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La mobilitazione femminile nella Grande Guerra. Vol. 3: Croce rossa inglese e americana, nei lavori militari. Maestre, ribelli, madrine, dottoresse, attrici e spie, Le.
La mobilitazione della società civile durante la Grande Guerra fu essenzialmente mobilitazione delle donne. Rappresentò la più grande prova di partecipazione popolare e coesione civile superata dagli italiani nella loro storia. In quella guerra vinsero infatti i popoli che riuscirono a essere più coesi e partecipi delle imprese dei soldati al fronte. La popolazione italiana, ultima arrivata tra le democrazie europee, diede prova di una capacità operativa che molto spesso supplì alle carenze organizzative dello Stato, ad esempio nella tutela e assistenza dei minori e nei cibi caldi sulla linea del fuoco. Le donne uscirono dalle case e dai ruoli domestici ed entrarono in massa nella vita economica e sociale. Il protagonismo femminile ebbe un'accelerazione e una diffusione che pervase tutte le classi sociali del Nord come del Sud. Non solo madrine di guerra e intellettuali appartenenti alle élites, ma anche donne della piccola borghesia e delle classi popolari: maestre, madri di famiglia per l'assistenza ai fi gli dei richiamati, donne reclutate per i lavori militari al fronte o nelle città nei laboratori di recupero tessuti, nell'Opera scaldarancio, lana, tutela delle minorenni, ecc., e poi le attrici, le spie, le dottoresse. Una storia che mancava nella storiografi a della guerra che, tra l'altro, fu vissuta come la conclusione dell'unità d'Italia. -
Andar per castelli in Friuli. 20 itinerari e percorsi in bici
Una guida storico-escursionistica agile e pratica per poter visitare il territorio friulano sui pedali di una bicicletta o a piedi. L’apparato fotografico e le informazioni storiche dei luoghi descritti rappresentano uno strumento formidabile per muoversi con cognizione di causa sia per chi in queste terre ci vive, che per chi le visita per la prima volta. In essa vengono proposti venti itinerari ognuno con la sua mappa, i tempi di percorrenza, i livelli di difficoltà e diverse informazioni utili che consentono di scoprire i castelli, i borghi medioevali, le ville e i luoghi meno noti del Friuli. -
Tre vedove quasi inconsolabili
Teresa, Bianca e Maria sono l’attrazione della spiaggia: 240 anni in tre, ma spavalde, divertite e divertenti come tre ragazzine. E da quando hanno perso i rispettivi mariti hanno unito le solitudini per aggredire con un nuovo piglio la vita. Fanno sorridere e riflettere, ne combinano più di quante ne pensino. E sulla loro strada incrociano la badante Ludmilla e nonna Rosa. Sarà un nuovo atto della commedia in un'età che non è mai la terza se ci si diverte come nella prima. -
L' ombra nell'acqua
"Scrivo di Agnese, una donna del Cinquecento che deve lasciare Venezia. Per lei non è solo una città... è una persona, è un modo di vivere, è una vita in una casa sull'acqua"""". Così parte, per un luogo dove le città hanno colori diversi dalla sua laguna». Ada la scrittrice ha appena trovato un editore per il suo romanzo, ma Agnese il personaggio principale della sua storia non è la sola a mettersi in viaggio per cambiare il suo destino. Venezia e la Genova del Cinquecento, Bruges dei pittori fiamminghi, una moderna Edimburgo, Trieste e Parigi, sono gli scenari in cui si muovono i protagonisti dell'Ombra nell'acqua che tra passato e presente mette in scena amicizia, amore, mistero, desiderio di conoscenza e bellezza, non senza colpi di scena decisamente noir." -
Le maghe di Grado
Le Maghe di Grado è la novella umoristica della prima villeggiatura marina di due gentiluomini nel 1856, tre anni prima dell’impresa dei Mille. Un paese di pescatori, senza alberghi, con una lunga spiaggia, vino aspro. Dopo una notte di battaglia con insetti invadenti e la puzza di pesce i due sarebbero ripartiti, sennonché incontrano una contessina con le sue due amiche, piuttosto emancipate... -
Baciammo la terra. L'odissea di un migrante da Somaliland al Mar Mediterraneo
