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Pensavamo fosse un gioco. Voci di guerra a Bologna
Chi ha vissuto la guerra ""non ottiene mai il foglio del congedo"""". I protagonisti di un evento così pregnante hanno spesso bisogno di colorare con le parole i fatti vissuti. Le narrazioni, raccolte con interviste, memorie, diari e lettere, sono risultate a volte molto eterogenee anche a causa delle differenze di età, sesso, situazione familiare. Per rendere possibile il confronto tra i diversi racconti, il materiale è stato suddiviso in specifiche aree: le esperienze dei giovani e dei bambini, la scuola, la Shoah, i tedeschi, esodi e controesodi degli sfollati... A chi legge resteranno in mente le esperienze dei bambini, le strategie delle donne, le paure e le angosce dei bombardamenti e dei rastrellamenti, la dura battaglia contro la fame, i rapporti con gli occupanti tedeschi, il sollievo, la gioia, le speranze e l'entusiasmo profuso nel duro periodo del dopoguerra."" -
De' fiomm a mareina. Poesie in dialetto di Novafeltria
Le poesie di questa raccolta coprono l'arco di un ventennio e sono presentate in ordine cronologico; un primo gruppo è in versi liberi, un secondo utilizza la forma tradizionale del sonetto. Il dialetto utilizzato appartiene linguisticamente alla fascia montana del dialetto riminese. Le narrazioni e le riflessioni contenute nelle poesie, pur attingendo all'autobiografia, sono in costante dialogo con una precisa comunità di riferimento: il paese di Novafeltria e l'intera vallata del fiume Marecchia, così come le successive località di emigrazione, Rimini e, infine, Milano. In più poesie, la voce che parla supera i confini individuali e si fa indistinta, assumendo altre identità, diventa ""vox populi"""", pasquinata vivace di una non spenta passione civile."" -
Spiagge di lusso. Antisemitismo e razzismo in camicia nera nel territorio riminese
Una legge promulgata nel dicembre del '37 definisce ""lesiva del prestigio di razza"""" la relazione tra italiani e """"sudditi"""" delle colonie africane. Nel giro di un anno, il Governo fascista delibera pure che i cittadini ebrei non appartengono alla razza italiana. La mala pianta del pregiudizio razziale e della pretesa superiorità """"ariana"""", si diffonde a macchia d'olio nel Paese e si radica anche in territorio riminese, mettendo a dura prova la vocazione cosmopolita della riviera. I provvedimenti razzisti sconvolgono l'esistenza dei residenti italiani e stranieri di religione ebraica e di correligionari in cerca di un rifugio dalla persecuzione, braccati fino all'ultimo giorno con singolare accanimento dalle autorità e dalle forze di polizia negli anni di per sé drammatici della guerra. All'epoca le località balneari, come pure quelle montane e termali, erano inserite in una graduatoria di qualità, al fine di escludere dalle sedi definite di lusso i clienti di religione ebraica, soggetti comunque a limitazioni e al rilascio di appositi permessi."" -
Ricerche storiche. Rivista semestrale di Istoreco - Istituto per la storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea della Provincia di Reggio Emilia (2022). Vol. 132
RS-Ricerche Storiche è la rivista di Istoreco (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia) e nasce nel 1967, due anni dopo l’Istituto stesso. Da allora ha proseguito regolarmente la sua pubblicazione, giungendo al numero 132 e saluterà nel 2022 il cinquantacinquesimo anno di edizione. La rivista che è stata diretta negli anni da figure significative della politica e della cultura reggiana (fra gli altri Giannino Degani, Salvatore Fangareggi, Ettore Borghi) è uno dei punti di comunicazione più efficaci delle iniziative dell’Istituto e rappresenta un punto di riferimento nel dibattito storiografico e memoriale non solo in provincia di Reggio Emilia ma a livello nazionale, anche per l’appartenenza di Istoreco alla rete nazionale degli Istituti storici della resistenza e della società contemporanea che fa capo all’Istituto Parri di Milano. Dopo una recente riorganizzazione nella veste grafica RS-Ricerche Storiche ospita nelle sue sezioni (Ricerche, Interviste, Memorie e biografie) contributi provenienti da ricerche originali, testimonianze di protagonisti ed esperienze condotte nei settori dell’archivistica e della didattica della storia. Grande attenzione è riservata agli apparati iconografici (in buona parte inediti per ogni numero), alla produzione cinematografica a tematica storica e a interventi caratterizzati da forti legami con il territorio reggiano ed emiliano. -
