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Si vuo' 'o ciardino
Un libro di grande intensità linguistica e fascino poetico. Qui ""la forma del giardino-mondo è la forma di un libro; dentro, alle cose-personae del giardino-mondo piace parlare, l'una all'altra. Tutto sta dentro. E parlando possono assomigliarsi, di fronte, a fronte, nella foglia dello specchio infedele che si chiama libro""""."" -
Un punto d'orizzonte
"Nella poesia di Antonia Gaita si avverte un tessuto solido, ben dominato nel ritmo e nella concezione, che ottiene il risultato di fondere il sapere, la nozione culturalizzata del vivere, con un'idea libera, lirica e spaziata della vita stessa. È la figura di poeta saggio, che sembra dialogare con se stesso affinché la saggezza si stemperi in una letizia fonda propria dei fanciulli. Quanto controllo. E quanta grazia"""". (dalla nota di Alberto Bevilacqua)" -
Pratiche di spossessamento. Testo francese a fronte
In un paesaggio selvatico, di Provenza o di Spagna, non un Soggetto ma piuttosto un'Ombra o un Fantasma dell'Io insegue se stesso sul filo di interrogazioni, auscultazioni, inquisizioni irrisolte, in cui sono coinvolti gli oggetti che lo circondano: culturali ma più spesso naturali (i giunchi, i rovi, le pietre). A volte, per una sorta di identificazione proiettiva, la stessa ""quéte"""" dell'Io si ripercuote sugli oggetti medesimi..."" -
Poemetti
Rosa Minei Astarita, con questi poemetti, come già con le precedenti raccolte di poesie, costringe in pratica ad entrare nei perché del vivere, nei meandri dell'io alla ricerca di un'àncora di salvezza, di un approdo, magari infinitesimale, al quale poterci aggrappare e riprendere a sorridere, a sperare. -
Aria di ventura
La parola come unica verità: una disposizione che ""Aria di ventura"""" porta in sé sin dall'inizio come una magica e sospesa aura di viaggi impossibili verso paesi ignoti."" -
Porticati (1999-2004)
"Fiorisce nell'occhio, dall'occhio, la paura, la compressione; l'impatto con la cenere di te, nel tavolo a mandorla color noce. Aprirmi, aprire vorrei un seme bianco dal crocevia dei ricordi, vedermi giurate nemiche venire incontro le due anime, assoggettarmi infedele"""". (Marino Agostinacchio)" -
Biglie di Mercurio. Due monologhi
Così questo testo si volge al teatro. Ma è soltanto un volgersi. Non presume di esserlo veramente o di diventarlo. I due monologhi restano tali e non divengono mai dialogo. Ma le voci monologanti (un uomo, una donna) si ""sanno"""". Anche se non si ascoltano. Ma si può anche parlare all'assenza dicendole della sua assenza..."" -
Eleonora
Dopo la raccolta d'esordio ""Per un tempo debito"""" (2000), Giusta percorre un viaggio doloroso e intenso tra buio e luce, resoconto in poesia di una rinascita vitale."" -
Sesterno
Antonio Rossi, nato nel 1952 nel Canton Ticino, si è occupato di poesia italiana del Quattro-Cinquecento e ha tradotto le ""Poesie"""" di Robert Walser. Dopo la raccolta """"Diafonie"""" (Scheiwiller 1995, prefazione di Stefano Agosti), questo libro sesterno (composto di sei parti) rivela una parola poetica in stretto rapporto tra la misura del dire e l'epifania del senso."" -
Divinità del dubbio. La malattia della ragione
"Scritti nell'arco di quarant'anni, i saggi qui raccolti sono di varia natura ma predominano numericamente, ed anche per l'impegno espositivo, quelli che hanno come protagonista il """"male del vivere"""", quasi sempre con implicazioni e complicazioni di natura religiosa. D'altra parte, chi è affetto dalla """"malattia del pensare"""" non può non imbattersi (e di solito molto presto) nelle angosce, nelle perplessità e nei dubbi che scaturiscono sempre numerosi dal bisogno insopprimibile di dare un senso alla vita. Ecco allora che il viaggio in questa sorta di diario, o quaderno di appunti, considerazioni e pensieri in libertà di Carnevali, avvicina coloro che in un qualche modo hanno sofferto e soffrono della """"malattia della ragione"""".""""" -
L' ippogrifo della lettura. Letteratura e Società (1953-2005)
Saggista, poeta, operatore culturale e narratore (Premio ""SuperCampiello 1993""""), Crovi raccoglie in questo volume interventi di pensiero, articoli, recensioni, saggi e discussioni intellettuali apparsi sulle più importanti testate italiane, guidando il lettore in un viaggio tra i capitoli fondamentali della nostra letteratura e della nostra società."" -
La coda dello scoiattolo
A distanza di una decina d'anni dalla pubblicazione di Dal niente che resta, e con ancora l'eco dello straordinario successo della favola in versi Sulla porta del mondo, questa raccolta mostra tutta la profonda maturazione di temi già affrontati dalla poesia di Rita Montanari: dietro a questo risultato c'è un percorso di ricerca rigorosa, ma anche di coraggio, perché questo tipo di analisi è inevitabilmente faticoso e, spesso, sofferente. Ma è nella ricerca che si cresce e nella sofferenza che si affina la sensibilità, e, con lei, la competenza a comprendere (nel senso etimologico: prendere insieme, abbracciare) quella sequenza di situazioni imprevedibili, di diverse capacità di sentirle e di interpretarle che è la vita. -