Nurrudin Farah, scrittore somalo L'odissea di un giovane migrante dal Somaliland - uno stato che non è riconosciuto - al Mar Mediterraneo è un racconto autobiografico che ripercorre le tappe del tahriib, parola araba che descrive una forma di emigrazione sregolata praticata da migliaia di persone, che partono alla volta dell'Europa. Questa storia si snoda attraverso il deserto, all'interno delle prigioni dei tra canti di schiavi libici, sui barconi della morte e in ne, sulla strada di ritorno verso la terra natia. È la prima autobiografia di un migrante africano sopravvissuto ai viaggi della morte pubblicata in Italia. -
Tre diari della grande guerra. Ademollo, Nicolich, Vesnaver
Il libro nasce da una serie fortuita di circostanze, verificatesi negli anni tra il 2014 e il 2018. Mentre infatti in alcune scuole del Friuli Venezia Giulia e di Paesi vicini si svolgevano i progetti promossi da ""Radici&Futuro"""" in occasione del Centenario della Grande Guerra, dai cassetti di tre nipoti, sconosciuti l'uno all'altro, sono usciti inopinatamente i diari dei nonni, che avevano partecipato al primo conflitto mondiale. I diari, messi a disposizione degli studenti di un liceo triestino per la trascrizione, sono espressione di tre differenti punti di vista sulla guerra: quello di un ufficiale piemontese rimasto ferito nella battaglia di Pradis, durante la ritirata da Caporetto, quello di uno studente triestino irredentista andato a combattere per l'Italia e quello di un operaio istriano arruolato nel 97° reggimento austro-ungarico e caduto prigioniero dei russi. Tre studentesse universitarie hanno contribuito ad inquadrare ogni diario nel suo contesto storico e geografi co. Il libro si rivolge a storici e studiosi, ma si propone anche come strumento didattico. È insieme memoria e testimonianza di come giovani di oggi possano, se opportunamente guidati, ridar voce a giovani di ieri."" -
La casa dei corvi
Fortunato è un vecchio rancoroso, cacciato di casa dalla moglie che per troppi anni ha sopportato i suoi silenzi e le sue lamentele contro i gemonesi, colpevoli di aver cambiato il soprannome di famiglia diventato per tutti i Basoai, gli stupidotti. Ora abita con Attilio, suo unico amico ed ex compagno di lavoro al forno crematorio. A lui racconterà tutta la storia di famiglia, da quel trovatello che per primo diede inizio alla stirpe dei Làchifino al ricordo del vecchio nonno, tornato dalla Legione Straniera e ripudiato dal figlio, costretto a vivere nella casa dei corvi arroccata sul Glemine, proprio come il protagonista di una delle più famose leggende friulane. Tra ricordi e missioni clandestine per ritrovare un misterioso tesoro di famiglia, i due vecchi amici si troveranno ad affrontare spiriti malvagi, terremoti, uomini neri e l'ostilità della gente per dimostrare che la leggenda sulla sua famiglia è vera. -
Altesti il Raguseo. Intrecci diplomatici, amori e avventure per mare
Andrea Altesti, personaggio straordinario e viaggiatore cosmopolita, nato nella Ragusa di Dalmazia, trasferitosi giovanissimo a Istanbul, poi alla Corte di Caterina di Russia, invischiato in vicende di spionaggio, rientrò in Italia allinizio dellOttocento. Fissa residenza prima a Venezia poi a Trieste ove fonda le Assicurazioni Generali diventandone il primo azionista e consigliere di amministrazione, alternando lunghi soggiorni nellamata villa della Bassa friulana. Il lettore viene così condotto in un periodo di grandi trasformazioni, tra intrecci diplomatici, esili e guerre in cui il protagonista diventa maestro nel muoversi tra i burrascosi cambiamenti storici e sociali. -
Una storia di indagini. Da Camino al Tagliamento all'Isola dei Cavalieri di Malta Antonio di Montegnacco al centro del Consilium dei Tiepolo
