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Una storia d'amore per l'amore e la vita
Sembra quasi una fiction. Questo libro descrive perfettamente quello che può essere l'amore passato sotto il setaccio delle esperienze adolescenziali, che poi sono quelle che formano e scandiscono i ritmi della vita. l'amore viene visto come un primo gioco di atteggiamenti e di sguardi, fatto di detti e non detti, di tutta una serie di inesperienze anche nel capire questo nuovo totalizzante sentimento. La storia è composta da una serie di racconti di incontri con ragazze, vissuti in modo particolare durante gli anni del liceo. In prefazione l'autore dice, per spiegare cosa sia il più nobile dei sentimenti: «Amare è un sentimento nobile che sconvolge l'animo, il pensiero, il cuore fino a togliere il fiato in certe ore del giorno e della notte, con lo sguardo all'infinito a immaginare l'impossibile configurato in pensieri contraddittori, che creano felicità o dubbi atroci. […] un sentimento di tale elevatura da sfiorare la follia, una condizione dell'animo e del pensiero di assoluta perdizione […]» -
L'amore è musica. Canzoniere d'amore per un uomo immaginato
«Raziocinare, discettare sull'amore – è impresa eroica, impennata volitiva e forse dissennata, destinata a perdersi. Farne materia quasi d'un trattato lirico: iterare, auscultare, monitorare (si usa dire oggi) il proprio cuore come fosse il centro esatto d'una malattia gloriosa e insondabile, spudorata eppure giudiziosa... Questo osa fare, ardire, Paola Cordeschi, e con una felicità creativa, inventiva (come se s""inventasse il palpito), sempre ammirevole, sempre intrigante, dissacrante, a volte più au-toironica – a volte sconvolta e stravolgente. Camminare sui vetri dell'amore mi costringe ad aprire le dita, mostrare i palmi inermi. Dolorose lezioni di umiltà: nessuna mia virtù ti coinvolge. Cedere il passo a qualcosa di meno, accettare di perdere ciò che mi è più prezioso. Non mi ero mai arresa.»"" -
Eros, magia, sacro in Julius Evola
«Quando ""Metafisica del sesso"""" uscì nel 1958, venne accusato di """"pornografia"""" ed il suo autore di essere """"il teorico dell'orgia"""" dai cattolici e dalla destra più perbenista. Se fosse apparso per la prima volta nel 2018 sarebbe stato accusato dalle neo-femministe di MeToo di essere scritto da uno """"sporco maschilista"""", dai seguaci della teoria del gender da un """"misogino"""" e dai LGBT da un nemico dei """"diversi"""". Il che deve considerarsi un vanto per Evola, quello di non essere stato capito ieri e di non essere capito oggi. Evidentemente, annullandosi gli opposti giudizi negativi, le sue idee risultano in ogni caso controcorrente e raggiungono lo scopo prefissato, quello di fare chiarezza e offrire una teoria generale dell'eros adatta so-prattutto a un mondo, quello attuale, che in questo ambito vive la più totale confusione nell'indifferenza.»"" -
10 febbraio. Dalle foibe all'esodo
Le storie e le figure che questo libro raccoglie scavano nella memoria. Alcune sono conosciute, altre stavano nascoste ai più e riemergono dai cassetti dei ricordi di uomini e donne che sono ormai gli ultimi testimoni dell'italianità dell'Adriatico orientale. Storie che non si possono e non si debbono perdere, ma tramandare e affidare alla coscienza nazionale come insegnamento e monito. Storie di eroismo e di sofferenza, di morte e di vita, di stoicismo e di santità: un inno di italianità e di libertà. -
Tempi nostri
Il lettore è coinvolto sin dall'inizio in un viaggio onirico, visionario. Un'entità non definita (Aliena? Extracorporale? Elementare?) narra la sua discesa in terra, nientemeno che dall'alto dell'universo. Nella sua caduta (vissuta come una curiosa tentazione) incrocia i resti di satelliti disseminati nell'atmosfera e viene persino intercettata dagli strumenti di bordo di un aeroplano, prima di ritrovarsi sballottata in un punto a caso del pianeta, dove comincerà la sua osservazione del mondo umano. Scopo dell'entità: scovare una coppia che funga da veicolo per la venuta corporea al mondo e conoscere i complessi legami umani. Precisa l'autrice, per bocca del suo personaggio: Ed era duro resistere a quella forza. Una forza che tutto sommato mi richiamava alla realtà, al mio dovere che era quello di venire sulla terra e nascere, diventare persona umana, dotarla