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Eros donne e civiltà
"'Eros Donne e Civiltà' è il libro nuovo della letteratura moderna, perché evade dalla fattualità quotidiana, di cui si occupa la generalità degli autori di oggi. Essi hanno eliminato dall'orizzonte delle loro opere """"quei di più che esaltano il contingente della vita"""" e """"a egregie cose il forte animo accendono"""", attraverso i sentimenti del cuore, gli ideali dell'anima e le creazioni del pensiero. Essi non ne parlano, perché non possono inventare ciò che non emerge nel nostro mondo di oggi. La letteratura classica veicolava la cultura, che coinvolgeva i suoi lettori nella loro dimensione umana, perché entrava nel profondo della loro psiche con la passione per la vita e l'ideale dei valori. Gli esempi non erano i virtuosismi effimeri dei campioni, ma le imprese degli eroi umani e divini dell'epica e dei miti, che con il loro ardimento avevano sfidato e abbattuto le barriere contro i salti di qualità, con cui nella sua storia di evoluzione l'uomo è passato dalla primordialità della natura inconscia alla cultura della solidarietà cosmica, tra tutti i popoli. Non è vero che tutte quelle passate proiezioni dell'uomo nelle esaltazioni dei propri sogni non ci siano più, ma quando ci sono, esplodono in gesti estremi di violenza e di follia, di cui la letteratura di oggi diventa cronaca dell'attualità unidimensionale dei lettori, che pigramente si lasciano attrarre sulla via del niente."""" (A. Mirto)" -
Accomodati don Antonio
La cravatta allentata, le scarpe rigate dai sassi. Un giovane uomo, nu' furastiirn, salì su una collina solitaria. ""N'annu non è nu malanni!""""(una breve permanenza non può recar danno) aveva riso una vecchia pazza alla finestra. Ma il forestiero rimase, rapito da una sedicenne dagli occhi verdi. La collina divenne sua. Lui era la collina.... arrivava il suonatore a cavallo, con l'organetto a tracolla, 'u mandacettu, e don Antonio già faceva scivolare ritmicamente un cucchiaio su una bottiglia... Il mondo dell'adolescenza di Cecilia, e lui, 'u« prujìssuri, che provava, gotto, a ballare la tarantella, ad entrare in quella gestualità millenaria, in quel rituale antico. E con 'u prujìssuri, che gira ancora per i sentieri, e la sua vita continua ad essere ritmata dal susseguirsi delle stagioni, dalle feste tradizionali, dai canti dei mietitori che si perdono in fondo ai campi, Cecilia racconta l'amore, la casa, la gente, i colori della sua collina."" -
Le dimensioni dello spirito
II componimenti poetici raccolti in questo volurne sgorgano dal profondo dell'animo e sono frutto della genialità culturale e riflessiva dell'autore, indice della ricchezza sincera e innata che gli consente padronanza di linguaggio e fluente capacità descrittiva. Questi, infatti, ricorda, senza enfasi, le ore vissute col nonno di cui porta il nome e i bei momenti vissuti con la mamma, sua maestra a scuola e nella vita, e dalla quale eredita diligenza, impegno, puntualità. Vi è in lui una traccia romantica, profonda e innovativa, che lo aiuta e gli consente di cogliere e selezionare momenti della vita, scolpendoli sulla carta al pari del grande scultore nel marmo. -
Mandala. Diario dei tren'anni
"Forse, è stato proprio così. Anni fatti di pochi giorni. Giorni di due tre ore: il tempo di una passeggiatina, di una birra, di una sigaretta fumata nello spazio lillipuziano di una fiat 126: aria satura di nicotina e tensione, di luce artificiale, di strade deserte ravvivate solo da cartacce e pezzi di giornali che danzavano al vento. Anni veloci e crudeli"""". Anno 2005. Sullo sfondo di una città del profondo sud, Cosenza, emergono in frammenti casuali le vicende di due giovani amici, Fabio e Luca, dagli anni ingenui e tormentati della post-adolescenza sino a quelli della scoperta traumatica del mondo degli adulti, con le sue ingiustizie, le sue imparità, dove gli ideali di un tempo rischiano di disperdersi al vento come i mandala tibetani. Mentre cresce di giorno in giorno l'indignazione nei confronti della realtà socio-culturale calabrese (regione che sta soffocando fra i miasmi di una gravissima crisi etica), emerge una questione di fondo: come vivere, o meglio, come sopravvivere in una terra di frontiera? I due protagonisti sembrano fornire risposte differenti, accomunate dalla comune volontà di resistere, innanzitutto, alle proprie debolezze." -
