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Nedelia nello spazio. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 6 anni. -
Dieci vite in una. Romanzo ispirato alla vita di una ballerina del Crazy Horse
"Dieci vite in una"""" è il racconto in prima persona di una vita vera, vestita con un abito di finzione letteraria che non ne stravolge però il senso più autentico, ma lo svela ed esalta: un io narrante che prende per mano il lettore e lo porta nella nostra storia collettiva, dagli anni della seconda guerra mondiale fino a oggi, fino a un presente che talvolta facciamo fatica a riconoscere e che chissà quanto ci appartiene. Si ricapitolano così i luoghi e i momenti della contemporaneità attraverso una vicenda unica e singolare, che ci fa sorridere, riflettere, sperare e commuovere - come tutte quelle che meritano di essere raccontate. In fondo nella protagonista di queste pagine si muovono i sogni di ognuno di noi, che davvero non basterebbero dieci vite per raccontarli tutti, ma già avercene una è un buon punto di partenza." -
Quante storie
Desideri, scelte, occasioni, coincidenze, passioni, devianze, prove, tutto ciò che concorre a dare forma a dei destini si materializza agli occhi dell'autore, veicolato dal problema pratico di casi clinici da risolvere. Sollecitati dal suo interesse sincero, i pazienti svelano qualcosa di se stessi illuminando le dinamiche dei traumi subiti: dal malavitoso generoso all'ex fanciulla ebrea trucidata a Ravensbruck, dalla sacerdotessa egizia allo scienziato pazzo, dal feticista delirante al medico eremita, dalla salutista fondamentalista al conte nostalgico, dalla giovane invalida coraggiosa all'eroe di guerra geniale, tutti insieme, e altri ancora, contribuiscono a comporre le tessere, ognuna unica e diversa dalle altre, del mosaico dell'umanità. È invitato a far parte del gruppo anche l'indimenticabile compagno di vita Teodoro il bassotto. -
Il molino della torre e altri racconti. Tra Novecento e nuovo millennio
Il Molino della Torre e altri racconti è solo in parte un memoir sul ramo materno dell'autrice: i Seghesio-Brizio di Acqui Terme. La poliedrica scrittrice torinese con questo libro si inserisce a pieno titolo nel nuovo filone editoriale che fonde letteratura e cronaca, romanzo e saggio, storia e racconto. -
Due rabbini veneziani del XVII e XVIII SECOLO. Simone Luzzato (1583-1663) e Simone Calimani (1699-1784)
Il mondo veneziano e il mondo ebraico sono due realtà intrise di leggendaria magia e non c'è da stupirsi che si confondano in due testi esemplari scritti da due illustri rabbini, Simone Luzzatto (del XVII secolo), autore del Discorso circa lo stato degli Hebrei et in particolar dimoranti nell'inclita città di Venezia, e Simone Calimani (secolo XVIII), autore di Esame o sia Catechismo ad un giovane israelita istruito nella sua religione. Entrambi ebrei e veneziani, sono sia esponenti della tradizione religiosa più rigorosa sia aperti alle esigenze della modernità. A distanza di secoli il loro insegnamento si rivela di un'attualità magistrale. -
Sonetti ebraici. Trenta poesie fuciniane sulla comunità ebraica di Pisa e dintorni
«È dai genitori Giorgio Nissim e Myriam Plotkin che l'autore raccoglie i temi-guida presenti in questo libro: l'identità ebraica, i ricordi d'infanzia, lo spirito antifascista e di libertà. E l'amore - tramite il padre - per Renato Fucini... Sono cartoline di una Pisa forse dimenticata quelle che Piero Nissim ci regala con i suoi sonetti in un vernacolo addolcito, un po' per essere capito quasi da tutti e un po' per non spaventare i bambini, come fanno anche certi nonni o vecchi zii che raccontano ai nipotini, accanto al camino, storie vere sotto forma di favola. Piero Nissim riesce a portarci a certe funzioni in Sinagoga che ci affascinano e ci commuovono, di qualunque religione siamo o anche se non ne seguiamo nessuna. Non fa proseliti, non vuole convertire nessuno: racconta e basta. Le sue ""favole"""" ci trasportano in mondi e atmosfere che, in fondo, fanno parte di ognuno di noi»."" -
All'arco di Tito. Un ambasciatore d'Israele nel Belpaese
Questo libro raccoglie le riflessioni dell'ambasciatore di Israele in Italia durante il proprio mandato (2019-2022): un diario di bordo che testimonia non solo le numerose attiività della sede diplomatica dello Stato ebraico nella nostra penisola, ma anche la prospettiva di un uomo di cultura e di profonda sensibilità. -
Una ferita italiana? 9 ottobre 1982: attentato alla Sinagoga di Roma. Nuova ediz.