A Camino al Tagliamento lungo le acque del Varmo sorge una villa in cui nel 1699 nacque Antonio di Montegnacco, il consultore in iure della Repubblica di Venezia immortalato nel tiepolesco Consilium in arena. Il volume ripercorre la storia di un piccolo centro friulano della zona delle risorgive e ricostruisce con una rigorosa documentazione le vicende della comunità locale, delle sue famiglie e dei suoi luoghi attraversati dal nieviano fiume Varmo, delle sue chiese che scandiscono i tempi della vita, delle sue famiglie, in particolare di quelle che lì si sono trasferite alla ricerca di un benessere patrimoniale che ne garantisca un'adeguata visibilità cetuale. Tra queste ci sono i Montegnacco, la famiglia a cui appartiene Antonio, venuti da Gemona, e i Minciotti da San Daniele, questi ultimi in stretto rapporto con i nobili Colloredo del vicino feudo di Gorizzo. Un segno del 'prestigio' dei Montegnacco è la villa veneta da loro costruita presso il Varmo, poi ceduta ai Minciotti, villa descritta attraverso la storia della committenza e delle sue caratteristiche architettoniche e decorative. -
Agente XXV. La spia che suonava
A Berlino Est la musica occidentale arriva con molta difficoltà, mentre a poca distanza, a Berlino Ovest, gli Hansa Studio ospitano star quali David Bowie. Il reclutamento come spia per la Stasi segna per lAgente XXV uninterruzione della sua carriera di chitarristabassista, altri impegni lo coinvolgono; la missione al seguito del gruppo di una cantante della Germania dellEst, Ruth Brent, che deve accompagnare durante una tournèe in Italia. Ma il richiamo delle note lo spinge a riprendere in mano uno strumento, interessandosi ad un altro genere, il jazz. Poi la fine di unera, la caduta del Muro e larruolamento nel MFS, il Servizio Segreto Russo, nuove visite nella Berlino unificata e una conclusione inaspettata che solleva un sipario sul suo passato. -
Gemona-Venzone. La narrazione di una rivalità «secolare»
La pubblicazione percorre, l'antica e conclamata rivalità, tra due cittadine friulane di Gemona e Venzone. La narrazione prende corpo dal 1077 quando il Patriarca di Aquileia diventa anche Signore Feudale del Friuli. Da questa oramai mitica data si dipana la storia dell'autonomia politica e culturale del Friuli. Il succedersi dei Patriarchi per i primi due secoli nominati e fedeli alla politica dell'Imperatore Tedesco, e poi per altri due secoli Presuli guelfi orientati alla politica Papale, hanno trascinato il Friuli in un continuo oscillare fino al passaggio senza gloria e senza onore al dominio di Venezia. In questo quadro storico, la fedele oligarchia guelfa di Gemona si scontrò con l'indomabile abilità commerciale ed economica dei feudatari ghibellini di Venzone obbedienti al duca d'Austria e a quello di Gorizia. -
Elena Malatesta e i delitti della rivoluzione bibliotecaria
Un poliziesco ambientato in varie città, ma soprattutto a Milano, Roma e Napoli. Il giallo della riscossa dei bibliotecari e dei librai, ambientato nelle biblioteche storiche, nelle grandi città e nei ministeri, dove vengono uccisi degli alti funzionari corrotti che avevano distolto i fondi per gli investimenti nella cultura. Due giovani commissarie capo a Milano, Ala di Falco, ex NOCS, ed Elena Malatesta, esperta di grafologia e archivistica, sono incaricate di far luce su queste morti. -
Preti in battaglia. Vol. 4: Ortigara, Macedonia e fronte dell’Isonzo fino a Caporetto. 1917
Per la prima volta nella storia i sacerdoti divisero il destino dei soldati sui campi di battaglia: feriti, uccisi o prigionieri. Alla storiografia mancava il racconto delle straordinarie imprese di questi 1.400 cappellani venti-trentenni che nel 1917 uscirono addirittura con le prime ondate d'assalto per essere vicino ai loro amici, soldati e ufficiali, salvando vite e non esitando a prendere il comando dei reparti quando non c'erano più ufficiali in grado di farlo. L'ingresso delle masse cattoliche nella vita politica italiana fu un evento decisivo per la nostra democrazia e fu in un qualche modo legittimato dall'opera dei cappellani militari nella Grande Guerra. -
San Francesco di Udine. Un monumento da salvare e riscoprire. Ediz. illustrata
