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L'uomo in blu
Valerio è un giovane capitato quasi per caso al servizio di un deputato della Repubblica, dopo una vita trascorsa a guardare quel mondo con ironia e disincanto. Siamo agli inizi degli anni Duemila, centrosinistra e centrodestra si contendono il governo dell’Italia mentre all’orizzonte si intravedono già le onde dell’antipolitica. Il protagonista vive quel periodo con iniziale distacco insieme a una segreta speranza di poter assistere finalmente al cambiamento. Ma onorevoli e ministri lottano per affermarsi, per comandare, e restare ai margini è impossibile. Con il passare del tempo, Valerio si troverà sempre più al centro della corrente, sfrecciando a bordo delle auto blu, seduto su aerei di Stato che attraversano l’Europa, impegnato anche lui a correre, amare, soffrire. Un romanzo di formazione e di passione, una riflessione dall’interno sul potere che racconta con sincerità e grottesco umorismo la frenesia, le contraddizioni e le insospettabili somiglianze della politica con l’amore. -
Trasfondo
"Trasfondo"""": oltre il fondo, in sottofondo, doppio fondo. Sono alcuni dei molteplici significati del titolo di questo romanzo, che ci indica la direzione in cui orientarci nel leggere una storia ispirata a un fatto realmente accaduto. Siamo portati a credere che la verità si trovi sul fondo, celata alla luce del sole. Eppure, secondo l’autrice, nelle profondità appare il falso, l’irreale, così come l’impossibile, il desiderato, il temuto. In altre parole, la finzione. Tramite questo sguardo Patricia Ratto si avvicina all’evento assurdo per antonomasia, la guerra, e ne riemerge con un romanzo che racconta il conflitto delle Malvinas dagli abissi, in cui i protagonisti sono costretti a una continua ricostruzione della realtà. Dal sottomarino sconquassato in cui sceglie di calare il suo punto di vista narrativo, l’autrice racconta dinamiche e tempi della realtà militare, incomprensibile per chi la sta vivendo (a maggior ragione se incastrato in una prigione acquatica) e composta da atroci momenti d’azione ma anche e soprattutto da infinita pazienza. Un romanzo sulla guerra e sull'attesa." -
Vita e opinioni del gatto Murr
"Vita e opinioni del gatto Murr"""", scritto tra il 1820 e il 1822, rappresenta uno degli esperimenti più raffinati e divertenti del XIX secolo, originariamente composto dall’alternanza di due autobiografie: quella di un compositore lunatico e ipocondriaco, Johannes Kreisler, e quella di un gatto, curioso e attaccabrighe, dotato al punto di poter scrivere la propria versione del loro rapporto. Nella presente edizione si è scelto di seguire una delle due vicende, ovvero l’autobiografia del gatto Murr, ispirato al soriano realmente appartenuto all’autore. In questo esuberante e bizzarro romanzo, Hoffmann evoca magistralmente la forza del fantastico, del ridicolo e del sublime che pervadono la quotidianità." -
Storielle ebraiche
Ambientato nei dedali dei ghetti, nelle case o nei retrobottega, ma anche nei luoghi più ufficiali del commercio o alla sala Borsa, ""Storielle ebraiche"""" rappresenta il felice esito del lavoro di raccolta di Raymond Geiger, folklorista del primo Novecento; mosso dalla convinzione che esistesse un’essenza dell’“umorismo ebraico”, Geiger andò direttamente alla fonte, ascoltando centinaia di storie della variegata comunità aschenazita europea e d’oltreoceano. Ne emerse un irresistibile campionario di aneddoti sparsi. Tratti distintivi di questa psicologia collettiva sono la tendenza alla grassa ironia, il desiderio di conoscere e discutere di qualsiasi cosa, lo smaliziato ottimismo e lo sguardo impietoso che non risparmia nessuno, soprattutto se stessi. Sono, queste, storielle che più di qualsiasi saggio riescono a sintetizzare una tradizione orale ricca quanto volatile, impresa riuscita magistralmente anche grazie al loro essere distillate, brevissime e cariche di quello humour unico, caustico e sornione, tipico della cultura ebraica."" -
