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Vite di pascolanti. Tre racconti
Tre racconti che ruotano intorno alla vita di un gruppo di liceali. Tre storie autonome, dove alcuni personaggi trasmigrano inaspettati da una storia all'altra. Il mondo è quello, timido e assatanato, degli studenti di una città di provincia. Storie di maschi, che 'pascolano' nelle ore notturne per la città, discutendo di filosofia e di sesso, dove le donne sono oggetti di un desiderio spericolato e incredulo, il pensiero una ruminazione mai esausta, il successo e il disastro appesi al filo di una parola, una scrollata di spalle. -
E quel che resta è per te
Scritto a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta, mai pubblicato in Cina eppure diventato subito popolare fra le giovani generazioni cinesi, questo romanzo ha suggerito accostamenti alla letteratura occidentale, come ""Sulla strada"""" di Kerouac, o """"Il giovane Golden"""" di Salinger o perfino i disperati monologhi di Henry Miller: il tono dissacrante e anticonformista, la sincerità delle confessioni, le sbornie, i vagabondaggi, il sesso, la droga... In realtà questo """"Kerouac cinese"""" ha un'ironia tutta sua, attratto com'è dal lato comico dei fenomeni, un'ironia beffarda che si scaglia in eguale misura contro la Cina maoista, la """"nuova"""" Cina del prodigioso sviluppo economico e l'Europa, in cui emigra insieme al suo amico e compagno di vagabondaggi."" -
Una quasi eternità
Una donna racconta quella svolta nella vita di una donna che comincia con la menopausa, un evento che oggi assume un aspetto nuovo: se un tempo annunciava l'inizio della vecchiaia, la fine della vita fertile e amorosa, oggi, con il prolungarsi della vita, rischia di diventare ""un lontano ricordo di gioventù. E finisce per cadere come una mannaia """"nel mezzo del cammin di nostra vita"""". Antonella Moscati è nata a Napoli e vive a Siena. Ha pubblicato in Francia """"Verbali"""". Si occupa di filosofia e lavora per la casa editrice Cronopio."" -
Ritratto di una scrittrice involontaria
Silvana Mauri ha oggi 86 anni. Questo libro non è solo il ritratto emozionante di una scrittrice involontaria, ma è il ritratto di un mondo, anzi di piú mondi, guardati sempre con intelligenza e amore. Nel 1943 l'editore Bompiani la chiama a lavorare con sé e la costringe a tenere un diario: passa cosí davanti ai nostri occhi l'esperienza della guerra vista dalle stanze di una casa editrice, le fughe di Vittorini, gli andirivieni di Antonio Banfi, i corpi fucilati per la strada. E poi, nel corso degli anni, ricordi, lettere, sogni, ritratti e conversazioni, la vicenda d'amore con Ottiero Ottieri, suo marito, l'arrivo in casa editrice di ragazzi promettenti come Umberto Eco, Mario Spagnol o Eric Linder. -
Cortocircuito
Un condominio di una metropoli, in Israele. Una vecchietta solitaria e gentile muore asfissiata dall'incendio del quadro elettrico nella tromba delle scale. Un gatto rosso viene abbandonato. Un giovane arabo dei territori pulisce le scale. Una coppia litiga furiosamente. Le vite dei solitari, patetici residenti del condominio si intrecciano sullo sfondo della triplice guerra, la Guerra del Golfo (siamo nel '91), la guerra interna fra arabi e israeliani, e la guerra quotidiana di ciascuno con la propria esistenza. Nel racconto le voci si alternano, aiutando il lettore a svelare piccoli e grandi misteri di vita comune. Ma a volte infittendo quel mistero dove qualcuno sparisce, qualcuno muore, qualcuno la notte dorme nel rifugio antiaereo. Yehoshua Kenaz affonda il suo sguardo dentro il condominio, ed è come se lo sventrasse sotto i nostri occhi: così, la morte, chissà quanto dolorosa, da cui tutto prende avvio, diventa a poco a poco la chiave per entrare nella vita di questi personaggi. -
Sator arepo eccetera
Omonimi, omofoni e acronimi: in questo libretto originale e divertente, i giochi linguistici del grande scrittore e semiologo. Un divertissement di Eco, che ha modificato radicalmente il senso dell'opera dantesca fino a portarlo all'opposto dell'originale. -
Che cos'è un dispositivo?
