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Chiusero le porte. Versetti per un diario
È da sempre, nella letteratura o nella vita pubblica, che un fatto di cronaca sia all'origine di un testo letterario e che un testo letterario faccia da testimonianza per un avvenimento all'inizio solo legato alla cronaca. È il caso di queste pagine che, pur restando scritte con la voce della poesia, diventano documento sulla realtà non solo italiana di questi anni: in vicende che pongono interrogativi sulla vita dei singoli come sullo sviluppo democratico della collettività. E investono vertici delle Istituzioni, alla ricerca della verità nella setssa Giustizia. -
Bimba. Romanzo di nuova maternità
Il romanzo ""Bimba"""" è di grande attualità perché la protagonista è costretta a vendere per una forte somma di denaro il suo corpo a una coppia di stranieri che non possono avere figli e partorisce il loro bambino. Ciò comporta per lei eventi drammatici, pieni di pericoli e di angosciosa amarezza. Soltanto il lieto fine darà serenità ai lettori di questa originale e umanissima vicenda."" -
Tecniche articolari osteopatiche di W. G. Sutherland D. O.
Il volume propone la descrizione delle tecniche che riguardano l'insieme delle articolazioni del sistema muscolo-scheletrico; ciascuna tecnica è esposta iniziando dalle foto, accompagnate da un testo semplice, ma nello stesso tempo pragmatico e preciso. Il fine perseguito è soprattutto quello di permettere al professionista osteopata e allo studente di osteopatia un apprendimento e un uso corrente, facile, di un principio e di manovre osteopatiche particolarmente originali ed efficaci, ma abitualmente giudicate difficili. -
Nietzsche politico
Contro il diritto, contro la punizione del delinquente, contro lo Stato: sono le linee portanti del pensiero politico di Friedrich Nietzsche. In questo libro Roberto Escobar analizza la ricostruzione nietzschiana dei concetti fondativi dell'azione politica, rileggendo le tensioni, i nodi tematici e i linguaggi impiegati dal filosofo tedesco alla luce della ""crisi"""" del moderno e valorizzandone le istanze critiche e le interpretazioni oblique tanto nella sfera della filosofia quanto in quella della politica."" -
Storia di capodanno
Questo racconto di Dudincev, pubblicato sulla rivista «Novyi Mir» nel 1960, è la storia di una scoperta scientifica straordinaria che potrebbe cambiare il destino dell'umanità e insieme la storia della lotta di uno scienziato con la morte, ma c'è solo un anno di tempo. C'è anche l'amore per una donna, che spinge alla vita. E l'inquietante presenza di un'enorme civetta che richiama la morte. Allo scoccare della mezzanotte dell'ultimo giorno dell'anno, il destino si compie. E la civetta vola via. -
Quando sei nato non puoi più nasconderti. Viaggio nel popolo sommerso
Collaboratrice di varie testate giornalistiche, tra cui ""l'Unità"""" e """"Diario della settimana"""", Maria Pace Ottieri offre in questo volume una cronaca della vita del popolo sommerso, che ci porta a conoscere un mondo di cui vediamo solo la crosta emersa e sul quale, nel quale, camminiamo ignari: il mondo dei clandestini che entrano da Gorizia, scavalcando la rete che taglia la città, o sbarcano sulle spiagge del sud per risalire la nostra penisola."" -
In treno
"Un giorno, sul marciapiede di una stazione, un uomo di statura media reggeva una borsa molto pesante. Quell'uomo ero io ma la borsa non era mia, era quella di una donna. Non la conoscevo. Sono salito sul treno con lei"""". Così comincia l'avventura del narratore, un uomo che passa il suo tempo alla stazione a guardare partire la gente. In treno si svolge quest'avventura, fra due persone che non sanno che fare di sé, né con gli altri, due disabili dell'amore che finiscono per inciampare in una storia d'amore." -
Il calore
Dieci racconti, nella vena calda e impietosa di Fabrizia Ramondino, scrittrice meridionale, come la Ortese, come la Morante, ma unica nella costruzione di personaggi tutti narrativi, nati dalle loro storie miserande e caparbie, dai loro gesti, dalla velocità della vita. Personaggi del Sud, un Sud a cui non basta più la proverbiale astuzia, l'immaginazione esuberante, la ricchezza comunicativa; un Sud spodestato dai modelli del Nord, da un ritmo non suo, da ragioni non sue; un Sud che è la porta del grande Sud del mondo, senza voce e senza pace. -
