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I sogni dell'anima e miti del corpo
Permettere al nostro immaginario di oltrepassare le norme e i modelli proposti dalla psicologia corrente, sino a poter leggere più consapevolmente il linguaggio cifrato della nostra anima, è la finalità dello studio di cui questo libro ripercorre le tappe fondamentali. Attraverso alcuni sogni personali dell'Autore, a valenza archetipica, è possibile esplorare concretamente il linguaggio del daimon, il «demone», la guida spirituale che ciascuno di noi riceve come compagno al momento della nascita. Nella prospettiva di questa ricerca, improntata sui concetti dell'ecobiopsicologia, anche il mito assume un significato innovatorio di «grande sogno» collettivo, in cui è possibile rintracciare, accanto alla lettura psichica, la sua origine scaturita dagli aspetti più reconditi del corpo e della filogenesi. E così corpo e anima non rappresentano più le disgiunte membra studiate dalla scienza, ma assumono il significato di specchio reciproco della memoria della Vita, informandosi reciprocamente ed evocando la trasformazione della coscienza personale nella direzione del Sé archetipico. -
Il perturbante nell'espansione urbana. Elementi di psicologia dei luoghi
L'epoca ipermoderna, con le sue città enormi, altamente popolate, spersonalizzate e spersonalizzanti, è una fucina dei non-luoghi, dove si è costretti a vivere, ma che è impossibile abitare. Quali sono le conseguenze, sul piano psichico, di vivere in un luogo che è impraticabile, che evoca immagini di dolore, di evasione, che costituisce una minaccia, dove è impossibile rivelare la propria identità e la propria natura? Nella loro smisurata crescita le città hanno finito per perdere forma e identità, trasformandosi da luoghi comunitari in aggregati multiformi e dando spazio e nutrimento al perturbante urbanistico: periferie degradate, abbandono, miseria, sovrappopolamento, assenza di servizi e condizioni di vita difficili. Depressione, solitudine, senso di estraneità, perdita di identità e frammentazione sociale saranno i correlati psicologici dell'attuale modello di sviluppo, che costruisce luoghi privi di anima. Le ombre gettate dal perturbante dei luoghi prendono la forma di un'anestesia nei confronti dell'anima mundi, provocando la scissione tra Tecnica e Psiche, che così drammaticamente segna la nostra epoca. -
Il guaritore ferito. Mito e misteri della cura
Il guaritore ferito costituisce l'immaginale fondamento del rapporto tra terapeuta e paziente. La consapevolezza della sua presenza porta alla scomparsa di ogni artificiosa divisione tra salute e malattia, tra curante e curato e sintonizza la sensibilità terapeutica sui valori più profondi dell'animo umano. -
L' identità invisibile. Essere autistico, essere adulto
Le persone con autismo, diventando adulte, scompaiono dall'immaginario collettivo e spesso anche dall'attenzione di medici e ricercatori. Perdono «l'identità diagnostica» e «l'identità sociale»; cambiano i loro «interlocutori della cura» e i «contenitori istituzionali» e acquisiscono quella che l'Autore definisce «l'identità invisibile», come espressione di disuguaglianza e di disparità sociale nell'utilizzo di risorse e di servizi, ma soprattutto come espressione di diminuita qualità di vita. Questo libro è una storia di vita, la vita di Gabriele, affetto da autismo, e quella di un genitore, che quelle vite le racconta come un susseguirsi di ostacoli e di sfide. I disagi nella vita del figlio diventano i disagi nella vita del padre, perché entrambi sono (stati lasciati) soli. La società, le istituzioni, le strutture sono punti precari, non offrono appigli... È davvero dura. Il forte senso di solitudine e d'abbandono fa sì che la quotidianità assuma a volte forme talmente logoranti da far perdere il senso dell'appartenenza alla società e la consapevolezza dei propri diritti. Questo racconto - crudo e tenero, tagliente e lucido - fa comprendere appieno la gravosa condizione di vivere e di convivere con la sindrome autistica in individui adulti e denuncia storture, contraddizioni, errori, insensibilità e ingiustizie che quotidianamente si consumano nei confronti di tanti Gabriele e di tanti loro papà. -
La paura nello zaino. Dal trauma all'angoscia, la scuola come luogo di condivisione e sostegno