La figlia di Lowrie
Tutti a Riggan conoscono quel tipaccio di Dan Lowrie. Minatore manesco, amante di birra e complotti, da sempre porta con sé sua figlia Joan a lavorare nelle cave. Anche Joan è una creatura fuori dal comune, ma in positivo: bellissima e fiera, in lei una forza quasi maschile convive armoniosamente con una speciale e delicata grazia. Purtroppo nella piccola comunità rurale del Lancashire, da cui Londra appare un miraggio, il destino sembra segnato per Joan... Fino al giorno in cui in paese arrivano Paul Grace “il prete piccolo”, Anice “la figlia del prete vecchio” e Derrick, l’ingegnere a capo delle miniere, i quali tra amori non corrisposti, struggimenti segreti e propositi eroici riusciranno a scalfire la ritrosia altera della ragazza spingendola a sviluppare le sue doti naturali e a sfidare una volta per tutte suo padre. Il tema dell’ingiustizia sociale trattato con acume, la trama incalzante e la galleria di personaggi indimenticabili – come Sammy Craddock, vecchio burbero dickensiano, o la giovane e frivola Liz, incinta senza un marito – hanno conservato intatto il valore di questo romanzo che dal momento della sua pubblicazione non ha mai smesso di raccogliere consensi. -
Piccoli uomini bianchi
Piccoli uomini bianchi, un romanzo evocativo e poetico che sceglie di narrare una pagina oscura della storia argentina senza ricorrere alle descrizioni dei momenti estremi, ma costruendo una sapiente architettura della quotidianità, viziata del terrore esercitato in modo arbitrario e insensato e dal silenzio che avvolge inesorabile le vite degli uomini.rnrn«Patricia Ratto, scrittrice argentina, racconta un luogo ai limiti del mondo, dove si nascondono vecchi nazisti e dove il regime, sono gli anni della dittatura, spedisce i perseguitati» - Barbara Ardù, RobinsonrnrnNel pieno della dittatura argentina, la professoressa Gabriela arriva da Buenos Aires nel paesino desolato e ventoso di José de San Martín. È una donna ordinaria, apolitica, che desidera solo svolgere il suo lavoro, insegnare matematica, e ambientarsi nella nuova realtà. Tramite le sue vicende, a poco a poco, il lettore viene calato nel clima opprimente che la circonda, in cui una violenza invisibile sembra sempre sul punto di esplodere, ed entra in contatto diretto con le vite stravolte della maggioranza silenziosa, né carnefice né vittima designata, costretta a vivere nell’insopportabile atmosfera del regime. -
Discorso sulla natura degli animali
Il ""Discorso sulla natura degli animali"""", quarto volume della """"Storia naturale"""" di Buffon, apparve nel settembre del 1753, suscitando grande clamore e divenendo all’istante modello imprescindibile dell’arte di pensare e scrivere in modo scientifico. Anche i detrattori dell’autore, gli stessi che nel 1749 erano rimasti scioccati dall’audacia di """"Teoria della Terra"""" e dai paradossi di """"Storia dell’uomo"""", dovettero inchinarsi di fronte a questo genio del discorso scientifico e a quest’opera caposaldo dell’Illuminismo, capace di influenzare le successive generazioni di naturalisti, compresi gli evoluzionisti Jean-Baptiste Lamarck e Charles Darwin."" -
Raintree County. L'albero della vita
