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Educati dalla liturgia educare alla liturgia
Il presente volume, che apre e inaugura la collana ""Theologica Uxentina"""", raccoglie le relazioni della XXXVII Settimana Teologica Diocesana (27 febbraio-2 marzo 2012) e del Convegno Pastorale (18-20 giugno 2012), il cui tema è stato: """"Educati dalla liturgia, educare alla liturgia"""". La riflessione ha tenuto presente, come base di ispirazione, gli Orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana, Educare alla vita buona del Vangelo. La chiave di lettura va rinvenuta nel titolo sopra ricordato: """"Educati dalla liturgia, educare alla liturgia"""", laddove la sequenza stessa dei due enunciati mette in risalto il primato della grazia nell'ambito dell'azione educativa che, prima ancora di essere """"opus humanum"""", è anzitutto """"opus divinum"""". In altre parole, occorre educare a celebrare bene, per lasciare che Dio stesso ci educhi nel celebrare."" -
Credendo amiamo. La fede raccontata da Agostino
L'autore ripercorre l'esperienza e l'insegnamento sulla fede di Agostino, prima prete e poi vescovo d'Ippona, tutto proteso alla crescita della vita cristiana nelle comunità d'Africa. I testi che vengono presi in considerazione, sui quali l'A. riflette e fa riflettere, toccano gli aspetti nevralgici della fede cristiana: il rapporto tra fede e ragione, i contenuti della fede espressi dal Simbolo, la centralità del mistero pasquale, la suprema testimonianza di fede nel martirio. Attraverso gli scritti esaminati traspare il genio del più grande teologo, catechista e predicatore dell'Occidente cristiano. Colpisce la semplicità e l'immediatezza con cui il Vescovo d'Ippona è in grado di mettere i fedeli a contatto vivo con le verità più ardite e profonde della fede. Questo libro è stato scritto con il desiderio e l'intento di offrire la testimonianza e l'insegnamento di Agostino non come un pezzo di storia gloriosa della fede cristiana appartenente al passato ma come un modello che è più che mai attuale e uno stimolo per noi ad essere generatori e narratori di fede nell'oggi. -
Dai profumi della terra... agli altiforni. Storia di vita
Il romanzo, ambientato nella società ionica a partire dall'inizio degli anni sessanta, affronta l'impatto con la grande industria, nel momento in cui si insedia il IV Centro Siderurgico alle porte della città di Taranto. Sono anni di grandi prospettive per l'intero territorio che va oltre i confini della sola provincia. Cambia l'assetto territoriale, il paesaggio, la società; una mentalità nuova si afferma progressivamente. Si pensa che stia per verificarsi una svolta decisiva, dal punto di vista economico, in particolare per la famiglia. L'autore ripercorre le fasi più significative delle trasformazioni di quel periodo, inserendo una storia fantasiosa, ma verosimile, che ha come protagonista un personaggio che vive il passaggio dalla civiltà rurale alla civiltà industriale, con le luci e le ombre, in modo strettamente personale. Egli, infatti, non assiste semplicemente al trapasso della società da un modo di essere ad un altro, ma diventa lui stesso il soggetto delle trasformazioni a livello psicologico, culturale, sociale. -
La potenza del pellicano
Due culture, due modi di pensare, due fedi, un solo Dio. Questo racconto vuole essere esempio di convivenza di due culture: una accoglie l'altra, nelle sue differenze e nelle sue fragilità. Alcuni personaggi camminano soli, chiusi come sono, nella presunzione di bastare a se stessi, solo con quello che hanno. E se uno rompe l'ordine statico di qualcun altro non è puro caso, ma Provvidenza. È una storia fatta di incontri, di personaggi banali, alcuni strani, altri finanche eccentrici, altri ancora saggi e per finire provvidenziali. Si ispira alla società multiculturale odierna, nella quale risulta sempre più lontano il dialogo di tradizioni diverse, in particolare tra musulmani e cristiani che reciprocamente si additano come conservatori e custodi della vera fede. Una ""convivialità delle differenze"""", attraverso la quale ognuno con le proprie diversità può insegnare qualcosa a un altro. Anche un musulmano a un cristiano. E viceversa."" -