Non si deve permettere, di fronte ai vissuti traumatici che coinvolgono intere comunità, che il dolore dei minori si trasformi in angoscia. Occorre accogliere e alleviare le loro paure, rendere possibile la condivisione dei vissuti e delle relative sofferenze, aiutarli nell'elaborazione del lutto per sostenerli nel superamento del trauma tramite la collettività scolastica e all'interno di essa. È questa la finalità dei progetti messi in atto - il nucleo di questo libro - per fronteggiare le emergenze psicologiche scaturite dai vissuti traumatici quali terremoti, disastri ambientali, la violenza sui minori, il degrado socio-culturale, la non facile presa di consapevolezza della tratta degli esseri umani e, infine, dell'Olocausto, una delle pagine più buie della storia dell'umanità. Il volume documenta, attraverso i contributi di studenti, dirigenti scolastici e docenti, la modalità di intervento, efficace e innovativa, nelle situazioni emergenziali. Come risulta evidente dalle esperienze riportate, è necessario partire dagli insegnanti, dal loro ruolo di educatori, di bussole imprescindibili per la crescita dei loro alunni, rendendoli - come adulti referenti - gli artefici del far fronte ai traumi e, in generale, alle esperienze sfavorevoli vissute in età infantile. Nelle situazioni emergenziali e nei contesti difficili, la scuola riscopre i suoi punti di forza e si conferma il luogo fisico e psicologico da cui ripartire e dove ritrovare se stessi nell'interazione e nella condivisione con gli altri. Lo dimostrano le parole dei ragazzi e delle ragazze, che hanno raccontato le loro storie e i disegni dei bambini e delle bambine che, con la «profonda semplicità» tipica della loro età, non hanno più voluto tenere la paura nello zaino. -
Koinos editi/inediti (2019). Vol. 1: Editi-inediti. 40 anni di pubblicazioni.
Rivista dell'Istituto italiano di psicoanalisi di gruppo. -
In principio era la relazione. Il rapporto con se stessi e con gli altri nell'esperienza politica
Ogni relazione tocca corde molto profonde dell'essere, mette in moto azioni e reazioni, ma lascia sempre un margine di libertà che permette un distanziamento emotivo e consente di valutare le cose e le persone. Perché la relazione delle relazioni, la relazione più importante per ognuno di noi, resta quella con se stessi. È questo il clou del libro. Il diritto alla libertà di coscienza, il dovere dell'obiezione di coscienza, in un crescendo per cui la gratitudine per ciò che ogni relazione offre non è mai un alibi per delegare la propria responsabilità. Andando oltre la dialettica della contrapposizione, il libro vuole spostare il focus dei dibattiti politici sul piano della relazione, facendo della qualità dei rapporti interpersonali un vero e proprio valore di riferimento. Lo stile del dibattito, il rispetto per gli altri, la capacità di ascolto reciproco, l'attenzione alle argomentazioni portate dagli avversari sono vere e proprie abilità da acquisire e da sviluppare. La relazione è al tempo stesso forma e sostanza, anche in politica, dove tutto comincia e finisce con una relazione. Anzi, con un crogiolo di relazioni, in cui si è immersi in modo spesso inconsapevole, senza rendersi conto di quanto ogni rapporto condizioni la libertà, limitandola oppure dilatandone gli orizzonti e rivelando spazi di autonomia mai immaginati prima. Non si fa buona politica se si è diffidenti e sospettosi, se si vede ovunque un rivale o un ostacolo alla propria realizzazione personale, se si è cinici e pessimisti. Occorre avere buone relazioni per fare buona politica, ma buona relazione non significa la relazione che conviene in un'ottica di opportunismo e di comodo. -
Plasmare la complessità. Autismo tra mente e corpo
Il punto di partenza dei contributi che questo libro raccoglie è l'inserimento in ambito diagnostico della categoria ""Disturbi dello Spettro Autistico (DSA)"""", che ha reso subito possibile parlare di autismi, e non più solo di autismo. Ciò ha consentito di riconferire complessità a un disturbo che, chiamando in causa tutti gli elementi dello sviluppo, si struttura in modo totalmente differente in base ai deficit e alle potenzialità del singolo bambino. Gli autori sottolineano come i bambini affetti da dsa devono affrontare, nel corso del loro sviluppo, una grande quantità di frustrazioni per la difficoltà di essere compresi nei loro bisogni e desideri e, quindi, accumulano un profondo senso di sfiducia verso il mondo esterno. Considerarli solo in riferimento