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La Domenica del Corriere va alla guerra. Il 1915-18 nelle tavole di Achille Beltrame. Ediz. a colori
Le tavole di Beltrame sono la guerra. Il geniale disegnatore vicentino, diplomato all'Accademia di Brera, con Luigi Alberini inventa un modello di comunicazione visiva destinato a costruire l'immaginario collettivo della guerra. Gianni Oliva decodifica i sistemi del racconto, la coralità, i simboli della patria, i combattimenti e la rimozione delle sconfitte. Il libro è la maggiore raccolta a colori delle tavole della Domenica del Corriere. -
Un alpino in guerra. Enea Guarneri dalla Carnia all'Isonzo. Vol. 1: 1915-1916.
Enea Guarneri, bresciano, allievo del liceo Parini, medaglia d'oro al valor militare, è uno dei combattenti mitici della Grande Guerra. In questo primo volume si raccontano con una ricca documentazione fotografica, i combattimenti in Carnia e sull'alto Isonzo. Prefazione di Giorgio Bettoni. -
La battaglia dei gentiluomini. Pozzuolo e Mortegliano il 30 ottobre 1917
Le cariche della cavalleria a Pozzuolo del Friuli sono state nell'immaginario collettivo l'epica della grande guerra. In questa nuova collana la storia raccontata e illustrata quei combattimenti sono ricostruiti e narrati in tutti i dettagli. Un grande mosaico in cui finalmente si scopre come si svolsero i fatti. -
Itinerari segreti della grande guerra nel goriziano. Vol. 2: La trincea delle frasche.
Passo della Morte, Passo del Diavolo, Dolina dei Bersaglieri, Dolina Piras: questi sono alcuni nomi dell'inferno carsico, ma nessuno evoca un sacrificio di sangue come le trincee delle Frasche e dei Razzi che hanno inghiottito gli assalti disperati dei fanti della Macerata, della Siena, della Chieti e della Sassari. Questo libro è più di una guida alla visita dei luoghi di un sacrificio collettivo, è un tassello dell'opera di recupero della memoria storica di tutti gli italiani. -
Bombe a mano e da fucile tedesche 1915-1918
Dalla prima bomba sperimentale del 1907 alle bombe a mano contro i tank, il libro definitivo sulle bombe a mano tedesche impiegate durante la Prima guerra mondiale con informazioni, documenti e foto inedite, discriminando il materiale effettivamente usato sul fronte italiano. Una guida essenziale, utile ai collezionisti, ai musei e agli storici. -
La fede e la guerra. Cappellani militari e preti soldati 1915-1919
Un libro fondamentale per comprendere il problema del consenso alla guerra nelle trincee. Centinaia di cappellani e di preti-soldati coetanei dei fanti provenienti dai ceti rurali condivisero per tre anni il sacrificio sui campi di battaglia e portarono conforto ai feriti e ai morenti. Le loro testimonianze e le loro biografie sono una componente essenziale per la conoscenza della Grande Guerra. -
Dai ghiacciai dell'Adamello agli altopiani etiopi. Da quota 3686 a quota 33
Il racconto di uno degli eroi della guerra alpina. Le battaglie dei 3.000 metri del 1915-1918 da capitano venticinquenne alla guerriglia in Etiopia dal 1936 al 1938 sotto la guida di un altro grande narratore: Paolo Caccia Dominioni. Prefazione di Bernardino de Vincenzi. -
L' Italia in treno. Storia e cronache dell'Italia in ferrovia nel racconto dei grandi artisti. Ediz. illustrata. Vol. 1: I grandi eventi storici.