La felicità della Pasqua nella dottrina di Paolo VI
Una pregiata opera a cura di mons. Leonardo Sapienza, Protonotario Apostolico. Raccoglie i 14 messaggi di Paolo VI in occasione della Pasqua dal 1964 al 1978, e tre preghiere. Tre messaggi sono riportati con scrittura autografa del Papa. Tutti i messaggi sviluppano una dottrina di straordinaria dimensione teologica per l'intera umanità. Nel volume vengono riportate tre preghiere: ""A Gesù Risorto"""", """"Lode e gloria a Gesù"""", """"Invocazione a Cristo"""". Questi i titoli dei 14 messaggi: """"Surrexit Christus spes mea""""; """"L'Alleluia della Risurrezione e della Pace""""; """"Cristo è risorto!""""; """"Il gaudio e le speranze della Resurrezione""""; """"Nella Resurre-zione del Signore il principio e la garanzia della Giustizia e della Pace""""; """"Costruire una città terrena nella gioia cristiana e nella vera giustizia""""; """"Nella Risurrezione del Signore pienezza di fede e di amore per tutti gli uomini""""; """"Speranza di una civiltà nuova nel gioioso annuncio della Risurrezione""""; """"Pace a voi! A voi tutti, pace!""""; """"Dal cuore di Cristo Risorto la pace si effonde su tutta la terra su tutti gli uomini""""; """"Il primo annuncio: gioia e pace""""; """"Cristo risorge per una umanità nuova""""; """"La certezza cristiana della Risurrezione finale è la sola garanzia di un progresso umano autentico""""; """"Una vita nuova da Cristo Risorto""""; """"Non abbiamo timore a fare del 'credo' la forma della nostra speranza""""; """"La felicità della Pasqua""""."" -
La questione antropologica tra la «Gaudium et spes» e il progetto culturale della Chiesa italiana
L'intento del volume è quello di confermare la centralità della ""questione antropologica"""" e la necessità di cogliere e valorizzare le attese e le provocazioni provenienti dal confronto - di chiaro sapore critico, ma anche per la pastorale - con temi e problemi prevalenti nella cultura contemporanea. A tal proposito, l'autore non si è limitato a documentare la centralità della """"questione antropologica"""" né si è accontentato di indicare gli ambiti di applicazione di essa. Nell'ultima parte del volume, si è misurato - in maniera esemplificativa - con i risvolti antropologici connessi ad alcuni temi di bioetica e presenti in maniera prepotente nell'attuale discussione sul tema dell'anima. In particolare, le pagine che compongono l'ultima parte del volume sono il frutto di un notevole impegno di """"inveramento"""" delle tesi sostenute: in particolare di quella centrale - di sapore biblico - che vede, in maniera definitiva, liquidati i riferimenti a una concezione dualistica dell'universo personale, a favore di una concezione unitaria dell'uomo."" -
Corresponsabili dell'essere e dell'agire della Chiesa. Fedeli laici, laicità e Azione Cattolica del Magistero di Benedetto XVI
Questa nuova pubblicazione sui cristiani laici ruota, fondamentalmente, attorno all'idea, chiara e distinta, di Benedetto XVI secondo il quale i ""laici cattolici"""" sono corresponsabili dell'essere e dell'agire della Chiesa: quest'insegnamento, dichiarato e approfondito, non contrasta, dal punto di vista teologico, ecclesiologico e pastorale, né con quello del Concilio Vaticano II (1962-1965) né con quello dell'Esortazione apostolica Christifideles laici (1988) del beato Giovanni Paolo II (1978-2005). È piuttosto, un """"insegnamento definitivo"""" che riposa sull'autocoscienza popolare e matura della Chiesa di Cristo: autocoscienza riflessa, metafisica e storica, che, dicendo l'ontologia vocazionale e l'ontica missionaria dei fedeli laici, supera il residuo dualismo ecclesiologico tra l'evangelizzazione ad intra e la nuova evangelizzazione ad extra dei cristiani che vivono nell'unica storia del mondo."" -
