventa un corto circuito mentale ed emozionale che ci impedisce di vivere fino in fondo il presente e si manifesta come l'avvertimento costante di un peso che non riusciamo a toglierci di dosso. Inquina il nostro sguardo, si insinua in parole, gesti e reazioni di ogni tipo, sia sul piano individuale sia a livello collettivo, fino a condizionare le relazioni sociali e il dibattito pubblico. Il risentimento è senza dubbio il tratto distintivo della nostra epoca. Dopo il primo volume di racconti scritti da autori italiani (Vasta, Terranova, Stancanelli, Falco e Banda), cinque affermati scrittori austriaci si misurano con questo sentimento chiave e i suoi meccanismi scatenanti, indagandone le pieghe nascoste e i riflessi più intimi. Cinque racconti che svelano dinamiche pervasive e percorsi interiori, e che offrono un punto di vista sul presente mediante quella preziosa sonda che è la letteratura. -
Ein Jahrhundert schwerden Zusammenlebens. Eine Bilanz über der letzten 50 Jahre Südtiroler Literatur-Un secolo di difficile convivenza. Un bilancio degli ultimi cinquant'anni di letteratura altoa...
L'Alto Adige-Südtirol è una terra che esibisce come poche altre le ferite della storia europea contemporanea. Ne sono testimoni alcuni recenti romanzi di successo, da ""Eva dorme"""" di Francesca Melandri a """"Eredità"""" di Lilli Gruber. Il presente volume collettaneo intende tracciare un bilancio della letteratura, dal 1968 ai giorni nostri, relativa alla storia dell'Alto Adige nel Novecento, e offrire spunti di riflessione sulla percezione e rappresentazione della realtà sudtirolese che emergono in cinquant'anni di produzione letteraria italofona e tedescofona. Una prospettiva che include autori e autrici che hanno avuto legami più o meno stretti con l'Alto Adige e hanno contribuito a illuminare tappe e caratteristiche della sua evoluzione storica, sociale e culturale. Pur nella loro varietà di temi e di approcci metodologici, i saggi che compongono il volume si soffermano sul significato letterario delle vicende che hanno segnato un intero secolo sudtirolese, portando alla luce un consistente e oltremodo interessante patrimonio narrativo.""