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Wamulu. Ediz. inglese e francese
Il volume è il secondo della collana Gay'wu. Aboriginal Arts and Knowledge che ha l'obiettivo di presentare progetti monografici legati ad artisti aborigeni contemporanei. Wamulu - titolo che richiama un fiore giallo del deserto che cresce abbondantemente nella zona di Alice Springs ed è usato come materiale di base per dipinti o realizzazioni artistiche sul terreno - raccoglie l'opera di arte collaborativa del collettivo formato da Ted Egan Tjangala, Dinny Nolan Tjampitjinpa, Johnny Possum Tjapaltjarri e Albie Morris Tjampitjinpa. Si tratta di un progetto artistico eccezionale che ha preso forma nel deserto dell'Australia centrale tra il 2002 e il 2005. Il progetto aveva l'obiettivo di rendere permanenti i dipinti sul terreno che sono per loro stessa natura effimeri. Si tratta di un'antica forma d'arte, molto probabilmente risalente a migliaia di anni fa, creata originariamente per scopi cerimoniali e distrutta una volta che il rituale o la cerimonia era terminata. Mai prima d'ora sono state create opere d'arte durature attraverso l'utilizzo degli stessi materiali e delle stesse tecniche dei tradizionali dipinti sul terreno. I motivi di queste opere corrispondono alle principali visioni delle regioni desertiche: il Fuoco, l'Acqua e l'Emù. Il processo di realizzazione richiede un'interazione coordinata tra il proprietario (kirda) della storia legata alla Visione e il ""poliziotto"""" o manager (kurdungurlu) che lo assiste. Questi dipinti contemporanei sono il risultato di una performance, di un evento comunitario. Il canto è una parte fondamentale e integrante del processo, che si svolge nell'oggi. Il canto accompagna la realizzazione materica dei dipinti, così da sottolineare la continuità del legame con la creazione ancestrale."" -
Le baccanti di Euripide
Presentazione di Cristina Stevanoni. -
Lasciami fare
"Patrizia Passatello arriva alla seconda raccolta di poesie, ed è un fatto che merita attenzione e rilievo, perché (come si sa) scrivere il primo verso di un testo poetico o la prima testimonianza in versi di vita, stagioni, esperienze, pensieri, riflessioni possono essere i doni magari capricciosi o giocosi delle Muse (meglio: di Dio), ma andare avanti e dire altro e nuovo comporta uno strenuo impegno, una certezza della fede nella parola da pronunciare, nel messaggio da offrire non soltanto all'ipotetico lettore, ma al mondo, al nostro tempo come arricchimento una volta ancora delle cose e delle creazioni e di quanto già c'è per portare avanti verità e invenzione..."""" (Giorgio Barberi Squarotti)" -
Ventiquattro tamponamenti prima di andare in ufficio
Cianfax amava Crazy e Crazy amava Cianfax. In due erano di troppo. L'uno non sapeva dell'altra nulla di più di quanto non sapesse di sé e l'altra non sapeva dell'altro nulla di più di quanto non sapesse di sé: ovvero, un bel nulla. Così, un bel giorno, Cianfax la vide, in mezzo ai suoi capelli ricci, spettinati e disordinati come la sua esistenza, senza capo né coda, senza inizio né fine, senza finalità, senza progettualità e senza caos. Cianfax la vide e l'abbracciò perché vide in lei il proprio io riflesso. Cianfax amava se stesso e la propria esistenza disordinata e, nel suo progetto esistenziale, credeva fermamente che le grandi costruzioni erano quelle che facciamo per gabbare il nulla... -
Bellabelinda!