Il monumentale racconto di un singolo giorno a Raintree, immaginaria contea dell'Indiana, nel quale si intrecciano molti dei momenti salienti della storia americana. La vita di John Wickliff Shawnessy, insegnante cinquantenne e aspirante scrittore, si alterna alla Guerra civile, al dibattito sulla schiavitù, alla Rivoluzione industriale, in un'atmosfera sognante e vivida che minuto dopo minuto compone un classico da molti indicato come il vero ""grande romanzo americano"""", opera prima di un autore che Pablo Neruda paragonò a Melville, Whitman, Dreiser e Wolfe. Di questo fortunato romanzo venne realizzata nel 1957 una celebre versione cinematografica con Montgomery Clift ed Elizabeth Taylor dal titolo """"L'albero della vita""""."" -
Cosa & come disegnare
«Cent'anni fa un genuiale illustratore pubblicò un libro che insegnava a disegnare qualsiasi cosa in modo semplice. Le sue lezioni ispirarono perfino il papà di Topolino. E adesso arrivano in Italia. Vogliamo provarci anche noi?» Gregorio Botta la Repubblica - RobinsonrnIn questa guida illustrata creata da uno dei primi e più noti cartoonist, inventore del metodo usato da Walt Disney, ci sono tutti gli strumenti per trasformare poche linee in città incantate, due virgole in uno stagno, un foglio bianco in una favola. Sfogliate le prime pagine e fate una prova: basta una matita e un compasso, o anche solo un bottone, e chiunque (che sia adulto o bambino) può disegnare un mondo. -
Il giardino. Testo inglese a fronte
Tra le prime, imprescindibili opere sui giardini compare questo breve trattato di Francis Bacon. Scritto nel 1625, questo caposaldo della botanica fornisce un'idea filosofica del giardino ideale, e al contempo suggerimenti pratici per la cura delle piante e per la loro estetica. Dai consigli sul design alle indicazioni sui tempi e i modi della semina, dalla ricerca dei profumi più gradevoli all'uso delle fontane, un piccolo vademecum sul «più puro dei piaceri umani», impreziosito dalle illustrazioni di Lucien Pissarro, figlio e allievo di Camille Pissarro, e tra i massimi esponenti del Neoimpressionismo. -
Poesie italiane 2018 scelte da Matteo Marchesini
Leggere la poesia di oggi: quanti lettori, anche forti, lo fanno? Nel nostro Paese molti scrivono versi, spesso senza aver letto nulla della produzione contemporanea. Ma se molti scrivono versi, vuol dire che in qualche modo la poesia e viva e, dunque, cambia di continuo; perciò va frequentata, come accade con un essere umano, che nel caso non si incontra magari dai tempi della scuola. Questa antologia, avvalendosi dell’esperienza di un lettore esperto, fornisce una traccia preziosa per orientarsi tra i testi più significativi pubblicati in Italia nel corso del 2018. -
Per una enciclopedia mondiale
Forse non esiste autore che abbia predetto il nostro presente più di H.G. Wells: viaggi spaziali, bomba atomica, televisione satellitare e World Wide Web hanno fatto la loro comparsa in molte sue opere. Negli anni Trenta la sua prodigiosa immaginazione concepì anche un'enciclopedia universale, non più appannaggio dell'aristocrazia ma a disposizione di tutti, costantemente aggiornata e al passo con le scoperte tecnologiche. Un'unica memoria dell'umanità accessibile in tutto il mondo, il prodotto di un gigantesco cervello collettivo che, secondo Wells, avrebbe portato naturalmente verso la pace mondiale. Impossibile non notare che si tratta della descrizione di uno strumento oggi per noi indispensabile: Wikipedia. -
Giardini, forme e design
Fondatrice di un college femminile in Inghilterra dedicato al giardinaggio, Frances Garnet Wolseley, nonostante le sue origini nobiliari, rifiutò di sposarsi per interesse e si dedicò all’insegnamento, iniziando le sue giovani allieve alle pratiche botaniche più raffinate. In questo libro, grazie anche alle eleganti illustrazioni di Mary G. Campion, Wolseley si fa portavoce del garden design, in cui occupano un ruolo di primo piano la componente artistica e architettonica e in cui sono continui i rimandi alle tradizioni italiana e giapponese. Il giardino come luogo di equilibri, dall’ingresso fino al giardino roccioso, in un manuale ancora oggi prezioso che non trascura il minimo dettaglio. -