Immagina la grammatica. Per studenti di italiano L2. Livello A1-B2
"Immagina la grammatica"""" è uno strumento pensato per coloro che studiano italiano come seconda lingua. Il volume si articola in schede grammaticali, nate dall'esperienza dell'Autrice per aiutare - anche attraverso immagini, colori e una buona dose di ironia - gli studenti a superare le difficoltà nell'apprendere alcuni meccanismi del funzionamento della lingua italiana." -
Giacomina. Dalla Resistenza alla diretta online
Giacomina Castagnetti, nata a Roncolo di Quattro Castella (RE) l'11 novembre 1925, è intervenuta come testimone a numerose iniziative organizzate da Istoreco Reggio Emilia in Italia e in Germania a partire dagli anni Novanta. Il suo racconto di bambina cresciuta durante il regime fascista, di partigiana, di attivista UDI e di sindacalista ha sempre saputo emozionare le persone in ascolto, entrando in contatto con chiunque, a prescindere dai diversi contesti, dall'età e dall'idealità di ognuno. Così è nato questo libro. Il perché - come è giusto che sia - ve lo dice Giacomina: «Sfido tutti gli storici a mettere nei loro libri le emozioni che abbiamo vissuto durante quei terribili anni di guerra, di dittatura, di miseria nera. Può esserci una penna più fine o più grossa, ma non ci arriveranno nemmeno vicini. Ed è per questo che io ho deciso di raccontare». -
Scilicet. La donna non esiste
Scilicet esce puntualmente in occasione di ogni Congresso dell'Associazione Mondiale di Psicoanalisi, fin dal 2006. Questo è il nono volume della serie. In linea con il format in videoconferenza di questa edizione congressuale 2022, dal titolo Grande Conversazione Virtuale Internazionale, La donna non esiste, ha adottato in primis la modalità e-book, ma per la pubblicazione in italiano vi è pure la versione in cartaceo. Nel suo testo introduttivo Christiane Alberti, Direttrice della Grande Conversazione, scrive: ""Un vento si è alzato. Dappertutto sorgono voci di donne, rompendo un silenzio che viene da lontano. Rivendicano legittimamente il loro desiderio di uguaglianza e di libertà, denunciano le ingiustizie sessiste e le violenze contro le donne. La psicoanalisi gioca la sua partita in questo movimento. [...] Che ci siano delle donne e non La donna, non significa che la loro esistenza preceda la loro essenza, ma che essa fa a meno della della essenza della femminilità, secondo la formula di J.-.A. Miller."" -
Ugo Bellocchi promotore culturale del secondo Novecento
Atti della Giornata di Studio - Reggio Emilia, 13 marzo 2021. In una Reggio che rinasce, strutturalmente e culturalmente, dopo le rovine della Seconda guerra mondiale; che accoglie proposte da fuori e contemporaneamente rafforza la propria identità, perni di questo rinnovamento sono alcuni personaggi chiave. Uno di questi è Ugo Bellocchi, giornalista, storico, bibliotecario, animatore di associazioni culturali e fondatore di nuove realtà aggregative, poeta ed amico di artisti. A lui, promotore culturale del secondo Novecento, il Comune di Reggio, assieme ad Ordine dei Giornalisti, Istoreco, Deputazione di Storia Patria e Famiglia, ha dedicato un Convegno. Dagli Atti emerge la figura di un ricercatore tenace, di un uomo di larghe vedute con intuizioni preveggenti, solidamente piantato nel ""popol giòst"""" della sua città e contemporaneamente curioso del mondo intero."" -
Storie del Partito comunista
Atti del seminario organizzato da Istoreco il 13 febbraio 2021 in occasione del centenario del Partito comunista italiano. -
Bonviaz. Cronache famigliari dalla Rimini del dopoguerra
