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Verticale
Nella sua seconda raccolta di poesie Isa Brunetti utilizza le parole quasi come catarsi, modalità che le permette di accostarsi al dolore senza esserne travolta. Se nella vita lavorativa il distacco è un'esigenza obbligatoria, in quella personale tale strategia funziona ancora meno e la poesia ha la capacità di trasformare la realtà in parole che salvano. Come dice lei stessa presentando la prima sezione del libro, ""Il Melograno"""", la poesia consente di vedere i chicchi rossi del frutto simili a gocce di sangue, ma nello stesso tempo uguali anche ai rubini, gemme preziose. In molti componimenti la malattia diventa occasione di ricerca di senso, anche nella seconda e più recente sezione, """"Verticale"""", scritta in anni segnati da difficoltà psicologiche dei figli. Sono poesie molto dure, «cariche di dolore, avvertito come sensazione fisica che dalla bocca scende allo stomaco in un tragitto verticale, come di spada». Da qui il titolo che poi dà il nome all’ intera raccolta. Ma sono poesie colme anche di tenerezza: la scrittura è capace di sciogliere i nodi del cuore e rendere splendente la fragilità."" -
Lo specchio
Dai paradossi dell’esistenza alla denuncia delle storture e delle ombre, dalle più diverse ricette compiute in sé a un po’ di gustoso quanto acre scherzo, Barbieri ancora una volta passa in rassegna i diversi aspetti del vivere e li trafigge con i suoi spilli, li fissa e li disvela. Se è vero che l’aforisma, per essere considerato tale, deve consistere nella maggior profondità di contenuto espresso con il minimo delle parole, allora Paolo Barbieri fa di questo assioma un vero, ineludibile credo. Anche in questa più recente pubblicazione (che prosegue un coerentissimo percorso aforistico) vige questa regola, con un rigore quasi dogmatico, e soltanto a metà dell’opera l’autore indulge a una certa dilatazione espositiva per poi tornare (come se tutto il libro fosse una grande inspirazione seguita da una altrettanto grande espirazione) allo stile iperconciso che lo contraddistingue e che fa di lui uno dei più icastici e immediatamente riconoscibili massimatori contemporanei. -
Ingannare l'infinito
In questa nuova raccolta di aforismi, nuovamente divisa in capitoli tematici come tappe di una ordinata mappatura dell’esistente (non esente da sapide spaccature e deviazioni tanto improvvise quanto provvidenziali), Paolo Montanari cerca di “ingannare l’infinito” non rassegnandosi a un universo troppo ampio. Preferisce regolare le proprie lenti e con perizia, e pulsioni sia conoscitive sia etiche, indagare soprattutto le diverse prospettive che tingono il nostro abitare il mondo e coesistere fra uomini. D’altra parte, come tutti dovremmo comprendere, non ci sono soluzioni facili a problemi complessi, quindi Montanari esorta a non ignorare le emozioni pur ricordandoci che sono «ottimo intonaco, pessimo cemento», e allo stesso tempo a non affidarci a una razionalità di bassa lega («C’è chi vuole un orario per poter misurare il proprio ritardo»), proponendoci una nuova mappa per i nostri territori nella quale la forma aforistica è esplorata con efficace stringatezza e con grande conoscenza e sensibilità. -
Tournée
Un vecchio prete di montagna che conosce la vita e i dolori della storia; un concertista italiano che suona per l’Europa un violoncello dal passato sconosciuto e per questo chiamato “milite ignoto”; la sua fidanzata, fotografa tornata dall’Afghanistan con un segreto inconfessabile che le lacera l’anima; un malato terminale che dona la sua fortuna per ringraziare la comunità che l’ha accolto dopo aver vissuto in giro per il mondo, non sempre in modo cristallino. Tutte tessere di un mosaico più grande, il cui incastro fa rivivere un angolo di montagna francese dove tutto ritrova il suo equilibrio, come in uno spartito musicale dove ogni nota ha senso se legata alle altre. -
Da Basaluzzo in Aragona. La Guerra di Spagna del contadino Luigi Borsa
