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Il Viaggio di Giona. Una grande lezione di umanità tra ragione e risentimento
La storia di Giona è la teologia secondo Dio. Dio fa teologia intrecciando il pathos, il logos e l'ethos in un'armonia in cui a brillare è l'amore. Solo l'amore ha il coraggio di uscire dalle strettoie della legge che ingabbia gli affetti e riscopre l'autenticità umana, luogo teologico in cui Dio si rivela continuamente. L'amore genera legami, fa maturare, è capace di creare, di generare, fa crescere, sviluppa energia creativa e generativa. L'amore è il compimento dell'umano sognato da Dio. L'amore è più umano dell'odio, perché crea continuamente innescando processi di vita sempre più piena. - Il coraggio divino di essere umani. Solo l'amore ha il coraggio di uscire dalle strettoie della legge che ingabbia gli affetti e riscopre l'autenticità umana, dove Dio si rileva continuamente. Non c'è peccato, colpa, fragilità che freni l'amore ostinato e sorprendente di Dio. -
Nuove strade. Ediz. a colori
Il titolo di questo volume è la sintesi di un progetto, di una scelta: lanciare una proposta innovativa che coniughi le necessità dei ragazzi ma che non snaturi né deformi l'insegnamento cristiano e la sua preziosità. ""Nuove Strade"""" è più di un sussidio al catechismo per il sacramento della Confermazione: - permette di coprire oltre 2 anni di catechesi con un'unica pubblicazione, dal cammino per la Cresima, la bellezza del Sacramento e la consapevolezza dei doni ricevuti fino - per la prima volta in una pubblicazione del genere - al post-cresima, spesso il momento più complesso nel percorso dei ragazzi cristiani, mettendoli a confronto con la realtà umana e di testimonianza degli Apostoli; - un linguaggio fresco, con l'utilizzo del racconto con tavole di disegnatori professionisti delle avventure e dei pensieri di una comitiva di adolescenti che guida le varie tematiche ed un'impaginazione studiata. - Interamente a colori con illustrazioni a piene pagine. - Forma nuova: proposta a mo' di diario con stile personalizzabile da ciascun ragazzo. - Linguaggio fresco con l'utilizzo del racconto con tavole. - contiene segnalibri da condividere e bonus track per riflessioni su stati d'animo e per la crescita in una fede più matura."" -
Vi affido alla Parola. At 20,32
Pagine ricche di riflessioni, catechesi, meditazioni nei ritiri ed esercizi spirituali, tenuti in molti anni, su brani della Sacra Scrittura, scelti di volta in volta per il ministero della Parola, da cui scaturiscono gli insegnamenti per la vita cristiana. La finalità è la condivisione del frutto di un lungo contatto con la Parola di Dio, grazie alla sollecitazione del Concilio Vaticano II che, con la costituzione dogmatica Dei Verbum sulla divina rivelazione, ha insegnato a riscoprirne il valore nella vita della Chiesa e di ogni credente. I contenuti sono biblici e le riflessioni non hanno sfondo moralistico, richiamano il Magistero e hanno attinenza con la vita del credente. Le riflessioni, raccolte per temi, si riferiscono al mistero dell'Incarnazione, alla Pasqua, alla missione, alla vita cristiana come cammino di santità, alla fede, alla carità. Dei brani presi in esame, di cui si presuppone l'esegesi, si fa una lettura pastorale e spirituale, sollecitando un coinvolgimento etico per lasciarsi convertire giorno dopo giorno dalla Parola di Dio. -
Io sono Giuseppe. Il vostro fratello
Il testo propone una serie di riflessioni bibliche aperte a tutta la comunità. La sua attualità è apparsa evidente poi, dopo la presentazione della Lettera Enciclica di Papa Francesco ""Fratelli tutti"""". Guidati dalla figura del patriarca Giuseppe, infatti, il cammino proposto mira a rendere ciascuno consapevole del fatto che riconoscersi e vivere da figli e fratelli non è affatto scontato. Giuseppe è l'esempio di un uomo che ha saputo realizzare la propria vita attraverso il dono della Sapienza, nonostante tutte le difficoltà che incontra. È Dio a guidare le vicende umane, anche se segnate dal male e dal peccato; la Sua provvidenza emerge in tutta la sua tenerezza e misericordia. Così è per l'incontro di due giovani che avviano un cammino d'amore verso il matrimonio; così è per la nascita di un figlio in una famiglia; così è per una vocazione alla vita consacrata e al ministero sacro."" -