Il mondo in cui viviamo si presenta come una grande proliferazione e accumulazione di dspositivi, al punto che non vi è oggi un solo istante della vita degli individui che non sia modellato, controllato o contaminato da un qualche dispositivo. Alla radice di ogni dispositivo - dal cellulare alla televisione, dal PC all'automobile - sta, infatti, un desiderio di felicità e la cattura di questo desiderio costituisce la potenza specifica del dispositivo. -
Tigre adorata
Un incontro, un ricordo, un'avventura. La narratrice incontra un'amica che non vede da vent'anni, Annalisa. ""Da ragazza era stata uno splendore. Uno splendido ragazzo, direi"""". L'incontro è in un caffè di Roma, ma il caffè si protrae in merenda, e poi in cena e la serata continua, mentre le parole ricostruiscono una vita e una seduzione ambigua e sottile, un po' come Otello conquistava Desdemona: col racconto delle sue avventure. Annalisa racconta le sue avventure amorose, le sue conquiste, crudeli, accanite, appassionate. In particolare una conquista, femminile, che Annalisa conduce fino al suo esaurimento, fino al momento in cui, come il don Giovanni di Kierkegaard, """"non ha più niente da insegnarle""""."" -
Tutto il male vien per cuocere
"Parla come mangi,"""" si dice. Ma come mangi? Questo libro di cucina parte dai nostri vizi e li traduce in ricette facili ma insolite. Ogni vizio, legato a una serie di spunti gastronomici, è commentato da uno scrittore e illustrato da Jean Blanchaert. Un libro che soddisfa gli esperti di cucina, ma anche gli inesperti appassionati; si è scelta la strada della semplicità: descrizioni chiare e dettagliate, tempi, fasi di preparazione e intensità del calore indicati con precisione. Ognuna delle 130 ricette evita l'accumulo degli ingredienti e i procedimenti complessi, e anche la cabala dei pesi è regolata da cucchiaio, cucchiaino, bicchiere e tazza." -
Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile
Una quarantina di voci in ordine alfabetico che procedono dalla voce ""Anima"""" alla voce """"Vita"""" rivelando, voce per voce, le insidie nascoste nella parola, non solo e non sempre nei confronti della donna, ma anche di altre creature che il linguaggio tende a squalificare."" -
La Pelusa
Il protagonista di questo breve romanzo ha la fobia per la polvere. Per lui la decadenza si manifesta in quel leggero e insidioso pulviscolo che si deposita su ogni cosa a sua insaputa. Così passa il suo tempo a combatterla con accanimento e sapienza, obbligando la moglie a fare altrettanto. Ma la polvere si può combattere, non si può vincere e il narratore, di mestiere bibliotecario, cerca sfogo alla propria sconfitta in un epistolario fatto di messaggi che il computer gli rimanda sempre indietro. E questo fino al giorno in cui Adrián Bravi si presenta in biblioteca e rivela la stessa mania. Esiste dunque un'anima sorella? -
Il gioco della sera. Conversazione con James Joyce
In un pomeriggio del 1930 a Parigi, il giovane Hoffmeister incontra Joyce per chiedergli di tradurre il testo di ""Anna Livia Plurabelle"""" in ceco. Joyce risponde... Una testimonianza unica sulla letteratura e sull'opera di Joyce, con quattro ritratti del romanziere irlandese disegnati a penna dall'autore."" -
Ospiti ingrati. Come convivere con gli animali sinantropici
