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Zio Pietro Bianco
Il valore delle testimonianze dei reduci di guerra, com'è il caso di zio Pietro Bianco, non sono solo memorie di un momento tragico della loro vita, ma anche un momento di riflessione sulle prepotenze esercitate dall'uomo che impone il potere della propria forza sul suo prossimo, la cui giustificazione nazionalistica e ideologica ben poco conta. Non è la guerra in sé, il vero problema o la questione da discutere, ma la tristezza e le atrocità di alcune scelte sociali che, a dire il vero, hanno poco di umano e nessun rispetto per la vita. Non è un caso se i libri di storia parlano solo di battaglie ed eroi... fermarsi a riflettere sui conflitti bellici, in nome di una civiltà che vuole imporsi su altre (ma il cui vero scopo è il controllo delle risorse naturali), è davvero devastante, per cui è meglio evitare e, con noncuranza, parlare d'altro. Ebbene questo libro, sia pur nella sua semplicità, rifiuta questa logica e affronta il problema con gli occhi di uno dei suoi protagonisti. Uno di quelli mai citati nei testi ufficiali, ma comunque vivo e presente alla richiesta dello Stato che non sempre si dimostra riconoscente con questi dimenticati, silenziosi e autentici eroi. -
Il mio cappello rosso
Alba Leoni è nata a La Maddalena. Sin da bambina si è dedicata alla scrittura, utilizzando tutto il tempo disponibile al piacere di mettere su carta i suoi pensieri e i vari periodi della sua vita: ragazzina, giovane donna, moglie, mamma e nonna. Ha partecipato a vari concorsi di poesia, ricevendo sempre molti apprezzamenti e vari premi, targhe e attestati. Non è mai uscita dal perimetro della Gallura, per sua volontà, pur avendo molte richieste, per non sottrarre tempo alla famiglia. Oggi dà un piccolo saggio dei suoi lavori in questo libro, ringraziando quanti l'hanno aiutata a realizzarlo, dalla sua famiglia, all'editore e tutti coloro che ne hanno suggerito la pubblicazione. -
Omine
Una visione della Sardegna negli anni 67/68 in cui l'isola era martoriata dal banditismo e dai sequestri di persona. È lo sguardo aperto di Michele Amato per capire luoghi, emozioni, usanze, uomini che spesso si esprimono in una lingua a lui sconosciuta. L'incanto dei paesaggi della provincia di Nuoro, ai suoi occhi, è macchiato da un cancro che sembra incontrollabile, nonostante i tentativi di militarizzazione: dalle alte sfere vengono mandate allo sbaraglio forze addestrate per tenere l'ordine pubblico nelle città e a mal partito nei boschi e dirupi del Supramonte e soggette a pagare un duro contributo di sangue. Per caso il protagonista, brigadiere di PS si trova al centro della scena per uno scontro a fuoco in cui viene ucciso il numero due del banditismo isolano, Miguel Atienza. Nel rito del suo encomio, durante gli interventi dei pezzi grossi scesi da Roma, tocca il fondo della solitudine riflettendo sul senso della vita e della morte. Lo riscatta l'amore per Elena, un incontro fra due anime ignare della complessità del rapporto affettivo e della necessità di un approccio non convenzionale. Sente il bisogno di integrarsi, mettere radici nel luogo da cui si sente come adottato, ne studia la lingua, ne ascolta le sensibilità più profonde, aspira a diventarne una sorta di figlio. Un evento tragico, nel giorno in cui viene arrestato Graziano Mesina, lo sconvolge. Non lo distoglie, però, dalla volontà di entrare nelle intragne, un processo aperto verso la mitica identità dei sardi con la scoperta delle loro caratteristiche più profonde, nelle relazioni con sé stesso, il paese, il mondo e che fanno di una persona un uomo: un omine. -
Bocche di Bonifacio. Ediz. illustrata