Tutto quel buio
Susanna Marino, una studentessa squattrinata laureata in cinema, viene incaricata da un misterioso collezionista torinese di ritrovare una preziosa pellicola degli anni Venti, scomparsa durante l’occupazione nazista. Il regista è l’ungherese Károly Lajthay, il titolo ""Drakula halála"""". Si dice infatti che sia questo, e non il """"Nosferatu"""" di Murnau, il primo film in cui compare il personaggio di Dracula di Bram Stoker; nessuno però è mai riuscito a trovarlo, o, se l’ha fatto, non l’ha potuto raccontare. La pellicola pare infatti maledetta, e una mano misteriosa uccide chiunque tenti di venirne in possesso. Una volta giunta a Budapest, Susanna dovrà muoversi in una città dalle atmosfere espressioniste, tra tetti acuminati e oscuri sotterranei, in mezzo a cacciatori di pellicole privi di scrupoli, poliziotti sospettosi e ambigui musicisti noise, lungo una pista di sangue che affonda le radici in un tragico passato."" -
Lasciami l'ultimo valzer e altri scritti
Al di là del mero dato biografico, Zelda e Scott Fitzgerald coppia icona dell’età del jazz, Zelda Sayre fu una figura eclettica. Pittrice, scrittrice, ballerina, a ognuna di queste discipline si dedicò con ardore e impegno, ma della sua personalità carismatica e vitalissima ci è giunto solo il ricordo di una donna fragile, vissuta all’ombra di un marito famoso quanto ingombrante. ""Lasciami l’ultimo valzer"""", il suo primo e unico romanzo – qui presentato insieme a una raccolta di articoli apparsi su giornali e riviste –, attinse a piene mani dalla sua autobiografia, e tuttavia è molto più di uno sguardo intimo sulla vita e la scrittura di Francis Scott Fitzgerald. Con una prosa irregolare, brillante, pervasa da un’immaginazione selvaggia e intessuta da un linguaggio diretto come quello parlato (da lei), Zelda Fitzgerald emerge finalmente dall’ombra di Scott tramite questo romanzo e i suoi scritti, rivelando le sue doti di acuta narratrice dello spirito di un’era."" -
Franziska
Tra Praga e Berlino prossime alle epoche dei conflitti ma ancora inviolate, si svolge questo romanzo sul legame indissolubile tra l’amore e la musica. Vi compaiono personaggi memorabili: Franziska, uno dei ritratti letterari più riusciti di un grande talento musicale, ed Erwin (in cui Kafka credette di riconoscersi), uomo gradevole ma irrimediabilmente inetto, incapace di scegliere tra la protagonista, donna pragmatica, e l’opportunista Hedy, una giovane insicura, consumata dall’egoismo e dalle proprie insoddisfazioni. Un’opera che sa narrare i comportamenti selvaggi e irrazionali di coloro che smarriscono la ragione per i motivi più disparati – il diabete, il genio artistico, l’amore, le malattie veneree o la semplice incapacità di prendere decisioni. Apparso per la prima volta nel 1914, Franziska è uno dei lavori più significativi di Ernst Weiss, autore amatissimo da Kafka e la cui produzione merita di essere riscoperta nella sua totalità. -
Consigli per essere un bravo immigrato
