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Lumpatius Vagabundus. Sulle tracce di Nikolaj Sudzilovskij, medico e rivoluzionario
Nikolaj Sudzilovskij, medico, populista e rivoluzionario nato a metà dell'Ottocento in Bielorussia, è pressoché sconosciuto nell'ambito della storiografia occidentale, pur essendosi confrontato con figure importanti: da Marx, a Bakunin, a Sun Yat-sen. Nel corso di una vita incredibilmente avventurosa ha attraversato quattro continenti (Europa, America, Oceania e Asia), lasciando ovunque tracce non effimere, progetti di grande valenza politica e civile, forse utopici o troppo avanzati per il suo tempo. -
Coltiverò la tua memoria come un fiore
Un gesto irrimediabile. Una lettera di spietata lucidità, indignazione, protesta e accusa: «Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare». Inizia da qui, dalla lettera di Michele, il diario di Roberto Valentini. Diario di una sofferenza senza fine, insanabile e tuttavia irrinunciabile, poiché è anima e carne della memoria, sua condizione e fondamento. La memoria che si fa parola è l'unica possibilità di mantenere vivo il dialogo, la tenerezza e l'abbraccio, di far riemergere dall'abisso il sorriso, il lampo degli occhi, la confidenza dei gesti, la complicità. Ma ogni giorno deve lottare con il rodìo delle domande senza risposta, col vuoto terribile dell'assenza, con la pena amara di cercare giustificazioni. E si chiamano in soccorso i libri, gli amati libri, si cercano parole che possano almeno far intuire un senso, una ragione, per un mondo che non ha più senso. Una luce, una possibilità di simpatia, viene dall'impegno dei giovani con i quali sicuramente sarebbe stato solidale il figlio. E il figlio che se n'è andato può tornare: torna per abitare i sogni del padre, si fa sentire con benevolenza. Michele, chino sullo stesso foglio, scrive la stessa poesia che scrive Roberto e continua a vivere nella sua sofferta parola. -
Doveri dell'uomo
Riproporre alle stampe ""I doveri dell'uomo"""" di Giuseppe Mazzini a 160 anni dalla prima pubblicazione, per una sua nuova diffusione, può sembrare anacronistico, in realtà è un semplice modo di fare giustizia a un testo importante ma da sempre apprezzato troppo poco e immeritatamente all'interno del panorama culturale nazionale e internazionale e che oggi non si può liquidare affibbiandogli frettolosamente l'etichetta di ottocentesco e quindi superato. Libertà, Eguaglianza, Umanità, Indipendenza, Unità furono le parole d'ordine di Mazzini, furono di assoluta rilevanza e continuano ad esserlo, tra l'altro fonte di ideali da lui perseguiti per tutta la sua esistenza, e che durante e dopo il Risorgimento ebbero molti uomini illustri che vi si ispirarono. Il Dovere doveva essere la regola interiore imprescindibile, e l'educazione permanente e l'idea di Progresso, le forze inesauribili che avrebbero dovuto portare al successo nella pratica politica e al cambiamento culturale, sociale, economico la realtà italiana ed europea. Le opere di Mazzini, ancora oggi, sono ritenute fondamentali per comprendere il Risorgimento italiano."" -
Divergenze/2020
A Udine, dal 28 al 30 agosto 2020, si è svolta la prima edizione del Premio ""Divergenze"""", ideato dal giornalista Andrea Romoli, presidente della Scuola di Formazione Politica Ettore Romoli, che ha assegnato un riconoscimento a intellettuali che si sono distinti per la forza delle loro idee controcorrente, originali e mai allineate. Premiati Giordano Bruno Guerri, storico e presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani; Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2; e Stenio Solinas, giornalista e saggista."" -
Piacentini a Bergamo 1906-1953. Ediz. illustrata
Nell'aprile 1906 a Bergamo viene bandito un concorso per la riedificazione della Fiera. Il bando viene inviato a un centinaio di architetti italiani. La lista comprende i nomi più illustri della cultura architettonica. A sorpresa in questo elenco c'è anche il nome di un giovane studente dell'Accademia di Belle arti. Inizia così l'avventura bergamasca di Marcello Piacentini, uno dei grandi protagonisti dell'architettura italiana del Novecento. La Fiera diviene il trampolino di lancio di una straordinaria carriera. La prima di una serie di grandi trasformazioni urbane, a cui seguiranno Brescia, Genova, Milano, Bolzano, Torino, Trieste, Roma. Qui a Bergamo fi n da subito emerge la sua insuperata abilità a tessere legami con il potere. -
Una contessa italiana dalla Transiberiana alla Rivoluzione. Pierina Savorgnan di Brazzà Cergneu