Bocche di Bonifacio, un luogo con due anime. Un'anima che per molti mesi dell'anno è il respiro del mare, della terra e della sua gente, del profumo delle fioriture, dell'odore del guano sull'Isola dei Monaci o dell'odore di vuoto di Cala Lunga; una anima che assomiglia alla mia. Affidare le vele al vento senza il timore di incrociarne altre, senza ostacoli per lo sguardo, senza sagome invadenti dei motoscafi che con le loro scie inquietano l'occhio di chi, qui, cerca, e trova, ""il luogo"""". E allora l'esercizio è arrampicarsi sulle rocce con il cavalletto a spalle e la 10×12 nello zaino, saltare le ampie fenditure del granito lisciate dall'acqua e dal vento, cercando l'equilibrio precario per togliere il volet e impressionare un'immagine finalmente diversa. L'altra anima è quella vacanziera che qui, volutamente, non compare, fatta di altri tempi e luoghi, olii abbronzanti, rumori. Per chi ha visto le Bocche nella stagione estiva è necessaria un'altra immersione, non nel profondo blu-verde delle sue acque, ma nell'indefinibile emozione del fuori stagione. Per cogliere la suggestione dell'abbandono che cola dai muri di fortini e fari, e gioire appieno della profonda ospitalità di questa terra e della sua gente. Per vedere un luogo in modo diverso."" -
L' ultimo tuffo di Achille
La storia di un maddalenino e dei suoi tanti tipi di tuffi. Se è vero, come dicevano i latini, che nel nome è racchiuso il destino (nomen omen), allora il carattere del protagonista di questo racconto non poteva essere diverso e doveva per forza condurlo a quell'ultimo tuffo. Ma da quel suo modo di intendere l'esistenza, se non proprio omerico, di certo non allineato coi tempi che viviamo... Ma dalle sue riflessioni politiche e sociali... Ma dal suo altruismo e dalla sua curiosità... Risulta che perfino l'autore di questo libro abbia deciso di trarre spunto per le sue scelte future di vita. -
L' ultimo volo. Sulle ali della poesia
«Nel momento dell'approssimarsi dell'ineluttabile estinzione e la conclusione della propria esistenza terrena, l'uomo sensibile e rassegnato si apre al mondo delle cose nella pienezza di impressioni, di pensieri, e di suoni, di luci, di colori attraverso la dimensione emotiva dello sguardo interiore, di una memoria febbrile che contiene l'universo della vita, mescolando insieme eventi, ricordi, dubbi, speranze e illusioni. Mentre si conclude l'anello del tempo, il presente trascende l'assoluto del limite nell'unione mistica dell'infinito che scorre eternamente. Proprio allora una forza profonda sembra trasmettere l'eco remota di ignote esistenze anteriori, la tensione del passato verso il futuro oltre le frontiere del cosmo.» -
Il mistero della luna scomparsa
L'avventurosa storia di una bambina in un'isola dove, con la scomparsa della luna, tutto era diventato triste. Diana ritroverà la luna e con essa ritornerà la gioia. Una fiaba, splendidamente illustrata, di amore per la natura. Insieme un messaggio di speranza e un'esortazione al rispetto dell'ambiente. -
In cima al mondo e altri racconti
Silvio Waldergan è stato corrispondente dell'Ansa e della Nazione di Firenze. Tornato stanziale sulla collina dove è nato, ha occhieggiato da lassù la Val di Chiana e la Val d'Orcia, traendone panorami e personaggi per quattro dei racconti raccolti in questo volume. Solo la storia di Trude è ambientata in terra forestiera perché è là che è stata vissuta, sulle colline del Danubio. -
Educare è difficile. I soggetti, i diritti, le culture, la cittadinanza: fare scuola nel mondo della globalizzazione. Atti del Convegno (Perugia, 20-22 marzo 2003)
Il convegno ""Educare è difficile"""" propone uno sguardo educativo sul mondo della globalizzazione: un mondo nel quale diminuiscono le distanze fisiche e virtuali ma aumentano quelle dell'ingiustizia e dell'esclusione. I processi di globalizzazione si riverberano sulle dinamiche culturali, sulla costruzione dell'identità personale e sociale, nei processi di apprendimento. I sistemi dell'istruzione reagiscono a questi fenomeni, ma a quali condizioni la scuola può essere luogo privilegiato di esercizio e formazione equo e sostenibile, laboratorio di educazione alla pace? Appare oggi di straordinaria attualità un'idea di scuola capace di futuro, fondata sul riconoscimento dei soggetti e sulla valorizzazione delle diverse culture."" -