Siete scampati alla guerra, alla fame, ai pericoli dei viaggi clandestini. Adesso che siete finalmente in un luogo dove forse avrete qualche possibilità di rifarvi una vita, dovete però convincere una commissione di estranei che avete avuto valide ragioni per sopportare tutto ciò. A Ismail, un ragazzo gambiano, non hanno creduto, e adesso gira con un pezzo di carta in tasca nel quale si attesta che la sua storia non è plausibile. Ma perché, si chiede Ismail? Quali caratteristiche deve avere il racconto di una vita perché appaia convincente? La stessa domanda se la pone Elvira, una scrittrice italo-bosniaca, arrivata in Italia vent’anni prima di lui. Dal dipanarsi delle loro vicende, nasce il racconto – sul filo dell’assurdo – dell’imprevedibile violenza della burocrazia. Muovendosi tra scomparse, nostalgie e rabbia, con l’ostinato desiderio di salvaguardare la propria dignità e sfuggire allo stereotipo dell’immigrato, i due protagonisti riflettono, non senza ironia, sul potere che traccia il confine tra verità incredibili e finzioni accettabili senza considerare che la vita troppo spesso supera di gran lunga la fantasia. -
Gli alberi strani
Se fossero alberi, i personaggi di questi racconti avrebbero il fogliame in un luogo e le radici in un altro, là dove è successo qualcosa di indimenticabile. rn«Racconti serviti da una lingua accuratamente soppesata, proprio per il suo essere costruita dall'interno di personaggi sospesi tra aneliti e ricordi.» - la Lettura, Corriere della Serarn«Gli esseri umani sono alberi strani: le loro radici, invece di crescere vicino al fogliame, rimangono spesso attaccate a terre molto lontane o lasciate per sempre, perfino a terre dove mai sono stati e mai andranno»rnTredici storie sospese tra malinconia e ironia: un’insegnante di chimica costretta da una calunnia a lasciare la scuola; una solitaria impiegata che per il suo cinquantesimo compleanno si regala un gigolò; un meccanico contagiato dalla “malattia di leggere”; un ex scrittore e una docente di filosofia che rivivono insieme una tardiva adolescenza. Se fossero alberi, i personaggi di questi racconti avrebbero il fogliame in un luogo e le radici in un altro, là dove è successo qualcosa di indimenticabile. O dimenticato troppo in fretta, perché nella corsa degli anni le epifanie rischiano di passare inosservate. Si nascondono fra le note di Schubert, in una hit di Bonnie Tyler o in un orecchino smarrito chissà dove. Accadono in una villa con dépendance o a bordo di un treno in corsa; in un angusto vicolo Baciadonne o in una vecchia casa gelida. Ma spesso i soli ad accorgersene sono i gatti, più capaci degli esseri umani di vedere oltre il visibile. -
Appunti di viaggio da Cornhill al Gran Cairo
Thackeray salpò da Southampton nell’agosto del 1844 per una lunga crociera in compagnia di sir James Tennant e di un eterogeneo gruppo di nuovi ricchi, come testimonia la scelta di indicare Cornhill, il cuore della City e delle speculazioni finanziarie, come punto di partenza del viaggio. Le sue impressioni, annotate con acume, costituiscono una testimonianza unica sui luoghi visitati – tra cui Lisbona, Cadice, Gibilterra, Malta, Rodi, Costantinopoli, Beirut, Gerusalemme, Giaffa e Alessandria d’Egitto – e insieme la descrizione felicemente corrosiva, la prima del genere, degli albori del turismo borghese. -
Corto viaggio sentimentale
Novella incompiuta definita dall'autore ""lunga come una serpe lunghissima"""", """"Corto viaggio sentimentale"""" narra il percorso in treno da Milano a Trieste del signor Aghios, gli incontri e le disavventure, ma prima di tutto le sue divagazioni mentali, che procedono ondeggianti in un esplicito omaggio al """"Viaggio sentimentale"""" di Sterne. La partenza di Giacomo Aghios è, al pari dell'eterna ultima sigaretta di Zeno Cosini, un tentativo di vivere intensamente, di riacciuffare una vitalità che il personaggio sente altrimenti a rischio. Il contatto con l'ignoto offerto dal treno e dai suoi sconosciuti è dunque un tonico vivificante e un rimedio contro gli assalti mortificanti della vita quotidiana: in altre parole, la possibilità di vivere ancora un'avventura.""