Porto Palos
"Porto Palos"""" raccoglie l'essenza di una parola in equilibrio tra intelligenza e epifania del sentimento, dove la narrazione si incontra con la poesia e con la musica del pensiero. Se è vero che il senso del viaggio non può esistere senza l'idea dell'approdo, in questo percorso - che è anche un insolito e prezioso esempio di prosa creativa - Angelo Andreotti unisce il significato delle cose alla loro verità, controllando le emozioni e coinvolgendo in un'avventura letteraria che sfugge ai canoni attesi. Sul filo di un'ideale educazione sentimentale, in queste pagine """"ci si allontana per unirsi"""", ci si osserva da dentro, si dialoga con il silenzio sospendendo il respiro del tempo." -
La verità
Questo nuovo libro di Milena Tagliavini si propone con un titolo impegnativo, che suggerisce fiducia nel potere della poesia di svelare, appunto, la verità intrisa nei giorni. Un'opera compatta, tra lirica e interrogazione della poesia. -
Il giardino dipinto
La scrittura di Grazia Maria Poddighe scende nel profondo dei temi dell'esclusione, della diversità, della ricerca di autenticità, della difesa della propria specificità umana e culturale. L'indifferenza verso la realtà in cui si vive e al tempo stesso l'aspirazione a comunicare ed essere muovono al ritorno e alla poesia. Ma ogni ritorno è un'odissea, e lo è anche la poesia. Siamo i replicanti di Odisseo, che vanno, nessuno essi stessi, alla terra di nessuno. In questo poemetto i temi si racchiudono intorno all'essenza e al desiderio, sanzionano l'impossibilità di comunicare e ""vedere"""", in un'ambientazione splendida e fittizia quale è quella di un paradiso terrestre affrescato, generatore del sentimento della bellezza e della frustrazione. Qui una figura materna attende un evento misterioso, un miracolo che non avverrà; qui i temi della realtà e della sua inconsistenza si intrecciano e le immagini percepiscono ciò che non è, che non è verificato né detto."" -
Il liuto di Eva
Con questa nuova raccolta Domenico Cultrera giunge al culmine della sapienza della scrittura e delle esperienze supreme ed esemplari, come rivelazioni e lezioni decisive. Partendo da testi di ""antica"""" data, per giungere fino al tragico più alto e rigoroso, il libro si arricchisce di figure pittoriche o di musiche come le arti che la poesia confronta alternamente, offrendo le occasioni di altre e mutate parole. Con intensità e raffinata eleganza via via il poeta, per forza di visione, ricupera le varie e animate situazioni ed esperienze e immagini della memoria, per restituirle con folgorata luminosità come se fossero apparse ora, nel momento stesso in cui la parola le pronuncia e le fa, da quel momento, esistere, e per sempre, come suprema gioia e lezione, mostrando il """"vero"""" attinto al punto supremo dell'esperienza poetica."" -
Esercizi di melancolia
Un mondo elementare, minimo e privato, di piccole cose strenuamente amate e difese, nutrito di umbratili umori e silenzi, è la scena entro cui concentra e dispiega Giorgio Larocchi questi suoi ""Esercizi di melancolia"""", punta estrema di una pratica di ascetica auscultazione e registrazione perseguita degli inizi degli anni '90 fino ad oggi in poesia."" -
Philologie der Weltliteratur-Filologia della letteratura mondiale
In questo saggio del 1952 lo studioso Auerbach - e il letterato, e lo scrittore - sente l'esigenza di cimentarsi con la nozione goethiana di ""Weltliteratur"""": parola magica e figura mitica a un tempo. Qui la """"letteratura mondiale"""", di cui l'Auerbach si costituisce filologo, facendo tesoro della precedente esperienza di romanista, si correla alla (e dipende dalla) """"storia mondiale"""", in quegli anni determinata e sconvolta dalle guerre che scandirono la prima metà del secolo, assumendo cosí valore portante di ricerca, di sforzo ermeneutico, perché, - come afferma l'autore con una frase lapidaria, semplice e ardita - """"le cose stesse devono farsi linguaggio""""."" -
Estuario del tempo
Dopo ""Alle porte dei Ritorni"""", una nuova e singolare avventura testuale che si intreccia ancora le linee dolenti della poesia di Paul Celan, fino ad attraversare in modo lucido e dialettico le pagine della Bibbia."" -
Corridoio polare
"Fa ricognizioni e bilanci (esistenziali, sentimentali, culturali) il """"lui"""" di questo prosimetrum di Gilberto Isella, autore non nuovo a siffatte incandescenti escursioni stilistiche tra verso e prosa, ma forse mai come adesso determinato a tradurre e fissare il """"paesaggio"""" della propria inquietudine in una cifra di sperimentalismo solo apparentemente algido, e anzi tutt'altro che immune da una sua inquieta e vitale umoralità."""""