Dalla nota introduttiva di Piero Meldini: Detti, proverbi, sentenze, motti, facezie, epiteti, frasi fatte. Non di rado, col passare degli anni, il progressivo abbandono dell'uso ha portato a smarrirne il significato. Chi diceva così? E quando? E perché? Non ce lo ricordiamo più. Bonviàz, che fa seguito al felicissimo esordio di Armidiè, intende proprio restituire un contesto ai modi di dire che Grazia Nardi ha ascoltato quand'era bambina e archiviato nella sua memoria. Il contesto è quello, concreto e peculiare, di una famiglia dialettofona di modesta condizione che negli anni Cinquanta e Sessanta abitava nel centro storico di Rimini, e sto parlando, ovviamente, della sua famiglia. Ripercorriamo così le precise circostanze in cui si usava questo o quel detto, e da quale membro della famiglia di preferenza, e con quali intenzioni e sfumature. Questo è un libro di voci: le voci degli uomini e delle donne, le voci del mercato e dei mestieri, le voci delle strade e le voci della casa: la voce della nonna, quella del padre, ma innanzi tutto la voce della madre Elsa, la persona con la quale Grazia ha avuto e conserva un legame assolutamente speciale e che è in qualche modo la coautrice, oltre che la dedicataria, dei suoi libri. Sono le voci di quanti (ed erano la grande maggioranza dei riminesi) parlavano in dialetto. Leggendo Bonviaz sentiamo risuonare ancora queste voci, ciascuna col proprio timbro, la propria inflessione, la propria cadenza, quella che noi riminesi chiamiamo gnorgnia. -
Se ci fosse un po' di silenzio. Sguardi felliniani
Federico Fellini fa dire a un personaggio dei suoi film: ""Se soltanto ci fosse un po' di silenzio, forse qualcosa potremmo capire"""". Accogliendo il suo suggerimento sono narrati, in questo libro, drammi e commedie degli abitanti odierni della sua città. Gli avvenimenti, visti con uno sguardo leggero e ironico, riguardano le persone, che si incontrano nelle strade, nei bar o durante gli eventi pubblici. Le piccole storie s'intrecciano e fanno emergere l'immaginario di una comunità fatto di umorismo e poesia: una specie di guida alternativa e sognante. Perché, come direbbe Italo Calvino, """"per vedere una città non basta tenere gli occhi aperti"""". Il vero problema consiste, semmai, nel riuscire a riconoscere l'incantamento nascosto e a permettere che si esprima."" -
Pezzi di sale
Leggendo Pezzi di sale si parte per un incerto viaggio attraverso le acque del Mediterraneo, fra ricordi di rotte emozionanti, ancoraggi antichi e ormeggi inconsueti... -
La corsa più bella del mondo. La Mille Miglia in Romagna
Le vicende dei piloti romagnoli impegnati nella Mille Miglia. Tre decenni di gare da Brescia a Roma e ritorno, passando per Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, fra imprese leggendarie e tragedie mai dimenticate. Sullo sfondo una Romagna arretrata, provinciale, ma divorata dalla passione per il motore e desiderosa di prendere parte (o quantomeno assistere) alla corsa più bella del mondo. -
Ricerche storiche. Rivista semestrale di Istoreco - Istituto per la storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea della Provincia di Reggio Emilia. Vol. 135
In questo numero: Reggio 26 luglio 1943 I «Quarantacinque giorni». Da Ricerche Storiche, n.1, 1967 A. Ferraboschi-“L’Apostolo degli asili”. Pietro Manodori e la nascita della scuola d’infanzia M. Bellelli, Arturo Bertoldi-Bruno.Bruno Fortichiari. L’uomo e il politico C. Pellacani-Osvaldo Piacentini a cent’anni dalla nascita. Esperienze urbanistiche, impegno politico e religioso T. Fontanesi-Le battaglie di una donna per le donne. Ricordo di Lidia Greci N. Giberti-Per ricordare Matteo Incerti a cura di E. Fiaccadori-“Quel maledetto tavolino di Villa Cucchi” A. Incerti-“Buco nero”. Fabbrico 1921: lo squadrismo fascista, gli Arditi del popolo e Umberto Degoli L. Torri-Reggiane. Parco Innovazione. Tra Storia e Futuro C. Torcianti-Only connect. Primi affondi di ricerca nell’Archivio Dina Forti R. Moschetti-Il profumo della rivoluzione: due parole sull’Archivio Movimenti di Reggio Emilia M. Durchfeld-Progetto Viaggio della Memoria 2022. Giusti, disertori, criminali La responsabilità individuale durante la Seconda guerra mondiale U. Pellini-Gli alberi dei partigiani M. Storchi-Palazzo Franchetti e via Monte Pasubio Recensioni. -
Riminesi alla menta. I favolosi anni del dopoguerra