Trenta gradi all'ombra
"Trenta gradi all'ombra"""", trenta movimenti narrativi verso l'ombra e sull'ombra: un tema antico, esplorato e reinventato a partire dall'esperienza del bambino che, in un paese assolato del meridione, legge all'ombra di un albero. Scienza fisica dell'ombra e favola si annodano in una prosa che ha il ritmo del racconto ma guarda alla poesia. L'origine della pittura, il mito della caverna, la paura atavica di perdere la propria ombra, il ruolo dell'ombra nell'eclisse lunare e solare, il teatro delle ombre, la favola di Amore e Psiche, la favola di Andersen, le inquietudini di un cartografo celeste, sono alcuni passaggi di un libro scritto in una lingua tersa e liquida, che dell'ombra afferra la materia, il segreto e il sollievo." -
Tenente Bravo
Dopo anni di racconto orale, nasce sulla pagina ""Tenente Bravo"""", ambientato nella Spagna franchista degli anni '50. In una caserma dell'Africa spagnola, una sera viene consegnato un attrezzo consumato e sbilenco: un cavallo da ginnastica che il tenente Bravo ha comprato di terza mano a una vecchia scuola di Ceuta, per allenare le sue reclute. La mattina dopo, davanti alle reclute sull'attenti, il tenente Bravo si appresta a mostrare il salto che i soldati dovranno eseguire. Nel salto più volte ripetuto e fallito, c'è tutta l'ironia con cui Marsé tratta, fra i suoi personaggi, i cosiddetti idealisti, facendoli sbattere il naso contro una realtà più fantastica dei loro sogni astratti. Segue il racconto """"Un'automobile di acciaio inesorabile""""."" -
Lontano da Odile
"Esageriamo. Diciamo che ci fu un tempo, neanche tanto lontano, in cui vivevo con una mosca."""" Non è una metafora. Si tratta di una vera mosca, con la quale bisogna venire a patti, come sempre succede nella convivenza. E quando non ce la fai più, fuggire. Ma fuggire dove? Per esempio in montagna. Purtroppo il narratore non sa sciare. E davanti a lui scende una sciatrice... Il piacere, nei romanzi di Christian Oster, è anche questo: divertirsi alle spalle di un altro, tanto non siamo noi a non sapercela cavare né con una mosca né con una donna, né nell'amore né sugli sci. Ridiamo e voliamo sulla neve, e non siamo certo noi a precipitare a valle." -
Abbandonami
E' il romanzo di un matrimonio impossibile, o lo sguardo che porta Lea su quel personaggio scomodo e straordinario che è Tom. Ma è anche la storia del loro amore. È il ritratto di un personaggio che con ogni suo gesto suscita stupore. Una scrittura comica e rabbiosa, una storia in continuo movimento fra gli eventi minimi della quotidianità e le montagne e vallate che la vita comune crea fra due esseri non comuni. La notte, mentre Lea dorme il 'sonno degli ingiusti', Tom si aggira inquieto per le stanze o le strade. Di giorno, Tom svanisce, ""come se da un momento all'altro un incontro inatteso potesse portarlo via, lontano, in Siberia, in Mongolia e per sempre"""". Alla cronaca della vita con Tom si alterna il ricordo della loro storia d'amore."" -
Luogo
Che cos'è un luogo? Sono luoghi i polpastrelli delle dita o il profumo dei ligustri in fiore? Quale luogo scelgono il ricordo, la scrittura, la gioia o la rivelazione? Questo libro narra, in brevi racconti, gli infiniti luoghi del tempo e dello spazio, dell'immaginazione. Una pigra sedia a sdraio in fondo a un cortile, la vivacità di un mercato di Vienna il sabato mattina, la nascita della filosofia al tavolo di una trattoria greca, l'enigma dell'universo nella voce di un cantore, la cospirazione del caso attraverso l'unica copia di un video pornografico, o Elena di Troia colpita da un raggio di sole e trasfigurata in pura luce. -
Er Ciuanghezzú (ner paese der Gnente)
