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Allegretto con spirito. Gin&tonic e Martini in viaggio tra letture e memorie
Bere è un'esperienza gradevole ma molto seria, da vivere con la massima diligenza. Questo libro presenta una breve storia del gin, lo spirito eletto per i cocktail gin&tonic e Martini, alla scoperta — tramite le incursioni più disparate nella storia, nei viaggi, nelle letture e nel cinema — delle sue innumerevoli proprietà. Miscele perfette e sempre perfettibili, terapeutiche per il corpo e per l'anima, capaci di creare atmosfere per confessare segreti, firmare trattati di pace, conquistare o lasciarsi con stile, divertirsi insieme o meditare in silenzio. E se non si è in grado di cogliere la differenza tra il saper bere e l'ubriacarsi... meglio lasciar perdere e accontentarsi di uno spritz all'aperol. -
Lizzie Leigh. E il pozzo di Pen-Mortha
Comparsa per la prima volta sulla rivista dickensiana «Household Words» nel 1850, ""Lizzie Leigh"""" è la storia di una ragazza che a diciassette anni rimane incinta senza un marito e dunque nel peccato, e dei suoi conflitti con i genitori, divisi tra un naturale sentimento di amore e una morale inflessibile che obbligherebbe alla condanna. Un piccolo gioiello che contiene tutti i temi cari a Gaskell - la critica delle dinamiche familiari dell'Inghilterra vittoriana e la discriminazione della donna, l'amore materno, il sacrificio, l'espiazione e il perdono. Nel volume si accompagna a un altro racconto assai simile per le tematiche - ambientato nelle campagne del Galles, dal titolo """"Il pozzo di Pen-Mortha"""", incluso in una raccolta successiva alla pubblicazione sulla rivista insieme a """"Lizzie Leigh""""."" -
Io e le patate. Quello che ho capito della vita con la ricerca in un campo che non mi appartiene
Le patate sono una comunità semplice ma misteriosa. Al di là delle apparenze, e delle nostre incrollabili convinzioni, che cosa possiamo dire di sapere della loro vita? Solo ficcando le mani dentro la questione, e quindi dentro la terra, solo rivoltando la logica del campo (e il campo della logica) potremo finalmente avvicinarci a quel pensiero collettivo e inafferrabile che germoglia nelle loro menti. Un viaggio dentro e fuori la terra, al di là del potassio, delle vitamine e dei minerali, alla scoperta dei veri contenuti delle patate. Le patate, nostra forza, nutrimento e sicurezza da secoli. Non è forse arrivato il momento di scoprirne i segreti più reconditi? -
Vecchi amici e nuovi amori. Un sequel immaginario ai romanzi di Jane Austen
Il primo sequel della letteratura moderna risale al 1913, quando Sybil Brinton immaginò il prosieguo dei sei romanzi austeniani - Emma, L'abbazia di Northanger, Orgoglio e pregiudizio, Mansfield Park, Ragione e sentimento, Persuasione - intessuto in un'unica trama. Personaggi creati ex novo si incontrano con i già noti e amati eroi stabilendo nuove relazioni amicali e amorose, in un esperimento letterario, un'opera per tutti quelli che, come ha scritto l'autrice, «devono a Jane Austen alcune delle ore più felici della loro vita». -
La cena di Natale e altri racconti
Prima di morire, un vecchio ed eccentrico gentiluomo ha disposto I nel testamento che il 25 dicembre di ogni anno si dovrà tenere una cena, da organizzarsi con la sua eredità, che avrà per invitati i dieci cittadini più sfortunati del Paese. Ma è chiaro già dall'incipit de ""La cena di Natale"""", il racconto di Nathaniel Hawthorne che dà il titolo al volume, che le sue intenzioni sono tutt'altro che caritatevoli. Questa antologia racconta il Natale attraverso le penne dei grandi della letteratura, nel suo candore e - talvolta - nella sua doppiezza: ci sono l'umorismo di O. Henry e del suo protagonista vagabondo, che tra le piantagioni del Sud degli Stati Uniti si ritroverà tra le mani un regalo inatteso; le atmosfere tipiche di Louisa May Alcott, in una festa in campagna che ha tutto il sapore di una fuga dalla modernità; l'imprescindibile Charles Dickens, con un racconto che, per spirito e sentimento, è perfetto da leggere sotto l'albero."" -
L'amore che non osa. Poesie per Oscar Wilde. Testo inglese a fronte