"Per evitare che il trascorrere del tempo disperda quel soffio di vita effuso nel periodo della giovinezza, Giuliano Masini ha scritto 'Riminesi alla menta', una antologia di racconti sul filo della memoria, tutti senza data, ma facilmente collocabili in quel lasso di tempo che va dal dopoguerra alla fine degli anni Sessanta. Uno spaccato di luci e ombre, che ha per sfondo una città vogliosa di recuperare il sorriso dopo gli orrori e le amarezze della catastrofe. L’opera prende il nome dal titolo di un brano, ma soprattutto dal richiamo cromatico della menta: verde come la più bella stagione della vita e verde come il portafoglio dei protagonisti. Non a caso, in quegli anni di benessere annunciato, ma non ancora distribuito a pioggia, i giovani non avevano il becco di un quattrino e proprio per questo erano indotti ad escogitarne di tutti i colori per seminare di allegria la loro giornata. Maestri smaliziati nell’arte di arrangiarsi"""". Prefazione di Manlio Masini." -
L' amico devoto
"L'amico devoto"""" è un racconto che fa parte della raccolta """"Il principe felice"""", scritta e pubblicata da Oscar Wilde nel 1888. Il racconto affronta i temi dell'amicizia, dell'onestà e del sacrificio contrapposti all'ipocrisia della società abbiente e benpensante." -
Manoscritti di Francesco Viaggi
Da un primo esame dei manoscritti, di proprietà dell'architetto Raffaele Di Felice, firmati dal matematico teatino Francesco Viaggi e pertanto a lui attribuiti, emerge la figura di uno studioso di Matematica attento, appassionato, minuzioso, entusiasta e pronto a confrontarsi con altri studiosi a lui contemporanei. È indubbia l'elevata qualità della sua preparazione come Professore di Matematica di Scuola Superiore; altrettanto chiara la sua capacità didattica e la sua dedizione ad applicare con accuratezza le tecniche didattiche a lui note; inevitabile la volontà ed il desiderio di trasmettere al mondo scientifico i suoi modi di interpretare, applicare e rivedere molti aspetti teorici. Fu uno stimatissimo professore di Matematica, come risulta dalle espressioni di un suo nostalgico allievo che scrisse con sincerità una lettera al suo professore sapendo di non poterlo rivedere. Ma Francesco Viaggi era pronto a dare, in termini scientifici, qualcosa di più: lo si intuisce in modo chiaro da un esame anche sommario dei suoi manoscritti. -
Senza paura
Quale segreto nasconde la memoria di un piccolo paese sperduto nella campagna toscana? Perché tutti i suoi abitanti evitano di ricordare la storia dell'uomo sepolto al centro del cimitero? Beppe Coraggio è in cerca di soldi. Non può sapere che una scommessa nata per gioco e da consumarsi proprio su quella tomba cambierà la sua vita. Presto si accorgerà che non è saggio profanare il sonno dei morti. L'autore attinge all'infinita varietà di racconti e leggende popolari, plasmando un testo intenso e coinvolgente. Trasporta la mente del lettore nel cuore del protagonista, nel terrore e nella speranza che lo attanagliano. Con ""Senza paura"""", Filippo Semplici esordisce nel mondo del giallo, trasformando in realtà le ossessioni quotidiane che ci circondano."" -
Tre ciondoli
Le liriche di Giuseppe Iannascoli segnano le tappe di un difficile cammino di crisi, conquista e rinnovamento, tra una concezione amara e dubbiosa della vita e il desiderio di evasione, libertà e fusione con il mondo. Nell'impossibilità di aderire pienamente al reale e allo stesso tempo nell'accettazione dell'indeterminatezza dell'essere e del vivere quotidianamente sperimentata. -
Istanbul Bound
"Questa è la storia di una fotografia. La fotografia di una vecchia nave da carico che faceva la spola tra Marina di Carrara e l'Oriente negli anni Trenta. Due fumaioli neri, un albero maestro e sei uomini d'equipaggio. Anzi sette, se contiamo anche me. C'ero capitato per caso, su quella nave diretta a Istanbul: un luogo lontano, irraggiungibile, meta sognata di un viaggio verso l'ignoto. Eppure intuivo che il mare era nel mio destino. Tutte le cose prendono vita dall'acqua e finiscono nell'acqua. L'aveva capito il capitano, ossessionato dall'idea di ritrovare un'isola misteriosa, che appare e scompare nel Mediterraneo. L'isola che-non-c'è, la mitica Ferdinandea, con la quale avevamo tutti un appuntamento fatale. Ma, soprattutto, questa è una storia dal finale inatteso e inquietante. Almeno per me, che non mi sono ancora rassegnato."""" Il romanzo è il primo di una serie ambientata negli anni Trenta."