La Chiesa deve osare
L'aula delle udienze celebra i cinquanta anni di vita: è la visione, trasformatasi in pietra, dei suoi coraggiosi idealisti creatori: Paolo VI e Pier Luigi Nervi. Paolo VI sentiva l'urgenza e il bisogno di consumarsi, di effondersi; il bisogno di fare, il bisogno di dare, il bisogno di trasfondere negli altri il proprio tesoro, il proprio fuoco. E scriveva: ""Sì; sì, o Signore, dimmi quello che io devo fare, e oserò, lo farò"""" (13 ottobre 1968). L'insegnamento che Paolo VI ci lascia è che bisogna sempre osare quando si tratta della causa di Dio. L'autenticità della vita cristiana esige un grande coraggio. """"Non possiamo essere cristiani se non con coraggio pieno, con forza"""" (27 febbraio 1974). Nell'aula campeggia la grande Risurrezione in bronzo di Pericle Fazzini (1913-1987), posta scenograficamente a quinta del palco. Oggi, in quella scultura, possiamo vedere un chiaro messaggio all'uomo; dal dolore, dall'angoscia, dalla morte, con Cristo si risorge! Si calcola che in cinquanta anni, nelle udienze e nelle varie manifestazioni che vi si sono svolte alla presenza di Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, i fedeli siano stati oltre 12.000.000."" -
Arte e preghiera
Paolo VI ha voluto nel suo appartamento privato una Cappella, un ambiente che invogliasse alla preghiera, alla contemplazione. Affidò la sua realizzazione all'architetto Dandolo Bellini e a diversi Artisti contemporanei. La Cappella fu inaugurata dallo stesso Papa il 1° novembre 1964: racchiude in poco spazio bellezza e arte; forza e grazia. Un luogo estremamente espressivo e carico di significati: ""essa è per noi una casa viva, un luogo privilegiato... È l'aula di Cristo Maestro; è il Tempio di Cristo Sacerdote""""."" -
Parare Christi vias. Tutti i collaboratori di San Paolo
"Parare Christi vias"""" - preparare le vie di Cristo - è stato il motto episcopale di don Luciano Bux, ispiratore di questo lavoro sui Collaboratori di san Paolo, i cui nomi compaiono negli Atti degli Apostoli e nelle Lettere paoline come noti nelle prime comunità cristiane, ma di cui noi ignoriamo quasi tutto. Questo libro, frutto di un paziente e pluriennale lavoro di ricerca e studio dell'autore, si propone di far luce su questi membri della Chiesa nascente che hanno lavorato insieme all'Apostolo Paolo per seminare e far crescere il buon seme del Vangelo, e così - spendendo le loro vite - l'hanno fatto arrivare fino a noi. È un libro che può essere letto anche per singoli argomenti di interesse (p.e.: chi era Epafròdito? E Tròfimo? Oppure Lidia e Priscilla?) ma che solo nella sua interezza può fornire una immagine più ampia di quegli uomini e quelle donne che, primi di una grande ed ininterrotta schiera, hanno accolto l'invito del Vangelo a """"preparare le vie del Signore"""". Compito che ora spetta anche a noi, cristiani del XXI secolo. Presentazione di S. E. Monsignor Vito Angiuli." -
Esistenza cosciente. Tornare a ripossedersi
Nella confusione che sovente regna nel nostro cuore, la coscienza è il luogo in cui matura e cresce la ricerca di una verità che dà libertà. Senza che ciò allontani del tutto dubbi, perplessità e desiderio di cercare ancora, dopo aver trovato. Perché la coscienza è, nello stesso tempo, reale e irriducibile. Di essa non ci si può sbarazzare, come tenta di fare chi vede in essa solo un ostacolo ingombrante sulla strada di comportamenti sciolti da ogni vincolo... La coscienza mi pone in relazione con la sfera dell'interiorità nella quale maturano - attraverso ricerca, illuminazione e discernimento - decisioni che riguardano me, la mia vita, le mie relazioni, i miei giudizi e la direzione da imprimere a essi. In maniera libera e convinta. Ciò fa della coscienza un processo che porta con sé i tremendi ed esaltanti doni della libertà e della responsabilità, come ricorda a più riprese l'autore di questo libro. Presentazione di S. Ecc. Mons. Nunzio Galantino. -
