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Cuma. Il Foro. Scavi dell'Università di Napoli Federico II, 2000-2001. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie gli atti della giornata di studi tenutasi presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, nel giugno 2002, finalizzata alla presentazione preliminare dei risultati delle ricerche archeologiche condotte nel Foro di Cuma (Progetto Kyme 2) tra il 2000 ed il 2001. Le indagini dell'Ateneo federiciano nel Foro hanno restituito una ricchissima ed inedita documentazione su tutte le fasi di vita di Cuma, dall'età arcaica a quella osca, fino a quella romana. L'attenzione rivolta allo studio della città da parte dell'équipe federiciana arricchisce il volume di una serie di contributi sulla cultura materiale cumana e sulle vicende dei vecchi scavi condotti nell'area durante gli anni Cinquanta del Novecento. -
Cuma. Indagini archeologiche e nuove scoperte. Atti della Giornata di studi (Napoli, 12 dicembre 2007). Con tavole
Il volume è articolato in tre sezioni. La prima accoglie gli atti della Giornata di Studi tenutasi nel dicembre del 2007, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, dedicata alla presentazione delle ricerche archeologiche condotte nella città bassa di Cuma. La seconda sezione costituisce un momento di discussione su alcuni dei materiali emersi dagli scavi, mentre la terza propone i risultati di applicazioni sperimentali del Centro Innova, per quanto concerne le tecniche di documentazione e conservazione delle evidenze archeologiche cumane. -
Reti della cultura. In margine al convegno internazionale di studi «servizi e contenuti digitali. Gli elementi di base della società della conoscenza»
Il volume raccoglie contributi di specialisti italiani ed europei sui nuovi strumenti digitali di studio e comunicazione dell'Antico. -
Cuma: le ceramiche arcaiche. La produzione pithecusano-cumana tra la metà dell'VIII secolo e l'inizio del VI secolo a.C. Con CD-ROM
Il volume affronta lo studio delle produzioni ceramiche di Cuma e Pithecusa (Ischia) in età arcaica, proponendone la prima tipologia. -
Segni di appartenenza e identità di comunità nel mondo indigeno
Questo volume raccoglie i lavori di un seminario organizzato dall'Università degli Studi di Napoli Federico II sul tema delle popolazioni indigene e sulle possibilità di definizione di un'etnicità e di una delimitazione tra identità e differenza. Particolare attenzione è stata rivolta all'incontro dei migranti con le popolazioni locali e, di riflesso, ai modi e alle forme del popolamento indigeno in Italia meridionale, all'indomani dell'arrivo dei Greci sulle coste dell'Italia antica. -
La «donna fiore» nel santuario di Hera alla foce del Sele. Un progetto per l'informatizzazione dei dati
A distanza di poco più di cinquant'anni dal lavoro di M. W. Stoop, Floral figurines from South Italy, l'autrice, pur traendo spunto dal riesame dei materiali del santuario di Hera sul Sele, estende la sua indagine all'intero ambito mediterraneo e fornisce un'esaustiva disamina della storia dei rinvenimenti e degli studi su tale particolare tipologia di figurine fittili, note in letteratura come ""donna-fiore"""", che parte dalle prime notizie ottocentesche edite, in cui ai manufatti vengono attribuite le più fantasiose definizioni, per giungere a tempi recentissimi. Accanto all'analisi filologica dei materiali coroplastici, alla ricomposizione dei contesti, alla lettura delle evidenze nel Mediterraneo, il lavoro offre una peculiare filiera di intervento, supportata dalle tecnologie informatiche in tutte le fasi, dall'acquisizione dell'informazione, alla sua analisi, condivisione e diffusione, proponendo, così, un modello di indagine archeologica che può utilmente essere esportato e replicato in altri ambiti di materiali e di contesti. È, dunque, l'informatica archeologica l'alveo disciplinare in cui questo lavoro trova una sua piena collocazione e la sua genesi metodologica."" -
Sfoglia Napoli. Sfoglia la città attracerso le sue trasformazioni storiche
Una guida sintetica per scoprire il patrimonio storico-artistico di Napoli, attraverso carte tematiche e schede di sintesi che illustrano i periodi storici che hanno caratterizzato lo sviluppo urbanistico e monumentale della città: Periodo greco e romano, Tardoantico e Medioevo, Il regno degli Angiò, Il regno degli Aragonesi, La dominazione spagnola e i Viceré, Il primo regno dei Borbone, Il decennio francese e il ritorno dei Borbone, L'unità d'Italia, La contemporaneità. -