all'etichetta significa ignorare il fatto che ogni essere umano, a qualunque patologia faccia riferimento, è dotato di una spinta vitale e di un'intenzionalità che ne fanno un individuo a tutti gli effetti. Gli autori riflettono sugli attuali metodi terapeutici che spesso, in nome di singole prestazioni, rischiano di disattendere le necessità vitali del bambino, colludendo con le sue difese e bloccando possibili ulteriori sviluppi che, oggi, vanno ben oltre le vecchie aspettative. C'è ancora molto da imparare sulla fenomenologia dell'autismo ed è necessario uno sforzo per rendere l'intervento terapeutico più rispettoso della complessità dei disturbi. Altrimenti il rischio è che, oltre a essere stati penalizzati dalla Natura, i soggetti autistici siano ulteriormente penalizzati dalla Cultura."" -
Non starò a guardare. Storia di una rinascita
Titti ha 46 anni, una bella famiglia, una promettente carriera e un grande amore per l'Africa. La sua vita frenetica non le lascia spazio per dedicarsi al volontariato, come faceva da ragazza. Nel 2006 un incontro casuale la porta a Toroma, un villaggio del nord-est dell'Uganda, dove entra a far parte di un progetto volto a garantire l'istruzione ai bambini orfani e più bisognosi. Qui Titti ritrova la sua identità più profonda e matura il sogno di cambiare vita. Torna a Toroma nel 2007 e nel 2008, con la promessa di fare molto di più per i bambini ugandesi. Attraverso un percorso personale impegnativo, spesso anche doloroso, torna sui banchi di scuola e, fra Master e Diplomi, riesce ad acquisire le competenze necessarie per cambiare lavoro e approdare nel settore umanitario. Durante un congresso, rimane impressionata dall'elevato numero di decessi per cancro in Africa. Decide così di fondare una sua Onlus per combattere i tumori nei paesi africani, in particolare in Uganda dove ha lasciato il cuore. Nel settembre 2009 arriva il momento decisivo: lascia l'Azienda dove è stata per 14 anni, coinvolge nella sua nuova avventura alcuni degli oncologi con cui aveva lavorato e nel maggio 2010, insieme a loro, dà vita ad AFRON Oncologia per l'Africa Onlus, oggi realtà solida al punto da meritare due importanti onorificenze. In questo libro l'autrice racconta la potenza di un sogno, il coraggio necessario per viverlo, la tenacia per perseguirlo, la gioia nel realizzarlo. Ripercorrendo la storia della sua vita e quella di AFRON, ci offre una concreta testimonianza di come l'impegno e la determinazione possano condurci lontano e consegnarci non solo a opere grandi e importanti, ma a una vita interiore più ricca, rendendoci migliori di quello che eravamo. -
Il tempo. L'estendersi dell'esistenza
Il tempo investe l'intera nostra esistenza. Nel suo divenire percorriamo svariati itinerari in cui la nostra vita si snoda sull'onda di sentimenti, pensieri, progetti e obiettivi gioiosi, inevitabilmente inframezzati di imprevisti, ostacoli, sofferenze, sconfitte e delusioni. In un simile contesto, lungo le età della vita, il tempo riveste un ruolo fondamentale nella costruzione della nostra personalità. Anche se centrale nel nostro agire di ogni giorno, il tempo continua a rimanere un grande enigma dell'universo. Il suo volto ci appare affascinante, ma anche inquietante nella sua sconfinata pluralità di significati. Il tempo è circolare, lineare e virtuale, fisico e psichico, in continuo divenire a cui si è tentati di porre un freno. In una società in rapida evoluzione domina prepotentemente il tempo presente. Siamo talmente immersi nel tempo dell'accelerazione e dell'immediatezza che lo stesso tempo libero ha bisogno di essere liberato. A ciò si sta cercando di reagire scoprendo il valore del tempo dell'attesa, della lentezza e della tensione, mai sopita, tra il tempo e l'eternità. Abituati a vivere sul registro spensierato del tutto e subito, l'inquietante pandemia del Covid-19 ci ha obbligati a mettere ordine nel nostro vissuto caotico del tempo e a riconoscere che il tempo ha una successione e una durata nella sua triplice dimensione di passato, di presente e di futuro. E là dove si riscontrano quadri psicopatologici sappiamo che è possibile risolverli sperimentando il tempo dell'analisi. -
Gifted. Conoscere e valorizzare i giovani plusdotati e di talento dentro e fuori la scuola