di un'anima, la mia. Ma ecco subito nascono problemi e perplessità. Il mondo che l'entità va scoprendo, sondando e viaggiando in lungo e in largo, rivela contraddizioni di sorta e violenza allo stato brado. Eccoci quindi spiegati i passaggi temporali e logici da una spiaggia, dove regna la legge del sesso e dell'eccesso, fino ai teatri di guerra del Medio Oriente o ai traffici di organi per finire e ricominciare nelle dittature politiche e finanziarie del mondo intero. L'autrice prosegue il suo viaggio, accompagnandoci da un girone sociopolitico all'altro, disseminando analisi sulle tante malefatte umane. La tecnica utilizzata, curiosamente, attinge dall'osservazione partecipante (narrativa e visionaria) tipica dei ricercatori sociali. La trama si dipanerà tra accuse all'etero-dizione imposta da media e dittatori a poche, ma pregnanti, soluzioni di uscita da male e povertà. Un esempio su tutti: Ci vuole la paura e la fame se si vuole soggiogare la gente, per sottometterla ai propri voleri,"" pensai. Un viaggio narrativo costellato da spunti talvolta ironici, talvolta paradossali, ma di sicuro impatto."" -
Africo. Storia e leggenda
L'autore realizza una complessa e inedita ricostruzione storico letteraria di Africo, comuna in provincia di Reggio Calabria -
Andare lontano viaggiando
Come in un romanzo Alviero Martini racconta la storia della sua vita: un'esplosione di creatività apprezzata in tutto il mondo. Creando la linea di borse ""Geo"""" si guadagna l'appellativo di """"stilista viaggiatore"""". Una storia di stile all'insegna di una forte personalità da """"globetrotter""""."" -
La responsabilità delle macchine
In questo saggio scientifico articolato in due capitoli preceduti e seguiti da introduzione e conclusione dell'autore si tratta in modo sapiente e preciso, attraverso una prosa lineare e ben scritta, dello spinoso tema del diritto delle Intelligenze artificiali. Avvalendosi di una nutrita e referenziata bibliografia, nonché di un excursus storico, l'autore parte dall'analisi dello stato attuale delle stesse , il cui impiego sempre più vasto e sofisticato(si pensi all'ambito civile, medico e militare) ha imposto un dibattito etico-giuridico nazionale, nel quale si è inserito anche il Vaticano. Si tratta dell'urgenza di definire la personalità giuridica dei robot e, di conseguenza, di regolamentare le responsabilità civili e penali che derivano dall'uso di macchine sempre più sofisticate che, seppur non ancora dotate di riflessione, decisione, autodeterminazione ed emozioni, tuttavia, sono sempre più non solo automatiche, ma anche autonome e quindi in grado di agire in modo svincolato ed autonomo rispetto all'algoritmo dell'ideatore. Pensiamo, ad esempio, al bagarinaggio on line o alle disattivazioni dei sistemi di sicurezza finalizzati a rapine, ma anche, sottolinea l'autore, non solo ai robot attanti , a quelli oggetto di reato, come nel caso dello stupro robotico e consideriamo le posizioni finora tenute dal Parlamento Europeo al riguardo. Per quanto si stia cercando già dal 2015 e poi nel 2017 e nel 2018 di trattare la questione, tuttavia non esiste, al momento, nessun riconoscimento del problema in ambito penale; si è tentato qualcosa di più in ambito civile, ma in modo tiepido e senza reali soluzioni (v. il tentativo di Hallevy), motivo per cui l'Europa rischia di restare indietro rispetto, ad esempio, alla Corea e alla Cina, con conseguenti ripercussioni sul mercato globale. Siamo, purtroppo, ancora lontani, in ambito europeo da una vera e propria strategia legislativa nell'ambito della robotica, settore analizzato per ora principalmente a livello di dichiarazioni di policy. La soluzione sarebbe allora quella di procedere ad un'accurata analisi dello stato attuale del diritto per gestire la robot liability ed evitare conseguenti responsability gap rispetto alle macchine più intelligenti. La creazione di una soft law con l'istituzione di un comitato di esperti e la distinzione dell'ideatore dell'algoritmo e del produttore colmerebbero nel Parlamento le lacune relative alla tutela dei soggetti lesi per l'omissione dei limiti comportamentali nell'algoritmo stesso. In questa trattazione moderna ed efficace di un argomento nuovo ed urgente l'autore tocca anche il problema della telechirurgia che, se da un lato ha introdotto numerosissimi vantaggi, dall'altro necessita, tuttavia, dell'istituzione dell'assicurazione e di un fondo lesi da parte dell'Unione Europea. -