Complessi monumentali e arredo scultoreo nella «Regio I Latium et Campania». Atti del Convegno (Napoli, 6 dicembre 2013)
Il volume costituisce l'edizione degli atti del convegno svoltosi a Napoli il 5 ed il 6 dicembre 2013 nella sede del Diaprtimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi Napoli Federico II. Nella presentazione dei diversi argomenti si è focalizzata l'attenzione sulla Regio I Latium et Campania, analizzando il rapporto tra architettura e scultura in contesto, sempre privilegiando la documentazione primaria reperita attraverso i più recenti studi ed indagini di scavo. Particolare attenzione è stata rivolta al rapporto tra l'intento propagandistico delle classi sociali che promuovono il finanziamento delle opere e la qualità delle loro decorazioni, la scelta dei materiali e delle maestranze. L'opera offre, dunque, spunti di riflessione su quanto la volontà del committente influisca nell'uso dei materiali, nella scelta dei modelli e nella formulazione dei programmi figurativi. -
Ricerche sull'«Historia Augusta»
La raccolta di biografie degli imperatori romani da Adriano a Carino, e dei loro coreggenti ed usurpatori, convenzionalmente designata come ""Historia Augusta"""", è riconosciuta come l'opera più enigmatica trasmessaci dal mondo antico. Attribuita dalla tradizione manoscritta a sei autori di età dioclezianea e costantiniana, è caratterizzata da anacronismi, incongruenze e contraddizioni interne che restituiscono un quadro intenzionalmente distorto della storia di Roma imperiale. In questo volume si argomenta che l'""""Historia Augusta"""" sia stata composta negli anni finali di Stilicone, o nel decennio successivo alla sua morte, da un litteratus pagano della cerchia dei Nicomachi, convinto assertore dell'impossibilità di scrivere opere storiografiche senza fare ricorso al mendacium, e dell'eternità di Roma, destinata a dominare l'ecumene, in un futuro caratterizzato dalla restaurazione dell'ordinamento repubblicano e della religione pagana."" -
L' incisore di gemme
Biografia romanzata di un artista meridionale immerso nei profondi cambiamenti storici e politici che hanno caratterizzato il XIX secolo. La rivoluzione partenopea, il Regno delle due Sicilie e la nascita del Regno d'Italia vedono Napoli e il Vallo di Diano scenari di un'avvincente e autentica storia della quale la memoria collettiva aveva perduto le tracce. -
La Certosa di San Lorenzo a Padula
La Certosa di Padula, sito UNESCO dal 1998, è il complesso monumentale religioso più grande ed articolato dell'Italia Meridionale, in cui il fasto e la ricchezza dei materiali e degli apparati decorativi completano armonicamente l'essenzialità architettonica degli spazi destinati alla vita religiosa dei monaci certosini. Questa guida sintetica è pensata per accompagnare il visitatore in un percorso esaustivo, con planimetrie di orientamento, testi di agevole lettura e schede di approfondimento su tematiche generali. -
Sala Consilina. La necropoli. Gli scavi di Giuseppe Boezio e la collezione dei Musei provinciali di Salerno
Nel 1896, A. Sogliano dava conto di un rinvenimento a Sala Consilina, nella proprietà Boezio, che ha rappresentato per molto tempo una delle prime eclatanti scoperte nel Vallo di Diano, al centro di interpretazioni ed analisi intorno alle dinamiche di popolamento e di identità dell'area. La scoperta sarà anche al centro del vivace e sfolgorante mondo di viaggiatori, mercanti e antiquari che avevano fatto di Napoli un nodo cruciale per la vendita di oggetti d'arte e di antichità. Questo lavoro ne racconta la storia, ricostruendo dai documenti d'archivio l'intreccio di trame e passaggi più o meno limpidi e ricompone legami andati dispersi tra la Francia, dove arrivano gli oggetti più preziosi, e l'Italia, dove rimane, invece, la parte più consistente. La ricerca si snoda su due livelli che si ricompongono nella ricostruzione dell'intero rinvenimento, collazionando quanto conservato a Parigi e quanto rimasto a Salerno; se ne offre così una nuova lettura che ridimensiona significativamente consolidate ipotesi e teorie e restituisce a questo interessante nucleo di materiali, un suo coerente contesto storico ed archeologico. -
Un museum ritrovato: la collezione settecentesca di antichità di Giovanni Carafa duca di Noja