Il tema del talento si sta facendo faticosamente strada nel nostro paese. È importante avere della plusdotazione una visione ampia, articolata e costruttiva, affinché i talenti siano riconosciuti, valorizzati e integrati con il resto della personalità, per far sì che ogni bambino e ragazzo si sviluppi il più possibile in modo armonico e in accordo con il suo vero sé. Il libro è rivolto a tutte le figure che si occupano di gifted, ovvero coloro che hanno un dono, un talento, un funzionamento cognitivo superiore o molto superiore alla media. Insegnanti, psicologi, genitori ed educatori potranno avvalersi di nozioni teoriche e indicazioni pratiche che li aiuteranno a individuare, comprendere e sostenere i giovani plusdotati. La conoscenza e la valorizzazione della giftedness, che costituiscono il denominatore comune dell'intera trattazione, permettono la visione a tutto tondo del fenomeno, mentre la struttura del volume consente di approcciare le diverse sfaccettature della plusdotazione mediante una lettura globale e sequenziale oppure tramite una consultazione tematica focalizzata sulle aree di maggiore interesse del lettore. La prima parte del libro fornisce una panoramica delle principali teorie di riferimento, un focus sulle questioni ancora aperte e in evoluzione riguardo le definizioni e la terminologia, un approfondimento degli aspetti emotivi e relazionali con un'attenzione particolare alle eventuali vulnerabilità che possono caratterizzare i gifted. Segue un quadro ampio e dettagliato su come individuare, sostenere e promuovere il benessere dei gifted in famiglia e a scuola, con una parte dedicata alla panoramica sulle normative internazionali e una alle nuove indicazioni del Ministero dell'Istruzione per l'inclusione e la valorizzazione dei gifted nel contesto scolastico italiano. È presente, inoltre, una sezione di approfondimento che declina il tema della plusdotazione negli ambiti della neurobiologia, delle funzioni esecutive, della metacognizione e della doppia eccezionalità. -
Racconti dai luoghi dell'autismo. Casi clinici
Questa raccolta di storie cliniche di bambini affetti da autismo rappresenta la possibilità di focalizzare le singole difficoltà del piccolo paziente alla ricerca di un senso nel suo penoso vissuto e in quello di tutti coloro che gli sono accanto. Per trovare le risposte terapeutiche adeguate, gli autori - tutti psicoterapeuti dell'età evolutiva che condividono la prospettiva psicodinamica - si interrogano sul significato di ogni comportamento del bambino nel tentativo di comprendere i meccanismi psicologici e psicopatologici che tengono in vita le disfunzioni presenti e di scoprire le potenzialità e le capacità emergenti. I percorsi narrati non sono facili; presuppongono, da parte del terapeuta, una buona conoscenza del disturbo e della fenomenologia psichica che lo accompagna, affinché la compassione, che è necessario sperimentare, sia radicata su un competente sapere delle problematiche presenti, oltre che sulla capacità di provare empatia. Presuppongono, altresì, che il terapeuta si interroghi sulle difficoltà che è costretto a provare al cospetto di sentimenti tormentati ed elabori il proprio controtransfert per trovare le risorse che gli permetteranno di stare accanto a quel bambino anche nei momenti più drammatici. In queste storie i sintomi diventano opportunità, che riescono a rivelare ciò che ancora non ha trovato forma per raccontarsi. Sono narrazioni che permettono di comprendere le sfumature del disagio, le aree di passaggio da uno stadio evolutivo all'altro, i cambiamenti nei sistemi difensivi da dimensioni arcaiche a strutturazioni più mature e che, quindi, restituiscono un bambino con tutto il suo spessore umano. 21 casi clinici a testimonianza che dietro un disturbo autistico c'è sempre un bambino che aspetta di essere ""trovato"""" e che la dignità umana appartiene sempre alla relazione e non a un singolo individuo."" -
La fabbricazione dei bambini. Una vertigine tecnologica
Siamo a un passo dall'era di poter fabbricare i bambini. Le biotecnologie della predizione sono in grado di operare con l'obiettivo di concepire il bambino così come lo si desidera. È una vertigine tecnologica che stordisce, di cui non comprendiamo la portata e che non sappiamo gestire. Franppis Ansermet, specialista nei temi della procreazione medicalmente assistita, apre le porte del suo studio per raccontare i casi concreti che incontra nella pratica professionale. È ormai una realtà: intorno alla nascita di un bambino non ci sono solo i suoi due genitori. Può esserci la donna che affitta l'utero e porta avanti la gestazione, il donatore di sperma, la donatrice di ovuli, senza contare una miriade di medici e biologi e laboratori all'avanguardia in grado di lavorare direttamente sul genoma umano. I progressi della scienza creano un mondo nuovo, che ci pone di fronte a una realtà inedita, difficile da pensare, difficile da dire. Dov'è il limite? Fin dove possiamo andare? Fin dove andremo? -