Aneliti
"Scrivere poesie è tenere una corrispondenza col paese lontano dove aspetto di far ritorno?"""". Così inizia una poesia dell'A. Dice bene """"corrispondenza"""", non un soliloquio, ma un tentativo di en-trare in relazione, con se stessa, con gli altri. Il """"paese lontano"""" è quello che ci pone domande, non ci fa esaurire ogni aspettativa nel presente; c'è qualcos'altro, è quel """"paese lontano"""", in parte conosciuto, in parte sconosciuto. """"Far ritorno"""": è in atto una dinamica, un'attesa e quindi una speranza, di bellezza, di gioia, di pace. Sono temi e movimenti che ritroviamo in questa raccolta. Lo stile è colloquiale, con toni di freschezza che rende la lettura scorrevole. Ed è vera poesia perché tocca temi universali, in cui ognuno si può ritrovare e confrontare. E come ogni vera poesia ci aiuta a meglio sentire, a volte in estensione, a volte in profondità. Vedere oltre l'abitudinario, lo scontato, i luoghi comuni in cui lentamente ci richiudiamo?" -
La stoltezza della predicazione
Quale considerazione e potere ha ""la predicazione orale"""" della Parola di Dio, nella nostra era digitale? A tale interrogativo intende rispondere questo libro con uno stile semplice, immediato, fortemente esperienziale, positivo, ottimista ma anche con tanto studio e tanta riflessione sistematica. Nel testo sono raccolte tutte le fatiche e le bellezze della predicazione: omelie, catechesi, dialoghi personali, interventi, cioè quando un prete si fa """"pastore e padre"""" della sua famiglia, della sua comunità. L'affermazione paolina """"... a Dio è piaciuto salvare i credenti attraverso la stoltezza della predicazione"""" (1Cor 1,21) fa da binario sicuro per appassionarsi anche oggi a un tale ministero necessario. Il lettore si sorprenderà per le numerose suggestioni che un tema così noto e dibattuto ancora suscita."" -
Ognuno porta parole
Il volume è l'insieme di una prima raccolta di poesie, già pubblicate, e di testi ancora inediti. Il titolo scioglie ogni dubbio sulla dimensione terrena della parola a cui l'A. si riferisce, ma conserva intatto il nesso tra esperienza individuale e linguaggio e consente di riflettere sul significato della parola come parola poetica. L'A. usa un linguaggio scarno, incurante dell'armamentario teorico ma nobilmente attento al senso che le parole custodiscono e trasportano. Per l'A. la poesia è occasione per stabilire un confronto su tutto ciò che è comune, condivisibile, servendosi dell'individuale. Non ultimo il tema più importante, quello del rapporto con l'assoluto, con la Parola davvero degna di ascolto. -
Nuova spiritualità e nuova socialità dei fedeli laici oggi in Italia
L'argomento trinitario della nuova spiritualità laicale è strettamente unito all'argomento planetario della nuova socialità laicale poiché lo Spirito del Risorto agisce, nella vita della Chiesa e del mondo, dove vuole e quando vuole. La ""novità"""", pertanto, che è l'amore pasquale, entra nell'esistenza cristiana dei fedeli laici in un modo mai ripetitivo. Divinità dello Spirito del Risorto e secolarità dei fedeli laici si interpenetrano a vicenda fino al punto da determinare, nella storia del quotidiano, l'animazione cristiana delle realtà terrene: realtà che postulano l'autonomia """"relativa"""" delle cose temporali (= laicità) e il loro riferimento ultimo al Logos creatore e redentore. I cinque studi che qui si propongono sono la risultante rielaborata e critica - di alcune relazioni che sono state illustrate prima e dopo lo svolgimento del Terzo Convegno Ecclesiale delle Chiese di Puglia, svoltosi a San Giovanni Rotondo (FG) dal 26 al 30 aprile 2011, sul tema """"I laici nella Chiesa e nella società pugliese, oggi""""."" -