La storia della contessa Pierina Savorgnan di Brazzà restituisce una figura femminile di grande spessore che fu ""madrina"""" di tanti italiani impegnati nella costruzione della Transiberiana del Bajkal, ai confini con la Mongolia, e alla fine travolta lei stessa dai fermenti della Rivoluzione d'Ottobre. La prosa scorrevole dell'autrice fonde sapientemente gli elementi di trattazione storica, frutto delle accurate ricerche, con il racconto di una vita che è stata avventurosa e tormentata, ma certamente vissuta da protagonista."" -
Lo scoppio di Sant'Osvaldo. Udine, agosto 1917
Il 27 agosto saltarono in aria i giganteschi depositi di munizioni e benzina della 2a armata alla periferia di Udine. Il disastro fu immediatamente occultato, censurato e ridotto a ""disgrazia accidentale"""", per cui pochissimi ne furono a conoscenza. La censura e il segreto di Stato coprirono le responsabilità sulla scelta logistica e gestionale dei comandi militari, negando alle vittime il diritto alla verità e al ricordo. Prefazione di Andrea Zannini."" -
Padre Basilio e Bonaparte. Peripezie di un missionario e del suo dizionario cinese
Basilio Brollo e Bonaparte. Che cos’hanno in comune un frate friulano missionario nella Cina del XVII secolo e Napoleone il Grande? Il fatto che, a distanza di poco più di un secolo dalla morte di Brollo, un suo lessico, razziato dai commissari di Bonaparte nel 1797 dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, fu scelto dal generale, divenuto imperatore, a modello della prima stampa francese ed europea (1813) di un dizionario cinese. Il libro racconta la vita di padre Basilio, propagatore della fede cattolica in Cina, e le peripezie di un codice misconosciuto che segnò nel primo Ottocento la storia della sinologia europea. -
Jesolani dall'Impero romano alla caduta della Repubblica. Storia dell'antica Jesolo e delle sue famiglie nobili
L'antica Equilo, con i suoi vari cambiamenti di nome, nel 1930 divenne Jesolo. Dai principali storici considerato “castra” come altri centri maggiori abitati dal populos, nell’XI secolo voleva competere addirittura con Venezia. Questa narrazione si svolge dal IV secolo al 1797 anno della caduta della Repubblica, in un intreccio di storia religiosa, politica, artistica e sociale che coinvolge decine di famiglie nobili originarie di Jesolo che diedero alla Serenissima 26 dogi. -
Abbandono
La lettura di una vecchia conferenza di Martin Heidegger mi ha aperto nuovi orizzonti di riflessione e ha dato un senso di coesione a questo ""materiale"""" erratico. In essa il filosofo tedesco, riflettendo in generale sul senso della tecnica, indicava l'abbandono (Gelassenheit) come quell'atteggiamento ambiguo che ci induce ad accettare e nello stesso tempo a rifiutare appunto i prodotti della tecnica: è, per usare le sue parole, """"l'abbandono delle cose e alle cose"""". Ebbene sono proprio queste """"cose"""" - che io ho inteso evidentemente in un senso più ampio di Heidegger, come tutto ciò che costituisce riferimento alla mia quotidianità e al mio essere """"incarnato"""" - che ho voluto portare a tema in questa raccolta poetica. Parlando di tutto ciò da cui fuggo o in cui mi rifugio. Postfazione critica di Gabriele Zanello."" -
Costruire per la memoria
Il tema dell'architettura funeraria riveste un importante spazio nel panorama architettonico italiano. Poche sono le pubblicazioni al riguardo. A parte Tomba Brioni di Carlo Scarpa, poco si sa dell'architettura funeraria, anche se il tema risulta molto sentito. Questo libro, a cura del progettista Lorenzo Giacomuzzi Moore fonda le riflessioni e i sentimenti di committente e progettista che assumono ruolo paritario nel processo che porta alla sua realizzazione. La tradizione della sepoltura dei defunti ha origini antichissime e la concezione del luogo destinato a custodire i defunti varia con il tempo, le culture, le occasioni e le finalità attribuite al manufatto, ma un elemento li accomuna: l'impiego di materiali durevoli e la scelta di collocazione protetta che spesso significa ipogea. -
Il destino degli Austin
Un affresco familiare spietato, duro, ricco di situazioni avvincenti in cui guerre, violenze, affetti, processi e interessi economici si intrecciano tra di loro, segnando il destino di quattro generazioni. George, il capostipite della famiglia Austin, alla fine dell'Ottocento lascia l'Australia in cui è nato, per cercare fortuna nelle miniere di oro e diamanti del Sudafrica, vi trova invece sventura e morte. Nonostante il denaro e la sua disperata ricerca siano il gelido motore dell'intera vicenda, un instancabile desiderio di giustizia e di rivalsa cambierà inaspettatamente le sorti della famiglia Austin. -
Di un'altra Italia. Miti, parole e riti dell'impresa fiumana
Gabriele D'Annunzio intese farsi portavoce di «un'altra Italia». Giovinezza, arditismo, Grande guerra e terre irredente: il libro arriva a risultati originali in grado di cambiare le tinte di un quadro di cui si presumeva di sapere ormai tutto. Emerge invece il ruolo giocato nell'impresa dalla massoneria. Un contributo per capire i risvolti del più famoso laboratorio politico e culturale del Novecento. -