Le nostre case, il cielo sopra di noi, il mare in cui ci bagnamo, sono stati occupati da popolazioni che non rispettano le leggi, non chiedono permesso di soggiorno, dipendono da noi e la fanno da padroni. Sono i nostri ""ospiti ingrati"""", gli animali sinantropici, quelli che senza essere mai diventati domestici, vivono con noi. Un fenomeno antico, ingigantito e moltipllcato dai nuovi cambiamenti climatici. E così i nostri tetti sono infestati da piccioni e gabbiani, le nostre spiagge da meduse, i nostri asili dai pidocchi, e insomma, un po' per volta, non riusciremo più a sentirci a casa: gli ospiti ingrati ce l'avranno resa estranea e impraticabile. Che cosa fare? Come difenderci da loro? Come imparare a convivere con la terra, il clima, la fauna e la flora che ci siamo creati? Questo libro presenta i nostri ospiti con il tono piacevole del racconto e gli strumenti della scienza, facendoli conoscere in modo da non essere più succubi, ma divertiti abitanti di una terra in cui tutto si mescola, tutto degenera, tutto ci stupisce."" -
Sette racconti impossibili
Un narratore intrappolato nella storia che sta raccontando, di cui scopre di essere parte; una casa costruita alla rovescia, sottoterra, in un universo ""impossibile"""" privo di gravità; un inesistente autore irlandese del XIX secolo che entra nelle storie letterarie grazie all'invenzione di un oscuro professore; un narratore che incontra nella Londra contemporanea lo scrittore Max Beerbohm, morto nel 1956, e incrocia le vicende di un suo straordinario racconto: nei """"Sette racconti impossibili"""" di Javier Argüello, realtà e irrealtà scivolano insidiosamente l'una nell'altra. Quali sono le strade che portano a questi disordini del reale, a queste singolari espansioni del possibile?"" -
La moglie di Joza
Una giovane dottoressa di Brno sfugge alla Gestapo, nella Cecoslovacchia in guerra, rifugiandosi in un minuscolo villaggio montano, Zelary. Per nascondersi, è costretta a sposare lo ""scemo"""" del villaggio, Joza. Comincia così per lei una vita impensabilmente nuova. Dalla città, la professione, gli amici, l'amante, i colleghi, si trova catapultata in una casupola dal pavimento di argilla, con un povero falegname per marito, in un paese ostile e incomprensibile. Ma a poco a poco le cose cambiano, il paese si anima, mentre fra lei e il marito si crea un rapporto d'amore silenzioso e fortissimo. Kvéta Legàtovà ha scritto questo rornanzo, sviluppando uno dei racconti della sua raccolta """"Zelary"""" che ha vinto nel 2002 il Premio Nazionale di letteratura. Ne è stato tratto un film che ha avuto un grandissimo successo. Il romanzo è diventato un best seller ed è stato tradotto in molte lingue."" -
Contropiede. Breve discorso sopra il metodo del calcio
Un breve discorso sullo sport più praticato al mondo, che dimostra l'esistenza di un rapporto diretto tra i metodi di gioco - a uomo e a zona - e i sistemi produttivi che hanno caratterizzato il Novecento. Con un'acuta riflessione sulla vittoria dell'Italia ai Mondiali di Germania 2006. -
Stevenson sotto le palme
Alberto Manguel costruisce una novella intorno agli ultimi giorni di Robert Louis Stevenson nell'isola di Samoa. In un caldo crepuscolo, il grande scrittore scozzese incontra una sera un predicatore di Edimburgo, straniero come lui. Poco dopo, Stevenson è turbato dalla bellezza di una ragazza del luogo, che sarà poi violentata e uccisa. Il cappello di Stevenson viene trovato accanto al corpo. Il passato riaffiora e si confronta con la rigida religiosità del predicatore. Chi è il misterioso Hyde che si nasconde dietro al nuovo dottor Jekyll? Il predicatore Baker o Stevenson stesso? O un doppio che mescola all'austera cultura scozzese la radiosa natura tropicale? I piani del racconto si sovrappongono, intrecciando finzione e realtà, la forza della natura e la fragilità della salute, i sogni e il delitto. All'inizio del racconto, Stevenson, come Sant'Agostino, ringrazia Dio di non averlo reso responsabile dei propri sogni. -