"Zhuang Zi (o Chuang Zu, come si scriveva una volta, o Ciuanghezzù, come qui romanescamente viene tradotto), è l'intestatario del secondo grande libro del taoismo, che risale a 2500 anni fa. Questo libro porta in sé una filosofia comica, per mostrarci la nostra alienazione quotidiana a tutti i """"si dice"""", """"si fa così"""", """"si deve pensare così"""" - fino a perderci nel mare delle parole astratte, che ci rendono tanto più imbecilli quanto più si crede d'essere sapienti. Per questo tutte le traduzioni di Zhuang Zi redatte in una lingua ufficiale, seriosa e scolastica, hanno già perso per strada i tre quarti del loro bagaglio"""" (Gianni Celati). Ed ecco l'impresa di Morelli: tradurre il libro in una lingua rude e inventiva, nel solco dei vecchi poeti in romanesco." -
Restare sulla montagna
Questa intervista è una testimonianza della vita in Palestina, raccontata da un medico e politico. Barghouthi racconta la sua esperienza di medico internista all'ospedale di Gerusalemme, fino al momento in cui decide di andare di persona a cercare e curare i malati nei campi profughi. Di lì alla militanza politica il passo è breve. Il rapporto con Arafat fino a quando non diventa l'Autorità, i contatti con Hamas, la delusione per il fallimento del programma di pace, la nuova Intifada, e finalmente la speranza che si arrivi a una convivenza pacifica. -
La differenza italiana
Chi furono in Italia i filosofi del Novecento? Negri dà una risposta che potrà suscitare molto stupore, molto scalpore e molto furore. -
Vietato leggere
"Vietato leggere"""" è una raccolta di brevi scritti sull'industria culturale, dal punto di vista di uno scrittore in esilio. """"L'esilio,"""" scrive Ugresic, """"è una condizione letteraria; non solo fornisce una ricca lista di citazioni letterarie, ma è una citazione letteraria"""". Dubravka Ugresic, romanziera e saggista, scrive nella sua introduzione che una delle sue maschere è quella di """"una brontolona dell'Europa dell'Est confusa dalle dinamiche del mercato globale del libro"""", ma il suo tono è leggero, vivace e pungente nel raccontarci i difficili rapporti fra uno scrittore e i suoi mediatori letterari. E ci rivela la strada accidentata che ogni libro deve compiere per cadere nelle mani del lettore." -
Il pontile
Robin Hood e il suo cane Pavarotti si aggirano all'alba per le strade di un quartiere di periferia cercando qualcosa. Zopito Tridella, sindacalista in pensione, non avverte l'odore del gas che ha saturato i locali della Spi-Cgil e preme l'interruttore della luce. Sul litorale, Fiore Tittoni, appena uscito di galera, incontra il Generale e gli taglia la gola. Lillo, enorme vagabondo sempre in cerca di cibo, corre implacabile verso la sua vendetta. L'ispettore Guerrisi attende lo sviluppo degli eventi senza poterli modificare. Un unico tragicomico destino lega le loro vite. Mauro Fabi, scrittore, poeta e giornalista, scrive una storia a metà tra farsa e tragedia, tra poliziesco e poesia. -
Animali e altri attori. Storie di cani, gatti e altri personaggi
In questo curioso volume l'attrice (e autrice) milanese ha raccolto una galleria di ritratti canini, gatteschi e umani che non sfigurano accanto alla famosa signorina Snob e alla popolare sora Cecioni di buona memoria. Sfilano come su un palcoscenico la nobile Camilla, cane di razza che faceva la dolce vita leccando il gelato dalle mani di Luchino Visconti, o il gatto Arturo, intelligente e furbo, un vero ladro gentiluomo. Accanto agli amatissimi animali, Franca Valeri descrive protagonisti di mestieri perduti come le signore della guardiola, l'impresario teatrale misto di furbizia, fiuto e ignoranza, la sartina che tagliava, cuciva e rimediava modelli su misura, e mestieri emergenti come il bancario tirato a lucido e il fido commercialista. -
Un inverno nella foresta
Quattro soldati che hanno disertato l'Armata Rossa, trascorrono nella foresta un inverno terribile, nell'anno 1919. Lungo racconto in cui lo sconforto fisico e morale conta meno dei dialoghi che accompagnano i pochi riti quotidiani o la felicità dei bei momenti: una partita a dadi in cui si vince una presa di tabacco, il bagno nello stagno, l'invenzione di una stufa che scalda la tenda... Benia, Sifra, Pavei e Kyabine sono giovanissimi, ma a loro si unisce Evdokim, un ragazzino ancora più giovane, arruolatosi volontario, la cui presenza illumina i quattro soldati perché sembra il solo a sapere scrivere.