Luigi Borsa (1902-1958) fu volontario nella Guerra di Spagna, nelle file repubblicane, in una formazione che, numericamente ma non politicamente, si può definire minore: il Battaglione Mattotti. Arrivato in terra iberica dalla Francia, nel febbraio 1937, Borsa vi rimase solo fino a giugno, quando il Battaglione venne inquadrato nelle Brigate Internazionali. Tornato in Italia, venne arrestato e confinato, subendo i controlli di polizia fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Borsa non fu un capo, un trascinatore, un responsabile di cellule eversive: fu un contadino, il cui vissuto però lo fece ritenere quello che in effetti era: un antifascista, un elemento ostile al regime che andava perseguito e punito per le sue scelte di uomo libero. -
Celeste e l'arcobaleno
Celeste vive tra le nuvole ma ama i bambini della terra. Si allontana da casa senza dire nulla e non sa più come tornare indietro. Alla fine tutto si risolve per il meglio. Età di lettura: da 4 anni. -
Spinnakers. Ediz. illustrata
«Anche per chi non è appassionato di vela la visione di uno spinnaker gonfiato dal vento - qualcuno lo chiama anche ""acchiappavento"""" - suscita sempre interesse e persino entusiasmo. Sarà per le dimensioni nettamente maggiori rispetto alle vele tradizionali, la qual cosa lo rende visibile anche da lunghe distanze, sarà per i colori vivaci che di solito lo contraddistinguono, fatto sta che quando da terra si vede passare una barca con lo spinnaker issato (lo stesso discorso vale per il fratello minore gennaker) è raro che non ci si fermi ad ammirarlo. [...] Questo libro-album fotografico, vuole essere un modesto omaggio a questo tipo di vela che sicuramente mette allegria ma che senza dubbio esalta la preparazione e le capacità agonistiche degli equipaggi.» (Dall'Introduzione)"" -
Una finestra sul mistero. La vita e la morte nel canto di Fabrizio De André
Un viaggio nel mondo musicale di Fabrizio De André, per scoprire come l'ineluttabilità della morte, smorzata dal genio e dall'ironia dei suoi testi, diventi la sua più grande fonte d'ispirazione. L'uomo viene cantato nella sua costante ricerca di sé, dove l'amore ed il potere sono mera illusione ed il dolore e la sofferenza trovano sollievo nella solitudine, rifugio prediletto in cui conoscersi ed interrogarsi, sperando di trovare significati e risposte su quel mistero chiamato vita. -
Almanacco maddalenino. Vol. 6
Pubblicazione periodica a cura del Co.Ri.S.Ma., comitato ricerche storiche maddalenine, che promuove gli studi storici di interesse maddalenino ed è formato da un gruppo di amici che ricercano materiale storico isolano collaborando a riviste e pubblicando testi specifici. -
In labore ingenium. Architettura militare
Il volume raccoglie gli atti del Convegno del 24 Giugno 2010 tenutosi a La Maddalena che ha per oggetto l'architettura militare nel Nord Sardegna. Nella stessa giornata è stata allestita una mostra per i cittadini interessati che raccoglieva planimetrie e cartografie delle fortificazioni militari presenti lungo tutta la costa settentrionale del Nord Gallura. La Mostra Convegno sull'Architettura Militare nel Nord Sardegna rappresenta una preziosa testimonianza dei modelli di architettura ed ingegneria militare dello scorso secolo e permette una inedita scoperta del patrimonio documentale storico di cui il Genio Militare per la Marina è custode. Le iconografie, le antiche planimetrie e cartografie delle fortificazioni militari presenti lungo tutta la costa settentrionale nel Nord Gallura in mostra, consentono, altresì, di apprezzare le tecniche grafiche dei disegnatori dell'epoca non supportati dai moderni ausilii tecnologici. Il valore del sistema difensivo costiero, oltre che nel loro valore estetico, architettonico ed ingegneristico, risiede nell'umanità che essi sono ancora in grado di raccontare e, nell'ottica della loro valorizzazione e tutela, non ci si può esimere dal riconoscere queste loro peculiarità. La peculiarità della Sardegna è anche nelle architetture militari che vi si trovano. Inserire, dunque, i luoghi militari in un percorso culturale e di sviluppo turistico, meno condizionato da schemi del passato e volto al riconoscimento dei nuovi valori - che è lo scopo delle istituzioni locali che da anni perseguono politiche di acquisizione del demanio militare non più utile alle finalità istituzionali del Ministero della Difesa - esige una particolare consapevolezza ed una tutela diversa da quella sperimentata per altre categorie di monumenti. Per conservare l'integrità originaria dello stato dei luoghi, il modello di riferimento non può che essere rappresentato dalla conoscenza del passato che può guidare l'opera di chi è chiamato a realizzare un recupero che sia in simbiosi con la natura del territorio e con le esigenze del Terzo Millennio. L'obiettivo perseguito è quello di evidenziare l'unicità del panorama dell'architettura militare perché nella sua tipologia possa consentire un incontro reale e diretto del cittadino con la storia militare e le sue opere, in luoghi di straordinaria bellezza che ne risultano oltremodo ""rivoluzionati"""" e valorizzati. """"Rivivere il passato per discutere del presente e guardare al futuro"""". La Mostra Convegno sulla architettura militare e sulle attività che la Regia Marina ha svolto sul territorio sardo, evidenziando i mezzi utilizzati sia in termini di tecniche costruttive ed ingegneristiche che giuridiche, rappresenta un doveroso tributo all'arte ed all'architettura e la dimostrazione che la Marina Militare è stata capace di instaurare proficue sinergie che hanno preservato dallo sfruttamento speculativo del territorio. Dagli atti del Convegno emergono i motivi geo-politici e gli equilibri internazionali che hanno portato a istituire proprio a La Maddalena una piazzaforte militare, si comprendono le motivazioni poste alla base della scelta di costruire un sistema di fortificazioni militari diverso e lontano dagli schemi di Vauban. Si scopre, mediante una minuziosa analisi dell'artiglieria da costa, una significativa pagina di storia militare. Completa lo studio una riflessione sulle tecniche di recupero e di valorizzazione del sistema fortificato sardo.... -
Francesco de Rosa. Frammenti di un'opera inedita. Il quaderno X e le lettere ad Angelo de Gubernatis
Vissuto a cavallo di due secoli, Francesco Derosas, in arte De Rosa, fu indimenticato maestro elementare di intere generazioni di olbiesi, ma viene oggi ricordato soprattutto per i suoi scritti sulle tradizioni popolari e sul folklore di Olbia e della Gallura. Studioso eclettico ed infaticabile, brillante conferenziere e polemista, Francesco De Rosa fu però anche poeta in tre lingue, storico e studioso di archeologia, appassionato protagonista del dibattito su temi scottanti per l'epoca. Inserito in importanti circuiti culturali, ebbe stretti rapporti con Grazia Deledda ed intrattenne rapporti e collaborazioni con la migliore intelligentsia sarda del suo tempo, che lo vide stimato e ricercato studioso. -
Lia Origoni. La violetera della Scala di Berlino tra i miti del palcoscenico del novecento europeo
Tre anni - tanto c'è voluto - per ricostruire nella maniera più attendibile possibile, tra ricordi nitidissimi e documenti alla mano, il profilo di Lia, della cantante e dell'attrice che fu, ma pure la sua personalità e la sua storia, con un vissuto profondamente immerso nel proprio tempo, da Goebbels a re Faruk, a Luigi Einaudi, da Clara Calamai ad Anna Magnani, da Antongiulio Bragaglia a Totò, da Tito Schipa a Severino Gazzelloni, a Renato Guttuso, a Giorgio Strehler, ai fratelli De Filippo, Renato Rascel, Paolo Poli, a Maurice Chevalier, a Caterina Valente, a Cary Grant e a Mercedes Sosa. Per non parlare dei palcoscenici di fama mondiale, come il Winter-Garten e la Scala di Berlino, il Moulin Rouge e la Salle Pleyel di Parigi, la Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, il Sistina e l'Opera di Roma, soltanto per citare i più famosi. -
Settembre 1943 a La Maddalena
Il 1943 ha rappresentato per La Maddalena un anno di duri sacrifici: i bombardamenti, lo sfollamento della popolazione civile, la mancanza di approvvigionamenti e, nelle cruciali giornate dal 9 al 13 settembre, l'occupazione della città da parte dei tedeschi e i successivi scontri con le truppe italiane. Gli avvenimenti di quei giorni sono raccontati attraverso i documenti storici, compilati dai protagonisti, accompagnati dalle testimonianze dei maddalenini che di quei fatti sono stati attori, spettatori o vittime. -
Giorgio Asproni. Una vita per la democrazia