Emozioni al tempo del Coronavirus
C'è tanto nella poesia di Rosa Romano Toscani. Amore, sconforto, speranza, incertezza. E poi il coraggio della consapevolezza. Il climax dell'intera raccolta si snoda su tappe ancora in divenire. Emozioni al tempo del Coronavirus. Chi racconta è parte della storia. Una trama a medio raggio. Completa, non definitiva. Il condizionale è d'obbligo. Ce lo ricorda l'autrice stessa: La perdita reale di ciò che accaduto, di morti e di sopravvissuti, potrebbe essere una spinta a rivolgere l'amore e la creatività verso nuove mete, a neutralizzare le tendenze autodistruttive per lasciare il posto alle pulsioni di vita. Da queste considerazioni sono venute alla luce poesie che nascevano spontanee, man mano che gli stimoli prodotti dal mondo esterno risuonavano all'interno, creando una necessaria elaborazione di un dolore cosmico. Poesie, appunto. Fotografie di un trauma in corso d'opera. Un work in progress drammatico e necessario. Il campo di battaglia: la vita ai tempi del cambiamento, dei morti e delle costrizioni. Ma uccidere il padre in un periodo di guerra non è necessario (cit). Non deve esserlo. Ecco allora che io resto a casa perché Ci serve del tempo. Fuggito dal grembo Materno, Nascosto, Rubato, Perduto. Ci serve del tempo. -
Storie di dinamite
L'esperto di esplosivi non è uno specialista in guanti bianchi che interviene con la sua valigetta con quattro candelotti di dinamite e due detonatori, si reca sul luogo di lavoro un'ora prima dell'esplosione, piazza due carichette in qualche angolo e se ne va, strapagato, un minuto dopo. Lo sa bene Danilo Coppe, noto esplosivista, che ha lavorato appeso a una parete rocciosa, sotto piogge torrenziali, al freddo pungente, al caldo torrido, immerso nel fango o in acque torbide. Dieci appassionanti racconti dai risvolti inaspettati, narrati da chi li ha vissuti in prima persona. -
Viaggio in Veneto lungo le rotte del tempo
«Giuseppina Palo, da anni, eterna ragazza, fanciulla e poi donna devota, maternale di poesia, vede, salva la lirica ovunque: nei paesaggi che una vacanza attraversa come se li scoprisse, l'inventasse d'incanto; o nell'eco suadente e cadenzato di una musica che ha liberato a nome di tutti, di ogni giovinezza o beat generation, e la mente e il cuore. E noi addormentavamo le nostre sembianze sotto le stelle. E quando il tempo esigeva una lontananza io alzavo stanca le ali e seguivo la linea del sole ... È un viaggio continuo, il suo, di cui ancor più ci convincono le nuvole, che il sereno troppo azzurro. Stupisce e consola, questa dedizione fedele alla poesia, al placebo o antidoto del verso: questo colloquiare fitto della vita con sé stessa, con noi stessi, affratellati tutti in destini comunque intrecciati o paralleli... Poesia d'Amore. Sempre e comunque. Senza sterili intellettualismi, ma profusa di una dedizione al Sentimento, ai sentimenti tutti, che fa quasi a pugni con la moderna, contemporanea ricerca di una poesia oramai abrasa, frantumata d'ideali, centrifugata tra malesseri e disillusioni costanti tra l'Io e il Mondo (per questo Giusy mi ricorda poeti o profondamente semplici e assoluti: penso a Sbarbaro, a Betocchi, allo stesso Turoldo... o poetesse meravigliosamente auratiche, in cui il dolore è sempre un tragitto, una parte medesima, trattenuta e sospesa, della gioia... E penso su tutte a Antonia Pozzi, ma anche a Daria Menicanti, Fernanda Romagnoli, Anna Maria Ortese, la stessa Merini...).» -
Sintesi di storia d'Italia politicamente scorretta
«Mentre dal 1861 sino a tutto il periodo fascista, la classe dirigente ha cercato di mediare i propri interessi di classe nell'ambito dell'unità nazionale, talvolta del nazionalismo, dopo il 1945 e dopo l'inserimento del nostro paese nell'area egemonica statunitense, le cose sono progressivamente cambiate. Con questa lettura politicamente scorretta Marco Rossi ci fornisce una storia d'Italia dal 1945 sino ai nostri giorni, completamente diversa dalla vulgata che si legge nei libri di storia. L'Italia del boom economico danneggia gli equilibri europei, gli anni Settanta ""di piombo"""" con il terrorismo e le stragi e il progetto del """"compromesso storico"""" si spiegano nell'ambito di un