Dalla parte di Darwin
C'è bisogno del pensiero evoluzionista? Alcuni mesi fa la parte più attenta del Paese è stata costretta a porsi questa domanda, quando si scoprì che la teoria di Darwin era stata cancellata dai nuovi programmi ministeriali promossi dal ministro Moratti. La reazione e la successiva marcia indietro compiuta dal ministro non dovrebbero lasciare adito a dubbi. Questo libro, che affronta l'argomento, fa emergere un quadro dei motivi di fondo per cui oggi il pensiero evoluzionista è di attualità. -
Uscire dal petrolio. Energia e mutamenti climatici: le idee e le proposte di Legambiente per un modello energetico pulito, moderno e sicuro
Inquinamento, effetto serra e guerre. Sono queste le principali conseguenze dell'attuale modello energetico mondiale fondato soprattutto sul petrolio e sulle altre fonti fossili. E proprio per questo che il tema dell'energia è oggi al centro dell'attenzione italiana e internazionale: per i crescenti costi del petrolio, per le conseguenze sul clima globale, con l'aumento delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra in atmosfera, per i problemi connessi di insicurezza e instabilità politica sul panorama mondiale. Il libro di Legambiente parte da questo presupposto e analizza la situazione energetica italiana. -
Alla ricerca degli eremi francescani fra Toscana, Umbria e Lazio
Fra le pieghe della sua eredità spirituale, San Francesco ha lasciato un libriccino nel quale sono tracciati gli itinerari. Per raggiungere i suoi eremi immersi in una natura silvestre ed arcana, quelli almeno sopravvissuti alle ingiurie del tempo. Si tratta di un baedeker che per primi hanno saputo sfogliare alcuni viaggiatori stranieri i quali, fra Ottocento e Novecento, sono rimasti affascinati dalla figura di Francesco e dal suo rapporto con il mondo della natura. Seguire gli itinerari che quei viaggiatori hanno percorso a dorso di mulo fino alle soglie degli eremi della Toscana meridionale, dell'Umbria e della Sabina significa inoltrarsi nel cuore verde dell'Italia centrale e sperimentare il fascino di un antico viaggio. -
Pianeta rifiuti
Il tema della gestione dei rifiuti è di quelli su cui si misura la capacità di governo di una classe dirigente. Lo è sia che si parli di quella parte di rifiuti di cui ognuno di noi, in varia misura, è quotidianamente produttore, sia che si tratti di residui industriali o peggio ancora di quelle scorie che mai avremmo voluto fossero generate, come quelle che ci sono rimaste in eredità dalle centrali nucleari, chiuse da ormai quasi vent'anni. Inoltre, sulla capacità o meno di risolvere questo problema, si misura la qualità della vita di un paese, il suo modo di consumare e di produrre, insomma la sua capacità di costruirsi un futuro. -
Biodiversità in provincia di Prato. Vol. 2: Molluschi, pesci e crostacei.
Il volume è parte di una serie che reca i risultati di due di indagini triennale, l'una sulle specie di molluschi, l'altra sulle specie di pesci e crostacei tutelate nella Provincia di Prato. La serie viene proposta con lo scopo di sensibilizzare il pubblico alle importanti tematiche della conservazione della natura e della tutela della biodiversità in riferimento alle specie trattate: per questo la formulazione del testo, pur mantenendo tutte le caratteristiche di una pubblicazione scientifica, è stata studiata in modo che si possa offrire ad un'agevole lettura anche da parte di un pubblico non specializzato. -
Biodiversità in provincia di Prato. Vol. 3: Specie vegetali.