La ricetta di Ciccirinella. Noi e «i cattivi»: parlare con il cuore
"Questo libro è nato dall'idea di mettere insieme le nostre parole su una manciata di giorni spesi dentro un istituto penale con 'quelli che nessuno vuole'. Noi abbiamo provato a capirli 'quelli', a sfidarli a capirsi, ad ascoltarli e a vedere al di là di facili indici puntati. Abbiamo provato a percorrere altri orizzonti, a vedere altre strade. Lo abbiamo fatto raccontandoci con due scritture diverse. Succederà che uno degli autori dirà qualcosa che anche l'altro ha raccontato; significherà che ci sono cose evidenti che è impossibile tacere: che verranno raccontate con parole diverse, ma che sono state viste e vissute insieme. Saremmo solo felici di farvi pensare e di incrinare qualcuna delle vostre incrollabili certezze""""." -
Tico-tico
Il libro si articola in tre sezioni. ""Un pettirosso da combattimento"""" costituisce un ritratto delicato e attento della figura archetipica della madre. """"Onda d'agosto"""" è un resoconto drammatico della perdita della figura materna e dell'incontro con la morte, come dimensione sconvolgente rispetto alle esperienze ordinarie e quotidiane della vita. Infine la terza parte, """"La cruna dell'ago"""", costituisce un resoconto del fervore, dell'ingenuità, ma anche della crescita della consapevolezza culturale con cui l'autore percorre gli anni Settanta e Ottanta, tra Pavia, Milano e il Sud."" -
L' odore del freddo
"Ci sono persone che entrano nella tua vita quando meno te lo aspetti, all'improvviso. La loro comparsa può essere silenziosa e discreta oppure travolgente e rumorosa, ma non ne usciranno più, mai più. Ci sono persone che per quanto ci abbiano fatto soffrire, restano dolcemente indimenticabili. Faccia pure, dopo, la Vita ciò che vuole. Separi o riunisca. Allontani o riavvicini. Quelle persone ci restano nell'anima, nel cuore, nella mente per sempre, anche solo per avere condiviso con noi un sorriso. Anche solo per avere saputo dire la parola che andava detta in quel preciso istante in cui noi volevamo udirla. Anche solo per come una volta ci hanno abbracciate""""." -
Il silenzio e la parola
Un testo particolare che propone un itinerario insolito: dal silenzio, attraverso la parola, al silenzio. Nella pace che nasce, l'itinerante guarda le cose con occhi nuovi e questo inquieta i narcotizzati nella banalità quotidiana. Dalle profondità del silenzio vengono la sete di verità, l'impegno per la giustizia, l'irrinunciabilità della solidarietà e le autentiche dimensioni umane. Con mitezza. -
Occhi di ragazzo
Emanuele Aurelio nasce a Castrovillari il 19 settembre del 1990. Stdente dell'ultimo anno del Liceo Scientifico ""Galileo Galilei"""" in Trebisacce. """"Occhi di ragazzo"""" è la sua prima raccolta di poesie."" -
On voleri nenta, u mara ma quagghja