Povero cuore di vescovo! Ediz. illustrata
Lunedì 11 giugno 1973: Paolo VI inaugura la decima Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, presiedendo una concelebrazione nella Cappella Sistina. Mentre vede sfilare davanti a sé tante teste mitrate, sussurra benevolmente a Monsignor Virgilio Noè, Maestro delle cerimonie pontificie, che gli è accanto: ""Quanto Spirito Santo!"""". Paolo VI ha amato tanto i Vescovi, in modo particolare i Vescovi italiani, che poteva seguire più da vicino. Ma, conoscendo appunto tante situazioni particolari di tensioni e di pressioni in molte Diocesi, durante quella Messa chiedeva: """"... ditelo voi: è facile oggi fare il Vescovo?"""". Ci vuole coraggio, ci vuole fede per rispondere a una tale vocazione. Forse è per questo che sempre più spesso si ripetono casi di candidati all'episcopato che non accettano una simile investitura. Lo ricorda lo stesso Paolo VI: """"Non ci sorprende notare spesso... come candidati chiamati all'episcopato cerchino declinare tale ufficio, che oggi non solo per le sue intrinseche esigenze, ma anche per tante estrinseche difficoltà sembra essere diventato incomportabile"""" (11 aprile 1970). Il Vescovo è pastore: dono totale, dono supremo, dono gaudioso. Ma, molte volte, anche dono doloroso! """"Il Vescovo è un cuore, dove tutta l'umanità trova accoglienza"""" (30 giugno 1974). """"Povero cuore d'un Vescovo"""" - dirà Paolo VI - """"come farà ad assumere tanta ampiezza?"""". Il Vescovo è il garante e promotore della pluralità e dell'unità. Sempre impegnato a frenare le fughe in avanti, e a stimolare chi rallenta il cammino. Il Vescovo si sente impotente, deluso, frustrato pastoralmente. Non gli resta altro che gratificarsi accusando la società di non volerne più sapere di Dio e di Chiesa, tutta protesa com'è alla sola ricerca di un benessere terreno. E ancora recentemente, Papa Francesco, parlando a sacerdoti novelli, raccomandava: """"... un tempo si parlava della 'carriera ecclesiastica'... Questa non è una 'carriera': è un servizio!"""" (25 aprile 2021). Paolo VI individua due maggiori difficoltà che oggi incontra il ministero episcopale. La prima è quella dell'esercizio del magistero. È richiesto un serio sforzo perché la dottrina della fede conservi la pienezza del suo contenuto e del suo significato. Nella crisi che investe il linguaggio e il pensiero, spetta al Vescovo curare attentamente che questo sforzo necessario non tradisca mai la verità e la continuità della dottrina della fede. Per guidare i presbiteri, per formare i seminaristi, per parlare ai laici di oggi, non basta il fascino, non bastano le adunate oceaniche; ci vuole una dottrina! Ci vuole un esempio e una parola autorevole. La seconda difficoltà è l'esercizio dell'autorità. Il Papa stesso era convinto che """"per chi ne sperimenta il grave peso, e non ne ambisce l'onore, non è facile farne l'apologia"""" (17 febbraio 1969). """"L'autorità è un dovere, è un peso, è un debito..."""" (8 luglio 1970). A loro, Papa Montini apriva il suo cuore di supremo Pastore: """"Non ieri, non domani, oggi, noi, operai della vigna del Signore, siamo chiamati ad un lavoro molto impegnativo"""" (6 giugno 1975). """"La nostra missione, e proprio in quest'ora inquieta e confusa, è quella di infondere speranze buone, speranze... -
Servi premurosi. Itinerario spirituale-pastorale per i presbiteri. Ediz. integrale