Costruzione psicologica e sviluppo del soggetto. Una prospettiva clinico-psicologica dell'ontogenesi
Il libro offre un ampio panorama dello sviluppo psicologico precoce dell'essere umano, percorrendo un itinerario che inizia nel momento del concepimento e si estende fino al periodo in cui si costituisce la coscienza psicologica, ossia intorno a un anno di vita. Il lettore è invitato a pensare all'uomo partendo dalla sua dimensione etica. Tramite l'analisi del concetto di esthesis - forza vitale che il soggetto possiede per intraprendere e gestire l'esperienza - l'autrice focalizza l'attenzione sull'importanza della sensibilità verso la vita e sul ruolo che questa sensibilità occupa nella costituzione della coscienza. In questa visione l'uomo viene riconosciuto come un essere culturale e sociale il quale, per riuscire a organizzarsi e strutturarsi psicologicamente, dipende dalle relazioni con gli altri. Per sviluppare e dipanare questa tesi un'attenzione particolare viene dedicata alle interazioni precoci che il neonato intrattiene con la madre (o con chi primariamente si occupa di lui) e vengono esemplificate - basandosi su ciò che l'autrice ha osservato nella pratica clinica con bambini autistici - le varie possibilità dello sviluppo che possono verificarsi qualora queste relazioni primarie siano perturbate. -
Affidamenti dei minori fuori famiglia in Italia. Alcune problematiche non risolte
Questo libro racconta qual è stata ed è tuttora in Italia la sorte di tanti bambini allontanati dalle proprie famiglie e affidati a terzi. Un testo che denuncia una situazione insostenibile, rivolgendosi a quella Giustizia che si fa attendere da troppo tempo. -
Separazioni
La fine di una relazione importante porta con sé sempre lo stesso esito: nessuno ne esce indenne. ""Separazioni"""" è un modo per raccontare con semplicità cosa accade in questa tormentata fase della vita e quali sono i suoi punti cruciali, che obbligatoriamente occorrerà affrontare. Dalla constatazione che sia «veramente» finita alla divisione dei beni, dalla gestione dei figli alla possibilità di aprirsi a nuove relazioni: sono tanti i nodi da sciogliere prima, durante e dopo una separazione. E non esiste un modo indolore, né tanto meno univoco, di vivere questa esperienza. Con molta ironia, ma altrettanta saggezza, l'autrice propone diverse «soluzioni» per iniziare a prendere confidenza con le infinite possibilità che una vita «da soli» porta con sé. Come imparare a vivere la solitudine? Come creare nuove opportunità per ritrovare la serenità e, magari, cominciare a immaginarsi di nuovo protagonisti di una storia d'amore? Iniziare a condividere i propri sentimenti, suggerisce l'autrice, è una delle prime mosse per tornare a vivere con il sorriso."" -
L' ascolto a scuola. Una lettura psicodinamica della generazione 2.0
Sfatare i falsi miti con i quali viene etichettata l'adolescenza è il primo intento degli scritti raccolti in questo volume. Per farlo, gli autori - tutti psicoterapeuti impegnati negli sportelli d'ascolto dedicati ai ragazzi all'interno delle scuole - danno una lettura psicodinamica dell'adolescenza, partendo dalle narrazioni mitologiche che evidenziano un legame archetipico che annulla il divario generazionale. Si inizia dalla ricerca del mito dell'eroe moderno e con Gulliver come guida si percorre il delicato passaggio dall'infanzia all'adolescenza; si scopre che il lavoro con il gruppo-classe può fungere da caleidoscopio per mettere in luce parti di sé inesplorate e, se si rispettano gli stili narrativi, è possibile riconoscere l'evoluzione dei pensieri e dei sogni dei ragazzi e offrire una relazione autentica che va oltre le generazioni. Gli autori raccontano il loro lavoro con gli adolescenti, la pazienza necessaria per aspettarli, la creatività messa in campo per cercare nuove traiettorie di sviluppo, la fatica di conciliare le istanze individuative dei ragazzi con le richieste del collettivo e la soddisfazione di assistere ai loro cambiamenti. I tanti contributi presentati nel libro rendono bene l'idea cosa significa stare con i giovani utilizzando i loro linguaggi, ma coinvolgendoli in operazioni culturali che vadano oltre il senso dell'interrogazione e restituiscono alla scuola il suo vero mandato: far crescere i ragazzi e prepararli adeguatamente al mondo. La stesura di questo libro ha coinciso con la pandemia da Covid-19, una fase storica da equiparare a un'esperienza traumatica, che intanto ha costretto anche i giovani a rivolgere lo sguardo alla loro interiorità. -