Prefazione di Alberto Cavaglion. -
Salomone Iona E Jona Cclava. Imprenditori ebrei nel Monferrato dei Gonzaga
Nella fase di espansione economica che il ducato di Monferrato vive dopo le guerre di successione seicentesche, singolarmente incisiva risulta l'operaticità dei banchieri ebrei Salomone Iona e Jona Clava, che sostengono e orientanola ripresa mediante un innovativo e multiforme attivismo impenditoriale. -
Dall'inizio alla fine. Cinquant'anni della mia vita sulle tavole della Gran Guardia
Giuseppe Pancaccini a Livorno lo conoscono tutti. Ma anche fuori della città dei Quattro Mori il suo nome non cade certo nel vuoto. Per tutti è la firma e il volto più noto del teatro vernacolare labronico. Prefazione di Dario Bellantini. -
Lo catanne di due accallà. Ebrei livornesi a Roma in una giudiata seicentesca
Questo volume presenta per la prima volta l’edizione commentata di un’anonima giudiata di fine Seicento, corredata da un’introduzione storica e linguistica. Il testo, intitolato Lo catanne di due accallà, ovvero Ceccone aquilano e Pedrolino milanese compagni fedeli e istoriari spiantati, offre un interessante spaccato della produzione teatrale tipica della Roma barocca. A differenza degli intermezzi della Commedia umanistica e della Commedia dell’Arte in cui compaiono occasionalmente i personaggi ebrei, le giudiate sono caratterizzate da uno schema fisso: il protagonista della vicenda è sempre un Giudio che viene punito o ucciso dai personaggi cristiani. Lo catanne di due accallà mette in scena, invece, una diversa dinamica simbolica che testimonia una conoscenza più approfondita della vita del ghetto e fa ipotizzare, se non una paternità ebraica del testo, almeno una frequentazione dell’autore con gli ebrei romani e forse una collaborazione attoriale. -
Le meravigliose avventure di Shmuel-Abe Abervo
Tutti i bambini, prima di nascere, sono piccoli angeli che vivono in paradiso; poi, al momento designato per la nascita, ognuno di loro viene accompagnato alla frontiera del paradiso da un angelo appositamente addetto a questo compito, che gli taglia le ali e gli dà un buffetto sul naso, con il quale gli fa dimenticare tutto ciò che ha vissuto e imparato fino a quel momento... -
Cinque diari americani (1928-1935)
Giuseppe Antonio Borgese muore a Fiesole il 4 dicembre 1952; i suoi documenti manoscritti furono donati dalla moglie Elisabeth Mann alla Biblioteca della Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Firenze, dove aveva studiato e si era laureato. Vi si conservano 15 diari, che il 24 marzo 1960 vennero sigillati alla presenza della donatrice con l'avvertenza che non venissero aperti prima del 1979. Se ne presenta adesso l'edizione critica dei primi cinque (1928-1935) per le cure di Maria Grazia Macconi, con un saggio di Gandolfo Librizzi, ed una nota di Luciano Canfora. -
Vincent a Theo. Van Gogh in parole e colori
Alessandro Rovetta (1956) è professore associato di Storia della critica d'arte presso l'Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Storia dell'architettura, e consulente scientifico della Pinacoteca Ambrosiana. Le sue ricerche sono rivolte all'iconografia urbana medioevale, alla trattatistica e all'architettura rinascimentale, alla letteratura artistica in età moderna e contemporanea. Un tentativo di immedesimazione nel percorso umano di Vincent Van Gogh, trascorrendo dall'intenso carteggio col fratello Theo alle sue tele, così cariche di colore e di anelito al vero. La scelta e la comparazione dei testi e dei dipinti è solo suggestiva di un incontro personale che si distende, leggendo e osservando, nel folgorante accadimento espressivo di uno dei più grandi interpreti della modernità. -
Errare è umano. Letture di filosofia
Letture da Parmenide, Gorgia, Platone, Aristotele, Agostino, Erasmo, Lutero, Bacone, Descartes, Heidegger, Popper, Arendt, Kuhn. -
Finito infinito. Letture di filosofia