"La ferrovia ha segnato in profondità la storia d'Italia ed è stata un elemento fondamentale nella costruzione dell'identità nazionale. Fattore di progresso non solo tecnologico ma anche economico e sociale, il treno ha costruito legami, ha messo in comunicazione genti, paesi e città ed ha rappresentato, in molte zone del Paese, la prima concreta presenza dello Stato Italiano. I treni, le stazioni, gli infiniti binari che venivano srotolati in ogni angolo della penisola, le ardite opere d'ingegneria sono stati i simboli audaci della forza di un popolo che lavorava alla costruzione di quell'identità nazionale necessaria per affrontare le sfide della modernità."""" (dalla prefazione di Mauro Moretti)" -
La sanità in alta montagna dalla Valsugana al Grappa. Diario fotografico del tenente medico milanese Carlo Lamberto Rusca
Un reportage fotografico dalla Valsugana al Grappa di un medico milanese della Brigata Venezia e nell'Ospedale da Campo 085. Carlo Lamberto Rusca, nato nel 1888 in una famiglia dell'alta borghesia lombarda, laureato a Pavia in Medicina, ufficiale medico nell'Ospedale da Campo 085 in un gruppo di artiglieria da montagna e poi sul 201° Reparto di Sanità sul Monte Grappa ci ha lasciato questo straordinario diario fotografico dei luoghi ancora oggi facilmente riconoscibili dell'Altopiano del Tesino, dell'Archeson e Grappa. -
Itinerari segreti della grande guerra nelle Dolomiti. Vol. 13: Marmolada. Col di Lana, Sief 6°. Marmolada settore orientale.
Per escursioni familiari e per esperti, sono qui individuati decine di itinerari in uno degli scenari più suggestivi della Marmolada italiana con la ricostruzione di tutti gli avvenimenti storici. -
I generali italiani della grande guerra. Atlante biografico. Vol. 2: C-Z.
Il volume conclusivo delle biografie degli oltre 600 generali della prima guerra mondiale, con la foto e la bibliografia di ciascuno, copre una profonda lacuna della storiografia italiana. -
Il ballo di Castano. La goccia che cade non si spegne
"Il ballo di Castano"""" è una singolare raccolta di esperienze, vissute o immaginate dal personaggio di Castano Dittongo, che ci trasporta in un viaggio che è formazione sentimentale, è avventura, è immaginario, è racconto psicologico e molto altro. La narrazione si dipana nel corso di molti anni, durante i quali l'autore ha scritto ed elaborato le avventure di Castano e le ha poi raccolte e catalogate a formare questo singolare romanzo di formazione. Il personaggio vive una serie di situazioni grottesche, singolari, fantasiose e piene di suggestioni attraverso le quali l'autore esplora molti aspetti del vivere quotidiano. In particolare Ponti ha strutturato il romanzo come un percorso che parte dalla concezione del tempo e della propria esistenza in divenire passando attraverso diversi specchi, ovvero le situazioni che Castano affronta, che rimandano a riflessioni più specifiche sul senso della verità e dell'apparenza, sulla capacità di comunicare, sull'inganno e l'autoinganno, sul significato del proprio lavoro, sulle aspettative degli altri, sulle proprie paure, i fantasmi, le zone oscure della nostra mente, le ossessioni, le perversioni, le cattive abitudini di cui facciamo fatica a liberarci e di cui forse non dovremmo liberarci affatto, l'ipocrisia nei rapporti, la paura dell'altro da sé, il dolore." -
La birra Moretti da Udine al mondo. 130 anni di una dinastia imprenditoriale. Ediz. illustrata
La fabbrica della birra Moretti e le birrerie collegate, tra cui le prestigiose Sans Souci di Roma e Grado, il campo polisportivo che tra l'altro ha ospitato la squadra dell'Udinese Calcio per 66 anni, il premio culturale Moretti d'Oro, la realizzazione di importanti edifici cittadini progettati dai migliori architetti del tempo, la creazione del marchio del Baffone che ancora oggi campeggia sulla birra diffusa in tutto il mondo, sono solo alcune delle tracce lasciate nel tempo dalla famiglia Moretti di Udine. -
Un' inquieta felicità