Pochi sanno, e pochissimi vogliono ricordare, che Lord Alfred Bruce Douglas, ovvero Bosie, il ragazzo «troppo amato» a cui Oscar Wilde dedicò la più straziante lettera d'amore di fine Ottocento - il De profundis -, fu poeta se non di eccelso livello sicuramente di apprezzabile talento e ispirazione autentica. La cortina d'oblio discesa sul suo nome dopo il clamoroso processo che decretò la rovina del mitico dandy generò anche la damnatio memoriae di una produzione poetica che non ha molto da invidiare a quella del maestro. Silvio Baffo ci offre con preziosa fedeltà una versione italiana in grado di colmare una grave lacuna e di fornire altresì singolari rivelazioni sull'ambigua natura di un rapporto che non fu solo sentimentale ma anche letterario, ricostruendone le fasi con filologica accuratezza e precisione di cronologia. -
Usignolo
Nel 1898, Mary J. Newill illustrò con splendide tavole la celebre fiaba di Hans Christian Andersen, in un'edizione che arriva oggi in Italia. L'artista inglese immaginò la sontuosa reggia dell'Imperatore cinese in cui la storia è ambientata e la natura dei suoi meravigliosi giardini, creando un prezioso contrappunto visivo a una piccola opera toccante che è anche una riflessione sul talento e sulla falsità, pensata per essere un racconto per i bambini e una metafora per gli adulti. Età di lettura: da 6 anni. -
Fiabe
«Tornano le illustrazioni che Harry Clarke realizzò per un'edizione delle ""Fiabe"""" del 1922: figure affusolate in puro stile Liberty, atmosfere gotiche e oniriche» – La LetturarnCappuccetto rosso, Le fate, Barbablù, La bella addormentata nel bosco, Il gatto con gli stivali e molte altre fiabe di Charles Perrault, magnificamente illustrate nello stile sognante e gotico di Harry Clarke, artista principale del movimento Arts and Crafts irlandese."" -
Gatti. Ediz. illustrata
In questo volume vengono riunite le illustrazioni di gatti provenienti da due rarissime opere di Théophile Alexandre Steinlen, uno dei grandi artisti della Belle Époque. Si tratta di: ""Des Chats; images sans paroles"""", edita da Flammarion nel 1898, e della raccolta dell'editore Eugène Rey dal titolo """"Chats et autres bétes; dessins inédits"""", uscita postuma nel 1933."" -
Il sentiero del diavolo
In cerca di risposte, una scrittrice decide di tornare alla casa della sua infanzia, nelle Asturie, dove si mantengono ancora intatti i culti atavici della natura, simboleggiati dalla figura di Ana dei Lupi, sacerdotessa-strega del XVII secolo. In un affascinante viaggio spazio-temporale impariamo a conoscere Ana la quale, appena tredicenne e stanca degli abusi subiti dallo zio, intraprende un cammino di riscatto di sé, attraverso comportamenti stravaganti che la condurranno a parlare con i lupi e a imparare l’uso medicinale delle erbe, diventando a poco a poco potente e temuta come una strega nelle comunità tra le foreste del nord della Spagna. Nel frattempo, l’inquisitore Alonso de Salazar viene inviato in quei luoghi, dove si ritiene sia concentrata la pratica della stregoneria. Una volta giunto lì, si rende conto però della follia e della barbarie che sono all’origine della persecuzione di migliaia di donne e uomini innocenti. Scriverà un libro che diventerà uno dei testi più letti della Storia e che riuscirà a fermare quell’orrore prima in Spagna e poi nel resto d’Europa. A partire da questi due personaggi, avvolti nella leggenda e oggi caduti nell’oblio, Eugenia Rico intesse un romanzo indimenticabile, fatto di miti, rituali e credenze antiche che ancora oggi condizionano la nostra società. -
I segreti dei fiori e altre storie naturali