Personaggio tra i più illustri del Settecento, napoletano e non solo, Giovanni Carafa duca di Noja lega il suo nome prevalentemente all'impresa cartografica della Mappa topografica della città di Napoli e de' suoi contorni, ma i suoi eterogenei interessi lo condussero anche alla formazione di una cospicua collezione di antichità, lodata da diversi viaggiatori stranieri, tra cui persino Johann Joachim Winckelmann. Fino ad oggi, tuttavia, pochi erano i dettagli noti inerenti alle vicende che portarono dalla formazione della collezione fino alla sua dispersione. Grazie soprattutto ad un consistente fondo archivistico conservato presso l'Archivio di Stato di Napoli, invece, il presente volume fornisce finalmente una ricostruzione del ""Museo di Noja"""", dal punto di vista sia storico sia archeologico."" -
In cumana compones. La ceramica comune di età romana dal Foro di Cuma
Il volume esamina il repertorio della ceramica comune di Cuma tra l'età repubblicana ed il Tardoantico. Le indagini condotte nel Foro della città antica dall'Università degli Studi di Napoli ""Federico II"""" hanno contribuito a chiarire sempre meglio il ruolo di Cuma come centro di produzione ceramica: nelle officine cumane prendevano forma alcuni dei manufatti più noti e diffusi nella penisola come nelle province. Questo aspetto peculiare dell'artigianato della città flegrea, esaminato grazie agli indicatori di produzione rinvenuti negli scavi, ha incoraggiato lo sviluppo di una nuova classificazione dei manufatti, oggetto di un'approfondita analisi che comprende gli aspetti tecnologici, formali, cronologici e commerciali, corredata da una ricca documentazione grafica. Lo studio archeometrico del vasellame fornisce nuovi tasselli per la ricostruzione dell'attività delle officine locali nel corso dei secoli e del flusso degli scambi commerciali che interessarono il sito e l'area circostante, fortemente influenzata dalla presenza di Puteoli, porta di Roma sulle province dell'Africa e sull'Oriente. È noto che le ceramiche comuni comprendono tutto quel vasellame adoperato nella quotidianità degli individui e rivestono, dunque, una posizione di particolare rilievo anche nella ricostruzione delle dinamiche socio-economiche che interessarono le comunità. Per questo motivo, lo studio della ceramica comune di Cuma costituisce anche l'occasione per indagare alcuni aspetti della società e dell'economia del centro flegreo tra l'età romana e la tarda antichità."" -
Sala Consilina. Necropoli di San Rocco, zona L. Le sepolture della prima età del ferro
A partire dalla metà del secolo scorso estesi scavi archeologici condotti presso Sala Consilina nel Vallo di Diano - conca situata nell'entroterra del Cilento - hanno rivelato l'esistenza di una delle più grandi necropoli protostoriche d'Italia. Le numerosissime tombe della prima età del ferro (datate perlopiù tra IX e VIII secolo a.C.) sono state riferite alla c.d. cultura villanoviana - che, pur con esiti diversificati, sovente prelude alla formazione dell'ethnos etrusco - della quale il sito rappresenta la propaggine più meridionale. Dagli anni Sessanta e Settanta del Novecento importanti pubblicazioni hanno messo in luce, attraverso l'esame delle evidenze funerarie, molti aspetti di questa grande comunità protostorica, il cui centro abitato ancora attende di essere individuato. A questi studi si devono differenti proposte di cronologia relativa e interpretazioni in chiave di complessità sociale. Questa prospera stagione di ricerche, cui si deve il risalto assunto dal sito di Sala Consilina nel panorama degli studi archeologici, ha dovuto affrontare non poche difficoltà legate alle metodologie e ai criteri di documentazione adottati in passato. A questo dato problematico si sottraggono pochi settori della necropoli. Tra questi, la zona L di San Rocco, scavata dalla competente Soprintendenza archeologica, costituisce il nucleo più ampio rimasto finora inedito. Questo volume nasce dalla volontà di offrire, attraverso lo studio organico di questa significativa area funeraria, un nuovo tassello nel panorama degli studi sulla protostoria di Sala Consilina. Partendo dallo studio analitico di oltre cento corredi inediti della prima età del ferro, avanzando una proposta di cronologia relativa aggiornata, basata su un'analisi statistico-combinatoria comprendente anche alcuni contesti noti, ed approdando, infine, a una lettura delle articolazioni sociali basata su una planimetria di scavo affidabile, si intende riportare all'attenzione uno dei siti chiave dell'Italia preromana. -
Augusto e la Campania. Da Ottaviano a Divo Augusto 14-2014 d.C.