" 'On voleri nenta, 'u mara ma quagghja """" è un racconto poetico che parte dalla città, la narra, mettendola in relazione con la realtà dei nostri giorni. Le varie sezioni nelle quali sono suddivise le liriche, presentano con sottile ironia fatti, personaggi, momenti di vita che attraverso l'immediato sorriso vogliono provocare """"un sentimento del contrario"""" per far riflettere sulla vita, sui valori, sulla realtà delle nostre esistenze. È un chiaro canto d'amore verso il borgo natio che langue e che vede i suoi cervelli migliori emigrare verso mete più affascinanti. Eppure di fascino la città ne ha tanto, lo mostra nel suo cuore storico, con le sue strade, i suoi vicoli, i suoi palazzi, il suo clima, il suo vento, il suo dialetto, lo mostra nella vita e nel fermento emotivo dei suoi cittadini, nell'ironia che li caratterizza, nell'ospitalità che rende questo posto unico al mondo. Non è il solito libro in dialetto, è una raccolta scritta in lingua naturale considerata in tutto il suo valore, valore che dà dignità alle figure, alle rappresentazioni, alle scene, ai sentimenti che traspaiono nel fluire dei versi." -
Heidegger: una stella finita nella polvere
"Questo nostro scritto su Heidegger, che arriva al riconoscimento della centralità del problema dell'essere, vuole contribuire a distruggere la tesi di quanti ritengono che il termine 'essere' suoni come estraneo e remoto, o addirittura come un 'non-problema'. Il filosofo tedesco, con la forza del suo alto pensiero, è stato capace di 'chiarire' il concetto di 'essere', di cui non si può dare una vera definizione""""." -
Tarantella. Il festival di Caulonia
Questo lavoro è nato per il desiderio di raccontare l'esperienza vissuta a Caulonia, centro jonico in provincia di Reggio Calabria, di un festival dedicato alla Tarantella che ha luogo con cadenza annuale. Partito in sordina nell'estate del 1999, il festival ha accompagnato tutti in un viaggio a ritroso nelle proprie radici ed ha camminato, poi, in un costante crescendo, allargando il suo orizzonte a musiche popolari anche di terre lontane, in particolare tra quelle che si affacciano nel Mediterraneo: sonorità accomunate da antiche ibridazioni, entrate in contatto a seguito sia di eventi pacifici, quali il via vai dei mercanti, che di invasioni armate. La kermesse ha consentito non soltanto la riscoperta di questa danza popolare, che ha richiamato nell'antico borgo medievale appassionati, studiosi e ricercatori, ma ha impresso un nuovo fervore alla vita dei suoi abitanti, contribuendo alla nascita di valenti gruppi musicali e restituendo orgoglio e fierezza nella rivisitazione delle proprie tradizioni, come quella gastronomica. Il libro, corredato da oltre 100 fotografie, nella seconda parte si sofferma sulle performance dei vari artisti, riportando alcune interviste a loro rivolte e altre rilasciate da personaggi politici. -
Gente nostra. Uomini e donne dalle mani operose, veri protagonisti della storia di Satriano
"Gente nostra"""" è un'accurata raccolta di notizie su fatti e personaggi che hanno segnato la storia di Satriano. Il lavoro è impreziosito da un'appendice fotografica, che rappresenta il quadro pressoché completo di questo antico borgo calabrese che per venti secoli è stato una delle realtà più vive del basso Ionio catanzarese. La ricostruzione storica avviene sulla base di documenti autentici,che sono stati reperiti in seguito a lunghe ricerche e che vengono puntualmente indicati nelle note a pie di pagina. Laddove manca questo supporto documentaristico, l'autore non ne fa mistero, anche se nella ricucitura di fatti realmente accaduti riesce quasi sempre a presentare delle ipotesi abbastanza vicine alla verità storica. Protagonista indiscussa di questo lungo arco di storia documentata è la popolazione di Satriano, più degli stessi principi e delle nobili famiglie, che pure hanno avuto un ruolo preponderante nelle vicende storiche di questo paese. Per l'autore, infatti, a dominare la scena, nei tempi più remoti, è il popolo degli umili costantemente sfruttato, mentre nella storia più recente a determinare la svolta epocale nella vita del paese sono stati i tanti emigrati, che hanno saputo tenerne alto il nome in ogni angolo del mondo. Recuperare la memoria storica di questa gente resta la ragione di fondo da cui è nato questo lavoro." -