Un romanzo che unisce amore e storia. Una narrazione giocata sul contrasto tra la società alto-borghese lombarda e la drammatica realtà di chi in Friuli vive l'esperienza del fronte. Sono gli anni della Grande Guerra. Vittoria, una giovane crocerossina, dopo una intensa storia d'amore con un capitano trentino che combatte nell'esercito italiano, cede ad un tenente di nobili origini che, per quanto trasgressivo e disincantato, la reinserirà nella sua sfera borghese. Sarà una felicità inquieta perché, al di là delle apparenze, le passioni vissute in guerra l'hanno segnata ed il suo anticonformismo non si è spento. -
Raccontami vento che torni
Nella cornice di un ritorno al paese degli avi, si srotola in flashback una storia familiare a partire dall'assenza-presenza di un giovane contadino partito in guerra e ""non ancora tornato"""", la cui sorte inciderà su figli e nipoti ben oltre la sua morte. Ricordi d'infanzia e racconti orali trasmessi dalla famiglia si intrecciano in un'affabulazione sospesa tra realismo e immaginazione. Il recupero del proprio vissuto passa per il riconoscimento delle radici che ancorano alla terra intesa non come territorio chiuso tra confini, ma come sostrato comune dell'esistenza umana e anelito alla vita."" -
I ragazzi del '99. Il racconto dei diciottenni al fronte
Il battesimo del fuoco dei Ragazzi del 1899 è databile nei giorni 16 e 17 novembre 1917, sul Piave, al ""Molino della Sega"""". Nel 1918 furono 265.000 i giovani poco più che adolescenti, comandati da ufficiali veterani a combattere le tre battaglie decisive: quella d'arresto, quella del Solstizio e quella di Vittorio Veneto. Il loro mito è sostenuto da una decina di medaglia d'oro e migliaia d'argento e bronzo, ma il loro racconto inizia solo ora... Il volume contiene il Memoriale inedito di Carlo Manghi, i nomi e le motivazioni dei decorati. I ricordi di un ragazzo del '99 di Carlo Manghi, sono una testimonianza della fine di una gioventù e di come in quegli anni i giovani italiani sentissero il senso di una patria da difendere."" -
Prigioniera volontaria. Il diario di una crocerossina a Udine dopo Caporetto
A ventun anni Paola di Colloredo Mels è crocerossina nell'ospedale di Toppo Wasserman dove la madre Costanza era ispettrice udinese delle crocerossine. Quando con Caporetto gli ospedali intorno a Udine furono svuotati, rimasero circa 500 malati e feriti intrasportabili, Costanza e Paola decisero di rimanere ad assisterli perché la gran parte dei medici e infermieri erano fuggiti: ""era nostro dovere rimanere per quei 500 feriti dei quali in eterno mi sarebbe rimasto vivo il loro urlo pietoso"""". Solo che ad essi si aggiunsero altre migliaia di feriti nei combattimenti della ritirata del 28 e 30 ottobre 1917. Portando cibo e medicine, a spese proprie, ai circa 2.000 ricoverati abbandonati nell'ospedale del Seminario nei giorni della ritirata e dell'occupazione, Costanza e Paola, salvarono la vita ad alcune centinaia di soldati. Il diario di quel rimanere coraggiosamente ad Udine per dare un significato profondo e concreto al proprio senso di responsabilità e di dovere, al di là dell'interesse personale, è una sorta di manifesto del protagonismo femminile che quella guerra fece emergere in Italia."" -
L'offensiva Austriaca del 1916. Strafexpedition e la Contromossa Italiana
A un passo dalla pianura: il confronto tra la strategia italiana e quella austriaca. Vi sono nomi di offensive militari che consegnano quell'evento alla posterità, come l'Operazione Barbarossa, Overlord o Desert Storm. La Strafexpedition è una di queste e in questo libro si racconta il tentativo imperiale di spezzare in due il fronte italiano; un racconto avvincente della più grande battaglia difensiva combattuta in Italia su un fronte di montagna durante la Grande Guerra. -
La leggenda dei mitraglieri incatenati
Per i recuperanti impegnati lungo il vecchio fronte dell'Isonzo dissotterrare una mitragliatrice Schwarzlose rappresentava una vincita al lotto, il compenso per mesi di fatica. Nei loro racconti quel lavoro pericoloso vedeva intrecciare la storia della Grande Guerra con le leggende maturate dopo il conflitto. A volte un colpo di piccone poteva svelare un osso imprigionato ad una catena, e allora la leggenda diventava realtà... o incubo? -
Aquileia. Le origini cristiane, il Patriarcato e lo scisma dei Tre capitoli
Dopo ""Pistis Sophia"""" di Luigi Moraldi e gli studi di Renato Iacumin, questo sono le ultime ricerche sulla genesi della cristianizzazione nel patriarcato di Aquileia, in particolare in Veneto e Friuli-Venezia Giulia""