L'Ammmistrazione Provinciale di Prato ha sempre dedicato grande attenzione alla conoscenza, alla cura ed alla salvaguardia del patrimonio di valori ambientali e testimoniali che costituisce la sua stessa identità, rivolgendosi con particolare impegno ai valori naturalistici, e dando così attuazione alle forme di tutela della Biodiversità previste dalla Legge Regionale n. 56/2000. -
Ricordi e riflessioni. Un dialogo con Giuseppe Vagaggini
Umberto Cerroni è nato a Lodi il 5 aprile 1926. Ha studiato a Roma con Pilo Albertelli e si è laureato nel 1947 in Filosofia del diritto nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma. È stato professore di Scienza politica nell'Università La Sapienza di Roma e ha insegnato a lungo nelle Università di Lecce, Salerno e Napoli. È autore di numerose opere tradotte in molte lingue. -
Ri-conoscersi. Nel rispetto degli avi
"Perché spendiamo la nostra vita come la stiamo spendendo, con questi nostri schemi non sempre così remunerativi, con queste emozioni che non sono sempre di gioia, con questi compagni di viaggio e non altri? Se la risposta a tale quesito sembra essere un ambizioso obbiettivo, daremo comunque il nostro piccolo contributo, esplorando le radici e i rami del nostro unico,folto, albero genealogico."""" Alla scoperta di come, tra miliardi di possibilità, noi, proprio noi, l'un l'altro ci ri-conosciamo. Generazione dopo generazione." -
La guerra degli ospedali. Il principe e i comitati nella città Valdichiana 1951-2001
«Con la ""Guerra degli ospedali"""", Gino Serafini racconta le lunghe tensioni che precedettero la nascita, nel 2001, di un ospedale unico e moderno e la chiusura di quelli preesistenti: ben sei ospedali comunali, con una lontana tradizione ma oramai tecnicamente superati. Uno scontro tra modernizzatori e tradizionalisti, durato almeno un quarto di secolo, che ha per teatro la Val di Chiana senese, territorio dove le trasformazioni degli anni '50-60, localmente radicali, avevano generato squilibri e rivalità, poi esplose, appunto, sulla questione ospedaliera. Per i molti incarichi ricoperti nella zona (dove è stato anche presidente dell'Usi) l'autore è osservatore privilegiato dei decisori locali e delle loro scelte, che vengono perciò spiegate nella loro logica più intima. Interessato a ricercare le motivazioni profonde degli avvenimenti, è tuttavia orientato ad evidenziare le contraddittorie ragioni dei molti attori in campo, tutti studiati nello specifico profilo sociale e culturale e nella dinamica delle azioni. Anzi, come già nel suo precedente libro """"I ribelli della montagna"""", è proprio lo studio psicologico e comportamentale delle classi e delle folle ad interessarlo principalmente. Senza con ciò trascurare il contesto territoriale obiettivo, di cui Serafini analizza strutture, cambiamenti e contraddizioni. Ne è dunque derivata un'opera di ampio respiro, in cui le vicende ospedaliere movimentano un più generale affresco sociale, disegnato con il rigore dello storico e reso vivo e coinvolgente da una scrittura fantasiosa e a tratti epica, per quanto sorvegliata e venata d'ironia.» (Dalla presentazione di Tommaso Detti)"" -
Vita di guerra. Le straordinarie avventure dell'«ardito del Grappa»
Ettore Viola fu un vero eroe della Grande Guerra. Soprannominato ""L'ardito del Grappa"""", combatte su tutti i principali fronti di guerra: sul Carso nel '15, a Tolmino nel '17 e sul Grappa nel '18 come capitano del glorioso vi reparto d'assalto, si è sempre distinto per valore e coraggio. Parlamentare fino al 1926, si oppose all'adesione al fascismo. Questo è il suo diario di guerra."" -
Nelle Alpi orientali tra Adriatico e Danubio. Incontri e scontri millenari
L'autore ricostruisce i percorsi del movimento delle popolazioni delle Alpi fra Trentino Alto Adige e Adriatico usati in età romana, nel medioevo, nel periodo veneziano e in quello asburgico. Si traccia così una storia delle popolazioni che abitarono le Alpi orientali, la loro economia e le loro peculiarità antropologiche. Scoprire che ogni epoca ha avuto le proprie valli alpine preferenziali per spostarsi da est a ovest e da nord a sud è una delle tante scoperte di questo libro frutto di una decennale ricerca.