conflitto globale tra USA e URSS e pure di un parallelo conflitto tra Italia e Gran Bretagna e Francia, Mani Pulite tra il 1992 e il 1995 diventa un golpe, che annulla la classe dirigente politica italiana ostile all'Euro e alla privatizzazione dell'IRI e delle grandi Banche di Stato, infine la normalizzazione dell'Italia globalizzata di Berlusconi, di Prodi e di d'Alema segna quasi la fine di ogni reale indipendenza italiana, assieme al suo declino economico. L'ennesimo golpe di Monti del 2011 rappresenta la fine dell'indipendenza e l'estremo servaggio italiano ai poteri forti del turbocapitalismo internazionale, oltre che l'inesorabile impoverimento del paese. In questo scenario l'1% più ricco degli italiani fa affari d'oro ed è complice dell'asservimento internazionale dell'Italia al turbo-capitalismo, mentre l'altro 99% della popolazione (ceti medi e popolari) perde continuamente le posizioni economiche e sociali, così la frattura tra la classe dirigente (l'1% più ricco) e il popolo ( il 99% meno ricco ) si fa sempre più grande, nascono così il populismo e il sovranismo, sia di destra che di sinistra, come espressione politica e di protesta del popolo contro la volontà della classe dirigente italiana e mondiale.Lo stato nazionale, che sembrava un ferro vecchio della storia passata, ritorna invece prepotentemente ad assurgere a insostituibile strumento politico per difendere gli interessi e le identità del popolo ( il 99% meno ricco ), mentre l'1% più ricco vorrebbe definitivamente distruggere tutti gli stati nazionali.»"" -
Figure e percorsi della politica
Questo libro si propone come una bussola per orientare su alcuni dei più grandi temi della riflessione politica. La società è una aggregazione di individui o di famiglie? Cosa intendere per sovranità? Come distinguere libertà degli antichi e dei moderni? La politica è al tramonto? Competenza e tecnocrazia sono sfide per la democrazia? Si può parlare di guerra giusta, e quando? Cosa ha rappresentato la Rivoluzione francese nella storia europea? Quali i percorsi per realizzare l'unità d'Italia? E il ""compromesso storico"""" tra cattolici e comunisti aveva un senso? Su questi e altri interrogativi si sviluppa un dibattito tra l'autore e figure significative del pensiero classico e della cultura contemporanea."" -
L'idea partecipativa dalla A alla Z. Idee, norme, protagonisti
Ad accomunare le diverse ""voci"""" di questa """"Rassegna"""" è la volontà di individuare le costanti di un pensiero che, nel corso dei secoli, ha espresso una visione della vita e del mondo non classista, rendendo evidente una comune domanda di integrazione sociale ed un'identica volontà di risposta alle crisi sociali e della rappresentanza che continuano a segnare il percorso dell'Umanità. Questa """"Rassegna"""" vuole essere un bilancio ed insieme un'ipotesi di lavoro, soprattutto per le gio-vani generazioni e per quanti sui temi della """"PartecipazionÈ intenderanno misurarsi, avendo alle spalle una Storia complessa da riscoprire, analizzare criticamente, rimettere al centro del confronto contemporaneo."" -
Il mare tra le terre
Donatella Corridore, nasce a Palermo, e cresce tra il capoluogo della Sicilia e la provincia di Siracusa. Vissuta per un decennio in America Latina, attualmente risiede a Roma. Nel 2013, la sua opera prima, Mare Vecchio, romanzo storico ambientato nella Libia coloniale e post coloniale fino alla Primavera Araba, raccoglie numerosi riconoscimenti letterari, classificandosi ai primissimi posti in concorsi quali Francesco Florio, Ettore Petrolini, il Festival Internazionale del Mare e il concorso Insieme nel Mondo. Il libro racconta del toccante e avvincente recupero di circa 900 migranti nella prima Operazione Mare Nostrum della Marina Militare Italiana, a cui l'autrice ha partecipato personalmente e durante la sua permanenza sulla nave sede di comando della flotta militare, nasce ""Il mare tra le terre"""", che diventa il luogo di incontro di due mondi solo in apparenza lontani. Il libro è corredato da numerose foto del fortunato salvataggio."" -
Viaggio a Gerusalemme e altri racconti