Com'è che noi, esseri finiti, siamo ""capaci"""" dell'infinito? Un percorso fatto di tentativi, di suggerimenti, di ipotesi e di verifiche sul tema """"finito infinito"""", il cui punto focale è quello di considerare i due termini non più come termini da poter (o non poter) connettere, ma come un unico fenomeno: una sorta di endiadi del pensiero, così come si fa riconoscere nell'esperienza. Un avvio di ricerca attraverso i testi di Tommaso d'Aquino, Cusano, Bruno, Descartes, Pascal, Kant, Hegel, Leopardi, Nietzsche, Peirce, Russell, Wittgenstein, Heidegger. In questa nuova edizione la formula è quella di un percorso dialogico attraverso alcune posizioni di pensiero che si sono rivelate paradigmatiche nella nostra cultura. Due novità: un dialogo con Enrico Berti (Università di Padova), uno dei massimi antichisti italiani e tra i più accreditati studiosi di Aristotele a livello mondiale, e il contributo dello storico dell'arte Alessandro Rovetta (Università Cattolica di Milano), per un percorso attraverso alcuni dei capolavori di Michelangelo Buonarroti, in cui si evidenzia un rapporto stringente tra il finito, il non-finito e l'infinito."" -
La regia teatrale. Specchio delle brame della modernità
Quello del regista - prima di essere un'arte - è forse solo un nuovo mestiere, articolazione dell'industria dello spettacolo in via di formazione nel corso dell'Ottocento, soprattutto a Parigi, capitale europea del teatro? Il convegno sulla regia del 2006 - organizzato dal Dams dell'Università di Torino -, di cui questo volume propone gli atti, ha voluto indagare, in un'ampia prospettiva internazionale e tenendo presente una molteplicità d'inedite articolazioni storiografiche, di approcci di studi e di metodologie operative, la complessità di un fenomeno che, sempre più, si avverte capitale non solo per la definizione di settoriali categorie della scena novecentesca, ma anche per la genesi dello spettacolo moderno nella sua generalità. Interventi di: Giovanna Zanlonghi, Cristina Grazioli, Elena Randi, Franco Perrelli, Jean Chothia, Claudio Longhi, Paolo Gallarati, Armando Petrini, Roberta Gandolfi, Franco Ruffini, Mirella Schino, Bent Holm, Sven Heed, Jorge Silva Melo. -
La parola accesa. Una mappa di letture
Nuova edizione ampliata con un'intervista di Rondoni a Roberto Benigni su Dante. Un percorso di letture poetiche (da san Francesco, Dante, Petrarca, passando per Leopardi, Pascoli, Ungaretti, Montale, fino a Baudelaire, Rimbaud, Eliot, Luzi), guidato da un poeta, per scoprire il linguaggio della poesia. Una lettura antiaccademica che fa gustare la poesia come linguaggio dell'anima. Le parole della poesia e della letteratura non sono parole di una lingua diversa, per iniziati o per abitanti di un iperuranico pianeta, ma sono le nostre parole di sempre 'accese' da una tensione nuova. L'arte mette a fuoco la vita. -
Giacosa e le seduzioni della scena. Fra teatro e opera lirica
Gli atti di un convegno di studi promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della morte di Giuseppe Giacosa(1906), tenutosi a Ivrea, presso il Liceo Classico ""Carlo Botta"""", l'11 e 12 maggio 2007. Giuseppe Giacosa è un importante e versatile professionista della scena di fine Ottocento,presente sia a livello di sperimentazione teatrale, sia sul piano dell'opera lirica, come librettista privilegiato di Giacomo Puccini. Almeno un paio di suoi testi (Tristi amori e Come le foglie) sono autentici capolavori, degni di reggere il confronto con la grande drammaturgia europea di Ibsen, Strindberg, Cechov, sebbene la duplice trascuratezza degli italianisti e degli storici del teatro abbia finora impedito di assicurare a Giacosa la visibilità cui avrebbe diritto. La pubblicazione è stata promossa dal DAMS di Torino che aveva già sostenuto, nel 1998, una messinscena assai suggestiva di Tristi amori, per la regia di Walter Malosti. Il volume, curato da Roberto Alonge, contiene un'Appendice dal titolo: """"La suggestione scenica e una polemica con Giovanni Pozza""""."" -
Il familiare e l'estraneo
È il destino delle cose non poter vivere se non nella familiarità che nasce, diviene e finisce. Un'analisi del ""familiare"""" e dell'""""estraneo"""" come forme e come situazioni della vita. Due figure centrali dell'essere e dell'esistere nelle loro correlazioni di costituzione e nelle loro variazioni di interpretazione e di senso. L'estraneo che diventa familiare, il familiare che diventa o ridiventa estraneo.""