Il volume raccoglie gli atti del convegno promosso dall'Università degli Studi di Napoli Federico II, che si è svolto nella sede dell'Ateneo partenopeo e presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli il 14 e 15 maggio 2015. Punto di riferimento costante nella cultura occidentale, la figura di Augusto offre inesauribili spunti di riflessione circa le dinamiche attraverso le quali il potere si afferma, si definisce e si trasforma. Nelle tre giornate d'incontro si è discusso sul rapporto tra ideologia imperiale e programmi urbanistici e iconografici attuati sotto Augusto in Campania, in Italia e nel bacino del Mediterraneo. Nella presentazione dei diversi argomenti si è focalizzata l'attenzione sulla figura di Augusto nel suo aspetto umano e divino; sul motivo della ""villeggiatura""""; sul concorso della letteratura e della filosofia al """"buon governo""""; sul quadro economico e sociale; sulla definizione di un nuovo linguaggio figurativo; sulle trasformazioni dei luoghi e degli spazi e l'analisi dei complessi architettonici e decorativi della Regio I Latium et Campania. Sul piano della ricaduta mediterranea del nuovo ordine politico augusteo hanno assunto particolare rilievo le comunicazioni di José Beltrán Fortes, Pilar León, Carlos Marquez e Pedro Rodríguez Oliva che hanno fornito nuovi dati sulla Hispania Baetica."" -
Aenea Cumana. Vasi e altri oggetti in bronzo dalle raccolte cumane del Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Fin dai primi scavi ottocenteschi, la necropoli di Cuma restituì un gruppo nutrito di vasi in bronzo che si è arricchito nel corso del tempo componendo un corpus che si conservava perlopiù inedito nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Il volume costituisce l'edizione sistematica di questa ricca raccolta comprendente vasi interi e frammenti per un arco cronologico che si distende tra la fine dell'VIII secolo a.C. e l'età romana. Ne emerge un profilo articolato dell'artigianato del bronzo e un ruolo inaspettato di Cuma tra stimoli dalla madrepatria, etruschi ed italici. -
Architetture perdute. Decorazioni architettoniche fittili dagli scavi tra Palatino, Velia e valle del Colosseo (VII-IV secolo a.C.)
Architetture perdute indaga il paesaggio del costruito di un'area sacra emersa nel cuore della Roma arcaica nel corso degli scavi decennali condotti dall'Università di Roma Sapienza tra pendici del Palatino e area del Colosseo. Documentazione stratigrafica e presentazione analitica dei materiali architettonici si intrecciano in un racconto che permette di restituire la sequenza degli interventi di monumentalizzazione dell'area ritenuta sede della Curiae Veteres tra epoca tardo orientalizzante e periodo tardo classico. -
Noto Antica. La ripresa delle indagini
La pubblicazione dell'atteso volume di Bianca Ferrara, professore associato presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Studi Umanistici, costituisce una pietra miliare nell'ambito delle indagini sul sito dell'Alveria e sulle prospettive di fruizione culturale, turistica ed economica ad esso relative. L'opera sintetizza in maniera esemplare i risultati ottenuti dall'Autrice in seguito alla campagna di scavi da lei condotta a Noto Antica nel periodo 2017-2019, allorché ha magistralmente diretto e coordinato la delegazione degli studenti dell'Università degli studi di Napoli Federico II, ma va ben oltre e si presenta come uno studio complesso e completo delle vaste problematiche concernenti l'Alveria. -
Ischia Ponte. Il Borgo di mare. Guida storico-artistica
Questo lavoro, che rappresenta la prima raccolta di dati relativi al Borgo di Ischia Ponte, nasce dall'esigenza di offrire una guida di agevole lettura riguardante un territorio che è stato il centro storico-politico dell'isola di Ischia dal II sec. a.C. fino all'Unità d'Italia. Una guida sintetica pensata per accompagnare il visitatore in un percorso esaustivo, con planimetrie di orientamento, testi di agevole lettura e schede di approfondimento su tematiche generali.