Concetto di giustizia in S. Tommaso d'Aquino
La giustizia ha essenzialmente a che fare con l'altro, ed ognuno di noi è l'altro del suo vicino. Si resta affascinati frequentando il pensiero di Tommaso d'Aquino, in esso traspare acutezza speculativa, modernità, applicazione pratica, che sovrasta ogni tempo, che mai esaurisce il suo servizio d'ausilio per ogni epoca, ancor più per questa nostra, anelante senso compiuto di giustizia. L'Aquinate vive il suo tempo ma illumina anche il nostro, richiama alla comprensione della virtù della giustizia, evidenzia come il compito primario di essa sia ordinare l'uomo nei rapporti verso gli altri, edificando se stesso per edificare il prossimo, al fine di costruire un sano bene comune, un rigenerato umanesimo. -
Sanità. Etica e moralità nella gestione dei servizi sanitari
Parlare di etica e moralità nel Sistema Sanitario Nazionale non è semplice, specialmente in questo momento in cui si mette in discussione la sua stessa sostenibilità. È necessario farlo, pero, non solo per motivi esclusivamente economici. Ciò giustifica ancora di più l'urgenza di promuovere comportamenti che, nel rispetto di specifici valori, difendano e rilancino l'intero settore ed assicurino servizi efficienti ed efficaci. Nelle pagine che seguono, sono stati messi sotto la lente d'ingrandimento, alcuni servizi allo scopo di dare una maggiore consapevolezza e responsabilità sia a ciascun operatore che ad ogni livello istituzionale. -
Credendo amiamo. La fede raccontata da Agostino
L'autore ripercorre l'esperienza e l'insegnamento sulla fede di Agostino, prima prete e poi vescovo d'Ippona, tutto proteso alla crescita della vita cristiana nelle comunità d'Africa. I testi che vengono presi in considerazione, sui quali l'autore riflette e fa riflettere, toccano gli aspetti nevralgici della fede cristiana: il rapporto tra fede e ragione, i contenuti della fede espressi dal Simbolo, la centralità del mistero pasquale, la suprema testimonianza di fede nel martirio. Attraverso gli scritti esaminati traspare il genio del più grande teologo, catechista e predicatore dell'Occidente cristiano. Colpisce la semplicità e l'immediatezza con cui il vescovo d'Ippona è in grado di mettere i fedeli a contatto vivo con le verità più ardite e profonde della fede. Questo libro è stato scritto con il desiderio e l'intento di offrire la testimonianza e l'insegnamento di Agostino non come un pezzo di storia gloriosa della fede cristiana appartenente al passato ma come un modello che è più che mai attuale e uno stimolo per noi ad essere generatori e narratori di fede nell'oggi. -
La tenda e il grembiule. La Chiesa nell'insegnamento di don Tonino Bello
Pagine dense di testimonianza nelle quali l'A. vuol rendere un omaggio e un contributo alla figura di Mons. Bello, per il quale è in corso la causa di canonizzazione, la cui statura teologica, pastorale e morale, la sua statura cristiana, era ben evidente a quanti lo accostavano. Vuole essere un contributo alla maggiore conoscenza dei suoi scritti. Potremmo dire che è semplicemente un'antologia ragionata di suoi scritti, a partire da una sensibilità, quella ecclesiologica, e da una prospettiva, quella della parrocchia, ancora tanto attuali. Quattro sono gli ""elementi"""" che si rincorrono e si intrecciano negli scritti: Trinità, Eucaristia, Chiesa, Mondo. Anche quando non esplicitamente richiamati, ne risulta evidente l'intenzionale interdipendenza. Sta di fatto che l'impostazione è chiaramente conciliare, sia per gli espliciti riferimenti alla Lumen Gentium che per il riferimento costante alla Gaudium et Spes e alla Sacrosanctum Concilium."" -
Frammenti di fede