Il matrimonio di don Carlo Francica. Storie di una famiglia che fu
Non corchino, i lettori più curiosi, Cona sulle carte geografiche, esso potrebbe essere uno dei tanti paesi collinari della costa jonica calabrese, e non si sforzino a scoprirne i personaggi descritti nel libro, essi sono il frutto della fantasia dell'autore, ma potrebbero essere vissuti realmente, magari con altri nomi e in un altro paese. Il romanzo, a cavallo tra la fantasia e la realtà storica, trae spunto dalla storia della famiglia Francica per condurre il lettore attraverso i mutamenti avvenuti nella società agricola del primo Novecento in Calabria. L'autore, alla sua prima esperienza letteraria, si lascia guidare dall'amore per la sua terra e dal rispetto delle tradizioni, trasportando il lettore in un clima dove le azioni e le passioni si fondono nella famiglia che diventa il baluardo della difesa dei valori. -
Diario metafisico
Adatto ai lettori di tutte le età, ""Diario Metafisico"""" comprende racconti, poesie, aforismi e un saggio finale che riprende il nome dell'opera e la tematica di fondo, una fusione originale di fantasia e amara analisi della realtà, immancabilmente accompagnata da una pungente e stuzzicante ironia. La raccolta non si ferma a """"tastare"""", seppure con un velo d'inquietudine in cui è facile immedesimarsi, la realtà, habitus che non appaga mai completamente, ma va alla ricerca di un contatto, anche evanescente, con qualcosa, o qualcuno, di spirituale, etereo, eterno. C'è un """"Oltre"""" talvolta impercettibile nello sguardo di un uomo solo sul ciglio della strada, nella donna che sa donare un'intimità che sfida il tempo, nella musica che non vuole parole, nelle tradizioni familiari che superano la breve vita individuale e offrono un'ancora al nostro smarrimento: questo è l'""""Oltre"""" che la nostra intelligenza avverte ma non sa possedere, al quale il nostro cuore anela perché, con Agostino, vorremmo dire: """"Inquietum est cor meum donec requiscat in Te""""."" -
Palme di velluto
"Arpe gioiose incantano silenzi sbiaditi dal tempo e s'inerpicano sulle pendici che accarezzano idee smerigliate di fuoco."""" (Prefazione di Carmine Chiodo, presentazione di Anna Maria C. Colabraro)" -
Una piccola storia. Un viaggio nell'interiorità dell'anima
Francesco Liberti, inviato per un reportage a Santa Maria degli Angeli, incontra Marie Louise, una giovane consacrata, con la quale instaura un'intensa amicizia. Marie Louise è presa da tanti dubbi... -
L' amore per la vita canta la natura
Questa raccolta, nata da tanto tempo, vuole esprimere l'amore verso l""altro ed elevare la bellezza della natura, che insegna a trovare un piccolo spiraglio di luce ovunque, accontentandosi delle piccole cose con fede nel cuore, e a guardare al di fuori di se stessi con umiltà, senza fissare unicamente la propria immagine allo specchio. Alla gente che in questa società corre sempre, a volte senza meta. 'L'amore per la vita canta la natura' chiede di guardare il cielo e considerare il nostri"""" vivere sulla terra un pellegrinaggio, in cui tutto il bene fatto rimane indelebile nei ricordi di ciascuno, in quanto l'amore vince ogni cosa, anche la morte, come è stato per il nostro Creatore."" -
Cuore di città (Reggio Emilia)
Cuore di città/ (Reggio Emilia)/ Striava un sole rosso,/ dall'orizzonte appena giorno./ Un treno frusciava sui binari,/ vinto da un passo,/ taccato di fanciulla./ Traspari dolci inganni,/ che nebbia affianca luce./ Ornata di bollori,/ che donne prosperose/ assurgono lusingate./ Io, ospite,/ figlio emigrato,/ posato e accolto/ su grembo di madre,/ che in un vecchio cuore,/ genera e osserva,/ un ""Cuore di Città""""."" -
Aspasia
"... i vecchi (quando si è vecchi?) sono ancora capaci di amare e di far sesso. Certo, il tempo della vecchiaia è quello della fragilità e del limite."""""