Atti del convegno internazionale di studi su Giorgio Asproni, 13-16 novembre 2008. Il volume ripercorre la vita di Giorgio Asproni, uomo politico, giornalista, memorialista di rilievo nella storia risorgimentale. -
Gallura. Gli stazzi
La storia e la realtà attuale degli stazzi galluresi non sono una storia e una realtà sconosciute. Come e quando è nato lo stazzo? Chi sono i fondatori di quest'habitat disperso? Quali sono le leggi che ne hanno accompagnato la nascita e garantito lo sviluppo? Che cosa è, ora, lo stazzo? -
L' isola e le donne
Questo libro raccoglie piccole vicende di donne alla Maddalena. Umili e inconsapevoli comparse in avvenimenti drammatici, forti protagoniste che impongono la loro volontà, ospiti che vivono in solitudine, figure leggendarie della tradizione. -
Le ombre di due mondi
È la storia di due mondi opposti che si incontrano e scontrano lasciando sul campo vincitori e vinti. Da un lato, i poveri pastori della costa nord-orientale dell'isola, legati alla propria terra da ragioni di pura sopravvivenza; dall'altro gli ""invasori"""" spregiudicati, che sono disposti a sradicare i proprietari di quelle lande desolate dalle loro origini."" -
Garibaldi oltre il mito. L'azienda agricola di Caprera
La figura di Garibaldi agricoltore è stata delineata da diversi autori che ne hanno scritto con competenza e passione. I curatori di questo volume hanno fatto piuttosto una riflessione su quanto abbia inciso la sua opera a Caprera, su cosa sia divenuta nel tempo quella che fu la sua azienda agraria e attraverso le specie vegetali da lui stesso piantate, ricostruire un aspetto non meno importante della storia e del paesaggio che contribuì a creare. -
Ziteddi
Gli iscritti alla Università della Terza Età di La Maddalena e alcuni loro collaboratori raccontano storie del passato che si svolgono sullo sfondo dell'isola: storie che vengono da un mondo ormai scomparso di giochi, emozioni e immagini e che mantengono la grazia e la leggerezza delle favole. -
Gli anni dell'isola felice. La Maddalena 1955-1975
La storia della comunità maddalenina è stata sempre intrecciata con quella nazionale, sia per gli interessi che questa realtà di confine suscitava in campo politico, sia per l'importanza che essa rivestiva nelle strategie della Difesa nazionale. Verso la fine degli anni Cinquanta dello scorso secolo, e in seguito all'adesione dell'Italia alla Nato, i lavori in Arsenale ripresero a buon ritmo, dando la possibilità agli enti della Difesa di aumentare il numero dei dipendenti, civili e militari, e di creare nel contempo un importante circuito economico indotto. Furono gli anni dell''Isola Felice'. Lo sviluppo delle attività della Marina Militare recò un benessere diffuso ed equamente distribuito fra le famiglie isolane. In un ventennio, dal 1955 al 1975, si realizzò quella crescita economica che favorì, anche attraverso la scoperta delle bellezze ambientali dell'arcipelago, un tenore di vita mai raggiunto prima di allora. In campo politico e amministrativo furono gli anni del dominio pressoché incontrastato della Democrazia Cristiana. La comunanza degli interessi, politici ed economici, della classe dirigente isolana, con le istituzioni ai massimi livelli, portò a La Maddalena i presidenti della Repubblica che si succedettero, da Einaudi a Napolitano (tranne pochissime eccezioni), i capi di Governo, i ministri, i sottosegretari, le alte personalità politiche. L'Isola godeva del privilegio di potere contare su quei ""tanti begli amici"""", che ne assecondarono l'espansione civile, che la proiettarono in una dimensione nazionale, e anche oltre. Negli anni Settanta, dopo l'insediamento di una base militare d'appoggio straniera nell'isola di Santo Stefano, si registrarono le prime contestazioni e i primi fermenti sociali, soprattutto da parte di quei settori della società e della politica che non condividevano le scelte del partito egemone, al Governo, alla Regione e al Comune. Il periodo descritto fu cruciale nella storia de La Maddalena, e fu vissuto altresì di fiere lotte di potere, combattute entro le sedi istituzionali e, più ardentemente, nei circoli cattolici guidati dalla parrocchia e nei salotti privati """"laici"""".""