C'è una fedeltà assoluta alla vita, in questi bei racconti di Diana Cavorso. Racconti in realtà così omogenei e infibrati, che assommano e irraggiano a perfezione il romanzo di una vita intera, cioè, teorizzava Giacomo Debenedetti, la ""parabola d'un destino"""". La vita, infatti, nella sua sorprendente banalità, è il tema centrale di quest'opera. Diana Cavorso scrive benissimo, con mano ferma e leggera, come sempre in realtà bisognerebbe scrivere: niente affettazione, niente ricalchi (o ricatti) sociologici, o peggio, ghirigori di vièto psicologismo... Solo la provvidenziale, flaubertiana, appunto, parola giusta, la manzoniana attenzione all'etica medesima degli eventi, perfino alle risorse virtuose, insomma alla catarsi preziosa del linguaggio: ma senza forzature, senza enfasi o recriminazioni. Il '900 migliore viene in realtà da questi scrittori e questa voglia di scrittura. Dopo la grande, vertiginosa sorpresa di Svevo, l'inesorabile sferragliare loico di Pirandello, o la lucida, feroce autocoscienza del Moravia indifferente due volte (perché italiano e giacché borghese), ecco aprirsi, giungerci un sincero, innamorato e cruciale drappello di Donne in Scrittura che profetarono in fondo il femminismo senza empiti, approdi barricaderi o inasprimenti di sorta. Introduzione di Plinio Perilli."" -
Il debito delle finzioni
Ogni critico onesto lo sa - e vale anche per gli stessi autori nell'atto medesimo del pensarsi, Heidegger avrebbe semplicemente chiosato, profetato, dell'Esserci: che di libri, di opere letterarie ne escono tante, anche troppe; ma ben poche, sì, pochissimi, quelli atti a lasciare il segno di un'esperienza originale, di una necessità sincera, che il rito e il dettato della scrittura, conservano e testimoniano a futura memoria... Questo è il caso del libro assolutamente originale di Fortunato Bruno. Poeta libero, e integro proprio in questa sua adempiuta, emancipata libertà (insomma trasgressivo ma insieme cogitante, anarchico eppure effusivo, melanconico però ardimentosamente meditativo) e in cui l'Amore è il protagonista assoluto di questi versi, di quest'appello al cuore che comanda ma delega tutto alla mente, al ragionamento, al travaglio inesausto del pensiero che pulsa, soffre o desidera. Una poesia, soprattutto, dove il Desiderio (Desiderio id est Amore) si pone e s'impone come deuteragonista principale, coprotagonista principe di ogni trama non soltanto erotica, emotiva, ma in fondo anche teorica o teorizzata. Un libro, dunque, nuovo, trasgressivo nella sua primitiva dolcezza che arricchisce il panorama poetico nostrano di una voce originale e di sicuro successo. -
Il grande bluff. La rivoluzione del Tremila
Nel libro sono riportate ipotesi, congetture, pensieri sulla crisi sanitaria e su quella dell'occidente capitalista/consumista. Nella seconda parte sono riportati articoli dell'autore già pubblicati su ""Il Borghese"""" e sul suo libro """"Venti di democrazia in Europa""""."" -
75 anni in nome della libertà
«Detto così, tre quarti di secolo, può sembrare un'eternità. Invece è oggi: il Candido compie 75 anni. Tanti ne sono passati da quel 1945 che vedeva l'Italia povera di allora risollevarsi dalla catastrofe della Guerra Mondiale e Candido era al fianco degli Italiani per bene, di quella ""maggioranza silenziosa"""" cui Giovannino Guareschi iniziava a dar voce assieme a Giovanni Mosca e """"Giaci"""" Mondaini. 75 anni dopo Candido è ancora qui, a fianco degli Italiani che credono nella libertà, oggi come allora, a guardare la """"povera Italia"""" del terzo millennio e della terza repubblica. Ho cercato di raccontarveli, questi primi tre quarti di secolo: i prossimi ve li stiamo raccontando sulle pagine del Candido.»"" -
Sovrana bellezza
Susanna Campione si è laureata nel 1992 in giurisprudenza all'università La Sapienza di Roma. Esercita la professione di avvocato e giornalista. Scrive per ""il Tempo"""", """"il Secolo d'Italia"""", il mensile """"il Candido"""" e il quotidiano """"Gli italiani"""". Nel 2016 si è candidata al Comune di Roma nella lista """"Con Giorgia"""" di Giorgia Meloni. Autrice della rubrica Sovrana Bellezza nel 2018 è stata nominata vice presidente nazionale del Dipartimento Eccellenze italiane di Fratelli d'Italia. Questo suo primo libro raccoglie appunto i personaggi raccontati nella suddetta rubrica, con lo scopo di mettere in evidenza il filo che li collega tutti: «una formazione lunga e complessa al termine della quale ognuno di loro ha impresso al mestiere il suo carattere, la sua genialità»: la sovrana bellezza italiana.""