Una vita inaspettata. Storia dell'autismo, della determinazione, dell'arte e dell'amore di una madre per il figlio. Ediz. a colori
A Seth Chwast, a ventun mesi di vita, viene diagnosticata una grave forma di autismo. Il bambino sembra intrappolato nel suo universo inaccessibile, mentre la famiglia sopporta l'angoscia, tenta innumerevoli terapie e quasi perde la speranza di dare significato e scopo alla vita di Seth. All'età di vent'anni, Seth segue un corso di pittura e, inaspettatamente, tutto cambia. Il ragazzo, quasi un adulto ormai, scopre in sé un'innata capacità di dipingere, di creare sorprendenti opere d'arte che riflettono la sua prospettiva unica, dandogli la voce che non ha mai avuto. Scritto dalla madre di Seth, Debra, questo libro è la storia del loro lungo e difficile percorso e della sua determinazione ad aiutare il figlio. Seth, nonostante non possa attraversare la strada in sicurezza da solo, è un'icona per chiunque sia stato in una situazione senza speranza. La sua esperienza mostra che il riscatto è sempre possibile. Quella che sarebbe potuta essere una vita molto limitata e frustrante, sia per Seth sia per sua madre, è diventata invece un'esistenza interessante e appagante. Più che un semplice libro di memorie, questo volume - in cui le opere pittoriche di Seth lasciano stupefatti - è un racconto intriso di speranza, di ispirazione, di arte, di una forza vitale che impressiona, in grado di contagiare chi vi si accosta. -
Il contagio della violenza. Breve excursus sull'esercizio della crudeltà contro gli animali
Un cambiamento di rotta si impone nel rapporto che la nostra specie ha con le altre: si tratta di risvegliarsi finalmente da quel sonno della ragione che genera mostri, perché il male a cui sottoponiamo gli altri animali non solo è intollerabile per loro che lo soffrono e degradazione per noi che lo compiamo, ma anche perché nessuna ambizione pacifista potrà mai realizzarsi finché continueremo a sfruttarli, schiavizzarli, mangiarli, vivisezionarli, cacciarli, pescarli, indossarli, domarli, rendendo la terra un'immensa camera di tortura. Terra che potremo davvero considerare «casa comune» solo quando impareremo a rispettarne tutti gli abitanti. -
La leadership femminile. Modelli e qualità oltre le quote rosa
In tema di leadership femminile il vero problema oggi non sono le donne, dal momento che hanno ampiamente mostrato di possedere tanti di quei talenti da giungere «quasi» al vertice di ogni attività. Il punto critico sta tutto in quel «quasi»: perché nonostante le donne abbiano fatto moltissimo per affermarsi, sembra che manchi sempre qualcosa per un vero riconoscimento della loro parità. Se una donna diventa astronauta, fa notizia; se per prima riesce a isolare il Coronavirus, fa notizia... ma ciò viene circoscritto ai meriti individuali e non rappresenta un indicatore della potenzialità leaderistica femminile nel suo complesso. Perché per diventare un parametro oggettivo quel successo dovrebbe diventare replicabile. La ricchezza dei talenti naturali delle donne è un dato lampante e pienamente acquisito. Serietà, lungimiranza, costanza, intuizione, cura, fantasia e creatività sono tutte qualità che hanno aperto orizzonti insospettati alla professionalità femminile. Ma se per entrare nella famosa stanza dei bottoni si richiederà a una donna di sacrificare alcuni aspetti della sua personalità, per esempio la dimensione affettiva e familiare, potrebbe essere difficile ottenere il suo consenso. Perché le donne non sono più disposte a rinunciare a una qualche parte di sé, perché ormai sanno che nessun sacrificio garantirebbe loro la felicità; vogliono decidere le loro priorità e viverle liberamente, sul fronte della vita privata, famigliare e su quello socio-professionale, con la flessibilità necessaria, senza sensi di colpa e senza sentirsi eroiche.