Il sussidio della CEI ""Lievito di fraternita"""", sulla formazione permanente del clero, è stato il filo conduttore dei ritiri mensili per il presbiterio della diocesi nell'anno pastorale 2020-2021. Si è partiti dalla consapevolezza che """"per un presbitero la fonte a cui attingere per vivere il proprio ministero e farsi santo è il ministero stesso. Nel suo esercizio egli si forma, a partire da un legame pastorale e insieme sponsale con una chiesa particolare, che ha una sua storia, i suoi Santi, il suo Vescovo, i suoi preti, un suo territorio e una sua realtà sociale. La sventura che mai potrebbe accadere a un prete è quella di trascinarsi in un ministero esercitato in maniera puntuale, ritualmente perfetto e dottrinalmente completo, ma disincarnato sul piano delle relazioni umane"""" (Lievito di fraternità, cap. 2). Da qui l'importanza di recuperare, scoprendone le tante potenzialità ancora forse inespresse, le radici del ministero, che non sono solo di carattere spirituale ma anche di relazioni: con il Vescovo, con il presbiterio, con i Consacrati, con i fedeli laici. È stato perciò chiesto ad otto persone, ciascuno con le proprie caratteristiche di commentare i vari capitoli del sussidio. In questo lavoro tutto il materiale è messo fraternamente a disposizione dei tanti presbiteri, che vogliono lasciarsi conquistare dalla profezia della fraternità."" -
Opere e giorni di Paolo VI. Ediz. integrale
Il volume vuole rievocare tutti gli incontri del suo pontificato. Sfogliando queste pagine si può davvero ripercorrere quindici anni di pontificato e di storia. Se ne ricava una visione in trasparenza, in cui acquista senso e qualità la serie di azioni e di incontri quotidiani. Opere e giorni di un pontificato: non successi facili, trionfali, definitivi; ma un cammino lento, faticoso. Nelle azioni di un uomo pesano sempre i segreti della sua anima. Che sono tanto più determinanti, quanto più altra è la missione a cui è chiamato. Altri ne raccoglieranno i frutti: Paolo VI ha avuto il compito di seminare. Solo il tempo potrà dire se egli sia riuscito, nonostante o magari proprio grazie a esitazioni e contraddizioni, ad avviare qual rinnovamento che era di vitale importanza per la Chiesa del suo tempo. Lui è andato all'incontro con l'uomo. Ogni in-contro, per Paolo VI, voleva dire unità, armonia, amicizia. Voleva dire ""Chiesa"""". Voleva dire, soprattutto, offrire a tutti """"occasione di cercare e di trovare il Signore"""" (21 luglio 1965). Tutti gli incontri del pontificato di Paolo VI dal 1963 al 1978 con relativo indice onomastico."" -
L' ecumenismo del cuore. In cammino col Consiglio Ecumenico delle Chiese
Nell'attuale contesto mondiale già molto provato dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina, si sta per celebrare l'11a Assemblea generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Si terrà in Germania, a settembre prossimo, sulla traccia: «L'amore di Cristo muove il mondo verso la riconciliazione e l'unità». Nel volume l'Autore spiega come, nel dialogo ecumenico e in ogni altra forma dialogica, sia fondamentale cominciare possibilmente sempre dalle ragioni del cuore. Tre sono le dimensioni caratterizzanti l'ecumenismo del cuore, qui descritte con motivi biblico-teologici: agapica, kenotica e minoritica. Dopo aver collocato il cuore al centro, un grano di ecumenismo francescano potrebbe rappresentare l'ingrediente più semplice e naturale, la finitura mancante. Da Karlsruhe, la ""città a ventaglio"""" (Fächerstadt), molti auspicano che si alzi un vento di speranza e di pace, per riaccendere desideri di unità nelle chiese e nella società degli uomini. «L'impegno per l'unità dei cristiani non può essere considerato appannaggio di pochi specialisti, ma appartiene a tutti coloro che hanno """"a cuore"""", da un lato, la persona di Gesù e la sua volontà, e dall'altro, la sorte dei propri fratelli e sorelle oggi più che mai assetati di pace e di giustizia» (dalla Prefazione di Mons. A. Palmieri)."" -