Al momento della prima pubblicazione de I segreti dei fiori, August Strindberg era reduce da anni difficili: il primo matrimonio era appena naufragato, lo scandalo dei racconti di Sposarsi lo aveva condotto a processo per blasfemia, era alla fine di cinque anni di autoesilio in Europa. E, come sempre per questo autore, quei tempi catastrofici diedero una spinta propulsiva potentissima alla sua produzione letteraria: insieme a molte opere fondamentali (tra cui La signorina Julie), nel 1888 comparvero anche queste divagazioni su giardini e animali composte inizialmente “per necessità” e in seguito molto amate dall’autore stesso e dalla critica. Scritti che esprimono la sua acuta fascinazione per il reale fin nelle sue manifestazioni più prosaiche, affreschi sobri, permeati dallo sguardo dell’iniziato, mini-trattati in cui la comicità, la ricchezza del registro, una lingua insieme duttile ed energica fanno di ogni pagina un condensato prezioso, in cui la potenza del suo stile resta assolutamente intatta. -
La voce della pietra
Silvio Raffo, battezzato da Muriel Spark l’“Edgar Allan Poe italiano”, con La voce della pietra ha scritto non solo un thriller fantastico decisamente unico nel suo genere, ma anche uno struggente poema in prosa sull’immortalità dell’amore materno.rnrnNella lugubre solitudine di un’antica dimora di campagna il giovane Jakob, che dalla morte della madre si rifiuta di parlare e affida a un diario i suoi tenebrosi pensieri, ascolta una voce ultraterrena che sussurra arcani messaggi dal grembo della pietra. Verena, l’indifesa infermiera sensitiva che arriva alla villa per prendersi cura di lui, anche lei orfana e anche lei priva di una sicura identità, cade vittima dello stesso incantesimo maligno. Che cosa vogliono i morti dai vivi? Qual è la vera misura del loro potere? -
Huasipungo
Don Alfonso Pereira possiede una fattoria nell'immaginaria cittadina di Tomachi. Colpito da gravi problemi economici, decide di mettere la sua terra a disposizione dell'estrazione del petrolio, sperando con questo gesto di salvare il benessere nonché il buon nome della famiglia, intaccato dalla relazione della figlia Lolita con un meticcio. Ma la ricerca dei soldi e dell'onore porteranno don Alfonso a trasformare la vita dei contadini, tra cui l'indio Andrés, in un inferno di privazioni e ingiustizie. Considerato il romanzo più famoso della letteratura ecuadoriana e una delle più importanti opere della cultura indigenista sudamericana, ""Huasipungo"""" è stato pubblicato negli anni Trenta e tradotto in più di quaranta lingue. Postfazione di Danilo Manera."" -
Nuove storielle ebraiche
Con queste Nuove storielle ebraiche prosegue la pubblicazione dello storico campionario dell’umorismo ebraico selezionato dal folklorista Raymond Geiger. Una nuova e irresistibile raccolta di aneddoti ambientati nei ghetti d’Europa, che seppe condensare in maniera talvolta ingenua ma rivelatrice dello spirito dell’epoca i tratti distintivi di una psicologia collettiva e di una tradizione fino a quel momento affidata all’oralità. Storielle brevissime, distillate, cariche di quello humour unico, caustico e sornione, tipico della genialità ebraica. -
La morte bianca
Vincitore del Premio Azorín.rn«Con prosa nitida e senza retorica, Eugenia Rico riesce a raccontare la morte di un fratello. ""La morte bianca"""" è un testo che ritaglia frammenti di poesia e attimi di sospensione onirica» – Robinsonrn«Come Canetti e Octavio Paz, Eugenia Rico ha scritto un libro contro la morte» – El Paísrn«Breve e folgorante romanzo in cui Eugenia Rico declina un tema non certo nuovo con grande originalità» – La LetturarnQuando a sedici anni suo fratello muore, la protagonista deve adattarsi a una realtà completamente nuova. Deve dimostrare a se stessa che si può vivere dopo la morte di una persona molto amata, e nella sua ricerca di senso pervasa da una miracolosa leggerezza scopre che la letteratura è l'unica macchina del tempo davvero funzionante."" -
Etiopia. Testo ucraino a fronte
"Troppo a lungo attaccato a nostri luoghi, a queste sabbie scottanti dove la luna, con la faccia blu di un cadavere, insegue i banchi dei merluzzi. Ma anche tu ti sei deciso ad abbandonare per sempre attraverso passaggi segreti le coste rosse e bruciate. È la fede che ti avvolge che ti ha aiutato ad arrivare raccogliendo nei neri porti notturni una banda di gente come te. E i fuochisti, nel fumo appiccicoso, accendevano il luminoso bagliore, spingendo l'ingombrante piroscafo nel dolce buio. Lì si alzano i canti dei marinai e fra quelli c'è anche la tua canzone. E lì, innalzando le sue bandiere verdi, lì si trova l'Etiopia.""""" -