La spagnola. Storia e cronaca della pandemia influenzale del 1918
Nonostante abbia provocato circa 600 mila morti in Italia, l'epidemia d'influenza spagnola che colpì tutto il mondo a partire dagli ultimi mesi della prima guerra mondiale è una delle pagine meno note della storia del Novecento. Attraverso documenti inediti conservati in diversi archivi nazionali ma anche grazie a memorie e giornali dell'epoca, il volume ripercorre in modo puntuale e dettagliato l'arrivo della ""spagnola"""" in Italia e il suo impatto in un Paese che era ancora alle prese con i disagi del conflitto e sottoposto alla censura militare. Sono inoltre raccontati i provvedimenti adottati per arginare la pandemia, le polemiche, le discussioni sul """"distanziamento sociale"""", il dibattito sulle mascherine. È una storia di ieri che dialoga, inevitabilmente, con l'attualità. Prefazione di Fabio Degli Esposti."" -
Mal di parole
Un viaggio dentro l'incapacità delle parole di esprimere la sofferenza. Ispirato a un mal de note, un male notturno intimo e fugace con il Veneto delle partenze sullo sfondo, racconta la resilienza di Marta. La protagonista parte da Jesolo Lido per cercare l’amore perduto di Giulio, una ragazza che, insieme ad un gruppo di giovani, ha deciso di riportare in vita i rituali catari. La storia la trasporta lontano e la riconduce a un ritorno sui passi non scritti. -
Il generale nel labirinto. Badoglio e la sfinge di Caporetto
Quali erano i rapporti tra i generali in carriera? Quali erano le informazioni che presagivano l'offensiva? Quali erano le differenze d'armamento? Sono solo alcune delle questioni che questo brillante libro dipana con arguzia e senso della storia e del racconto. Un libro anche per un pubblico di non specialisti che risponde alla curiosità per la più famosa delle battaglie della storia contemporanea. -
Carso 1915. L'ingresso nell'inferno. Le prime battaglie tra il San Michele-Debela Griza e le alture di Selz
Carso-fortezza e Isonzo-fossato, così si presentò il brullo campo di battaglia agli occhi dei soldati italiani davanti a un avversario invisibile. Il fronte dell'Isonzo è il luogo ove caddero circa 400.000 italiani e quasi altrettanti fanti della duplice monarchia. Le battaglie del 1915 furono terribili nella sproporzione tra i mezzi italiani e le formidabili difese austro-ungariche. Questo è il primo libro che racconta le imprese e gli eroismi di quei giovani e dei loro ufficiali, per lo più ex studenti o giovani laureati. -
Il patrizio e la cortigiana
Venezia, seconda metà del Cinquecento: la vita spensierata di Zuan Bernardo, giovane nobile veneziano, viene improvvisamente sconvolta a causa del matrimonio con una donna in attesa di un figlio non suo. Zuan si troverà a dover scegliere tra ciò che gli detta il cuore e quello che il suo lignaggio e la morale del tempo gli impongono in un’estenuante battaglia tra l’amore impossibile e i suoi doveri di buon patrizio. Sulla sua strada incontrerà personaggi come Palladio e Veronese, ma, soprattutto, la più famosa cortigiana veneziana di tutti i tempi: Veronica Franco. Il romanzo è ispirato a una storia vera, emersa dai ricchi archivi veneziani, trasformata in un affresco della Venezia rinascimentale. Un dipinto che tratteggia un’epoca ormai lontana ma con passioni e sentimenti senza tempo. -
Diari dal carcere
Sepideh Gholian racconta la quotidianità della vita nella sezione femminile del carcere di Sepidar in Iran. Condannata in prima istanza a 18 anni di reclusione per aver pubblicato un reportage giornalistico sulla protesta dei lavoratori di uno zuccherificio, si fa portavoce delle sue molte compagne di prigionia, di cui raccoglie le diverse testimonianze. Alle parole si accompagnano numerosi disegni che illustrano la crudeltà della loro condizione di detenute in un luogo dove pressioni e manipolazioni psicologiche, abusi e umiliazioni sessuali si consumano quotidianamente ai danni del corpo femminile. -
Sonate di cimbalo in varie maniere sopra l'Ave Maris Stella (Palermo 1641)
Le Sonate di cimbalo di Giovanni Pietro del Buono (Palermo, 1641) sono una testimonianza della vitalità musicale del sud Italia nel Seicento. Costruite tutte sul medesimo cantus firmus, quello dell'inno AveMaris Stella, rappresentano un esercizio di stile, talvolta un po' cervellotico, ma ricco di spunti di grande interesse. Le Sonate non costituiscono che una piccola parte di un volume assai più ampio, quello dei Canoni et obli ghi, in cui il compositore elabora il medesimo cantus firmus, affidandolo a formazioni di due, tre e più voci.