«Quando Kafka mi venne incontro...». Ricordi di Franz Kafka
"Era alto e snello, aveva la pelle scura e camminava a grandi falcate, tanto che pensai dovesse essere un indiano mezzo sangue, e non un europeo. Oscillava un poco, ma si manteneva sempre eretto, lasciando pendere il capo leggermente di lato, come un solitario, sempre in ascolto di qualcosa. Non era propriamente un modo di origliare, c'era anche un che di molto amabile in quell'atteggiamento; vorrei definirlo come il segno più evidente di un bisogno di rapporti, come voler dire: """"Io da solo non sono nulla, sono qualcosa solo in rapporto al mondo esterno"""". Cosi Dora Diamant, ultima compagna della vita di Kafka, ricorda lo scrittore de """"La metamorfosi"""". E alla sua testimonianza si uniscono compagni di scuola e amici, dalle cui attente osservazioni emerge un inedito ritratto dello scrittore, non l'autore introverso e ombroso ma un giovane ebreo nella Praga del primo Novecento. L'infanzia, la vita famigliare, gli incontri delineano l'emergere del genio di colui che ha cifrato il mondo di una generazione riuscendo a dire, come in sogno, tutto ciò che di un'epoca doveva essere detto. Con diciannove fotografie e un disegno." -
Ali di babbo
Nella smagliante Sardegna di Milena Agus, madame (così chiamata perché forse un giorno andrà in Francia) possiede un terreno sul mare assediato dagli speculatori. Ma madame, che è povera, non vende, e così facendo blocca i possibili affari delle famiglie vicine. Eppure i vicini non possono fare a meno di amarla, per la sua generosità e la sua candida resistenza. Questa storia, raccontata da una vicina quattordicenne, è comica e truculenta, fiabesca e vera. È anche la storia del nonno della narratrice, figura potente e silenziosa, il maggior alleato di madame. Ed è la storia di amori che vanno un po' storti e dei sacrifici propiziatori per farli stare in piedi. Madame crede nella magia e la distribuisce in modi personali e approssimativi allo scopo di rendere la gente più felice, perché ""senza la magia la vita è solo un grande spavento""""."" -
Taccuino tedesco 1954-2004
La Germania secondo Fabrizia Ramondino ovvero diario di un ""viaggio esteriore e interiore"""", scandito dal ritmo di una meditazione poetica: nelle pagine di questo taccuino, l'autrice narra di sé e della sua lunga frequentazione delle """"terre tedesche"""", ricostruendo, dal dopoguerra sino a oggi, l'instabile profilo di un Paese segnato dai traumi e dalle crisi ripetute del Novecento. Immagini di città - Heidelberg, Francoforte, Monaco, Wuppertal, Weimar, Berlino - si intrecciano a riflessioni sulla Storia e sulla cultura tedesca, sollecitando via via, accanto alla memoria del passato, un tentativo di decifrare gli scenari del presente scaturiti dalla svolta del 1989. Ne deriva un singolare itinerario attraverso lo spazio e il tempo, che è insieme un bilancio di vita e di scrittura: l'esperienza del viaggio coinvolge di rimando la nozione delle origini e il rapporto con Napoli, """"città balia"""" più che """"madre"""", oggetto di un amore difficile e radice di un senso irrimediabilmente precario dello star di casa e nel mondo. Accompagnano il testo tre lettere inedite di Gesualdo Bufalino, Anna Maria Ortese e Karsten Witte riferite alla prima versione del Taccuino tedesco (La Tartaruga, 1987).""