Angelo Dell'Acqua. Cardinale vicario. Ediz. integrale
A cinquanta anni dalla sua morte, viene qui riproposta la figura del Cardinale Angelo Dell'Acqua, Vicario Generale per la Diocesi di Roma. Aveva scelto di essere l'uomo di un solo amore: servo di un solo amore. In un mondo in cui i cattivi esempi, gli scandali, si moltiplicano, Angelo Dell'Acqua ha lasciato un esempio di coerenza cristiana e di autentico stile sacerdotale. Per un modello positivo e attraente di sacerdote, uno ""dei più bravi!"""". Affinché il suo esempio susciti tanti generosi imitatori!"" -
Il sapore della fede. L'apporto patristico e le sfide-promesse del nostro tempo
Presentazione di Domenico Marafioti. -
Come in uno specchio. Come l'uso della parola migliore può aiutare a smettere di fumare. Ediz. integrale
I testi proposti sono elaborazioni letterarie di quanto alcuni pazienti – che qui sono indicati solo con le iniziali, con i loro anni e con la loro malattia o con il loro livello di tabagismo –, hanno affidato al Medico, in termini di emozioni, sensazioni e sentimenti, nel momento della scoperta della propria malattia. E il Medico, da parte sua, ha cercato di valorizzare al massimo quel patrimonio di pensieri, di riflessioni, di esperienze umane profonde, che solo l’incontro di un fumatore con la propria malattia purtroppo può dare. Ovviamente senza stravolgere le suggestioni dei veri autori, i pazienti, solo interpretandole. I testi non pretendono in nessun modo di avere dignità letteraria, ma solo cercano di esprimere in modo forte ciò che i pazienti sicuramente desiderava-no gridare agli altri, per le disillusioni, il disinganno di un comportamento mai percepito autolesivo e che rende negativo il bilancio finale. -
Il messale romano. Sviluppi dopo la terza edizione emendata. Ediz. bilingue
Con la pubblicazione di questo volume si va a completare un trittico bibliografico importante per lo studio di questo affascinante e ancora poco esplorato liber princeps della preghiera di Rito Romano. Il presente volume segue il lavoro di studi precedenti dello stesso Autore. In esso si presentano soprattutto le novità che stanno caratterizzando la progressio, inevitabilmente dinamica, del contenuto del Messale Romano, che riguardano alcune sue rubriche, modifiche del calendario o arricchimenti della sua eucologia. Ogni capitolo fornisce le informazioni di base per la comprensione dei singoli argomenti trattati, con un linguaggio chiaro e preciso allo stesso tempo. Si tratta di un’opera altamente raccomandabile per la formazione “litugica” permanente e aggiornata di tutto il popolo di Dio, così richiesta e richiamata da Papa Francesco nella sua recente Lettera apostolica Desiderio desideravi (2022). È un’opera che aiuterà a comprendere meglio il contenuto del Messale e a dissipare molti dubbi. -
Pacem in terris. Ediz. integrale
In questa nuova pubblicazione viene ripresentata l’Enciclica Pacem in terris del Santo Papa Giovanni XXIII, nel 60° anniversario della pubblicazione. Con questo documento, rivolto per la prima volta “a tutti gli uomini di buona volontà”, Papa Giovanni si proponeva di esporre il bene della pace, analizzando e denunciando i mali che la contrastano in campo socio-politico, ambientale, economico-finanziario, alimentare, occupazionale, familiare. Il mondo aspetta e chiede pace; il mondo ha bisogno di pace; il mondo esige pace, vera, stabile, duratura, dopo tutte le sofferenze di tante guerre che continuano a sconvolgere le vite di tante popolazioni. La pace non è pacifismo, non nasconde una concezione vile e pigra della vita, ma proclama i più alti ed universali valori della vita: la verità, la giustizia, la libertà, l’amore. La rilettura della Pacem in terris, tornata di drammatica attualità, ci ricorda che non vi è civiltà senza pace; che la pace è doverosa, è possibile. Che la pace si afferma solo con la pace! -