Parlare di fede non è facile. Scrivere sulla fede diventa arduo. Tradurre la propria fede in espressioni, diventa suggerimento o chiave di lettura che potrebbe illuminare ogni sentiero di vita per assurgere dal visibile all'invisibile. Questo ci è sembrato il fine del poeta Carmine Bruno. Non è assolutamente facile comporre i cinquantatré ""frammenti"""" di tale raccolta. Nel lavoro si scorgono autentici brevi frammenti di vita, fatti di sofferenze, di gioia, non condensati semplicemente nella parola """"fede"""" ma immersi in quella fede che, nel suo significato più specifico, esprime e significa vita, sofferenza, gioia e abbandono in Colui che dà senso all'intera esistenza. Risalta ben chiaro che """"il dito nel mare che scrive sulla sabbia"""" è la identità del poeta che porge nel lavoro le sue risonanze, quelle che ogni lettore potrà far sue, leggendole e meditandole."" -
Un' unica offerta. Seguire Gesù sacerdote e vittima
Essere cristiani vuol dire seguire Gesù di Nazareth, addentrarsi nel mistero della sua persona, compiere un passo per volta, scoprire ogni giorno qualcosa di più della grande opera che egli è venuto a compiere nel mondo, comprendere con crescente profondità le sue parole e il significato dei suoi gesti, aderire progressivamente a lui. Ogni giorno un po' di più: proprio come se si camminasse lungo una strada. -
Il volto umano della nostra casa
In queste pagine, gli autori hanno voluto rileggere solo alcuni dei numerosi cenni che nella Sacra Scrittura si trovano sulla casa. Seguendo questo percorso ideale, si va da una visione metaforica della casa-struttura, dal significato concreto ma profondo al tempo stesso, alla realtà della casa-tempio vivo di Dio, che riguarda ogni uomo. Chi legge non annota quattro capitoli o semplicemente quattro titoli esaurientemente suddivisi. Si ha modo di osservare e comprendere quattro proposte, come aforismi, escogitati e vissuti per un itinerario e un cammino di vita familiare, dal volto e dallo stile armoniosi. Il volume, scritto a quattro mani e con l'apporto di molti altri cuori, suggerisce utili indicazioni finalizzate alla costruzione di un nuovo stile di vita familiare moderna, che generi e realizzi incanti di vita intessuti di materialità e sacralità. -
Le due brocche. Meditazioni teologiche sul Vangelo di Giovanni
Il testo si articola sull'incontro di Gesù con la samaritana. Una brocca è della donna che la usa per attingere acqua dal pozzo con cui si disseta, ma solo temporaneamente perché l'acqua che ella possiede fa tornare la sete. L'altra brocca è quella che Gesù non ha. Egli, però, dona la vera acqua che zampilla per la vita eterna ed estingue la sete per sempre. Con quell'acqua si disseta l'uomo che cerca Dio e il pozzo diventa il luogo-simbolo dell'incontro con Cristo che dona lo Spirito. L'intento specifico è proporre, alla meditazione dei credenti, la rivelazione di Gesù, dall'Incarnazione fino alla glorificazione sulla croce, alla risurrezione e all'ascensione, attraverso i densi temi teologici che l'evangelista Giovanni presenta. La nostra storia è compresa in quell'incontro, in quel dialogo, nei simbolismi mai bene interpretati e mai in maniera univoca. La nostra storia è vissuta come un dialogo sempre in atto. La samaritana giunge a conoscere Gesù, giunge alla fede in lui; noi non sappiamo a che punto siamo di quell'incontro e del nostro cammino! -
Paolo VI. Uomo, sacerdote, papa
Nel volumetto, padre Sapienza, ripropone alcuni tratti ed episodi inediti della vita di Papa Paolo VI. Ritroviamo un Giovanni Battista Montini visto sotto i vari aspetti di uomo, sacerdote e papa; una figura quanto mai immensa e, ancora oggi, tutta da comprendere. Secondo alcuni studiosi ""Montini è il più grande intellettuale della Chiesa del Novecento, un Papa ingiustamente sottovalutato"""". Il testo, che viene qui presentato è una conferenza tenuta a Genzano il 12 settembre 2013, in occasione del 50° anniversario della visita pastorale di Paolo VI a quella comunità l'8 settembre 1963. Nelle pagine, tra i tanti riferimenti riportati, è possibile scoprire anche alcune lettere intercorse tra il papa e don Primo Mazzolari.""