I due volumi, che raccolgono una serie di contributi scientifici e un'ampia documentazione fotografica, si propongono di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica, degli amministratori locali e delle istituzioni preposte alla conservazione del patrimonio culturale sulla chiesa di San Francesco di Udine: un monumento che, per interesse storico artistico, è tra i più importanti della città e dell'intero Friuli. Ci si riferisce non solo all'imponente architettura gotica ad aula unica, ma in particolare ai preziosissimi affreschi che videro l'intervento di artisti di provenienza eterogenea. Gli interventi compiuti nel secolo scorso, ampiamente documentati dalle foto di archivio qui riprodotte, attestano il grande interesse con cui le varie Soprintendenze e le Amministrazioni civiche succedutesi nel tempo si occuparono in passato di questo monumento. Le riproduzioni fotografiche di Luca Laureati mostrano a loro volta la bellezza e l'importanza di un edificio che rimane uno dei simboli della città. -
La traccia dell'acqua
Un facoltoso commerciante bavarese e una giovane restauratrice friulana si trovano a rivivere il misterioso riaffiorare di una antica vicenda. Tra cultura e tradizioni, una antica casa posta non lontano dalle magiche rive del Tagliamento, si rianima durante il restauro e potrebbe donare loro una nuova felicità. -
La terra impossibile
La Storia, la Grande Storia con i suoi innumerevoli drammi epocali piomba sul piccolo Friuli, calpestandolo con gli zoccoli dei cavalli cosacchi al galoppo. Investono, apparentemente senza preavviso, la vita dei suoi ignari abitanti, in balia di uomini brutali e armati con le sciabole lucenti pronte a colpire, ma accompagnati da donne e bambini con il disagio e la sofferenza nei loro occhi; sono i cosacchi, venuti a combattere per i tedeschi contro i partigiani italiani in cambio di una nuova terra, ma sempre in attesa di un loro trionfante ritorno in Russia. Ecco l’inizio da cui prenderanno vita i personaggi, gli invasori e gli invasi, ridisegnati con parole nuove, ma sempre con la volontà di penetrare il senso della vita umana, l’impegno, le speranze, le piccole gioie, e i tanti contrasti: l’amore e l’odio, la violenza e la tenerezza e il dolore, il tanto dolore. -
Voci popolari della resistenza. Diari e memorie della storia italiana. Testimonianze e ricordi dai paesi occupati
Dopo l'8 settembre del 1943 nel Nord-Est il fronte è dappertutto, tra le strade delle città, nei paesi, nelle borgate. Non c'è più il campo di battaglia riservato agli eserciti nemici. La guerra è entrata in casa e se la guerra penetra nelle case nessuno può sentirsi al sicuro. Non esiste nessuna Convenzione di Ginevra che impedisca massacri, barbarie, violenze contro la popolazione inerme e infatti in questa guerra non c'è alcun rispetto per bambini, donne e vecchi. Le irruzioni di soldati che non avevano nessuna riserva morale e spesso nessuna sensibilità umana sono folgorazioni e ferite che non possono essere scacciate dalla memoria e continuano a essere vissute come se il tempo passato non fosse bastato a cicatrizzarle. Piccole storie che permettono di vedere in controluce la trama più complessa che la Storia, grande tessitrice, annoda nel suo telaio. -
Il respiro del tennista. Trova il tuo tennis
La particolarità del tennis è che ogni pallina rappresenta di fatto un problema da risolvere. Visto che le tecniche come la meditazione, lo yoga e anche le arti marziali dovrebbero essere praticate per portare benessere nella vita di tutti i giorni, perché non portare queste discipline su un campo da tennis? È arrivato il momento di mettersi in gioco, nel vero senso del termine! Si ha successo nella vita e nel tennis quando si riesce ad essere se stessi, dando il massimo! Questo libro ci aiuta in questo. -
Il vento e gli alberi
"Pur attraverso le differenziazioni è pertanto sempre presente un sottile filo che attraversa l'assieme, specie nel continuo ritorno di un alto senso etico legato all'impegno professionale quotidiano. La raccolta dà in fondo un'idea di profondità nella complessità ed altresì di singolarità perché presenta quasi un'ombra di sé stessa. Infatti per gran parte le poesie vengono ripresentate con modificazioni o autopremesse di commento."""" (Dall'introduzione di Andrea Zanzotto)."