Enciclopedia essenziale delle aperture
Pubblicato prima in Ungheria, poi in contemporanea in Inghilterra, Germania e Italia, questo testo completo ed esauriente elenca in maniera chiara e sintetica tutte le principali aperture, fornendo per ognuna le varianti principali ed i piani a disposizione di entrambi i giocatori. l'autore inoltre aiuta il lettore a sviluppare un profondo senso critico delle idee alla base di ciascuna variante, e quindi a scegliere le aperture che si adattano meglio al suo stile di gioco. Il libro abbonda di diagrammi e l'organizzazione del materiale è curata in modo da risultare comprensibile anche per il lettore alle prime armi, tenendo conto di tutte le inversioni di mosse e di tutti i rientri così frequenti nella fase iniziale della partita. Ne viene fuori un libro rigoroso ma al tempo stesso di agevole lettura, arricchito da numerosi passi scritti in uno stile colloquiale, che rendono meno gravoso il lavoro di apprendimento delle diverse aperture. Nelle sue pagine troviamo quindi sintetizzato il frutto di anni di studio e di didattica della grande scuola ungherese, che ha dato e continua a dare al mondo scacchistico tanti campioni -
Scacchi e letteratura
L'autore si immerge nel mare magnum della nostra cultura per sottrargli le sue gemme scacchistiche, da Dante a Girolamo Vida, da Giovan Battista Marino a Samuel Beckett, da George Orwell a Jorge Luis Borges, a Primo Levi, fino a Paolo Maurensig di La Variante di Lüneburg . Ecco alcuni momenti: L'amabile driade che corre per le foreste della Tracia è la protettrice di tanti adepti a lei perdutamente votati, 'matti' per Cassa; Anche gli scacchisti hanno un santo in paradiso, anzi una santa: è la ribelle, intelligente, appassionata oltre che abile giocatrice di scacchi Santa Teresa d'Avila; Il matto di Légal Cadde il duce dei Neri: ei non previde Scacco d'Alfiere e matto di Cavallo; Galeotta fu la scacchiera per paggio Fernando e la bella Iolanda; Dedicato ai grandi. Il grande scacchista vive certamente in quel clima di sacra idiozia in cui stanno immersi i matematici e i musicisti; Dedicato ai dilettanti. Ed è sabato sera, al circolo. Lo sguardo assorto e intento e il volto teso per lo sforzo del pensier, che ogni cura volge a cercar la mossa più sicura, che salvi il rege dal nemico offeso. -
Trappole in apertura nelle partite con 1. e4
Le possibili classificazioni delle trappole in apertura sono infinite, a partire dalla più ovvia: quella in base al tipo di impianto in cui il tranello viene teso. E infatti il libro, anche per agevolare la ricerca del lettore, è diviso in capitoli, ciascuno dedicato ad un'apertura diversa. Tuttavia Knaak e Müller operano una distinzione più sottile fra due tipi principali di trappole, a seconda del grado di rischio che comportano: quelle che vengono innescate da una mossa ""normale"""" (nel qual caso, se l'avversario non vi casca, la partita prosegue come nulla fosse), e quelle in cui la strategia del giocatore è tutta costruita in funzione dell'idea di tendere un tranello. Le trappole che fanno parte di questo gruppo non sono troppo numerose, perché tutto dipende dal livello di rischio, cioè dal prezzo da pagare nel caso la trappola non scatti a causa della difesa precisa, o fortunata, dell'avversario. Si potrebbe pensare che nell'era del computer la probabilità di cadere in trappola fin dalle prime mosse sia diminuita. Il libro ci dimostra che la realtà è molto diversa: accanto ad ogni trappola viene riportato il numero di """"vittime"""" che vi sono cadute, secondo le statistiche dei più completi database in circolazione, e si tratta spesso di cifre sorprendentemente alte. Insomma, in queste pagine si può trovare divertimento e spettacolari tatticismi a volontà, ma anche insegnamenti utili per ogni scacchista, a prescindere dal suo livello e dal suo stile di gioco.""