La pericolosa avventura di alcuni prigionieri inglesi
Anno del Signore 1744. Ventiquattro fanti di marina a bordo del vascello da guerra Christopher Columbus, in missione segreta, navigano ai confini del mondo per raggiungere l'isola mineraria di Silver-Store, al largo del Belize inglese, abitata da un pugno di coloni. L'obiettivo è dare la caccia, tra insenature e acque basse, a un piccolo esercito di pirati che finora ha sempre avuto la meglio sugli incrociatori britannici. Gill Davis, semplice marinaio, rievoca molti anni dopo, come in un sogno agitato nel caldo del Tropico, il rocambolesco fallimento della spedizione: il tradimento, l'agguato, la schiavitù nella giungla, il piano per la salvezza e, sopra ogni cosa, l'amore impossibile per una nobildonna inglese. Tra le creazioni più felici del proficuo e decennale sodalizio tra Charles Dickens e Wilkie Collins, questo racconto è un'avventura di mare che rimanda alla questione dell'imperialismo, pubblicata in un anno, il 1857, in cui in India imperversava la prima grande ribellione contro gli inglesi, e giocata sui contrasti tra i linguaggi e sulla collisione di idee tra i suoi due autori. -
Il romanzo della foresta. Ediz. integrale
Una carrozza lanciata a tutta velocità nella notte termina la sua corsa tra le rovine di un'antica abbazia nel sud della Francia, nel folto di una foresta, dove un inconsueto gruppo di fuggitivi trova finalmente riparo. Pierre e Constance De la Motte, nobili decaduti, si nascondono dalla legge e dai creditori; la giovane Adeline, la loro misteriosa protetta, si è unita ai De la Motte lungo la strada, consegnata da un manipolo di banditi. Il sollievo per il nuovo rifugio dura fino al giorno in cui il proprietario di quei boschi, l'ambiguo marchese di Montalt, mette gli occhi sulla ragazza. Tra la scoperta di sinistre reliquie del passato, incubi ossessivi e l'eco di un crimine commesso tra le mura dell'abbazia, Adeline comincerà a credere che il suo protettore sia coinvolto nei piani del marchese. ""Il romanzo della foresta"""" apparve con clamore nel 1791 e diventò il libro con cui tutti i grandi del XIX secolo letterario dovettero confrontarsi: fu d'ispirazione per Jane Austen, John Keats, Mary Shelley, Honoré de Balzac, E.A. Poe, Charles Dickens e Wilkie Collins. Un romanzo pioniere del genere gotico, che con la cura di Massimo Ferraris è qui proposto in una nuova traduzione, la prima integrale in italiano."" -
La camera rossa. E altre storie misteriose
Cinque storie di fantasmi e mistero scritte dai migliori interpreti del racconto gotico, con due inediti: ""Il dito morto"""" di Sabine Baring-Gould e """"Un capitolo nella storia di una famiglia (della contea)"""" di Tyrone di Joseph Sheridan Le Fanu. E poi E.T.A. Hoffmann, con il suo """"Ospite misterioso"""", e Edgar Allan Poe con """"Le esequie premature"""", fino a H.G. Wells con """"La camera rossa"""", che dà il titolo all'antologia. Una sequenza che produce nel lettore lo stesso crescendo di inquietudine sperimentato dal razionale protagonista di Wells, un uomo che decide di passare una notte in una stanza infestata per confutare ogni diceria, e finisce per incontrare il vero orrore."" -
L'affaire Blaireau
I1 sindaco Dubenoît si vanta di governare il paese più tranquillo di Francia, e in effetti si può dire che a Montpaillard non sia mai successo nulla dal giorno della sua fondazione, avvenuta nel XV secolo. La quiete del sonnacchioso circondario è turbata da un unico piantagrane: Blaireau, un tuttofare specializzato in furti di conigli che è sempre riuscito a sfuggire ai gendarmi. Finché una notte la proprietà dei signorotti del luogo, i nobili Chaville, non viene violata, e una guardia aggredita: serve un colpevole e il sindaco pensa subito a Blaireau. Il paese entra in tumulto, una follia contagiosa si impadronisce dei suoi abitanti; lo scandalo del ""caso Blaireau"""" può avere inizio... Grande umorista, Alphonse Allais pubblicò non a caso questo romanzo quando la Francia era nel pieno della psicosi dell'affaire Dreyfus, architettando una satira pungente, tanto più assurda e surreale quanto più si avvicina alla realtà.""