In questa ""Bellabelinda!"""" Storelli si propone come funambolico e beffardo narratore di eventi """"verosimili"""", cioè sostanzialmente del tutto inventati, in una forma, però, che è molto vicina alla realtà storica, dalla quale si differisce per qualche minimo segno marginale. Innanzi tutto c'è uno strano delitto, e quindi c'è una indagine poliziesca. Ma, poi, c'è un taccuino segreto del Duce: e di tale taccuino non se ne parlò, forse, anni fa come di una grande scoperta di giornalismo storico che stava per rivelarsi? C'è anche un Vino Imperiale. sempre del Duce, e di tale vino non se ne accennò a lungo nelle chiacchiere da osteria degli anni Cinquanta?..."" -
Per uccidere Cecilia
"... Cecilia un'incantevole quarantenne, elegante, raffinata, innocente, apparentemente inaccessibile, è scomparsa! Un commissario privo di fantasia indaga su un suo platonico, impalpabile, rapporto extramatrimoniale, mentre, nella Roma del 1983, si ritrovano cadaveri straziati di giovani donne. Un romanzo diverso dagli altri, in bilico tra i generi, con appassionanti colpi di scena, una trama spiazzante, una storia d'amore incomprensibile, romantica, tenera e morbosa, un affascinante ma inattendibile narratore, personaggi indimenticabili, un meccanismo giallo sulle orme delle trasgressioni di Agatha Christie..."""" (Carlo Lucarelli)" -
Il sergente Bubi
Questo è un romanzo storico, un'opera di immaginazione inserita in un momento particolare e reale del passato: un episodio, un frammento di vita vissuta, laddove i nomi dei personaggi sono pseudonimi, i ruoli non corrispondono. L'unica persona reale è il maresciallo Kesserling che fu comandante delle truppe tedesche di occupazione in Italia dopo l'8 settembre 1943. Anche il generale della storia, Hans Wolf, sarebbe la controfigura del vero generale di nome Karl Wolff che pare sia stato presente in Italia settentrionale e forse anche nella zona del Trentino nel 1943-1944. Sollecitato dai ricordi l'autore ha voluto ridar vita alle cose che ha amato del mondo e alle persone. -
Amore e oro
Mi stringi fino a frantumarmi mi sgretola appena il caldo delle tue mani il tuo palmo tenero stretta impietosa io, stecca di cannella profumo di oriente e sogni nel tuo pugno. (Emily Pigozzi) -
Piccole
Un piccolo libro di poesie dedicato a Giorgio Barberi Squarotti. -
Qui e altrove
Dire ti amo adesso che follia. Ora che il vento mi ha portato via / tutte le foglie. Prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti. -
Rumore di parole
"La poesia di Alfonso Carotenuto tratta i molteplici aspetti dell'esperienza umana (...) con il sapienziale acume di chi ha vissuto in mezzo al guado coinvolgendosi al massimo nelle situazioni, negli avvenimenti di una realtà dinamica, pur mantenendo sempre vigile l'osservazione critica suggerita dai suoi parametri interiori etici e morali; lo provano anche quelle tante poesie dove abbondano l'arguzia e l'ironia insieme ad un disincantato umorismo [...] La poesia di Alfonso Carotenuto è una poesia forte, spesso indagatrice che vuol toccare la verità, quella verità a cui forse nella condizione umana non si arriverà mai..."""" (Laura Cociani)." -
Stelle oltre il mattino
"Mi hanno detto/ che anche le stelle/ nascono e muoiono/ - magari si spaventano/ esplodendo -/ forse sorridono quando parlano di poeti... // Infinito non è parola logica/ per noi è inconcepibile/ neppure pronunciabile/..."""" Prefazione di Walter Ferreri." -
Nonna... raccontami!
Età di lettura: da 6 anni. -
Ascoltando vedo
"Opera prima di una poetessa veneziana dal profondo sentire."""" Prefazione Andreina Corso." -
Cocci di vita
"Poesie delicate, in italiano, di una Berta Mazzi Robbi eccellente e di notevole profondità."""" Prefazione Elisa Zoppei." -
Sentieri di confine
"Un libro di esordio pieno di significati, adatto alla rappresentazione teatrale, corredato di ottima musica del Bellomi e foto della Cerpelloni...""""" -
Il tempo dei giorni dorati
Un libro sui personaggi di Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, un paesino calabrese di notevole interesse, visto dallo scrittore. -
Merenlandia. (Come si faceva la merenda negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta)
Libricino istruttivo di come ci si alimentava da bambini di quegli anni, durante il periodo scolastico... È un piccolo testo con valore storico-nutrizionale. -
I viaggi di Odisseo. Ritorno, conoscenza dell'altro, dell'oltre, della morte
«Il viaggio di Odisseo ripercorso sulla traccia dell'Odissea di Omero, ma anche con l'occhio rivolto all'Odisseo-Ulisse del XXVI canto dell'Inferno di Dante e a tante ""altre Odissee"""" che sono nate fino alla contemporaneità: il tutto fuso in una narrazione in qualche modo unitaria. Insomma un racconto di racconti raccontati, dopo e oltre che dalla voce di Omero, da altre voci e qui ri-raccontati in una sintesi in cui la voce si finge una sola»."" -
Profumo dolciastro di mirtilli
«Fui folgorato, non pronunciai, non sopravvissi: quelli erano gli occhi che amavo! restituiti dall'arcobaleno dell'alba sul mondo, e Sarah era bella come un angelo, come il primo alato delle schiere di Dio di tutti; più bella di ogni creatura avessi mai veduto; più bella della più bella donna ritratta; più bella della più bella donna sognata. Non esisteva essere altrettanto amabile in nessuna città, in nessun anfratto della valle, sopra nessuna riva di fiume o in nessun porto di mare; e se anche fossi salito sul tempio più alto, sulla collina più alta, sulla montagna più alta; se anche fossi arrivato sulla stella più lontana dell'universo più lontano, se anche fossi arrivato ai limiti della creazione, se anche fossi arrivato dove nascono i bagliori verdi, non avrei trovato occhi più belli. Lei era bella come un'anima nel pensiero di Dio, lei era la beltà. La bellezza si desidera, la beltà si ama. Desiderare è superficiale, piacevole ed effimero; amare è cercare, trovarsi, fondere, volare più alto; scendere nel profondo; amare è vivere; amare è vivere con chi si sarebbe voluto sognare. Amare è amare Sarah.»